Mister O moglie in vetrina e l'appuntamento
di
Mister O
genere
esibizionismo
Altro capitolo di Mister O per voi cari lettori. Per chi non lo sapesse sono il marito di una splendida donna, smentitemi pure se credete, che amo esibire e mettere al centro di commenti o fantasie erotiche. Non sono il primo è nemmeno penso l'ultimo.
Ho iniziato da qualche mese un viaggio, fatto di emozioni sfocate siano ad arrivare a vere esperienze reali. Ringrazio il mio Master fantasiereali2008@libero.it il quale mi ha saputo aspettare, consigliare, guidare.
Ringrazio lui in primis, come tutti voi amici virtuali e meno virtuali.
Il Dottore non ho più saputo nulla di lei, se può e crede sentiamoci la prego. Lei ha iniziato egregiamente la mia signora e vorrei ancora condividere con lei perte del mio cammino.
Un pensiero a Alex, Fabrizio, Marco, Vittoria, Clara, rispettivi partner.
Grazie di quello che mi date e quanto mi fate sentire coinvolto e parte di un bel gruppo.
Mia moglie vi ha conosciuti in parte. Piano con la giusta dose di diffidenza e pudore.
Si è' aperta al percorso, lasciata andare nel piacere che vibrava in lei.
Si è' toccata con voi. Ha fantasticato con voi. Per poi, ben altro con alcuni di voi.
L'ho vista sottomettersi al piacere altrui.
Si è' fatta apostrofare come l'ultima delle ancelle, con sensualità e passione.
Si è' spogliata, toccata ed ha goduto. Si goduto, grondante di umori.
Lo ha fatto per voi. Grazie a voi tutti.
Ieri sera ha avuto un invito. L'ennesimo direi.
Dopo almeno 20 mail consecutive. Ha voluto accettare un invito di un ammiratore.
Doveva essere al centro commerciale, scelta da lei, per le 18 di ieri sera.
È' stato deciso già sabato.
Lui mi scrive, vuole ed insiste.....lei accetta sabato sera. Il mio peccato è' stato parlargliene in continuazione e quasi ammiccare a tanta audacia. Lei forse per noia, forse per capriccio, non saprei, mi ha detto sì, lo faccio.
Lui....sono lieto che abbia accettato. Dammi l'indirizzo preciso e dove si farà trovare.
Io.....sono contento anch'io,ma la guardi e basta. Ok?
Lui....l sono una persona seria. La guardò e basta. Deve però essere puntuale e vestire come t'ho chiesto.
Io.....ok. L'indirizzo è' xxxxxxxxx. L'orario xxxxxxxxxx davanti il xxxxxxxxxxxx
Lui....Lino ci sarò.
Lei accettò di vestire come chiedeva l'ammiratore. I patti erano chiari. Doveva passeggiare davanti la vetrina di un certo negozio, fare finta di entrare. È' estremamente grande. Lui l'avrebbe seguita a distanza, senza importunarla.
Poi, le avrebbe lasciato un biglietto, a poca distanza. Per poi sparire.
Chiedeva; soprabito beige, tacco 12 nero classico, collant nero velato, gonnellina appena sopra il ginocchio, maglia attillata.
Lei lo considero' fattibile, visto il soprabito.
Arrivata la giornata di ieri. Ci siamo massaggiati almeno 30/40 volte. Ero io impaziente è molto nervoso. Era un appuntamento voluto, condiviso, comunque rischioso quanto basta.
Lei sembrava più calma, anche se mi parlava di non sentirsi proprio a suo agio.
Forse, di ripensarci. Così fino alle 16 di ieri.
Esco prima dal lavoro, lei questo però non lo sapeva.
Volevo essere lì anch io. In disparte ma dovevo esserci.
Esco di gran fretta. Senza traffico ci avrei messo almeno 40 min. Non ero sicuro di arrivare in tempo. Quasi tremavo per l'agitazione.
Lei mi manda un messaggio....è' lei in foto. Pronta per l'appuntamento al buio.
Lei....come sto?.
Io.....superba. Guidavo.
Faccio le corse, ma alle 18.02 sono sul posto. Un parcheggio e pochi metri,sono lì.
Corro...si corro perché se perdo l'attimo, poi non li becco più.
Sono a 30 mt ed ho il panico. Dove sono?.
Lei non la vedo. Lui non lo conosco.
