La violenza - parte terza - L'inganno

di
genere
dominazione

La donna adesso incominciava ad accusare i postumi della caduta, una diffusa dolenzia la costrinse a sedersi.
Lei: il caffè non lo deve rifiutare, non si preoccupi per me, anzi penso che mi sia andata piuttosto bene, non penso che ci siano fratture, solo un po’ di dolori
Nel frattempo si alzò per preparare il caffè. Il giovane aveva ormai la mente in subbuglio, il diavolo tra le gambe aveva perso la ragione e spingeva…spingeva….voleva la donna, voleva la fica di quella donna inerme e dolorante, voleva….voleva….il cazzo voleva.
Lui: Signora tra poco i dolori saranno più forti e francamente lei è spossata ed ha bisogno di riposare, io penso che un antidolorifico ed un calmante siano piuttosto necessari. Facciamo così , per me non è un disturbo, arrivo alla farmacia più vicino a prenderle quanto necessario. Faccio subito
La donna tentò di fermarlo, ma il giovane ancor prima che ella riuscisse a parlare, già aveva imboccato la porta delle scale sparendo dalla sua vista. Il giovane che ben conosceva quelle stradine, con passo veloce non si recò nella farmacia più vicina, ma in un bistrot ritrovo di giovani sfaccendati, gestito da un suo conoscente, con il quale aveva diviso qualche puttanella disponibile in più occasioni.
Lui: Giorgio, vado di fretta, ho una situazione un po’ anomala, mi voglio fare una donna non disponibile , che mi dai per renderla docile?
Giorgio: Cazzo amico e vuoi chiavartela da solo? Agli amici non ci pensi?
Lui: Non fare lo stronzo, non mancherà occasione , ma questa è una situazione diversa, questa non è una puttana in cerca di cazzo. Questa è la cosa che mi eccita, forza amico, veloce , che mi dai.
Giorgio: Vabbè puttaniere, falla dormire, così glielo metti dapertutto e quando si sveglia non si è accorta di un cazzo. E’ insapore ed inodore mezza bottiglina nell’acqua e ti godi la passera ed il culo di questa povera stronza
Nel frattempo che parlava, prese da sotto il bancone, una bottiglina con un liquido trasparente e gliela porse. – A buon rendere cazzone, ricordati che gli amici vanno ricompensati, non te lo scordare. – Nel frattempo che il giovane metteva la bottiglia in tasca e si allontanava, Giorgio fece segno ad un ragazzotto vicino ad una slot di seguirlo. Il ragazzo che comunque aveva ascoltato il tutto, immediatamente uscì dal locale per seguire il giovane.
Il giovane a passo spedito, preso ormai dalle sue irrefrenabili fantasie, arrivò al palazzotto della donna, e senza rendersi conto di essere stato seguito, si avventurò lungo le scale, bussò alla porta del “suo paradiso”…… e la inconsapevole preda…. Lo accolse.
scritto il
2017-12-18
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