La Supplente Episodio 3 - Sborra a volontà

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dominazione

Episodio 3 - Sborra a volontà

Era un sabato mattina. Ricevo un messaggio da F.: "Alle 9:00 passo a prenderti, fatti trovare pronta". Mi preparo in fretta e furia, ho poco tempo. Alle nove in punto salgo sulla sua auto: "Dove andiamo?"
Mi guarda con un sorriso enigmatico: "Vedrai, sarà una sorpresa".
Viaggiamo per una mezz'ora, fino a quando giungiamo in un grande casale agricolo. Nell'ampio spiazzo antistante la casa sono parcheggiate diverse auto.
Vengo condotta all'interno di un capannone. Davanti a me una quindicina di uomini che parlano tra di loro. Al mio arrivo tutti si rivolgono verso di me. Il padre di F. mi viene incontro e mi prende per mano. "Lei è V., una ragazza davvero speciale. E' alle prime armi, ma crescerà...."
Ero interdetta e un pò spaventata. Guardavo F. sperando che mi spiegasse. "Spogliati", mi disse in tono duro.
"Ma io..."
Non feci a tempo a terminare la frase che venni colpita al volto da una sberla. "Ti ho detto di spogliarti, e non parlare", mi disse F.
Obbedii e cominciai a spogliarmi. Rimasi in reggiseno e slip. Venni colpita da un altro ceffone: "Ti ho detto di spogliarti, nuda, puttanella, hai capito?"
Piangevo mentre rimanevo nuda davanti a tutti quegli uomini che mi guardavano eccitati.
Uno di quegli uomini si avvicinò e cominciò a toccarmi le tette, la fica e il culo.
"Si, ci sarà da divertirsi, la ragazza promette bene", disse rivolgendosi agli altri.
F. si mise davanti a me, mi afferrò per la testa e mi spinse giù. "Fai vedere quanto sei brava", mi disse mentre si sbottonava i jeans.
Presi in bocca il suo cazzo e iniziai a fargli un pompino. L'idea di leccargli il cazzo sotto lo sguardo eccitato di tutti quei maschi cominciava a darmi poderosi brividi di un piacere imprevisto e profondo. Mi stavo eccitando come non mai, e sentivo la mia fica inumidirsi.
Iniziai a masturbarmi, mentre l'uomo che mi era vicino prese ad accarezzarmi il culo. Cacciò il suo arnese già duro, mi fece mettere a quattro zampe come una cagna e cominciò a strofinarmelo sul culo mentre con le mani allargava il buco.
Fu proprio mentre F. mi sborrava in gola che sentii il cazzo dell'uomo entrarmi nel culo. Poi tutti cominciarono a farsi vicino. Tutti con il cazzo in mano, chi a masturbarsi e chi a ficcarmelo in bocca. Mentre lo sperma caldo dell'uomo mi inondava il culo venni investita da ripetuti fiotti di sperma sulla faccia. Mi fecero girare, mi fecero sedere per terra e mi circondarono mentre continuavano a masturbarsi furiosamente.
"Apri bene la bocca, troia, si, così... ingoia tutto, puttana"
Per non so quanto tempo venni investita da fiotti di sborra che ricoprirono tutta la mia faccia e che mi riempivano la bocca, mentre io cercavo voracemente di ingoiare tutto lo sperma che potevo, e quando finalmente tutti furono soddisfatti cominciarono ad andare via, mentre F. mi avvicinò un secchio d'acqua e uno straccio: "Ora puoi anche pulirti, troia", mi disse sorridendo e visibilmente soddisfatto.
Così ebbe inizio la mia "educazione". Non immaginavo che diventare la schiava sessuale di due padroni avrebbe potuto procurarmi piaceri così intensi e misteriosi. Rendere felici i miei padroni è diventata la mia ragione di vita, e quando vedo la soddisfazione nei loro occhi mi sento anche io davvero felice.
scritto il
2025-04-11
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