Quanto è bello fare la troia disubbidiente.
di
Gape
genere
gay
Ciao a tutti eccomi tornato per raccontare qualche altra esperienza con questo ormai, mio padrone sessuale di Paolo che sono riconducibili ai miei primi racconti che trovate a mio nome possono essere letti separatamente, ma nel caso si ha una idea più chiara di insieme.
Ci incontrammo spesso ovviamente, ma purtroppo mai più con cosi tanto tempo da poterci fare una bella scopata come si deve, ma per fortuna l'occasione si presentò da li a poco.
Infatti una mattina prestissimo mi squilla il telefono, mezzo addormentato rispondo e sento la sua voce calda, che mi dice.
--Troia datti malata al lavoro, lavati e tra 2 ore fatti trovare pronta in questo punto che ti passo a prendere, mettiti il tuo giocattolo e riaggancia.
Io già mi ero eccitato, e sentivo il culetto che ormai era innamorato del suo cazzo che tremava, non ci pensai un secondo scrissi un messaggio al mio capo dicendo che stavo male e oggi non riuscivo ad alzarmi, corsi in bagno mi depilai tutto e mi lavai in profondità bene bene e una volta finito mi infilai il mio plug che mi regalò che ormai sono abituato ad usare e tenere dentro.
Preciso come un orologio dopo 2 ore ero nel parcheggio ad aspettare, ero eccitatissima, sembravo una puttana sul bordo strada con un plug nel culo.
Poco dopo vedo arrivare vedo arrivare un furgone con su paolo, accosta e mi dice ad alta voce.
--Hey puttana sali, che oggi ci divertiamo
Io sorridendo salii subito e lo salutai come di consueto con una bella limonata calda e salivosa, ripartimmo e parlammo del più e del meno e gli chiesi come mai quel furgone.
Mi spiegò che il giorno dopo doveva svuotare il garage per dei lavori ed era di un suo amico e senza nemmeno esitare mi spiegò subito quale era la sua idea.
--E quindi ho pensato, a casa non puoi urlare come vorresti, quindi ora passo a prendere due cose a casa e andiamo in qualche posto dove ti scopo nel retro come una vera troia di strada
E cosi dicendo mi prese la mano e se la mise sul cazzo che era già durissimo sotto i pantaloni, perdevo già la bava dalla bocca lo volevo in gola desideravo il suo cazzo da giorni ormai, e con un sorriso malizioso risposi.
--Hmm ma senti qua quanto è duro poverino tutto stretto nei pantaloni
Cosi dicendo gli abbassai la zip, e vidi era senza mutande e in poco gli tirai fuori il suo cazzo caldo venoso che svettava durissimo, mi misi bene in posizione come potevo, e gli misi la testa tra le gambe, non resistevo e glielo presi subito in bocca, purtroppo la posizione non lo permetteva, ma succhiavo come meglio potevo, sentivo la sua cappella saporita che mi strusciava calda sulla lingua, il cazzo bello duro caldo che mi avvolgeva le labbra e il suo inconfondibile profumo che mi faceva eccitare e perdere ogni freno.
Purtroppo durò poco eravamo arrivati al suo garage, per sistemare il tutto, ma appena caricata la roba mi prese per il bracco mi spinse contro il cofano e mi disse con voce ferma e super eccitata.
Ora vai giù e mi svuoti le palle che non posso guidare cosi
io mi ero già fermato a ora vai giù, ero già in ginocchio con al bocca aperta e le mani dietro alla schiena come piaceva fottermi la gola ultimamente, sorrise e senza una parola mi infilò il cazzo in gola, lo infilò talmente velocemente che arrivando in gola, mi fece quasi raggiungere un orgasmo, e subito iniziò a muovere i fianchi, conoscevo bene le sue spinte, sapevo come assecondare i suoi affondi in modo che il cazzo arrivasse in gola il più possibile, c'era silenzio l'unico rumore che si sentiva erano i miei gorgogli mentre ingoiavo quel cazzo duro che desideravo più di qualunque altra cosa, fino a quando non fummo interrotti da un suo vicino.
--Hey ciao Paolo come va?
Il tempo in quel momento si fermò per entrambi, il suo vicino era li per due chiacchiere, io ero ancora li in ginocchio nascosto sul suo cazzo duro davanti alla bocca, mentre lui stava parlando col vicino, e nella mia mente da troia decisi di osare, ripresi a succhiargli la cappella, attento a non fare rumore, gliela leccavo piano, giravo intorno alla punta, partivo dalle palle con la lingua salivo su fino alla punta la prendevo in bocca piano e la succhiavo.
