Mia madre oggetto del desiderio dei miei amici
di
giuliano
genere
dominazione
Quella che doveva essere una normale serata basata su musica e chiacchiere fra me Gigi e Luca, si trasformò in una raccolta di confessioni e pensieri piccanti coinvolgendo la sfera personale della mia genitrice, tutto cominciò quando mia madre entrò in camera mia con un bricco di caffè ed alcuni biscotti per deliziare la nostra serata, in quell'occasione Luca la ringraziò in un modo molto accattivante sorprendendo sia me, che mia madre.
Mia madre è una giovane vedova di trentanove anni di professione medico generico è quella che verrebbe definita una bella donna, l'ho sempre vista e immaginata come una vestale dedita al lavoro e a suo figlio, nessuna idea di lei assieme ad un altro uomo mi aveva mai sfiorato, era una sorta di amore acuto e divinatorio che me la faceva immaginare come la forma più vivida della moralità e della purezza.
Mia madre guardò Luca e con un sorriso lo ringrazio gli fece una carezza sulla testa e ritornò in salotto, una sensazione strana mi avvampò il volto, una sensazione di vuoto allo stomaco mi colse per un breve periodo, vedere mia madre accarezzare Luca fece montare in me un senso di gelosia ma nel contempo però mi ero eccitato.
Feci finta di nulla, ma quando Luca assecondato da Gigi cominciarono a formulare giudizi su mia madre invece di arrabbiarmi incredibilmente li assecondai.
“Giulio tua madre è una bella donna e che gambe” disse Luca coadiuvato da Gigi il quale aggiunse.
“Ma tu l'hai mai vista nuda” fu un susseguirsi di domande ed io come inebetito risposi ad ogni loro domanda amplificando e a volte mentendo sulle risposte.
Ad un certo momento Gigi disse.
“Giulio vado un attimo in bagno”
Dopo un paio di minuti ritorno con in mano un paio di mutandine nere.
“Ragazzi guardate cosa c'era nel cestone della Biancheria sporca, Giulio queste sono le mutandine di tua madre” le portò al naso ed aspirando aggiunse.
“Madonna che odore di figa” fu tutto un susseguirsi di passaggi me compreso, non avevo mai sentito l'odore del sesso di mia madre, un odore eccitante asprigno con un leggero aroma di pipi, i commenti più sporchi e osceni si sprecarono, Luca cominciò a masturbarsi, incurante della presenza della mia genitrice nella stanza attigua, per poi sborrare sul cavallo degli slip bagnando il nero tessuto con un eiaculazione abbondante.
I giorni successivi furono giorni di preparativi, la scuola era finita e io e mia madre partimmo per la nostra casa in collina, furono giornate rilassanti e piene di escursioni nei boschi dell'appennino emiliano romagnolo, mia madre era in forma splendida, più volte pensai a quella serata con Gigi e Luca e la mia sensualità mi portè spesso a masturbarmi pensando a lei.
Un sera dopo cena ci ritrovammo sul divano, cominciammo a parlare di argomenti personali come mai avevamo fatto, sviscerammo desideri e pensieri che ci portarono a libere una parte del nostro io segreto.
Ad un certo punto dissi.
“Mamma facciamo un gioco?”
Lei sospettosa con un sorriso beffardo sulla bocca disse.
Di cosa si tratta?
“ Ascolta mamma facciamo cinque domande ciascuno con l'obbligo di dire la verità”
Lei mi guardò annuendo.
“Comincia tu mamma”
“Hai la fidanzatina?”
“No mamma l'avevo ma ci siamo lasciati”
“Avevate dei rapporti sessuali” Arrossi in volto e aggiunsi sottovoce.
“NO”
“Giulio ti masturbi?”
“SI mamma”
“Con le mie mutandine?” questa domanda mi fece sobbalzare.
Cominciai a balbettare... senti il mondo che mi cascava addosso, d'istinto dissi
“NO”
Lei mi guardò con aria interrogativa.
