La mia vita

di
genere
incesti

Sono figlio unico e mi chiamo Carlo mio padre mori all’età di 38 anni in un incidente di macchina quando io avevo 7 anni, la mia mamma all’epoca aveva 32 anni, bellissima bionda alta 170 cm, corpo perfetto con un bel seno, la taglia non conta nulla, era semplicemente bello.
Alla morte di mio padre mamma cadde in una profonda crisi, si calmava un po quando alla sera
che si andava a letto mi portava con se nel lettone e mi abbracciava, dormivamo sempre abbracciati.

Restammo senza un soldo, lavorava solo papa, dovette cercarsi un posto di lavoro come impiegata in un magazzino.

A soldi non è che ce la passavamo male, bastavano per noi che non avevamo pretese, io quando lavorava andavo da nonna paterna e alla sera dopo la scuola andavo da mamma.
Una volta ho sentito un discorso tra la nonna e mamma che nonna diceva – Cara Anna, adesso è quasi un anno che sei vedova, dato che Carlo è ancora piccolo dovresti trovare un bravo uomo che possa farti compagnia e stare accanto a te anche nella vecchiaia, adesso che sei giovane e bella sarebbe facile trovare un nuovo compagno-
Mamma – disse mia madre – come puoi dire una cosa simile, io non mi sono sposata per avere un marito perché mi portasse a casa dei soldi o per fare sesso, io mi sono sposata perché amavo tuo figlio, andare a letto con un altro uomo sarebbe come tradirlo, sto bene con mio figlio.
Nonna le disse che avrebbe accettato le sue decisione e non ne avrebbe piu parlato.
Raggiunsi l’età di 18 anni e la vita continuava senza problemi, mamma non frequentò nessun uomo, e io non avevo ancora la ragazza, stavo bene cosi .

Una notte, non avendo sonno andai da lei e mi coricai fianco a fianco per parlare un po’ sperando mi venisse sonno, era girata verso di me e dormiva, dato che la camicia da notte era molto scollata le usci un seno, lo guardai meravigliato era gonfio e bellissimo con un capezzolo durissimo, probabilmente si stava sognando di fare l’amore.
Avvicinai la bocca su quel bottone e cominciai a succhiare prima piano poi aumentando il succhiotto.
Si svegliò mi guardò e mi strinse ancora di piu sul suo seno e disse – dai amore succhia che bello dai dai succhia è troppo bello mi sembra di allattarti, anche papa me lo succhiava sempre non fermarti continua che mi piace troppo.

Qualche giorno dopo mentre facevo la doccia la chiamai pregandola di lavarmi la schiena, avevo un braccio ingessato per una caduta con gli sci e non riuscivo a lavarmi tutto, mi lavò la schiena e facendomi girare mi lavò anche davanti, perfino il pisello che subito diventò duro.
Mamma---dissi---cosa mi stai facendo? Non sono mica un bambino.
Caro, per me sei ancora un bambino, te l’ho lavato tante di quelle volte.
Me lo puli per bene, lo guardò e poi me lo prese in bocca e lo succhiò, era bello ciò che mi stava facendo, mentre me lo succhiava mi guardava con occhi languidi e dato che la guardavo in modo strano, come se mi avesse letto nel pensiero mi disse, amore queste cose si fanno solo a chi si vuole bene e lo facevo sempre anche al tuo papa,
Era contento e felice e io gli donavo tutto il mio amore come lo sto facendo a te, ti amo Carlo.
Questa pratica andava avanti già da un mese e io un giorno per tastare un po’ il terreno le dissi-- mamma - chiesi incuriosito –se tu succhiavi il pisello a papa lui cosa faceva a te per farti piacere?
Il papa – rispose – dato che le donne non hanno il pisello mi leccava qui, adesso ti faccio vedere :
Detto ciò alzo la gonna sfilò le mutandine e mi fece vedere dove papa la leccava.
Era la prima volta che vedevo il sesso di mia madre, restai meravigliato ma allo stesso tempo incuriosito.
Ma quanti peli hai mamma.
Certo amore, prima quando c’era papa mi depilavo perché a lui piaceva cosi ma da quando non c’è piu non vedo la necessita di depilarmi.
