La sorella del mio collega - 1
di
sesso&samba
genere
etero
Capitolo 1
Luca e Marco stavano facendo una pausa caffè nella sala relax dell'ufficio. Mentre sorseggiavano le loro tazze, la conversazione si spostò su un argomento inaspettato.
"Devo dirti una cosa, Luca," iniziò Marco, con un sorriso malizioso. "Tua sorella è davvero un gran bel pezzo di figa."
Luca alzò lo sguardo, sorpreso dalla confidenza del collega. "Ma che dici? È una mia sorella! Non mi sembra il caso"
"Non fraintendermi," rispose Marco, alzando le mani in segno di innocenza. "Ma è impossibile non notarlo. È simpatica, bella, ha un sorriso che ti fa perdere la testa… Poi quelle occhiate che ti manda... Da quando si è lasciata con il fidanzato, vedo le sue storie degli amici stretti su instagram: quegli scatti in intimo che esaltano il suo culetto… Insomma, è proprio una bellezza rara."
Luca si grattò la testa, imbarazzato. "Beh, sì, è bella, ma è anche mia sorella, Marco! Non credo che dovresti fare certe osservazioni. Ma di che storie stai parlando, io non le vedo!"
Marco un po’ imbarazzato gli mostra degli screen: “Non prendermi per un pervertito, ma guarda!”
Luca, stupito: “Cosa!! Non lo sapevo! Con il suo ex ha sempre fatto la santarellina - e dicendo quasi sottovoce - dovrebbe essere ancora vergine - tornando a un tono normale - ma non esageriamo”
"Lo capisco, non è che voglio fare il pazzo," continuò Marco, sorridendo più rilassato. "Ma mi stavo chiedendo... perché non ci organizziamo un incontro tra amici? Magari una cena, così ci conosciamo meglio, senza troppo impegno."
Luca sorrise: “Comunque sei uno stronzo! Ti vuoi bombare mia sorella?!”
Marco, non sapeva che risposta dare, opta per la pura sincerità: “L’hai vista anche tu in foto, cazzo sarebbe una scopata fantastica! Poi sapendo che è ancora vergine, è un incentivo maggiore”
Luca: “Ti devo dire, se non fosse mia sorella ci proverei anch’io!” nel mentre pescava dalla tasca dei pantaloni un mazzo di chiavi. "Guarda, ti do un'idea. Io, per esempio, potrei darti le chiavi di casa nostra. Così, magari, al secondo appuntamento tu la inviti, la vedi in un ambiente più tranquillo, senza la pressione di tutti noi intorno. E se poi ci scappa anche qualcosa… beh, tanto meglio, no?"
Marco spalancò gli occhi, incredulo. "Cosa?! Ma che stai dicendo? Le chiavi di casa di tua sorella?!"
"Tranquillo," rispose Luca con un sorriso beffardo. "Non ci sarà nessun dramma. Ti do le chiavi, la inviti senza di me, e vedi come va. Io sono sicuro che mia sorella sarà più che contenta di vedere un po' di compagnia, e tu… beh, avrai la tua occasione. A un patto però, senti…" e glielo dice sotto voce.
Marco guardò le chiavi per un attimo, poi alzò lo sguardo verso Luca. "Non so, mi sembra un po' strano, così di punto in bianco. Non voglio sembrare invadente, sai? Ma vediamo, magari glielo chiedo." Un po’ di imbarazzo si stava facendo strada nel suo cuore, ma sapeva anche di avere un’occasione imperdibile!
"Fai come vuoi," rispose Luca, mettendo le chiavi sul tavolo. "Io le metto qui, se vuoi prenderle. Ma non aspettare troppo, eh? Vedendo quelle foto anche altri ci spereranno: di te mi fido e so che saresti gentile con lei"
Marco si passò una mano tra i capelli, riflettendo. "Non prometto nulla. Ma ti farò sapere."
Luca si alzò, sorridendo soddisfatto. "Non vedo l'ora di sentire come va, Marco. E se tutto va bene, non dimenticare quello che ti ho chiesto!"
Marco scuotendo la testa, guardò il collega andare via, ancora indeciso. "Sono curioso anch'io, ma questa è una strada impervia…"
Luca e Marco stavano facendo una pausa caffè nella sala relax dell'ufficio. Mentre sorseggiavano le loro tazze, la conversazione si spostò su un argomento inaspettato.
