La cena è servita
di
Bino91
genere
etero
Massimo Imperio, affascinante e ricco uomo d’affari, si dirige verso la cucina della sua lussuosa villa, con passo silenzioso, con la mente immersa in qualche questione lavorativa; appena si avvicina all’ingresso della stanza si desta dai suoi pensieri, l’attenzione è catturata da altro. Pamela, la nuova domestica della villa, sta spolverando il bancone della cucina, canticchiando allegramente il ritornello del tormentone del momento. Avanzando cautamente, senza distoglierla dalla sua attività, raggiunge l’uscio ed appoggiatosi allo stipite della porta, Massimo Imperio si sofferma un attimo ad osservarla.
Pamela, da pochi giorni entrata in servizio come domestica è bionda, di piccola statura ma tonica e con le giuste forme e con uno sguardo intenso che tradisce il suo lato più peperino. Una bambolina davvero sexy pensa tra sé Massimo Imperio mentre la osserva, con sguardo rapace, girata di spalle assorta sue faccende mentre canticchia allegra. Un sorriso malizioso e beffardo si allarga sul suo volto mentre osserva i movimenti del corpo da bambolina della sua collaboratrice, cinto in un corto vestitino rosa a fiorellini rossi e gialli. “Divisa poco adatta alle faccende di casa”, pensò, sorprendendosi dello zelo di quel suo pensiero, cosa che lo fece sorridere ancora di più mentre tornava a concentrarsi su quanto aveva davanti. Il corto vestitino lasciava intravedere il culo tonico e perfetto di Pamela, le cosce sode, lisce come la seta erano messe in evidenza da bianche calze parigine alte fino a poco sopra al ginocchio, ornate da un delicato fiocchetto; a dare slancio alla minuta domestica, dei vertiginosi tacchi neri. “E’ si, dovrei proprio rivedere il dress code dei miei dipendenti” continuò a pensare Massimo Imperio sempre più divertito e solleticato dalla situazione. Soddisfatto e deciso finalmente ad annunciare la sua presenza si schiarì la voce rimanendo tuttavia, immobile appoggiato allo stipite della porta. “signor Imperio Buonasera” esclama sorpresa Pamela dopo essersi girata velocemente per la sorpresa. Sorride Pamela, con un sorriso che non aveva alcuna timidezza, ma un sorriso ammiccante, provocatore. Le sue labbra carnose sono adornate da un rossetto rosso fuoco e con i suoi occhioni color nocciola, profondi e intelligenti le donavano un’espressione, tutt’altro che innocente.
Massimo Imperio la guarda negli occhi, rimanendo colpito da quello sguardo intenso poi la sua vista vagano oltre non riuscendo tuttavia a non fissare, non curandosi tuttavia di non farsi notare, il prosperoso seno della ragazza che esplode dirompente all’interno del vestitino, abbondantemente scollato. Lei ovviamente lo nota, mantiene tuttavia i suoi occhi fissi su di lui, mentre si passa delicatamente e lentamente la lingua sulle labbra rosse, e facendo scivolare la mano dal seno a ricalcare le forme del suo seducente corpo. “non l’aspettavo a casa questa sera signor Imperio, mi ha quasi spaventata!” esclama lei con voce innocente, rompendo quel gioco di sguardi. “cosa posso fare per lei?” termina. “ho fame Pamela, vorrei mangiare qualcosa” esclama Massimo Imperio continuando a sostenere lo sguardo provocatorio e divertito della ragazza.