”Giulio dimmi la verità non dirmi bugie”
“Perché mamma mi fai questa domanda?”
“Giulio... ho trovato le mie mutandine sporche di robina non mia “
Abbassai lo sguardo mi sentivo male e per non approfondire di più l'argomento evitando cosi di coinvolgere anche i miei amici mi addossai la colpa.
Lei si alzò dal divano ed andò in camera sua per ritornare poco dopo.
Appoggiandomi una mano sulla spalla disse.
Dai è tardi andiamo a letto.
Il giorno seguente fu un giornata all'insegna della vergogna, cercai di evitare il suo sguardo consapevole di quello che le passava per la testa, sapevo che la mia confessione l'aveva turbata ma non conoscevo in quale misura, il rumore di due motorini mi fece sobbalzare dal mio stato di torpore, stava succedendo quello che non volevo nel modo più assoluto, Gigi e Luca erano arrivati in motorino fino alla casa in collina.
Finsi di essere contento di vederli, al contrario di mia madre, la quale fu sorpresa ma veramente felice del loro loro arrivo.
Come al solito Luca da perfetto bravo ragazzo riempii mia madre di complimenti e parole dolci, mia madre, dopo i normali convenevoli venne da me e disse
“Giulio mi sa tanto che il tuo amico Luca mi faccia la corte”
Istintivamente le dissi.
“Mamma non dargli corda”
Lei mi guardò e con un sorriso aggiunse.
“Hai paura che mi porti via gli slip”
Luca e Gigi mi rimproverarono per il fatto che ero sparito senza dare spiegazioni dopo quella serata.
Mi sentivo a disagio per il fatto di essere solo con mia madre, cercai di non pensarci ma le sensazioni provate quella sera ritornarono prepotentemente, sentivo crescere la paura di quello che sarebbe potuto capitare, sapevo che loro erano venuti li con certe idee e sebbene l'idea di vedere mia madre scopata mi eccitasse ero cosciente che lei era la mia genitrice e che tutto questo era una cosa inconcepibile.
Mia madre disse .
“Ragazzi le vostre madri lo sanno che siete venuti qua”
Ad una risposta negativa di Luca e Gigi lei con calma disse.
“Fa nulla ora le chiamo io e se loro sono d'accordo stasera potete rimanere da noi.
Luca rivolto a me disse.
“Giulio, che superfiga che è tua mamma ha un culo da favola”
Rimasi ammutolito ed ebbi un principio di erezione ma anche un gesto di stizza
La telefonata di mia madre con la mamma di Luca duro più del previsto anche per il fatto che erano state amiche in gioventù e di conseguenza si frequentavano anche come amiche.
La cena fu sobria, mia madre si era superata con deliziosi manicaretti, nonostante fosse quasi astemia quella sera bevve più del solito la senti dire che le girava un poco la testa, il gioco che stavano facendo Gigi e Luca era quello di farla ubriacare un poco alla volta la portarono alla soglia dell'ubriacatura.
Mi stavo rendendo conto che quello che le stavano facendo era brutto e non mi piaceva, cercai di reagire e di pormi in sua difesa con il risultato che fui immobilizzato e portato in camera da letto assieme a mia madre.
Lei fu distesa sulle candide lenzuola delicatamente le sollevarono la gonna fino alla vita, mentre io immobilizzato ero obbligato a vedere la scena della una violenza ai danni di mia mamma, Gigi disse.
“Non abbiamo preservativi”
“E chissenefrega la lasciamo incinta, Giulio ti regaliamo un fratello” disse Luca ridendo.