"Devo dirti una cosa, Luca," iniziò Marco, con un sorriso malizioso. "Tua sorella è davvero un gran bel pezzo di figa."
Luca alzò lo sguardo, sorpreso dalla confidenza del collega. "Ma che dici? È una mia sorella! Non mi sembra il caso"
"Non fraintendermi," rispose Marco, alzando le mani in segno di innocenza. "Ma è impossibile non notarlo. È simpatica, bella, ha un sorriso che ti fa perdere la testa… Poi quelle occhiate che ti manda... Da quando si è lasciata con il fidanzato, vedo le sue storie degli amici stretti su instagram: quegli scatti in intimo che esaltano il suo culetto… Insomma, è proprio una bellezza rara."
Luca si grattò la testa, imbarazzato. "Beh, sì, è bella, ma è anche mia sorella, Marco! Non credo che dovresti fare certe osservazioni. Ma di che storie stai parlando, io non le vedo!"
Marco un po’ imbarazzato gli mostra degli screen: “Non prendermi per un pervertito, ma guarda!”
Luca, stupito: “Cosa!! Non lo sapevo! Con il suo ex ha sempre fatto la santarellina - e dicendo quasi sottovoce - dovrebbe essere ancora vergine - tornando a un tono normale - ma non esageriamo”
"Lo capisco, non è che voglio fare il pazzo," continuò Marco, sorridendo più rilassato. "Ma mi stavo chiedendo... perché non ci organizziamo un incontro tra amici? Magari una cena, così ci conosciamo meglio, senza troppo impegno."
Luca sorrise: “Comunque sei uno stronzo! Ti vuoi bombare mia sorella?!”
Marco, non sapeva che risposta dare, opta per la pura sincerità: “L’hai vista anche tu in foto, cazzo sarebbe una scopata fantastica! Poi sapendo che è ancora vergine, è un incentivo maggiore”
Luca: “Ti devo dire, se non fosse mia sorella ci proverei anch’io!” nel mentre pescava dalla tasca dei pantaloni un mazzo di chiavi. "Guarda, ti do un'idea. Io, per esempio, potrei darti le chiavi di casa nostra. Così, magari, al secondo appuntamento tu la inviti, la vedi in un ambiente più tranquillo, senza la pressione di tutti noi intorno. E se poi ci scappa anche qualcosa… beh, tanto meglio, no?"
Marco spalancò gli occhi, incredulo. "Cosa?! Ma che stai dicendo? Le chiavi di casa di tua sorella?!"
"Tranquillo," rispose Luca con un sorriso beffardo. "Non ci sarà nessun dramma. Ti do le chiavi, la inviti senza di me, e vedi come va. Io sono sicuro che mia sorella sarà più che contenta di vedere un po' di compagnia, e tu… beh, avrai la tua occasione. A un patto però, senti…" e glielo dice sotto voce.
Marco guardò le chiavi per un attimo, poi alzò lo sguardo verso Luca. "Non so, mi sembra un po' strano, così di punto in bianco. Non voglio sembrare invadente, sai? Ma vediamo, magari glielo chiedo." Un po’ di imbarazzo si stava facendo strada nel suo cuore, ma sapeva anche di avere un’occasione imperdibile!
"Fai come vuoi," rispose Luca, mettendo le chiavi sul tavolo. "Io le metto qui, se vuoi prenderle. Ma non aspettare troppo, eh? Vedendo quelle foto anche altri ci spereranno: di te mi fido e so che saresti gentile con lei"
Marco si passò una mano tra i capelli, riflettendo. "Non prometto nulla. Ma ti farò sapere."
Luca si alzò, sorridendo soddisfatto. "Non vedo l'ora di sentire come va, Marco. E se tutto va bene, non dimenticare quello che ti ho chiesto!"
Marco scuotendo la testa, guardò il collega andare via, ancora indeciso. "Sono curioso anch'io, ma questa è una strada impervia…"
2
5
voti
voti
valutazione
4.5
4.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Camilla ed Elisa - 6racconto sucessivo
La sorella del mio collega - 2
Commenti dei lettori al racconto erotico