Di nessun piatto ha voglia Massimo Imperio, un altro appetito si è svegliato in lui, un appetito che cresce. Pamela non ha bisogno di abbassare lo sguardo, lei sa già che ha destato la fame del suo datore di lavoro, lui la vuole. È ricco, potente e affascinante, la fama della sua prestanza sessuale sono note su tutte le riviste di gossip. Tutte le donne cedono alla sua minima avance, ma a lei piace giocare, a Pamela piace sottomettersi e lasciarsi dominare ma vuole essere lei a decidere di concedersi, vuole il controllo sulla mente dell’uomo. “non c’è nulla di pronto, signore” sussurra con tono dispiaciuto e di finta costernazione, “ma qualcosa di caldo e succoso che potrebbe piacerle potrei preparargliela comunque” continua ammiccando un sorriso lascivo avvicinandosi al tavolo della sala, scandendo ogni passo con il rumore dei vertiginosi tacchi sul pavimento di marmo. Pamela si abbassa le spalline del vestito lasciandoli scivolare giù dal suo corpo fin a cadere terra, per poi scavalcarlo. Si siede ora sul tavolo, Pamela, con le gambe divaricate ed i tacchi appoggiati sul piano del costoso tavolo, lo sguardo voglioso carico di eccitazione e sfida puntato su Massimo Imperio, i capezzoli del prosperoso ma tonico seno sono turgidi e la figa già bagnata fradicia sotto al minuscolo perizoma in pizzo nero. “le ho preparato un piccolo antipasto signore” sussurra con la voce rotta dall’eccitazione.
Massimo Imperio sorride soddisfatto, avvicinandosi si toglie la giacca la appoggia allo schienale della sedia e si accomoda, afferra il perizoma ad entrambi i lati delle anche di Pamela e inizia lentamente a sfilarlo. “Buon appetito” esclama con tono divertito ma composto al tempo stesso. Rimasta completamente nuda all’infuori di calze e tacchi Pamela divarica ancora di più le gambe, facendo aprire la figa, perfettamente rasata che gronda umori. Massimo Imperio si china senza indugiare sul piatto servitole dalla sua domestica ed assaggia la prelibata pietanza, leccando con delicatezza le labbra esterne godendosi un leggero spasmo di Pamela, ed i liquidi che inzuppano la sua figa. Dopo il primo delicato assaggio, la lingua di Massimo Imperio si spinge vigorosa sempre più all’interno, il cazzo è ormai di pietra, fruga con una mano slanciandosi i pantaloni per tirarlo fuori e segarsi nel mentre l’altra mano regge una coscia di una Pamela in piena eccitazione che geme e mentre la bocca e la lingua di Massimo Imperio le leccano e succhiano il clitoride.
Il respiro sempre più affannato, spasmi delle gambe le tradiscono un orgasmo ricevuto mentre il suo padrone si abbuffa della sua figa. “è pronto per il piatto principale signore? Ha ancora fame?” esclama affannata Pamela tra un gemito e l’altro. “ho ancora un discreto appetito” risponde Massimo Imperio alzandosi in piedi con il cazzo durissimo in mano continuando a segarsi. Pamela si gira si posiziona in una perfetta pecorina sul tavolo con il suo bellissimo culo rivolto verso Massimo Imperio, prendendosi le natiche con le mani si apre il buco del culo. “ecco a lei signore, bon appètit” ridacchia divertita. Massimo Imperio lascia il suo cazzo duro all’aria come una spada e le afferra il culo iniziando a leccare dapprima la figa gocciolante per poi passare alla prima portata, il suo delizioso buco del culo. Lecca, Massimo Imperio con movimenti circolari intorno al buco godendosi i gemiti di Pamela, poi infilando la lingua dentro all’ano, con dei colpetti ripetuti, passando poi a spingerla sempre più dentro.
Pamela è al limite, la figa in fiamme ed il culo che le si contrae dall’eccitazione. “la prego mi scopi, voglio il suo cazzo nel mio culo” ansima, abbandonando quella divertente recita, ormai totalmente assuefatta dal desiderio e dal bisogno del cazzo del suo titolare.
Massimo Imperio si alza non proferendo verbo, infila due dita nella figa della sua domestica, poi ne infila un terzo ed inizia a masturbarla con veemenza producendo un rumore di sciacquettio da quanto è bagnata, “ohh sii… così continui così sii” urla Pamela, completamente abbandonata ai piaceri del sesso e sempre più vicina all’orgasmo. Massimo Imperio continua con più vigore finché non sente la figa contrarsi con violenza, estrae la mano seguita da una poderosa squirtata mentre Pamela urla di piacere, invocando il cazzo di Massimo Imperio.