Mamma se vuoi puoi depilarti ancora cosi io potrò regalarti il piacere che mi dai quando me lo prendi in bocca.
Quella sera stessa mentre io ero in vasca da bagno lei seduta sul bidè davanti a me si depilò tutta,
aveva una vagina bellissima adesso che era senza peli.
Venne da me mi lavò e disse – amore quando sei lavato e asciugato andiamo di la in camera da letto cosi ci doneremo amore, io te lo prenderò in bocca mentre tu mi leccherai e farai entrare la tua lingua all’interno, questo si chiama fare un 69.
Andammo sul letto, lei sotto e io sopra, lei me lo prendeva in bocca e io leccavo la sua patatina, godeva tutta e smaniava sotto le mie leccate, che bello amore sto godendo come quando papa mi leccava.
Quando la mamma doveva assentarsi per alcuni giorni per aggiornamento di programmi nel magazzino dove lavorava, mi mandava a dormire dalla nonna paterna, una donna di 64 anni vedova, con un fisico asciutto un bel culo e due tette buone da succhiare.
Un giorno volevo fare uno scherzo alla nonna mi nascosi sotto il letto della sua camera, lei mi chiamò alcune volte poi visto che non rispondevo la sentii dire tra se, -si vede che è andato a giocare con figlio del nostro vicino--, venne in camera da letto e chiuse la porta a chiave.
Si avvicinò all’armadio ed estrasse da un cassetto interno un dildo di plastica enorme con attaccato su una punta una ventosa, sarà stato lungo 30 centimetri e grosso all’incirca 5 cm, enorme tutto color pelle, chiuse l’armadio e lo fissò con la ventosa allo specchio dell’anta dell’armadio.
Si spogliò la gonna e le mutandine rimanendo nuda dalla cinta in giu.
Prima lo prese in bocca e poi si girò e lo fece entrare tutto nella sua figona, si scopò cosi per mezzora, godette non so quante volte in fine si staccò e lo infilò tutto nel suo buco del culo con non poca fatica, ma dato che era bagnato dei suoi umori entro quasi tutto.
Nel muovermi feci rumore e lei si staccò dal cazzo e mi scopri, mi sgridò e si mise a piangere, Carlo ti prego non dire niente alla mamma se no ci litigo e non mi guarda piu e non ti lascia piu venire da me a dormire.
Nonna non ti preoccupare alla mamma non dico niente se tu quando vuoi farlo mi chiami che cosi sto qui con te, vedrai che non ti tocco, stò solo a guardare cosi mi tocco un pò guardandoti.
Certo amore della nonna, anche se ciò non mi fa piacere acconsento, lo faremo domani, la tua mamma arriva dopodomani.
La sera dopo ci coricammo io e nonna ci coricammo nel lettone, ci abbracciammo e ci baciammo con lingua in bocca, continuavamo a baciarci leccarci, stesi sopra le coperte con la luce accesa ci guardavamo come eravamo fatti, io snello e giovane e lei un po’ sformata ma ancora desiderabile.
Le leccai tutto il corpo non tralasciando la sua figa, sapeva ancora di buono, sapeva di figa l’odore che piace a me, ci infilai dentro tutta la lingua mentre lei me lo prendeva tutto in bocca.
Eiaculai in 5 minuti ma il mio cazzo non abbassò la guardia, sempre in tiro.
La feci girare e mettere a pecorina, mi avvicinai per una leccatina e poi col mio cazzo non troppo grosso ma sempre duro glielo ho messo nel culo, appena lo senti dentro strinse i muscoli dello sfintere e me lo imprigionò, era una goduria estrema, sborrammo tutte e due.
Sborrò quasi subito ma io non lo tirai fuori e la scopai fino a quando la sentii godere per la seconda volta, quando ci staccammo mi riabbracciò e mi disse- amore adesso che ti ho trovato non ti mollo piu, troverò una scusa con tua madre per mandarti a dormire da me piu volte.

Alle superiori avevo una professoressa che insegnava educazione fisica, avrà avuto 37 anni circa, un bel viso ma grassoccia, con un culo enorme e due tette da succhiare.
