Samantha e il Professore - Prima parte - Capitolo sesto ed ultimo
di
Castello
genere
masturbazione
Capitolo sesto e ultimo
Arriva infine il gran giorno. L'appuntamento è per le 20:00 ma Samantha sa che ha tutta la giornata impegnata nei preparativi che dovranno essere perfetti.
Prima di tutto si impone di riposare fino alle 11:00 poiché dovrà essere in piena forma fisica. Poi fa un piccolo spuntino leggero. Poi alle 16:00 si fa ben due clisteri che la puliscono perfettamente. Rifinisce la sua depilazione con attenzione. Quindi si fa una lunga doccia. Si asciuga per bene i lunghi capelli. Si profuma in grande abbondanza. Si fa una acconciatura allo chignon alto che la rende ancora più carina del solito; ma sopratutto in quel modo ella sarà libera di fare quello che ha in testa di fare senza la noia dei capelli. Poi si trucca con cura maniacale: deve apparire una bambola. Si rimira allo specchio; è completamente nuda e così la vedrà il Professore fra poco; apre la bocca e caccia fuori la lingua più che può. Ciò gli crea una scarica di umori alla figa poiché – deduce – la mia mente e la mia figa sanno bene che questa immagine manderà in tilt il Professore. O almeno così spera; perché a tratti le prende anche la paura che le cose possano andare in modo molto diverso da come se le prefigura. Ma ormai è in modalità guerriera e quindi una vera guerriera non ha titubanze e non ha piani B. Si dice fra sé che fra poco rischierà tutto. O la va o la spacca.
Ora si sente forte e decisa e il suo cervello passa in rassegna, come un generale fa prima della battaglia, le sue truppe:
i capezzoli dei seni sono sull'attenti, dritti e rigidi pronti a fare la loro parte;
il culo è bello tonico, reduce da diversi giorni di infiniti squat che l'hanno ulteriormente modellato a dovere;
l'ano e l'interno ano è bello pulito e accogliente dopo ben due clisteri;
le labbra piccole e grandi della figa sono perfettamente in salute, grazie al riposo forzato, ma opportuno, di una settimana;
il clitoride è letteralmente una belva in gabbia, pronto a scattare sulla preda anche fuori tempo, considerata la sua impazienza e disubbidienza, e per questo da tenere sotto stretto controllo, per quanto possibile;
le ghiandole parauretrali sono già tutte in azione ben coscienti del loro delicato compito sopratutto nei momenti topici della battaglia;
infine la lingua, la protagonista sicura e assoluta della battaglia, a cui è affidato il compito più importante, sopratutto inizialmente: lo sfondamento della linea difensiva del Professore.
Infine si veste con cura anche se di pochissime cose. Scarpe nere con tacco notevole che la innalzano, perizoma con salvaslip per evitare spiacevoli colature di sugo di figa sulle cosce nude prima del tempo, mini cortissima nera che le fascia perfettamente il culo mettendo in mostra le splendide forme. Top corto attillato leggero che mette in evidenza lo splendido sferico seno che è fra seconda e terza misura con i capezzoli, come già evidenziato, ritti e durissimi che bucano quasi la stoffa del top.
Si guarda un'ultima volta così allo specchio e non può fare a meno di dirsi: cazzo, così sembro proprio troia.
Guarda l'orologio: sono le 19:55. E' ora di andare.
Samantha suona il campanello dell'abitazione del Professore con il cuore in gola. Dal top si può vedere il battito forte e veloce del suo cuore. E' emozionata ma anche molto concentrata e decisa: ora o mai più!!!
Il Professore apre la porta in modo distratto poiché sta contemporaneamente parlando al cellulare. Sul subito non presta attenzione a Samantha che per un attimo sente il terrore dell'insuccesso invaderla. Poi ha uno scatto improvviso di sorpresa guardandola meglio e chiude subito la telefonata.
P: buonasera mia cara. Ma come sei splendida!
Samantha nel suo piano studiato nei dettagli sa che ora deve tranquillizzare il Professore.
S: buonasera Professore. Mi sono vestita così perché domani mi vedo con il tipo di cui le ho parlato e volevo da lei un giudizio se vestita così posso andare bene. Ho cercato di seguire il suo consiglio.
