Finalmente.
di
Y
genere
masturbazione
La parte dove K, con pochi e abili colpi di rasoio, fa piazza pulita dei pochi peli pubici che mi rimanevano, la salto.
Sappiate solo che stavolta il suo viso era proprio a un palmo di naso dalla mia vulva, tanto da farle dire che ho un odore buonissimo.
Ed eccoci qui, le due migliori amiche.
Totalmente nude e a gambe spalancate l’una di fronte all’altra, lei sul letto e io su una sedia.
Ne abbiamo fatte di cotte e di crude, ma non ci siamo mai masturbate l’una di fronte all’altra e considerato che ho promesso al mio ragazzo di non fare sesso con nessuno se non con lui, questo gioco mi sembra un buon compromesso pur di condividere il piacere con la mia adorata amica.
Ci guardiamo negli occhi, ma non ci diciamo niente. All’unisono le nostre mani scivolano sulle nostre rispettive fiche.
Sono molto bagnata e non ho bisogno di convenevoli, quindi infilo subito un dito nella mia vagina.
Lo stesso fa lei.
“Y, parlami” è la prima cosa che mi sussurra dopo qualche secondo di autopenetrazione.
“Hai voglia di leccarmi, vero?”
“Da morire”
“Hai leccato mia sorella?”
Alla mia domanda vedo che un secondo dito sparisce dentro di lei. La imito.
“No”
“Mi stupisci”
“No-n ho v-oluto lecc…” si ferma, ha preso un buon ritmo del ditalino.
“Non l’ho voluta leccare. L’ho toccata. Ci tocchiamo sempre e facciamo la sforbiciata. Lei lecca me”
È un racconto confuso, tra il piacere e l’emozione è evidente che vuole darmi una informazione di base: vuole leccare me e basta.
“E la mia la leccheresti?”
Mentre glielo chiedo estraggo le dita e con entrambe le mani allargo le mie grandi labbra.
Lei sorride.
“La tua è la prima e unica fica che vorrei leccare”
Lo sapevo.
“Non possiamo, lo sai vero?”
“Lo so”
Infilo di nuovo le dita dentro di me.
“Non ho mai squirtato, sai?”
È vero, non mi è mai capitato.
“Io sì, due volte” mi fa eco.
“Racconta”
“La prima volta con un quarantenne. Sai, la vecchia K. Aveva letto un sacco di cose e con un ditalino violentissimo è riuscito a farmi schizzare. Meno male che eravamo a casa sua, ho bagnato il suo letto”
Noto che le manovre che sta compiendo sono più complesse, alle due dita ha aggiunto un movimento circolare sulla clitoride.
“E la seconda?”
“Ahhhhh”
Sta per venire, è evidente. Io invece mi fermo.
“La seconda è oraaaaaaa”
Estrae le dita dalla sua fica e subito dopo due schizzetti di liquido bianco bagnano il copriletto.
Sono scioccata.
Scioccata e arrapatissima. Così eccitata che tutto quello che mi ero ripromessa sparisce dalla mia mente.
“K, ti supplico. Leccami ora”
“Finalmente”
E con un balzo, scende dal letto, si inginocchia e infila la faccia tra le mie cosce.
Sappiate solo che stavolta il suo viso era proprio a un palmo di naso dalla mia vulva, tanto da farle dire che ho un odore buonissimo.
Ed eccoci qui, le due migliori amiche.
Totalmente nude e a gambe spalancate l’una di fronte all’altra, lei sul letto e io su una sedia.
Ne abbiamo fatte di cotte e di crude, ma non ci siamo mai masturbate l’una di fronte all’altra e considerato che ho promesso al mio ragazzo di non fare sesso con nessuno se non con lui, questo gioco mi sembra un buon compromesso pur di condividere il piacere con la mia adorata amica.
Ci guardiamo negli occhi, ma non ci diciamo niente. All’unisono le nostre mani scivolano sulle nostre rispettive fiche.
Sono molto bagnata e non ho bisogno di convenevoli, quindi infilo subito un dito nella mia vagina.
Lo stesso fa lei.
“Y, parlami” è la prima cosa che mi sussurra dopo qualche secondo di autopenetrazione.
“Hai voglia di leccarmi, vero?”
“Da morire”
“Hai leccato mia sorella?”
Alla mia domanda vedo che un secondo dito sparisce dentro di lei. La imito.
“No”
“Mi stupisci”
“No-n ho v-oluto lecc…” si ferma, ha preso un buon ritmo del ditalino.
“Non l’ho voluta leccare. L’ho toccata. Ci tocchiamo sempre e facciamo la sforbiciata. Lei lecca me”
È un racconto confuso, tra il piacere e l’emozione è evidente che vuole darmi una informazione di base: vuole leccare me e basta.
“E la mia la leccheresti?”
Mentre glielo chiedo estraggo le dita e con entrambe le mani allargo le mie grandi labbra.
Lei sorride.
“La tua è la prima e unica fica che vorrei leccare”
Lo sapevo.
“Non possiamo, lo sai vero?”
“Lo so”
Infilo di nuovo le dita dentro di me.
“Non ho mai squirtato, sai?”
È vero, non mi è mai capitato.
“Io sì, due volte” mi fa eco.
“Racconta”
“La prima volta con un quarantenne. Sai, la vecchia K. Aveva letto un sacco di cose e con un ditalino violentissimo è riuscito a farmi schizzare. Meno male che eravamo a casa sua, ho bagnato il suo letto”
Noto che le manovre che sta compiendo sono più complesse, alle due dita ha aggiunto un movimento circolare sulla clitoride.
“E la seconda?”
“Ahhhhh”
Sta per venire, è evidente. Io invece mi fermo.
“La seconda è oraaaaaaa”
Estrae le dita dalla sua fica e subito dopo due schizzetti di liquido bianco bagnano il copriletto.
Sono scioccata.
Scioccata e arrapatissima. Così eccitata che tutto quello che mi ero ripromessa sparisce dalla mia mente.
“K, ti supplico. Leccami ora”
“Finalmente”
E con un balzo, scende dal letto, si inginocchia e infila la faccia tra le mie cosce.
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