Innoalledonne
di
Amoledonne
genere
sadomaso
Milena è una donna di 37 anni, impiegata in una grande azienda multinazionale. La sua vita non è mai stata felice per lei, e tantomeno eccitante. Non è sposata, e sa del sesso quello che ha "imparato" con uomini che la usavano senza particolare passione, scopando e andandosene salutando dopo le ore passate con lei. Milena, sopratutto, non apprezza la sua bellezza, il suo aspetto, la sua femminilità.... ed in questo sbaglia clamorosamente: è alta un metro e settanta circa, ha capelli neri lunghi fino quasi alla vita, ha forme pronunciate con un seno sodo di misura 3, un bel culo, un volto caratterizzato da lineamenti regolari, occhi verdi ed intensi, labbra carnose . Ma Milena non si "piace", si nasconde, non si sente sessualmente attraente, ha paura di essere notata, ha vergogna di mostrarsi e di esporsi. Di conseguenza si copre con vestiti di manifattura mediocre che nascondono le sue forme, usa un trucco "piatto" che non le rende giustizia e la fa sembrare insignificante. Questa donna nasconde se stessa, i suoi pensieri, i suoi desideri. E' intelligente, colta, modesta, umile .
ma non lo crede. Questa donna meritava da anni, per la sua bellezza, per la sua modestia e per la sua intelligenza, che un miracolo la salvasse dalla sua triste visione della vita e di sè stessa. In questo racconto vi narrerò il miracolo e gli splendidi fatti che consentirono a Milena di godere la sensualità nascosta in lei ed i piaceri più sfrenati, senza più alcun limite.
E' una giornata di primavera e Milena, durante la pausa pranzo, si è isolata andando in una sala riunioni vuota, a fumare una sigaretta guardando il panorama della città che da quella sala si vede bene. Mentre assorta guarda nel vuoto, Milena sente un rumore di passi. si gira e vede un bell'uomo, di 40/45 anni, alto, muscoloso, con lineamenti ed aspetto da maschio alfa. Anche lui ha deciso di fumare prima di rientrare nel suo ufficio. E' Giancarlo, dirigente della società, che Milena non aveva mai conosciuto.
Con un sorriso Giancarlo si rivolge a Milena e sorridendo dice: "vedo che abbiamo lo stesso vizio!". Milena, presa di sorpresa, risponde d'istinto: "beh, per me è l'unico"! Subito dopo aver parlato, Milena arrossisce, si chiede cosa dire per annullare la frase che le era sfuggita, ma Giancarlo dimostra subito di essere un "predatore", profitta della gaffe di Milena e dice: Caspita, questo si che è un discorso interessante, da proseguire al più presto! poi si presenta, chiede a Milena chi sia e dove lavora. Milena si sente molto attratta da quell'uomo, si presenta. Subito inizia un dialogo: i due parlano, per pochi minuti, dei loro rispettivi lavori. Milena però deve interrompere il discorso in atto in quanto ha già superato l'orario di sosta pranzo. Giancarlo non mostra alcun desiderio di lasciarsi sfuggire la donna appena conosciuta. "Milena, dice: hai stuzzicato la mia curiosità! vediamoci a cena... voglio capire meglio la tua frase: non posso credere che una donna come te non abbia alcun vizio!. Ma no... risponde Milena, non penso di avere chissà che segreti.. Giancarlo insiste: questo lasciamelo decidere: sono sicuro che hai molti segreti!. Ti va bene al ristorante Happyday alle 20 di domani? Milena, dopo alcuni secondi di silenzio, risponde "ok, ma credo che avrai sprecato una
serata. Giancarlo ridendo le risponde: lo vedremo, lo vedremo!
