Tre 2 - seconda parte
di
Y
genere
trio
La doccia del mio bagno è stretta e in due ci si sta stretti.
Figuratevi in tre.
K aveva bisogno di darsi una rinfrescata, quindi mi ha chiesto di usare il bagno.
X e io l’abbiamo seguita.
Dicevo, si sta stretti sotto la doccia ma non è sgradevole, specie se si sta nel mezzo.
“Hai leccato tutto lo sperma che avevo dentro” osserva K mentre si insapona tra le gambe.
“Sì, sono stata brava”
I movimenti che riusciamo a fare sono proprio minimi, X è dietro di me che tenta di indirizzarsi in faccia il getto d’acqua, K è letteralmente appiccicata a me e i nostri seni si strofinano.
Mi bacia. E’ un bacio bellissimo, lento e profondo.
“Ora tocca a te” sussurra mentre la sua mano destra scivola tra le mie cosce e mi trova già pronta quando infila un dito.
“M-mmm”
E sento qualcosa di duro premermi sul coccige.
X è di nuovo eccitato.
“Y, possono mettertelo dietro?”
Che domande.
“Usa un po’ di bagnoschiuma per lubrificarmi prima”
Ed eccomi qui, ancora una volta tra due persone. Stavolta però sono le persone che amo di più al mondo, che all’unisono mi stanno scopando.
“K, infila un altro dito” supplico.
Ecco, ora sì che sono piena.
C’è qualcosa di strano in tutto questo, qualcosa che avevo previsto ma che comunque mi turba.
Non è solo piacere fisico, dopotutto ne ho fatte di esperienze. E’ qualcosa che mi coinvolge in maniera più profonda, come se avere il cazzo di X nel sedere e le dita di K nella fica sia il completamento di un percorso.
Sono come perduta, quando X mi afferra per i fianchi e mi viene dentro, seguito da K che accelera ancor di più il movimento facendo venire me.
“Uscite, vi prego”
Entrambi i miei buchi bruciano, niente di insopportabile, ma c’è una cosa che devo fare subito e non è possibile farla con loro dentro di me.
Abbracciarli.
“Vi prego, non lasciatemi mai. Nessuno dei due”.
Figuratevi in tre.
K aveva bisogno di darsi una rinfrescata, quindi mi ha chiesto di usare il bagno.
X e io l’abbiamo seguita.
Dicevo, si sta stretti sotto la doccia ma non è sgradevole, specie se si sta nel mezzo.
“Hai leccato tutto lo sperma che avevo dentro” osserva K mentre si insapona tra le gambe.
“Sì, sono stata brava”
I movimenti che riusciamo a fare sono proprio minimi, X è dietro di me che tenta di indirizzarsi in faccia il getto d’acqua, K è letteralmente appiccicata a me e i nostri seni si strofinano.
Mi bacia. E’ un bacio bellissimo, lento e profondo.
“Ora tocca a te” sussurra mentre la sua mano destra scivola tra le mie cosce e mi trova già pronta quando infila un dito.
“M-mmm”
E sento qualcosa di duro premermi sul coccige.
X è di nuovo eccitato.
“Y, possono mettertelo dietro?”
Che domande.
“Usa un po’ di bagnoschiuma per lubrificarmi prima”
Ed eccomi qui, ancora una volta tra due persone. Stavolta però sono le persone che amo di più al mondo, che all’unisono mi stanno scopando.
“K, infila un altro dito” supplico.
Ecco, ora sì che sono piena.
C’è qualcosa di strano in tutto questo, qualcosa che avevo previsto ma che comunque mi turba.
Non è solo piacere fisico, dopotutto ne ho fatte di esperienze. E’ qualcosa che mi coinvolge in maniera più profonda, come se avere il cazzo di X nel sedere e le dita di K nella fica sia il completamento di un percorso.
Sono come perduta, quando X mi afferra per i fianchi e mi viene dentro, seguito da K che accelera ancor di più il movimento facendo venire me.
“Uscite, vi prego”
Entrambi i miei buchi bruciano, niente di insopportabile, ma c’è una cosa che devo fare subito e non è possibile farla con loro dentro di me.
Abbracciarli.
“Vi prego, non lasciatemi mai. Nessuno dei due”.
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