Probabilmente mi avrà visto quando negli spogliatoi ci cambiavamo, che avevo un bel cazzo che era sempre in tiro, facevo fatica a tenerlo nascosto.
Un pomeriggio appena terminato l’allenamento mi disse- Carlo quando hai finito che hai fatto la doccia vieni nel mio studiolo che ti dovrei parlare di una cosa molto importante.
Alle quattro dopo la doccia, quando tutti erano andati via, non c’era piu nessuno nela scuola, entrai nel suo studiolo e subito lei chiuse la porta a chiave.
Mi si avvicinò e mi sussurrò – Carlo è tanto tempo che ci conosciamo e sono contenta di come partecipi alle lezioni, vieni abbracciami e stringimi cosi mi viene piu facile dirti alcune cose che mi stanno a cuore.
Mi avvicinai a lei e la strinsi a me, mi venne subito duro come l’acciaio, se ne accorse subito e mi sussurrò – ecco hai capito tutto lo sento dal tuo bel pisellone.
Mi infilò la mano nella tuta e me prese in mano, poi mi abbassò i pantaloni e sin inginocchiò prendendomelo tutto in bocca.
Ci sapeva fare, prima me lo scappucciò poi lo leccò dal glande fino alla base, poi lo prese tutto in bocca e incominciò un meraviglioso pompino.
In cinque minuti eiaculai e lei lo ingoiò tutto.
Hai visto come sono stata brava? Adesso devi farmi godere tu, dai spogliami tutta nuda.
Era nuda davanti a me, non era male anche se un po’ troppo piena, due tette enormi che subito mi attirarono e le succhiai con foga, lei emetteva gridolini di piacere mi incitava a succhiare forte fino a farle quasi male.
La sdraiai sul tappeto le divaricai le gambe, aveva una bella figa depilata ma con un ciuffetto birichino proprio sopra.
Mi sono preparata per te ieri sera, ti piace la mia patatina.
Professoressa l’hai bellissima, bella stretta proprio come piace a me ti farò godere vedrai.
Dopo una ripassatina con la lingua, quando la sentii pronta introdussi piano il mia glande, anche se era bagnata fece un po’ fatica, era proprio stretta, mi fermai per non farle male ma lei mi attirò a se facendolo entrare tutto fino in fondo con un colpo di reni.
Ha che bello dai pompa fammi tua sborrami dentro spaccami ma fammi godere, non ti mollo fino a quando mi brucia la figa.
La scopai per una buona mezzora facendole avere molti orgasmi, durai tanto anche perché mi aveva svuotato con un pompino.
Avevo il cazzo cosi duro da farmi male, lo tolsi e lei mi sgridò, la girai la feci mettere alla pecorina ma mentre lei si aspettava che la scopassi ancora in figa, io puntai il glande sul suo buchino e lo feci entrare piano piano, la figa era stretta ma il mio cazzo nel culo entrò come fosse stato di burro.
Ti piace il mio buchino Carlo? – sussurrò – in figa io non faccio entrare nulla se non il cazzetto di mio marito ma nel culo faccio entrare di tutto, ieri sera mi sono fatta entrare una bottiglietta di coca cola, nel culo è molto piu bello che in figa, dai pompa non fermarti che sto quasi per godere.
Finito tutto ci siamo rivestiti, lei non riusciva a stare in piedi, aveva le gambe molli e io la feci stendere sul divano per farla riposare un po’.
L’indomani a scuola ci siamo rivisti ma lei non mi degnò di uno sguardo, al che le chiesi come mai del suo comportamento.
Non rompermi il cazzo figliolo – disse in modo duro – non mi cercare piu, io non scopo mai due volte con lo stesso uomo, adesso me ne cerco un altro, vai che incomincia la lezione adesso.
Mi liquidò cosi come fossi un appestato.

Si andò avanti cosi per alcuni anni e tra pompini e leccate, scopate con mamma, con nonna, io raggiunsi l’età di 21 anni.

Da come andavano le cose e da come mamma mi succhiava il cazzo, quella pratica era dura a morire, anche se ero grandicello lei continuava a succhiarmelo e io sempre piu volentieri la leccavo ma nulla piu., si capiva che lei per una specie di competizione con la mia ragazza voleva di piu.
