Un difficile caso di contrabbando: introduzione
di
il benci
genere
dominazione
L’agente Duro annuiva soddisfatto: finalmente aveva la sua prima FICA sul tavolo, aperta, solo sua: l’annusò con piacere e tentò anche una leccatina.
Ripensò a quanto aveva dovuto sudare per ottenerla, poi, davanti ai sorrisi ironici dei colleghi che erano stati costretti a mettergliela sul tavolo, si ricompose e prese a due mani la tanto agognata pergamena che lo classificava Fantastico Insuperabile Capo Agente.
Si alzò con la pergamena in mano e la mise al posto della precedente SFIGA (Stupido Fallito Imbranato Generico Agente) che così a lungo l’aveva perseguitato.
Tutto aveva avuto inizio a causa di un cupo, bruttissimo atto di violenza che mai era stato di dominio pubblico perchè commesso da una delle quattro cariche più alte dello stato (e quindi non perseguibile). L’agente Duro prese in mano per l’ennesima volta il verbale della denuncia resa dalla ragazza e da lui stesso stilato in una stanzetta di ospedala:
“L'anno duemilasei del giorno ventisette di quel mese che i ciuchi vanno in culo e portan sei, la signorina G:F. di anni 16 dichiara quanto segue: “Avevo appena trovato uno strano pacchetto di sigarette e me ne stavo tranquillamente seduta sulla scalinata quando si è fermata una limousine dalla quale ne è sceso un ometto che, con magistrale arte, mi ha attirata come giovanetta sciocca in questo hotel ove, tenuta ben ferma dall’autista e da un altro tipo nella classica posizione a buopunzoni su un tavolo, dopo essere montato su una sedia, ha tentato di incularmi. Fortunatamente grazie alle micro dimensioni del suo uccello, non c’è riuscito. Purtroppo, dopo lungo ansimare ha aperto la mia borsetta, si è fregato una di quelle sigarette, se l’è sfumazzata e … apriti cielo, spalancati terra! mi ha messo in culo dieci dita di grossa fava lucida e forbita, ha avuto un’erezione di quasi 4 ore, la fava gli è raddoppiata fino a quasi triplicare il volume e la lunghezza del cazzettino di poco prima è arrivata ad essere smisurata. In quelle quattro ore me lo ha messo dappertutto e avrà avuto almeno una ventina di orgasmi consecutivi.”
Seguiva la cartella clinica del pronto soccorso:
“Accertamento nell'ano strapazzato della parte che ben può dirsi lesa.
Con tale violenza fu sfondato che lo stomaco ormai non ha difesa
nei giravolti che fa l'intestino, che pare molto simile a un catino. È un condotto slabbrato che dall'ano va diritto all'insù fino al palato, di cui si scorge il rosso melograno occhieggiando dal culo frantumato.
Darebbe, direi quasi, l'impressione di guardar nel traforo del Sempione”
Non c’era altro, mi limitai a sequestrare lo strano pacchetto di sigarette buttandolo nel cesso (sono un antitabagista convinto) e insieme a Karen, la mia compagna di lavoro e di vita, ce ne tornammo a casa per farci una scopatina.
Il giorno dopo,venerdì, si scoprì che la ragazza aveva ritirato la denuncia contro ignoti, che aveva acquistato in contanti un appartamentino di un migliaio di metri quadri affacciato su Piazza della Signoria in Firenze pagandolo 50 euro (spese comprese) e tutto sembrava finito.
Ripensò a quanto aveva dovuto sudare per ottenerla, poi, davanti ai sorrisi ironici dei colleghi che erano stati costretti a mettergliela sul tavolo, si ricompose e prese a due mani la tanto agognata pergamena che lo classificava Fantastico Insuperabile Capo Agente.
Si alzò con la pergamena in mano e la mise al posto della precedente SFIGA (Stupido Fallito Imbranato Generico Agente) che così a lungo l’aveva perseguitato.
Tutto aveva avuto inizio a causa di un cupo, bruttissimo atto di violenza che mai era stato di dominio pubblico perchè commesso da una delle quattro cariche più alte dello stato (e quindi non perseguibile). L’agente Duro prese in mano per l’ennesima volta il verbale della denuncia resa dalla ragazza e da lui stesso stilato in una stanzetta di ospedala:
“L'anno duemilasei del giorno ventisette di quel mese che i ciuchi vanno in culo e portan sei, la signorina G:F. di anni 16 dichiara quanto segue: “Avevo appena trovato uno strano pacchetto di sigarette e me ne stavo tranquillamente seduta sulla scalinata quando si è fermata una limousine dalla quale ne è sceso un ometto che, con magistrale arte, mi ha attirata come giovanetta sciocca in questo hotel ove, tenuta ben ferma dall’autista e da un altro tipo nella classica posizione a buopunzoni su un tavolo, dopo essere montato su una sedia, ha tentato di incularmi. Fortunatamente grazie alle micro dimensioni del suo uccello, non c’è riuscito. Purtroppo, dopo lungo ansimare ha aperto la mia borsetta, si è fregato una di quelle sigarette, se l’è sfumazzata e … apriti cielo, spalancati terra! mi ha messo in culo dieci dita di grossa fava lucida e forbita, ha avuto un’erezione di quasi 4 ore, la fava gli è raddoppiata fino a quasi triplicare il volume e la lunghezza del cazzettino di poco prima è arrivata ad essere smisurata. In quelle quattro ore me lo ha messo dappertutto e avrà avuto almeno una ventina di orgasmi consecutivi.”
Seguiva la cartella clinica del pronto soccorso:
“Accertamento nell'ano strapazzato della parte che ben può dirsi lesa.
Con tale violenza fu sfondato che lo stomaco ormai non ha difesa
nei giravolti che fa l'intestino, che pare molto simile a un catino. È un condotto slabbrato che dall'ano va diritto all'insù fino al palato, di cui si scorge il rosso melograno occhieggiando dal culo frantumato.
Darebbe, direi quasi, l'impressione di guardar nel traforo del Sempione”
Non c’era altro, mi limitai a sequestrare lo strano pacchetto di sigarette buttandolo nel cesso (sono un antitabagista convinto) e insieme a Karen, la mia compagna di lavoro e di vita, ce ne tornammo a casa per farci una scopatina.
Il giorno dopo,venerdì, si scoprì che la ragazza aveva ritirato la denuncia contro ignoti, che aveva acquistato in contanti un appartamentino di un migliaio di metri quadri affacciato su Piazza della Signoria in Firenze pagandolo 50 euro (spese comprese) e tutto sembrava finito.
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