Le vecchie foto 2
di
Deadpool80
genere
tradimenti
Finita l’eccitazione del momento, cercai di pensare. Dovevo capire se questa storia andava avanti ancora. Non potevo mettere le mani né sul suo pc né sul suo cellulare.
È una libera professionista e usa il pc per lavoro, non conosco le password e comunque non avrei avuto scuse per controllare. Provai ad accennare a un virus e aggiornamenti da fare ma disse se ne sarebbe occupata lei. Era molto attenta, del resto in tutti questi anni non mi ero mai accorto di nulla.
Nei giorni seguenti mentre pensavo a una soluzione tornai a guardare quelle foto e a farmi una sega. Mi sembrava impossibile ma era ovviamente lei a fare tutte quelle cose.
La soluzione era solo una: affrontarla.
Andai dritto al punto, raccontai delle foto, di come avevo scoperto tutto.
Lei non cercò neppure di negare (non avrebbe potuto), disse che le dispiaceva che avessi scoperto quelle foto, che aveva fatto di tutto ma aveva sbagliato anni fa a cestinare e non cancellare.
Mi incazzai, e le rinfacciai che in quelle foto faceva cose che con me non aveva mai fatto e pretesi delle spiegazioni.
“Senti amore, eravamo fidanzati da anni e io ero sempre la brava ragazza che certe cose non le faceva, poi sai che avevo problemi con il mio fisico, la pancia, il culo abbondante, le tette grosse ma non sode… avevo persino paura che la mia… patata fosse troppo carnosa… poi conobbi un tizio che mi ha sedotta e fatto capire che non c’entra il fisico da modella ma l’atteggiamento, il sentirsi belle… ed essere disinibite… mi ha trasformata ma non potevo a quel punto confessare cosa ero diventata, non mi avresti accettata.”
Mi incazzai nuovamente, risposi che io l’avevo sempre amata e rispettata per quello che era e mi sarebbe piaciuta anche disinibita.
“Sì certo però avresti chiesto come mai e cosa era cambiato… e comunque con te non ci riesco: sono sempre la solita coccolona, timida e dolce… ma invece…”
“Invece che? Con altri sì? Quindi non è finita questa storia?”
Sgranó gli occhi “ma… io… credevo che avessi capito… quali foto hai trovato?”
Allora presi il pc e gliele feci vedere.
Sembrava imbarazzata “ah ma hai visto solo queste…” “come solo? Ce ne sono altre?” “Ehm… sì…”
Restai zitto. Ero disperato.
Riprese a parlare lei con un mezzo sorriso.
“Ok ma che ne pensi di quelle foto?”
“In che senso?”
“Ti sono piaciute… ti sei eccitato…?”
“Ma che cazzo c’entra! Io voglio il divorzio! Le hai fatte prima del matrimonio e dopo il viaggio di nozze!”
“Bravo hai una ottima memoria… mi rispondi adesso?”
“Sì vaffanculo mi sono eccitato e mi sono fatto pure una sega! Voglio il divorzio ho detto!”
“Sì sì certo… però ti è piaciuto a quanto pare… senti, se proprio vuoi il divorzio ok… però pensaci bene qualche giorno… se vuoi ti posso far vedere qualche altra foto se ti piacciono tanto!”
Mi ero un attimo calmato e mi stava venendo duro “altre foto!? Ok! Vediamo quando troia sei!”
“Oh grazie del complimento, te ne giro un po’ poi vedi tu nel tuo privato cosa fare…”
Andò al pc e dopo mezz’ora mi girò una cartella del suo cloud, con una serie di foto e una file di testo che diceva “amore mio visto che hai citato il nostro matrimonio, ti mando queste foto. C’è stato un momento in cui sei andato coi tuoi amici sulla terrazza a fumare un sigaro, uno degli invitati sapeva benissimo delle mie attività extra quindi ha colto l’occasione.”
Ricordavo benissimo tutto quanto.
