Le vecchie foto 3
di
Deadpool80
genere
tradimenti
Riprendemmo il discorso il giorno seguente.
“Comunque non è mica finita qui eh… ci sto ancora pensando al divorzio: mi hai tradito e mentito.”
“Certo, hai ragione, ti ho tenuto nascosto quello che facevo. Però siamo sempre stati bene insieme, e sei sempre stato felice e soddisfatto anche grazie a quello che facevo. Poi se vuoi divorziare dovrai fare causa, dirai che ti ho tradito, dovrai mostrare le foto e spiegare che per tutti questi anni non ti sei accorto di nulla. Vuoi passare da cornuto e coglione?”
“Non osare insultarmi!”
“Ti sto solo illustrando la situazione… cornuto però lo sei… coglione no perché sono stata brava io. E poi io dirò che quando hai scoperto le foto ti sei masturbato e ne hai voluto vedere ancora… e pure adesso ce l’hai duro.”
Era vero, avevo dei pantaloncini leggeri e si vedeva.
“Vuoi vedere delle altre foto? Ti avevo promesso che ti avrei fatto una sega…”
allungò una mano sui pantaloni sopra il cazzo e cominciò a toccarmi.
“Aspetta aspetta…” le tolsi la mano “chi sono quegli uomini? E perché sei sempre senza preservativo?”
“Gente che conosco io, e non ti preoccupare, se mi vedi senza preservativo vuol dire che sono fidati, facciamo gli esami, non temere. Non è nessuno che conosci o che conoscerai.”
La guardai perplesso e disgustato.
“Ma perché amore… hai visto le foto del matrimonio… hai fatto l’amore con me che ero veramente eccita perché sapevo che il tuo cazzo sarebbe stato immerso nello sperma, ero tutta aperta e bagnatissima…”
Allungò la mano di nuovo sul mio cazzo e mi sussurró “non sai neanche quante volte l’hai fatto, e hai goduto sempre e molto… avanti dimmi cosa vuoi vedere ora?”
“Non lo so, scegli tu…”
Accese il pc e cercò.
“Ecco, visto che ti devo raccontare tutto ti faccio vedere queste, era un tizio un po’ particolare a cui piaceva farlo in modo un po’ forte… non ti spaventare”
Fece partire le foto. Erano decisamente più recenti ma non riuscivo bene a identificare l’anno.
Nella prima era seminuda, aveva addosso una specie di body fatto a striscioline di pelle nera, un collare attorno al collo da cui scendevano delle strisce di pelle a formare una specie di reggiseno che le strizzava le tette.
Poi aveva una sorta di cintura sulla pancia e una sorta di cinghia che le passava sotto in mezzo alle gambe. Ai piedi due scarpe col tacco altissimo.
“Bel completino vero? Se ti piace il genere…”
Non dissi nulla.
Nella foto dopo era girata di schiena, in piedi a gambe aperte. La cinghia le passava in mezzo al culo, le mani erano legate dietro la schiena tramite due polsini sempre di pelle.
A questo punto si vedeva lei con un guinzaglio attaccato al collare, in ginocchio e con la bocca aperta.
“Ma… amore… pure il collare e il guinzaglio…”
Lei mi sussurrò all’orecchio: “beh se ti chiama cagna mi sembra adeguato no?”
“Ti prego amore vai più piano sennò vengo subito”
Nelle foto successive lei glielo stava succhiando, lei aveva tutto il suo cazzo in bocca, la sua faccia era a contatto col pube. Si vedeva chiaramente che lui le teneva una mano sulla testa. Un primo piano di lei con le lacrime agli occhi e moltissima saliva (e altro) colato sul seno.
Senza che glielo chiedessi mi spiegó che quando glielo infilano in gola c’è il riflesso quindi aveva rigettato un po’. La foto dopo era lei, nella stessa posa e posizione ma con la bocca aperta e piena di sperma.
Sborrai immediatamente appena vidi l’immagine.
“Ma amore… sei già venuto… beh continuiamo, voglio farti vedere il resto…”
Con la mano continuava a massaggiarmi piano finché non mi tornó duro.
Adesso aveva il seno esposto, le stava strizzando le tette. In bocca una pallina che gliela chiudeva. Poi due mollette su entrambi i capezzoli.
“Ma non ti faceva male?” “Sì un po’ ma era quello che lo eccitava.”
Nella foto dopo era sulle sue ginocchia, stesa sulla pancia, con due segni di manate su entrambe le chiappe.
“Aveva iniziato a sculacciarmi. Qui erano le prime due…”
Nel giro di un paio di foto il suo culo era tutto rosso “devo essere stata una bambina davvero cattiva perché mi ha sculacciata tanto…”
Quindi una foto presa da dietro, in ginocchio, a gambe larghe, senza più la cinghia che le passava in mezzo, il culo completamente rosso. Dato che aveva sempre le mani legate aveva il petto e la faccia a terra girata. Nella foto dopo quattro dita era infilate profondamente nella figa allargata. Quindi il cazzo pronto a penetrarla così, prima solo appoggiato, poi la cappella che stava entrando e diverse foto in cui il cazzo entrava e usciva.
L’ultima mostrava un primo piano piano della sua figa aperta, gonfia, e gocciolante di sperma.
Intensificò la velocità della sega che mi stava facendo “mi dispiace tanto amore mio ma quella volta ero troppo sporca e mi sono dovuta lavare, poi sarebbe stato un problema farti vedere quel culo sculacciato...”