E una sera dopo essere stato in discoteca con la mia ragazza, ero già a letto ed entrò, si coricò al mio fianco, era estate e dormivo sopra, mi si avvicinò e si mise su un fianco davanti a me e disse- Carlo non ce la faccio piu, ho una tale voglia che scoppio, ti voglio amore.
Mamma ti amo ma amo anche la mia ragazza, non so se facciamo bene a farlo.
Cosa c’è di male a fare l’amore ci amiamo e poi nessuno sapra mai nulla, io non ti ostacolerò sui tuoi rapporti con Laura, cosi si chiamava la mia lei, stringimi ti voglio.
Strinsi mia madre a me al contatto mi venne duro come l’acciaio sollevai la camicia da notte, era senza mutandine, venne contro di me e sollevò la gamba per fare entrare la punta del glande nella sua patatina. Appena senti il glande nella patatina ebbe uno scatto incontrollabile, la tirai sopra di me e si impalò sul mio cazzo che non aspettava altro, ebbe un orgasmo intenso, sentii il suo miele scendere dalla sua vagina e colarmi sul cazzo e sulle palle.
La feci scendere e la misi sotto senza farlo uscire, continuai a scoparla per non so quanto tempo,
sborrai in lei 3 o 4 volte non mi si ammosciava mai e lei continuava a godere e si che avevo scopato anche Laura qualche ora prima.
Sfiniti ci siamo addormentati e abbiamo dormito abbracciati.
Al mattino al risveglio ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito cosa vuol dire amare una persona anche se si è mamma e figlio, è stato troppo bello….QUESTO è AMORE .
Avevo lasciato Laura e abbiamo continuato ad amarci fino a quando dovetti andare a militare.
Mamma soffri moltissimo dalla mia lontananza e dato che non poteva lasciare il lavoro, doveva aspettare a fare l’amore con me solo quando tornavo in licenza.
Quando tornavo in licenza scopavo con lei 2 o 3 volte al giorno, eravamo instancabili ma io quando ritornavo in caserma ero distrutto mi cedevano le gambe, ero arrivato al punto che il tornare in caserma era un toccasana, i miei commilitoni capirono che io scopavo troppo ma non sapevano con chi e mi invidiavano.
Terminato il militare incominciammo a scopare e una sera mamma mi disse – amore sai vorrei fare l’amore completo come facevo con papa, non lo facevo solo davanti ma anche dietro, a noi piaceva forse piu che davanti.
Mamma non vorrai dirmi che ti inculava? Non è un modo sporco per fare l’amore?
No amore farlo dietro è ancora piu bello perché sa di proibito e si riesce ad avere intensi orgasmi che ti squassano, dai che lo voglio fare, ti troverai contento, oramai siamo due amanti perfetti.
Va bene mamma ma però mi preoccupa il fatto che io ce l’ho piu grosso di papa e ho paura di farti male e poi e tanto tempo che non lo fai piu dietro.
Amore non preoccuparti di questo, lo sfintere non è di ferro ma è elastico, si tratta solo di ammorbidirlo e prepararlo a dovere e questo è compito tuo, però prima devo fare un clistere per pulire bene l’intestino cosi potrai entrarmi dentro senza preservativo perché con quello non mi piace, io voglio sentire tutto lo sfregamento del tuo pisellone.
Senti amore al solo pensarci mi sono bagnata tutta, tocca la mia micetta come di vuole.
Mamma dai vai a prendere tutto quello che serve che ti aiuto io a fare il clistere, sai che quando ti sei vuotata ne voglio fare uno io ma con il latte tiepido, a Laura piaceva da matti e godeva solo a farlo.
A sei un porcellino proprio come tuo papa, ma Laura non ha mai fatto l’amore anale?
Lei non lo voleva nel sedere ma solo farlo davanti e con il preservativo, a me proprio non piaceva, fare l’amore con il preservativo è come fare la doccia con l’impermeabile, come fai a godere.
Mamma prese tutto l’occorrente per il clistere, preparò dell’infuso di malva, riempi il serbatoio e si mise sul divano di fianco, io introdussi la cannula nel suo buchino e aprii il rubinetto.
