Le vacanze, che fatica!
di
PaoloBra
genere
voyeur
Diversi anni fa scrissi un racconto su uno scambio di coppia.
All'epoca avevo 30 anni e la mia fidanzata Giulia 25.
La nostra vita, dopo quello scambio di coppia avvenuto ormai nel lontano 2018, non cambiò il nostro rapporto, anzi, lo rafforzò ancora di più.
Io e Giulia ormai conviviamo, abbiamo un bellissimo gatto, Flurry, che ci tiene compagnia.
Ma quello che voglio raccontare è successo quest'estate, precisamente a luglio.
Io e Giulia decidemmo di farci qualche giorno di vacanza, perché io col lavoro da mugnaio e lei da commessa non avevamo avuto giorni di relax.
Riuscimmo a prenotare per la seconda metà di luglio in un B&B nella zona di Marina di Ravenna. Finalmente, pensavo, qualche giorno di mare e distacco totale dalla farina-pane-clienti.
Io e Giulia, la sera prima di partire, decidemmo gli indumenti da portare. Poche cose, quelle necessarie.
Giulia, in questi anni non è mai cambiata fisicamente, rimanendo sempre bella rotonda con le forme al suo posto ed optava per indumenti leggeri, proprio come il suo spirito.
Arrivammo a Marina, era bellissimo forse un po' caotico per i miei gusti ma Giulia ci teneva tanto, quindi vabbè, non obiettai.
La nostra camera era adiacente ad un'altra, presa da una coppia di ragazzi che, sicuramente per risparmiare, scelsero di dormire nella stessa stanza.
Giulia notò i ragazzi ed io pure, ma lei molto di più. Erano belli, dei venticinquenni alla vista, alti e castani tutt'e due, sicuramente frequentatori di palestre tra bench press e trazioni.
"Andiamo in spiaggia" fu la prima cosa che Giulia mi disse appena seduto sul letto della camera, "va bene" dissi.
Si cambiò nel bagno e ne uscì con un bikini che forse era troppo osé, non dissi nulla, mi piaceva e mi piaceva ancora di più che lei venisse guardata.
Spiaggia piena di famiglie e ragazzi che facevano aperitivi, trovammo uno spazietto per noi.
Giulia aveva sempre avuto la carnagione scura ma nel periodo estivo il suo colore diventava proprio più intenso. Ci spogliammo, entrammo subito in acqua ma io tornai subito in spiaggia e lei rimase in acqua qualche minuto in più.
Fu quando uscì che notai con la coda dell'occhio che gli uomini la guardavano perché era proprio bella.
Arrivò da me e mi disse "prendo un po' il sole lì in fondo, non voglio stare sotto l'ombrellone", dissi che non c'erano problemi e mi addormentai.
Giulia si sdraiò sulla battigia col suo telo e venne subito un ragazzo, proprio uno dei due ragazzi che avevano la stanza accanto alla nostra. Che casualità pensai, non diedi peso e mi addormentai profondamente.
Mi risvegliai e Giulia non c'era, dopo qualche passo sotto il sole la trovai al bar chiacchierando con i due ragazzi. Mi avvicinai e si presentarono, Alberto e Francesco. Giulia era accaldata e beveva una aranciata per rifrescarsi.
I due fecero i marpioni, provandoci e riprovandoci e Giulia me lo disse dopo, non mi disturbò.
Per la sera, dopo una doccia, uscimmo per una pizza, vestiti molto leggeri visto del caldo torrido. Incontrammo Alberto e Francesco in un locale pieno di persone, ci invitarono da bere ma sia io che Giulia non eravamo grandi bevitori, soprattutto lei che dopo due drinks era completamente nel pallone.
Sotto gli effetti dell'alcol e della musica assordante mi disse "vieni in bagno ti faccio vedere una cosa", io che ero altrettanto brillo, andai.
Entrai e trovai Giulia seduta nel water, in intimo che mi aspettava, "sbrigati perché stasera non voglio avere ripensamenti". Tra i fumi dell'alcol e la poca voglia di pensare iniziò a succhiarmelo avidamente, che goduria, e qualche minuto dopo entrò Alberto, che ci trovò così. Mi rimisi su i pantaloni nell'imbarazzo ma Giulia non si coprì, anzi, invitò Alberto ad entrare. Io rimasi inebetito. Alberto non se lo fece dire due volte e si abbassò i pantaloni... Giulia iniziò a muovere il suo membro su e mi guardò con fare intenso, voglioso, Alberto ridacchiò e io abbassai lo sguardo come acconsentire.
Il pisello di Alberto si indurì in pochissimi secondi e Giulia se lo portò alla bocca finché non si abbassò le mutande e lo scopò davanti a me. In tutto quel momento io mi masturbai. Giulia si fece prendere da una foga mai vista "ti prego, vieni". Alberto venne dentro e Giulia se lo tolse e lo ripulì con la bocca e quando venne il mio turno di venire, fece altrettanto.