Il Professore riabbassa la guardia che appena aveva visto così conciata Samantha aveva subito alzato a sua difesa.
P: ma mia cara che domande fai? Tu vai benissimo così: sei bellissima. Fortunato il ragazzo di domani sera. Ma entra pure e accomodati in sala da pranzo che io vado a prendere la cena in cucina.
Samantha entrata in sala da pranzo sa che ha pochi attimi a disposizione. Si strappa letteralmente di dosso tutti i vestiti, scarpe comprese, rimanendo completamente nuda, si mette quindi sul divano a gambe totalmente spalancate, le alza aprendosi la figa e il culo in modo osceno con le due mani. Poi ha cura di aprire più che può la bocca e cacciare fuori la lingua. Quindi aspetta il Professore che dopo un attimo entra in sala da pranzo con un vassoio in mano.
Il Professore rimane esterrefatto e, per dire la verità, non si rende conto di cosa stia succedendo. La bocca di Samantha perfettamente truccata con la lingua che risalta e guizza veloce da un angolo all'altro della bocca stessa cattura, inevitabilmente e come previsto e sperato, la sua attenzione e non solo quella..... Dopo pochi attimi, Samantha, che sa che non deve dare tempo di pensare al Professore, con un balzo da felino si mette a quattro zampe ai piedi dello psicoterapeuta, ben attenta a tenere sempre aperta la bocca e a far roteare instancabilmente la lingua da parte a parte. Il Professore, stordito dalla visione, rimane imbambolato con il vassoio del cibo ancora in mano; sente, suo malgrado, il proprio sesso reagire agli stimoli perversi della ragazza, che d'improvviso e per una incomprensibile magia sembra che sappia esattamente quali tasti toccare per tentare di farlo capitolare; solo in questo momento realizza che deve assolutamente reagire all'attacco, feroce e violento, che gli sta portando la sua dolce (ma solo fino ad un attimo prima) studentessa. Samantha, da guerriera sessuale quale si sente in quel momento, coglie l'attimo. Sa che è questione di centesimi di secondo: come una furia si avventa sulle scarpe del Professore leccandole e poi con mosse fulminee riesce a sbottonare la patta del Professore che in quel preciso istante sta cercando di reagire. Ma è troppo tardi. Passano pochi istanti necessari al Professore per posare il vassoio del cibo sul tavolo ma Samantha ha già liberato il cazzo che è in tiro, durissimo, nonostante l'età, segno evidente del suo apprezzamento dello spettacolo. Nel momento in cui Samantha si caccia in gola il cazzo del Professore, nella sua interezza, capisce che le cose stanno andando bene. E il morale va a mille. E se il morale va a mille l'eccitazione va a diecimila. E tutto ciò la porta ad accanirsi con una foga da invasata sul cazzo del Professore avendo cura di tenere sempre in movimento e ben all'interno del campo visivo del suo nemico, nemico perlomeno per il momento, l'indemoniata lingua che instancabile lavora a dovere, in modo sapiente, il membro e le palle del terapeuta di fama mondiale, come la migliore professionista del settore.
Il professore geme, ormai in balia di eventi che non è in grado di gestire, incapace di una sia pur minima azione di difesa. Samantha cerca, facendo affidamento al suo formidabile istinto sessuale, iper-sviluppato nonostante la giovane età, l'atteggiamento da tenere più eccitante per il Professore. In pochi istanti capisce che al suo Maestro piace tantissimo essere guardato; quindi Samantha si mette a slinguare a più non posso avendo cura di fissare con gli occhi la faccia del professore...ciò le consente peraltro di cogliere ogni minimo sussulto della sua preda e tarare lo slinguamento parossistico alle voglie e ai desideri più reconditi del suo padrone di casa. Ciò porta il Professore in breve al limite dell'orgasmo; Samantha lo capisce e si mette all'istante in posizione di ricezione del getto di sperma che da un momento all'altro ella si aspetta che esca, sperando in modo abbondante, dal membro leccato per diversi minuti all'inverosimile. Samantha quindi si mette in ginocchio a gambe divaricate con la testa lievemente inclinata dietro, occhi spalancati, bocca spalancata, lingua totalmente di fuori, in attesa, con i sensi tutti attivati, pronta a scattare, come un portiere in attesa del tiro di un calcio di rigore, in direzione dei fiotti di sperma. E alla fine ecco il primo spruzzo che colpisce il naso e il labbro superiore della bocca, poi il secondo che in parte colpisce la fronte, in parte i capelli e in parte cade sul pavimento, poi il terzo che atterrà proprio in mezzo al seno, infine il quarto che gli spasmi del professore involontariamente indirizzano verso il ginocchio destro di Samantha e in parte sul pavimento. A questo punto Samantha è in uno stato di esaltazione cerebrale e anche sessuale talmente forte che non si rende nemmeno conto che dalla propria figa cola sulle cosce e poi anche sul pavimento un rigagnolo di suoi umori che quindi si mischiano allo sperma del Professore.
