Caldaia rotta, a letto con mamma e papà.
di
peterpan
genere
incesti
Se la macchina è ferma nel garage non si rompe, se la usi, aumentano le probabilità che succeda qualcosa. Così per tutto, anche per la caldaia che usiamo per acqua calda e riscaldamento. Questa non si sfascia a luglio, ma succede a febbraio, quando poi
interviene la giornata no allora ci si mettono anche trenta centimetri di neve con la relativa temperatura, Papà educatamente ha letto le prime pagine del calendario di quel freddissimo mese accompagnandole con l’inno alla gioia. Mamma ha avuto subito l’idea -Restiamo a letto- Così è stato, loro due nella loro camera, io nella mia. Il nostro era un paesino di media collina, il vento in quella zona soffiava spesso, se soffia sulla neve la temperatura va giù la differenza si sente anche in casa. Non riuscivo a prendere
calore nel corpo -Fa freddo mamma- -Vieni da noi, ci mettiamo vicini, staremo più caldi- Avevo il pigiama di pile, arrivo di corsa, mi infilo sotto le coltri, un piumone, un lenzuolo, due coperte, ho avvertito subito quel tepore che ritempra le membra, però mi era sembrato vedere mamma mezza nuda, papà attaccato a lei, vuoi vedere che questi maialini stavano scopando? Perché chiamarmi? -Avvicinati se ti vuoi scaldare- ha sussurrato mamma, papà sembrava morto, occhi chiusi, respiro corto -Mamma, papà sta male- - Sta benissimo, dai vieni- -Mamma sei nuda?- -Anche papà lo è, togliti il pigiama- Un invito a cui non ho potuto rinunciare, solo che appena nudo mamma è venuta sopra di me -Ora ti scaldo- Anche papà si è avvicinato, in pochi centimetri tre persone adulte, per giunta nude, che dire un groviglio, per portarmi a questo mamma e papà erano proprio eccitati, eppure nel corso degli anni mai avevano dato segni di squilibrio sessuale -Vogliamo provare una cosa nuova- ho sentito il cazzo penetrare facilmente nella figa allagata di mamma -E’ una cosa che mi ha sempre intrigato, scopare con due uomini, non volevo persone estranee alla famiglia, ora datti da fare fammi godere- -Non credo di resistere troppo mamma- -E non chiamarmi mamma, chiamami troia, riempimi di sborra che prosegue lui- Neanche un minuto ed ho sentito una strana sensazione, come se non finissi mai di sborrare, ed infatti mamma -Quanta ne avevi?- E’ scesa pronto a ricevere papà che invasato dalla figa piena ha sborrato anche lui suscitando le proteste di mamma -Devo uscire o ci pensate voi a farmi godere?- Non ci è voluto molto a riprenderci -Finalmente ha parlato papà -Ora la dobbiamo farcire a questa troia, tappiamole tutti i buchi- Come fosse un dispetto ironico, io ancora nella figa, papà nel culo, nessun lamento, evidente che era collaudato. Veramente troia mamma, è stato un susseguirsi di scopate. Non potevamo lavarci, non c’era acqua calda, con l’acqua fredda non era proprio il caso. Avevamo una fame da lupi, si è alzata mamma, tutta imbacuccata, è riuscita a preparare qualcosa da mangiare per tornare subito al letto, Ci siamo addormentati, ci siamo svegliati la mattina successiva, il guasto è stato riparato, il tecnico ha fatto un capolavoro di celerità ed abbiamo ripreso la vita normale. Normale fino ad un certo punto perché mamma la doppia la voleva tutte le sere.
interviene la giornata no allora ci si mettono anche trenta centimetri di neve con la relativa temperatura, Papà educatamente ha letto le prime pagine del calendario di quel freddissimo mese accompagnandole con l’inno alla gioia. Mamma ha avuto subito l’idea -Restiamo a letto- Così è stato, loro due nella loro camera, io nella mia. Il nostro era un paesino di media collina, il vento in quella zona soffiava spesso, se soffia sulla neve la temperatura va giù la differenza si sente anche in casa. Non riuscivo a prendere
calore nel corpo -Fa freddo mamma- -Vieni da noi, ci mettiamo vicini, staremo più caldi- Avevo il pigiama di pile, arrivo di corsa, mi infilo sotto le coltri, un piumone, un lenzuolo, due coperte, ho avvertito subito quel tepore che ritempra le membra, però mi era sembrato vedere mamma mezza nuda, papà attaccato a lei, vuoi vedere che questi maialini stavano scopando? Perché chiamarmi? -Avvicinati se ti vuoi scaldare- ha sussurrato mamma, papà sembrava morto, occhi chiusi, respiro corto -Mamma, papà sta male- - Sta benissimo, dai vieni- -Mamma sei nuda?- -Anche papà lo è, togliti il pigiama- Un invito a cui non ho potuto rinunciare, solo che appena nudo mamma è venuta sopra di me -Ora ti scaldo- Anche papà si è avvicinato, in pochi centimetri tre persone adulte, per giunta nude, che dire un groviglio, per portarmi a questo mamma e papà erano proprio eccitati, eppure nel corso degli anni mai avevano dato segni di squilibrio sessuale -Vogliamo provare una cosa nuova- ho sentito il cazzo penetrare facilmente nella figa allagata di mamma -E’ una cosa che mi ha sempre intrigato, scopare con due uomini, non volevo persone estranee alla famiglia, ora datti da fare fammi godere- -Non credo di resistere troppo mamma- -E non chiamarmi mamma, chiamami troia, riempimi di sborra che prosegue lui- Neanche un minuto ed ho sentito una strana sensazione, come se non finissi mai di sborrare, ed infatti mamma -Quanta ne avevi?- E’ scesa pronto a ricevere papà che invasato dalla figa piena ha sborrato anche lui suscitando le proteste di mamma -Devo uscire o ci pensate voi a farmi godere?- Non ci è voluto molto a riprenderci -Finalmente ha parlato papà -Ora la dobbiamo farcire a questa troia, tappiamole tutti i buchi- Come fosse un dispetto ironico, io ancora nella figa, papà nel culo, nessun lamento, evidente che era collaudato. Veramente troia mamma, è stato un susseguirsi di scopate. Non potevamo lavarci, non c’era acqua calda, con l’acqua fredda non era proprio il caso. Avevamo una fame da lupi, si è alzata mamma, tutta imbacuccata, è riuscita a preparare qualcosa da mangiare per tornare subito al letto, Ci siamo addormentati, ci siamo svegliati la mattina successiva, il guasto è stato riparato, il tecnico ha fatto un capolavoro di celerità ed abbiamo ripreso la vita normale. Normale fino ad un certo punto perché mamma la doppia la voleva tutte le sere.
5
5
voti
voti
valutazione
5.7
5.7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Incredibile mamma
Commenti dei lettori al racconto erotico