A quel punto sborrai per la seconda volta in mano sua.
“Comunque non è mica finita qui eh… ci sto ancora pensando al divorzio: mi hai tradito e mentito.”
“Certo, hai ragione, ti ho tenuto nascosto quello che facevo. Però siamo sempre stati bene insieme, e sei sempre stato felice e soddisfatto anche grazie a quello che facevo. Poi se vuoi divorziare dovrai fare causa, dirai che ti ho tradito, dovrai mostrare le foto e spiegare che per tutti questi anni non ti sei accorto di nulla. Vuoi passare da cornuto e coglione?”
“Non osare insultarmi!”
“Ti sto solo illustrando la situazione… cornuto però lo sei… coglione no perché sono stata brava io. E poi io dirò che quando hai scoperto le foto ti sei masturbato e ne hai voluto vedere ancora… e pure adesso ce l’hai duro.”
Era vero, avevo dei pantaloncini leggeri e si vedeva.
“Vuoi vedere delle altre foto? Ti avevo promesso che ti avrei fatto una sega…”
allungò una mano sui pantaloni sopra il cazzo e cominciò a toccarmi.
“Aspetta aspetta…” le tolsi la mano “chi sono quegli uomini? E perché sei sempre senza preservativo?”
“Gente che conosco io, e non ti preoccupare, se mi vedi senza preservativo vuol dire che sono fidati, facciamo gli esami, non temere. Non è nessuno che conosci o che conoscerai.”
La guardai perplesso e disgustato.
“Ma perché amore… hai visto le foto del matrimonio… hai fatto l’amore con me che ero veramente eccita perché sapevo che il tuo cazzo sarebbe stato immerso nello sperma, ero tutta aperta e bagnatissima…”
Allungò la mano di nuovo sul mio cazzo e mi sussurró “non sai neanche quante volte l’hai fatto, e hai goduto sempre e molto… avanti dimmi cosa vuoi vedere ora?”
“Non lo so, scegli tu…”
Accese il pc e cercò.
“Ecco, visto che ti devo raccontare tutto ti faccio vedere queste, era un tizio un po’ particolare a cui piaceva farlo in modo un po’ forte… non ti spaventare”
Fece partire le foto. Erano decisamente più recenti ma non riuscivo bene a identificare l’anno.
Nella prima era seminuda, aveva addosso una specie di body fatto a striscioline di pelle nera, un collare attorno al collo da cui scendevano delle strisce di pelle a formare una specie di reggiseno che le strizzava le tette.
Poi aveva una sorta di cintura sulla pancia e una sorta di cinghia che le passava sotto in mezzo alle gambe. Ai piedi due scarpe col tacco altissimo.
“Bel completino vero? Se ti piace il genere…”
Non dissi nulla.
Nella foto dopo era girata di schiena, in piedi a gambe aperte. La cinghia le passava in mezzo al culo, le mani erano legate dietro la schiena tramite due polsini sempre di pelle.
A questo punto si vedeva lei con un guinzaglio attaccato al collare, in ginocchio e con la bocca aperta.
“Ma… amore… pure il collare e il guinzaglio…”
Lei mi sussurrò all’orecchio: “beh se ti chiama cagna mi sembra adeguato no?”
“Ti prego amore vai più piano sennò vengo subito”
Nelle foto successive lei glielo stava succhiando, lei aveva tutto il suo cazzo in bocca, la sua faccia era a contatto col pube. Si vedeva chiaramente che lui le teneva una mano sulla testa. Un primo piano di lei con le lacrime agli occhi e moltissima saliva (e altro) colato sul seno.
Senza che glielo chiedessi mi spiegó che quando glielo infilano in gola c’è il riflesso quindi aveva rigettato un po’. La foto dopo era lei, nella stessa posa e posizione ma con la bocca aperta e piena di sperma.
Sborrai immediatamente appena vidi l’immagine.
“Ma amore… sei già venuto… beh continuiamo, voglio farti vedere il resto…”
Con la mano continuava a massaggiarmi piano finché non mi tornó duro.
Adesso aveva il seno esposto, le stava strizzando le tette. In bocca una pallina che gliela chiudeva. Poi due mollette su entrambi i capezzoli.
“Ma non ti faceva male?” “Sì un po’ ma era quello che lo eccitava.”
Nella foto dopo era sulle sue ginocchia, stesa sulla pancia, con due segni di manate su entrambe le chiappe.
“Aveva iniziato a sculacciarmi. Qui erano le prime due…”
Nel giro di un paio di foto il suo culo era tutto rosso “devo essere stata una bambina davvero cattiva perché mi ha sculacciata tanto…”
Quindi una foto presa da dietro, in ginocchio, a gambe larghe, senza più la cinghia che le passava in mezzo, il culo completamente rosso. Dato che aveva sempre le mani legate aveva il petto e la faccia a terra girata. Nella foto dopo quattro dita era infilate profondamente nella figa allargata. Quindi il cazzo pronto a penetrarla così, prima solo appoggiato, poi la cappella che stava entrando e diverse foto in cui il cazzo entrava e usciva.
L’ultima mostrava un primo piano piano della sua figa aperta, gonfia, e gocciolante di sperma.
Intensificò la velocità della sega che mi stava facendo “mi dispiace tanto amore mio ma quella volta ero troppo sporca e mi sono dovuta lavare, poi sarebbe stato un problema farti vedere quel culo sculacciato...”
A quel punto sborrai per la seconda volta in mano sua.
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