Con una parte della propria testolina Samantha pensa che il Professore ora è totalmente indifeso e che quindi va dato il colpo finale senza pietà, perché in battaglia, compresa la battaglia sessuale, ogni clemenza va bandita.
Quindi come una furia diabolica Samantha comincia a leccare e poi ad ingoiare lo sperma del Professore che è sparso un po' ovunque. Prima raccoglie lo sperma che ha sul corpo: faccia, capelli, seno e gambe; lo raccoglie, con metodo, con le dita che poi si lecca fino a succhiarsele. Invece per quello depositato sul pavimento, peraltro mischiato con i suoi umori, adotta un sistema diverso: non usa le dita per raccoglierlo ma direttamente la lingua avendo cura, quando lo fa, di guardare dritta negli occhi il Professore, leccandosi le labbra e mormorando ….buono....buono...
Il professore non può fare a meno di guardare e, straordinariamente, quello spettacolo lo eccita di nuovo. Il suo membro riprende vita e appena Samantha percepisce ciò, in un attimo è sopra lui, prima a spremere le ultime gocce di sperma leccandole e succhiandole con avidità, poi a slinguare l'asta del cazzo e infine a pompare come una forsennata. Il Professore geme di nuovo e Samantha sente dentro la sua bocca la sconcertante virilità del suo amato nemico, insospettabile vista l'età. A questo punto Samantha gli sussurra....”lo voglio dentro” … e in un attimo si mette a cavalcioni a gambe aperte sopra di lui guardandolo in faccia, naturalmente sempre con la bocca aperta e con la lingua di fuori. Con la mano destra Samantha afferra l'asta del cazzo del Professore e lo indirizza sul suo buco del culo; quindi con un unico colpo di reni lo fa affondare tutto dentro il suo eccitante deretano. Samantha lo sente dentro, caldo e possente, urtare contro le pareti rettali fino ad arrivare in fondo, nel punto in cui le innervature del culo della ragazza, sollecitate dal grosso membro, le restituiscono un piacere intenso e crescente che la fa scuotere tutta. Il Professore invece si gusta uno spettacolo eccezionale: il suo cazzo è massaggiato dal ritmato su e giù del culo di Samantha; inoltre le natiche se le sente sbattere, sode e toniche, sulla parte superiore delle cosce e sull'inguine. Poi a pochi centimetri può vedere sobbalzare, ad ogni colpo di reni di Samantha, le bellissime tette sferiche della studentessa, con capezzoli dritti e duri come chiodi; infine è continuamente slinguato in faccia dalla lingua della ragazza, lingua che in queste poche decine di minuti ha battuto tutti i record di attività.
Al crescere del piacere Samantha ficca due dita della mano sinistra dentro la figa fino a sentire il contatto con il cazzo del Professore che le stantuffa il culo. Infine il piacere raggiunge l'apice e Samantha ha un orgasmo anale e vaginale contemporaneo lunghissimo e di una intensità tale da farle perdere il lume della ragione per alcuni attimi. Il Professore, all'unisono, scarica ulteriori fiotti di sperma dentro il culo della ragazza, concludendo una prestazione che mai, alla sua età, avrebbe pensato di essere capace.
Finito il lungo orgasmare Samantha riprende il controllo della situazione. Forse il Professore è stato sconfitto ma per sicurezza meglio non correre rischi. Si alza in piedi, ancora incredibilmente pimpante e vogliosa, e guardando negli occhi il Professore si fruga con due dita nel buco del culo estraendo sperma misto ai suoi umori e poi prende a leccare sfacciatamente con gusto le dita così conciate.