Vedevo Paolo in seria difficoltà e stavolta quel poco potere mi stava eccitando , mi piaceva ero come una troia in ginocchio a succhiarli il cazzo mentre lo fissavo e ridacchiavo.
Poco dopo Paolo emise un gemito che cercò di controllare con tute le sue forze, presi tutta la cappella in bocca e iniziai a succhiare, come una cannuccia, tutta la sua sborra calda densa dolcissima, mi abbandonai in un orgasmo e mi sborrai nei pantaloni, mentre ingoiavo il suo nettare.
--Paolo tutto ok? Chiese il vicino e Paolo rispose tossendo si si un piccolo crampo nulla di che.
Detto questo il vicino se ne andò e io ridendo gli dissi.
--Piaciuto il crampo? Leccandomi le labbra come se avessi appena finito un cono gelato e che gelato.
Mi guardò come assatanato, e mi accorsi che il suo cazzo non si era ammosciato anzi era ancora duro, mi fece alzare e mi fece salire, chiuse tutto e partì a razzo.
--Sei una puttana senza limita Carla ora meriti una punizione, verrai trattata come meriti.
Guidò per un 10 minuti e arrivò in un parcheggio molto grande, parcheggiò verso il fondo vicino a un sentiero, era arrapato misto a furioso e la cosa mi eccitava tantissimo, salimmo dietro che ormai era pronto. ( un materasso gonfiabile con una coperta riempiva tutto il pianale del furgone e due luci appese da campeggio illuminavano il tutto) mi spinse dentro chiuse la porta mi afferò per la gola e mi disse.
--Brutta puttana potevi farci scoprire ora ti devo insegnare a ubbidire, è ora che impari a fare quello che ti dico quando lo dico.
Cosi dicendo mi fece aprire la bocca e mi sputò in bocca e mi chiese di ingoiare, cosa che ovviamente feci subito ero eccitata come una troia ninfomane, si abbassò i pantaloni e spingendomi già mi prese la testa e riprese a scoparmela tirandomi i capelli e urlandomi.
--Vuoi fare la troia Carla prendilo tutto puttana
io ansimavo e sbavavo in estasi totale, si tolse i pantaloni mi prese a schiaffi col suo cazzo durissimo sapeva che mi eccitava, mi girò a pecora mi abbassò i pantaloni, mi tirò via il plug di colpo e mi sorprese sputando sul culo, e affondandomi tutto il cazzo nel culo in solo colpo, sentii un bruciore assurdo misto a dolore e in pochi secondi le sue palle erano sul mio culo.
--Urlai un ODDIO PIANO
e la sua risposta furono due sculacciate, potenti sul culo, poi mi afferrò con le mani e iniziò a fottermi il culo, senza sosta senza rispetto senza nemmeno aspettare che il resto del mio culo si adeguasse, erano nuove sensazioni dolore misto a piacere, che nel giro di poco si trasformarono in puro godimento, stavo godendo anche se sentivo male, mi sentivo posseduta come una troia da lui volevo quello forse volevo che mi facesse tutto quello che voleva, ero stata una cagna cattiva e dovevo essere punita. Iniziai a urlare senza ritegno nessuno poteva sentirmi, urlavo di godimento e lo spronavo a darmene di più volevo entrasse tutto nel mio culo.
--Mi urlava ti piace, troia? Vedi che succede se non obbedisci mi tocca punirti lurida troia.
Il tutto durò una decina di minuti ma mi sembrarono eterni, un paradiso a cui non volevo porre fine, sborrai due volte senza nemmeno toccarmi, fino a quando urlando come un matto Paolo mi farcì il culo col suo nettare, lo potevo sentire pulsare e sentivo ogni singolo schizzo di sborra bollente dentro di me, era tantissima nonostante avesse sborrato poco prima.
Rimanemmo in quella posizione finché si svuotò, ma era ancora duro mi fece alzare e mi disse
--Ora puliscilo Carla
Non me lo feci ripetere, grondava ancora gocce di sborra, e mi buttai sulla sua cappella ancora dura leccandolo e baciandolo, gli leccavo le palle sudate, ero completamente in estasi.
Una volta finito mi riaccompagnò a casa, e salutandomi mi disse.
--La prossima volta, ho in mente qualcosa di diverso d'ora in avanti sarai la mia troia il mio sborratorio.