Mia madre forse si stava rendendo conto di quello che le stava succedendo e cercò di sollevarsi ma Gigi le bloccò le braccia mentre Luca affondo il volto fra le gambe aspirò l'odore del sesso di mia mamma poi con cattiveria strappò le mutandine di pizzo azzurre, cominciò a farle dei succhiotti sulle candide cosce, mordendo le teneri carni e leccando le pareti interne della passera ancora asciutte da umori vaginali, le sue mani aprirono la camicetta in jeans stracciarono il reggiseno in pan dance con gli slip, tutti e due si affannarono sul petto rigoglioso di mia madre mordendo succhiando leccando i seni dalle grosse aureole.
Mia mamma ora si divincolava e urlava il mio nome, ma quando si accorse che assistevo alla scena impossibilitato ad aiutarla cominciò a piangere, un pianto sommesso alternato da singhiozzi rumorosi.
Luca le divarico al massimo le gambe e con un colpo secco entrò dentro il suo utero, senti un gemito fortissimo, guardai il volto di mia madre era tirato in una smorfia di sofferenza con la bocca spalancata, Luca era entrato con violenza dentro lei senza che ci fosse il minimo di lubrificazione frizionando in modo doloroso le morbide pareti vaginali, ed ora si muoveva velocemente sopra il suo corpo con sussulti disarticolati accompagnati da frasi oscene e libidinose, il tutto durò pochissimo con un rantolo sborrò dentro la pancia di mia mamma, accompagnando la sua eiaculazione con la frase.
“Godi troia amica di quella puttana di mia madre, so benissimo che al sabato sera quando uscite andate a scopare con i vostri amici, siete due vacche”
Sentii mia madre imprecare contro Luca con frasi dure e mirate, ma resasi conto che le era venuto dentro urlò.
“Cristo Nooooo brutto stronzo non prendo alcuna precauzione”
Poi fu la volta di Gigi e qui ci fu una vera e propria lotta nel volerla girare prona, mia madre intuii quello che passava per le loro teste e cercò di opporsi alla vergogna della sodomizzazione.
Ma la forza bruta e la loro costituzione fisica ebbe la meglio sull'esile corpo di mia madre, Gigi penetrò mia madre nel canale anale con brutalità facendola urlare dal dolore e incurante delle sua sofferenza le sborrò dentro il culo, per poi successivamente accoppiarsi in una scopata interminabile.
La violenza durò un tempo infinito, usarono tutte le pratiche sessuali che ritenevano più piacevoli, per tutta la notte alternandosi a vicenda sopra il corpo di mia madre, la costrinsero a giochi perversi usando oggetti erotici improvvisati riempiendole ogni buco disponibile, lei cercò di rimanere non collaborativa a questa situazione ma poi i continui stimoli e le continue pratiche sessuali involontariamente portarono mia madre a gemere da un piacere indotto e non voluto.
A questa sua inattesa reazione tutti e due come avvoltoi si gettarono contemporaneamente sul suo corpo stringendola in un sandwich innaturale, penetrandola contemporaneamente davanti e dietro in una morsa erotica che indusse mia mamma a urlare di piacere con veri e propri rantoli di godimento.
Tutto ciò ebbe un riflesso inaspettato anche su di me, mentre i due con veemenza la fottevano ebbi un'erezione, il rigonfiamento era cosi evidente che Luca se ne accorse facendolo presente a Gigi tutti i due risero e rivolgendosi a mia madre, dissero.
“Guarda troia anche tuo figlio ha l'uccello gonfio”
Mia madre non rispose, ma capii che la sua esternazione aveva provocato quella mia reazione e mentre Luca per l'ennesima volta le sborrava dentro la figa, le mi guardo e mi sussurrerò “Scusami Giulio non volevo......”
I mesi sono passati e gli sviluppi di questa disavventura hanno portato a situazioni impreviste e maldigerite.
Non è stata fatta nessuna denuncia per evitare scandali che avrebbero coinvolto Gigi e Luca le loro famiglie e principalmente noi, mia madre dopo essere stata riempita di sperma ora è incinta ed è al quinto mese di gravidanza, la cosa onestamente non mi disturba mi piace vederla con il pancione...l'unico rimpianto è di non essere stato io ad ingravidarla e tutto questo mi fa pensare a cose proibite e vietate ma il desiderio di poter fare sesso con mia madre di venirle dentro di possederla cosi hanno fatto i miei amici rimane e rimarrà sempre il mio sogno per quanto vergognoso libidinosamente reale.
