Finalmente mia 3

di
genere
incesti

Il giorno seguente, al risveglio mi ritrovai nuovamente solo. Bagno, colazione e mi vesto. Scendo nella hall e aspetto che esca dalla palestra. Dopo una ventina di minuti la vedo arrivare, mi alzo dal divanetto e le vado incontro.

-"Buongiorno amore!" Mi disse salutandomi
-"Buongiorno Signorina" e ci baciammo.
-"Vuoi tornare in spiaggia anche oggi?" Le chiesi con fare malizioso
-"No oggi pensavo di fare un po' di vasche in centro, che ne dici?" Rispose facendomi l'occhiolino. -"Andiamo a prepararci" e ci incamminammo verso la nostra camera

Appena arrivati cominciò a spogliarsi del completo da palestra, si sfilò il top, i leggins e si tolse le scarpe rimanendo completamente nuda, e io rimanevo di nuovo imbambolato.

-"Vado a farmi una doccia" disse, dirigendosi verso il bagno.

Arrivata alla porta si voltò, mi guardò un secondo ed entrò. Sentii scrosciare l'acqua della doccia e aspettai fuori dalla porta che finisse. Quando sentii chiudere l'acqua aspettai un minuto e poi cercai una scusa per entrare. Non resistevo più.

-"Mamma posso entrare? Mi devo lavare i denti"
-"Certo, vieni pure"

Entrai e la vidi chinata sul lavandino che si truccava, coperta solo da un asciugamano legato all'altezza del seno, che arrivava a coprirle a fatica il culo semi scoperto. Non resistetti. Arrivai dietro di lei, le appoggiai il pacco sul culo e le afferrai le tette, lasciando cadere l'asciugamano. Iniziai a baciarle il collo e scesi verso le spalle, cominciando a mordicchiarle. Sentivo il suo respiro farsi piu pesante e la pelle liscia e soffice lasciare il posto alla pelle d'oca.

-"Amore..." sussurrò

Continuai a scendere, fino ad arrivare all'altezza del culo. Iniziai a palparlo e ad allargarle le natiche, ci infilai la faccia e inizia a leccarle la fica, le stimolavo il clitoride e cercavo di infilare la lingua anche dentro, il piu che potevo. La sentivo ansimare e mi prese la testa, schiacciandola verso di se.

-"VENGO!"

E divenne un lago, i suoi umori le bagnavano le cosce tremolanti. Mi alzai nuovamente e la baciai. Lei mi guardò compiaciuta.

-"Ora tocca a me" e si inginocchiò

Mi slacciò i jeans e mi afferrò le palle. Me le massaggiava con una mano, mentre con l'altra si portò il cazzo alla bocca, inghiottendolo in un colpo solo. Avanti e indientro, avanti e indietro, più e più volte, dalle palle alla cappella. Le accarezzai i capelli e lei mi prese la mano, fermandomela dietro la nuca. Allora le afferrai la testa con entrambe le mani e iniziai a muovere energicamente il bacino avanti e indietro.

-"VENGO!" Urlai, tenendole la testa schiacciata contro la mia pancia, e il cazzo che svuotava tutto il mio sperma direttamente nella sua gola. Lei non si scompose, bevve tutto, poi si alzò. Aveva il madcara che le era colato sulle guance.

-"Non sono ancora soddisfatta" disse portandosi alla bocca le poche gocce di sperma fuoriuscite.

Uscì dal bagno e si adagiò sul tavolo, aprì le gambe e se le portò al petto, si afferò le caviglie porgendomi entrambi i buchi.

-"Ora fottimi"

Le appoggiai una mano sulla fica, era fradicia. Infilai un dito dentro, poi un altro. Lei gemeva. Infilai il terzo e iniziai a stantuffare velocemente. Non ci volle molto che iniziò a urlare e a squirtare come una fontana

-"FOTTIMI! FOTTIMI! SIIII, VENGO!" Urlava.

Sfilai le dita e inserii il cazzo tutto in colpo, smorzandole il respiro. Le afferrai le caviglie per tenerle le gambe ben alzate e aperte. Lei nel frattempo continuava a massaggiarsi il clitoride, e continuava a squirtare. In terra ormai c'era una pozza di umori. Pompavo sempre piu forte e lei mi urlava di continuare.

-"APRIMI! SI CONTINUA! SFONDAMI LA FICA!
-"SI SEI APRO! SEI LA MIA PUTTANA!"
-"SCOPA QUESTA PUTTANA SI!"

Sfilai il cazzo dalla fica e glielo misi nel culo fino alla palle, continuando a pompare fortissimo

-"INCULAMI SI! APRIMI IL BUCO DEL CULO!"
-"TI APRO PUTTANA!"

E le sborrai nel culo. Rimasi fermo qualche istante poi mi allontanai lasciando che il suo culo facesse cascare a terra qualche goccia di sperma.

Senza dire nulla ci preparammo e passammo le giornate a fare le vasche.

CONTINUA
scritto il
2017-05-03
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