Quando ti cade il mondo addosso

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Quando ti cade il mondo addosso
Questa è una storia di una mamma di famiglia che deve ad ogni costo tirare su la famiglia
Arrivare a 47 anni e ritrovarsi sola, con il marito scappato all’estero per non finire in galera e dover portare avanti due figli senza un lavoro e il conto corrente sotto sequestro, era una impresa impossibile
Catina era in questa situazione da sette mesi , i pochi risparmi stavano terminando e doveva trovare un lavoro qualsiasi
L’avvocato di famiglia , Giancarlo, intimo amico del marito, la aiutava ma una donna che non aveva mai fatto nulla nella vita , era un problema trovarle qualsiasi posto
Alcuni mesi prima , Giancarlo era a cena da loro e gli aveva raccontato di una sua ricca amica che reclutava donne per incontri di piacere ma il discorso era solo un pettegolezzo tra amici e finì sul nascere
Passarono ancora tre mesi e la disperazione era al massimo, stava impazzendo doveva fare assolutamente qualcosa
Telefonò all’avvocato e chiese un incontro
Quando si recò nello studio , senza troppi giri di parole , disse che voleva che la presentasse alla sua amica
- quale amica?
- quella di cui mi parlasti, quella che aveva uno strano giro
- Amalia? La lesbica?
- si proprio lei . Ti prego non farmi domande , so che lo puoi fare
Cercò di persuaderla , gli spiegò che nella casa di Amalia c’era un giro perverso di prostituzione che lei era una signora come pensava di poter lavorare in quel posto e poi come poteva fare una cosa simile al suo amico
- il tuo amico è mio marito, lui non si è preoccupato di mettermi in questo casino e scappare via
Cercò ancora di persuaderla , ma dopo un ora di inutili discorsi cedette e gli promise che avrebbe telefonato
Dopo due giorni la chiamò e gli disse che aveva fatto tutto, Amalia la aspettava il mattino seguente alle 9 nella sua villa
Catina non ebbe nemmeno la forza per ringraziarlo sapeva in che pasticcio si stava cacciando ma non sapeva effettivamente il rischio reale comunque non poteva restare impotente ad aspettare il miracolo
Lei non aveva conosciuto altri uomini oltre al marito aveva sedici anni quando si fidanzarono , esperienze sessuali aveva quelle poche fatte con lui e limitati giochi di sesso
Non aveva mai voluto che gli venisse in bocca e non gli aveva mai dato il culo
Una vita agiata a contatto con persone di rilievo , mai un pettegolezzo su di lei e la sua famiglia
Era una bella donna , un metro e settanta, capelli i rosso scuro , un bel seno, una quarta, e un bellissimo culo un po’ in carne ma non grassa e quando usciva faceva girare gli uomini
Puntuale si presentò da Amalia che la fece entrare in salotto
- tra le tante signore che vengono da me non mi sarei mai aspettata una bella signora come te, e poi così riservata e attaccata alla famiglia
- conosce la mia situazione?
- si, certo , Giancarlo mi ha detto, ma tu sai cosa dovresti fare qui dentro?
- concedermi agli uomini
- non è proprio così, queste persone che frequentano la mia casa sono solo miei amici e non sono solo uomini ma anche donne . Hanno delle abitudini un po’ strane praticamente vogliono giocare con il sesso e sono anche perversi. Io, per esempio, adoro le donne soprattutto quando sono attraenti come te
Catina si sentì subito in imbarazzo e lei se ne accorse
- logicamente qualsiasi cosa farai qui dentro ,sarai ben compensata ma la prima volta che rifiuterai di concederti sei fuori, quindi decidi adesso, o accetti oppure grazie per la visita
- accetto, accetto farò tutto quello che mi chiederà
Amelia stava già sbrodolando, gli si avvicinò e l’abbracciò baciandole la guancia
- qualsiasi cosa farai io ti starò sempre vicina e ti aiuterò e tu porterai a casa i soldi
Prese da un cassetto due banconote da cento euro e gli disse che sicuramente gli sarebbero state utili , erano un regalo
Catina le prese e la ringraziò poi si stava alzando per andare via ma Amelia la prese per la mano
- dove vai? Non vogliamo cominciare ?
