Prima di me quinta parte
di
il marito contento
genere
orge
lei arrivò in spiaggia , lo baciò e gli disse che la storia del nuovo lavoro le piaceva.
lui le disse che per festeggiare sarebbero andati a pranzo in un locale molto alla moda.
verso le 11,30 salirono in camera.
mentre lei faceva la doccia lui fece una telefonata con il telefono dell'albergo.
quando lei uscì le disse che un suo collega sarebbe andato con loro.
è un tipo all'antica, di quelli con sani principi. se riesci a fargli perdere la testa il posto è tuo.
lui la presentò come sua nuova collaboratice. lei era in pantaloni chiari e camicetta. molto elegante.il collega la guardò con sospetto.
aveva una cinquantina di anni, elegante e molto austero.
capo area piemontese. ci tenne a farlo sapere.
a tavola lei fu simpatica, carina, quando il collega parlava lei sembrava pendere dalle sue labbra
non ci volle molto che lui la prendesse in simpatia.
verso le 14,30 il pranzo era finito.
mentre il colega si era assentato per andare al bagno riccardo le disse: vedo che perdi colpi...
facciamo così, rispose lei, dopo vai tu al bagno e restaci dieci minuti
così fece, al ritorno del collega li lasciò soli.
lei prese la mano dell'uomo: è stato un vero piacere conoscerla,sono sempre stata affascinata da uomini come lei, decisi e discreti.
l'uomo rimase a guardarla.
spero di rivederla presto, magari ad un altro incontro come quello di ieri.
l'uomo le strinse la mano.
anche io spero di rivederla presto lei è molto... e si interruppe.
molto cosa? chiese lei.
molto intelligente e bella.
lei rise.
non scherzo, certo nonb sono giovane come lei ma se lo fossi..
se lo fosse?
se lo fossi adesso le chiederei di farsi riaccompagnare in albergo da me.
al ritorno di Riccardo lei gli disse: sai, lui è stato così gentile di offrirsi di riaccompagnarmi in albergo. se ci lasci al bar in fondo alla via faccio due passi con lui.
l'uomo non disse nulla e riccardo non obiettò.
arrivati al bar che distava circa 200 metri dall'albergo i due scesero dall'auto.
Riccardo la guardò.
arrivati davanti alla porta dell'albergo lei si rivolse all'uomo.
venga su che facciamo due chiacchere.
nell'ascensore lei sorrideva. l'uomo era un poco in imbarazzo
entrarono.
allora, se lei avesse la mia età cosa farebbe ora.
lui, la bacerei
lei allora si avvicinò . come? gli chiese
l'uomo la prese e cominciò a baciarla. la sua lingua era un tornado
lei non perse tempo, allungò le mani
non aveva un cazzo enorme ma era duro come il marmo
lei si tolse camicia e pantaloni. romase in mutandine
adesso mi scopi!
l'uomo le scostò le mutandine e infilò il cazzo, un colpo secco.
cominciò a darle subito colpi secchi
all'inizio le faceva male ma lei lo lasciò fare
le sue tette danzavano davanti alla faccia dell'uomo
il tutto non durò più di dieci minuti poi l'uomo che stava per sborrare fece per uscire
sborrami dentro , non uscire
l'uomo cominciò a sborrare.
lei rimase su quel cazzo finchè non si ...ammorbidi.
adesso devo andare o Riccardo si insospettirà
l'uomo si rivedstì e uscì
lei non aveva goduto ma era eccitata.
scese e trovò Riccardo nel giardino dell'albergo
sei una troia, assunta
non le chiese nulla.
ti va di fermarci a bologna e cercare un cinema porno, le disse.
certo!
partirono e alle 17 furono a bologna
in periferia trovarono una sala a luci rosse
entrarono
si sedettero, c'erano poche persone.
dopo qualche minuto un uomo si sedette dalla parte di lei a due poltroncine di distanza.
senza dire nulla lei slacciò la camicetta . riccardo fingeva di non vedere.
lei guardò lo sconosciuro e tolse le tette dalla camicetta.
riccardo intanto si godeva la scena.