Nella foto lei era vestita con l’abito da matrimonio, in una specie di sgabuzzino. Aveva già tirato giù il corpetto e le tette le cadevano fuori. Avevo già il cazzo in mano.
Poi col vestito tirato su mostrava il culo fasciato nel body. Poi i bottoni del body erano saltati e mostrava le mutandine di pizzo bianco.
Quindi appoggiato un piede sulla sedia si vedevano le calze autoreggenti e lei che spostava le mutandine per mostrare la figa. Nella foto successiva aveva due dita di lui infilate dentro. Le due dita le finirono poi in bocca e furono sostituire dal suo cazzo.
Dalle foto si vedeva poi lui seduto su una sedia con il cazzo duro, lei che ci saliva e lo puntava sulla figa. Le foto successive erano della sua cavalcata. Si chiudeva con lei di nuovo in piedi a gambe aperte, con una mano sotto a tenersi lo sperma, quindi un bel primo piano delle mutandine piene e bagnate, quindi il body richiuso.
Un’ultima foto lei era completamente rivestita e baciava il cazzo flaccido che prima l’aveva scopata.
C’era un altro file di testo: “da lì a poco la festa era finita e andammo in hotel prima di partire. Abbiamo fatto l’amore e tu eri tutto felice perché ero tutta bagnata, tanto che avevo bagnato anche le mutande. Come hai visto mi ero fatta riempire, ero sul serio eccitata da morire, e non vedevo l’ora di avere il tuo cazzo dentro di me dopo che mi ero fatta preparare a dovere.”
Come la prima volta sborrai abbondantemente su quelle foto e quelle frasi.
Mia moglie era una troia conclamata, mi aveva sempre tradito, e io mi facevo le seghe sulle sue foto.
Andai da lei.
“Allora? Vuoi ancora il divorzio? Ti sono piaciute?”
“Sul divorzio ci penso. Sì mi sono piaciute…”
“Ti sei fatto una sega?”
“Sì…”
“Ne ho molte altre se vuoi… magari la sega potrei fartela io.”
“Mi dovrai dare un mucchio di spiegazioni…”
È una libera professionista e usa il pc per lavoro, non conosco le password e comunque non avrei avuto scuse per controllare. Provai ad accennare a un virus e aggiornamenti da fare ma disse se ne sarebbe occupata lei. Era molto attenta, del resto in tutti questi anni non mi ero mai accorto di nulla.
Nei giorni seguenti mentre pensavo a una soluzione tornai a guardare quelle foto e a farmi una sega. Mi sembrava impossibile ma era ovviamente lei a fare tutte quelle cose.
La soluzione era solo una: affrontarla.
Andai dritto al punto, raccontai delle foto, di come avevo scoperto tutto.
Lei non cercò neppure di negare (non avrebbe potuto), disse che le dispiaceva che avessi scoperto quelle foto, che aveva fatto di tutto ma aveva sbagliato anni fa a cestinare e non cancellare.
Mi incazzai, e le rinfacciai che in quelle foto faceva cose che con me non aveva mai fatto e pretesi delle spiegazioni.
“Senti amore, eravamo fidanzati da anni e io ero sempre la brava ragazza che certe cose non le faceva, poi sai che avevo problemi con il mio fisico, la pancia, il culo abbondante, le tette grosse ma non sode… avevo persino paura che la mia… patata fosse troppo carnosa… poi conobbi un tizio che mi ha sedotta e fatto capire che non c’entra il fisico da modella ma l’atteggiamento, il sentirsi belle… ed essere disinibite… mi ha trasformata ma non potevo a quel punto confessare cosa ero diventata, non mi avresti accettata.”
Mi incazzai nuovamente, risposi che io l’avevo sempre amata e rispettata per quello che era e mi sarebbe piaciuta anche disinibita.
“Sì certo però avresti chiesto come mai e cosa era cambiato… e comunque con te non ci riesco: sono sempre la solita coccolona, timida e dolce… ma invece…”
“Invece che? Con altri sì? Quindi non è finita questa storia?”
