Una bocca per uomini sposati 2
di
Deadpool80
genere
gay
Grazie a questa mia passione mi sono successe diverse avventure.
Mi ero preso una breve vacanza in un luogo di villeggiatura, in bassa stagione.
Sfortunatamente le mie app non mi stavano dando soddisfazioni ma nel frattempo mi stavo guardando intorno.
Avevo notato una coppia matura, elegante, lei era la classica matrona sovrappeso, aria da stronza, ingioiellata. Lui aveva l’aria di quello che sopportava e non si lamentava troppo. Alla spa avevo notato un pacco importante così attaccai bottone in sauna, c’era solo lui.
Sopportai paziente tutte le chiacchiere varie che mi proponeva giusto per farmelo amico.
Dopo poche ore ci ritrovammo in piscina e allora cominciai a buttarla sul cameratismo commentando un paio di donne presenti e cameriere, stuzzicandolo “eh ma chissà sua moglie che birichina… un uomo come lei…”
Sorrise amaro facendo battutine a denti stretti e sviando il discorso.
Ci demmo appuntamento nel dopo cena, non c’era molto da fare vista la bassa stagione. Dopo la cena la moglie lamentandosi andò a letto presto e noi restammo giù a bordo piscina a bere superalcolici e in quel momento si aprì con me lamentandosi della moglie, che ormai era diventata una vecchia stronza e che lui si sentiva ancora giovane e non si scopava più, figuriamoci un pompino.
“Ci vorrebbe una bella puttana qui ma gli alberghi non fanno più quel servizio… e poi cazzo se mi becca e vuole il divorzio mi svena.”
Eravamo già abbastanza avanti con l’alcool e mi aveva raccontato che stavano bene coi soldi, case, ecc.
Era il mio momento, mi chinai verso il suo orecchio e sussurrai “guarda, capisco benissimo il problema. Lascia che ti aiuti. So che ti farebbe piacere un bel pompino che tua moglie non ti fa da anni e forse non ti ha fatto mai. Io sono molto bravo, posso fartelo io, in camera mia.”
Restó agghiacciato “ma che cazzo! Sei frocio? Io no!”
“Ma guarda che non è questione di frocio o non frocio…” continuai a sussurrare “devi solo mettermi il cazzo in bocca e lasciarmi fare… non è neppure tradimento dai. Facciamo così, io vado nella mia camera, se mi bussi vuol dire che vuoi provare altrimenti amici come prima. Ma l’offerta è sempre valida.”
Mi guardó perplesso mentre me ne andavo.
Attesi un po’ giusto il tempo che si facesse un altro drink poi sentii bussare alla porta.
“Mi giuri che non lo saprà nessuno?”
“Ma no non ti preoccupare, lascia che faccia tutto io.”
Gli abbassai pantaloni e mutande, e lo aiutai a toglierseli. Aveva un bel cazzo con due belle palle, il cazzo non era duro ma si stava preparando.
Lo feci accomodare su una poltrona e io mi sedetti a terra tra le sue gambe.
“Bravo, vedrai che hai fatto bene…”
Lo presi in mano e iniziai a leccarlo tutto partendo da sotto, due bei coglioni che pendevano bene “povero… dai dimmi da quant’è che non scopi tua moglie? O che non te lo succhia?” “Non la scopo da anni, succhiarmelo… ci avrà provato un paio di anni… aaahhh…”
Emise un gemito mentre gli prendevo la cappella tra le labbra, guardava con curiosità poi chiudeva gli occhi.
Era un bel cazzo ed era arrivato alla totale erezione, stavo scendendo giù bene per provare fino a dove mi arrivava.
Cominciai a pompare bene e lui si mise a gemere e incitarmi. Poi gli dissi “guardami.”
Mi appoggiai la cappella tra le labbra poi scesi giù piano fino in fino, fino al suo pube.
Andai avanti succhiare veloce e lento, mi appoggió le mani sulla testa e lasciai fare perché non mi stava spingendo ma solo accompagnando.
Sentii il sapore forte del suo liquido, i suoi gemiti erano fantastici.
Dopo alcuni minuti disse che stava per venire ma lo avevo già capito dal suo respiro e le contrazioni. Non sapeva cosa fare e tentò di ritirarsi ma lo fermai “tutto questo lavoro e non vieni neanche in bocca?”
Tornai sotto e accompagnai la bocca con la mano aspettando che iniziasse a schizzare. Come mi aspettavo venne copiosamente, molti schizzi densi dal sapore molto forte.
Lo ricevetti e deglutì man mano.
Quando ebbe finito me lo tolsi dalla bocca e tenni la lingua sotto la cappella per svuotarlo strizzandolo.
Gli ci volle un minuto buono per riprendersi, io ero già in piedi che gli stavo allungando i pantaloni.
“Dai torna da tua moglie” gli dissi sorridendo.
Prima che la vacanza finisse glielo succhiai altre tre volte ma la cosa più divertente era che mi invitó a mangiare al suo tavolo con la moglie ignara che lo succhiavo al marito.
