A casa da solo 4
di
Deadpool80
genere
dominazione
Per tutta la settimana continuó così, non uscivo di casa se non a comando, ero abituato a stare nudo o vestito con abiti femminili. Il culo ormai era una voragine, avevo perso il conto di quello che mi ero infilato e come.
Alla mattina mi svegliavo e lo lubrificavo, la sera mettevo una crema emolliente.
Mi inizió a bere il mio sperma, cosa che all'inizio feci con ribrezzo e con enorme sforzo, ora invece ero felice di vedere quello schizzo biancastro, ma per assaporarlo dovevo chiedere il permesso. Restavo là a guardarlo nella mano, sulla pancia, o nel bicchiere, in attesa della sua concessione.
Quel pomeriggio sarebbe tornata mia moglie, avevo avvisato la mia dominatrice che non ero più libero.
Come ultimo ordine mi disse di andare al solito sexy shop e di prendere una cintura di castità per il mio cazzo.
Dovevo resistere perché mia moglie avrebbe sicuramente voluto fare sesso e non farmi scoprire per almeno 24 ore.
Andai a comprare quello che mi aveva detto, lo indossai, volle una foto. Cercai di rimettere in ordine. Un vestito era rimasto macchiato, la roba rotta e rovinata come calze e slip le avevo ricomprate più simili che potevo ma se ne sarebbe accorta. Pulii e igienizzai tutto quello che mi ero messo nel culo e attesi.
Arrivò mia moglie, saluti e baci di rito, mentre cercavo di scansarmi per non farmi toccare. Andò in bagno poi in camera.
Si accorse subito del vestito, la convinsi che forse non si era accorta di averlo messo via sporco. Poi trovo gli slip e le calze sostituite e fu molto più difficile, stava diventando sospettosa, mi chiese se c'era stato qualcuno. Non mentii dicendo di no.
Andò a farsi una doccia, tornó di là con l'accappatoio chiuso e il cellulare in mano.
Ricevetti un messaggio e non guardai.
"hai ricevuto un messaggio" mi disse
"ah beh poi guardo, sarà per il calcetto."
"ti ho detto di guardare subito."
Presi il telefono e lessi il messaggio della dominatrice "sei un povero coglione, mettiti a pecora che adesso ti inculo"
Mi girai e vidi mia moglie nuda con uno strapon enorme.
"sei un coglione. Avevo visto che forum frequentavi e cosa ti piaceva. Quando sono partita ho guardato per curiosità e ho visto quel racconto, il nickname mi ricordava qualcosa di tuo in passato. Ti ho scritto, ho attivato una seconda sim e tutto quello che hai fatto te l'ho fatto fare io. Ti conviene stare zitto, esegui l'ordine che ti ho dato."
Ero sconvolto, mi ero fatto fregare. Però ero anche ammirato per il suo ingegno. Mia moglie era la mia dominatrice e adesso...
Mi girai, mi misi a pecorina e abbassai le mutande.
Si posizionó dietro di me e appoggió la punta della cappella finta al mio buco del culo.
"adesso cambieranno un po' di cose, lo sai? Mi sa che devo anche rivedere le regole che ti avevo dato."
"sì immagino..."
"non ti sei lubrificato ora?"
"no, non ti aspettavo, cioè aspettavo mia moglie, non la mia... Dominatrice."
Era veramente imbarazzante parlare così, attendendo di essere penetrato.
"eppure ero stata chiara che dovevi sempre essere pronto ben lubrificato. Ora ne pagherai le conseguenze."
"sì è vero hai ragione... Come ti devo chiamare?"
"Inculatrice, così sai cosa ti aspetta in futuro"
Spinse dentro quel cazzo finto, per fortuna ero ben allenato, mi fece male ma riuscii a resistere. Me lo piantò fino in fondo, con cattiveria e costanza, senza alcuna pietà.
Avevo le lacrime ma accettai quel trattamento fino a quando non mi fece venire, il mio cazzo ingabbiato coló la sborrata sul pavimento.
Uscì e restó a guardare il mio buco dolorante che si chiudeva.
Guardai la sborrata a terra.
"scusami Inculatrice, chiedo il permesso di leccare il mio sperma da terra."
"certo, fallo pure. In fondo sono buona, se ti dà piacere leccalo pure."
