Racconti buffi con il mio amore #3

di
genere
comici

2012: quando Alba e Christian erano semplicemente amici per la pelle.

"CHI SIAMO NOI??"
"DEI FUORI DI TESTA!"
"CHE COSA VOGLIAMO??"
"UBRIACARCI COME LE BESTIE!"
"E QUANDO LO VOGLIAMO??"
"SEMPRE E COMUNQUE!!"
Il grido di battaglia di Alba e dei suoi amici ogni volta che c'era una festa grossa. Quella notte per "festa grossa" si intende la Festa Hawaiana che si tiene ogni anno a Senigallia ad Agosto. Ogni anno ci andavano e ogni anno succedeva qualcosa che valeva la pena di ricordare. I cosiddetti "pezzacci", come dicono i marottesi (abitanti di Marotta). Pezzaccio = figura di merda, situazione imbarazzante o situazione che ti fa incazzare. Beh, quella sera Alba avrebbe combinato il più grande "pezzaccio" della sua vita...ma andiamo con ordine!
Si erano fatti il tragitto da Marotta a Senigallia completamente in bici, dato che all'epoca si potevano contare su una mano i membri della compagnia maggiorenni e nessuno di quelli aveva intenzione di prendere la macchina quella sera. La carica e l'euforia erano così alte che nessuno aveva sentito la fatica di farsi i chilometri in bici sul lungomare. Anzi! Le ragazze, Alba compresa, guidavano le bici senza mani e ballavano la macarena! Oppure si erano messi a fare un gioco abbastanza stupido, che consisteva nel dire la parola "pene" con diversi toni di voce: partiva il primo dicendolo a bassissima voce, poi il secondo lo diceva più alto, il terzo aumentava e così via, finché non si arrivava a urlare a squarciagola "PEEEENEEEE" in mezzo alla strada. Una signora anziana aveva pure urlato loro contro "Maleducati! Vergogna!", ovviamente suscitando un'ilarità nel gruppo pazzesca.
Alla fine, ridendo e scherzando arrivarono alla spiaggia. Era stato allestito un enorme palcoscenico, dove una band suonava musica degli anni '90. Ancora oggi Alba non riesce a capire come si possa parlare di Festa Hawaiana se di Hawaiano non c'è nulla, a parte un paio di palme per decorazione e i marocchini che vendono le ghirlande di fiori sulla spiaggia. Ma chissenefrega!! Tanto c'era alcool a fiumi!! I ragazzi si erano portati gli zaini stracolmi di bottiglie di vodka, sambuca e tequila. Anche le ragazze avevano contribuito! Ma non per portare l'alcool. "Quello è un compito per gli uomini!" Dichiarava sempre Paolo, con tono spavaldo. Quella sera, quindi, avevano portato delle bottiglione piene di acqua e ghiaccio (se qualcuno aveva sete o per svegliare qualcuno addormentato sulla sabbia), i teli da mare (per potersi sdraiare tutto insieme, bere e suonare la chitarra), costumi da bagno (per fare il bagno di notte) e biscotti e cracker (per la fame chimica).
Cominciarono a bere fin da subito. E fin da subito cominciarono i primi pezzacci: Giulia era strafatta e nella sua fattanza non si era accorta che Roberto le aveva morso il seno che quasi strabordava nella camicetta troppo attillata, lasciandole il segno dei denti; Carla era mezza svenuta con la faccia nella sabbia; Gloria aveva perso il costume in mare ed era stata costretta a girare con il culetto all'aria e Alba era stata più volte convinta che quello che aveva tra le mani non era un asciugamano da spiaggia, ma...il mantello dell'invisibilità di Harry Potter...questo per farvi un quadro generale della situazione.
Bene, adesso comincia il pezzaccio di Alba vero e proprio!
Cos'è successo? Praticamente quell'anno Alba era andata a letto con il ragazzo che abbiamo chiamato Jacob per la sua incredibile somiglianza al licantropo di "Twilight", ma quella sera non era ancora successo niente e Alba era ancora nella fase "È figo. Devo farmelo!". Solo che quella sera, non c'era solo Jacob, ma anche un altro loro amico che gli somigliava. Ora...quanto pensate possa intendere e volere una persona quando ha in circolo vodka, tequila e sambuca mescolati insieme? Non può! Ecco la risposta! E ovviamente cos'è successo? Che Alba si era ritrovata ad abbracciare questo tipo da dietro e a dirgli quanto lei gli volesse bene (tecnica di abbordaggio di altissimo livello, oserei dire...madonna santa, solo a ripensarci...). Il ragazzo, che non è finocchio, ne aveva palesemente approfittato della situazione e tra un "Ti voglio bene!" e un "Te ne voglio di più io!" si ritrovarono entrambi dietro a una cabina della spiaggia, lui a braghe calate e lei con il suo uccello in bocca! E Alba glielo succhiava proprio con gusto! Le sue dita affondavano nei suoi glutei e la sua testa faceva avanti e indietro, occupata a prendere tutta l'asta fino in gola. La lingua accarezzava tutto il pene, dallo scroto fino al glande. Le labbra facevano schioccare sonori baci sulla cappella gonfia e rossastra e la sua mano continuava a fare un lento avanti e indietro. La flebile luce di un lampione, rendeva luccicante quel cazzo impregnato della sua saliva e Alba era così presa da quel lavoretto che non si era accorta della presenza di Christian.
"Ehm...Alba?" Aveva chiesto lui, trattenendo una risata. Lei si risvegliò da quel torpore lussurioso: "Uhm? Ciao Christian...dimmi tutto!"
"Ti rendi conto di quello che stai facendo?"
"Eh...gli succhio il cazzo, non vedi?"
"Sì lo vedo...ma tu sai a chi lo stai succhiando?"
"Ma che domanda di merda! È Jacob, chi altro..." e nell'alzarsi, la luce del lampione illuminò bene il volto del ragazzo. Alba strabuzzò gli occhi e poi decise di prendere in mano la situazione, come fanno le persone responsabili e sane di mente: "AAAAAAAAHHHHHH!!!!" cominciò a strillare, mentre Christian si era accasciato sulla sabbia dal ridere e il ragazzo si metteva in fretta e furia il cazzo nei pantaloni: "Ehi, scusa! Ma sai tu hai una figa, io un pisello...gli istinti animali parlano!"
"NON MI PARLARE, LURIDO DEPRAVATO!"
"Ma se sei tu quella che me l'ha preso in bocca, che c'entro?!"
"Senti, è stato un errore! Credevo che tu fossi...un'altra persona e non tu! È stato bello, ma amici come prima?" E scappò via. Chris ormai aveva le lacrime e pure il ragazzo si era messo a ridere. Alba tornò indietro: "Christian! Perché non mi hai tenuta d'occhio?!" ma mentre lo diceva anche lei scoppiò a ridere.
scritto il
2017-01-31
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