Il Professore è stremato steso sul divano con la faccia stravolta dal ritmo sessuale forsennato imposto dalla guerriera Samantha.
P: basta Samantha. Non ne posso più.
S: si arrende?
P: si mi arrendo …. ma tu non puoi....
S: niente ma....la resa deve essere incondizionata, altrimenti continuo.
E nel mentre dice questa frase Samantha fa un'altra rovistata con due dita sul suo buco del culo continuando ad estrarre sperma misto ai suoi umori e a pochi centimetri dal Professore comincia a leccare con voluttà alternando lo sguardo sulla faccia e poi sul cazzo dello piscoterapeuta.
Il Professore capisce che non ha più alcun margine di trattativa.
P: Mi arrendo in modo incondizionato: hai vinto. Mi arrendo, parola d'onore di Professore.
A quel punto Samantha esulta con un salto in aria di gioia.
L'immagine iconica della scena è la raffigurazione fedele dello svolgimento dell'intera battaglia e del suo esito.
Da una parte la ragazza Samantha, non ancora ventenne, completamente nuda con sperma ed umori sparsi un po' ovunque: sui capelli, sulla faccia, sulle braccia, sulle mani, sulle gambe, tutti segni evidenti del furioso combattimento. Con la figa gocciolante di sugo denso biancastro. Con un rigagnolo di sperma e umori che fuoriesce lentamente dal suo buco del culo. Con dei seni pieni e rotondi con capezzoli ritti come se fossero sull'attenti. Con lo sguardo fiero e felice di chi sa di aver ottenuto una vittoria piena, totale, indiscutibile e con effetti irreversibili.
Dall'altra parte il Professore, cinquantenne, con i pantaloni calati fino ai piedi, sfinito da una battaglia sessuale in cui ha solo subito l'iniziativa della controparte, con il membro stremato da tante sollecitazioni mai provate nemmeno quando aveva 20 anni, la faccia inebetita dalla perdita della propria autorità e autorevolezza. Con lo sguardo contrito e abbattuto di chi sa di aver perso, ora e per sempre, senza alcuna possibilità di rivincita.
P: Samantha, cosa pensi di fare di me dopo questa mia resa incondizionata?
Samantha, raggiante, sorride. Ella, possiamo dire, che ora emana una luce intensa, un autentico bagliore che partendo dalla sua figura statuaria acceca letteralmente chi la guarda. E' davvero uno splendido esempio di femmina umana nata per il sesso, un vero e proprio demonio erotico. Con un guizzo si mette a gambe aperte sulla pancia del Professore e parla.
S: Beh, lei continuerà a fare il Professore con le sue belle conferenze. Diciamo che da oggi avrà anche altre cose da dire rispetto al solito....vero? Poi naturalmente la sera lei rincaserà tutto stanco e magari anche sudato, di certo bisognoso di una bella doccia. Bene, sarò io che mi preoccuperò di farle una bella doccia usando la mia lingua che leccherà, ogni sera, con precisione e sistematicità ogni parte del suo corpo. Per ricompensa avrò, tute le sere nessuna esclusa, una bella razione abbondante della sua crema.
E terminato di dire queste parole la ragazza apre la bocca e con la lingua si lecca le labbra.
S: sento ancora il sapore della sua crema. E' troppo buona per farne a meno!!
Fine prima parte.
P.S.
L'autore, sperando che il racconto sia risultato piacevole ai lettori e alle lettrici, è interessato a qualsiasi tipo di commento. In particolare alla valutazione sulla scorrevolezza, sulla trama, sulla coerenza del linguaggio utilizzato nei vari capitoli, sul successo o meno del tentativo di rendere crescente l'emozione suscitata in chi si è cimentato nella lettura.
Chi volesse interloquire con lo scrittore del racconto può farlo inviando e-mail presso:
br_1975@libero.it
Infine l'autore sta valutando l'ipotesi di produrre una seconda parte del racconto “Samantha e il Professore” (dove peraltro l'ossatura e l'inizio è già stato abbozzato) e una terza parte del racconto (dove, per ora, vi è solo una idea di trama). Anche sulla base dei giudizi dei lettori su questi 6 capitoli il sottoscritto deciderà se varrà la pena continuare il racconto.