Quando finii si fece consegnare le chiavi della cintura di castità.
"fisseremo presto le nuove regole."
Alla mattina mi svegliavo e lo lubrificavo, la sera mettevo una crema emolliente.
Mi inizió a bere il mio sperma, cosa che all'inizio feci con ribrezzo e con enorme sforzo, ora invece ero felice di vedere quello schizzo biancastro, ma per assaporarlo dovevo chiedere il permesso. Restavo là a guardarlo nella mano, sulla pancia, o nel bicchiere, in attesa della sua concessione.
Quel pomeriggio sarebbe tornata mia moglie, avevo avvisato la mia dominatrice che non ero più libero.
Come ultimo ordine mi disse di andare al solito sexy shop e di prendere una cintura di castità per il mio cazzo.
Dovevo resistere perché mia moglie avrebbe sicuramente voluto fare sesso e non farmi scoprire per almeno 24 ore.
Andai a comprare quello che mi aveva detto, lo indossai, volle una foto. Cercai di rimettere in ordine. Un vestito era rimasto macchiato, la roba rotta e rovinata come calze e slip le avevo ricomprate più simili che potevo ma se ne sarebbe accorta. Pulii e igienizzai tutto quello che mi ero messo nel culo e attesi.
Arrivò mia moglie, saluti e baci di rito, mentre cercavo di scansarmi per non farmi toccare. Andò in bagno poi in camera.
Si accorse subito del vestito, la convinsi che forse non si era accorta di averlo messo via sporco. Poi trovo gli slip e le calze sostituite e fu molto più difficile, stava diventando sospettosa, mi chiese se c'era stato qualcuno. Non mentii dicendo di no.
Andò a farsi una doccia, tornó di là con l'accappatoio chiuso e il cellulare in mano.
Ricevetti un messaggio e non guardai.
"hai ricevuto un messaggio" mi disse
"ah beh poi guardo, sarà per il calcetto."
"ti ho detto di guardare subito."
Presi il telefono e lessi il messaggio della dominatrice "sei un povero coglione, mettiti a pecora che adesso ti inculo"
Mi girai e vidi mia moglie nuda con uno strapon enorme.
"sei un coglione. Avevo visto che forum frequentavi e cosa ti piaceva. Quando sono partita ho guardato per curiosità e ho visto quel racconto, il nickname mi ricordava qualcosa di tuo in passato. Ti ho scritto, ho attivato una seconda sim e tutto quello che hai fatto te l'ho fatto fare io. Ti conviene stare zitto, esegui l'ordine che ti ho dato."
Ero sconvolto, mi ero fatto fregare. Però ero anche ammirato per il suo ingegno. Mia moglie era la mia dominatrice e adesso...
Mi girai, mi misi a pecorina e abbassai le mutande.
Si posizionó dietro di me e appoggió la punta della cappella finta al mio buco del culo.
"adesso cambieranno un po' di cose, lo sai? Mi sa che devo anche rivedere le regole che ti avevo dato."
"sì immagino..."
"non ti sei lubrificato ora?"
"no, non ti aspettavo, cioè aspettavo mia moglie, non la mia... Dominatrice."
Era veramente imbarazzante parlare così, attendendo di essere penetrato.
"eppure ero stata chiara che dovevi sempre essere pronto ben lubrificato. Ora ne pagherai le conseguenze."
"sì è vero hai ragione... Come ti devo chiamare?"
"Inculatrice, così sai cosa ti aspetta in futuro"
Spinse dentro quel cazzo finto, per fortuna ero ben allenato, mi fece male ma riuscii a resistere. Me lo piantò fino in fondo, con cattiveria e costanza, senza alcuna pietà.
Avevo le lacrime ma accettai quel trattamento fino a quando non mi fece venire, il mio cazzo ingabbiato coló la sborrata sul pavimento.
Uscì e restó a guardare il mio buco dolorante che si chiudeva.
Guardai la sborrata a terra.
"scusami Inculatrice, chiedo il permesso di leccare il mio sperma da terra."
"certo, fallo pure. In fondo sono buona, se ti dà piacere leccalo pure."
Quando finii si fece consegnare le chiavi della cintura di castità.
"fisseremo presto le nuove regole."
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