Finalmente mia 2
di
Robytoon
genere
incesti
Premessa: grazie a voi lettori. Non mi aspettavo che in sole 24h il mio primo racconto raggiungesse quasi 4500 letture. Grazie infinite. Stavolta cercherò di fare più attenzione al correttore.
Al mio risveglio il mattino seguente mi accorsi di essere solo, quando tastando le coperte accanto a me, le mie mani non incontrarono il corpo di mia madre. Cominciai a pensare di essermi sognato tutto, ma non mi sembrava nemmeno di essere andato subito a letto la sera prima. Ero confuso e frastornato, cercavo di tornare indietro con la mente sperando di trovare un indizio su cosa fosse successo la sera prima. Avevo fatto realmente sesso con mia madre?
Nel frattempo mi feci un bagno, feci colazione e andai a cercare mia madre. Arrivato alla reception chiedo di lei e mi fanno sapere che si trova nella palestra dell'hotel. Non riusciva a smettere di pensare ai suoi esercizi nemmeno in vacanza. Nemmeno il tempo di riavviarmi verso la camera che la vedo venirmi incontro.
-"Buongiorno dormiglione!" Mi disse sorridendo e mi diede un bacio sulla guancia.
Io ero ancora immobile. Completamente imbambolato. Non riuscivo ancora a capire se quello che era successo la sera prima fosse reale o meno.
-"Andiamo a prepararci, oggi voglio prendere il sole in spiaggia tutto il giorno" e ci incamminammo verso la camera.
Mi cambia e preparai le borse frigo mentre mia madre ancora doveva finire di cambiarsi. Uscì finalmente dal bagno indossando un top azzurro, una minigonna bianca e un paio di zeppe ai piedi dello stesso colore del top. Prese gli occhiali da sole e si avviò verso la porta.
Ancora non si era nemmeno accennato a quanto accaduto la sera prima, accrescendo così i miei dubbi. Arrivati nella hall posò la bors, si voltò verso di me e si chinò a gambe tese, fingendo di sistemare qualcosa a una scarpa. Io, e probabilmente anche qualcuno tra i presenti, rimasi quasi shockato: la gonna si era alzata, mostrando la perfetta rotondità delle sue natiche e la brasiliana che a stento riusciva a coprirle. Si rialzò come se nulla fosse, raccolse la borsa e ci avviamo verso la spiaggia. Dopo qualche minuto arriviamo sul lungomare.
-"Finalmente siamo arrivati" dissi, cercando di smorzare il silenzio che aveva regnato fino a quel momento in auto
-"Guarda quanta gente!" Si lamentò "Troviamo un posto più appartato, non voglio essere circondata dalla confusione per tutto il giorno!"
Parcheggiai e ci incamminammo in cerca di un angolo di spiaggia più isolato. Dopo qualche centinaia di metri arrivammo in un angolo di spiaggia circondato dagli scogli, un piccolo fazzoletto di sabbia che sembrava fosse messo lì proprio per noi.
-"Oh eccolo finalmente! Il mio paradiso personale di oggi" esclamò lei, togliendosi le zeppe e posando la borsa per terra.
Piantai l'ombrellone e posai i teli sotto di esso. Mia madre si tolse il top e la gonna. Sapevo già che indossava una brasiliana, ma rimasi a bocca aperta quando vidi il pezzo sopra del bikini: un reggiseno a triangolo che malapena riusciva a coprire i suoi seni. Rimasi letteralmente a bocca aperta.
-"Penso di aver capito che ti piace il mio costume" mi disse sorridendo
Spostò il telo e lo mise sotto il sole.
-"Mi metteresti la crema solare sulla schiena per favore?"
-"Certo. Arrivo subito" e ruppi finalmente il mio mutismo. Mia madre si sedette sul telo e io mi misi in ginocchio dietro di lei, presi un po' di crema e cominciai a spalmare.
-"Com'è fredda!" Disse I narrando la schiena.
