Vent'anni fa

di
genere
incesti

Era una sera fredda d’inverno e mentre con i miei e mia sorella guardavano la tv arrivò la telefonata. Ricordo che rispose mio padre. Erano i carabinieri che lo avvisavano che c’era stato un grave incidente automobilistico. I due occupanti seduti davanti erano deceduti sul colpo, mentre il ragazzo seduto dietro, che aveva fornito il nostro numero di telefono, era ricoverato in ospedale. Le due persone decedute erano la sorella di mia mamma e suo marito. Mio padre e mia madre si precipitarono sul luogo dell’incidente lasciando me e Sofia sole. Tornarono che era quasi l’alba trovandoci addormentate nel loro lettone, abbracciate come per proteggerci l’un l’altra. Gli zii erano morti e Marco, loro figlio e nostro cugino se l’era cavata con una gamba rotta è qualche botta. Noi eravamo gli unici parenti di Marco e i miei decisero di accoglierlo in casa. Arrivò da noi qualche settimana dopo l’incidente. Io dovetti lasciare la mia stanzetta a lui e trasferirmi in quella di Sofia che era leggermente più grande. Eravamo tutte e due arrabbiate per questo ma non si poteva fare altro. Io e Sofia eravamo molto complici tra di noi ma in questo modo non avremmo avuto più la nostra privacy. Io stavo scoprendo il sesso ed il mio corpo e quando ero sola mi piaceva stare nuda a letto a toccarmi, cosa che non avrei più potuto fare. Per diverso tempo Marco fu costretto a stare a letto e noi cercavamo di fargli compagnia e di tirarlo su dopo la grave perdita. Lentamente Marco si riprese e noi ci abituammo alla sua presenza. Cinque mesi dopo l’incidente facemmo una festa di compleanno per Marco e Sofia che a distanza di pochi giorni uno dall’altra compivano 18 anni. Ormai era diventato quasi come un fratello. Qualche volta con Sofia parlammo di lui immaginandolo come sarebbe stato vederlo nudo. Era sicuramente un bel ragazzo e sia io che mia sorella non eravamo indifferenti. Qualche volta mi sono masturbata mentre pensavo a lui e mi chiedevo come sarebbe stato bello averlo nel mio letto a farmi accarezzare da lui. Quello che ci cambiò la vita accadde durante un week-end di fine giugno. I miei ci avevano lasciati tutti e tra a casa per andare a trovare la nonna. Mi svegliai in piena notte per andare a bere e mi accorsi che Sofia non era nel suo letto. Andai in cucina pensando che anche lei si era alzata per lo stesso motivo ma non c’era. Guardai nel bagno e anche li non la trovai. Mi avvicinai alla stanza di Marco poggiando l’orecchio alla porta. I rumori che proveniva dall’interno erano inconfondibili. Rimasi li ad ascoltarli ed iniziai a toccarmi tra le cosce quasi senza accorgermene. Me ne tornai a letto pensando che era logico che Marco preferisse mia sorella. Era più grande e più bella di me e sicuramente era capace di fare l’amore, mentre io non l’avevo ancora mai fatto. Mi stesi sul mio letto, con le lacrime agli occhi ed una immensa voglia tra le cosce. Mentre con la mano frugavo dentro le mie mutandine sentii la porta della stanza aprirsi. Feci finta di dormire e vidi mia sorella, completamente nuda che si rimetteva a letto. Sapere che aveva appena fatto l’amore con Marco aumentò le mie voglie. Aspettai di sentire il suo respiro farsi regolare e, immaginando che si fosse addormentata, ripresi a masturbarmi. Mi addormentai per svegliarmi qualche ora dopo quando si era fatto oramai sabato mattina. Mi alzai e mi avvicinai al letto di mia sorella. Dormiva a pancia in giù e la sua schiena era nuda. Scostai piano il lenzuolo e rimasi ad osservare il suo sedere tondo pensando alle mani di Marco che lo avevano sicuramente toccato. Non so perché ma mi venne voglia anche a me di toccarlo. Non avevo mai provato quel desiderio nei confronti di mia sorella pur avendola vista spessissimo seminuda e qualche volta anche completamente. Poggiai la mano su quel culetto morbido ma dopo qualche istante lei si svegliò. Si girò di scatto verso di me mostrandosi completamente nuda e chiedendomi cosa stavo facendo. Risposi che la stavo guardando perché era molto bella, molto più di me e che probabilmente c’era molti ragazzi che l’avrebbero voluta avere come fidanzata. Lei mi prese per le mani e mi fece sedere sul suo letto, senza preoccuparsi di coprirsi. Mi disse che anche io ero bella e che avrei trovato tanti fidanzati anche io. Finsi di crederle perché lei mi abbracciò e potevo stare a contatto con il suo corpo caldo. Sentivo in me una strana eccitazione. Non