La moglie non piu` vergine
di
Mitana
genere
etero
Con la mia nuova compagna tutto procedeva nel migliore dei modi. M`impegnai al massimo per imparare la sua lingua e nel giro di tre quattro mesi fui in grado di sostenere brillantemente una discussione e mi occupai tenacemente della sua formazione. Da parte sua la ragazza aveva dimostrato pazienza curiosita` e voglia di accontentarmi in ogni caso. Le insegnai a succhiare il cazzo senza rigarlo coi denti a picchiettare colla punta della lingua la cappella a strizzare dolcemnente i coglioni ed ad infilare un dito nel culo quanto stavo per sborrare. Ad oltre quarant`anni non le era stata mai leccata la fica ne` succhiato le tette. Impazziva quando le strizzavo il clitoride tra le labbra o quando la inculavo mentre la fottevo in fica con un cazzo di plastica. La doppia penetrazione la faceva gridare e sborrare come una cagna. Era la donna che cercavo. Decisi che questa era la donna per la vita. Lo sgorbio del primo giorno era diventata una bella signora colle poppe gonfie anche se non molto sode e le chiappe arrotondate e soffici. Mi chiedeva di adoperare spesso la porta di servizio perche` la eccitava di piu` ed io non chiedevo di meglio. Quando le confessai che mi piacevano i maschi scoppio` in una sonora risata perche` non si spiegava come si potesse godere tra due uomini ma quando le feci indossare una mutandina fornita di membro e mi feci montare le piacque molto e le offrii di vedere dal vivo comne funziona. Un giorno eravamo in Costa Azzurra a fare un giro e stavamo lungo il nare in una zona isolata e riparata dal vento, si era in pieno inverno. Aveva appoggiato la testa sulle mie ginocchia e giocava col cazzo senza tirarlo fuori quando atrivo` un`auto che si fermo` dietro la mia. Ne scese un uomo di una certa eta` coi capelli rasati il pizzetto e, ricordo, un paio di pantaloni a coste di un colore rosso acceso che mi colpi`. L`uomo trasse fuori un cazzo molle e piscio`, quando si accorse che lo stavo guardando dallo specchietto lo indirizzo` verso di me e lo smanetto` fino a che si gonfio` voglioso. Erano chiare le sue intenzioni. Mi eccitai. Si vedeva che non si era accorto che ero accompagnato percio` dissi alla mia compagna di stare sdraiata perche` c`era qualcuno col cazzo ritto bisognoso di aiuto. Scivolai fuori dalla macchina, una volta davanti all`uomo dalle brache rosse gli afferrai il membro e lo smanettai quindi gli feci girare le spalle all`auto perche` non vedesse la mia compagna che aveva sollevata la testa e ci stava spiando dallo specchietto laterale. Notai quando sgrano` gli occhi vedendomi imboccare lo strumento e succhiare. Mi guardai intorno per cercare un posto e farmi inculare ma c`erano solo gli scogli frangiflutti troppo lontano perche` la mia donna potesse vedermi operare. Continuai il pompino fino a che affondai nella gola il lungo cazzo mentre mi annaffiava la gola. Ingoiai il frutto del mio lavoro e strizzai le palle per suggere fino all`ultima goccia, mentre l`uomo chiuse la patta tornai in auto e mi accorsi dello sguardo basito dell`amico quando scopri` che ero accompanato da una donna che mi aveva visto all`opera. Mi allontanai con la mia donna che mi guardava incuriosita e con ammirazione. Prima di allora non aveva mai saputo che si potesse godere tra uomini. Vicino all`aeroporto di Nizza c`e` un boschetto frequentato da guardoni e omosessuali che in estate si danno appuntamento ma d`inverno spariscono per fare posto ai pescatori. Lasciato basito l`uomo dalle brache rosse andammo a vedere gli aerei atterrare e decollare da un belvedere sito a ridosso del boschetto di cui sopra. Non c`era nessuno eccetto un pescatore che piu` che stare attento ai pesci guardava noi. Nel volto abbronzato si notava il bianco degli occhi che ci guardavano. Proposi alla mia donna di irretire l`uomo per dimostrarmi quanto aveva appreso dalle mie lezioni. Si vergognava quando le aprii la camicetta per mostrare all`uomo due poppe belle gonfie. La feci sedere sul muretto colle gambe penzoloni e quando vidi che il pescatore si toccava l`inguine le sollevai la gonna per scoprire le cosce fino alle mutande. La mia donna si vergognava di guardare l`uomo per cui volgeva lo sguardo in giro mentre io le allargavo le gambe per offrire all`uomo sempre piu` eccitato le pudenda. Colla barca manovro` per essere il piu` possibile vicino e fece segno di aprire la fica intanto che tirava fuori lo strumento. Cavai le mutande della mia donna sempre piu` eccitata e curiosa e fu lei stessa ad allargare le grandi labbra per offrire all`amico la vista delle pareti interne. Le carezzavo il pelo mentre l`uomo smanettava rabbioso di non poterci raggiungere e mentre sborrava ai pesci infilai un dito in fica e portai la mia donna all`orgasmo. Le baciai il colo e la ringraziai per aver appreso bene la lezione e la dichiarai pronta ad incontrare un terzo che la impalasse. Adesso pero` sono troppo stanco per continuare, raccontero` il seguito quanto prima. Anche perche` c`e` mia moglie che mi legge da dietro le spoalle e mi sta facendo sentire i capezzoli eretti chiaro segno di bisogno di attenzioni. Ci sentiremo piu` tardi, il dovere mi chiama. Mitana
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