Castello
Arriva infine il gran giorno. L'appuntamento è per le 20:00 ma Samantha sa che ha tutta la giornata impegnata nei preparativi che dovranno essere perfetti.
Prima di tutto si impone di riposare fino alle 11:00 poiché dovrà essere in piena forma fisica. Poi fa un piccolo spuntino leggero. Poi alle 16:00 si fa ben due clisteri che la puliscono perfettamente. Rifinisce la sua depilazione con attenzione. Quindi si fa una lunga doccia. Si asciuga per bene i lunghi capelli. Si profuma in grande abbondanza. Si fa una acconciatura allo chignon alto che la rende ancora più carina del solito; ma sopratutto in quel modo ella sarà libera di fare quello che ha in testa di fare senza la noia dei capelli. Poi si trucca con cura maniacale: deve apparire una bambola. Si rimira allo specchio; è completamente nuda e così la vedrà il Professore fra poco; apre la bocca e caccia fuori la lingua più che può. Ciò gli crea una scarica di umori alla figa poiché – deduce – la mia mente e la mia figa sanno bene che questa immagine manderà in tilt il Professore. O almeno così spera; perché a tratti le prende anche la paura che le cose possano andare in modo molto diverso da come se le prefigura. Ma ormai è in modalità guerriera e quindi una vera guerriera non ha titubanze e non ha piani B. Si dice fra sé che fra poco rischierà tutto. O la va o la spacca.
Ora si sente forte e decisa e il suo cervello passa in rassegna, come un generale fa prima della battaglia, le sue truppe:
i capezzoli dei seni sono sull'attenti, dritti e rigidi pronti a fare la loro parte;
il culo è bello tonico, reduce da diversi giorni di infiniti squat che l'hanno ulteriormente modellato a dovere;
l'ano e l'interno ano è bello pulito e accogliente dopo ben due clisteri;
le labbra piccole e grandi della figa sono perfettamente in salute, grazie al riposo forzato, ma opportuno, di una settimana;
il clitoride è letteralmente una belva in gabbia, pronto a scattare sulla preda anche fuori tempo, considerata la sua impazienza e disubbidienza, e per questo da tenere sotto stretto controllo, per quanto possibile;
le ghiandole parauretrali sono già tutte in azione ben coscienti del loro delicato compito sopratutto nei momenti topici della battaglia;
infine la lingua, la protagonista sicura e assoluta della battaglia, a cui è affidato il compito più importante, sopratutto inizialmente: lo sfondamento della linea difensiva del Professore.
Infine si veste con cura anche se di pochissime cose. Scarpe nere con tacco notevole che la innalzano, perizoma con salvaslip per evitare spiacevoli colature di sugo di figa sulle cosce nude prima del tempo, mini cortissima nera che le fascia perfettamente il culo mettendo in mostra le splendide forme. Top corto attillato leggero che mette in evidenza lo splendido sferico seno che è fra seconda e terza misura con i capezzoli, come già evidenziato, ritti e durissimi che bucano quasi la stoffa del top.
Si guarda un'ultima volta così allo specchio e non può fare a meno di dirsi: cazzo, così sembro proprio troia.
Guarda l'orologio: sono le 19:55. E' ora di andare.
Samantha suona il campanello dell'abitazione del Professore con il cuore in gola. Dal top si può vedere il battito forte e veloce del suo cuore. E' emozionata ma anche molto concentrata e decisa: ora o mai più!!!
Il Professore apre la porta in modo distratto poiché sta contemporaneamente parlando al cellulare. Sul subito non presta attenzione a Samantha che per un attimo sente il terrore dell'insuccesso invaderla. Poi ha uno scatto improvviso di sorpresa guardandola meglio e chiude subito la telefonata.
P: buonasera mia cara. Ma come sei splendida!
Samantha nel suo piano studiato nei dettagli sa che ora deve tranquillizzare il Professore.
S: buonasera Professore. Mi sono vestita così perché domani mi vedo con il tipo di cui le ho parlato e volevo da lei un giudizio se vestita così posso andare bene. Ho cercato di seguire il suo consiglio.
Il Professore riabbassa la guardia che appena aveva visto così conciata Samantha aveva subito alzato a sua difesa.