Amore come è bello sentire il liquido caldo entrare, dovresti provarlo anche tu dopo male non fa ma ti fa sentire molto bene, ti lascia come un senso di pulizia rinfrescante.
Intanto che il liquido entrava nel suo buchino dalla sua vagina comparvero alcune gocce della sua goduria, si era bagnata solo a sentire entrare il liquido.
Dopo essersi svuotata volle fare il clistere anche a me, lo trovai bellissimo e la sensazione che si prova dopo è un senso infinito di pulizia.
Si sdraiò nuda sul letto a pancia all’aria tirò su le gambe divaricò le ginocchia e disse – amore io sono pronta per te però prima mi devi ammorbidire il buchino con la lingua e dopo mi devi spalmare attorno al buchino e un po’ anche dentro, vieni dai che ti voglio.
Mi avvicinai a mamma con il cazzo che aveva assunto misure da record e durissimo fino quasi a farmi male e incominciai a leccare il suo tesorino sentiva di fresco e di buono, intanto che lo leccavo continuava a stringere e rilassare lo sfintere, mi accorsi che era pronta.
Spalmai un po’ di crema fuori e dentro il buchino, le mie dita entravano come se fosse fatto di burro era rilassato.
Avvicinai la punta del glande e in cominciai premere per farlo entrare, con mia meraviglia entrava cm dopo cm con una facilità incredibile, sembrava che ci fosse già entrato dentro prima un cazzo due volte il mio.
Lo introdussi tutto fino alle palle e con mia soddisfazione per non avere fatto soffrire la mamma, volevo solo donarle amore e non dolore.
Dai amore – disse – scopami lentamente come faceva papa, io chiudo gli occhi e sogno che al tuo posto ci sia lui, sai era molto bravo a farmi godere.
La scopai cosi per una mezzora circa, non ce la facevo piu ma lei continuava a incitarmi, voleva terminare con il buchetto che bruciava perché diceva che cosi era come quando scopava con papa, disse che quando la scopava in culo sentiva il bruciore per tre giorni .
Ci sdraiammo sul letto stanchi mentre mamma mi raccontava tutto quello che faceva con papa, mi raccontò che lei voleva fare provare a papa cosa sentiva quando la scopava in culo, gli fece acquistare in un porno shop uno strapon, che sono quei dildi che le donne si applicano con cinture per soddisfare le loro amanti.
Papa si sottomise alla volontà della mamma per accontentarla, mi racconto che fece tutti i preparativi che facemmo noi prima, leccò il suo buco, spalmò la crema gli massaggiò il buco e si mise il tutto legato con cintura alla vita.
Si posizionò dietro papa e glielo infilò tutto fino in fondo, 28 cm per 4, 5 cm di diametro di cazzo, papa le disse piu volte di fermarsi perché faceva molto male ma lei fece finta di nulla e glielo piantò tutto.
Mamma si fermò dentro il culo un po’ per farlo abituare e quando papa non si lamentò piu incominciò a incularlo come faceva lui con lei.
Lo inculò cosi tanto che ad un certo punto papa eiaculò tre volte e disse alla mamma di non toglierlo perché ci aveva preso gusto e incominciava a piacergli.
In seguito – aggiunse mamma – lo facemmo tutte le volte che avevamo voglia, un’infinità di volte, e a papa piaceva sempre di piu .

Mi sposai all’età di 28 anni, la mamma ne compiva 53 ed era ancora una bellissima donna, scopando cosi tanto si sentiva ancora una femmina nel vero senso della parola.
Ma le nostre scopate erano calate anche perché io e mia moglie abitavamo a 5 chilometri di distanza e non potevo assentarmi per troppo tempo per non insospettire mia moglie e ci limitavamo a qualche sveltina.
Per noi abituati a scopare per ore non era il massimo e mamma cominciava a spazientirsi ed era sempre arrabbiata con me, era solo felice quando la scopavo prima in figa e poi in culo, ma facendo cosi alla sera non riuscivo piu ad accontentare mia moglie, il piu delle volte mi addormentavo sopra mia moglie con dentro ancora il cazzo, cosa che la faceva imbestialire e cosi si litigava in continuazione.
Caro maritino mio, io il cazzo lo voglio tutti i giorni, se tu non mi soddisfi mi faccio l’amante cosi impari.
