Ritorno in pineta

di
genere
gay

Ci risvegliammo in tempo prima che tornassero i miei genitori marco si rivesti’ in fretta e furia e ci congedammo con un languido bacio sull’uscio di casa e mene tornai tutto nudo in camera sculettando inconsapevole . Mi sdraiai sul letto in uno stato di languido torpore che mi faceva ripensare con piacere e gia’ pronto a rifarlo mentre mi accarezzavo il corpo trovando un inaspettato piacere a trastullarmi i capezzoli che svettarono velocemente verso l’alto.
Trovai la forza di smettere feci la doccia ed aspettai il rientro dei miei genitori per passare insieme la serata. L’ indomani mattina mentre mi stavo srtiracchiando solo in casa il telefono squillo’, era marco, che ancora in preda all’eccitazione mi chiedeva di venire a casa mia. Mi prese alla sprovvista e malgrado ne avessi voglia anche io glissai la sua richiesta dicendogli che ci saremmo visti fuori. Marco ci rimase un po’ male ma accetto’ di vederci e disse che mi sarebbe passato a prendere in motorino. Poi mi fece una richiesta che mi eccito’ subito, perche’ non indossi qualcosa di intimo di tua madre sotto i bermuda. Chissa’ risposi civettuosamente e mentre lo dicevo andai a frugare nell’intimo di mia madre dove trovai inaspettattamente una serie di perizoma e ne scelsi uno color pesca che si adattava bene al colore della mia pelle.
Lo indossai e visto che c’ero mi passai alcune goccie di un profumo dolciastro sulla pelle mi vidi allo speccchio e mi rimirai contento di quello che vedevo. Poi finii di vestirmi e corsi in strada dove mi aspettava un impaziente marco.Montai dietro a lui scherzando come sempre e ci avviammo verso la pineta. Andava forte e un po per paura e un po per piacere mi strinsi addosso a lui
tanto non ci vedeva nessuno. Arrivammo in pineta velocemente e prendendoci per mano ritornammo sul luogo del misfatto . Appena nel folto marco mi abbraccio’ e ci baciammo mentre mi stringeva a se’ facendomi sentire come era eccitato.
Non smettevamo di limonare e per stare piu’ comodi ci sdraiammo ,le mani correvano sui nostri corpi e mentre il sole ci scaldava le magliette volarono via. Marco prese a succhiarmi i capezzoli facendomi gemere di piacere mentre gli spingevo la testa per farmeli succhiare di piu’. Poi marco inizio’ a cercare di aprirmi i bermuda ma io lo fermai dicendogli di non essere precipitoso perche’ forse c’era una sorpresa. Lui per tutta risposta si alzo’ in piedi e si calo’ i bermuda facendo svettare la sua erezione senza intimo, vero l’alto . Mi inginocchiai ed iniziai a leccargli la cappella per assaporare la prima goccia di precum per poi scendere per imboccare quel cazzo che mi piaceva sempre di piu’. Marco preso dall’eccitazione mi teneva la testa e spingeva come se mi scopasse mentre salivavo abbondantemente. Poi mi fece alzare e riprendemmo a limonare mentre mi palpava il culo ancora copeto dai bermuda. Dai spogliati mi disse marco ed io gli dissi siediti che ho una sorpresa , gli brillavano gli occhi mentre sinuosamente iniziai a calarmi i bermuda fino a mostrare il perizoma che indossavo. Marco strabuzzo’ gli occhi e quando mi girai con il culo coperto dal piccolo perizoma mi disse che sembravo una gran fica e con un guizzo si alzo’ ed inizio’ a baciarmi le chiappe.
Appoggiati a quell’albero con le mani voglio mangiartele questa chiappe sode e spostato il perizoma affondo’ la lingua fra le mie chiappe fino a trovare il buchetto mentre mi inarcavo per facilitargli il compito. La sua lingua prese a penetrarmi il buchetto mentre spingevo il culo all’indietro per sentire la sua lingua ancora piu’ dentro di me. Mi dimenavo dal piacere che mi dava mentre mi riempiva il buchetto con la sua saliva fino a quando non ne potetti piu’ e gli chiesi di scoparmi subito. Marco si rialzo’ e puntato il suo bel cazzo al buchetto entro piano piano fino ad aderire alla mia schiena. Uhhhhhhhhhhh emisi un gemito di piacere prolungato per il piacere che mi stava dando e perche’ non avevo sentito nessun dolore. Che culo che hai , meglio di tante ragazze m,i immagino perche’ non ho nessuna esperienza nel campo mi disse mentre mi teneva per i fianchi ed iniziava a far scorrere il suo bel cazzo fino ad uscirlo dal buco per rimetterlo subito dentro. Questo entrare ed uscire mi stava mandando fuori di testa dal godimento e mentre lui mi scopava lo imploravo di darmene ancora ed ancora, ormai ero perso per il cazzo e ne avrei voluto anche un altro da succhiare in quel momento. Non urlare mi disse va bene che non c’e nessuno ma come noi abbiamo visto quella coppia l’altro giorno potrebbero scoprire anche noi e sarebbe un bello sputtanamento. Va bene cerchero’ di stare piu’ zitto ma scopami forte mi piace tutte le volte che lo levi e lo rimetti dentro , mi stai facendo impazzire , guarda come gocciola il mio cazzo , credo di stare per venire come ieri , senza toccarmi è davvero una sensazione bellissima. Lui aumento la scopata ed io gemendo inziai a sborrare senza toccarmi mungendogli il cazzo con le contrazioni del mio buchetto ed infatti dopo due affondi piu’ forti mi riempi del suo caldo seme continuando a spingere come se volesse far entrare anche le palle. Poi mi strinse forte a se mentre stavo ancora godendo del suo e del mio piacere con ancora il suo cazzo saldamente dentro fino ad uscire piano piano ritirandosi. Restai appoggiato all’albero con il buco bello aperto mentre la sua sborra iniziava ad uscire ed a rigarmi le cosce ancora con il perizoma di mia madre addosso ormai tutto inzuppato. Sei fantastico mi disse marco non avrei mai immaginato che ti piacesse cosi’ tanto il cazzo e non credevo certo che sarei mai andato con un maschio ma te sei dierso unisci il tuo essere maschio ad una femminilita’ innata e naturale che non credevo tua.
I suoi complimenti mi fecero piacere e riprendemmo a baciarci. Poi passato il momento della sensualita’ iniziammo a vestrici ed io mi levai il perizoma cercando di espellere tutta la sua sbroda. Accovacciato cosi’ sembri proprio una femmina d’ora in avanti ti chiamero’ sonia quando siamo soli. Io gli sorrisi e riposto il perizoma nella tasca lo baciai ancor a per ritornare al motorino in direzione casa. Arrivati sotto casa riprendendo un lume di ragione gli dissi, marco rallentiamo , mi piace stare con te ma stiamo correndo troppo, ti chiedo solo di rallentare altrimenti ci scopriranno, lui annui’ e ci salutammo come vecchi amici. Arrivato in casa corsi a lavare il perizoma e a lavarmi il culo e meno male che me lo ero tappato con un fazzoletto perche’ espulsi ancora tanta sbroda che con un dito volli assaporare ormai calato nel mio essere in parte femmina.
di
scritto il
2024-10-17
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