La guerra di Clara pt.3
di
Y
genere
dominazione
Le prime due parti di questo mio racconto le potete trovare nel mio archivio, cliccando su “Y” che poi sarebbe il mio nome.
“Va tutto bene?”
Davide ci mette dieci ore per rifarsi vivo con un messaggio. Sono le nove del mattino, e Clara non sa come rispondere, mentre fa colazione con lo smartphone in mano.
“Tutto okay”, dopo averci pensato per qualche minuto.
“Hai fatto come ti ho detto?”.
Clara ridacchia. No, non aveva dormito “con il suo sperma dentro”, non perché non le andasse, ma per semplici e fondamentali motivi igienici. L’unica cosa che si era permessa era stata assaggiare i sapori di entrambi dopo essersi portata la mano tra le gambe. E poi di corsa bidet.
“Certo”
“Brava”
La serata era andata bene, aveva raggiunto il suo scopo, cioè fare sesso con un ragazzo che non fosse il suo ex. Una cosa senza impegno, spinta quanto basta, con quel tocco di sottomissione che le era sempre mancato con Claudio. Il dolce Claudio che mai le sarebbe venuto dentro senza porgerle dopo un fazzoletto, chiedendo sempre il permesso. Il permesso per tutto.
Davide invece l’aveva scopata, quello non era “fare l’amore”. L’aveva presa, l’aveva dominata, anche se aveva goduto solo quando era stata leccata, e l’amplesso sarebbe servito per far sfogare lui.
E lasciarla lì, con la fica fradicia e le mutande indosso, con l’ordine di non levarle. L’aveva eccitata.
Come devo rispondere? si chiede.
Devo rispondere?
Continuiamo questo gioco, oppure la finiamo qui?
“Io stasera vado a cena dai miei”
“Eh?”
“Ma domani sono libera”
“Bene”
“Tu vivi da solo, vero?”
“Sì”
“Mi faresti vedere casa tua domani?”
“Certo”
“E allora domani alle 21 sono da te, mandami subito l’indirizzo”
Spunte blu, ma nessuna risposta.
“Davide, domani verrò a casa tua e farò qualsiasi cosa tu mi chiederai di fare. Tranne roba violenta o schifezze con urina ed escrementi. Al minimo sentore combino un casino e ti rovino, giuro”
Dall’altro lato ancora silenzio.
“Prova a mandarmi un solo messaggio, ad eccezione della risposta che sto aspettando, da qui alle 21 di domani e salta tutto”
“Okay, ci sto”
Clara sorride e sente qualcosa di umido tra le sue cosce.
“Va tutto bene?”
Davide ci mette dieci ore per rifarsi vivo con un messaggio. Sono le nove del mattino, e Clara non sa come rispondere, mentre fa colazione con lo smartphone in mano.
“Tutto okay”, dopo averci pensato per qualche minuto.
“Hai fatto come ti ho detto?”.
Clara ridacchia. No, non aveva dormito “con il suo sperma dentro”, non perché non le andasse, ma per semplici e fondamentali motivi igienici. L’unica cosa che si era permessa era stata assaggiare i sapori di entrambi dopo essersi portata la mano tra le gambe. E poi di corsa bidet.
“Certo”
“Brava”
La serata era andata bene, aveva raggiunto il suo scopo, cioè fare sesso con un ragazzo che non fosse il suo ex. Una cosa senza impegno, spinta quanto basta, con quel tocco di sottomissione che le era sempre mancato con Claudio. Il dolce Claudio che mai le sarebbe venuto dentro senza porgerle dopo un fazzoletto, chiedendo sempre il permesso. Il permesso per tutto.
Davide invece l’aveva scopata, quello non era “fare l’amore”. L’aveva presa, l’aveva dominata, anche se aveva goduto solo quando era stata leccata, e l’amplesso sarebbe servito per far sfogare lui.
E lasciarla lì, con la fica fradicia e le mutande indosso, con l’ordine di non levarle. L’aveva eccitata.
Come devo rispondere? si chiede.
Devo rispondere?
Continuiamo questo gioco, oppure la finiamo qui?
“Io stasera vado a cena dai miei”
“Eh?”
“Ma domani sono libera”
“Bene”
“Tu vivi da solo, vero?”
“Sì”
“Mi faresti vedere casa tua domani?”
“Certo”
“E allora domani alle 21 sono da te, mandami subito l’indirizzo”
Spunte blu, ma nessuna risposta.
“Davide, domani verrò a casa tua e farò qualsiasi cosa tu mi chiederai di fare. Tranne roba violenta o schifezze con urina ed escrementi. Al minimo sentore combino un casino e ti rovino, giuro”
Dall’altro lato ancora silenzio.
“Prova a mandarmi un solo messaggio, ad eccezione della risposta che sto aspettando, da qui alle 21 di domani e salta tutto”
“Okay, ci sto”
Clara sorride e sente qualcosa di umido tra le sue cosce.
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