Lo dissi a mamma che disse – amore, non voglio essere io la causa del fallimento del tuo matrimonio perciò sarà meglio smettere di fare l’amore con me, proverò, con una scusa a parlare con tua moglie per sapere se c’è qualcosa che posso fare io.
Mamma, forse è meglio che tu non ti intrometta nel nostro menage, non vorrei che la situazione peggiorasse.
Amore, lascia fare a me troverò una scusa per avviare il discorso.
Le cose dopo che mamma parlò con mia moglie migliorarono, seppi in seguito come era andata a finire.
Mamma andò da mia moglie con una scusa banale, cosa le abbia detto non lo so nemmeno ora ma quello che so e che senza accorgersi si sono trovate ad abbracciarsi e baciarsi per poi finire a letto a lesbicare.
So che la volta successiva che mia mamma andò trovarla portò con se lo strapon per farlo provare in figa e nel culo a mia moglie.
Da quella volta due volte a settimana mia madre, quando io sono al lavoro, viene a casa mia e si scopano a vicenda, ho perfino montato una telecamera che registra tutto quello che avviene sul letto della nostra camera e devo dire che non ho mai visto due donne scopare in figa e in culo come loro, sono delle vere maiale.
Non ho detto nulla a mia moglie ne a mia madre che so che loro scopano e lesbicano ma le cose migliorarono a meraviglia, con mia moglie scopo 3 volte alla settimana e con mia madre nei wekend quando vado a trovarla.
Sono passati dal matrimonio 19 anni ed è nata mai figlia Chiaretta che ha 18 anni, bellissima come la sua mamma, sta per andare alle medie e le cominciano a spuntare le tettine, è alta 165 cm, una vera donnina tutto pepe.
Mi moglie venne ricoverata per un’operazione di appendicite e dovette rimanere all’ospedale per 10 giorni, dovetti pensare a tutto io in casa, fare la spesa, lavare i piatti e accudire a Chiaretta.
Una sera c’era un temporale con tuoni e lampi e lei venna a dormire nel lettone, mi abbracciò e il mio cazzo si induri’, ero a disagio e imbarazzato e lei continuava ad avvicinarsi.
Quando senti che il mio cazzo le premeva sulla pancia disse- ma papa cosa è che hai di cosi duro nel pigiama, non sarà il tuo pisello vero?
Ma cosa ne sai di piselli Chiaretta?.
Papa non sono scema, a scuola ho visto quello di alcuni compagni di scuola che per vantarsi di chi ce l’ha piu grosso lo fanno vedere a noi per sapere il nostro parere.
Papa me lo fai prendere in mano?
Chiaretta ma cosa chiedi, non hai l’età per queste cose, piu avanti quando sarai grande e ti sposerai lo potrai fare, adesso no chiaro?
Non mi ascoltò, scopri le lenzuola, mi abbasso i pantaloni del pigiami e me lo tirò fuori.
Lo prese in mano me lo scappellò e disse – papa è bellissimo, ma come farà a entrare tutto in una patatina piccola?
Non capii piu niente, ero in preda ad una voglia di scopare non risposi ma la lasciai fare, mi stava facendo una sega come una esperta. Godetti in 5 minuti e lei nell’attimo che stavo godendo mi prese in bocca la punta del glande, non riusciva a prenderlo tutto la sua bocca era di una bambina, e ingoiò tutto lo sperma che usciva dal mio cazzo.
Hai visto papa che non abbiamo sporcato le lenzuola.
Chiaretta tu non la racconti giusta, ma tu hai gia fatto pompini?
No papa, ho visto la mamma quando lo fa a te, una sera mi sono nascosta nell’armadio, quello che sta di fronte al lettone e che ha una fessura grande, e ho visto che ti piaceva moltissimo, poi tu l’hai fatta girare e hai messo il tuo pistolone nel buchino dietro della mamma e lei ti diceva, dai spaccami il culo amore, che bello dai fallo entrare di piu che sto godendo.
Non sapevo piu cosa fare, sapeva tutto di noi e ci aveva anche visti, sudavo freddo a pensare cosa era successo nel lettone, sentivo ancora la sua bocca intorno al cazzo.