le dissi nulla di ciò che avevo scoperto quella notte. La giornata passò tranquilla. Marco andò a fare un po’ di spesa e Sofia cucinò una pasta. Nel pomeriggio lui andò a giocare a pallone con i suoi amici e io e mia sorella uscimmo con i nostri. La sera ordinammo una pizza a domicilio. Mentre mangiavamo chiesi se avevano programmi per la sera ma entrambi non avevano intenzione di uscire. Finimmo per guardare un vecchio film per poi andare a dormire. Mi imposi di rimanere sveglia il più a lungo possibile per vedere se mia sorella sarebbe andata ancora d a lui. Dopo un po’ che facevo finta di dormire vidi Sofia che si alzava e, dopo essersi sfilata maglietta e mutandine, andare nuda verso la porta. Sentii poi la porta della stanza di Marco aprirsi e chiudersi subito dopo. Provai rabbia perché volevo essere io in quella stanza. Aspettai qualche minuto poi presi una decisione. Mi alzai dal mio letto e mi spogliai. Senza fare rumore uscii dalla mia stanza e mi misi dietro la porta della stanza dove Sofia e Marco stavano iniziando a fare l’amore. Girai piano la maniglia aprendo appena la porta. Lei era stesa sopra di lui e stavano baciando. Le sue mani correvano sulla schiena di mia sorella fino ad accarezzarle il sedere. Non si accorsero di me ed io entrai fermandomi davanti alla porta a guardarli. Ero eccitata e sentivo tra le gambe che mi stavo bagnando. Mi avvicinai al letto sempre senza fare rumore e loro, impegnati a baciarsi e toccarsi, ancora non si accorsero della mia presenza. Arrivai fino ai bordi del letto. Sofia copriva il volto di Marco con i suoi lunghi capelli. Diedi un colpetto di tosse e i loro visi spaventati si girarono verso di me. Potei vedere nei loro occhi il terrore di essere stati scoperti. Probabilmente pensarono che fossero i miei perché dopo qualche secondo si rilassarono. Ci fu un silenzio assordante che durò almeno 30 secondi. Ci guardavamo senza che nessuno dei tre si muovesse. Poi fu Sofia a prendere l’iniziativa. Allungo la mano verso di me a prendere la mia. Quel contatto caldo e dolce mi fece sorridere. Lei mi tirò sul letto spostandosi sul fianco di Marco. Guardai mio cugino nudo. Lo fissai tra le gambe. Era la prima volta che vedevo un membro maschile dal vivo. Mi stesi sull’altro fianco di Marco. Lui allungò una mano verso di me e mi coprì un seno. Con le dita mi prese un capezzolo facendomi fremere. Poi avvicinò la sua bocca alla mia e mi baciò. Sentii che la sua lingua cercava di entrare nella mia bocca ed io lo accolsi chiudendo gli occhi. Quando li riaprii vidi la mano di Sofia stretta attorno al suo cazzo che andava piano su e giù. Poi si avvicinò col il viso facendomi capire che avrei dovuto farlo anche io. Baciò la punta e poi mi disse di guardare come faceva perché poi l’avrei fatto io. Mentre osservavo il cazzo di Marco sparire ritmicamente nella bocca di Sofia, sentii le mani di Marco che cercavano il mio corpo. Lasciai che mi accarezzasse i seni senza mai perdere di vista mia sorella. Dopo qualche minuto, mi disse che toccava a me. Mi inginocchiai e avvicinai le mie labbra a quel membro gonfio e umido della saliva di Sofia. Lei rivolse la punta del cazzo verso di me ed io lo accolsi in bocca. Mentre andavo su e giù seguivo i consigli di Sofia che continuava a darmi man mano che io eseguivo il mio primo pompino. Quando rialzai la testa lei mi sorrideva e i nostri volti erano vicinissimi. Ci guardammo intensamente negli occhi e poi, molto lentamente, avvicinammo le nostre labbra. Il momento in cui le nostre bocche si incontrarono lo ricorderò per tutta la vita. In quel momento capii che avevo sempre desiderato mia sorella. Premetti le mie labbra alle sue e cercai la sua lingua. Lei schiuse le labbra e mi accolse. Le nostre lingua presero a rincorrersi mentre le sue mani cercavano il mio corpo. Io trovai il suo seno e lo accarezzai piano, quasi avessi paura di sciuparlo. Il nostro bacio si faceva sempre più audace. Stavamo ormai limonando e probabilmente Marco ci osservata attonito ed eccitato per quel bacio saffico. Solo dopo molti secondi ci staccammo e, girandoci verso di lui lo vedemmo con gli occhi spalancati che ci guardava. Sofia sali su di lui indirizzando il suo cazzo tra le sue cosce. Io lo guardai sparire dentro di lei. Marco mi prese per i fianchi e mi attirò su di lui. Mi misi a cavalcioni sulla sua faccia e sentii la sua lingua fasti strada nella mia figa. Ero di fronte a mia sorella che si