Figlia, moglie, madre modello - 6° Cap.

di
genere
incesti

Figlia, moglie, madre modello

6° Cap. – Mio padre

Come ogni sera, dopo aver cenato, eravamo seduti sul divano… io in mezzo ai miei amanti… con le cosce spalancate poggiate sulle loro gambe tenevo i loro cazzi in mano e li segavo lentamente e lascivamente… mio marito alla mia destra, il mio adorato figlio alla mia sinistra.
Mi piaceva da morire stare in mezzo a loro, sentire le loro mani che mi accarezzavano contemporaneamente… e loro due ormai avevano preso un ottimo affiatamento per farmi godere… mentre uno mi sgrillettava il clitoride, l’altro infilava e muoveva le dita nella fica… mentre questo mi scopava, il primo spostava le dita dal grilletto al buchetto del culo e, dopo averlo accarezzato, me le infilava dentro e con mia grande gioia prendeva a incularmi… e dopo un po’ il primo toglieva le dita dalla fica per martoriarmi di nuovo il grilletto… ed io volgevo il viso a destra e a sinistra per baciare e sliguare alternativamente i miei dolci amanti.
Avevamo appena terminato di raccontare a mio marito l’incontro che avevamo avuto, io e mio figlio, con la portiera e suo figlio… un incontro veramente appagante sotto tutti i punti di vista.
“Avresti dovuto vedere, Mario, con che amore e passione scopavano madre e figlio… stavano esaudendo il loro più grande desiderio represso per anni… mentre il figlio la scopava riempiendole la fica con il suo cazzo, la madre, Gina, lo abbracciava… lo stringeva contro il suo corpo… lo accarezzava … lo incitava a fotterla sempre più forte… a farla godere… godere… a sborrarle dentro la fica… e lo riempiva di baci… sulle labbra… sulle guance… sugli occhi… non so quante coppie, diciamo “regolari”, godono con la stessa passione e lo stesso trasporto…”
Mio marito era pienamente d’accordo.
“Si, è vero, noi abbiamo scopato con tanta gente, abbiamo fatto tante maialate, ma il godimento che proviamo nel fare sesso con nostro figlio è stupendo e indescrivibile. Bisogna solo provarlo per poter giudicare, fare sesso tra genitori e figli, in completa libertà e convinzione, senza costrizioni e violenze è un qualcosa veramente di sublime… dalla nostra esperienza credo fermamente che non c’è cazzo che possa far godere una donna più di quello del proprio figlio e, ne sono certo, nessuna fica può far godere un uomo più di quella della propria figlia…”
“E’ vero… anche mio padre ne era entusiasta…” esclamai, senza pensare a ciò che dicevo. Cazzo, avevo parlato troppo, presa come ero dall’eccitazione. Ma ormai era fatta!
“Che c’entra tuo padre… cosa stai dicendo…!” mi chiese Mario fissandomi negli occhi.
“Non è che tra te e tuo padre Paolo…?”
Non terminò la frase, attendeva solo una risposta. Capii che ormai non potevo più fingere.
“Dopo il rapporto che si è ormai instaurato tra noi tre credo sia sciocco tenermi ancora dei segreti. E’ vero, prima che mi sposassi io e mio padre facevamo dei giochino molto divertenti per entrambi… oddio, niente di particolarmente grave… lui mi inculava e io lo spompinavo… non mi ha mai scopato… diceva che doveva rispettare la mia fica che doveva essere predominio solo di mio marito…! Ti ricordi, amore, la prima volta che me lo hai messo nel culo e lo hai trovato bello aperto? Io ti dissi che la causa erano stati gli oggetti che mi infilavo nel culo quando mi masturbavo per godere di più: mentivo! Era stato il cazzo di mio padre a prepararti la strada!”
Mio marito e mio figlio mi guardavano sbalorditi!