Usciti dal bagno e ricomposti, Giulia era ancora su di giri, possibile che dopo due/tre drink era così? Non ero molto turbato, anzi, la cosa mi aveva incuriosito.
Tornammo al b&b un po' ciondolanti e ci ficcammo in camera.
"Paolo, abbiamo fatto una cazzata prima?".
"No, oddio, non lo so... siamo sbronzi".
"Sì, siamo sbronzi... che bello".
Non dissi nulla per qualche secondo e poi dissi "se ti è piaciuto puoi rifarlo, ma voglio esserci".
La mattina mi sveglia col mal di testa e poca voglia di fare pazzie, ma Giulia mi disse "Io mi devo fare una nuotatina, non posso stare dentro la stanza tutta la giornata". Dissi "ok, vai, ti aspetto qui". Giulia andò e io mi riappisolai e dopo qualche ora tornò, la sentii chiacchierare, ma con chi era? Anzi, chi erano? Ritrovò Alberto e Francesco, in spiaggia. Alberto si era confidato con Francesco che ovviamente voleva approfittarsene.
Mi svegliai di soprassalto come sentii la chiave nella toppa e mi ritrovai quei due in camera. "Ciao eh" dissi, Giulia con le due mani toccava i rispettivi membri dei ragazzi che nel mentre le succhiavano le tette già prima di entrare nella stanza. Io avevo già il pene di marmo e iniziai a segarmi davanti a lei. Lei si inginocchiò e iniziò a succhiarli tutt'e due. I due ragazzi, presi dall'eccitazione "mado che mignottone da combattimento" e lei "sì, lo so, però vienimi in bocca ora" - non si era mai definita così con me e questo mi fece schizzare sul suo seno e mi sorrise.
I due vennero dopo qualche minuto tra bocca, capelli e seno. Si baciarono e Giulia si strofinò i due membri sulla figa, come se volesse marcarsi del loro liquido.
Dopo la pulizia, Giulia sorrise e fece uscire i due ragazzi dalla stanza.
Nel silenzio della stanza e del momento mi disse: "Paolo, mi sento bene, non so perché ho fatto questo ma mi sento bene, è stato bello, grazie per aver capito e non avermi giudicata".
Facemmo l'amore, del vero amore e le nostre vacanze si conclusero così con questa avventura.
Tornammo alle nostre vite e della vacanza non ne parlammo più, ma chissà, magari Giulia il prossimo anno vorrà tornare nuovamente lì.
All'epoca avevo 30 anni e la mia fidanzata Giulia 25.
La nostra vita, dopo quello scambio di coppia avvenuto ormai nel lontano 2018, non cambiò il nostro rapporto, anzi, lo rafforzò ancora di più.
Io e Giulia ormai conviviamo, abbiamo un bellissimo gatto, Flurry, che ci tiene compagnia.
Ma quello che voglio raccontare è successo quest'estate, precisamente a luglio.
Io e Giulia decidemmo di farci qualche giorno di vacanza, perché io col lavoro da mugnaio e lei da commessa non avevamo avuto giorni di relax.
Riuscimmo a prenotare per la seconda metà di luglio in un B&B nella zona di Marina di Ravenna. Finalmente, pensavo, qualche giorno di mare e distacco totale dalla farina-pane-clienti.
Io e Giulia, la sera prima di partire, decidemmo gli indumenti da portare. Poche cose, quelle necessarie.
Giulia, in questi anni non è mai cambiata fisicamente, rimanendo sempre bella rotonda con le forme al suo posto ed optava per indumenti leggeri, proprio come il suo spirito.
Arrivammo a Marina, era bellissimo forse un po' caotico per i miei gusti ma Giulia ci teneva tanto, quindi vabbè, non obiettai.
La nostra camera era adiacente ad un'altra, presa da una coppia di ragazzi che, sicuramente per risparmiare, scelsero di dormire nella stessa stanza.
Giulia notò i ragazzi ed io pure, ma lei molto di più. Erano belli, dei venticinquenni alla vista, alti e castani tutt'e due, sicuramente frequentatori di palestre tra bench press e trazioni.
"Andiamo in spiaggia" fu la prima cosa che Giulia mi disse appena seduto sul letto della camera, "va bene" dissi.
Si cambiò nel bagno e ne uscì con un bikini che forse era troppo osé, non dissi nulla, mi piaceva e mi piaceva ancora di più che lei venisse guardata.
Spiaggia piena di famiglie e ragazzi che facevano aperitivi, trovammo uno spazietto per noi.
Giulia aveva sempre avuto la carnagione scura ma nel periodo estivo il suo colore diventava proprio più intenso. Ci spogliammo, entrammo subito in acqua ma io tornai subito in spiaggia e lei rimase in acqua qualche minuto in più.
Fu quando uscì che notai con la coda dell'occhio che gli uomini la guardavano perché era proprio bella.