Mia madre è una giovane vedova di trentanove anni di professione medico generico è quella che verrebbe definita una bella donna, l'ho sempre vista e immaginata come una vestale dedita al lavoro e a suo figlio, nessuna idea di lei assieme ad un altro uomo mi aveva mai sfiorato, era una sorta di amore acuto e divinatorio che me la faceva immaginare come la forma più vivida della moralità e della purezza.
Mia madre guardò Luca e con un sorriso lo ringrazio gli fece una carezza sulla testa e ritornò in salotto, una sensazione strana mi avvampò il volto, una sensazione di vuoto allo stomaco mi colse per un breve periodo, vedere mia madre accarezzare Luca fece montare in me un senso di gelosia ma nel contempo però mi ero eccitato.
Feci finta di nulla, ma quando Luca assecondato da Gigi cominciarono a formulare giudizi su mia madre invece di arrabbiarmi incredibilmente li assecondai.
“Giulio tua madre è una bella donna e che gambe” disse Luca coadiuvato da Gigi il quale aggiunse.
“Ma tu l'hai mai vista nuda” fu un susseguirsi di domande ed io come inebetito risposi ad ogni loro domanda amplificando e a volte mentendo sulle risposte.
Ad un certo momento Gigi disse.
“Giulio vado un attimo in bagno”
Dopo un paio di minuti ritorno con in mano un paio di mutandine nere.
“Ragazzi guardate cosa c'era nel cestone della Biancheria sporca, Giulio queste sono le mutandine di tua madre” le portò al naso ed aspirando aggiunse.
“Madonna che odore di figa” fu tutto un susseguirsi di passaggi me compreso, non avevo mai sentito l'odore del sesso di mia madre, un odore eccitante asprigno con un leggero aroma di pipi, i commenti più sporchi e osceni si sprecarono, Luca cominciò a masturbarsi, incurante della presenza della mia genitrice nella stanza attigua, per poi sborrare sul cavallo degli slip bagnando il nero tessuto con un eiaculazione abbondante.
I giorni successivi furono giorni di preparativi, la scuola era finita e io e mia madre partimmo per la nostra casa in collina, furono giornate rilassanti e piene di escursioni nei boschi dell'appennino emiliano romagnolo, mia madre era in forma splendida, più volte pensai a quella serata con Gigi e Luca e la mia sensualità mi portè spesso a masturbarmi pensando a lei.
Un sera dopo cena ci ritrovammo sul divano, cominciammo a parlare di argomenti personali come mai avevamo fatto, sviscerammo desideri e pensieri che ci portarono a libere una parte del nostro io segreto.
Ad un certo punto dissi.
“Mamma facciamo un gioco?”
Lei sospettosa con un sorriso beffardo sulla bocca disse.
Di cosa si tratta?
“ Ascolta mamma facciamo cinque domande ciascuno con l'obbligo di dire la verità”
Lei mi guardò annuendo.
“Comincia tu mamma”
“Hai la fidanzatina?”
“No mamma l'avevo ma ci siamo lasciati”
“Avevate dei rapporti sessuali” Arrossi in volto e aggiunsi sottovoce.
“NO”
“Giulio ti masturbi?”
“SI mamma”
“Con le mie mutandine?” questa domanda mi fece sobbalzare.
Cominciai a balbettare... senti il mondo che mi cascava addosso, d'istinto dissi
“NO”
Lei mi guardò con aria interrogativa.
”Giulio dimmi la verità non dirmi bugie”
“Perché mamma mi fai questa domanda?”
“Giulio... ho trovato le mie mutandine sporche di robina non mia “
Abbassai lo sguardo mi sentivo male e per non approfondire di più l'argomento evitando cosi di coinvolgere anche i miei amici mi addossai la colpa.