Gli carezzò il viso rosso dall’imbarazzo e gli sbottonò la giacca del vestito sfilandogliela
- devo vedere come sei , sei bella ma è il tuo corpo che è importante, spogliati
Tremante si sbottonò la camicia mentre lei aveva aperto la chiusura della gonna facendola scivolare lungo le cosce
Catina portava i collant e un body intimo che Amalia si affrettò a scendergli lungo le gambe e poi sbottonò i gancettii metallici nel cavallo mettendo in mostra la fica pelosa Gli lanciò un occhiata carica di libidine , non trattenne di carezzarla proprio li tra le labbra vaginali
Catina fece un piccolo scatto indietro come per sottrarsi. Non aveva mai potuto immaginare che una donna potesse carezzarle il sesso
- sei bella e con l’intimo appropriato e un po’ di trucco sul viso, lo sarai di più
era imbarazzatissima nuda al cospetto di una donna che la stava seducendo, una situazione per lei assurda, ma l’altra ci sapeva fare si curvò per baciarle i capezzoli mentre gli mise una mano sul sesso facendole fare uno scatto per sottrarsi
- stai ferma lasciami fare oppure sei libera di andartene e se lo farai non ci saranno altre occasioni per entrare qui
Sapeva che non poteva farlo doveva restare e assecondarla
Rimase immobile con gli occhi che guardavano il soffitto della stanza, sentiva le dita manovrare sul grilletto e poi ancora tra le labbra vaginali
Amalia si portò dietro di lei stringendo il corpo alla schiena, gli afferrò entrambi i capezzoli e cominciò a passargli la lingua sul collo e dietro le orecchie
Gli sussurrava di rilassarsi, gli deciceva che era bella , intanto una mano scendeva verso i ventre e tornare sulla fica e questa volta la penetrò con un dito facendola flettere
- rilassati è bello , allarga le gambe
Era quasi un anno che non faceva sesso e Amalia era brava gli stava dando piacere
Allargò le gambe , lo fece come se lo avesse già fatto e prese quella mano come se avesse paura che la togliesse
Agitava il corpo tenuto stretto dalla padrona di casa , sospirava di piacere , sentiva quelle dita guiazzare nel suo bagnato e la soddisfazione di Amalia che rideva di soddisfazione
Gli fece togliere il body e i collant , continuava a carezzare la pancia e il sesso, poi si abbassò dietro di lei e gli allargò le natiche
- hai un buchino inviolato, proprio bello
- cosa vuole dire
- che i miei amici lo apprezzeranno molto
Lo leccò e lo bagnò di saliva poi spinse una falange del dito facendola tremare
. Non aveva mai permesso al marito di penetrarle il culo nemmeno con le dita . Non lo volle mai provare, oltretutto le amiche gli avevano raccontato che faceva un male boia . Ora era in mezzo ad una stanza con una donna che faceva apprezzamenti sul suo buco del culo si sentiva in trappola e umiliata e addirittura glielo stavano sondando verificando la ricettività
Mentre faceva tutti questi pensieri Amalia le prese per mano e gli disse di seguirla in un'altra stanza
Entrarono e su una poltrona c’era seduta Anna, una signora bionda sulla sessantina, molto grassa ma carina di viso
- Anna , lei è Catina quella nuova di cui ti ho parlato ieri sera
- è bella speriamo che sia pure brava o che almeno lo diventi
Guardandola iniziò a tirarsi sopra la gonna scoprendo il sesso nascosto la le paffute cosce, le allargò mettendone una sulla poltrona esponendosi senza pudore
Amalia la fece avvicinare e gli spinse le spalle per farla inginocchiare davanti a quel sesso biondo
- leccala falla godere, lo so che è la prima volta , lo devi fare
Catina rimase bloccata e fissava Amalia cercando compassione ma lei gli mise una mano dietro la nuca e le spinse il viso fino al contatto
Si avvicinò anche lei e gli fece vedere come doveva fare iniziando
- dai adesso tocca a te
Sentiva l’odore di Anna, che teneva aperte le labbra con due dita, mentre con l’altra mani carezzava il viso bagnato di lacrime poi gli agitò il bacino strusciando la fica sul volto inzuppandolo di umori
Quella situazione la eccitava moltissimo e anche se ancora non avvertiva la lingua della nuova vittima, smaniava di goduria al solo pensiero di sottomettere la “signora”
