Cornuto portami tua moglie che la voglio inculare

di
genere
corna

I personaggi di questa storia contemporanea e molto verosimile sono tre:

T)Teresa La troia
C)Carlo Il cornuto
S)Salvatore uno degli stalloni che chiavano la moglie del cornuto.

--------------------------
Un giorno qualunque a casa della coppia squilla il telefono fisso:

S-Pronto..-
C-Pronto....pronto...-
S-Pronto...mi senti?
C-Si...si...la sento ma chi parla?-
S-Ma chi sei...sei tu...il cornuto?-

Dopo una pausa di silenzio:

C-.....sono io Carlo...-

S-Ah...meno male che sei tu per un momento avevo timore che fosse uno di quei coglioni che tua moglie si porta a casa per farsi montare..!

C)Ma lei chi è...scusi?-

Lo stallone scoppiando in una fragorosa risata:

-Ma come chi sono...e mi dai del lei...non mi riconosci e sì che ti ho chiavato quella troia di tua moglie per 2 settimane di fila al mare!-

C-Ah sei tu....sei tu....Salvatore?!-

Ha risposto con voce malcerta il cornuto aggiungendo subito dopo:

-....lo sai che dopo essere stata con te al ritorno dal mare abbiamo scoperto che Maria era incinta...-

S-Ma...che mi dici...che bella notizia e...sai anche chi è il padre?
Non penserai mica che sia io con tutti i cazzi che tua moglie si è presa a Riccione prima che arrivassi io?-

C-No..no...Maria mi ha assicurato che il bambino è mio...sai dopo 20 giorni dal nostro rientro abbiamo fatto l'amore e non mi ha fatto mettere il preservativo come fa di solito e dopo una settimana abbiamo scoperto che era gravida.-

S-Pfuiii...meno male mi avevi fatto spaventare...allora auguri...tanti auguri di nuovo!-

S-Tua moglie è in casa?-

C-Si!-

S-Falla preparare e portamela a casa che ho voglia di chiavarmela.-

C-Come a casa...a casa tua? E tua moglie!?-

S-Mia moglie non c'è è andata per qualche giorno da sua madre.

A proposito dille alla troia di prepararsi la valigia col cambio per una settimana....solo camicette gonne e pantaloni senza reggiseni ne mutande tanto non servirebbero a niente lo sai com'è quella lì vuole essere sempre pronta quando le viene voglia di cazzo!-

Mentre Carlo accennava un timido tentativo di dissenso Salvatore interrompendolo bruscamente:

-Non fare storie cornuto!

Aiutala a prepararsi e portamela subito a casa!

A proposito.....falla uscire in minigonna,senza mutande ne reggipetto e portala a fare un giro al centro commerciale prima di venire da me così potrà eccitarsi facendo un po' di esibizionismo e quando arriva la trovo già pronta,arrapata e con la fica bagnata....me la voglio chiavare subito appena entra in casa e tu non azzardarti a toccarla...capito!-

-Si!-

Ha risposto Carlo con un filo di voce.

Dalla cucina la moglie che aveva sentito il marito parlare al telefono:

-Chi era?-

C-Salvatore.-

T-Salvatore chi?-

-Quello di Riccione.-

Aveva risposto il marito come parlando tra se e se.

T-Salvatore? e perché non me lo hai passato....lo sai che sono quasi due mesi che aspetto una sua chiamata...sei proprio un coglione buono a nulla...neanche il tuo mestiere di cornuto riesci fare bene! Proprio un coglione sei!

Che ti ha detto?-

Il marito a testa bassa e con un filo di voce:

-Vuole vederti.-

-Come vuole vedermi...solo questo ti ha detto?