Continuai a spalmare e lei si slacciò il reggiseno per aiutarmi. Cominciavo a eccitarmi. Lei si copriva il seno con il braccio. Presi un altro po' di crema e iniziai a spalmargliela sulle spalle, quando mi prese delicatamente le mani e se le portò sui seni
-"Spalma a modo la crema, non mi voglio scottare" mi disse, continuando a tenermi le mani. Si continuava a spalmare la crema sui seni, finché non cominciò a scendere e mi portò le mani all'altezza del ventre.
Senza togliere le mani mi tolsi da dietro di lei e la feci sdraiare. Iniziai a spalmare la crema su tette e ventre finché non cominciò a divaricare le gambe. A quel punto le sfilai la brasiliana lasciandola completamente nuda e iniziai a massaggiarle il clitoride. Iniziava ad ansimare e intrufolai un paio di dita all'interno della fica. Cominciava a respirare affannosamente lasciando andare un "si" tra un respiro e l'altro. Intrufolai il terzo dito e iniziai a sditalinarla con foga. Lei di risposta allargò al massimo le gambe e le portò al cielo, gemendo come non mai. Imprivvisamente iniziò a squirtare e, preso dallo stupore accelerai facendola venire copiosamente. Raggiunto l'orgasmo non sfilai le dita e rallentai leggermente basta, mi sfilai il cazzo dal costume e glielo appoggiai alla bocca.
-"Finalmente!" Esclamò aprendo la bocca e lo prese fino a metà asta.
Mi alzai e la feci mettere in ginocchio. Lei aprì nuovamente la bocca e io le appoggiai una mano dietro la nuca e glielo infilai tutto in bocca fino alle palle. Come la sera prima sembrava non fare alcuno sforzo, anzi riuaciva bena ad andare su e giù per l'asta senza alcuna ostruzione.
-"Mettiti a pecora" le dissi sfilando il cazzo dalla bocca
-"Sissignore! Agli ordini" rispose ubbidendo.
La fissavo mentre stava ferma con una guancia appoggiata al telo e il culo proteso verso di me
-"Che aspetti a scoparmi?!" Mi chiese portando le mani sulle natiche e allargandole
-"Dai che ho bisogno di cazzo!" Ribatté
Mi inginocchiai dietro di lei, appoggiai la cappella sulla fica fradicia e lo infilai dentro tutto in un colpo. Lei lanciò un urlo di piacere e iniziai a pompare piu forte che potevo
-"FOTTIMI! SI FOTTIMI! SONO LA TUA PUTTANA!" Urlava
-"TI PIACE IL MIO CAZZO?"
-"SI DA MATTI! Lo voglio OVUNQUE!"
-"Ovunque? Benissimo" Sfilai il cazzo, lo puntai sul buchetto del culo e iniziai a infilarlo piano piano. Una volta infilato tutto iniziai a scoparle il culo con forza
-"SI INCULAMI! APRIMI IL CULO!"
Le afferrai le tette, alzandola fino ad appoggiare la sua schiena contro il mio petto. Accelerai. Tolsi un mano dalle tette e iniziai a massaggiarle la fica. Con una mano le stuzzicavo i capezzoli, mentre con l'altra il clitodide.
Stava impazzendo e finì con lo squirtare abbondantemente sulla mia mano. In preda all'euforia le portai al viso la mano fradicia. Lei di tutta risposta iniziò a leccarla avidamente.
-"VENGO" Dissi
-"SI BRAVO! SBORRAMI NEL CULO! RIEMPIMI"
Non finì la frase che inizia a riempirla copiosamente.
Passammo la giornata a scopare. Al tramonto ci avviammo alla macchina, lei senza portare nulla sotto il top, mostrando i capezzoli ancora turgidi. Entrammo in macchina:
-"Quando ti ci metti sei proprio una puttana, eh mamma?" Le dissi sorridendo
-"D'ora in avanti sarò la TUA puttana, quando e dove vuoi, amore mio" e ci baciammo.
