La sega al collega

di
genere
bisex

Ero al lavoro e stavo cazzeggiando con un collega. Eravamo da soli in ufficio, un ponte in cui gli altri avevano preso e noi no per restare operativi.
Ovviamente non c’era comunque molto da fare… così gli stavo facendo vedere alcune foto di lavori in casa che stavo facendo.
Scrolla su e giù, alla fine saltò fuori una foto di mia moglie in reggiseno e perizoma!
Mi scusai e la feci sparire subito.
Lui si mise a ridere “ma scusa de che! Fammi vedere meglio!”
“Ma no dai se lo scopre mi ammazza!”
“Non lo può scoprire se non glielo dici tu! Avanti fammi vedere che foto gli fai…”
Alla fine mi lasciai convincere e gli feci vedere quella foto.
Si lanciò in complimenti e commenti spinti, la cosa mi stava eccitando e gliene feci vedere un’altra e poi un’altra… sempre condite da zoomate e commenti espliciti.
Buttai l’occhio sui suoi pantaloni e ce lo aveva duro.
Questa cosa mi fece impazzire, quelle foto lo stavano facendo eccitare e se non ci fossi stato probabilmente si sarebbe masturbato.
Glielo dissi “ehi… ma non è che vuoi farti anche una sega?”
“Mmm no dai così in ufficio? Ok belle le foto figa tua moglie ma…”
Mentre parlava gli allungai una mano sulla patta, si scansò immediatamente.
“Che fai! Non sarai mica frocio!”
Gli dissi la verità “no no sono gay ma da ragazzo io e un amico ci facevamo le seghe a vicenda e a vederti così eccitato dalle foto di mia moglie mi è venuta voglia di fartene una…”
Mi guardó perplesso.
“Tranquillo non devi ricambiare.”
“Siamo in ufficio eh…”
“Sì ma non c’è nessuno e per entrare devono suonare.”
Aveva smesso di allontanarsi.
“Dai. Tu guarda le foto, io ho voglia di fare questa cosa.”
Gli misi il cellulare in mano e rimisi la mia sui suoi pantaloni, ora si lasció fare.
Gli slacciai la cintura e aprii i pantaloni tirandogli fuori il cazzo.
Mi sembrava che fosse di dimensioni più che discrete sia come lunghezza che larghezza.
“Insomma dimmi bene che cosa ne pensi di lei.”
Riattaccó con la litania su quanto porca, quanto figa, che cosa le farebbe eccetera.
Mentre parlava glielo avevo preso saldamente in mano e facevo su e giù con la pelle del prepuzio, poi scivolando fino in fondo. Non so se lui se le facesse così ma io cercavo di fare come credevo fosse meglio.
Il suo cazzo si stava bagnando e io continuavo a provocarlo evocando immagini di lei che glielo succhiava, si faceva scopare, ecc.
andai avanti finché non sentii la tensione dei suoi muscoli “allora, vuoi venire su mia moglie? Vorresti sborrarla tutta immagino…”
Gli sollevai anche la camicia per evitare che si sporcasse e lo feci venire, una bella sborrata abbondante con più schizzi.
Si alzò rosso in viso per la vergogna, non parlammo più della cosa per tutto il giorno ma io la sera stessa chiesi a mia moglie altre foto…
scritto il
2024-11-19
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