Un attimo di relax
di
Nomecognome
genere
masturbazione
Mi chiamo Maria, sono una ragazza magrolina, bassetta, occhi marroni e lunghi capelli neri e frequento l'ultimo anno di liceo.
Un paio di settimane fa stavo tornando a casa da scuola, erano circa le 15:00, rientro dal portone di casa e urlo: "C'È QUALCUNO IN CASAAA???" Nessuna risposta, i miei erano a lavoro e mio fratello forse si era trattenuto con i suoi amici e non era ancora tornato a casa.
Vado in camera mia, poggio lo zaino vicino la scrivania, e decido di fare una doccia calda in relax:
Tolgo la felpa, la maglietta, le scarpe e i leggins, restando sono con reggiseno, mutandine e calzini.
Vado in bagno e apro l'acqua alla doccia aspettando che uscisse calda, nel frattempo tolgo il reggiseno provando un grande sollievo, dopo averlo portato tutto il giorno.
L'acqua ormai è calda quindi tolgo anche i calzini e le mutandine, e entro in doccia.
Finalmente dopo una mattinata stressante un po' di relax...
Decido di approfittarne per farmi anche i peli, mi reputo fortunatissima, me ne crescono davvero pochi, infatti con una passata di lametta sulle gambe, e una veloce lì sotto... in 3 minuti sono liscissima.
Esco dalla doccia in accappatoio e vado in camera.
Qualcosa iniziò a frullarmi in testa... qualcosa che mi portò a slacciare la cinta dell'accappatoio che si aprì sul davanti, mi sedetti sul letto e iniziai ad accarezzarmi la vagina, era umidiccia per via della doccia, liscissima... gioco un po' con le grandi labbra con le dita, le allargo, le tiro leggermente, provo a spingere una falange del medio dentro ma senza successo, sono ancora asciutta. Faccio dei movimenti circolari sul clitoride, lentamente, ma sento che essendo asciutto lo sfregamento non è troppo piacevole.
Metto in bocca il dito medio, lo stesso che avevo cercato di spingere dentro prima, ha il sapore di pelle pulita post doccia, lo succhio per bene immaginando di fare un pompino, bagnandolo per bene con la saliva. Lo poggio di nuovo sul clitoride, muovendolo come prima, ora è tutta un'altra cosa... rigiro gli occhi all'indietro e mi lascio cadere con la schiena sul letto.
Continuo a toccarmi e nel frattempo mi strizzo una tetta con l'altra mano. Il respiro inizia a rallentare, ansimando dolcemente, sento che inizio a bagnarmi, sento scorrere i miei umori caldi sul culo.
Continuo a toccarmi così per un po', una mano sul clitoride, l'altra a strizzare una tetta, fissavo il soffitto, addosso avevo ancora l'accappatoio ma completamente aperto davanti era come se indossavo solo le maniche.
A un certo punto decido di volerne di più... mi allungo con la mano con cui mi strizzavo una tetta, verso il comodino, con l'altra continuavo a toccarmi, non riuscivo a staccarmi da quel clitoride con le dita, questo ha reso la manovra più difficile, ma alla fine ce l'ho fatta: apro in cassetto e prendo il mio bellissimo dildo di vetro che avevo comprato da poco, lo appoggio sulla vagina passandolo tra le labbra, il vetro causava un gioco di temperature che mi faceva impazzire (mai fermandomi con le dita sul clitoride). Dopo un po' lo spingo dentro e mi viene spontaneo un gorte gemito di piacere, accelero con le dita fuori e muovo lentamente il dildo dentro e fuori, ero talmente bagnata ormai che scivolava senza fatica.
Continuo così accelerando sempre di più i movimenti finchè sono venuta fortissimo con un'esplosione di piacere... restando un paio di minuti ancora distesa sul letto a fissare il soffitto con il cuore a mille, il fiato spezzato, e le gambe che mi tremavano.
Sento sbattere il portone, deve essere mio fratello che rientra, mi alzo, riallaccio la cinta dell'accappatoio, avvolgo il dildo bagnatissimo dai miei umori in un asciugamano per poi lavarlo in seguito e esco dalla camera per andare a salutare mio fratello come se nulla fosse.