Lei si alzò dal divano ed andò in camera sua per ritornare poco dopo.
Appoggiandomi una mano sulla spalla disse.
Dai è tardi andiamo a letto.
Il giorno seguente fu un giornata all'insegna della vergogna, cercai di evitare il suo sguardo consapevole di quello che le passava per la testa, sapevo che la mia confessione l'aveva turbata ma non conoscevo in quale misura, il rumore di due motorini mi fece sobbalzare dal mio stato di torpore, stava succedendo quello che non volevo nel modo più assoluto, Gigi e Luca erano arrivati in motorino fino alla casa in collina.
Finsi di essere contento di vederli, al contrario di mia madre, la quale fu sorpresa ma veramente felice del loro loro arrivo.
Come al solito Luca da perfetto bravo ragazzo riempii mia madre di complimenti e parole dolci, mia madre, dopo i normali convenevoli venne da me e disse
“Giulio mi sa tanto che il tuo amico Luca mi faccia la corte”
Istintivamente le dissi.
“Mamma non dargli corda”
Lei mi guardò e con un sorriso aggiunse.
“Hai paura che mi porti via gli slip”
Luca e Gigi mi rimproverarono per il fatto che ero sparito senza dare spiegazioni dopo quella serata.
Mi sentivo a disagio per il fatto di essere solo con mia madre, cercai di non pensarci ma le sensazioni provate quella sera ritornarono prepotentemente, sentivo crescere la paura di quello che sarebbe potuto capitare, sapevo che loro erano venuti li con certe idee e sebbene l'idea di vedere mia madre scopata mi eccitasse ero cosciente che lei era la mia genitrice e che tutto questo era una cosa inconcepibile.
Mia madre disse .
“Ragazzi le vostre madri lo sanno che siete venuti qua”
Ad una risposta negativa di Luca e Gigi lei con calma disse.
“Fa nulla ora le chiamo io e se loro sono d'accordo stasera potete rimanere da noi.
Luca rivolto a me disse.
“Giulio, che superfiga che è tua mamma ha un culo da favola”
Rimasi ammutolito ed ebbi un principio di erezione ma anche un gesto di stizza
La telefonata di mia madre con la mamma di Luca duro più del previsto anche per il fatto che erano state amiche in gioventù e di conseguenza si frequentavano anche come amiche.
La cena fu sobria, mia madre si era superata con deliziosi manicaretti, nonostante fosse quasi astemia quella sera bevve più del solito la senti dire che le girava un poco la testa, il gioco che stavano facendo Gigi e Luca era quello di farla ubriacare un poco alla volta la portarono alla soglia dell'ubriacatura.
Mi stavo rendendo conto che quello che le stavano facendo era brutto e non mi piaceva, cercai di reagire e di pormi in sua difesa con il risultato che fui immobilizzato e portato in camera da letto assieme a mia madre.
Lei fu distesa sulle candide lenzuola delicatamente le sollevarono la gonna fino alla vita, mentre io immobilizzato ero obbligato a vedere la scena della una violenza ai danni di mia mamma, Gigi disse.
“Non abbiamo preservativi”
“E chissenefrega la lasciamo incinta, Giulio ti regaliamo un fratello” disse Luca ridendo.
Mia madre forse si stava rendendo conto di quello che le stava succedendo e cercò di sollevarsi ma Gigi le bloccò le braccia mentre Luca affondo il volto fra le gambe aspirò l'odore del sesso di mia mamma poi con cattiveria strappò le mutandine di pizzo azzurre, cominciò a farle dei succhiotti sulle candide cosce, mordendo le teneri carni e leccando le pareti interne della passera ancora asciutte da umori vaginali, le sue mani aprirono la camicetta in jeans stracciarono il reggiseno in pan dance con gli slip, tutti e due si affannarono sul petto rigoglioso di mia madre mordendo succhiando leccando i seni dalle grosse aureole.
