L'iniziazione

di
genere
masturbazione

Ecco i miei ricordi delle prime seghe e come sono stato iniziato.
Bambino frequentatore dell'oratorio, avevo circa 11 anni quando andavo tutti i pomeriggi a casa del don.
Lui 60 anni, mi ospitava a casa sua, mi aiutava a fare i compiti e mi ha iniziato nella pratica della masturbazione e del feticismo.
Ogni pomeriggio, mi apriva la porta di casa, mi faceva togliere le scarpe, mi dava un paio di ciabatte e mi faceva sedere nel salone per studiare.
Nei primi mesi non accadde nulla di strano, era una persona gentile, disponibile.
Un giorno tornai a casa, mentre mettevo le mie scarpe mi accorsi che erano appiccicose di un liquido strano.
Il don accortosene, cerco un po di scuse strane.
Poi fissandomi mi disse di seguirlo.
Mi portò nel suo studio. Era un locale piccolo con una scrivania, una poltrona e un pc.
Si sedette sulla poltrona e mi fece sedere sulle sue gambe.
"Aspettiamo un attimo che le scarpe si asciughino, magari ci ho fatto cadere qualcosa inavvertitamente."
Mentre mi aveva sulle sue gambe mi faceva vedere al pc dei quadri religiosi. Ogni tanto si dondolava e finiva di mettere sempre la mano sui pantaloni della mia tuta all'altezza del cazzo.
Io ovviamente non avevo reazioni e non avevo idea delle sue perversioni.
Il don mi abbracciava, mi dava un bacio sulla guancia quando dicevo che il quadro era bello e tornava lì con la sua mano.

Quel giorno fini così. Appena le scarpe erano asciutte tornai a casa.

Il giorno dopo, uscii da scuola sotto un terribile acquazzone.
Andai a casa del don e lui vedendomi tutto bagnato si offrì di soccorrermi.
Mi fece spogliare completamente, mi asciugò con cura, portò via i miei vestiti e mi mise un vestito da chierichetto.
Sotto ero completamente nudo!

Mi misi a studiare e lui sparì come al solito per una buona oretta.

Quando tornò, si assicurò che avessi studiato e mi portò nel suo studio.

Appena mi sedetti sulle sue gambe, il don mi tirò su il vestito lasciando intravedere il mio pene e i miei testicoli.

Con molta naturalezza infilò la mano tra i miei testicoli e la gamba e mi disse"controllo se sei asciutto".

Non tolse subito la mano, anzi alzò ancora il vestito in modo tale da far appoggiare il mio culo nudo sul suo vestito e iniziò a massaggiarmi il pene e i testicoli.

"Tranquillo, adesso ti faccio diventare un ometto!ti faccio vedere e sentire una bella cosa!"
Il don mi alzò dalle sue gambe, si alzò anche lui e si calò i pantaloni per poi farmi sedere col mio culo sul suo cazzo.

Aveva un cazzo grosso, peloso. Era la prima volta che vedevo un cazzo così.

Mi mandava avanti e indietro col mio culo sul suo cazzo mentre mi masturbava.

Poi si alzò, mi fece appoggiare a pecora sulla scrivania e masturbava il suo cazzo appoggiandolo al mio buco.

Ci schizzò sopra. Sentivo il mio culo bagnato.

Preso dalla curiosità toccai quel liquido. Era quello che avevo trovato sulle mie scarpe.

Da quel giorno il don mi confessò le sue passioni:

Da me voleva calze, mutande, scarpe puzzolenti. Ogni pomeriggio arrivavo,mi mettevo a pecora, lui annusava le mie cose e mi veniva sulle chiappe senza mai penetrarmi.

Era il nostro segreto.

Un pomeriggio arrivai a casa sua e dovevo andare in bagno.
Lui mi disse che mi avrebbe fatto compagnia.
Gli dissi che non dovevo fare soltanto pipì e lui insistette!

Mi accompagnò nel suo bagno e mentre defecavo, lui era lì a guardare ed annusare!
Appena finito, il don infilò dritto la lingua nel mio buco del culo e leccò per una decina di minuti!

Era un gran maiale!

Peccato che poche settimane dopo un infarto lo portò via.
scritto il
2015-10-12
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