P: ma mia cara che domande fai? Tu vai benissimo così: sei bellissima. Fortunato il ragazzo di domani sera. Ma entra pure e accomodati in sala da pranzo che io vado a prendere la cena in cucina.
Samantha entrata in sala da pranzo sa che ha pochi attimi a disposizione. Si strappa letteralmente di dosso tutti i vestiti, scarpe comprese, rimanendo completamente nuda, si mette quindi sul divano a gambe totalmente spalancate, le alza aprendosi la figa e il culo in modo osceno con le due mani. Poi ha cura di aprire più che può la bocca e cacciare fuori la lingua. Quindi aspetta il Professore che dopo un attimo entra in sala da pranzo con un vassoio in mano.
Il Professore rimane esterrefatto e, per dire la verità, non si rende conto di cosa stia succedendo. La bocca di Samantha perfettamente truccata con la lingua che risalta e guizza veloce da un angolo all'altro della bocca stessa cattura, inevitabilmente e come previsto e sperato, la sua attenzione e non solo quella..... Dopo pochi attimi, Samantha, che sa che non deve dare tempo di pensare al Professore, con un balzo da felino si mette a quattro zampe ai piedi dello psicoterapeuta, ben attenta a tenere sempre aperta la bocca e a far roteare instancabilmente la lingua da parte a parte. Il Professore, stordito dalla visione, rimane imbambolato con il vassoio del cibo ancora in mano; sente, suo malgrado, il proprio sesso reagire agli stimoli perversi della ragazza, che d'improvviso e per una incomprensibile magia sembra che sappia esattamente quali tasti toccare per tentare di farlo capitolare; solo in questo momento realizza che deve assolutamente reagire all'attacco, feroce e violento, che gli sta portando la sua dolce (ma solo fino ad un attimo prima) studentessa. Samantha, da guerriera sessuale quale si sente in quel momento, coglie l'attimo. Sa che è questione di centesimi di secondo: come una furia si avventa sulle scarpe del Professore leccandole e poi con mosse fulminee riesce a sbottonare la patta del Professore che in quel preciso istante sta cercando di reagire. Ma è troppo tardi. Passano pochi istanti necessari al Professore per posare il vassoio del cibo sul tavolo ma Samantha ha già liberato il cazzo che è in tiro, durissimo, nonostante l'età, segno evidente del suo apprezzamento dello spettacolo. Nel momento in cui Samantha si caccia in gola il cazzo del Professore, nella sua interezza, capisce che le cose stanno andando bene. E il morale va a mille. E se il morale va a mille l'eccitazione va a diecimila. E tutto ciò la porta ad accanirsi con una foga da invasata sul cazzo del Professore avendo cura di tenere sempre in movimento e ben all'interno del campo visivo del suo nemico, nemico perlomeno per il momento, l'indemoniata lingua che instancabile lavora a dovere, in modo sapiente, il membro e le palle del terapeuta di fama mondiale, come la migliore professionista del settore.
Il professore geme, ormai in balia di eventi che non è in grado di gestire, incapace di una sia pur minima azione di difesa. Samantha cerca, facendo affidamento al suo formidabile istinto sessuale, iper-sviluppato nonostante la giovane età, l'atteggiamento da tenere più eccitante per il Professore. In pochi istanti capisce che al suo Maestro piace tantissimo essere guardato; quindi Samantha si mette a slinguare a più non posso avendo cura di fissare con gli occhi la faccia del professore...ciò le consente peraltro di cogliere ogni minimo sussulto della sua preda e tarare lo slinguamento parossistico alle voglie e ai desideri più reconditi del suo padrone di casa. Ciò porta il Professore in breve al limite dell'orgasmo; Samantha lo capisce e si mette all'istante in posizione di ricezione del getto di sperma che da un momento all'altro ella si aspetta che esca, sperando in modo abbondante, dal membro leccato per diversi minuti all'inverosimile. Samantha quindi si mette in ginocchio a gambe divaricate con la testa lievemente inclinata dietro, occhi spalancati, bocca spalancata, lingua totalmente di fuori, in attesa, con i sensi tutti attivati, pronta a scattare, come un portiere in attesa del tiro di un calcio di rigore, in direzione dei fiotti di sperma. E alla fine ecco il primo spruzzo che colpisce il naso e il labbro superiore della bocca, poi il secondo che in parte colpisce la fronte, in parte i capelli e in parte cade sul pavimento, poi il terzo che atterrà proprio in mezzo al seno, infine il quarto che gli spasmi del professore involontariamente indirizzano verso il ginocchio destro di Samantha e in parte sul pavimento. A questo punto Samantha è in uno stato di esaltazione cerebrale e anche sessuale talmente forte che non si rende nemmeno conto che dalla propria figa cola sulle cosce e poi anche sul pavimento un rigagnolo di suoi umori che quindi si mischiano allo sperma del Professore.