“”Brutta troia… perché non me lo hai detto?... potevamo inserire tuo padre nei nostri giochi… sarebbe stato stupendo… pensa… scopare con marito e padre insieme… al solo pensiero già mi si indurisce il cazzo… non credo che Paolo si sarebbe tirato indietro…”
“Hai ragione, amore, ma come potevo pensare che tu avessi accettato che io scopassi con mio padre? Un conto è godere insieme a degli amici come abbiamo sempre fatto, ma farlo con il padre è un po’ diverso… sai che ti amo tanto e temevo di perderti se tu avessi saputo; mio padre, inoltre, come sai, ha sempre stravisto per te, ha sempre detto che eri il marito che aveva sempre sognato per sua figlia e io non volevo rovinare tutto….”
“Mamma, ti adoro… sei una bomba… ti sei scopata tuo padre, tuo marito e tuo figlio… sei la figlia, la moglie e la mamma che tutti vorrebbero avere…”
Sorrisi.
“Grazie, tesoro, lo prendo come un piacevole complimento…”
“Ma dicci, Olga, come è iniziato tra te e tuo padre?”
“Si, però mentre vi racconto masturbatevi reciprocamente… mi eccita vedervi… anche io mi sgrilletto la fica… sarà più eccitante sentire come è iniziato il mio rapporto incestuoso con mio padre…”
Mi alzai dal divano e mi scosciai sulla poltrona di fronte a loro e cominciai a passarmi le dita tra le labbra della fregna, intanto Franco e Mario, di fronte a me, seduti vicino sul divano, avevano cominciato a smanicarsi e il cazzo reciprocamente.
Iniziai il mio racconto.
Povero papà, sono io che lo ho portato sulla strada del vizio e della depravazione. Allora avevo 18 anni e la causa di tutto fu la mia amica del cuore, Angela.
Come tutti i giovani parlavamo spesso di sesso, dei ragazzi e ci confidavamo tutti i nostri desideri e le nostre prime esperienze.
Un giorno Angela mi confessò di aver visto casualmente il padre masturbarsi mentre vedeva un film porno e di come fosse rimasta piacevolmente colpita nel vedere il suo cazzo: cominciò a decantarmi la sua bellezza, di quanto fosse grosso, di come al confronto i cazzi dei nostri compagni, ai quali talvolta facevamo qualche sega, sembrassero solo dei pisellini e del piacere che aveva provato nel vedere suo padre sborrare con il viso stravolto dal godimento: la sborra sembrava non finire mai di schizzare dal cazzo!
Questo racconto di Angela mi turbò moltissimo: cominciai anche io a sentire un forte desiderio di vedere il cazzo di mio padre.
Cominciai a spiarlo di nascosto quando si faceva la doccia e anche quando faceva l’amore con mia madre: il suo cazzo era enorme, bello e mi chiedevo come facesse quel cazzo così grosso ad entrare nel corpo di mia madre, sia nella fica che nel culo.
Comunque mi limitavo a guardare il suo cazzo e a masturbarmi: godevo moltissimo!
Finché un giorno Angela non mi confidò che era riuscita a sedurre il padre: la visione del suo cazzo l’aveva drogata ed aveva fatto del tutto per averlo, finché non ci era riuscita.
Un giorno si era fatta trovare dal padre a cosce spalancate che si masturbava la fica: l’uomo non era riuscito a resistere a quella scena e così iniziò il loro rapporto incestuoso.
Quel racconto con tutti i particolari sulle leccate di fica, sui pompini e sulle sborrate in bocca mi accese di un forte desiderio: anche io volevo godere del cazzo di mio padre.
Angela era forse più brava di me? Se era riuscita lei a scoparsi il padre, perché io dovevo essere da mano?
Spiando mio padre avevo capito che amava il sesso sotto tutte le sue forme ed io, benché giovane, mi sentivo già una gran troietta: perché avrei dovuto fallire?
Dipendeva solo da me!