Amalia la incitava a leccare , gli aveva afferrato un capezzolo e volutamente gli stava facendo male dato che lei non ubbidiva , la fece gridare dal dolore
- caccia quella lingua e datti da fare altrimenti lo stacco, sei qui per lavorare, lavora
Strinse ancora e questa volta lei cominciò a fare quello che gli era stato ordinato
Anna la incitava ad impegnarsi di più poi si rivolse alla padrona di casa dicendogli che forse era poco eccitata, la rimproverò che non l’aveva preparata bene
Ci fu uno sguardo di intesa tra le due , Amalia prese un fallo di plastica lo bagnò di lubrificante e si portò dietro Catina, che era a quattro zampe, la penetrò nella fica cominciandola a scopare
Lo fece con molta lena eccitandosi dai lamenti e si eccitò anche Anna che aumentò l’ondulazione del bacino
Lo sollevò fino a portare l’ano sulla bocca
La afferrò per i capelli costringendola a stare con il viso attaccato al suo culo
- Leccami il culo fammi sentire come sei devota ai tuoi doveri e come ubbidisci
I doveri di una puttana , pensò Catina , chiuse gli occhi e cercare di non pensare per lei leccare la fica o il culo era solo da ribrezzo la sentì smaniare ma anche lamentarsi perché non ci si stava impegnando molto
Senti il fallo uscire e puntare sul suo ano, pensò che questa volta l’avrebbe inculata davvero e senza pensarci due volte agitò la lingua lappando sulle crespe agitando anche la testa
Sentiva il buchino aprirsi dato che Anna spingeva senza esagerare e la incitava a fare di meglio, avvertì il fallo rientrare nella fica e un senso di tranquillità relativa si fece strada in lei, poi le gambe di Anna si strinsero comprimendole la testa e seguirono scatti muscolari accompagnati da piccole grida , stava godendo
- brava ,- disse Amalia,- visto non è stato poi cosi difficile , carezzale il sesso , infilale un dito come ho fatto io con te
Catina stava per avere una crisi nervosa , aveva il viso zuppo di umori e lacrime , gli occhi chiusi e cominciava a percepire l’effetto del fallo nella fica poi fece uno scatto in avanti e un sobbalzo
- che gli hai fatto? Chiese Anna
_ gli ho messo un dito nel culo, è vergine
- ma cara dove hai vissuto fino ad ora? Non sai leccare , hai culo vergine scommetto che non sai nemmeno distinguere la differenza tra un cazzo e un altro. Amalia devi rimediare
- tranquilla imparerà presto, sono sicura che avrà modo anche di godere
- spero che la prossima volta si impegnerà di più . vero carina?
Anna si era molto divertita, il fatto di essere stata leccata da una principiante al primo giorno di lavoro l’aveva eccitata scatenando tutta la sua perversione
La cosa aveva eccitato anche Amalia che la riprese per mano e se la portò in camera da letto dove la fece stendere e gli disse di rilassarsi
Si portò con la testa tra le sue gambe e gli disse di aprirle
Come un automa Catina ubbidì e immediatamente avvertì la lingua sul suo grilletto e si sentì afferrare i capezzoli
Avrebbe voluto gridare “no” ma l’altra era brava e non ci volle molto a provocarle piacere
Questa volta era lei a puntare i piedi sul letto e sollevare il bacino verso quella bocca , smaniava , alzava la testa per vedere cosa le stava facendo un piacere così non lo aveva mai provato e un esplosione inaspettata di piacere l’ebbe quando stava per venire nuovamente e Amalia , esperta , gli infilò un dito nel culo
- ecco , ecco siiiii cosa mi stai facendo, vengo
Un anno senza sesso ed ora a fare la puttana in una casa dove una lesbica l’aveva fatta goderecome non aveva mai fatto
Gridò di piacere , l’altra senza mollare la presa girò il corpo verso di lei e gli mise la fica sulla bocca
Nell’arco di un ora che era in quella casa Catina si ritrovava nuovamente a leccare un sesso femminile ma la maestria di Amalia l’aveva mandata così fuori di testa che questa volta leccava come se l’avesse sempre fatto
Con il sapore del sesso in bocca si voltò sul letto e la baciò in bocca
Catina ebbe un attimo di esitazione ma avvertì le dita di lei sul foro anale e una falange spingere aprì la bocca per dire di fermarsi , ma non gli fu concesso , la lingua di lei era dentro.
