Mia moglie diventa troia e io cornuto 7

Si stancó presto di quell’amante e ormai si stava dedicando a questa nuova vita.
Ci avevano invitato a una festa in giardino a casa di amici per un compleanno, si mise un vestito leggero e abbastanza corto con un perizoma. Mi disse che voleva che mettessi la gabbia di castità e le chiesi perché, dato che c’erano tanti miei amici.
Lei rispose che lo sapeva e infatti voleva togliersi qualche sfizio represso.
Mi fece mettere la gabbia poi controllammo che non si vedesse.
Alla festa sembrò tutto normale, a parte che la notarono tutti per il vestitino più corto del normale. A un certo punto sparì dalla mia vista per un quarto d’ora buono.
Quando tornò mi baciò sulle labbra e mi disse “ho appena spompinato il tuo amico Marco nel garage. Non ci crede che mi lasci scopare da chi voglio. Così gli ho detto che ti avrei baciato poi tu saresti andato là a invitarlo a casa per continuare… ora vai e magari non farti sentire…”
Ci stava osservando, andai da lui, aveva un sorrisino soddisfatto. Ci allontanammo un poco e gli dissi di venire da noi così da continuare. Ovviamente disse di sì.
Prendemmo le auto e andammo verso casa.
Appena entrati mi disse “ma se lo sapevo te la scopavo prima… ci avevo pure provato ma lei si negó subito…”
“Eh sì dai ero appena sposata, non sapevo ancora che potevo avere tutti i cazzi che volevo ma sto recuperando dai. Avrei voluto tanto ma sai… ora invece che posso e so che cazzo hai…”
Mentre facevano questi discorsi avevano iniziato a spogliarsi e lei gli aveva tirato fuori il cazzo. Lo segó fino a farlo diventare duro, mentre lui l’aveva già spogliata.
Si spostarono in camera che erano già nudi.
Lei si stese di schiena e aprì e alzò le gambe. Lui le fu sopra e cominciò a sbatterla.
Ansimando lei mi disse di avvicinarmi e di spogliarmi. Lo feci. Ero nudo col cazzo ingabbiato. Lei lo prese in mano come un trofeo mentre il mio amico sorrideva e se la scopava.
Lei ebbe un orgasmo e subito dopo venne anche lui, sborrandole dentro.
Lui uscì e lo sperma lentamente sgocciolava fuori piano. Lei mi disse “ora leccami e puliscimi.” Guardai la sua figa aperta e con il rivolo bianco. “No amore ti prego…” “sì amore fallo, se è buono per me è buono anche per te, dai puliscimi…”
Mi chinai e mi avvicinai alla sua figa, il mio amico mi guardava trionfante e divertito, lei desiderosa che lo facessi. Allungai la lingua e raccolsi le prime gocce. Il sapore era intenso, salato. Ebbi un brivido. Continuai a pulire. Lei contrasse i muscoli e fece uscire un nuovo rivolo. Le misi proprio la lingua in mezzo e la bocca appoggiata sulle labbra per raccogliere tutto il liquido.
Si riposarono per poco poi ripresero a stuzzicarsi. Il suo cazzo stava già diventando duro, e le allungava la mano in mezzo al culo.
“Oh ma questo culo?” “Eh…”
“Ci siamo sempre chiesti se lo dai…”
Per tutta risposta si mise a pecorina “prova…” lui le allargó le chiappe e sentì con un dito il suo buco. Entrò in un attimo “senti come è bello aperto” “tutto l’allenamento ripaga in qualche modo, mettine due!” Lui non se lo fece ripetere e le piantò dentro un secondo dito. Lei gemette ma il suo buco si aprì ancora. Lui la stava masturbando così e lei chiese a me il lubrificante per prendere tutto quel cazzo.
Glielo misi mentre lui stava continuando a masturbarla nel culo poi prontamente passò al cazzo. Come si sentì infilare inarcò la schiena per prenderlo meglio e si fece scopare con foga il buco del culo.
La monta andò avanti diversi minuti finché lui non venne di nuovo dentro di lei. Crolló esausta restando col culo aperto e sollevato.
“Amore… il culo…” “cosa?” “Puliscimi…”
Mi avvinicinai, contrasse più volte il buco, ci misi la bocca così da raccogliere tutto lo sperma e ripulire tutto con la lingua.
Lui disse “ah se lo avessi saputo prima che eri così troia… e tu così cornuto…”
“Ma è una novità degli ultimi tempi, dobbiamo recuperare il tempo perso… vieni pure quando vuoi! E ci sarà modo anche per gli altri che chiedevano se davo via il culo!”