Si fa come dico io
di
Malena N
genere
etero
Quel giorno lavoravo di mattina, c'erano già due clienti e uscendo dalla cucina correndo me lo ritrovo davanti "ciao!" Gli poggio una mano sul braccio..avrei voluto dargli almeno un bacio sulla guancia ma sono impietrita perché non mi aspettavo di vederlo. Lui ha lavorato con noi qualche anno fa e ogni tanto passa a vedere cosa combiniamo, soprattutto passa per darci qualche dritta. A me ha sempre fatto sangue e rivedendolo mi viene in mente quando me lo presentarono la prima volta, stringendogli la mano feci già il primo pensiero. Quando c'era lui non riuscivo mai a concentrami..lavoravo ma in realtà immaginavo di essere presa e posseduta da lui in ogni angolo del locale. E' stato sempre oggetto delle mie fantasie più sfrenate e anche il protagonista dei miei sogni erotici più sconci. Nonostante tutto non me l'ero mai scopato a lavoro e quella mattina era lì a stuzzicare le mie voglie. Mi impongo di non fare la troia " sei a lavoro cazzo!!" mi ripeto..ma niente. I miei occhi ricadono continuamente sul suo pacco grande che spinge nei jeans un po' stretti. Mi passo la lingua tra le labbra e sento aumentare la temperatura..non mi importa dei clienti..gli vorrei sbottonare la camicia e leccargli il petto liscio fino a succhiargli i capezzoli. Mi sto bagnando e presa dall'eccitazione gli mando un messaggio su wathsapp " ti voglio succhiare il cazzo" Lui, che ha già il telefono in mano, mi guarda e scrive " "brava..ho proprio voglia di farmi fare una pompa..ma non c'è la tua collega carina disposta a ingoiare la mia sborra?" "Sei uno stronzo..raggiungimi nel cesso sopra..mi faccio trovare già a bocca aperta" Salgo le scale a quattro perché voglio infilarmi due dita nella fica e leccare il mio sapore..mi abbasso i pantaloni e mi penetro..poi lecco le dita avidamente " ma dov'è??" Sento un rumore..forse sta arrivando. Sento la porta di legno del cesso sbattere forte..è arrabbiato.."sei una puttana troia..che vuoi? Vuoi succhiarmi il cazzo?? Che vuoi??" Si apre velocemente i jeans, si abbassa le mutande..mi schiaccia nel muro e mi copre la bocca con una mano " si fa come dico io..ti scopo la fica.." Mi sposta le mutande e sento la sua cappella che spinge per entrare..mi sbatte con colpi decisi e precisi ..ha un cazzo durissimo ma non posso dirglielo perché mi sta soffocando..Per un istante mi lascia respirare, mi guarda negli occhi e mi sputa in bocca..ingoio la sua saliva mentre continua a fottermi. "Volevi questo e puttana! Volevi scoparti il mio cazzo?? Vuoi che ti rompa il culo??" Io cerco di annuire ma la sua presa è troppo forte..sono persa nel piacere più totale e so solo che voglio ancora il suo cazzo. Mi libera la bocca e usa le mani per alzarmi la maglietta e stringermi le tette.."si..non ti fermare..sfondami..riempimi di sborra!!!" Non sono libera nei movimenti ho le gambe attaccate dai pantaloni abbassati ma godo come una porca..le sue dita giocano con i miei capezzoli di marmo e il suo cazzo mi sfonda. Vengo silenziosamente..sono sfatta e sudata..sono poggiata con la schiena al muro e mi guardo nello specchio " vuoi che te lo succhi ora?" " no..voglio che mi fai una sega..si fa come dico io". Lo masturbo..su e giù con la mano..dalla cappella al fondo..sento i nervi tesi e la carne calda..guardo il suo viso eccitato..lo faccio venire..sborra a terra "lecca troia..raccogli il mio seme dal pavimento" Io mi abbasso e obbedisco..lui mi guarda e mi dice " di' alla tua collega che quando vuole può succhiarmi il cazzo."
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