La baciò e partecipò anche se era sconvolta soprattutto per quello che stava facendo Non riconosceva il suo corpo non si sarebbe aspettata di godere e di avere il coraggio di fare certe cose
Chiese di andare in bagno ,non chiuse la porta, Amalia aveva un trasporto sessuale su di lei, vide che pisciava stando in piedi sulla tazza a gambe aperte, il volto era rosso fuoco , agiva come se fosse ubriaca e questo la faceva eccitare
Quando tornò in camera le fece provare della biancheria intima sexi reggicalze, un reggipetto a balconcino e calze tutto di colore verde scuro gli disse che doveva indossarle e tenere per quando sarebbe tornata nel pomeriggio e gli dette anche 300 euro dicendole che era il frutto di ciò che aveva guadagnato
Mezza giornata e a casa con 500 euro in uno stato confusionale
Non sapeva se essere contenta e forse avrebbe voluto piangere , non aveva neanche la forza di pensare poi c’era il pensiero di quello che le sarebbe accaduto in futuro e quel futuro era il pomeriggio stesso
A casa si fece una doccia e indossò l’intimo che gli era stato dato
Si guardò allo specchio e vedeva un'altra donna , una di quelle che vedeva nelle copertine di certi giornali esposti nelle edicole Si rese conto che i peli pubici gli erano cresciuti più del dovuto e sbordavano dalle mutandine , decise di rimediare tagliando l’eccesso
Si guardò allo specchio - ora sono proprio una bella puttana per bene - pensò
Le ore trascorsero veloci e alle 18 era nuovamente nella casa dove Amalia gli aveva dato un profondo bacio sulla bocca appena varcò la porta d’ingresso. Gli fece anche molti complimenti sulla sua bellezza e per la bravura Ancora una volta gli disse che le sarebbe sempre stata vicina
Entrarono in una stanza dove la fece spogliare e restare con il solo intimo poi gli dette una mantella di raso
- non vorrai girare per casa con la passerina fuori?
Gli disse scherzando poi le disse di seguirla che c’era un cliente
Entrarono in un salotto e un uomo grasso sulla cinquantina era in giacca e cravatta e stava bevendo un liquore
- Mario questa è Catina la nuova
- toglile la mantella fammela vedere
Amalia esegui l’ordine e la lasciò in intimo esposta all’uomo
- non vieni a salutarmi?
Amalia gli disse sussurrando – avvicinati a lui e dagli un bacio come se fosse un vecchio amico
Con un passo insicuro si avvicinò e lo baciò su una guancia e lui l’avvolse con un braccio portando una mano sul culo facendola irrigidire
- sei bella devi rilassarti sei alquanto rigida comunque hai un bel culo
- e’ la prima volta , come ti ho detto
- capisco ma non sarà mica la prima volta che vede un uomo, togliti le mutandine
Mentre lo faceva Amalia sbottonava i pantaloni e gli tirò fuori il cazzo ancora non in tiro cominciando a segarlo
- inginocchiati apri la bocca e tira fuori la lingua
Amalia la guardò negli occhi lucidi le carezzò il volto e le dette una piccola spinta affinchè lei facesse ciò che gli era stato ordinato
Ora stava li con la bocca aperta davanti a quel cazzo avvertendone anche l’odore , guardava l’uomo aspettando ciò che immaginava ma il fatto di tenere la lingua fuori la umiliava molto
Lui la guardò e gli afferrò i capelli spingendo la testa fino a infilargli il cazzo in bocca
Amalia gli disse di muovere la lingua come aveva fatto con la sua fica , questa parole eccitarono ancora di più Mario
- quindi lecca la fica , e’ aperta a tutto?