Dove? Quando? E poi...ti ha detto solo questo?-

-No...ha detto che vuole stare con te...-

Lei saltando e gridando di gioia:

-Ti ha detto che vuole chiavarmi vero...vero che ti ha chiesto di portarmi da lui per farmi chiavare?-

Il marito con tono sempre più dimesso:

-Si? E mi ha anche detto di portarti subito a casa sua ma di farti fare prima un giro al centro commerciale....senza...mutande...-

Lei sempre più esuberante è corsa verso il marito e mentre l'abbracciava felice diceva:

-Che porco quel Salvatore....scommetto che ti ha detto che voleva trovarmi già pronta e bagnata...che bello...che bello...ti meriti un bacio per questa notizia!-

Mentre gli accarezzava i capelli e gli baciava la fronte come fosse un bambino riassumendo un'aria seria e pensierosa gli aveva chiesto:

-Ma come a casa sua....e quella troia della moglie? Come fa con quella puttana?-

C)-E' partita e starà fuori qualche giorno...anzi mi ha anche chiesto di farti preparare la borsa col ricambio per una settimana.-

Lei sempre più allegra:

-Wow...vado in bagno a prepararmi e tu per favore preparami la valigia che poi mi devi depilare le ascelle la fica e tra le chiappe....sai...Salvatore ha una vera adorazione per il mio culo e mi vuole liscia e profumata.

Mi raccomando metti in valigia i vestiti più sexi e l'intimo più bello.-

Lui:

-Salvatore vuole che non porti mai mutande e reggiseno.-

La moglie dal corridoio mentre si spogliava correndo verso il bagno:

-Ah...ha detto così...allora mettimi solo l'intimo che mi hai regalato la settimana scorsa quello col perizoma a filo d'argento col cuoricino rosso sulla fica e il reggiseno a balconcino sai...non l'ho ancora indossato e credo proprio che gli piaceranno le mie poppe nude appoggiate su quei calici argentati!-

Quando la moglie dopo un rilassante bagno a base di sali dal profumo esotico era uscita dalla vasca il marito aveva già finito con la valigia e con delicatezza l'aveva aiutata ad asciugarsi.

Poi mentre lui la depilava lei,seduta sulla bergere a cosce spalancate gli accarezzava i capelli e di tanto in tanto gli prendeva la mano,l'accompagnava a farsi accarezzare la pancia pregna ed ansimando piano con voce dolce e sensuale gli parlava:

-Amore...accarezzami il ventre...senti come cresce il nostro piccino...come sarà bello farmi accarezzare da te quando comincerà a muoversi e scalciare....il mio amore...il nostro bambino...il suo paparino!-

Poi dopo una pausa di languido abbandono mentre il marito riprendeva a depilarla incuneandosi col rasoio tra i gonfi glutei intorno alla rosellina anale aveva ripreso a parlargli:

-Sai tesoro....per evitarti il fastidio di depilarmi con la pancia gonfia ogni volta che devo incontrare qualcuno, per la settimana prossima ho preso l'appuntamento con la mia estetista per una epilazione definitiva....avrò bisogno della tua carta di credito.

A proposito....ho pensato anche a te e ne ho parlato con la ragazza addetta all'epilazione e mi ha assicurata che non avrebbe alcun problema a farlo anche su di te.

Sono convinta che togliendo tutto quell'inutile pelo che te lo fa sparire il tuo cazzetto diventerà almeno un po' più visibile.-

Lui con tono allarmato:

-No...no...non voglio che la tua estetista mi veda....-

-Senza lasciarlo terminare la moglie esibendo un sarcastico ghigno ironico:

-Ma Carlo di cosa ti preoccupi...la mia amica sa che mi ami e che sei un cornuto e sa anche quale è il motivo che mi ha spinta a cercare nuovi amanti.

Sa che hai un cazzetto inutile e che le poche volte che giochiamo te ne vieni prima ancora che io ti tocchi.

Per fortuna che abbiamo trovato quei preservativi mignon altrimenti ogni volta inzozzeresti tutto con la tua sborratina precoce.

E poi...perché credi che Salvatore voglia che mi porti prima a fare un giretto al centro commerciale...vuole che tutti vedano quanto sei cornuto e magari che mi faccia anche chiavare nei bagni da qualche sconosciuto mentre tu fai la guardia davanti alla porta.

E' un vero porco quel Salvatore lo sai...anche al mare qualche volta mi aveva chiavata con la fica ancora piena dello sperma di un maschio che lui stesso mi aveva procurato.

Che maiale! Un giorno mentre tu eri in spiaggia mi ha portata in una cabina dove mi aspettavano tre maschioni.

Mentre uno mi chiavava in bocca gli altri due insieme mi riempivano il culo e la fica.

Alla fine dopo che avevano tutti sborrato riempiendomi ogni buco li aveva mandati via e mi aveva chiavata aggiungendo la sua sborra a quella dell'altro ragazzo.