Il giorno dopo Milena si presenta in perfetto orario all'appuntamento. Indossa una gonna scura, che le arriva sotto le ginocchia, una blusa grigia ed una giacca di mediocre manifattura. Giancarlo la aspettava già e la conduce al tavolo prenotato. Appena seduti Giancarlo guarda Milena negli occhi e le chiede, con tono serio: ma tu sai di essere bella? Milena ride, poi abbassa lo sguardo e rimane in silenzio per alcuni secondi, poi dice: no, non mi sento nè bella nè sexy. Giancarlo la guarda fisso negli occhi e chiede: sei pronta a fare un "corso" di femminilità, di sex appeal, forse di sessualità? poi però a superamento del corso ti chiederò di pagarmi bene! "e come?" chiede imbarazzata Milena: Giancarlo la scruta e risponde: se il corso lo avrai superato sarai tu stessa a stabilire se, come, e quanto, pagare, d'accordo? Milena risponde timidamente, sussurrando: d'accordo. Giancarlo sorride: bene, da domani a casa mia per un'ora al giorno, dalle 8 di sera. ed ora ordiniamo qualcosa di stuzzicante al cameriere! ,
1mo giorno. Quando Milena si presenta alle 20 all'indirizzo che Giancarlo le aveva dato è preda di un turbinio di pensieri: e se approfitta della situazione? E se mi fa violenza? E se…? Poi si calma: non è possibile, si sputtanerebbe sul lavoro e poi... mi sembra un uomo sexy che di donne ne può avere quante ne vuole! Bussa e subito le viene aperta la porta: Giancarlo la guarda e le dice ridendo: entra, donna brutta! Milena si accomoda: la casa è bella ed elegante, lei si guarda intorno: si trova in un soggiorno con 2 divani, due poltrone, l'angolo TV, un tavolo da pranzo, il tutto in un ampio spazio. Giancarlo va dritto all'obiettivo e le dice: la premessa è che devi fidarti di me, non ti farò mai nulla se tu non lo vorrai, e potrai in ogni momento andartene se avrai la sensazione di perdere tempo o, peggio, di dover fare cose che non gradisci. l'unica richiesta di tipo sexy che ti faccio è di autorizzarmi fin d'ora a poterti chiedere di spogliarti: Milena sobbalza, guarda a lungo Giancarlo e chiede: ma come... e poi che farai? . Giancarlo la guarda fisso e risponde: ti garantisco che sarà una richiesta funzionale al nostro corso e non ne approfitterò.... se tu non me lo chiederai, conclude sorridendo. Dopo alcuni secondi Milena dice: ok, vedremo un pò come vanno le cose.
Giusto, risponde Giancarlo: cominciamo! Parlami di te, della tua fanciullezza e della prima gioventù.
Milena inizia lentamente a parlare: sono figlia unica, ed i miei genitori mi hanno sempre ipercontrollata. fin da piccola ricordo che mia madre mi opprimeva dicendomi come e perchè dovevo essere carina, educatina, gentilina ecc. Dopo i 10 anni, ma soprattutto dopo le mie prime mestruazioni, le restrizioni aumentarono e se avevo qualsiasi manifestazione di interesse verso i ragazzi che erano nella mia classe, i miei mi sgridavano dicendo che dovevo diffidare di "quei porci". Le cose poi divennero sempre più difficili ed i rapporti con i miei sempre peggiori tanto che quando raggiunsi, a 25 anni,dopo la laurea in filosofia, la mia autonomia finanziaria, andai a vivere da sola in un appartamentino in fitto. da allora i rapporti con i miei sono: Natale, Pasqua, compleanni e basta lì!
Continuano a parlare della sua fanciullezza, dei suoi studi e dei suoi rapporti con i genitori finchè, alle 9 circa, Giancarlo le sorride dicendo: ok, mi sembra che oggi abbiamo fatto un buon lavoro: per esempio so che sei unad onna profonda, intelligente, modesta..... forse anche troppo modesta!. Ti va bene vederci domani alla stessa ora: ok? Milena si sente un colpo allo stomaco e si chiede: ma come, non mi fa spogliare? la cosa da un lato la rasserena perchè sente che Giancarlo è un uomo elegante, padrone della situazione, ben diverso dai tipi con cui era stata a letto, d'altra parte sente una strana sensazione di eccitazione. Lo guarda e sorride: ok, maestro!