- no, come ti avevo detto il culo ancora non gli è stato profanato
Catina sentendo quei discorsi ebbe un momento di smarrimento smettendo di succhiare
Si risvegliò da una sberla di Mario
- che cazzo fai? Chi ti ha detto di smettere di succhiare
Gli afferrò la nuca e gli spinse tutto il cazzo in bocca facendole venire conati di vomito , ora tra la sua bocca e il pene pendeva la saliva . Gli occhi gli erano quasi usciti dalle orbite e gli occhi erano pieni di lacrime ma Mario non ebbe nessuna pietà e ripetette l’affondo per altre due volte
Era seduta sul pavimento che tossiva mentre lui gli tirava i capezzoli per fargli volutamente male
Volle che gli leccasse le palle e che lo guardasse negli occhi mentre lo faceva
Catina aveva il volto pieno di densa saliva prodotta da quel principio di vomito, la stessa saliva che colava verso il basso dalla punta del pene
- che schifo , che schifo - Pensava e intanto sapeva che doveva andare a leccare cercando di non vomitare
Ora la sua testa era tenuta ferma dalla forza delle gambe che la tenevano bloccata sotto lo scroto, mentre la mano dell ‘altra continuava a masturbare il cazzo , lei doveva leccare le palle pelose e veniva spinta verso il buco del culo
Stava per eiaculare e lo fece capire ad Amalia che l afferrò per le guance in modo che non chiudesse la bocca . Quando Catina capì che gli stava sborrando in bocca cercò di divincolarsi, gli faceva schifo e non lo aveva mai fatto raccomandava al marito di avvisarla per sottrarsi non concepiva dover assaggiare qual cosa che uscisse dallo stesso buco dove usciva anche l’urina
- stai ferma e apri che non brucia
Una vago accenno a un no fatto con il movimento della testa ma il glande era dentro , sentì la bocca invasa dal liquido caldo che riuscì a non ingoiare e lo fece scolare sui seni
Era stravolta , occhi gonfi pieni di lacrime , le gote rosso fuoco, la fronte sudata
- così non va bene , non gli hai insegnato che deve ingoiare ?
- forse non lo ha mai fatto e forse non sapeva come si fa una pompa completa
- devi punirla
Amalia uscì e dopo un attimo tornò con un cucchiaino e Catina questa volta aveva aggiunto anche un espressione di terrore
- sai quanti soldi perdi se non ubbidisci? Fai la brava , andrà tutto bene
Passò il cucchiaino sui seni raccogliendo la sborra e lei scoppiò a piangere Fu lui questa volta a tenergli la bocca aperta e venne imboccata e costretta a ingoiare
Seguirono altri quattro cucchiaini poi lui gli accostò il pene ancora lucido e gli disse di pulirlo con la lingua
Disgustata lo fece e appena terminato scappò in bagno a vomitare
Amalia la raggiunse mentre era piegata sulla tazza che dava di stomaco e piangeva la lasciò attendendo che si riprendesse Tornò da Mario e lo preparò ad una nuova erezione
Catina tornò nella stanza e lui era seduto su una poltrona con il cazzo tra le labbra dell’altra
- stai meglio? Bene ora girati e tieni aperte le chiappe voglio vedere come è il buco vergine
Come una automa si voltò e allargò i glutei ebbe il pensiero che l’avrebbe inculata e un brivido gli attraversò il corpo
Lo sentì avvicinarsi e con la mano bagnata di saliva gli inumidì la fica , la penetrò da dietro facendola piegare il avanti in modo di avere il buchino a vista
La scopava dandogli delle pacche sui glutei , fece colare la saliva sull’ ano e subito dopo lei avvertì il pollice di lui farsi strada
Emise un lamento e lo pregò di non farle male
Amalia gli si avvicinò e le baciò il volto facendole delle carezze al viso e ai capezzoli. Questo eccitava molto Mario che sostituì il pollice con due dita della mano mettendo in allarme la povera Catina
- sto per venire , lo faccio nel tuo culo o questa volta lo ingoi?