Con una parte della propria testolina Samantha pensa che il Professore ora è totalmente indifeso e che quindi va dato il colpo finale senza pietà, perché in battaglia, compresa la battaglia sessuale, ogni clemenza va bandita.
Quindi come una furia diabolica Samantha comincia a leccare e poi ad ingoiare lo sperma del Professore che è sparso un po' ovunque. Prima raccoglie lo sperma che ha sul corpo: faccia, capelli, seno e gambe; lo raccoglie, con metodo, con le dita che poi si lecca fino a succhiarsele. Invece per quello depositato sul pavimento, peraltro mischiato con i suoi umori, adotta un sistema diverso: non usa le dita per raccoglierlo ma direttamente la lingua avendo cura, quando lo fa, di guardare dritta negli occhi il Professore, leccandosi le labbra e mormorando ….buono....buono...
Il professore non può fare a meno di guardare e, straordinariamente, quello spettacolo lo eccita di nuovo. Il suo membro riprende vita e appena Samantha percepisce ciò, in un attimo è sopra lui, prima a spremere le ultime gocce di sperma leccandole e succhiandole con avidità, poi a slinguare l'asta del cazzo e infine a pompare come una forsennata. Il Professore geme di nuovo e Samantha sente dentro la sua bocca la sconcertante virilità del suo amato nemico, insospettabile vista l'età. A questo punto Samantha gli sussurra....”lo voglio dentro” … e in un attimo si mette a cavalcioni a gambe aperte sopra di lui guardandolo in faccia, naturalmente sempre con la bocca aperta e con la lingua di fuori. Con la mano destra Samantha afferra l'asta del cazzo del Professore e lo indirizza sul suo buco del culo; quindi con un unico colpo di reni lo fa affondare tutto dentro il suo eccitante deretano. Samantha lo sente dentro, caldo e possente, urtare contro le pareti rettali fino ad arrivare in fondo, nel punto in cui le innervature del culo della ragazza, sollecitate dal grosso membro, le restituiscono un piacere intenso e crescente che la fa scuotere tutta. Il Professore invece si gusta uno spettacolo eccezionale: il suo cazzo è massaggiato dal ritmato su e giù del culo di Samantha; inoltre le natiche se le sente sbattere, sode e toniche, sulla parte superiore delle cosce e sull'inguine. Poi a pochi centimetri può vedere sobbalzare, ad ogni colpo di reni di Samantha, le bellissime tette sferiche della studentessa, con capezzoli dritti e duri come chiodi; infine è continuamente slinguato in faccia dalla lingua della ragazza, lingua che in queste poche decine di minuti ha battuto tutti i record di attività.
Al crescere del piacere Samantha ficca due dita della mano sinistra dentro la figa fino a sentire il contatto con il cazzo del Professore che le stantuffa il culo. Infine il piacere raggiunge l'apice e Samantha ha un orgasmo anale e vaginale contemporaneo lunghissimo e di una intensità tale da farle perdere il lume della ragione per alcuni attimi. Il Professore, all'unisono, scarica ulteriori fiotti di sperma dentro il culo della ragazza, concludendo una prestazione che mai, alla sua età, avrebbe pensato di essere capace.
Finito il lungo orgasmare Samantha riprende il controllo della situazione. Forse il Professore è stato sconfitto ma per sicurezza meglio non correre rischi. Si alza in piedi, ancora incredibilmente pimpante e vogliosa, e guardando negli occhi il Professore si fruga con due dita nel buco del culo estraendo sperma misto ai suoi umori e poi prende a leccare sfacciatamente con gusto le dita così conciate.
Il Professore è stremato steso sul divano con la faccia stravolta dal ritmo sessuale forsennato imposto dalla guerriera Samantha.