Spero vi sia piaciuto, come sempre per qualunque cosa vi lascio la mia mail: edolatta111@gmail.com
Ci incontrammo spesso ovviamente, ma purtroppo mai più con cosi tanto tempo da poterci fare una bella scopata come si deve, ma per fortuna l'occasione si presentò da li a poco.
Infatti una mattina prestissimo mi squilla il telefono, mezzo addormentato rispondo e sento la sua voce calda, che mi dice.
--Troia datti malata al lavoro, lavati e tra 2 ore fatti trovare pronta in questo punto che ti passo a prendere, mettiti il tuo giocattolo e riaggancia.
Io già mi ero eccitato, e sentivo il culetto che ormai era innamorato del suo cazzo che tremava, non ci pensai un secondo scrissi un messaggio al mio capo dicendo che stavo male e oggi non riuscivo ad alzarmi, corsi in bagno mi depilai tutto e mi lavai in profondità bene bene e una volta finito mi infilai il mio plug che mi regalò che ormai sono abituato ad usare e tenere dentro.
Preciso come un orologio dopo 2 ore ero nel parcheggio ad aspettare, ero eccitatissima, sembravo una puttana sul bordo strada con un plug nel culo.
Poco dopo vedo arrivare vedo arrivare un furgone con su paolo, accosta e mi dice ad alta voce.
--Hey puttana sali, che oggi ci divertiamo
Io sorridendo salii subito e lo salutai come di consueto con una bella limonata calda e salivosa, ripartimmo e parlammo del più e del meno e gli chiesi come mai quel furgone.
Mi spiegò che il giorno dopo doveva svuotare il garage per dei lavori ed era di un suo amico e senza nemmeno esitare mi spiegò subito quale era la sua idea.
--E quindi ho pensato, a casa non puoi urlare come vorresti, quindi ora passo a prendere due cose a casa e andiamo in qualche posto dove ti scopo nel retro come una vera troia di strada
E cosi dicendo mi prese la mano e se la mise sul cazzo che era già durissimo sotto i pantaloni, perdevo già la bava dalla bocca lo volevo in gola desideravo il suo cazzo da giorni ormai, e con un sorriso malizioso risposi.
--Hmm ma senti qua quanto è duro poverino tutto stretto nei pantaloni
Cosi dicendo gli abbassai la zip, e vidi era senza mutande e in poco gli tirai fuori il suo cazzo caldo venoso che svettava durissimo, mi misi bene in posizione come potevo, e gli misi la testa tra le gambe, non resistevo e glielo presi subito in bocca, purtroppo la posizione non lo permetteva, ma succhiavo come meglio potevo, sentivo la sua cappella saporita che mi strusciava calda sulla lingua, il cazzo bello duro caldo che mi avvolgeva le labbra e il suo inconfondibile profumo che mi faceva eccitare e perdere ogni freno.
Purtroppo durò poco eravamo arrivati al suo garage, per sistemare il tutto, ma appena caricata la roba mi prese per il bracco mi spinse contro il cofano e mi disse con voce ferma e super eccitata.
Ora vai giù e mi svuoti le palle che non posso guidare cosi
io mi ero già fermato a ora vai giù, ero già in ginocchio con al bocca aperta e le mani dietro alla schiena come piaceva fottermi la gola ultimamente, sorrise e senza una parola mi infilò il cazzo in gola, lo infilò talmente velocemente che arrivando in gola, mi fece quasi raggiungere un orgasmo, e subito iniziò a muovere i fianchi, conoscevo bene le sue spinte, sapevo come assecondare i suoi affondi in modo che il cazzo arrivasse in gola il più possibile, c'era silenzio l'unico rumore che si sentiva erano i miei gorgogli mentre ingoiavo quel cazzo duro che desideravo più di qualunque altra cosa, fino a quando non fummo interrotti da un suo vicino.
--Hey ciao Paolo come va?
Il tempo in quel momento si fermò per entrambi, il suo vicino era li per due chiacchiere, io ero ancora li in ginocchio nascosto sul suo cazzo duro davanti alla bocca, mentre lui stava parlando col vicino, e nella mia mente da troia decisi di osare, ripresi a succhiargli la cappella, attento a non fare rumore, gliela leccavo piano, giravo intorno alla punta, partivo dalle palle con la lingua salivo su fino alla punta la prendevo in bocca piano e la succhiavo.