Senza aspettare un secondo si alzò e si voltò e si inginocchiò per prenderlo in bocca Non ci volle molto per sentire ancora una volta il sapore acre dello sperma
Con gli occhi fuori dalle orbite lo ingoiò emettendo un respiro di liberazione
Amalia la baciò in bocca mise la mano nella sua fica e voleva farla godere visto che con Mario non lo aveva fatto
Allargò le gambe permettendole di muovere meglio e questa volta fu lei a carezzare il volto Amalia l’apprezzò molto al punto di inginocchiarsi per leccargli il clitoride
Tutto questo avveniva sotto lo sguardo di Mario che pur non avendo erezione non fu indifferente a quando stava accadendo e si portò dietro di Catina e questa volta fu lui ad inginocchiarsi e mettere la sua lingua sul buchino del culo
Gli fecero avere un orgasmo che iniziò con il corpo che ondulava e terminò con lei che non sentì più la forza alle gambe e si riverso sul tappeto
La fica gli bruciava e la bocca era ancora insaporita di sperma. Una mano si copriva e premeva sul suo sesso peloso e oltraggiato
La lasciarono sola per un pò poi Amalia gli disse di andare in bagno e di riordinarsi che c’era l’ultimo cliente della giornata
Traballante si fece una doccia e si rimise le mutandine e la mantella poi bevve un liquore che Amalia gli aveva versato dicendogli che l’avrebbe tirata su. Non seppe mai di cosa si trattava ma l’effetto fu quasi immediato
Amalia anche questa volta non perse l’occasione per baciarla
-sarai la mia bambola preferita, una signora come te l’ho sempre desiderata
Gli dette un flacone e gli disse di lubrificarsi la fica e anche dietro
Dopo mezz’ora sentì suonare alla porta e la voce della padrona di casa che faceva gli onori capì che non si trattava di una sola persona e il suo stato di tensione aumentò
Dopo poco si sentì chiamare ed entrò nel salone dove era stata scopata da Mario
Al centro , in piedi , c’era Amalia e una coppia sulla quarantina Wladimiro brizzolato e magro e sua moglie Tania bella bionda con occhi azzurri, detta la baronessa, capelli lunghi, con un culo da oscar che metteva in evidenza in strettissimi pantaloni
Si passò alle presentazioni poi prima che lo chiedessero Catina tolse il mantello mettendosi in mostra da sola e sentì l’esclamazione di consenso di tutti
Tania gli si avvicinò e gli scese gli slip facendo apprezzamenti sul suo pelo nero , la fece piegare in avanti e volle vedere il buco del culo poi si rivolse al marito
- ha un buchino piccolo e serrato , è proprio bello
Wladimiro si spostò per verificare di persona e disse alla moglie che presto sarebbe diventato come il suo
Si scese i stretti pantaloni e tolse anche l’intimo
Amalia non rimase indifferente era veramente una bella donna
Si mise a pecorina sul pavimento poi poggiò le spalle e con le mani divaricò le natiche mostrando il suo buco collaudato e da come era gonfio era evidente che lo aveva usato di recente
Amalia non si sarebbe perso lo spettacolo di quella bella donna , notò il culo un po’ gonfio
- l’hai sodomizzata prima di venire qui?