Giro, sto attento a non avvicinarmi comunque troppo. Passano almeno 5 minuti.
Eccola!
La vedo dentro il negozio, attraversare uno scaffale.
Vado dentro, restando a distanza.
Lei passeggia, osserva. Sceglie e si china per osservare meglio le cose.
Anche dal mio punto di vista, quel tacco, con la calza, slanciava non poco la sua gamba. Il polpaccio delicato e sinuoso, erano molto invitanti.
Piegata in avanti, il soprabito si scostava, mostrando un bel pezzo di coscia tornita.
Il resto, trucco perfetto e sguardo da sempre erotico...completavano il tutto.
Lui però chi era?.
Francamente non vedevo soggetti particolarmente attenti.
Si, un signore, anche accompagnato, si giro per scrutarle il di dietro. Poi continuò con la moglie la passeggiata.
Lei non sembrava accorgersi di nulla. Sembrava, perché invece, lei aveva individuato un tizio a 20 metri davanti a lei. Per me alla mia destra. Si mimetizzava due scaffali più in là. Berretto ed occhiale da sole. A guardarlo bene, bassino, con un po di pancia. Gli davo forse 50 anni.
Si sporgeva, guardava per poi fare finta di toccare gli oggetti davanti a lui.
Lei ogni tanto, lanciava delle occhiate. Si, lui non la perdeva di vista.
Accennò anche un morso con le labbra.
Lei lo notò, regalandogli uno sguardo.
Piegandosi in avanti, gli mise in mostra cosa indossava sotto il soprabito. Un bel seno modellato sul tessuto teso della maglia.
Il soprabito, si slacciò completamente. Così da permetterle una scosciata mentre si raccoglieva in basso per afferrare un porta candele.
Lui era rapito.
Ora si avvicinava.
Io fremevo.....forse mi è' venuta la febbre. Giuro.
Lei lo guardava.....
Lui è' a pochi metri. Lei giù e lui in piedi.
Lei lo guarda....lui non fa nulla. Quasi è' impietrito. Lei si sfiora la coscia, scosta leggermente la gonna e....si alza. Ultimo sguardo.
Lui le porge un foglietto,....lei lo apre, legge.
Lo fissa....si sfiora il capezzolo sopra la maglia e si gira per andarsene.
Lui....una pietra. Io un marmo.
La mia signora in vetrina
Mister O
Ho iniziato da qualche mese un viaggio, fatto di emozioni sfocate siano ad arrivare a vere esperienze reali. Ringrazio il mio Master fantasiereali2008@libero.it il quale mi ha saputo aspettare, consigliare, guidare.
Ringrazio lui in primis, come tutti voi amici virtuali e meno virtuali.
Il Dottore non ho più saputo nulla di lei, se può e crede sentiamoci la prego. Lei ha iniziato egregiamente la mia signora e vorrei ancora condividere con lei perte del mio cammino.
Un pensiero a Alex, Fabrizio, Marco, Vittoria, Clara, rispettivi partner.
Grazie di quello che mi date e quanto mi fate sentire coinvolto e parte di un bel gruppo.
Mia moglie vi ha conosciuti in parte. Piano con la giusta dose di diffidenza e pudore.
Si è' aperta al percorso, lasciata andare nel piacere che vibrava in lei.
Si è' toccata con voi. Ha fantasticato con voi. Per poi, ben altro con alcuni di voi.
L'ho vista sottomettersi al piacere altrui.
Si è' fatta apostrofare come l'ultima delle ancelle, con sensualità e passione.
Si è' spogliata, toccata ed ha goduto. Si goduto, grondante di umori.
Lo ha fatto per voi. Grazie a voi tutti.
Ieri sera ha avuto un invito. L'ennesimo direi.
Dopo almeno 20 mail consecutive. Ha voluto accettare un invito di un ammiratore.
Doveva essere al centro commerciale, scelta da lei, per le 18 di ieri sera.
È' stato deciso già sabato.
Lui mi scrive, vuole ed insiste.....lei accetta sabato sera. Il mio peccato è' stato parlargliene in continuazione e quasi ammiccare a tanta audacia. Lei forse per noia, forse per capriccio, non saprei, mi ha detto sì, lo faccio.
Lui....sono lieto che abbia accettato. Dammi l'indirizzo preciso e dove si farà trovare.