lei aveva una minigonna e si alzò, la tirò su e si sedette mostrando le cosce fino al culo
aveva un paio di mitandine nere.
lo sconosciuto si alzò e andò a sedersi vicino a lei.
vai al bagno, disse a riccardo.
mentre riccardo si alzava vide che lo sconosciuto le stava toccando le tette.
al suo ritorno vide che lei era tra due uomini che la palpavano e la sditalinavano. si sedette davanti a loro
lei menava il cazzo ad entrambi
le tette in bella vista
poi facendosi sentire da riccardo disse...Vado al bagno
si alzò e i due la seguirono
anche riccardo li seguì
entrarono nel bagno delle donne
lui è il mio amante, disse ai due. gli piace guardare.
lei si voltò, appoggio le mani al muro e allargò le gambe.
fategli vedere cosa sapete fare!
il primo si avvicinò, sollevò la minigonna, le sfilò le mutandine e le appoggio il cazzo alla figa
Spaccami! disse lei
corrado era appoggiato alla porta che nessuno entrasse a disturbare. aveva il cazzo in mano
mentre lo sconosciuto da dietro la montava lei guardava riccardo negli occhi.
ci vollero meno di cinque minuti perchè lo sconosciuto togliesse il cazzo e le sborrasse sullo chiappe.
ti mettimelo in culo, disse lei al secondo uomo.
lui non si fece pregare e cominciò a incularla
sborrami nel culo, non uscire
Riccardo si masturbava.
il secondo uomo la inculava con forza
lei cominciò a godere.
sborra, sborra, voglio sentirti venire dentro il mio culo
l'uomo cominciò a sborrare riempiendole il culo di sborra.
non erano passati più di dieci minuti e i due avevano sborrato, e lei goduto
poi si voltò verso Riccardo
si chinò. adesso tu sborrami in bocca, gli disse,
roccardo le mise il cazzo in bocca continuando a menarselo poi le spruzzo in gola il suo seme.
uscirono
in auto lei gli chiese se si era divertito... lui le prese la mano. sei una troia che mi farà impazzire.
il giorno dopo lei si licenziò e cominciò il suo nuovo lavoro e la relazione con Riccardo
lui le disse che per festeggiare sarebbero andati a pranzo in un locale molto alla moda.
verso le 11,30 salirono in camera.
mentre lei faceva la doccia lui fece una telefonata con il telefono dell'albergo.
quando lei uscì le disse che un suo collega sarebbe andato con loro.
è un tipo all'antica, di quelli con sani principi. se riesci a fargli perdere la testa il posto è tuo.
lui la presentò come sua nuova collaboratice. lei era in pantaloni chiari e camicetta. molto elegante.il collega la guardò con sospetto.
aveva una cinquantina di anni, elegante e molto austero.
capo area piemontese. ci tenne a farlo sapere.
a tavola lei fu simpatica, carina, quando il collega parlava lei sembrava pendere dalle sue labbra
non ci volle molto che lui la prendesse in simpatia.
verso le 14,30 il pranzo era finito.
mentre il colega si era assentato per andare al bagno riccardo le disse: vedo che perdi colpi...
facciamo così, rispose lei, dopo vai tu al bagno e restaci dieci minuti
così fece, al ritorno del collega li lasciò soli.
lei prese la mano dell'uomo: è stato un vero piacere conoscerla,sono sempre stata affascinata da uomini come lei, decisi e discreti.
l'uomo rimase a guardarla.
spero di rivederla presto, magari ad un altro incontro come quello di ieri.
l'uomo le strinse la mano.
anche io spero di rivederla presto lei è molto... e si interruppe.
molto cosa? chiese lei.
molto intelligente e bella.
lei rise.
non scherzo, certo nonb sono giovane come lei ma se lo fossi..
se lo fosse?
se lo fossi adesso le chiederei di farsi riaccompagnare in albergo da me.
al ritorno di Riccardo lei gli disse: sai, lui è stato così gentile di offrirsi di riaccompagnarmi in albergo. se ci lasci al bar in fondo alla via faccio due passi con lui.
l'uomo non disse nulla e riccardo non obiettò.
arrivati al bar che distava circa 200 metri dall'albergo i due scesero dall'auto.
