Il Carnevale
di
Greta Russo
genere
trans
Indubbiamente il Carnevale è una delle feste piu' belle dell'anno, anche se ormai e stata sorpassata dalla festa Americana Halloween. il carnevale di cui vi parlerò in questo Racconto,come sempre veritiero, è avvenuto molti anni fà,quando la festa di Ognissanti Halloween appunto, non aveva ancora preso piede nel nostro paese, lasciandoci l'unico vero Carnevale a cui siamo sempre stati abituati. l'unico inconveniente a vestirsi da Troia in quel periodo dell'anno e che forse la temperatura non è certo favorevole, ma se si è disposti anche a beccarsi un'influenza e resistere al freddo,sicuramente si possono passare dei momenti indimenticabili come quelli che passai io quella benedetta volta. Ero stata coinvolta, e devo dire mio malgrado eppure di malavoglia, da degli amici a partecipare ad una festa di Carnevale costruendo un'intero carro allegorico, il carro in questione trainato da un'auto anch'essa mimetizzata sotto una strato di pesante cartone, faceva da completamento a questo progetto che era un carro raffigurante una testa gigantesca di una Drag Queen truccata e imbellettata, il tutto fatto con cartonato legno e ferro, fu un lavoraccio ma alla fine il risultato ne era davvero valsa la pena. proprio perchè il tema del carro era una Drag Queen, qualcuno pensò a mè, che essendo già trav avrei ricoperto benissimo quel ruolo da madrina del carro,magari accentuando non poco il mio look con abiti sgargianti sexy e trucco pesante. insomma fui sottoposta ad un restyling da parte di un'amico truccatore,che mi fece divetare irriconoscibile. mi calarono addosso degli abitini che mai in vita mia avrei portato ne avrei mai piu' indossato, ma si sà, il carnevale e fatto di eccessi burla e parodie di se stessi. In breve, mi ritrovai con addosso, un completino intimo reggiseno tanga argentati luccicanti, calze a rete nere con reggicalze nere, guanti bianchi lunghi fino al gomito, i famosi calzo guanto,scarpe con zeppa ai piedi argentati con lacci sulle caviglie a schiava, girocollo di perle e altri girocolli ovviamente finti,un'abitino stretto e fastidioso sempre argentato che mi faceva sembrare piu' un'astronauta o un'aliena che una Drag Queen, abitino dicevo scollacciato sia davanti nel decoltè che dietro sulla schiena. spacco vertiginoso sulla gamba destra e praticamente quasi nuda, il tutto era leggerissimo e ingombrante faceva passare l'aria fredda e non mi copriva per nulla, anche se poi le parti intime erano ovviamente coperte. il mio compito era stare dentro al carro per metà in modo che fossi sorretta da una seggiola alta attaccata ad un tubo idraulico che saliva e scendeva elettronicamente, il tutto era un concentarto di elettronica unita a cartonato e ferro oltre che legno colorato. la gigantesca testa Drag Queen, girava su se stessa a 360° sputando coriandoli dalla bocca e emettendo luci colorate o faretti a led colorati dagli occhi. insomma un vero capolavoro. peccato non avere avuto modo di fotografare il carro. la festa si sarebbe tenuta nel tardo pomeriggio/sera di una giornata assai soleggiata ma altrettanto freddina. era stata una richiesta fuori dal comune per una come mè, ma avendo insistito parecchio il mio amicone Gianpiero,al tempo forse l'unico amico coetaneo che avevo,dcisi di non deluderlo accettando questa stramberia. arrivò tardo pomeriggio, avevo passato mezza giornata per prepararmi, sembra facile ma mascherarsi con certi costumi richiede tempo come in un teatro del resto. ora,io non sono certo un'attrice, al massimo posso interpretare mè stessa nel ruolo della Puttana in cerca di Cazzo. proprio per questo Gianpiero mi aveva chiesto di far parte del carro, ero perfetta per il ruolo di Drag Queen puttana in cerca di cazzo. il fatto e che il cazzo alla fine lo trovai davvero e piu' di