(Nomi e fatti di fantasia)
Un paio di settimane fa stavo tornando a casa da scuola, erano circa le 15:00, rientro dal portone di casa e urlo: "C'È QUALCUNO IN CASAAA???" Nessuna risposta, i miei erano a lavoro e mio fratello forse si era trattenuto con i suoi amici e non era ancora tornato a casa.
Vado in camera mia, poggio lo zaino vicino la scrivania, e decido di fare una doccia calda in relax:
Tolgo la felpa, la maglietta, le scarpe e i leggins, restando sono con reggiseno, mutandine e calzini.
Vado in bagno e apro l'acqua alla doccia aspettando che uscisse calda, nel frattempo tolgo il reggiseno provando un grande sollievo, dopo averlo portato tutto il giorno.
L'acqua ormai è calda quindi tolgo anche i calzini e le mutandine, e entro in doccia.
Finalmente dopo una mattinata stressante un po' di relax...
Decido di approfittarne per farmi anche i peli, mi reputo fortunatissima, me ne crescono davvero pochi, infatti con una passata di lametta sulle gambe, e una veloce lì sotto... in 3 minuti sono liscissima.
Esco dalla doccia in accappatoio e vado in camera.
Qualcosa iniziò a frullarmi in testa... qualcosa che mi portò a slacciare la cinta dell'accappatoio che si aprì sul davanti, mi sedetti sul letto e iniziai ad accarezzarmi la vagina, era umidiccia per via della doccia, liscissima... gioco un po' con le grandi labbra con le dita, le allargo, le tiro leggermente, provo a spingere una falange del medio dentro ma senza successo, sono ancora asciutta. Faccio dei movimenti circolari sul clitoride, lentamente, ma sento che essendo asciutto lo sfregamento non è troppo piacevole.
Metto in bocca il dito medio, lo stesso che avevo cercato di spingere dentro prima, ha il sapore di pelle pulita post doccia, lo succhio per bene immaginando di fare un pompino, bagnandolo per bene con la saliva. Lo poggio di nuovo sul clitoride, muovendolo come prima, ora è tutta un'altra cosa... rigiro gli occhi all'indietro e mi lascio cadere con la schiena sul letto.
Continuo a toccarmi e nel frattempo mi strizzo una tetta con l'altra mano. Il respiro inizia a rallentare, ansimando dolcemente, sento che inizio a bagnarmi, sento scorrere i miei umori caldi sul culo.
Continuo a toccarmi così per un po', una mano sul clitoride, l'altra a strizzare una tetta, fissavo il soffitto, addosso avevo ancora l'accappatoio ma completamente aperto davanti era come se indossavo solo le maniche.
A un certo punto decido di volerne di più... mi allungo con la mano con cui mi strizzavo una tetta, verso il comodino, con l'altra continuavo a toccarmi, non riuscivo a staccarmi da quel clitoride con le dita, questo ha reso la manovra più difficile, ma alla fine ce l'ho fatta: apro in cassetto e prendo il mio bellissimo dildo di vetro che avevo comprato da poco, lo appoggio sulla vagina passandolo tra le labbra, il vetro causava un gioco di temperature che mi faceva impazzire (mai fermandomi con le dita sul clitoride). Dopo un po' lo spingo dentro e mi viene spontaneo un gorte gemito di piacere, accelero con le dita fuori e muovo lentamente il dildo dentro e fuori, ero talmente bagnata ormai che scivolava senza fatica.
Continuo così accelerando sempre di più i movimenti finchè sono venuta fortissimo con un'esplosione di piacere... restando un paio di minuti ancora distesa sul letto a fissare il soffitto con il cuore a mille, il fiato spezzato, e le gambe che mi tremavano.
Sento sbattere il portone, deve essere mio fratello che rientra, mi alzo, riallaccio la cinta dell'accappatoio, avvolgo il dildo bagnatissimo dai miei umori in un asciugamano per poi lavarlo in seguito e esco dalla camera per andare a salutare mio fratello come se nulla fosse.
(Nomi e fatti di fantasia)
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