La zia acquisita...non sapevo fosse così porca!
di
Singlecute89
genere
incesti
Per poter capire certe dinamiche di questo nuovo racconto, bisogna recuperare il precedente.
Sono tornato a trovare zia Gianna ieri sera. Come mi aveva promesso, mi ha contattato per prepararmi la lasagna, non mi aspettavo così presto però.
Compagno e figlio sono partiti entrambi e rientreranno venerdì, quindi aveva tempo e casa liberi per dedicarsi a me.
Ci siamo sentiti lunedì mattina per organizzarci, dopo qualche messaggio di circostanza, abbiamo cominciato uno scambio di provocazioni varie culminate nello scambio di alcune foto. Poi, non ci siamo sentiti fino a ieri pomeriggio, quando mi ha confermato per la serata.
Da come abbiamo chattato, si vedeva che era molto più disinibita rispetto al nostro primo incontro, questa cosa suscitò in me ancora più eccitazione e voglia di possederla ancora.
Arrivato sotto casa sua ad ora di cena, sono salito quasi correndo per le scale, arrivato davanti la porta, suono e dopo qualche secondo, mi apre la porta la mia fantastica zia in tutto il suo splendore.
Aveva un sorriso malizioso sulle sue belle labbra ornate da un rossetto lucido, indosso aveva una vestaglia nera chiusa da una cintola e, ai piedi, un paio di scarpe con tacco 10. Restai per qualche secondo a bocca aperta prima di salutarla, ci scambiammo due baci sulla guancia e mi fece entrare.
Ci siamo accomodati in cucina, era intenta nell'ultimare la preparazione della mia lasagna, mi offrì qualcosa da bere e poco dopo mi disse:
-"Io ho finito, ti va di aiutarmi ad infornala?"- aveva ancora quel sorriso malizioso stampato in volto.
-"Certo zia, molto volentieri"- e mi sono alzato a fatica dalla sedia visto che avevo cominciato ad avere un'erezione.
Mi sono avvicinato a lei, ho preso la teglia e mi sono girato per metterla in forno:
-"Ecco zia adesso..."- appena mi sono voltato nuovamente, lei era senza vestaglia, rivelando ciò che aveva nascosto.
Indossava dei reggicalze di pizzo rosso, ornato da alcuni fiocchetti, senza mutandine, abbinato ad un reggiseno che però lasciava intravedere i suoi bellissimi capezzoli..
-"Ti piace?"- e mi prese le mani per portarsele al petto.
-"Cavolo, sei stupenda"- un pò per il caldo, un pò per la situazione ma ho cominciato a sudare.
Notandolo, mi ha tolto la camicia, slacciato i pantaloni e, mentre si inginocchiava per togliermeli, fissava il mio pacco. Io ero eccitatissimo, lei ancora di più, mi ha sfilato il cazzo dagli slip e ha cominciato a succhiarmelo avidamente. Dopo nemmeno un paio di minuti che mi riempiva di saliva, si è alzata, si è seduta a gambe aperte sul tavolo puntando i tacchi, e mi ha preso dalla testa mettendomi tutto il viso nella sua figa. Inutile dire che era già un lago, ho cominciato a leccare con dei giri continui della lingua, passando ogni tanto anche sul buchetto del culo. Mi sono cominciato ad aiutare anche con le dita, un paio nel culo e tre nella figa, simulando una doppia penetrazione.
Ha raggiunto un paio di orgasmi per poi lasciarsi andare ad un rilascio di fluidi trasparenti che hanno bagnato completamente il tavolo e me. Ho ripreso a leccarla, poi l'ho presa dalle caviglie e le ho infilato il cazzo ormai durissimo, impalandola.
Lei, dopo un breve sussulto di piacere, ribatteva ai miei colpi. Mi ha messo entrambe le mani sul culo, mi stringeva forte a se e mi baciava ovunque.
Le sono venuto dentro, restando fermo fino a quando non ho scaricato tutta la sborra che avevo in corpo in quel momento.
Dopo esserci baciati per un pò, l'ho girata e messa a pecora sul tavolo. Le ho lubrificato il buco del culo con una leggera leccata, l'ho allargato leggermente con un dito e poi le ho spinto dentro il cazzo sbattendola forte.
Le sue mani battevano sul tavolo al ritmo dei miei colpi:
-"sì cazzo, più forte porco!"- mentre stava avendo un orgasmo.
Io ho continuato a spingere, le palle le sbattevano sulla figa che ormai era diventata un lago, fino a quando le ho nuovamente schizzato dentro altra sborra, molto meno rispetto alla prima ondata. Mi sono staccato ed un rigoletto di liquido ha cominciato a colarle dal culo verso la figa, lei l'ha raccolto con l'indice e se l'e messo in bocca leccandosi il dito. Poi si è giarata e mi ha baciato.
Suona il timer del forno. La lasagna è pronta.
Dopo essermi dato una rinfrescata, sono tornato in cucina, la zia nel mentre mi aveva già preparato il pacchetto con la mia pietanza dentro, abbiamo scambiato ancora qualche chiacchiera e poi mi ha accompagnato alla porta.
Ci siamo salutati sempre con due baci sulle guance sull'uscio di casa ma, prima di andare via mi ha detto:
-"Ovviamente devi riportarmi il contenitore, ti faccio sapere io quando ok?"- e si è chiusa la porta di casa dietro.