Cominciai a stare per casa sempre svestita, con gonnelline corte che mostravano cosce e culetto e canottiere che mettevano in risalto il mio seno. Poi, quando c’era lui, assumevo sempre pose sconce, sempre a cosce larghe in modo che vedesse bene le mutandine che mi coprivano la fica.
Ovviamente anche il suo comportamento nei miei confronti cambiò: io fingevo di non accorgermene ma vedevo che approfittava di ogni situazione per guardarmi la fica e il culo, quando gli davo il bacio della buona notte o del buon giorno mi stringeva stretta a se per sentire il mio corpo contro il suo.
Sentivo la mia fica bagnarsi sognando il momento opportuno per sferrare il mio attacco.
Mi ero accorta che spesso papà quando andava in bagno per fare solo pipì non chiudeva la porta.
Un pomeriggio che mamma era uscita lo sentii andare in bagno senza chiudere la porta. Mi dissi:”Olga, questo è il momento… o la va o la spacca…!”
Entrai in bagno e lo vidi con il cazzo in mano davanti il water.
“Oh, scusa papà, non sapevo fossi qui…”
Mi guardò incredulo, mentre sempre con il cazzo in mano cominciò a fare pipì.
Guardai il suo cazzo e poi lo fissai negli occhi.
“Posso aiutarti?”
“Ma…”
prima che potesse parlare mi avvicinai e gli presi il cazzo in mano mentre seguitava a fare pipì.
“Ma… Olga…”
Non lo ascoltavo, ma seguitai a tenergli il cazzo in mano finché non finì: ma quando terminò di urinare non tolsi la mano…
Cominciai lentamente a muovere la pelle del cazzo su e giù e lo sentivo indurirsi sempre di più… sensazione stupenda…
“Ma… Olga… che fai… togli la mano…”
Lo disse solo per salvare le apparenze, ma non fece nulla per togliermela dal cazzo…
“Ti prego, papà… fammelo toccare un po’… una mia amica mi ha confidato che è bellissimo prendere in mano un cazzo… ti prego… fammi sentire cosa si prova… non l’ho mai fatto (mentii!)… non vorrai mica che toccassi il cazzo dei miei compagni… mi giudicherebbero una puttana… non vorrai di certo questo… dai… rimarrà un nostro piccolo segreto… non saprà mai niente nessuno…”
Mentre parlavo avevo seguitato a muovere il cazzo che, data anche la situazione, si era ingrossato in maniera inverosimile: per quanto era grosso non riuscivo a chiudere la mano.
“Oh, papà… è bellissimo il tuo cazzo… come è duro… ha ragione la mia amica… è molto piacevole tenere un cazzo in mano… grazie papà… per farmi provare questa magnifica sensazione…”
“Olga, tesoro, mi stai facendo una sega… Dio… mia figlia mi masturba… mi fa una sega… uuuuuummmhhhhh… ancora… ormai hai cominciato… non ti fermare…”
Mentre seguitavo a segarlo mi strinse a lui, infilò una mano nelle mie mutandine sul culo e con il medio cominciò a titillarmi il buchetto del culo… cominciai a bagnarmi la fica come una troia…
“Olga, figlia mia… ti rendi conto che stai facendo una sega a tuo padre?...”
“Si, papà…”
“Non dici niente?...”
“Si, papà… spingimi il dito dentro il culo… sento che mi piace molto… la mia amica non mi ha detto che era bello anche farsi infilare un dito nel culo…”
“Oh, si, figlia mia… ti infilo il dito nel culo… quanto sto godendo… ti inculo con il dito… vieni… baciami…”
Sentii il dito penetrarmi tutto nel culo, mentre avvicinava la bocca alla mia.
Cominciammo a baciarci infilandoci reciprocamente le lingue in bocca: gli sputai in bocca un po’ della mia saliva… lo sentii fremere… mi sputò in bocca la sua saliva… cominciammo a scambiarci le salive in un bacio osceno.