Sgranó gli occhi “ma… io… credevo che avessi capito… quali foto hai trovato?”
Allora presi il pc e gliele feci vedere.
Sembrava imbarazzata “ah ma hai visto solo queste…” “come solo? Ce ne sono altre?” “Ehm… sì…”
Restai zitto. Ero disperato.
Riprese a parlare lei con un mezzo sorriso.
“Ok ma che ne pensi di quelle foto?”
“In che senso?”
“Ti sono piaciute… ti sei eccitato…?”
“Ma che cazzo c’entra! Io voglio il divorzio! Le hai fatte prima del matrimonio e dopo il viaggio di nozze!”
“Bravo hai una ottima memoria… mi rispondi adesso?”
“Sì vaffanculo mi sono eccitato e mi sono fatto pure una sega! Voglio il divorzio ho detto!”
“Sì sì certo… però ti è piaciuto a quanto pare… senti, se proprio vuoi il divorzio ok… però pensaci bene qualche giorno… se vuoi ti posso far vedere qualche altra foto se ti piacciono tanto!”
Mi ero un attimo calmato e mi stava venendo duro “altre foto!? Ok! Vediamo quando troia sei!”
“Oh grazie del complimento, te ne giro un po’ poi vedi tu nel tuo privato cosa fare…”
Andò al pc e dopo mezz’ora mi girò una cartella del suo cloud, con una serie di foto e una file di testo che diceva “amore mio visto che hai citato il nostro matrimonio, ti mando queste foto. C’è stato un momento in cui sei andato coi tuoi amici sulla terrazza a fumare un sigaro, uno degli invitati sapeva benissimo delle mie attività extra quindi ha colto l’occasione.”
Ricordavo benissimo tutto quanto.
Nella foto lei era vestita con l’abito da matrimonio, in una specie di sgabuzzino. Aveva già tirato giù il corpetto e le tette le cadevano fuori. Avevo già il cazzo in mano.
Poi col vestito tirato su mostrava il culo fasciato nel body. Poi i bottoni del body erano saltati e mostrava le mutandine di pizzo bianco.
Quindi appoggiato un piede sulla sedia si vedevano le calze autoreggenti e lei che spostava le mutandine per mostrare la figa. Nella foto successiva aveva due dita di lui infilate dentro. Le due dita le finirono poi in bocca e furono sostituire dal suo cazzo.
Dalle foto si vedeva poi lui seduto su una sedia con il cazzo duro, lei che ci saliva e lo puntava sulla figa. Le foto successive erano della sua cavalcata. Si chiudeva con lei di nuovo in piedi a gambe aperte, con una mano sotto a tenersi lo sperma, quindi un bel primo piano delle mutandine piene e bagnate, quindi il body richiuso.
Un’ultima foto lei era completamente rivestita e baciava il cazzo flaccido che prima l’aveva scopata.
C’era un altro file di testo: “da lì a poco la festa era finita e andammo in hotel prima di partire. Abbiamo fatto l’amore e tu eri tutto felice perché ero tutta bagnata, tanto che avevo bagnato anche le mutande. Come hai visto mi ero fatta riempire, ero sul serio eccitata da morire, e non vedevo l’ora di avere il tuo cazzo dentro di me dopo che mi ero fatta preparare a dovere.”
Come la prima volta sborrai abbondantemente su quelle foto e quelle frasi.
Mia moglie era una troia conclamata, mi aveva sempre tradito, e io mi facevo le seghe sulle sue foto.
Andai da lei.
“Allora? Vuoi ancora il divorzio? Ti sono piaciute?”
“Sul divorzio ci penso. Sì mi sono piaciute…”
“Ti sei fatto una sega?”
“Sì…”
“Ne ho molte altre se vuoi… magari la sega potrei fartela io.”
“Mi dovrai dare un mucchio di spiegazioni…”
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