2do Giorno: Benvenuta, dice Giancarlo, vuoi un caffè o vogliamo cominciare subito? Milena è curiosa e si sente stranamente eccitata. Lo guarda e dice subito: no grazie comincia pure a farmi domande. Giancarlo risponde: oggi potresti essere imbarazzata, ma devi aprirti: se vuoi dopo sarai tu a chiedermi quel che vorrai per capire meglio le mie domande ed io cercherò le risposte giuste, poi siede vicino a lei su uno dei divani. "Cominciamo a parlare delle tue esperienze sessuali". Milena si dice, maledizione, eccoci qua! ma rimane zitta. Giancarlo la guarda fisso e chiede: quando hai sentito la prima voglia di sesso e come? Milena si agita sul divano tanto che Giancarlo deve ripetersi dicendole; tranquilla, è normale che la domanda ti imbarazzi ma abbi fiducia e rispondi serenamente, come se tu fossi sola: dopo se vuoi potrai fare a me la stessa domanda, e ne sentirai di cotte e di crude, conclude ridendo! La risposta di Giancarlo rasserena Milena: certo, dice, tu sai capire i pensieri di una donna, ma sei dirigente d'azienda o psicologo? ridono entrambi, poi Milena comincia a rispondere, all'inizio lentamente e con pause di imbarazzo, poi sempre meno confusa: "ero ragazzina ed ero sola in casa: i miei genitori erano a cena da amici. si erano
fatte le 11 di sera ed io vedevo la tv. Iniziai a fare zapping e mi imbattei in un film osè: una coppia.di fidanzati faceva petting e dopo un po’ la protagonista iniziò a spogliarsi mostrando
i seni, poi lentamene si tolse la gonna. il ragazzo era eccitato vedendo seminuda lei che era molto bella, ed iniziò a carezzarla sui seni, lei gli mise una mano sulla patta e lo carezzava Io a questo punto mi sentii molto eccitata e guardavo, quasi ipnotizzata, lo schermo. l'eccitazione aumentava in me vedendo i due che si carezzavano... all'improvviso arrivarono i miei che gridarono sdegnati, poi iniziarono a sculacciarmi. Io mi vergognavo, mi sentivo in colpa, e quasi gradivo i colpi sul sedere che mi davano un senso di espiazione.
Quando la punizione finì fui portata in camera mia e messa a letto. Io ero imbarazzata, mi vergognavo, ma sentivo anche tanta eccitazione sia per lo spettacolo di pornosoft, sia per i colpi che avevo subito. E poi? chiede Giancarlo, che facesti? Milena si sente in trappola e non vorrebbe proseguire, "forza, dice Giancarlo, tanto so cosa stai per dirmi' Milena lo guarda con una strana aria, contemporaneamente di imbarazzo e di sfida, e gli dice: e allora dillo tu! Giancarlo le risponde con calma: te lo dirò, ma poi tu dovrai darmi tutti i dettagli di quella notte, se te li chiederò, d'accordo? Milena risponde con durezza: va bene. Lentamente, quasi sillabando, Giarcarlo le dice: ti sei fatti molti ditalini masturbandoti per tutta la notte, provando un piacere mai goduto e pensando a porcate di cui anche oggi, dopo anni, ti vergogni, E' COSI'? Milena lo guarda con durezza, si agita sul divano e confessa: SI, E'COSI'!
Giancarlo non molla la presa: ora voglio i dettagli. Milena ormai ha superato il blocco mentale che la perseguitava e, quasi per sfogarsi contro tutti i sensi di colpa che la bloccavano ed i pensieri osceni di cui si vergognava, inizia a parlare: mi infilai un dito nella vagina, cercai il clitoride, lo toccai piano, poi più velocemente, infilai un secondo dito finchè non ebbi un orgasmo incredibile. mi resi conto che godevo sia per il pornosoft visto in tv, che mi era rimasto in testa, sia per l'effetto dei colpi sul sedere infertimi dai miei: quest'ultima sensazione mi eccitava e non capivo: perchè stavo accoppiando il piacere al dolore? Continuai a masturbarmi per quasi tutta la notte! Giancarlo le carezza leggermente i capelli e, con voce roca dice: basta così per oggi. Stiamo facendo un gran bel lavoro: ci vediamo domani. Questa volta Milena si sente sconvolta: neanche dopo quel momento di intimità sessuale mi fa spogliare!! eppure deve aver capito che razza di rimescolio mi ha creato e che eccitazione ho per aver finalmente parlato di sesso! quando esce di casa ha il ventre in subbuglio!
3zo giorno. Buonasera, porcacciona, dice Giancarlo aprendo la porta e sorridendole: Milena sorride, quasi grata di quell'accoglienza che sdrammatizza la sera precedente, e gli dice: si è proprio così, tu entri nei pensieri delle donne! Grazie porcona; risponde Giancarlo ridendo; ed ora parliamo delle tue avventure sessuali nella fase in cui eri libera dai tuoi genitori. Milena ride dolcemente e, guardando Giancarlo dritto negli occhi, risponde: ormai pedalo in discesa: in realtà erano avventure senza anima, senza sesso "caliente": ormai mi sembravano più simili a gare di atletica che altro. Bè, risponde Giancarlo, qualche dettaglio dammelo per inquadrare meglio la tua personalità. "Che dirti" risponde Milena, rapporti senza parole che alla fine mi facevano sentire la vagina quasi indifferente per quello che mi era penetrato dentro. A nessuno ho concesso cose particolari, sia a livello orale che anale: mi rialzavo dal letto e mi veniva in mente questa frase buffa: "ok, anche questa è fatta"! era come se io cercassi qualcosa senza sapere cosa o perchè. Giancarlo agitando le mani le dice: basta così, mi fai venir voglia di andare in convento!!! la risata fragorosa che segue è sia di Giancarlo che di Milena! Bene, dice Giancarlo, siamo in anticipo sul nostro piano di
lavoro e quindi possiamo iniziare a lavorare su di te. Spogliati! quella parola colpisce Milena come una frustata alla fica e un pugno nello stomaco! Ma come, farfuglia, io ormai non mi aspettavo più questa richiesta: quando me ne hai parlato la prima volta la cosa mi ha colpito, ma ora mi fa sentire imbarazzata, eccitata e in difficoltà.