Prese a muovere il bacino avanti e indietro per aiutare il movimento della mia mano sul suo cazzo, mentre con il dito mi inculava… dentro… fuori…
“Bambina mia, quanto mi stai facendo godere…”
Così dicendo tolse la mia mano dal cazzo, se la portò alla bocca e ci sputò sopra ricoprendo il palmo di saliva.
“Bagnami il cazzo… è molto più piacevole…”
Passai la mano su tutto il cazzo spalmandolo di saliva.
“Uhm… che bello figlia mia… tra poco sborro…”
“Papà, toccami la fica… con l’altra mano… sul grilletto… la mia amica mi ha detto che così gode insieme al suo uomo… ma non togliere il dito dal culo…”
“Che sia benedetta la tua amica…”
Con la mano sinistra infilò il dito medio tra le labbra della fica… era un lago…
“Tesoro… sei fradicia…”
“Si, papà… sono eccitatissima… sto godendo tanto… fammi sborrare insieme a te…”
“Oh, si tesoro… uhmmm… sborriamo insieme… padre e figlia… godiamo insieme…”
Cominciò a masturbarmi il clitoride mentre, con mio grande godimento, sentii che le dita nel culo erano diventate due!
Allargai le gambe per sentirmi meglio le dita nella fica e spinsi indietro il culo per farmi entrare in fondo le dita… sentivo che avrei sborrato subito tanto ero eccitata. Aumentai il ritmo della sega e papà aumentò il ritmo del bacino.
“Baciamoci, amore… e sborriamo…”
Riprendemmo a slinguarci oscenamente… lo sentii irrigidirsi… ondeggiai il bacino… verso le dita sulla fica e verso le dita nel culo.
“Ooooohhh… figlia mia… sborro… mi stai facendo sborrare… aaaaaaaahhhh… mia figlia mi fa sborrare… aaaaaaaaaaaaaaahhhhhh… schizzooooooooo…”
“Anche io… muovi le dita sul grilletto… cosììììììììììììììììììììììììì… siiiiiiiiiiiiiiiii… siiiiiiiiiiiiiii… inculami forteeeeeeeeeeeee… siiiiii… eccoooooooooooooo… aaaaaaaaaah… anche io… sborroooooooooooooooooooooo… ti sborro in mano… sulla mano di mio padre…”
Mi aggrappai a lui per non cadere dal godimento, mentre sentivo gli schizzi della sua sborra riempirmi la mano… la spalmai tutta sul suo cazzo… mentre rimanemmo abbracciati… lingua in bocca…!!!!
Dopo un po’ ci riprendemmo.
“Olga, figlia mia, che sega mi hai fatto… mi hai fatto fare una sborrata bestiale… grazie tesoro… si vede che sei proprio portata a giocare con il cazzo…”
“Grazie, papà, sono felice che ti abbia fatto godere… vedrai che le prossime sborrate saranno ancora più belle…”
Mio padre mi guardava incredulo.
“Come… le prossime sborrate?... vuoi dire che hai intenzione di giocare ancora con me?
“Perché… tu no?
“Oh, tesoro mio… credevo ti fossi voluta togliere uno sfizio con tuo padre… dopo quello che ti ha detto la tua amica… e che fosse finito tutto qui… davvero vuoi continuare?”
“Certo che voglio continuare… questo è solo l’inizio… oggi pomeriggio ci siamo solo presentati uno all’altro… credi che dopo aver conosciuto il tuo cazzo me lo faccia scappare?... pensa papà… avere dentro casa senza dover cercare fuori un bel cazzo con cui posso giocare quando voglio e tu una passera e un culetto giovani sempre disponibili… cosa possiamo volere di più… e poi la mia amica mi ha raccontato tante altre cose… solo che mi vergogno di chiederlo…”
“Ma non devi vergognarti, bambina mia… dimmi… cosa ti ha detto la tua amica?”