Massaggiando il buco del culo con gli umori della figa poi leccandolo con abbondante saliva si prepara a tornare a dedicarsi al suo piatto principale, appoggia la sua cappella gonfissima e umida dall’eccitamento sul culo di Pamela iniziando a spingerlo dentro – oh sii, sii mettilo dentro aprimi il culo” le urla un’ormai incontrollata Pamela, il cazzo di Massimo Imperio entra sempre più in profondità, fermandosi un istante ad ammirare il buco del culo della ragazza completamente allargato intorno al suo cazzo, l’eccitazione aumenta. Pamela sente il cazzo di Massimo Imperio ingrossarsi ulteriormente all’interno del suo culo. sta impazzendo la figa gocciola sul tavolo. Massimo Imperio Inizia a scopargli il culo, con sempre più foga, fomentato dai gemiti e dalle urla di Pamela che lo implorano di sfondargli il culo.
Il respiro di Massimo Imperio si fa più corto Pamela sente il cazzo rigonfiarsi ancor di più dentro al suo culo, il ritmo rallenta, Massimo Imperio è prossimo a venire. “vieni dentro, sborrami nel culo” le sussurra voltandosi e guardandolo negli occhi con il trucco completamente sbavato e colato. Massimo Imperio continua a spingere avanti ed indietro il suo cazzo fino a che non poté più resistere. Si fermò e venne ansimando e gemendo con forza. Pamela sentì il caldo sperma del suo capo riempirle il culo, la figa le pulsava e grondava ancor dipiù, era venuta anche lei.
Lentamente, Massimo Imperio estrasse il cazzo ancora duro e vigoroso, ed osservò ancora ansimante il buco del culo di Pamela che si contraeva aprendosi e chiudendosi lasciando colare fuori lo sperma di Massimo Imperio che scorse fino alla sua figa. Pamela si voltò, il volto provato dalla lussuria e dagli orgasmi fissò sorridente il signor Massimo Imperio, nel mentre si infilava due dita nel culo raccogliendo quanto le colava fuori per poi assaggiarla soddisfatta, con quella sua espressione maliziosa. “spero le sia piaciuto il pranzo, signore” esclamò mentre si leccava le dita e fissando Massimo Imperio.
“direi che è stato ottimo signorina, non vedo l’ora di sapere il menu della cena” concluse soddisfatto il signor Massimo Imperio.
Pamela, da pochi giorni entrata in servizio come domestica è bionda, di piccola statura ma tonica e con le giuste forme e con uno sguardo intenso che tradisce il suo lato più peperino. Una bambolina davvero sexy pensa tra sé Massimo Imperio mentre la osserva, con sguardo rapace, girata di spalle assorta sue faccende mentre canticchia allegra. Un sorriso malizioso e beffardo si allarga sul suo volto mentre osserva i movimenti del corpo da bambolina della sua collaboratrice, cinto in un corto vestitino rosa a fiorellini rossi e gialli. “Divisa poco adatta alle faccende di casa”, pensò, sorprendendosi dello zelo di quel suo pensiero, cosa che lo fece sorridere ancora di più mentre tornava a concentrarsi su quanto aveva davanti. Il corto vestitino lasciava intravedere il culo tonico e perfetto di Pamela, le cosce sode, lisce come la seta erano messe in evidenza da bianche calze parigine alte fino a poco sopra al ginocchio, ornate da un delicato fiocchetto; a dare slancio alla minuta domestica, dei vertiginosi tacchi neri. “E’ si, dovrei proprio rivedere il dress code dei miei dipendenti” continuò a pensare Massimo Imperio sempre più divertito e solleticato dalla situazione. Soddisfatto e deciso finalmente ad annunciare la sua presenza si schiarì la voce rimanendo tuttavia, immobile appoggiato allo stipite della porta. “signor Imperio Buonasera” esclama sorpresa Pamela dopo essersi girata velocemente per la sorpresa. Sorride Pamela, con un sorriso che non aveva alcuna timidezza, ma un sorriso ammiccante, provocatore. Le sue labbra carnose sono adornate da un rossetto rosso fuoco e con i suoi occhioni color nocciola, profondi e intelligenti le donavano un’espressione, tutt’altro che innocente.