Ora chissà quanto altro tempo passerà prima di rivederla ancora. Intanto mi mangio questa buonissima lasagna.
Sono tornato a trovare zia Gianna ieri sera. Come mi aveva promesso, mi ha contattato per prepararmi la lasagna, non mi aspettavo così presto però.
Compagno e figlio sono partiti entrambi e rientreranno venerdì, quindi aveva tempo e casa liberi per dedicarsi a me.
Ci siamo sentiti lunedì mattina per organizzarci, dopo qualche messaggio di circostanza, abbiamo cominciato uno scambio di provocazioni varie culminate nello scambio di alcune foto. Poi, non ci siamo sentiti fino a ieri pomeriggio, quando mi ha confermato per la serata.
Da come abbiamo chattato, si vedeva che era molto più disinibita rispetto al nostro primo incontro, questa cosa suscitò in me ancora più eccitazione e voglia di possederla ancora.
Arrivato sotto casa sua ad ora di cena, sono salito quasi correndo per le scale, arrivato davanti la porta, suono e dopo qualche secondo, mi apre la porta la mia fantastica zia in tutto il suo splendore.
Aveva un sorriso malizioso sulle sue belle labbra ornate da un rossetto lucido, indosso aveva una vestaglia nera chiusa da una cintola e, ai piedi, un paio di scarpe con tacco 10. Restai per qualche secondo a bocca aperta prima di salutarla, ci scambiammo due baci sulla guancia e mi fece entrare.
Ci siamo accomodati in cucina, era intenta nell'ultimare la preparazione della mia lasagna, mi offrì qualcosa da bere e poco dopo mi disse:
-"Io ho finito, ti va di aiutarmi ad infornala?"- aveva ancora quel sorriso malizioso stampato in volto.
-"Certo zia, molto volentieri"- e mi sono alzato a fatica dalla sedia visto che avevo cominciato ad avere un'erezione.
Mi sono avvicinato a lei, ho preso la teglia e mi sono girato per metterla in forno:
-"Ecco zia adesso..."- appena mi sono voltato nuovamente, lei era senza vestaglia, rivelando ciò che aveva nascosto.
Indossava dei reggicalze di pizzo rosso, ornato da alcuni fiocchetti, senza mutandine, abbinato ad un reggiseno che però lasciava intravedere i suoi bellissimi capezzoli..
-"Ti piace?"- e mi prese le mani per portarsele al petto.
-"Cavolo, sei stupenda"- un pò per il caldo, un pò per la situazione ma ho cominciato a sudare.
Notandolo, mi ha tolto la camicia, slacciato i pantaloni e, mentre si inginocchiava per togliermeli, fissava il mio pacco. Io ero eccitatissimo, lei ancora di più, mi ha sfilato il cazzo dagli slip e ha cominciato a succhiarmelo avidamente. Dopo nemmeno un paio di minuti che mi riempiva di saliva, si è alzata, si è seduta a gambe aperte sul tavolo puntando i tacchi, e mi ha preso dalla testa mettendomi tutto il viso nella sua figa. Inutile dire che era già un lago, ho cominciato a leccare con dei giri continui della lingua, passando ogni tanto anche sul buchetto del culo. Mi sono cominciato ad aiutare anche con le dita, un paio nel culo e tre nella figa, simulando una doppia penetrazione.
Ha raggiunto un paio di orgasmi per poi lasciarsi andare ad un rilascio di fluidi trasparenti che hanno bagnato completamente il tavolo e me. Ho ripreso a leccarla, poi l'ho presa dalle caviglie e le ho infilato il cazzo ormai durissimo, impalandola.
Lei, dopo un breve sussulto di piacere, ribatteva ai miei colpi. Mi ha messo entrambe le mani sul culo, mi stringeva forte a se e mi baciava ovunque.
Le sono venuto dentro, restando fermo fino a quando non ho scaricato tutta la sborra che avevo in corpo in quel momento.
Dopo esserci baciati per un pò, l'ho girata e messa a pecora sul tavolo. Le ho lubrificato il buco del culo con una leggera leccata, l'ho allargato leggermente con un dito e poi le ho spinto dentro il cazzo sbattendola forte.
Le sue mani battevano sul tavolo al ritmo dei miei colpi:
-"sì cazzo, più forte porco!"- mentre stava avendo un orgasmo.
Io ho continuato a spingere, le palle le sbattevano sulla figa che ormai era diventata un lago, fino a quando le ho nuovamente schizzato dentro altra sborra, molto meno rispetto alla prima ondata. Mi sono staccato ed un rigoletto di liquido ha cominciato a colarle dal culo verso la figa, lei l'ha raccolto con l'indice e se l'e messo in bocca leccandosi il dito. Poi si è giarata e mi ha baciato.
Suona il timer del forno. La lasagna è pronta.
Dopo essermi dato una rinfrescata, sono tornato in cucina, la zia nel mentre mi aveva già preparato il pacchetto con la mia pietanza dentro, abbiamo scambiato ancora qualche chiacchiera e poi mi ha accompagnato alla porta.
Ci siamo salutati sempre con due baci sulle guance sull'uscio di casa ma, prima di andare via mi ha detto:
-"Ovviamente devi riportarmi il contenitore, ti faccio sapere io quando ok?"- e si è chiusa la porta di casa dietro.
Ora chissà quanto altro tempo passerà prima di rivederla ancora. Intanto mi mangio questa buonissima lasagna.
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