Si alzò in piedi davanti a me, si tolse il pigiama, levò le mutandine e mi mise la sua fighetta davanti alla mia faccia.
Io inebetito non sapevo cosa dire ne fare, lei sbloccò la situazione e disse –papa ti piaccio, la mia patatina è bella, dai dimmelo lo voglio sentire da te, toccami sei il mio papa mi hai fatto tu e la mamma.
Si avvicinò di piu’, allargò le gambe e apri le grandi labbra per farmi vedere il suo buchino piccolissimo era bellissimo, sarebbe stato un peccato rovinarlo con un cazzo come il mio.
Vedendo ghe guardavo ma non dicevo nulla, si sdraiò vicino a me sollevò le gambe e divaricò le ginocchia mettendosi in posizione ginecologica e disse – papa vieni leccamela come fai con la mamma, non preoccuparti resterà fra noi sarà il nostro segreto.
Come un automa mi girai verso di lei e incominciai a leccare quella meraviglia, lei mi guardava estasiata e io avevo il cazzo di nuovo in tiro, vedendo che ero infoiato mi fece sdraiare mi venne sopra facendo un 69, riusci a prendermi in bocca la cappella e dopo alcuni minuti eiaculai ancora nella bocca, anche Chiaretta godette, sentii il suo liquido colarmi sulla bocca e io continuai a lapparla, era troppo bello.
Mia moglie ritornò dopo alcuni giorni dall’ospedale e con mia figlia non successe piu nulla, il nostro menage proseguiva tranquillamente e con mia figlia non se ne era piu parlato, era il nostro segreto.
Finita la scuola Chiaretta era sempre in casa, mia moglie in ufficio e io un giorno mi presi una vacanza perché in ufficio stavano traslocando, volevo sistemare il giardino e mi misi in tuta.
Mia moglie ritornò per pranzo e mi disse che doveva andare con una sua collega a controllare dei dati sul computer di una loro filiale e non era sicura di rientrare per la notte, si sarebbero fermate a dormire in albergo. Mi telefonò piu tardi che si sarebbero fermate là anche il giorno dopo.
Andai a dormire e di notte sentii qualcuno che alza le coperte per venire a letto, pensai che era mia moglie che era rientrata tardi e voleva farmi una sorpresa, ma era Chiaretta.
Mi scopri completamente, a forza mi levò il pigiama, lei era già nuda, mi venne sopra e simulando un amplesso continuava a sfregare la sua patatina sul mio cazzo che era diventato di marmo, ma non lo fece entrare anche perché sarebbe stato impossibile.
La lasciai fare, non dissi nulla volevo vedere dove voleva arrivare.
Papa dai fammi godere come fai con la mamma.
Chiaretta, la mamma ha la vagina piu grande della tua è abituata al mio pisello, se lo faccio entrare ti slabbro.
Papa non dicevo di mettermelo nella patatina, io dicevo come fai con la mamma che glielo metti anche nel sederino.
Sei pazza il tuo buchino è troppo stretto non riuscirei mai a farlo entrare, ti sfonderei.
Dai che proviamo, mi spalmo della crema e poi ti vengo sopra io, se mi fa male smettiamo, va bene?.
Prese della crema e se la spalmò sul buchino, io prima feci entrare un dito per spalmare anche l’interno e poi quando si senti pronta venne sopra di me aprendo le gambe cosi io vedevo la sua fighetta aprirsi, a quella vista mi venne ancora piu duro ma lei si abbassò piano piano fino a fare toccare la punta del glande sul suo forellino, era veramente piccolo.
La vedevo abbassarsi e vedevo il mio cazzo che era entrato pochissimo, il suo viso era una smorfia di dolore, le dissi di alzarsi tanto non sarebbe mai entrato e se entrava la spaccavo.
Stai zitto papa, io questa sera voglio sentirlo tutto dentro come la mamma perciò lo faccio entrare.
Si muoveva piano facendolo entrare poco e farlo uscire per poi abbassarsi ancora, il glande entrò tutto, lei si fermò qualche attimo per abituarsi alla grossezza e adesso veniva il bello, il mio cazzo dietro è piu grosso che la cappella, ma lei spinse come per andare di corpo e con mia meraviglia lo vidi scomparire tutto nel suo fiorellino.
