La matrigna

di
genere
incesti

la matrigna
Mi chiamo Luca, a 18 anni i miei genitori si sono separati, mia mamma una donna piacevole
sui 50 anni un pò in carne, mio padre architetto affermato.
Lui si era innamorato della sua segretaria, un clichè già visto, ma mi ricordo che quando mi
invitarono a cena mi trovai davanti una donna giovane e molto bella, alta, bionda, curve al
posto giusto, altro che segretaria sembrava una modella.
Mia mamma cadde in depressione, non usciva più, tornavo a casa da scuola e dovevo
prepararmi il pranzo, era sempre seminuda, con le sue tettone in bella vista.
Un pomeriggio pensando a lei mi stavo segando, non mi accorsi che lei era entrata in
camera mia, io godevo e dicevo oh mamma come ti scoperei, mi disse facendomi saltare ma
davvero ti seghi per me?
Io non sapevo cosa dire, il cazzo era durissimo, lei si avvicinò e vedendolo così grosso
arrossì, poi si inginocchiò e iniziò a farmi un pompino, io mi diedi uno schiaffo per capire se
stessi sognando, poi mi abbandonai al piacere, lo faceva sparire tutto nella sua bocca, le
dissi mamma vengo e mi scaricai nella sua bocca, ingoiò tutto con piacere, mmm sai di
buono mi disse.
Ora vado a riposarmi a letto e si girò sculettando dirigendosi in camera, rimasi qualche
istante fermo ancora sconvolto da quel che era successo, poi mi spogliai nudo e mi avvicinai
alla sua camera, era completamente nuda distesa sul letto, sembrava dormisse, mi
avvicinai, la sua figa depilata e carnosa mi invogliava, mi avvicinai e iniziai a leccarla, prima
piano ma poi con sempre maggior foga, a un tratto mi prese la testa e la spinse ancora più
dentro, a momenti soffocavo, poi si inarcò tutta e venne con forza, sentivo il suo sapore nella
mia bocca, non resistetti e iniziai a penetrarla, il cazzo era tornato in forma, la cappella rossa
e gonfia, a fatica ma entrai in lei e iniziai a stantuffarla con forza, lei godeva, le succhiavo le
tettone e la sentivo godere, iniziò a venire, stava squirtando, lunghi sospiri e poi sentivo il
suo liquido caldo colare, la misi a pecora e iniziai a scoparla ancora più veloce, a un certo
punto urlò il suo piacere, e cadde bocconi sul letto, inumidii il suo ano e la penetrai
lentamente, lei non fece resistenza e dopo poco le fui dentro, le palle sbattevano sulle sue
chiappe, poi venni dentro di lei.
Iniziò un periodo piacevole, andavo a scuola, tornavo e trovavo pronto da mangiare,
studiavo e poi verso le 16 iniziavamo a scopare, di solito un bel pompino e poi una lunga
scopata, le venivo sempre nel culo, lei era rifiorita, rideva, scherzava, solo che non voleva
uscissi con gli amici, insomma era gelosa di me e dovevo scoparla ogni giorno.
Passarono alcuni anni di questo piacevole menage, mi ero iscritto ad architettura e studiavo
con profitto, ormai mi mancava solo la tesi poi mio padre e la mia matrigna ebbero un
incidente d'auto, lei miracolosamente si salvò ma lui morì, al funerale quella bellissima
donna era distrutta, camminava a fatica e grosse occhiaie contornavano i suoi occhi,
nonostante mia madre non volesse le feci le mie condoglianze e lei mi disse che le ricordavo
molto mio padre e di andare a trovarla.
Un giorno invece di recarmi all'università decisi di andare da lei, in questi anni spesso ci
eravamo visti insieme a mio padre, quindi sapevo benissimo dove abitava, suonai il citofono
e mi disse di salire, era passato un mese dal funerale e si era ripresa molto bene, aveva una
gonna non troppo corta e una camicetta, il reggiseno tratteneva un seno florido e sodo, mi
aveva sempre arrapato, parlammo dei miei studi, diceva che avrei potuto collaborare nello
studio di mio padre che per ora era affidato solo al socio, poi mi disse che avevo la stessa
corporatura di mio padre e che se volevo potevo provare alcuni suoi vestiti, accettai,
andammo in camera da letto, mi spogliai e rimasi in mutande e canottiera, lei si sdraiò sul
letto, nel farlo la gonna salì di parecchio e vedevo le sue gambe lunghe e affusolate, iniziai a
provarmi dei completi, lei mi diceva di girarmi e farle vedere come stavo, si sedette sul letto
e la gonna era diventata una minigonna, poi si toccò i capelli dicendo che aveva caldo e si
slacciò la camicetta, tolse il reggiseno dicendo che le dava fastidio, vedevo i capezzoli
attraverso la camicetta, ebbi un'erezione, nonostante i pantaloni lei se ne accorse, mi slacciò
i pantaloni e rimasi in mutande, me le abbassò e vide la mia splendida erezione, lo prese in
bocca e nel mentre si tolse la camicetta, poi passò il mio cazzo sulle sue tette e lo immerse
in esse, poi lo iniziò a succhiare, io intanto le carezzavo la testa, dopo un pò lo tolsi e le dissi
ti voglio, ci spogliammo nudi, mi fece sdraiare e si infilò il cazzo nella figa già bagnata ed
iniziò a cavalcarmi, era splendida i lunghi capelli, i seni sodi, continuò a cavalcarmi e poi
ebbe un orgasmo fortissimo, il suo liquido colava sulle mie palle copiosamente, poi si gettò
sul letto ma io non le diedi tregua, iniziai a scoparla velocemente con forza, le alzai le
splendide gambe per entrare sempre più dentro di lei, le toccavo l'utero, continuava a venire,
non riusciva a fermarsi, tutta rossa, mugolava e a un certo punto ebbe un altro orgasmo
potente, mi morse la spalla, lasciandomi i segni, alla fine venni con forza dentro di lei.
