Marta #3

di
genere
etero

Ho bevuto e mi sono divertito e ho ancora l’adrenalina alta addosso e le orecchie che fischiano. È un’ora della notte che da queste parti conoscono solo i lampioni e i cartelloni al neon.
Ho bisogno di una doccia, ora, dove avrò messo le chiavi?

Scavalcare il cancello sarebbe più facile senza tutto quest’alcol in corpo. Il portoncino giù è sempre aperto, spero non mi abbia visto nessuno nel vicinato, poi un rapido calcolo. Sono le quattro, tra tre ore circa Fab si sveglia e potrò bussare, nel frattempo mi accuccio sullo zerbino, tra il muro e l’ascensore. Mal che vada mi troverà qui. Ci sta, credo. Domani (oggi) ho lezione tardi.

Il suono acuto del messaggio in arrivo rimbomba nel silenzio della tromba delle scale. Apro con gli occhi a mezz’asta. Il display dice le quattro e un quarto e poi mostra:

un selfie di Marta nuda allo specchio con le tette e il viso schizzati di sperma.

Forse è la prima volta che mi succede di avere un’erezione su un pianerottolo. Un altro messaggio, anzi tutta una serie - stacco la suoneria perché diventano troppi.

«ho immortalato la nostra opera la settimana scorsa»
«dovevi vederla»
«mi è piaciuto tanto»
«e devi sapere»
«mi sono sditalinata tutti i giorni su questa foto»
«impazzita»
«lo facciamo di nuovo?»
«anzi»
«prima mi scopi come una cagna»

Adesso sono lucido.
scritto il
2025-04-08
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