Hai visto papa che l’ho fatto entrare tutto, sento tirarmi maledettamente la pelle ma non si è rotto nulla, adesso ci rilassiamo un po’ poi devi scoparmi come fai con la mamma, voglio sentire il tuo sperma entrare nel mio pancino.
Mi muovevo lentamente per alleviare il dolore ma lei godeva e non sentiva dolore era troppo ingoiata, sicuramente avrà preso da mia madre sua nonna, gran scopatrice.
Quando lo tolsi vidi un buco enorme che piano piano si richiuse e tornò come prima solo che era tutto arrossato, glielo baciai era troppo bello .
Papa adesso che la strada è aperta lo voglio fare almeno 2 o 3 volte alla settimana, capito.
Facemmo l’amore facevamo l’amore tutte le volte che avevamo voglia, senza farci sorprendere da mia moglie, era piu bello adesso che il suo buchino era diventato un bel buco, entrava tutto fino alle palle e lei godeva sempre di piu, mi diceva – papa- la patatina la lasciamo per il mio futuro marito ma a te lascio il culo tutte le volte che lo vuoi.
Mia figlia si sposò all’età di 20 anni perché rimase incinta e non abbiamo piu fatto l’amore, ma durante le nozze conobbi la mia con suocera, una donna di 43 anni, separata dal marito, molto bella, la feci ballare e subito mi si sfregò contro per sentire se mi veniva duro, io mi staccai un e lei mi sussurrò, dai che so che sei un porco fammelo sentire .
A quel punto girando in un angolo della sala da ballo un po’ in penombra spinsi il bacino contro la sua pancia e feci sentire che cazzo avevo sotto.
E’ duro al punto giusto, proprio come piace a me, quando me lo fai provare?
Domani ho un giorno libero se vuoi vengo a casa tua ma guarda che io non voglio la tua figa, voglio il tuo culetto, la figa mi viene fuori dalla testa, ho scopato troppo nella mia vita, adesso preferisco il culo delle donne e un pompino dopo l’inculata.
Tu sei pazzo, ho una figa bellissima e vengo a darti il culo?
Se non vuoi farti fare il culo allora non se ne fa nulla.
Tornammo al tavolo e lei non mi rivolse piu la parola per tutta la sera, invece mia moglie mi fece un pompino con ingoio da favola.
Alcuni giorni dopo la mia con suocera mi chiama in ufficio per dirmi – Carlo sei libero domani pomeriggio? Vorrei parlarti.
Domani se vuoi ci troviamo sul piazzale del centro sportivo, ciao bellissima con suocera.
All’indomani arrivai nel piazzale e lei era già la con la macchina, posteggiò e feci salire sulla mia, salendo scopri le gambe, aveva una gonna corta che come fu in macchina si riusciva quasi a vedere le mutandine rosse.
Senza parlare la portai in un motel fuori città, appena in camera come una furia si denudò e mi disse – dai spogliati che ho una voglia matta di prenderlo nel culo, voglio provare mi sono già fatto un clistere per riceverti dentro di me, dai fai in fretta che poi dopo ti spompino e ti faccio crollare dal godimento.
Mi spogliai anche io, lei si mise subito in posizione pecorina, feci per leccare il buchino per prepararlo ma lei aveva già spalmato il buco di crema emolliente, allora diedi una leccatina alla figa per poi introdurre lentamente il cazzo nel suo culo, entrò cosi bene che pensai perfino che prenderlo li era una pratica ricorrente.
Sotto i colpi del mio cazzo la feci sborrare tante volte che alla fine mi implorò di fermarmi che non ne poteva piu dal bruciore.
Dopo mi fece un pompino che durò un’eternità, continuavo a godere e lei non si staccava, ho provato a staccarla ma lei per vendetta voleva farmi crollare, ci riusci cosi bene che adesso sto scrivendo con un portatile la mia storia in un letto d’ospedale.
I medici mi hanno detto che l’infarto è stato fortissimo, che sono salvo per miracolo e in seguito, se ci sarà un seguito dovrò dimenticare le scopate con delle scopatici.
Speriamo che riesca ancora a raccontare il seguito.
scritto il
2010-05-13
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