P: basta Samantha. Non ne posso più.
S: si arrende?
P: si mi arrendo …. ma tu non puoi....
S: niente ma....la resa deve essere incondizionata, altrimenti continuo.
E nel mentre dice questa frase Samantha fa un'altra rovistata con due dita sul suo buco del culo continuando ad estrarre sperma misto ai suoi umori e a pochi centimetri dal Professore comincia a leccare con voluttà alternando lo sguardo sulla faccia e poi sul cazzo dello piscoterapeuta.
Il Professore capisce che non ha più alcun margine di trattativa.
P: Mi arrendo in modo incondizionato: hai vinto. Mi arrendo, parola d'onore di Professore.
A quel punto Samantha esulta con un salto in aria di gioia.
L'immagine iconica della scena è la raffigurazione fedele dello svolgimento dell'intera battaglia e del suo esito.
Da una parte la ragazza Samantha, non ancora ventenne, completamente nuda con sperma ed umori sparsi un po' ovunque: sui capelli, sulla faccia, sulle braccia, sulle mani, sulle gambe, tutti segni evidenti del furioso combattimento. Con la figa gocciolante di sugo denso biancastro. Con un rigagnolo di sperma e umori che fuoriesce lentamente dal suo buco del culo. Con dei seni pieni e rotondi con capezzoli ritti come se fossero sull'attenti. Con lo sguardo fiero e felice di chi sa di aver ottenuto una vittoria piena, totale, indiscutibile e con effetti irreversibili.
Dall'altra parte il Professore, cinquantenne, con i pantaloni calati fino ai piedi, sfinito da una battaglia sessuale in cui ha solo subito l'iniziativa della controparte, con il membro stremato da tante sollecitazioni mai provate nemmeno quando aveva 20 anni, la faccia inebetita dalla perdita della propria autorità e autorevolezza. Con lo sguardo contrito e abbattuto di chi sa di aver perso, ora e per sempre, senza alcuna possibilità di rivincita.
P: Samantha, cosa pensi di fare di me dopo questa mia resa incondizionata?
Samantha, raggiante, sorride. Ella, possiamo dire, che ora emana una luce intensa, un autentico bagliore che partendo dalla sua figura statuaria acceca letteralmente chi la guarda. E' davvero uno splendido esempio di femmina umana nata per il sesso, un vero e proprio demonio erotico. Con un guizzo si mette a gambe aperte sulla pancia del Professore e parla.
S: Beh, lei continuerà a fare il Professore con le sue belle conferenze. Diciamo che da oggi avrà anche altre cose da dire rispetto al solito....vero? Poi naturalmente la sera lei rincaserà tutto stanco e magari anche sudato, di certo bisognoso di una bella doccia. Bene, sarò io che mi preoccuperò di farle una bella doccia usando la mia lingua che leccherà, ogni sera, con precisione e sistematicità ogni parte del suo corpo. Per ricompensa avrò, tute le sere nessuna esclusa, una bella razione abbondante della sua crema.
E terminato di dire queste parole la ragazza apre la bocca e con la lingua si lecca le labbra.
S: sento ancora il sapore della sua crema. E' troppo buona per farne a meno!!
Fine prima parte.
P.S.
L'autore, sperando che il racconto sia risultato piacevole ai lettori e alle lettrici, è interessato a qualsiasi tipo di commento. In particolare alla valutazione sulla scorrevolezza, sulla trama, sulla coerenza del linguaggio utilizzato nei vari capitoli, sul successo o meno del tentativo di rendere crescente l'emozione suscitata in chi si è cimentato nella lettura.
Chi volesse interloquire con lo scrittore del racconto può farlo inviando e-mail presso:
br_1975@libero.it
Infine l'autore sta valutando l'ipotesi di produrre una seconda parte del racconto “Samantha e il Professore” (dove peraltro l'ossatura e l'inizio è già stato abbozzato) e una terza parte del racconto (dove, per ora, vi è solo una idea di trama). Anche sulla base dei giudizi dei lettori su questi 6 capitoli il sottoscritto deciderà se varrà la pena continuare il racconto.
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Samantha e il Professore - Prima parte - Capitolo quintoracconto sucessivo
Samantha e il Professore - Seconda parte - Capitolo primo
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