La guerra di Clara pt.4

Le prime tre parti di questo mio racconto le potete trovare nel mio archivio, cliccando su “Y” che poi sarebbe il mio nome.
Ho deciso di tornare a scrivere e spero che lo facciano altri autori straordinari come Running Riot e Babi.

Clara sarebbe stata delusa, al termine del pomeriggio passato a casa di Davide.
Una bella ragazza di 22 anni consente a un suo amico di farle (quasi) qualsiasi cosa e lui si limita a spogliarla, leccarla, prenderla da dietro e schizzarle sulla schiena.
Certo, rispetto ai modi sempre gentili del suo ex farlo così, con quel vigore, è stato interessante, sebbene per venire avesse dovuto aiutarsi toccandosi la clito.
Sarebbe stata delusa, si diceva. Ma non lo è.
Finito di asciugare lo sperma col fazzolettino che sgraziatamente le porge dopo averla spruzzata, succede una cosa che non si aspettava.
Davide si accoccola a lei, sdraiata, con la testa tra i seni e le parla.
“Posso dirti una cosa?”
La gentilezza non è proprio nelle corde di questo ragazzo, una domanda così la spiazza.
“Certo”.
“E’ bella”.
“Cosa è bella?”
“Lei” risponde mentre le passa un dito tra le gambe, “la tua fica”.
“Ah, grazie. E cosa ti piace?”.
“Ha un bel taglio, le grandi labbra sono visibili ma giusto un po’, sembrano quasi accennate e la clitoride invece è ben sporgente, trovarla è immediato”-
Può essere che un’osservazione così basti a farla bagnare di nuovo?
“Grazie”.
“C’è un’altra cosa che vorrei dirti”.
“Fai pure”.
“Mi piace il tuo buco del culo”.
Eccolo qui, il maschietto che l’eleganza deve ancora impararla.
“Lo hai visto poco fa, vero? Mentre mi scopavi intendo”.
“Sì”
“Continua”.
“E’ stretto, pulito. Sei vergine lì, vero?.
Questa la disorienta. Al suo ex lo aveva chiesto esplicitamente un rapporto anale, se non altro di essere stimolata lì. E il rifiuto, per motivi mai ben esplicitati ma di certo legati al rispetto totale e alle volte mal posto che Claudio provava per lei, un po’ la ferì.
“Sono vergine”.
“Capisco”.
C’è un silenzio denso in questo momento che si protrae per quasi un minuto.
“Davide?”.
“Clara”.
“Ti andrebbe di essere il primo?”.