uno. ma lasciate che continui in ordine di tempo i fatti cosi' come si sono svolti. eravamo in tutto in Sei, mè compresa Sette. tutti maschi, uomini dai 47 ai 55 anni, tre si occupavano di guidare l'automezzo, un furgoncino come ho già accennato, mimetizzato a dovere,che con un gancio da traino su una pedana a ruote, ospitava la faccia gigante della Drag Queen. dentro la faccia eravamo in Quattro, io piu' altre trè uomini che si occupavano di far funzionare il carro a dovere. stare al'interno di quella gigantesca faccia era come trovarsi in un capanno mobile che si muoveva, tutto era coperto dentro ma l'illuminazione era totale, un po' per via delle luci a faretti piazzati sulla faccia del carro, altri all'interno per vedere cosa facevamo, la sera stava calando e la luce del giorno non filtrava dentro quello scafandro. ci mettemmo in cammino per arrivare in piazza dove dovevamo sfilare con altri carri in fila indiana. già sentivo freddo, la stoffa del mio vestito di scena era troppo leggera per coprirmi, chiesi a uno degli uomini una giacca per almeno coprirmi le spalle nude e il decoltè. gentilmente tutti e trè si sono subito prodigati a scaldarmi prestandomi i loro giaconi pesanti,che mi offrirono un po' di tepore. arrivati in piazza, misi la testa fuori dal carro,notando un fottio di gente mascherine coriandoli e carri belli quanto il nostro. una festa completa direi. ci avviammo come ho detto in fila indiana a passo d'uomo passando per varie vie e quartieri del posto,avevo anche un po' di fame ma da mangiare non c'era nulla al momento. mi accontentai di tracannare del vino che qualcuno aveva portato per scaldarsi, ne bevvi mezza bottiglia,ma ancora non mi scaldavo, in compenso la mia testa iniziava a girare e le mie difese si stavano abbassando. come i pantaloni di qualcuno li dentro, che complice il vino tracannato, credevo di vedere togliersi le braghe. mi stopicciai gli occhi, ma non avevo visto male, i trè uomini si stavano per metà denudando,avvicinandosi a mè con i cazzi belli duri. a quel punto cercai di avere una spiegazione... "Hei che succede..." ho prontamente chiesto, mi spiegarono che faceva parte della scena, io ero la Troia che loro dovevano sfondare.... nessuno mi aveva parlato di quella cosa, e iniziavo a capire perchè quel disgraziato del mio caro amico Gianpiero, mi aveva insistentemente chiesto di partecipare.non opposi resistenza, avevo troppo freddo e il vino che avevo tracannato mi aveva assai indebolita per rifiutare. ma poi perchè avrei dovuto respingerli pensai tra mè. ero o no una Troia sempre in cerca di cazzo? ne avevo trè a disposizione, e da quello che vedevo pure belli dotati,perchè sprecare l'occasione? mi sono lasciata avvolgere dai trè uomini che mi hanno tolta tutto lasciandomi con l'intimo Argentato,adesso ci avrebbero pensato loro a scaldarmi a dovere. dovevo solo assecondarli e cosi' ho fatto, dentro allo scafandro allegorico,mentre fuori il casino aumentava di musica risate e gente che parlava o faceva altro, io li dentro al sicuro e al riparo da occhi indiscreti iniziai a godermela prendendo in bocca i loro cazzi succhiandoli uno alla volta con passione. il fatto di essere poi immezzo a tanta gente anche se eravamo coperti dentro la facciona gigante,potevo ugualmente sentire il frastuono a pochi passi da noi, e tutto questo mi eccitava da impazzire, mi sono fata mettere sdraiata ventre a terra,sul pavimento del carro,mentre dietro di mè uno dei trè uomini (che per la cronaca nemmeno conoscevo se non per nome) mi allargò le gambe con un bel sorrisetto sul viso e appoggiandosi al pavimento mi montò sopra con le braccia tese mentre il suo bel palo di carne duro, mi penetrava lentamente dentro alle chiappe,scivolando fino alle palle pelose. ho urlato dal piacere in quel momento, ma con il casino che