Mi ero preso una breve vacanza in un luogo di villeggiatura, in bassa stagione.
Sfortunatamente le mie app non mi stavano dando soddisfazioni ma nel frattempo mi stavo guardando intorno.
Avevo notato una coppia matura, elegante, lei era la classica matrona sovrappeso, aria da stronza, ingioiellata. Lui aveva l’aria di quello che sopportava e non si lamentava troppo. Alla spa avevo notato un pacco importante così attaccai bottone in sauna, c’era solo lui.
Sopportai paziente tutte le chiacchiere varie che mi proponeva giusto per farmelo amico.
Dopo poche ore ci ritrovammo in piscina e allora cominciai a buttarla sul cameratismo commentando un paio di donne presenti e cameriere, stuzzicandolo “eh ma chissà sua moglie che birichina… un uomo come lei…”
Sorrise amaro facendo battutine a denti stretti e sviando il discorso.
Ci demmo appuntamento nel dopo cena, non c’era molto da fare vista la bassa stagione. Dopo la cena la moglie lamentandosi andò a letto presto e noi restammo giù a bordo piscina a bere superalcolici e in quel momento si aprì con me lamentandosi della moglie, che ormai era diventata una vecchia stronza e che lui si sentiva ancora giovane e non si scopava più, figuriamoci un pompino.
“Ci vorrebbe una bella puttana qui ma gli alberghi non fanno più quel servizio… e poi cazzo se mi becca e vuole il divorzio mi svena.”
Eravamo già abbastanza avanti con l’alcool e mi aveva raccontato che stavano bene coi soldi, case, ecc.
Era il mio momento, mi chinai verso il suo orecchio e sussurrai “guarda, capisco benissimo il problema. Lascia che ti aiuti. So che ti farebbe piacere un bel pompino che tua moglie non ti fa da anni e forse non ti ha fatto mai. Io sono molto bravo, posso fartelo io, in camera mia.”
Restó agghiacciato “ma che cazzo! Sei frocio? Io no!”
“Ma guarda che non è questione di frocio o non frocio…” continuai a sussurrare “devi solo mettermi il cazzo in bocca e lasciarmi fare… non è neppure tradimento dai. Facciamo così, io vado nella mia camera, se mi bussi vuol dire che vuoi provare altrimenti amici come prima. Ma l’offerta è sempre valida.”
Mi guardó perplesso mentre me ne andavo.
Attesi un po’ giusto il tempo che si facesse un altro drink poi sentii bussare alla porta.
“Mi giuri che non lo saprà nessuno?”
“Ma no non ti preoccupare, lascia che faccia tutto io.”
Gli abbassai pantaloni e mutande, e lo aiutai a toglierseli. Aveva un bel cazzo con due belle palle, il cazzo non era duro ma si stava preparando.
Lo feci accomodare su una poltrona e io mi sedetti a terra tra le sue gambe.
“Bravo, vedrai che hai fatto bene…”
Lo presi in mano e iniziai a leccarlo tutto partendo da sotto, due bei coglioni che pendevano bene “povero… dai dimmi da quant’è che non scopi tua moglie? O che non te lo succhia?” “Non la scopo da anni, succhiarmelo… ci avrà provato un paio di anni… aaahhh…”
Emise un gemito mentre gli prendevo la cappella tra le labbra, guardava con curiosità poi chiudeva gli occhi.
Era un bel cazzo ed era arrivato alla totale erezione, stavo scendendo giù bene per provare fino a dove mi arrivava.
Cominciai a pompare bene e lui si mise a gemere e incitarmi. Poi gli dissi “guardami.”
Mi appoggiai la cappella tra le labbra poi scesi giù piano fino in fino, fino al suo pube.
Andai avanti succhiare veloce e lento, mi appoggió le mani sulla testa e lasciai fare perché non mi stava spingendo ma solo accompagnando.
Sentii il sapore forte del suo liquido, i suoi gemiti erano fantastici.
Dopo alcuni minuti disse che stava per venire ma lo avevo già capito dal suo respiro e le contrazioni. Non sapeva cosa fare e tentò di ritirarsi ma lo fermai “tutto questo lavoro e non vieni neanche in bocca?”
Tornai sotto e accompagnai la bocca con la mano aspettando che iniziasse a schizzare. Come mi aspettavo venne copiosamente, molti schizzi densi dal sapore molto forte.
Lo ricevetti e deglutì man mano.
Quando ebbe finito me lo tolsi dalla bocca e tenni la lingua sotto la cappella per svuotarlo strizzandolo.
Gli ci volle un minuto buono per riprendersi, io ero già in piedi che gli stavo allungando i pantaloni.
“Dai torna da tua moglie” gli dissi sorridendo.
Prima che la vacanza finisse glielo succhiai altre tre volte ma la cosa più divertente era che mi invitó a mangiare al suo tavolo con la moglie ignara che lo succhiavo al marito.
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