CONTINUA (se volete)
Al mio risveglio il mattino seguente mi accorsi di essere solo, quando tastando le coperte accanto a me, le mie mani non incontrarono il corpo di mia madre. Cominciai a pensare di essermi sognato tutto, ma non mi sembrava nemmeno di essere andato subito a letto la sera prima. Ero confuso e frastornato, cercavo di tornare indietro con la mente sperando di trovare un indizio su cosa fosse successo la sera prima. Avevo fatto realmente sesso con mia madre?
Nel frattempo mi feci un bagno, feci colazione e andai a cercare mia madre. Arrivato alla reception chiedo di lei e mi fanno sapere che si trova nella palestra dell'hotel. Non riusciva a smettere di pensare ai suoi esercizi nemmeno in vacanza. Nemmeno il tempo di riavviarmi verso la camera che la vedo venirmi incontro.
-"Buongiorno dormiglione!" Mi disse sorridendo e mi diede un bacio sulla guancia.
Io ero ancora immobile. Completamente imbambolato. Non riuscivo ancora a capire se quello che era successo la sera prima fosse reale o meno.
-"Andiamo a prepararci, oggi voglio prendere il sole in spiaggia tutto il giorno" e ci incamminammo verso la camera.
Mi cambia e preparai le borse frigo mentre mia madre ancora doveva finire di cambiarsi. Uscì finalmente dal bagno indossando un top azzurro, una minigonna bianca e un paio di zeppe ai piedi dello stesso colore del top. Prese gli occhiali da sole e si avviò verso la porta.
Ancora non si era nemmeno accennato a quanto accaduto la sera prima, accrescendo così i miei dubbi. Arrivati nella hall posò la bors, si voltò verso di me e si chinò a gambe tese, fingendo di sistemare qualcosa a una scarpa. Io, e probabilmente anche qualcuno tra i presenti, rimasi quasi shockato: la gonna si era alzata, mostrando la perfetta rotondità delle sue natiche e la brasiliana che a stento riusciva a coprirle. Si rialzò come se nulla fosse, raccolse la borsa e ci avviamo verso la spiaggia. Dopo qualche minuto arriviamo sul lungomare.
-"Finalmente siamo arrivati" dissi, cercando di smorzare il silenzio che aveva regnato fino a quel momento in auto
-"Guarda quanta gente!" Si lamentò "Troviamo un posto più appartato, non voglio essere circondata dalla confusione per tutto il giorno!"
Parcheggiai e ci incamminammo in cerca di un angolo di spiaggia più isolato. Dopo qualche centinaia di metri arrivammo in un angolo di spiaggia circondato dagli scogli, un piccolo fazzoletto di sabbia che sembrava fosse messo lì proprio per noi.
-"Oh eccolo finalmente! Il mio paradiso personale di oggi" esclamò lei, togliendosi le zeppe e posando la borsa per terra.
Piantai l'ombrellone e posai i teli sotto di esso. Mia madre si tolse il top e la gonna. Sapevo già che indossava una brasiliana, ma rimasi a bocca aperta quando vidi il pezzo sopra del bikini: un reggiseno a triangolo che malapena riusciva a coprire i suoi seni. Rimasi letteralmente a bocca aperta.
-"Penso di aver capito che ti piace il mio costume" mi disse sorridendo
Spostò il telo e lo mise sotto il sole.
-"Mi metteresti la crema solare sulla schiena per favore?"
-"Certo. Arrivo subito" e ruppi finalmente il mio mutismo. Mia madre si sedette sul telo e io mi misi in ginocchio dietro di lei, presi un po' di crema e cominciai a spalmare.
-"Com'è fredda!" Disse I narrando la schiena.