Rimanemmo abbracciati, ei mi baciava, mi carezzava, mi confessò che negli ultimi tempi pur
amando moltissimo mio padre si ea infatuata di me e ora voleva vivere il nostro amore alla
luce del sole, mi disse che alla fine aveva solo dieci anni più di me e che sessualmente era
attivissima e pronta a fare mille giochi sessuali con me, disse che non aveva mai goduto
così......
tornai a casa, la mamma mi aspettava per pranzare, poi voleva fare l'amore, ci spogliammo
e iniziai a scoparla, ma pensavo sempre alla mia matrigna, il cazzo non era bello duro,
mamma se ne accorse e io le dissi che ero stanco per lo studio, comunque continuai a
scoparla e la feci venire un paio di volte, poi venni dentro di lei e mi addormentai, dopo
qualche ora mi svegliai mentre mia mamma mi stava facendo un pompino, ero quasi
infastidito, poi iniziò a cavalcarmi, il cazzo era tornato duro, ma quel giorno ero venuto tanto
e non riuscivo a venire, andò avanti almeno un ora venendo più volte, sentivo il suo succo
colarmi sulle palle, poi però si accorse del rossore sulla spalla dove la mia matrigna mi
aveva morso, le dissi che mi aveva punto una zanzara, poi dopo aver goduto ancora
finalmente si addormentò.
Il giorno dopo mi svegliai e mi recai direttamente dalla mia matrigna, citofonai e salii, lei era
in accappatoio, bellissima, biondissima, entrai, aprì l'accappatoio e si mostrò nel suo
splendore, si sedette sul divanoe io mi inginocchiai e iniziai a succhiarle la figa, era già
bagnata, leccavo e succhiavo, prima le labbra, poi il clitoride, poi le infilavo le dita, dopo
poco iniziò a venire, aveva un sapore squisito, poi iniziammo una sessantanove, con lei il
cazzo era durissimo, dopo averla fatta venire un paio di volte, le tirai su le gambe e iniziai a
sbatterla con forza fino in fondo, la sentivo urlare di piacere, continuava a dire ah che cazzo
che hai, ahh mi scoppiano le tempie, ahh le palle che sbattono, era nell'eccitazione più
profonda, mai visto nulla di simile, era un lago, continuava a venire e godere sotto i colpi del
mio cazzo, mi diceva ah che toro ma tu non vieni mai, dopo un' ora le sborrrai dentro, non
finivo più, rimanemmo abbracciati con il mio cazzo dentro di lei, poi andammo a fare una
doccia e dopo tornammo a letto, iniziò a succhiarmi il cazzo sembrava assatanata, nelle
pause mi diceva che mi amava che dovevo essere tutto suo, che non poteva vivere senza di
me, poi iniziò a cavalcarmi con forza, saliva e scendeva e tremava tutta, sentivo che mi
colava sulle palle, poi di colpo se lo infilò nel culo, ah che palo che hai e a fatica saliva e
scendeva, il suo culo stretto mi eccitava, iniziai a ficcarle le dita nella figa, era un brodo,
sentivo il mio cazzo nel suo culo e con le dita lo toccavo, urlava di piacere, alla fine la feci
girare e a pecora le sborrai in culo.
Poi tornai a casa, mi mamma mi aspettava pranzai ma poi ero stanco, le dissi che avevo
sono e dormii tutto il pomeriggio, poi la sera le dissi che probabilmente avevo un pò di
febbre, iniziò comunque a succhiarmi il cazzo, che non voleva saperne di diventare duro,
dopo mezz'ora era abbastanza duro e iniziò a cavalcarmi, ma vedeva che ero distratto.
comunque venne un paio di volte, io non riuscii a venire e alla fine si addormentò.
La mattina dopo mi recai di nuovo dalla mia matrigna, anche qeusta volta era in
accappatoio, mi fece sedere per un caffè e mi disse che voleva che io vivessi con lei, anche
a me sarebbe piaciuto ma non sapevo come la avrebbe presa mamma, comunque dopo una
bella leccata di figa iniziai a scoparla, aveva delle tette stupende, sode, la misi a pecora, che
bel culetto, la scopavo e le stringevo le tette, il cazzo era durissimo, la feci venire più volte e
poi la inculai con forza e dopo poco la riempii di sborra, poi andammo a lavarci, uscendo
dalla doccia nudi sentimmo suonare il campanello, lei mise l'accappatoio e aprì senza
guardare, cazzo era mia madre, come una furia entrò in casa e disse sapevo di trovarti qui,
sei come tuo padre poi si rivolse alla mia matrigna, mi hai portato via mio marito ma non mi
porterai via mio figlio e le tirò uno schiaffo, poi si spinsero ma mia madre era più pesante le
diede una forte spinta e la mia matrigna cadde, picchiando la testa sullo spigolo del tavolino,
un rivolo di sangue, mi chinai, vidi con orrore che era morta, mia madre sul divano piangeva,
chiamai la polizia che arrivò e la arrestarono, io ero distrutto.
scritto il
2025-01-16
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