- no gli ho fatto portare tutto il giorno il plug , l’ ho tolto in macchina in giardino
Mentre parlava , Wladimiro si era spogliato e portatosi alle spalle, mise una mano sul culo di Catina carezzandogli il solco fino a fermarsi sulla apertura vaginale
Aveva il cazzo in erezione e gli afferrò una mano affinchè lo accarezzasse
Catina cominciò a segarlo mentre lui gli aveva fatto entrare quatto dita nella fica bagnata dal lubrificante
Quando la penetrò sussultò anche perché la grandezza non gli fu indifferente
Amalia si dedicò con la lingua al buco della ospite attendendo gli eventi
Dopo circa dieci minuti tra i gridolini e le implorazioni a fare piano fu liberata si portò alle spalle della moglie con Il cazzo in mano lo appoggiò sul buco del culo, lei aveva il volto un po’ preoccupato, cominciò a penetrarla facendola lamentare
La inculò per un pezzo dietro i gridolini e a volte anche strilli per il dolore che gli dava quando lo affondava tutto di colpo per farle volutamente male
Catina guardava incredula e anche preoccupata , aveva paura che dopo sarebbe toccato a lei
Gli fu ordinato di mettersi seduta a gambe aperte davanti a Tania e lei lo fece
- avanti troia datti da fare
Incitava la moglie a leccare la fica mentre lui la inculava
Catina si sentiva strana non aveva la forza di reagire , si lasciava comandare come se l’avesse sempre fatto , si rendeva conto di non essere se stessa Si chiedeva cosa le avesse fatto bere Amalia per ritrovarsi a gambe aperte con la testa della bionda che gli slinguava il sesso e gli procurava piacere
Tania leccava e smaniava di piacere , era un amante del cazzo in culo
Wladimiro l’aveva abituata a prenderlo e quasi non la scopava più
- bene adesso cambiamo
Tania si allungò e a Catina gli dissero di mettersi sopra di lei in posizione del 69 e subito avvertì la lingua che nuovamente si intrufolava nella vagina
Tania era brava leccava e gli allargava le chiappe mettendo in esposizione il buchino inviolato
Wladimiro iniziò a leccarlo sapientemente, gli stavano dando piacere e si vedeva dal volto di Catina che quella cosa nuova era di gradimento
Amalia si avvicinò , mise una mano sulla fica della bionda poi all’orecchio di Catina
- ti piace vero? Lo leggo dal tuo viso
Annui on la testa senza parlare
Ecco il momento clou della serata
Wladimiro smise di leccare e si abbassò , Tania vide il cazzo del marito poggiarsi sulle chiappe di Catina , Amalia gli afferrò la testa e la baciò sulla bocca ma servì solo per soffocare l’urlo che emise quando il glande entrò nel retto
Gli si riempirono gli occhi di lacrime gli aveva fatto male oltre alla paura che già aveva emise un ululato quando lui spinse ancora e senza pietà lo infilò quasi tutto e si fermò
Tania ora gli aveva afferrato i fianchi per tenerla ferma e intanto arrapata le leccava la fica
Amalia la baciava stringendola con le braccia come se fosse una bambina , gli asciugava le lacrime e carezzava il viso stravolto
- per favore toglilo mi fa male , vi prego adesso basta
- ma se abbiamo appena cominciato!?
Amalia gli diceva di rilassarsi e di resistere
- vedrai è la prima volta, dopo sarà più facile
Fece cenno all’uomo di continuare e iniziò una lunga inculata dietro i lamenti e il pianto a singhiozzi di Catina
Non finiva mai ma le leccate di Tania , le carezze ai capezzoli di Amalia cominciarono a fare effetto attenuando il fastidio di quel cazzo che scorreva vanti e indietro nel suo sfintere
Catina aveva mollato la stretta , ormai si rese conto che rilassandosi permetteva lo scorrimento in modo più facile , anche se ancora piangeva lo faceva in modo più sommesso ma stava sporcando il cazzo con la cacca e Wladimiro uscì dal culo
Amalia la portò in bagno , aveva previsto che potesse accadere, aveva preparato una peretta per clisteri e gli disse di non preoccuparsi che ci avrebbe pensato lei
La fece piegare a 90 gradi e le infilò la cannula iniettandole tutto il litro di acqua e camomilla dopo qualche minuto gli disse che poteva liberare la pancia