Massimo Imperio la guarda negli occhi, rimanendo colpito da quello sguardo intenso poi la sua vista vagano oltre non riuscendo tuttavia a non fissare, non curandosi tuttavia di non farsi notare, il prosperoso seno della ragazza che esplode dirompente all’interno del vestitino, abbondantemente scollato. Lei ovviamente lo nota, mantiene tuttavia i suoi occhi fissi su di lui, mentre si passa delicatamente e lentamente la lingua sulle labbra rosse, e facendo scivolare la mano dal seno a ricalcare le forme del suo seducente corpo. “non l’aspettavo a casa questa sera signor Imperio, mi ha quasi spaventata!” esclama lei con voce innocente, rompendo quel gioco di sguardi. “cosa posso fare per lei?” termina. “ho fame Pamela, vorrei mangiare qualcosa” esclama Massimo Imperio continuando a sostenere lo sguardo provocatorio e divertito della ragazza.
Di nessun piatto ha voglia Massimo Imperio, un altro appetito si è svegliato in lui, un appetito che cresce. Pamela non ha bisogno di abbassare lo sguardo, lei sa già che ha destato la fame del suo datore di lavoro, lui la vuole. È ricco, potente e affascinante, la fama della sua prestanza sessuale sono note su tutte le riviste di gossip. Tutte le donne cedono alla sua minima avance, ma a lei piace giocare, a Pamela piace sottomettersi e lasciarsi dominare ma vuole essere lei a decidere di concedersi, vuole il controllo sulla mente dell’uomo. “non c’è nulla di pronto, signore” sussurra con tono dispiaciuto e di finta costernazione, “ma qualcosa di caldo e succoso che potrebbe piacerle potrei preparargliela comunque” continua ammiccando un sorriso lascivo avvicinandosi al tavolo della sala, scandendo ogni passo con il rumore dei vertiginosi tacchi sul pavimento di marmo. Pamela si abbassa le spalline del vestito lasciandoli scivolare giù dal suo corpo fin a cadere terra, per poi scavalcarlo. Si siede ora sul tavolo, Pamela, con le gambe divaricate ed i tacchi appoggiati sul piano del costoso tavolo, lo sguardo voglioso carico di eccitazione e sfida puntato su Massimo Imperio, i capezzoli del prosperoso ma tonico seno sono turgidi e la figa già bagnata fradicia sotto al minuscolo perizoma in pizzo nero. “le ho preparato un piccolo antipasto signore” sussurra con la voce rotta dall’eccitazione.
Massimo Imperio sorride soddisfatto, avvicinandosi si toglie la giacca la appoggia allo schienale della sedia e si accomoda, afferra il perizoma ad entrambi i lati delle anche di Pamela e inizia lentamente a sfilarlo. “Buon appetito” esclama con tono divertito ma composto al tempo stesso. Rimasta completamente nuda all’infuori di calze e tacchi Pamela divarica ancora di più le gambe, facendo aprire la figa, perfettamente rasata che gronda umori. Massimo Imperio si china senza indugiare sul piatto servitole dalla sua domestica ed assaggia la prelibata pietanza, leccando con delicatezza le labbra esterne godendosi un leggero spasmo di Pamela, ed i liquidi che inzuppano la sua figa. Dopo il primo delicato assaggio, la lingua di Massimo Imperio si spinge vigorosa sempre più all’interno, il cazzo è ormai di pietra, fruga con una mano slanciandosi i pantaloni per tirarlo fuori e segarsi nel mentre l’altra mano regge una coscia di una Pamela in piena eccitazione che geme e mentre la bocca e la lingua di Massimo Imperio le leccano e succhiano il clitoride.