Io.....sono contento anch'io,ma la guardi e basta. Ok?
Lui....l sono una persona seria. La guardò e basta. Deve però essere puntuale e vestire come t'ho chiesto.
Io.....ok. L'indirizzo è' xxxxxxxxx. L'orario xxxxxxxxxx davanti il xxxxxxxxxxxx
Lui....Lino ci sarò.
Lei accettò di vestire come chiedeva l'ammiratore. I patti erano chiari. Doveva passeggiare davanti la vetrina di un certo negozio, fare finta di entrare. È' estremamente grande. Lui l'avrebbe seguita a distanza, senza importunarla.
Poi, le avrebbe lasciato un biglietto, a poca distanza. Per poi sparire.
Chiedeva; soprabito beige, tacco 12 nero classico, collant nero velato, gonnellina appena sopra il ginocchio, maglia attillata.
Lei lo considero' fattibile, visto il soprabito.
Arrivata la giornata di ieri. Ci siamo massaggiati almeno 30/40 volte. Ero io impaziente è molto nervoso. Era un appuntamento voluto, condiviso, comunque rischioso quanto basta.
Lei sembrava più calma, anche se mi parlava di non sentirsi proprio a suo agio.
Forse, di ripensarci. Così fino alle 16 di ieri.
Esco prima dal lavoro, lei questo però non lo sapeva.
Volevo essere lì anch io. In disparte ma dovevo esserci.
Esco di gran fretta. Senza traffico ci avrei messo almeno 40 min. Non ero sicuro di arrivare in tempo. Quasi tremavo per l'agitazione.
Lei mi manda un messaggio....è' lei in foto. Pronta per l'appuntamento al buio.
Lei....come sto?.
Io.....superba. Guidavo.
Faccio le corse, ma alle 18.02 sono sul posto. Un parcheggio e pochi metri,sono lì.
Corro...si corro perché se perdo l'attimo, poi non li becco più.
Sono a 30 mt ed ho il panico. Dove sono?.
Lei non la vedo. Lui non lo conosco.
Giro, sto attento a non avvicinarmi comunque troppo. Passano almeno 5 minuti.
Eccola!
La vedo dentro il negozio, attraversare uno scaffale.
Vado dentro, restando a distanza.
Lei passeggia, osserva. Sceglie e si china per osservare meglio le cose.
Anche dal mio punto di vista, quel tacco, con la calza, slanciava non poco la sua gamba. Il polpaccio delicato e sinuoso, erano molto invitanti.
Piegata in avanti, il soprabito si scostava, mostrando un bel pezzo di coscia tornita.
Il resto, trucco perfetto e sguardo da sempre erotico...completavano il tutto.
Lui però chi era?.
Francamente non vedevo soggetti particolarmente attenti.
Si, un signore, anche accompagnato, si giro per scrutarle il di dietro. Poi continuò con la moglie la passeggiata.
Lei non sembrava accorgersi di nulla. Sembrava, perché invece, lei aveva individuato un tizio a 20 metri davanti a lei. Per me alla mia destra. Si mimetizzava due scaffali più in là. Berretto ed occhiale da sole. A guardarlo bene, bassino, con un po di pancia. Gli davo forse 50 anni.
Si sporgeva, guardava per poi fare finta di toccare gli oggetti davanti a lui.
Lei ogni tanto, lanciava delle occhiate. Si, lui non la perdeva di vista.
Accennò anche un morso con le labbra.
Lei lo notò, regalandogli uno sguardo.
Piegandosi in avanti, gli mise in mostra cosa indossava sotto il soprabito. Un bel seno modellato sul tessuto teso della maglia.
Il soprabito, si slacciò completamente. Così da permetterle una scosciata mentre si raccoglieva in basso per afferrare un porta candele.
Lui era rapito.
Ora si avvicinava.
Io fremevo.....forse mi è' venuta la febbre. Giuro.
Lei lo guardava.....
Lui è' a pochi metri. Lei giù e lui in piedi.
Lei lo guarda....lui non fa nulla. Quasi è' impietrito. Lei si sfiora la coscia, scosta leggermente la gonna e....si alza. Ultimo sguardo.
Lui le porge un foglietto,....lei lo apre, legge.
Lo fissa....si sfiora il capezzolo sopra la maglia e si gira per andarsene.
Lui....una pietra. Io un marmo.
La mia signora in vetrina
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