Ricordi (4)
di
pallera
genere
bisex
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Nel frattempo io continuavo a fare con C. tutto quello che facevamo.
In realtà col passare del tempo il mio uccello si era progressivamente ingrandito e allungato e in particolare la cappella si era gonfiata parecchio. Era la cosa che preferivo nei miei giochi solitari. La guardavo gonfiarsi mentre mi segavo lentamente la mattina nel mio letto ripensando alle cose fatte con C. Mi bagnavo il palmo della mano con la saliva e poi la strofinavo con movimenti circolari sempre più veloci fino a far uscire qualche goccia. Poi con la mano lubrificata dal mio sburro continuavo il movimento arrivando all’orgasmo con un gusto tutto particolare.
Altre volte mi mettevo a pancia in giù e cominciavo a strofinare la cappella sul lenzuolo riuscendo ad arrivare all’orgasmo anche in questo modo.
E una mattina di una domenica mentre tutti in casa ancora dormivano, mi ero messo a pancia sotto a fare questa cosa pensando di far l’amore con una ragazza. Mi ero abbassato i pantaloni del pigiama e pensando che mio fratello stesse ancora dormendo avevo cominciato a “scopare” il materasso con gusto.
Ad un tratto sento una mano posarsi da sopra il lenzuolo sopra il mio culo e la voce di mio fratello che sussurrando mi dice: - che fai porcello?......
(continua)
Nel frattempo io continuavo a fare con C. tutto quello che facevamo.
In realtà col passare del tempo il mio uccello si era progressivamente ingrandito e allungato e in particolare la cappella si era gonfiata parecchio. Era la cosa che preferivo nei miei giochi solitari. La guardavo gonfiarsi mentre mi segavo lentamente la mattina nel mio letto ripensando alle cose fatte con C. Mi bagnavo il palmo della mano con la saliva e poi la strofinavo con movimenti circolari sempre più veloci fino a far uscire qualche goccia. Poi con la mano lubrificata dal mio sburro continuavo il movimento arrivando all’orgasmo con un gusto tutto particolare.
Altre volte mi mettevo a pancia in giù e cominciavo a strofinare la cappella sul lenzuolo riuscendo ad arrivare all’orgasmo anche in questo modo.
E una mattina di una domenica mentre tutti in casa ancora dormivano, mi ero messo a pancia sotto a fare questa cosa pensando di far l’amore con una ragazza. Mi ero abbassato i pantaloni del pigiama e pensando che mio fratello stesse ancora dormendo avevo cominciato a “scopare” il materasso con gusto.
Ad un tratto sento una mano posarsi da sopra il lenzuolo sopra il mio culo e la voce di mio fratello che sussurrando mi dice: - che fai porcello?......
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