Il respiro sempre più affannato, spasmi delle gambe le tradiscono un orgasmo ricevuto mentre il suo padrone si abbuffa della sua figa. “è pronto per il piatto principale signore? Ha ancora fame?” esclama affannata Pamela tra un gemito e l’altro. “ho ancora un discreto appetito” risponde Massimo Imperio alzandosi in piedi con il cazzo durissimo in mano continuando a segarsi. Pamela si gira si posiziona in una perfetta pecorina sul tavolo con il suo bellissimo culo rivolto verso Massimo Imperio, prendendosi le natiche con le mani si apre il buco del culo. “ecco a lei signore, bon appètit” ridacchia divertita. Massimo Imperio lascia il suo cazzo duro all’aria come una spada e le afferra il culo iniziando a leccare dapprima la figa gocciolante per poi passare alla prima portata, il suo delizioso buco del culo. Lecca, Massimo Imperio con movimenti circolari intorno al buco godendosi i gemiti di Pamela, poi infilando la lingua dentro all’ano, con dei colpetti ripetuti, passando poi a spingerla sempre più dentro.
Pamela è al limite, la figa in fiamme ed il culo che le si contrae dall’eccitazione. “la prego mi scopi, voglio il suo cazzo nel mio culo” ansima, abbandonando quella divertente recita, ormai totalmente assuefatta dal desiderio e dal bisogno del cazzo del suo titolare.
Massimo Imperio si alza non proferendo verbo, infila due dita nella figa della sua domestica, poi ne infila un terzo ed inizia a masturbarla con veemenza producendo un rumore di sciacquettio da quanto è bagnata, “ohh sii… così continui così sii” urla Pamela, completamente abbandonata ai piaceri del sesso e sempre più vicina all’orgasmo. Massimo Imperio continua con più vigore finché non sente la figa contrarsi con violenza, estrae la mano seguita da una poderosa squirtata mentre Pamela urla di piacere, invocando il cazzo di Massimo Imperio.
Massaggiando il buco del culo con gli umori della figa poi leccandolo con abbondante saliva si prepara a tornare a dedicarsi al suo piatto principale, appoggia la sua cappella gonfissima e umida dall’eccitamento sul culo di Pamela iniziando a spingerlo dentro – oh sii, sii mettilo dentro aprimi il culo” le urla un’ormai incontrollata Pamela, il cazzo di Massimo Imperio entra sempre più in profondità, fermandosi un istante ad ammirare il buco del culo della ragazza completamente allargato intorno al suo cazzo, l’eccitazione aumenta. Pamela sente il cazzo di Massimo Imperio ingrossarsi ulteriormente all’interno del suo culo. sta impazzendo la figa gocciola sul tavolo. Massimo Imperio Inizia a scopargli il culo, con sempre più foga, fomentato dai gemiti e dalle urla di Pamela che lo implorano di sfondargli il culo.
Il respiro di Massimo Imperio si fa più corto Pamela sente il cazzo rigonfiarsi ancor di più dentro al suo culo, il ritmo rallenta, Massimo Imperio è prossimo a venire. “vieni dentro, sborrami nel culo” le sussurra voltandosi e guardandolo negli occhi con il trucco completamente sbavato e colato. Massimo Imperio continua a spingere avanti ed indietro il suo cazzo fino a che non poté più resistere. Si fermò e venne ansimando e gemendo con forza. Pamela sentì il caldo sperma del suo capo riempirle il culo, la figa le pulsava e grondava ancor dipiù, era venuta anche lei.
Lentamente, Massimo Imperio estrasse il cazzo ancora duro e vigoroso, ed osservò ancora ansimante il buco del culo di Pamela che si contraeva aprendosi e chiudendosi lasciando colare fuori lo sperma di Massimo Imperio che scorse fino alla sua figa. Pamela si voltò, il volto provato dalla lussuria e dagli orgasmi fissò sorridente il signor Massimo Imperio, nel mentre si infilava due dita nel culo raccogliendo quanto le colava fuori per poi assaggiarla soddisfatta, con quella sua espressione maliziosa. “spero le sia piaciuto il pranzo, signore” esclamò mentre si leccava le dita e fissando Massimo Imperio.
“direi che è stato ottimo signorina, non vedo l’ora di sapere il menu della cena” concluse soddisfatto il signor Massimo Imperio.
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