Continuai a spalmare e lei si slacciò il reggiseno per aiutarmi. Cominciavo a eccitarmi. Lei si copriva il seno con il braccio. Presi un altro po' di crema e iniziai a spalmargliela sulle spalle, quando mi prese delicatamente le mani e se le portò sui seni
-"Spalma a modo la crema, non mi voglio scottare" mi disse, continuando a tenermi le mani. Si continuava a spalmare la crema sui seni, finché non cominciò a scendere e mi portò le mani all'altezza del ventre.
Senza togliere le mani mi tolsi da dietro di lei e la feci sdraiare. Iniziai a spalmare la crema su tette e ventre finché non cominciò a divaricare le gambe. A quel punto le sfilai la brasiliana lasciandola completamente nuda e iniziai a massaggiarle il clitoride. Iniziava ad ansimare e intrufolai un paio di dita all'interno della fica. Cominciava a respirare affannosamente lasciando andare un "si" tra un respiro e l'altro. Intrufolai il terzo dito e iniziai a sditalinarla con foga. Lei di risposta allargò al massimo le gambe e le portò al cielo, gemendo come non mai. Imprivvisamente iniziò a squirtare e, preso dallo stupore accelerai facendola venire copiosamente. Raggiunto l'orgasmo non sfilai le dita e rallentai leggermente basta, mi sfilai il cazzo dal costume e glielo appoggiai alla bocca.
-"Finalmente!" Esclamò aprendo la bocca e lo prese fino a metà asta.
Mi alzai e la feci mettere in ginocchio. Lei aprì nuovamente la bocca e io le appoggiai una mano dietro la nuca e glielo infilai tutto in bocca fino alle palle. Come la sera prima sembrava non fare alcuno sforzo, anzi riuaciva bena ad andare su e giù per l'asta senza alcuna ostruzione.
-"Mettiti a pecora" le dissi sfilando il cazzo dalla bocca
-"Sissignore! Agli ordini" rispose ubbidendo.
La fissavo mentre stava ferma con una guancia appoggiata al telo e il culo proteso verso di me
-"Che aspetti a scoparmi?!" Mi chiese portando le mani sulle natiche e allargandole
-"Dai che ho bisogno di cazzo!" Ribatté
Mi inginocchiai dietro di lei, appoggiai la cappella sulla fica fradicia e lo infilai dentro tutto in un colpo. Lei lanciò un urlo di piacere e iniziai a pompare piu forte che potevo
-"FOTTIMI! SI FOTTIMI! SONO LA TUA PUTTANA!" Urlava
-"TI PIACE IL MIO CAZZO?"
-"SI DA MATTI! Lo voglio OVUNQUE!"
-"Ovunque? Benissimo" Sfilai il cazzo, lo puntai sul buchetto del culo e iniziai a infilarlo piano piano. Una volta infilato tutto iniziai a scoparle il culo con forza
-"SI INCULAMI! APRIMI IL CULO!"
Le afferrai le tette, alzandola fino ad appoggiare la sua schiena contro il mio petto. Accelerai. Tolsi un mano dalle tette e iniziai a massaggiarle la fica. Con una mano le stuzzicavo i capezzoli, mentre con l'altra il clitodide.
Stava impazzendo e finì con lo squirtare abbondantemente sulla mia mano. In preda all'euforia le portai al viso la mano fradicia. Lei di tutta risposta iniziò a leccarla avidamente.
-"VENGO" Dissi
-"SI BRAVO! SBORRAMI NEL CULO! RIEMPIMI"
Non finì la frase che inizia a riempirla copiosamente.
Passammo la giornata a scopare. Al tramonto ci avviammo alla macchina, lei senza portare nulla sotto il top, mostrando i capezzoli ancora turgidi. Entrammo in macchina:
-"Quando ti ci metti sei proprio una puttana, eh mamma?" Le dissi sorridendo
-"D'ora in avanti sarò la TUA puttana, quando e dove vuoi, amore mio" e ci baciammo.
CONTINUA (se volete)
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