Vedevo Paolo in seria difficoltà e stavolta quel poco potere mi stava eccitando , mi piaceva ero come una troia in ginocchio a succhiarli il cazzo mentre lo fissavo e ridacchiavo.
Poco dopo Paolo emise un gemito che cercò di controllare con tute le sue forze, presi tutta la cappella in bocca e iniziai a succhiare, come una cannuccia, tutta la sua sborra calda densa dolcissima, mi abbandonai in un orgasmo e mi sborrai nei pantaloni, mentre ingoiavo il suo nettare.
--Paolo tutto ok? Chiese il vicino e Paolo rispose tossendo si si un piccolo crampo nulla di che.
Detto questo il vicino se ne andò e io ridendo gli dissi.
--Piaciuto il crampo? Leccandomi le labbra come se avessi appena finito un cono gelato e che gelato.
Mi guardò come assatanato, e mi accorsi che il suo cazzo non si era ammosciato anzi era ancora duro, mi fece alzare e mi fece salire, chiuse tutto e partì a razzo.
--Sei una puttana senza limita Carla ora meriti una punizione, verrai trattata come meriti.
Guidò per un 10 minuti e arrivò in un parcheggio molto grande, parcheggiò verso il fondo vicino a un sentiero, era arrapato misto a furioso e la cosa mi eccitava tantissimo, salimmo dietro che ormai era pronto. ( un materasso gonfiabile con una coperta riempiva tutto il pianale del furgone e due luci appese da campeggio illuminavano il tutto) mi spinse dentro chiuse la porta mi afferò per la gola e mi disse.
--Brutta puttana potevi farci scoprire ora ti devo insegnare a ubbidire, è ora che impari a fare quello che ti dico quando lo dico.
Cosi dicendo mi fece aprire la bocca e mi sputò in bocca e mi chiese di ingoiare, cosa che ovviamente feci subito ero eccitata come una troia ninfomane, si abbassò i pantaloni e spingendomi già mi prese la testa e riprese a scoparmela tirandomi i capelli e urlandomi.
--Vuoi fare la troia Carla prendilo tutto puttana
io ansimavo e sbavavo in estasi totale, si tolse i pantaloni mi prese a schiaffi col suo cazzo durissimo sapeva che mi eccitava, mi girò a pecora mi abbassò i pantaloni, mi tirò via il plug di colpo e mi sorprese sputando sul culo, e affondandomi tutto il cazzo nel culo in solo colpo, sentii un bruciore assurdo misto a dolore e in pochi secondi le sue palle erano sul mio culo.
--Urlai un ODDIO PIANO
e la sua risposta furono due sculacciate, potenti sul culo, poi mi afferrò con le mani e iniziò a fottermi il culo, senza sosta senza rispetto senza nemmeno aspettare che il resto del mio culo si adeguasse, erano nuove sensazioni dolore misto a piacere, che nel giro di poco si trasformarono in puro godimento, stavo godendo anche se sentivo male, mi sentivo posseduta come una troia da lui volevo quello forse volevo che mi facesse tutto quello che voleva, ero stata una cagna cattiva e dovevo essere punita. Iniziai a urlare senza ritegno nessuno poteva sentirmi, urlavo di godimento e lo spronavo a darmene di più volevo entrasse tutto nel mio culo.
--Mi urlava ti piace, troia? Vedi che succede se non obbedisci mi tocca punirti lurida troia.
Il tutto durò una decina di minuti ma mi sembrarono eterni, un paradiso a cui non volevo porre fine, sborrai due volte senza nemmeno toccarmi, fino a quando urlando come un matto Paolo mi farcì il culo col suo nettare, lo potevo sentire pulsare e sentivo ogni singolo schizzo di sborra bollente dentro di me, era tantissima nonostante avesse sborrato poco prima.
Rimanemmo in quella posizione finché si svuotò, ma era ancora duro mi fece alzare e mi disse
--Ora puliscilo Carla
Non me lo feci ripetere, grondava ancora gocce di sborra, e mi buttai sulla sua cappella ancora dura leccandolo e baciandolo, gli leccavo le palle sudate, ero completamente in estasi.
Una volta finito mi riaccompagnò a casa, e salutandomi mi disse.
--La prossima volta, ho in mente qualcosa di diverso d'ora in avanti sarai la mia troia il mio sborratorio.
Spero vi sia piaciuto, come sempre per qualunque cosa vi lascio la mia mail: edolatta111@gmail.com
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