“Che è anche molto bello prendere il cazzo in bocca… farselo arrivare in gola… leccarlo… leccare le palle… ed anche… si… anche leccare il buco del culo… a lei piace molto… infilarci la lingua dentro… mi ha detto che all’uomo piace molto…”
“Ma la tua amica è proprio una gran troia…”
“Oh, si… è una gran porca… mi piacerebbe essere troia come lei… godere tanto come fa lei…”
Papà mi strinse ancora di più a se e con mio gran piacere vidi che il cazzo si stava nuovamente ingrossando.
“Figlia mia, mi stai facendo nuovamente eccitare… se sarai brava e non dirai mai niente a nessuno di quello che facciamo il tuo papà ti insegnerà tante belle cose… diventerai una gran troia… con grande gioia di tuo marito…”
“Oh, lo vedo… ti sto facendo nuovamente eccitare… mi fa piacere… significa che ti piaccio… si sta ingrossando ancora il tuo cazzo… papà insegnami ad essere la tua troia… ti prego…”
“Con grande gioia tesoro… vuoi cominciare?... la tua amica ti ha parlato del piacere che si prova a prendere il cazzo in bocca… allora dai… troia di papà… spompina il cazzo di tuo padre…”
Non aspettavo altro! Mi inginocchiai davanti a lui e imboccai subito il suo cazzo già bello duro: spinsi la bocca fino a toccare con le labbra il suo ventre e sentii la cappella arrivarmi in gola! Il suo cazzo aveva il sapore della sua sborra!
“Cazzo, Olga… ma sei una pompinara nata… me lo hai preso tutto in bocca fino in gola… che gusto… neanche tua madre ci riesce… le da fastidio… ooooooh… sei brava… fammiti scopare in bocca…”
Cominciò a chiavarmi in bocca… avanti e indietro… ad ogni colpo sentivo le palle sbattermi contro il mento… con le mani afferrai le sue natiche e aiutai il suo movimento…
“Aaaaah… troia… pompinara… mi stai succhiando l’anima… dai… dai… figlia mia… è il più bel pompino della mia vita… aaaaaaaahhhhh…”
Seguitai a succhiare e a spingermi il cazzo in gola… lo sentivo durissimo… sentivo le natiche indurirsi… stava quasi per sborrare… gli misi una mano tra le gambe e gli ficcai un dito nel culo!
“Aaaaaaaaaaaaaahhh… bellooooooooooooooooo… come hai fatto a sapere che mi piace… puttana… inculami… inculami e succhiami… non è che la tua amica ti ha detto anche del piacere che si prova a farsi sborrare in bocca?”
Mi rammentai che a lui piaceva sentire le parole oscene quando godeva: lo avrei accontentato!
“Ah. Brutto porco… ti piace farti inculare dalla tua bambina… credo che il tuo culo vorrebbe di più e non solo il mio dito… bastardo… mi dispiace non avere un cazzo per incularti come si deve… si è vero, mi ero dimenticata… la mia amica mi ha detto quanto è bello farsi sborrare in bocca… giocare con lo sperma… e tu avresti il caraggio di sborrare in bocca alla tua bambina… vero? Padre snaturato… dimmelo… vorresti sborrarmi in bocca mentre ti inculo?... dimmeloooooooooo…”
“Siiiiiiiiiiiiiii… troia… voglio sborrarti in bocca… ti prego… fammiti riempire la bocca di sperma… e muovi il dito nel culooooooo… daiiiiiiiiiiii…”
“E allora daiiiiiiii… porco schizzami in bocca… sborraaaaaaaaaaaaaaaaaa…”
“Ooooooooooooh, siiiiiiiiiiiiiiiiiiii… ti sborro in boccaaaaaaaaaaaaaaaaaaa… figlia miaaaaaaa…. Prendilaaaaaaa…. La sborra di tuo padreeeee… sborroooooooooo….”