Mentre sborrava mi aveva ficcato la lingua nella bocca ancora impastata di sperma.

Ricordi? E' stato quel giorno che vedendo il mio costume bagnato solo tra le cosce alla tua domanda avevo risposto che mi era scappata un po' di pipì invece ero piena di sborra davanti e didietro e quando ti avevo baciato in bocca avevo giustificato il sapore strano dicendoti che era una caramella al rabarbaro.

Che maiale...che porco...che meraviglia di maschio e...che cazzo che ha Salvatore!

Se tu lo avessi visto capiresti il perché della mia smania di rivederlo.

Mmmmmm....il solo pensiero di andare da lui con la sborra che mi cola sulle cosce mi sta facendo bagnare...leccami un po' amore altrimenti usciamo che ho già la fica grondante.

Su...su....cornutino mio non fare quella faccia so che piace anche a te quando mi guardano sotto la minigonna e fanno quei commenti su quanto io sia troia e tu cornuto e so quanto ti piacciano le mie grida di piacere quando origli dietro la porta.

Lo sai che ogni volta che mi accompagni nei miei giri di esibizione e di caccia poi trovo sempre le tue mutande sborrate?!-

Il marito dopo averla ben depilata ed averla fatta godere con la lingua,l'ha aiutata a truccarsi e scegliere l'abbigliamento più adatto al programma previsto:

Minigonna jeans con la cintura bassa sotto l'ombelico e con la pancia gonfia scoperta ed esibita con conturbante sensualità.

La striminzita gonnellina scendeva appena sotto l'attaccatura dei glutei.

Una maglietta bianca corta ed aderentissima non nascondeva praticamente nulla delle sue forme prosperose ed un paia di scarpe dalla zeppa altissima che le conferivano un'aspetto dominante sulla figura minuta e dimessa del suo cornuto.

Il trucco pesante ed i capelli raccolti completava la sua mise da troia mangiauomini.

Mentre in macchina l'uomo si dirigeva verso il centro commerciale,riprendendo il precedente discorso della moglie sulle qualità di Salvatore e con tono liberatorio le aveva rivelato:

-Amore...non ricordi che.....il ...coso di Salvatore io l'ho già visto?

So com'è fatto e perché ti piace tanto e poi....-

Lei interrompendolo con tono curioso:

-L'hai visto? Quando? Non mi avrai mica spiata mentre ero con lui?-

-No...no...amore!

Non ti ho mai spiata il fatto è che quando vi siete conosciuti,avete bevuto sino ad ubriacarvi e vi siete fatti accompagnare da me nella nostra stanza in albergo....non lo ricordi?-

Lei sempre più stupita:

-No non ricordo....cioè....vagamente..ricordo solo che al mattino mi hai svegliata col caffè mentre lui giaceva addormentato al mio fianco.

Ricordo che ti avevo chiesto come mai fosse li e tu mi avevi risposto che era stato male e che per non lasciarlo solo l'avevi portato in camera nostra.

Ricordo bene però tutto quello che era successo al suo risveglio e tutti i giorni successivi quando tu ci lasciavi sempre la camera a disposizione per la notte ed andavi a dormire nella sua stanza.

Sei stato un vero amore ed io non finirò mai di essertene grata!-

Lui:

-Quella notte sul nostro letto avete subito fatto l'amore e poi vi siete addormentati.

Dopo un po' Salvatore si era svegliato e mentre tu dormivi ti aveva presa ancora per altre due volte senza che tu ti svegliassi però...godevi ed ansimavi nel sonno mentre lui ti montava.

Dopo averti goduto dentro per la terza volta,mi aveva fatto avvicinare e mi aveva fatto leccare il tuo sesso pieno del suo liquido ancora caldo e mi aveva anche obbligato a ripulirgli il membro con la lingua.

Tu dormivi e non ti eri accorta di niente ed io l'avevo pregato di non raccontarti di quella umiliazione.

Ecco ora sai tutto e sai anche che ho constatato di persona la potenza di Salvatore pensa che mentre lo leccavo nonostante che fosse già venuto tre volte lo sentivo grosso e duro come se fosse ancora eccitato.-

Lei:

-No...no...Salvatore non mi ha mai raccontato questa cosa ma io sono contenta che tu abbia verificato personalmente di cosa parlo quando mi riferisco a lui e alla belva che ha tra le gambe.-

Quando sono arrivati al centro commerciale già al parcheggio Teresa era subito stata notata da un gruppo di giovinastri che non le hanno lesinato pesanti commenti con dirette allusioni al suo stato di gravidanza ed al cornuto in sua compagnia.

