Il Monitor

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IL MONITOR
Laura è una donna molto bella, sensuale, piacevole, ironica.
L'avevo conosciuta tempo fa, incontrata per caso su un sito di giochi e, finalmente, dopo diversi tentativi riuscii a chattare con lei usando la webcam.
L'altra sera, mentre chiacchieravamo in webcam, di cose più o meno futili, la guardavo con malcelato desiderio, che lei deve aver notato, perché le sue movenze si fecero, man mano, più morbide e sensuali.
Indossava una gonna che la fasciava e il suo corpo s'intravedeva tra le ombre e le luci della sua camera da letto.
Mi eccitava guardarla e fantasticavo, mentre rispondevo alle sue domande.
Improvvisamente la vidi alzare dalla poltroncina e parlare con suo marito, dedussi che aveva spento il monitor per non far vedere la mia webcam, guardavo incuriosito la scena e invidiavo quell'uomo.
La mano di lui la cinse per i fianchi e lentamente mentre continuava a parlarle l'accarezzava sulle natiche.
La scena mi piacque un mondo.
Laura si girò diverse volte verso il monitor, forse con l'intenzione di spegnere il computer, ma le balenò in mente qualcosa e lo capii dal suo sorriso, diretto a me ospite nascosto.
Non si sottrasse al suo bacio, le mani lo accarezzavano sulla schiena, fece in modo di mettersi di profilo per farmi osservare meglio.
Le mani di lui accarezzavano il suo seno che fu velocemente messo a nudo dalla sottile camiciola e dal reggiseno, si chinò a lambirle i capezzoli, lei socchiuse gli occhi e lo guidava, mentre le serrava il seno succhiandolo con foga.
Vidi inturgidire i suoi capezzoli, dovevano essere duri come il marmo, la mano di lui scivolò sotto la gonna e le accarezzò le cosce.
La gonna scivolò a terra scoprendo il suo corpo.
Lei si sedette sulla poltroncina avendo cura di distanziarla per farmi guardare, sollevò le gambe e lo invitò a chinarsi offrendogli il suo sesso leggermente schiuso, cosa che mi fece letteralmente impazzire.
Guardavo il suo viso e la bocca di lui che la sfiorava e la leccava con maestria, la lingua che scivolava tra le cosce fermandosi sul clitoride che lei accarezzava con le dita.
Ero eccitatissimo.
Sapevo che lei mi guardava attraverso la webcam e mi faceva partecipe del suo piacere.
Lui si alzò mettendosi di fronte a lei che cominciò a sfiorare il suo petto con la bocca scendendo piano; lentamente la sua mano lo accarezzò sui pantaloni ed era chiara l'eccitazione che in quel momento lo pervadeva.
Li abbassò e il suo viso per un attimo si nascose, poi, spostandosi ancor di più per farsi guardare, mi fece vedere come la sua bocca sapeva dar piacere scivolando sul suo sesso durissimo e proteso verso l'alto, lambendolo con la lingua, imboccandolo a più riprese, le sue mani sui fianchi e il viso che ritmicamente si spostava, le mani di lui sulla sua testa per assecondarne le spinte e il movimento.
Mi accorsi che mi stavo accarezzando.
Capivo dai loro visi che erano presi dalla voglia e dal piacere e Laura ancor più dal fatto che sapeva che io la stavo guardando.
Si spostarono sull'ampio letto, bene illuminato che mi consentiva di vedere tutto, lei sdraiata supina con lui di fianco intento ad accarezzarla con le mani, le grandi labbra schiuse, le dita che la penetravano uscendone bagnate di umori, lei che con la gamba lo accarezzava mantenendo vivo il suo desiderio.
Lui le alzò una gamba tenendola per la caviglia e spostandosi lentamente di fianco la prese. Lo vedevo scivolare dentro di lei e poi uscirne, ritmicamente, ma con lentezza, si fermava a baciarla e ad accarezzarle il seno per poi affondare improvvisamente dentro.
Laura lo fece sdraiare di traverso al letto, proprio di fronte a me e gli si mise sopra dandogli la schiena, mi guardava adesso, era rivolta a me, la sua mano lo impugnò alla radice e comincio a strusciarlo tra le grandi labbra facendolo entrare poco per volta, per spingerlo tutto dentro mente stava con le gambe divaricate offrendosi a me e a lui.
Lo cavalcò così per lunghi inesorabili minuti, mentre io continuavo ad accarezzarmi sapendo che non sarei durato molto ormai.
Si sollevò quel tanto che bastò per consentire a lui di impugnarlo e tenerlo stretto alla radice, durissimo e gonfio, lei si spostò un po' indietro strusciandosi sopra la cappella che adesso pulsava contro il suo buchino e capii che voleva godere, mentre lui la prendeva così, mentre era aperta per consentire una mia ideale penetrazione, lo vidi spingere, piano, e sparire, fino alla radice, con lei che passava la lingua sulle sue labbra arse dalla voglia e con gli occhi puntati verso di me come a dirmi vieni, prendimi anche tu, voglio godere.
Il ritmo diventò veloce, le spinte e i suoi colpi la spostavano e il suo viso era una maschera di piacere, si fermava a pulsarle dentro, la sollevava e la faceva scendere quasi di colpo, mi trovai quasi in piedi a spingere anche io, come se fossi stato là con loro.
Capii che per tutti era venuto il momento, sentii salire il mio piacere e li vidi contrarsi, arrivammo tutti insieme.
Dopo un paio di minuti Laura si alzò, venne verso il computer, mi mandò un bacio furtivo e lo spense.
scritto il
2016-04-20
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