Gli spinsi tutto il dito nel culo, mi prese la testa con entrambe le mani e mi spinse verso il suo ventre… la punta del cazzo mi era arrivata in gola… il primo schizzo andò direttamente in gola e lo ingoiai… poi cominciai a sentire tutti gli altri schizzi… non ce la facevo ad ingoiare tutto… papà capì e si ritrasse un po’ lasciandomi solo la cappella tra le labbra… la sborra seguitava a riempirmi la bocca…
“Tienila in bocca, tesoro… non la ingoiare tutta… senti il suo sapore… ti rendi conto che hai in bocca la sborra di tuo padre… vieni… baciami… passami un po’ di sborra… fammi sentire il mio sapore…”
Così dicendo mi baciò con la bocca aperta… ed io gli sputai in bocca la sborra che mi era rimasta… un po’ di sperma cominciò a colare dalle nostre labbra… ma seguitammo a baciarci e a leccarci fino a pulirci reciprocamente i visi dalla sborra.

Così è cominciato il rapporto con mio padre. Mi ha insegnato tante porcate, a godere nel prenderlo nel culo e quando mi inculava con quel suo cazzone mi diceva spesso:
“Tuo marito mi ringrazierà per averti allargato il culo… lo troverà bello, morbido e accogliente… se poi troverai un marito intelligente che ti permetterà di provare qualche altro super cazzo con il culo già bello allenato proverai solo piacere e non dolore…”
Come ho già detto mi ha masturbato, leccato la fica, ma non mi ha mai scopato. Diceva:
“A sverginarti anche la fica mi sembrerebbe di fare un torto a tuo marito… dovrà essere lui a chiavarti per primo.. poi dipenderà da te e da lui se farti provare il piacere di altri cazzi…”
L’ultimo incontro lo abbiamo avuto il giorno prima del nostro matrimonio.
Sono stata quasi un’ora con il suo cazzo nel culo: ne conservo un ricordo stupendo!
Prima di lasciarci mi baciò e mi accarezzò a lungo.
“Bambina mia, ti ringrazio per tutti i piaceri che mi hai dato in questi anni… da domani apparterrai completamente a Mario, tuo marito. Torneremo ad essere normali padre e figlia e non dovremo assolutamente far trasparire i nostri segreti… sii felice…”
Da allora sono trascorsi quasi venti anni e tra noi non c’è stato più niente, anche se talvolta devo confessare non mi sarebbe dispiaciuto risentire il suo cazzo in culo o in bocca!

Per tutto il tempo del mio racconto mio marito e mio figlio si erano masturbati reciprocamente: sentendo i particolari del mio rapporto incestuoso e vedendomi masturbarmi la fica spalancata avevano due cazzi stupendi.
“Mamma, il tuo racconto mi ha messo addosso una eccitazione tremenda… sarebbe bellissimo vederti chiavare con nonno e farti sborrare in bocca…”
Mio marito rincarò la dose.
“Si, penso proprio che dovremmo recuperare il tempo perduto. Che ne diresti amore di sedurre nuovamente tuo padre? Pensi che dopo tutto questo tempo abbia ancora desiderio di te? Mi sta venendo in mente di organizzare qualcosa di carino per scoparcelo…”
“Mario, amore, come ho detto tra me e mio padre non c’è stato più niente, ma questo non significa che io non mi sia accorta dai suoi sguardi durante questi anni quanto lui non abbia mai smesso di desiderarmi, anche se io ho fatto sempre finta di non accorgermene… come devo confessare, senza falsi pudori, che lo desidero pure io… sono certa, conoscendolo, che non si farà scrupoli a scoparsi la figlia insieme al genero… organizza qualcosa di eccitante per adescarlo… al resto penserò io con la mia innata troiaggine… quando lo avremo coinvolto nei nostri giochi uniremo anche Franco, suo nipote…”
“Oh, mamma, grazie…”
“Ok, Olga, invita tuo padre a cena per sabato sera, tu Franco va con i tuoi amici e lasciaci casa libera… mi piacerà vedere come si comporterà Paolo, tuo padre… al resto penserò io… coadiuvato ovviamente dalla tua splendida fica…”

Sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere.
di
scritto il
2010-07-06
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