Lei non si era scomposta e chiedendo scusa al marito,aveva preso per mano i 4 giovani e con loro si era appartata dietro un furgone parcheggiato in posizione discreta e defilata.

A quel punto con la spavalda sicurezza che la caratterizzava aveva subito messo in difficoltà i ragazzi chiedendo loro di esibire i loro "argomenti".

Erano tutti molto giovani e dunque,le loro dotazioni erano alquanto insufficienti.

Solo uno di loro aveva un cazzo già "maturo" scuro,grosso e duro al punto da meritare le attenzioni di Teresa la quale rivolgendosi a tutti aveva chiesto sollevandosi la gonna di quel poco che permettesse di vedere il grilletto turgido e le grandi labbra gonfie come un frutto esotico:

-Secondo voi questa qua e questa qua-

Indicando con la mano la fica e la pancia gonfia

-Possono essere accese e gonfiate da uno dei vostri fiammiferi?

Fatevi una sega e vediamo se riuscite a sborrare mentre succhio il cazzo del vostro amico!-

Detto fatto e mentre in ginocchio succhiava il membro del ragazzo più dotato gli altri intorno a lei si masturbavano.

Lei si era accorta che il giovane stava venendo solo quando aveva sentito il flusso di sperma che le scaldava la lingua ed anche gli altri ragazzi avevano goduto in silenzio.

Di fronte a quella prova di timidezza di quel gruppetto che al primo incontro era parso sicuro ed arrogante Teresa si era commossa:

-Ragazzi...voi siete venuti non vorrete mica lasciarmi in bianco...guardate come piange la mia micina!-

Aveva detto sollevando il gonnellino e mostrando la fica lucida di umori.

-Adesso andiamo nella mia macchina e mentre mio marito fa la guardia a turno mi farete godere con la lingua.-

Tutti i ragazzi l'avevano leccata facendola godere(questa era la sensazione che avevano avuto i giovani)ed il più grande era persino riuscito a chiavarla sborrandole dentro la fica che a malapena era riuscito a sentire tanto era larga e bagnata.

-Amore...mi compri delle scarpe più adatte al mio stato!

Sai tutte quelle che mi hai regalato hanno il tacco altissimo e col pancione che cresce non credo che andranno bene.-

Aveva detto Teresa al marito quando erano già nel centro commerciale notati da tutti i visitatori.

I maschi la guardavano sbavando di desiderio mentre le donne la scrutavano con invidia e disgusto.

Nel negozio di scarpe vi era solo il proprietario vicino alla cassa ed una commessa impegnata con un cliente.

Per la prova delle scarpe scelte Teresa si era seduta su una panca che dava le spalle all'ingresso e dunque nessuno se non il proprietario che le stava provando le scarpe poteva sbirciare tra le sue cosce ben aperte.

Il marito si aggirava curioso tra gli scaffali mentre l'uomo sempre più eccitato con mano tremante cercava di calzare le scarpe senza riuscirvi alla provocante cliente:

-Senta perché non andiamo nel camerino....li mi potrà prendere bene le misure ed infilarmi senza essere disturbati....vedo che lei ha un bel pacco di...scarpe...-

Gli aveva bisbigliato lei con tono ammiccante facendogli l'occhiolino.

-Va bene signora ma...con suo marito...?-

-Ah...lui...non si preoccupi lui è un cornuto e farà buona guardia quando lei mi....prende le...misure!-

-Carlo...amore...guarda che io vado con questo signore per vedere il modello e le misure.....fai tu la guardia davanti al camerino per favore!-

Nel camerino lei si era subito inginocchiata e dopo avergli aperto la patta aveva esclamato:

-Avevo ragione...questo mi calzerà alla perfezione!-

Senza perdere tempo aveva cominciato a spompinarlo.

Fuori dal camerino giungevano nitidi i gemiti del maschio e quando già ben duro aveva cominciato a chiavare la donna appoggiata con la testa sulla panca e col culo all'altezza del suo nerboruto membro,anche gli ansimi della donna giungevano ben distinti oltre la tenda leggera sino agli orecchi del marito e degli altri clienti.