Arrivò da me e mi disse "prendo un po' il sole lì in fondo, non voglio stare sotto l'ombrellone", dissi che non c'erano problemi e mi addormentai.
Giulia si sdraiò sulla battigia col suo telo e venne subito un ragazzo, proprio uno dei due ragazzi che avevano la stanza accanto alla nostra. Che casualità pensai, non diedi peso e mi addormentai profondamente.
Mi risvegliai e Giulia non c'era, dopo qualche passo sotto il sole la trovai al bar chiacchierando con i due ragazzi. Mi avvicinai e si presentarono, Alberto e Francesco. Giulia era accaldata e beveva una aranciata per rifrescarsi.
I due fecero i marpioni, provandoci e riprovandoci e Giulia me lo disse dopo, non mi disturbò.
Per la sera, dopo una doccia, uscimmo per una pizza, vestiti molto leggeri visto del caldo torrido. Incontrammo Alberto e Francesco in un locale pieno di persone, ci invitarono da bere ma sia io che Giulia non eravamo grandi bevitori, soprattutto lei che dopo due drinks era completamente nel pallone.
Sotto gli effetti dell'alcol e della musica assordante mi disse "vieni in bagno ti faccio vedere una cosa", io che ero altrettanto brillo, andai.
Entrai e trovai Giulia seduta nel water, in intimo che mi aspettava, "sbrigati perché stasera non voglio avere ripensamenti". Tra i fumi dell'alcol e la poca voglia di pensare iniziò a succhiarmelo avidamente, che goduria, e qualche minuto dopo entrò Alberto, che ci trovò così. Mi rimisi su i pantaloni nell'imbarazzo ma Giulia non si coprì, anzi, invitò Alberto ad entrare. Io rimasi inebetito. Alberto non se lo fece dire due volte e si abbassò i pantaloni... Giulia iniziò a muovere il suo membro su e mi guardò con fare intenso, voglioso, Alberto ridacchiò e io abbassai lo sguardo come acconsentire.
Il pisello di Alberto si indurì in pochissimi secondi e Giulia se lo portò alla bocca finché non si abbassò le mutande e lo scopò davanti a me. In tutto quel momento io mi masturbai. Giulia si fece prendere da una foga mai vista "ti prego, vieni". Alberto venne dentro e Giulia se lo tolse e lo ripulì con la bocca e quando venne il mio turno di venire, fece altrettanto.
Usciti dal bagno e ricomposti, Giulia era ancora su di giri, possibile che dopo due/tre drink era così? Non ero molto turbato, anzi, la cosa mi aveva incuriosito.
Tornammo al b&b un po' ciondolanti e ci ficcammo in camera.
"Paolo, abbiamo fatto una cazzata prima?".
"No, oddio, non lo so... siamo sbronzi".
"Sì, siamo sbronzi... che bello".
Non dissi nulla per qualche secondo e poi dissi "se ti è piaciuto puoi rifarlo, ma voglio esserci".
La mattina mi sveglia col mal di testa e poca voglia di fare pazzie, ma Giulia mi disse "Io mi devo fare una nuotatina, non posso stare dentro la stanza tutta la giornata". Dissi "ok, vai, ti aspetto qui". Giulia andò e io mi riappisolai e dopo qualche ora tornò, la sentii chiacchierare, ma con chi era? Anzi, chi erano? Ritrovò Alberto e Francesco, in spiaggia. Alberto si era confidato con Francesco che ovviamente voleva approfittarsene.
Mi svegliai di soprassalto come sentii la chiave nella toppa e mi ritrovai quei due in camera. "Ciao eh" dissi, Giulia con le due mani toccava i rispettivi membri dei ragazzi che nel mentre le succhiavano le tette già prima di entrare nella stanza. Io avevo già il pene di marmo e iniziai a segarmi davanti a lei. Lei si inginocchiò e iniziò a succhiarli tutt'e due. I due ragazzi, presi dall'eccitazione "mado che mignottone da combattimento" e lei "sì, lo so, però vienimi in bocca ora" - non si era mai definita così con me e questo mi fece schizzare sul suo seno e mi sorrise.
I due vennero dopo qualche minuto tra bocca, capelli e seno. Si baciarono e Giulia si strofinò i due membri sulla figa, come se volesse marcarsi del loro liquido.
Dopo la pulizia, Giulia sorrise e fece uscire i due ragazzi dalla stanza.
Nel silenzio della stanza e del momento mi disse: "Paolo, mi sento bene, non so perché ho fatto questo ma mi sento bene, è stato bello, grazie per aver capito e non avermi giudicata".
Facemmo l'amore, del vero amore e le nostre vacanze si conclusero così con questa avventura.
Tornammo alle nostre vite e della vacanza non ne parlammo più, ma chissà, magari Giulia il prossimo anno vorrà tornare nuovamente lì.
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