c'era intorno chi mi sentiva. potevo urlare quanto volevo tanto ero coperta dal rumore del carnevale attorno a noi, festa la facevano fuori, e festa me la stavano facendo quei trè maiali all'interno del carro. il porco inizio' subito a stantuffarmi su e giu dentro e fuori facendomi godere e urlare forte forte mentre mi apriva il culetto a colpi di cazzo. gli altri due uomini, per il momento si limitavano a guardare e mandare avanti le luci e gli effetti del carro,che non poteva restare senza piloti. quindi fecero a turno come era piu' logico,due pilotavano gli effetti, il terzo mi sfondava. dopo avermi stantuffata per un pò, il primo lasciò il posto al secondo, che prese posto dietro di mè penetrandomi sdraiata su un fianco con una gamba sollevata,e lui dietro a stantuffarmi guardato dagli altri due al lavoro sul carro. toccò infine al terzo, che mi ha presa a smorzacandela stantuffandomi quasi in piedi cavalcandomi dall'alto mentre io a fatica reggevo piegata a chiappe in aria. fecero due volte il giro a testa prima di allagarmi di sperma caldo che mi scaldò completamente. ad un certo punto i rumori attorno a noi sono andati scemando fino quasi a sparire, mi chiesi cosa fose succeso. decisi di alzarmi a fatica con il culo e la mascella della bocca dolorante, misi la testa fuori dal carro, e vidi solo il buio della sera intorno a noi, nemmeno una luce ne altro.. dov'erano andati tutti? voltai la testa e vidi i trè che fino a quel momento avevano portato il furgoncino in giro,ridersela guardandomi. che cazzo avevano poi da ridere quei trè imbecilli mi son chiesta,fino a chè non mi sono vista una goccia di sperma scendemi sul viso dai capelli pieni, mi ero dimenticata che avevo ancora la sperma addosso che gocciolava fresca. il carnevale era terminato, un'ora era volata mentre mi ero fatta sfondare a dovere dai trè maiali all'interno del carro.. e come madrina mi ero resa conto, non mi ero nemmeno affacciata dal carro per farmi vedere dalla folla di gente. insomma la storia della madrina del carro,alla fine fu solo una astuta trovata per farmi scopare a mia insaputa. alla fine mi sono pure incazzata, avevo fame,avevo preso freddo e per cosa? per una scopata con quei trè? se volevano scopare con mè bastava chiedermelo, gli avrei detto subito di si' senza tanti problemi. invece quella messa in scena mi sembrava patetica oltre che inutile. avevo perso una giornata intera a sistemarmi per fare la Drag Queen, avevo perso tempo e preso un be pò di freddo a stare mezza nuda con quegli scomodi vestiti addosso. alla fine mi calmarono anche se non li perdonai del tutto. per rimediare i sei uomini mi chiesero se potevano accompagnarmi a mangiare qualcosa ovviamente dopo che mi fossi cambiata, optammo per una pizza d'asporto gigante finimmo tutti dentro al furgone,sganciato il carro e andammo a farci una bella pizzata all'aperto mangiammo sul furgone e poi ovviamente feci il bis con gli altri trè con cui ancora non avevo scopato. mi presero trà un trancio di pizza e l'altro sfondandomi di nuovo il culo contro i sedili del furgoncino e facendomi venire altre trè volte. ho goduto come una pazza ansimando unta di pizza,ci fu anche chi mise un pezzo di pizza sul suo cazzo e me la fece mangiare ingoiando pure la sua sperma, o chi mise la sua sperma venendo sulla pizza e facendomela poi assaggiare tutta. pizza alla sborra... un gusto mai provato prima devo ammetterlo. quella fu la serata del mio carnevale piu' bello e buffo che ricordi, una serata folle terminata con una gangbang alla pizza in un furgone posteggiato ai bordi dello stradone principale del mio quartiere a ormai notte fonda. prima di Halloween, e prima di tutto quello che cè in giro oggi ci fu' questo Carnevale per mè.
Mail: travesta1974@yahoo.it
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