Catina scaricò tutto ma aveva la sensazione di non riuscire a stringere i muscoli anali restando piegata sul sanitario
Amalia l’aiutò a lavarsi poi una volta asciugata gli disse di piegarsi che voleva controllare
Quando lo fece l infilò un dito intriso di vaselina
- rilassati ti sto lubrificando, non abbiamo ancora finito
- non vorrai farmi sodomizzare ancora, non voglio ti prego, fa male
- senti bella tu stai qui per fare quello che serve , lo hai scelto tu quindi ora torna dentro
Quando entrò Tania stava con il cazzo in bocca appena la vide gli andò incontro e l’abbracciò
- ti ha fatto male vero? Vedrai ti abituerai, ora abbracciami stringimi
Quando lo fece Catina sentì le mani dell’altra aprirgli le chiappe e la cappella poggiare nuovamente sul buchino Si agitò e cominciò a respirare con affanno , tentava di stringere le chiappe poi un grido strozzato e nuovamente il cazzo nel culo
Questa volta avvertiva un poco di bruciore data la precedente profanazione e il clistere però sentiva che scorreva più facilmente grazie alla vaselina
Ogni bordata emetteva un lamento mentre Tania la carezzava sfiorandole il clitoride
Avvertì il caldo dello sperma nel retto gli dissero di spingere come se volesse defecare mentre lui gli ballava ancora dentro poi pian piano lo cominciò a tirare fuori sempre incitandola a spingere
Lei pur di liberarsi lo fece e ci mise tutta l’energia che aveva e si ottenne quello che Wladimiro voleva , una scoreggia con spruzzi di sperma e residuo del precedente clistere
Questa volta Catina si vergognò tanto da piangere , con un asciugamano tra le chiappe si precipitò nella toilette
Wladimiro consigliò ad Amalia che sarebbe stato opportuno che gli facesse indossare un plug in modo da tenere morbidi i muscoli anali e insieme decisero quello più opportuno
Scelsero uno a cuneo lungo 12 centimetri e 4 di diametro
Amalia rimase sola con Catina e appena uscita dal bagno gli disse che era stata brava e che gli era dispiaciuto che aveva sofferto poi la fece salire in camera sua e la fece distendere sul letto sempre con molto garbo e affettuosità
Cominciò a baciarla sul collo e poi sui capezzoli fino a scendere sul sesso mentre Catina era immobile e molto stanca . Accettava quelle attenzioni anche perché era pagata anche per questo quindi lasciava che sfogasse la sua omosessualità sul suo corpo
Le leccava la fica e poi risaliva il corpo per baciarla nella bocca
- assapora il sapore del tuo sesso
Catina era un po’ schifata ma l’assecondava perché sapeva che non poteva sottrarsi
Ebbe un leggero tentativo di stizza quando gli fu mostrato il plug e ancora di più quando gli disse che l’avrebbe dovuto tenere fino al giorno dopo
Con gli occhi gonfi si voltò e tirò su il culo, sentì l’umido della crema tra le chiappe poi il giocattolo entrare nella fica e la scopò fino a darle piacere
Quando si accorse che stava per raggiungere l’orgasmo lo sostituì con due dita e mentre smaniava gli infilò il plug nel retto e lei fece un grido che non si capiva se fosse di dolore o goduria
Lasciò la casa con la difficoltà dovuta al bruciore e quell’attrezzo infilato tra le chiappe era una novità alla quale avrebbe dovuto fare l’abitudine
Prima di uscire gli erano state date altre trecento euro e almeno un po’ di tranquillità finanziaria le stava tornando
Aveva mandato i figli dai nonni in campagna e quindi poteva stare finalmente un po’ da sola desiderava stare allungata sul letto cercando di non pensare a tutto quello che gli stava accadendo
Si fece una doccia e rimase con il solo accappatoio. Si mise di spalle allo specchio per vedere l’effetto del plug tra i glutei lo tolse e si fece un lavaggio intestinale per paura di avere residui di sperma poi bagnandolo con l’olio si lo rimise ma toccandosi come aveva fatto Amalia si masturbò e al momento di venire lo spinse dentro
“sto diventando o sono sempre stata una puttana a mia insaputa?” pensava , ma fece anche pensieri positivi soprattutto sulla bella cifra che aveva guadagnato

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2022-08-12
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