-Senti amico...ad un cazzo così non posso non far provare anche il culo sai...mio marito prima di uscire di casda mi ha fatto un clistere per prepararlo per il mio amante dal quale mi sta portando.

Se lo usi anche tu non credo che qualcuno se ne accorgerà...dacci dentro e prenditi anche quello!-

All'uomo non pareva vero di avere tra le braccia una troia di quel calibro e muovendosi ed agitandosi come un ossesso alternava potenti affondi nella fica e nel buco del culo della cedevole e disponibile femmina.

Finalmente dopo alcuni orgasmi della donna quando entrambi,come ubbidendo ad un preciso comando avevano cominciato a godere insieme i grugniti del maschio e le grida della donna si potevano sentire anche fuori dal negozio sin oltre il corridoio del centro commerciale.

Era stata una chiavata imprevista,meravigliosa e liberatoria che aveva coinvolto i protagonisti in modo incontrollabile e totale e solo più tardi si sarebbero resi conti di quanti interessati spettatori avessero richiamato.

Il marito come sempre,anche in guardia fuori dal camerino,alle grida della moglie,si era sborrato nelle mutande.

-Ma sai quante seghe mi sono fatto ripensando a te quando ti vedevo passare davanti al mio negozio...e quante volte avevo sperato che tu entrassi...-

Aveva confessato il negoziante ancora ansimante e col cazzo gocciolante.

-Ma perché non mi hai mai chiamata?

Un cazzo così non me lo sarei certo fatto scappare.-

Aveva risposto lei.

-Ma sai ti vedevo sempre con lui...-

-Chi il cornuto? Non preoccuparti per lui!

A proposito...lo sai che sborri come un cavallo?

Sono completamente piena...vieni qui che ti ripulisco la proboscide con la bocca poi rimettiti in ordine esci e chiedi a mio marito di darti i Tampax che ho nella borsa.

Non voglio perdermi nemmeno una goccia del tuo sperma ma non posso certo uscire con la fica che gronda come una fontanella.-

-Ma come faccio a chiedere io il tampone a tuo marito?-

Lei d'impulso ad alta voce:

-Carlo....adesso ti mando questo signore...dagli due Tampax che ho la fica come una sorgente!-

Mentre con due tamponi si chiudeva la falla l'uomo tra le scontatissime richieste di nuovi incontri le aveva anche offerto le scarpe gratis.

Teresa per tutta risposta:

-Come gratis? Le scarpe te le fai pagare e come da mio marito poi dai a me i soldi!

Dovrebbe ringraziarti per avergli chiavato e fatto godere la moglie altro che gratis e poi....lo sai che mentre tu mi chiavavi il cornuto avrà goduto e si sarà sicuramente sborrato nelle mutande senza neanche toccarsi?

Chi credi che dovrà lavare le mutande sporche? Io!-

Dopo che il marito aveva pagato le scarpe e lei era stata rimborsata avevano salutato e si erano finalmente diretti a casa di Salvatore.

-Amore ti chiamo io in questi giorni e ti faccio sapere quando questo porco si deciderà a rimandarmi a casa dal mio maritino...baci...baci....-

Salvatore era già nudo con l'enorme cazzo già teso ed aspettava la troia dietro la porta.

Quando lei era entrata senza parlare si era appoggiata al muro,aveva allargato le cosce e sotto lo sguardo ipnotizzato di Salvatore sollevando la minigonna si era sfilata i Tampax intrisi di sperma e glie li aveva messi in bocca poi,mentre dalla sua fica colavano copiosi rivoli di sperma,aveva sollevato una coscia ed aveva lasciato che il suo amante tenendola la gamba sollevata le scivolasse dentro col suo enorme e pulsante palo di carne per unire come piaceva a lui la sua sborra a quella degli amanti che l'avevano preceduto.

La settimana volò in fretta per Teresa coinvolta in giochi erotici di ogni genere e con ogni possibile combinazione.

Fortunatamente era già incinta altrimenti con tutti i negri e stalloni di ogni razza che Salvatore le aveva portato di chissà quale colore sarebbe nato il bambino.
scritto il
2014-09-20
3 6 . 9 K
visite
1
voti
valutazione
2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.