Riccardo la guardò.
arrivati davanti alla porta dell'albergo lei si rivolse all'uomo.
venga su che facciamo due chiacchere.
nell'ascensore lei sorrideva. l'uomo era un poco in imbarazzo
entrarono.
allora, se lei avesse la mia età cosa farebbe ora.
lui, la bacerei
lei allora si avvicinò . come? gli chiese
l'uomo la prese e cominciò a baciarla. la sua lingua era un tornado
lei non perse tempo, allungò le mani
non aveva un cazzo enorme ma era duro come il marmo
lei si tolse camicia e pantaloni. romase in mutandine
adesso mi scopi!
l'uomo le scostò le mutandine e infilò il cazzo, un colpo secco.
cominciò a darle subito colpi secchi
all'inizio le faceva male ma lei lo lasciò fare
le sue tette danzavano davanti alla faccia dell'uomo
il tutto non durò più di dieci minuti poi l'uomo che stava per sborrare fece per uscire
sborrami dentro , non uscire
l'uomo cominciò a sborrare.
lei rimase su quel cazzo finchè non si ...ammorbidi.
adesso devo andare o Riccardo si insospettirà
l'uomo si rivedstì e uscì
lei non aveva goduto ma era eccitata.
scese e trovò Riccardo nel giardino dell'albergo
sei una troia, assunta
non le chiese nulla.
ti va di fermarci a bologna e cercare un cinema porno, le disse.
certo!
partirono e alle 17 furono a bologna
in periferia trovarono una sala a luci rosse
entrarono
si sedettero, c'erano poche persone.
dopo qualche minuto un uomo si sedette dalla parte di lei a due poltroncine di distanza.
senza dire nulla lei slacciò la camicetta . riccardo fingeva di non vedere.
lei guardò lo sconosciuro e tolse le tette dalla camicetta.
riccardo intanto si godeva la scena.
lei aveva una minigonna e si alzò, la tirò su e si sedette mostrando le cosce fino al culo
aveva un paio di mitandine nere.
lo sconosciuto si alzò e andò a sedersi vicino a lei.
vai al bagno, disse a riccardo.
mentre riccardo si alzava vide che lo sconosciuto le stava toccando le tette.
al suo ritorno vide che lei era tra due uomini che la palpavano e la sditalinavano. si sedette davanti a loro
lei menava il cazzo ad entrambi
le tette in bella vista
poi facendosi sentire da riccardo disse...Vado al bagno
si alzò e i due la seguirono
anche riccardo li seguì
entrarono nel bagno delle donne
lui è il mio amante, disse ai due. gli piace guardare.
lei si voltò, appoggio le mani al muro e allargò le gambe.
fategli vedere cosa sapete fare!
il primo si avvicinò, sollevò la minigonna, le sfilò le mutandine e le appoggio il cazzo alla figa
Spaccami! disse lei
corrado era appoggiato alla porta che nessuno entrasse a disturbare. aveva il cazzo in mano
mentre lo sconosciuto da dietro la montava lei guardava riccardo negli occhi.
ci vollero meno di cinque minuti perchè lo sconosciuto togliesse il cazzo e le sborrasse sullo chiappe.
ti mettimelo in culo, disse lei al secondo uomo.
lui non si fece pregare e cominciò a incularla
sborrami nel culo, non uscire
Riccardo si masturbava.
il secondo uomo la inculava con forza
lei cominciò a godere.
sborra, sborra, voglio sentirti venire dentro il mio culo
l'uomo cominciò a sborrare riempiendole il culo di sborra.
non erano passati più di dieci minuti e i due avevano sborrato, e lei goduto
poi si voltò verso Riccardo
si chinò. adesso tu sborrami in bocca, gli disse,
roccardo le mise il cazzo in bocca continuando a menarselo poi le spruzzo in gola il suo seme.
uscirono
in auto lei gli chiese se si era divertito... lui le prese la mano. sei una troia che mi farà impazzire.
il giorno dopo lei si licenziò e cominciò il suo nuovo lavoro e la relazione con Riccardo
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