stava facendo scopare ed il suo volto pieno di desiderio era stupendo. Ci baciammo ancora. Poi mi chiese se volevo essere scopata anche io e le dissi che mi sarebbe piaciuto ma avevo paura perché non l’avevo mai fatto. Furono tutti e due dolcissimi. Lui mi disse che avrebbe fatto pianissimo e di dirgli in qualsiasi momento che si sarebbe dovuto fermare. Sofia si mise tra le mie gambe e mi leccò la figa facendomi bagnare come mai avevo fatto per essere ancora più lubrificata. Quando fui pronta Marco si sdraiò sopra di me. Io lo accolsi tra le mie cosce spalancate. Sofia era stesa al mio fianco e mi baciava il volto e le labbra. Sentii la punta del cazzo di Marco poggiarsi sulla mia figa e farsi strada piano piano. Se mai provai dolore fu subito sostituito da ondate di piacere. Sofia mi massaggiava un seno senza mai smettere di baciarmi. Lui entrò tutto dentro di me e iniziò a scoparmi con un ritmo lento e regolare. Sentivo il mio corpo rispondere e desiderare sempre di più quell’intrusione. Iniziai a godere a pieno di quella mia prima scopata. La mano sapiente di Sofia si infilò tra me e Marco e mentre lui continuava a scoparmi, lei mi sfregava il clitoride. Improvvisamente sentii dal profondo del mio ventre una sensazione di vertigini e calore che si spostava velocemente verso il centro delle mie gambe. Inarcai la schiena ed emisi un urlo strozzato. Marco uscì dal mio corpo e dalla mia figa uscì un fiotto di liquido trasparente. Sofia continuava a sfregarmi il clitoride ed io continuavo a venire. Quando ero sola mi davo piacere ma in quel momento stavo superando ogni limite. Sofia fermò la sua mano lasciando le sue dita a contatto con la mia figa fradicia di piacere e di orgasmo. Marco, inginocchiato tra le mie gambe si teneva i cazzo con una mano e si segava piano. Lei si avvicinò tra le mie cosce e alternò la sua bocca tra la mia figa e il cazzo di Marco. Ormai avrebbero potuto farmi di tutti. Sentivo di amarli e desiderarli con tutta me stessa. Ero disposta a superare qualsiasi limite. Guardavo Sofia succhiare quasi con ferocia il cazzo di Marco mentre lo segava. Come poco prima stavo facendo io vidi Marco irrigidirsi. Sofia tenne la bocca aperta a pochi centimetri dalla punta del suo cazzo segandolo velocemente. Con un grido Marco riversò il suo orgasmo sul viso e nella bocca di Sofia. Lei riprese in bocca il suo cazzo succhiandogli i residui di orgasmo. Poi si voltò verso si me. Capii cosa voleva chiedermi ed io l’attirai verso di me. Le si sdraiò sul mio corpo e avvicinò la sua bocca piena di sborra alla mia. L’aprii e lasciai che il seme di Marco passasse da Sofia a me. Ci baciammo a lungo fino a quando anche l’ultimo residuo fu sparito e assorbito dalle nostre bocche. Marco si era spostato lasciandoci il letto tutto per noi. Sofia si mise a cavalcioni su di me mettendomi la sua figa in faccia e affondando il suo viso nella mia. Iniziò così il primo di innumerevoli 69 con mia sorella. Lei era bravissima a leccarmi ed io non riuscivo a concentrami abbastanza per darle il piacere dovuto. Mi fece venire ancora e a quel punto raccolsi quel po’ di barlume di lucidità che mi era rimasto ed affondai la lingua nella sua figa. Presi tra le labbra il suo clitoride succhiandolo avidamente, facendogli una sorta di pompino. Con le dita le accarezzavo il sedere. Quando con un dito entrai leggermente nel suo culetto, sentendo che il suo piacere cresceva, intensificai il mio lavoro di lingua fino a quando non ebbi il premio. Sofia venne tra le mie labbra, inondandomi completamente con il suo orgasmo fino quasi a farmi soffocare. Giacemmo sfinite una accanto all’altra. Marco ci osservava sorridendo dalla poltrona vicino al letto. Il suo cazzo era già pronto e noi lo invitammo aprendo le gambe verso di lui. Lui si sdraiò sopra Sofia e la penetrò mentre io baciavo le sue labbra. Poco dopo si adagiò su di me scopandomi. Passava da una all’altra in continuazione ed io e Sofia eravamo felici di quella condivisione. Dopo molti passaggi Marco venne sulla pancia di Sofia. Presi in bocca il suo cazzo e poi leccai la pancia di mia sorella. Con la bocca piena della sua sborra baciai Sofia scambiandoci ancora una volta il suo seme. Eravamo tutti molto stanchi e ci addormentammo abbracciati poco dopo.

Da quella notte sono passati 20 anni e migliaia di orgasmi… noi tre ci amiamo ancora come allora.
scritto il
2016-03-04
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