Mia mamma ora si divincolava e urlava il mio nome, ma quando si accorse che assistevo alla scena impossibilitato ad aiutarla cominciò a piangere, un pianto sommesso alternato da singhiozzi rumorosi.
Luca le divarico al massimo le gambe e con un colpo secco entrò dentro il suo utero, senti un gemito fortissimo, guardai il volto di mia madre era tirato in una smorfia di sofferenza con la bocca spalancata, Luca era entrato con violenza dentro lei senza che ci fosse il minimo di lubrificazione frizionando in modo doloroso le morbide pareti vaginali, ed ora si muoveva velocemente sopra il suo corpo con sussulti disarticolati accompagnati da frasi oscene e libidinose, il tutto durò pochissimo con un rantolo sborrò dentro la pancia di mia mamma, accompagnando la sua eiaculazione con la frase.
“Godi troia amica di quella puttana di mia madre, so benissimo che al sabato sera quando uscite andate a scopare con i vostri amici, siete due vacche”
Sentii mia madre imprecare contro Luca con frasi dure e mirate, ma resasi conto che le era venuto dentro urlò.
“Cristo Nooooo brutto stronzo non prendo alcuna precauzione”
Poi fu la volta di Gigi e qui ci fu una vera e propria lotta nel volerla girare prona, mia madre intuii quello che passava per le loro teste e cercò di opporsi alla vergogna della sodomizzazione.
Ma la forza bruta e la loro costituzione fisica ebbe la meglio sull'esile corpo di mia madre, Gigi penetrò mia madre nel canale anale con brutalità facendola urlare dal dolore e incurante delle sua sofferenza le sborrò dentro il culo, per poi successivamente accoppiarsi in una scopata interminabile.
La violenza durò un tempo infinito, usarono tutte le pratiche sessuali che ritenevano più piacevoli, per tutta la notte alternandosi a vicenda sopra il corpo di mia madre, la costrinsero a giochi perversi usando oggetti erotici improvvisati riempiendole ogni buco disponibile, lei cercò di rimanere non collaborativa a questa situazione ma poi i continui stimoli e le continue pratiche sessuali involontariamente portarono mia madre a gemere da un piacere indotto e non voluto.
A questa sua inattesa reazione tutti e due come avvoltoi si gettarono contemporaneamente sul suo corpo stringendola in un sandwich innaturale, penetrandola contemporaneamente davanti e dietro in una morsa erotica che indusse mia mamma a urlare di piacere con veri e propri rantoli di godimento.
Tutto ciò ebbe un riflesso inaspettato anche su di me, mentre i due con veemenza la fottevano ebbi un'erezione, il rigonfiamento era cosi evidente che Luca se ne accorse facendolo presente a Gigi tutti i due risero e rivolgendosi a mia madre, dissero.
“Guarda troia anche tuo figlio ha l'uccello gonfio”
Mia madre non rispose, ma capii che la sua esternazione aveva provocato quella mia reazione e mentre Luca per l'ennesima volta le sborrava dentro la figa, le mi guardo e mi sussurrerò “Scusami Giulio non volevo......”
I mesi sono passati e gli sviluppi di questa disavventura hanno portato a situazioni impreviste e maldigerite.
Non è stata fatta nessuna denuncia per evitare scandali che avrebbero coinvolto Gigi e Luca le loro famiglie e principalmente noi, mia madre dopo essere stata riempita di sperma ora è incinta ed è al quinto mese di gravidanza, la cosa onestamente non mi disturba mi piace vederla con il pancione...l'unico rimpianto è di non essere stato io ad ingravidarla e tutto questo mi fa pensare a cose proibite e vietate ma il desiderio di poter fare sesso con mia madre di venirle dentro di possederla cosi hanno fatto i miei amici rimane e rimarrà sempre il mio sogno per quanto vergognoso libidinosamente reale.
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