La violenza - parte quarta - Il sonnifero

di
genere
dominazione

Eccomi, disse lo stronzo alla donna, - ho fatto più presto che si potesse – nel frattempo il caffè era già pronto sul fornello e tenuto in caldo. La donna versò due tazzine che poste in un vassoio furono portate a tavola.
Lui: Signora io non penso che il caffè per lei sia una buona idea, per il dolore che prova in questo momento ha bisogno di un calmante, dell’antidolorifico. Faccia così prenda un mezzo bicchiere d’acqua, io aggiungo un po’ del prodotto preso in farmacia e vedrà che proverà sollievo……mooolto…sollievooo….
E mentre parlava le tempie gli scoppiavano, il cazzo aveva un’erezione quasi dolorosa…..sembrava che gli parlasse “ forza stronzo…prendila…fammi lavorare…”
Lei: Ma perché si è scomodato tanto? Non so come avrei fatto senza di lei, prenda il caffè, non lo faccia raffreddare, non so proprio come sdebitarmi.
LUI: Non si preoccupi, ci sarà modo, ecco, prenda butti giù in un sorso, vedrà che i dolori si allevieranno e dopo si sentirà meglio
La donna si accomodò al tavolo e bevve d’un fiato “la medicina”… nel mentre lo stronzo, ecco da questo momento chiamiamolo “lo stronzo”, si gustò pienamente la tazzina di caffè ed aspettava….aspettava……..con il cazzo in erezione e già bagnato. La donna nel frattempo raccontava un po’ della sua vita, vedova da circa 10 anni, 1 figlio maschio sposato che si era trasferito all’estero e lei tra la pensione del marito e lavori di aggiusti per un negozio di confezioni viveva la sua banale quotidianità.
Nel frattempo nell’alzarsi e prendere la tazzina da lavare, ebbe un lieve capogiro, quasi per cadere, fu sostenuta dallo “stronzo” che cingendogli le braccia intorno alla vita l’accompagnava in camera da letto verso il letto. Lui da dietro le aveva poggiato il cazzo nelle pieghe del culo, nel mentre le mani sul davanti, mentre la sorreggevano le comprimevano quel seno stanco…..
Lei: Grazie…grazie…..mi sento proprio debole…..grazie……ho bisogno proprio di riposare….Adesso che va via chiuda la porta…..graazieee….
Lo stronzo l’adagiò sul letto,…la donna era sprofondata in un sonno profondo….”la medicina”……buona la medicina……
Il respiro della donna era regolare e profondo, la stanchezza aveva preso il sopravvento. Lo stronzo seduto ai piedi del letto, l’osservava e gongolava. …una mano saliva lungo le cosce tirando sopra la gonna ampia e pian piano che saliva il cazzo assunse una dimensione mostruosa…. talmente mostruosa che lo stronzo fu costretto a sbottonarsi i pantaloni e tirarli giù per liberare la bestia vogliosa…..la bestia desiderosa……
Le mani arrivvarono alle mutande della donna, mutande bianche abbastanza grandi, non avevano alcunché di sensuale, anzi all’altezza della fica si presentavano piuttosto giallognole, macchiate di un pregnante odore di urina…..
scritto il
2017-12-19
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