"Meglio", dice Giancarlo, ce la godremo molto di più sia tu che io. Milena, che dopo la prima reazione si sente ribollire il sangue, si affretta a dire ok. Quindi inizia a sbottonarsi la camicetta. "piano" sussurra Giancarlo: nessuno ci corre dietro. Milena prosegue, si toglie la camicetta, poi il reggiseno: i seni sono nudi, i capezzoli dritti e duri! poi la gonna e le mutandine cadono mostrando una fica già bagnata: è completamente nuda . Giancarlo si alza e passa accanto a Milena senza toccarla, entra nella sua stanza da letto e torna portando una specchiera molto bella, alta più di 2 metri e larga 1metro e 1/2, posiziona lo specchio davanti al divano e sedendosi dice:" Milena, vieni accanto a me, rimani in piedi e
guardati nello specchio! Milena si guarda: è completamente nuda, ha il viso di una puttana arrapata, a fianco di un bell'uomo comodamente seduto e vestito. Ovviamente Giancarlo può guardare Milena nello specchio o girandosi verso di lei. A questo punto Giancarlo dice: guardati. Milena risponde con un lieve ansito: va bene! e come ti sembri? Non lo so dire. Giancarlo risponde duro: non dire cazzate! sai benissimo che, ben truccata e ben vestita sei un puttanone favoloso!! Milena arrossisce e sussurra: ma che termini usi? Giancarlo: quelli che spesso piacciono a noi uomini, ma questo è un altro discorso che riprenderemo in altri momenti. Allora ripeto: come sei? bè, non male, sussurra Milena. Era ora, prorompe lui!
lui! Ma procediamo per area: ora le definizioni le do io e tu farai, se vuoi,commenti. sai che sensazione danno i tuoi occhi? Di attirare a te le persone e di lanciare questo messaggio: ho voglia di scopare!. E la tua bocca? le tue labbra hanno la forma di chi sta per fare un bocchino, pronte a succhiare il cazzo, a mordere, ad aprirsi per far passare la lingua! Milena mugola "ma che porcate dici" però inizia ad ansimare: sente che la fica sta bagnandosi sempre più. i suoi succhi colano giù per le cosce, sente il caldo del liquido e si carezza le cosce e la fica . Giancarlo la guarda e risponde: di che porcate parli? si vede che sei arrapata come una cagna e che vuoi dire e sentire le porcate che hai in mente da sempre!!
Giancarlo senza fermarsi prosegue: ora scendiamo giù, tralasciando il tuo splendido collo e le tue spalle rotonde, arriviamo ai seni. Guarda come sono gonfi e rotondi, in attesa di mani che li strizzino, di lingue che li lecchino, di polpastrelli che pizzichino i capezzoli e le ampie areole scure. Milena tace ancora ma l'ansimare si fa più forte e più frequente.
Scendiamo ancora: guarda che splendido ventre piatto. Dopo un attimo di silenzio, le comanda: ora girati! Milena salta come se l'avessero frustata e si gira rimanendo perpendicolare allo specchio."Guarda che culo, continua Giancarlo: è prominente, sodo e pronto a ricevere un cazzo, come già stai immaginando! ed ecco le cosce lunghe e tornite..... insomma, come ti sembra ora il tuo corpo? Milena ansima ed il suo seno sobbalza quando dice: forse hai ragione tu!! Bene, grida Giancarlo, ora la lezione è finita e puoi andare,a meno che....
Ma sei matto!, grida Milena, e chi se ne va adesso! Giancarlo ridacchiando dice: beh se insisti… va bene,... ma ricorda: il maestro sono io e quindi decido io quello che faremo, capito? Milena ansima: d'accordo. Ok dice Giancarlo sbottonandosi i pantaloni e tirando fuori il cazzo,, inginocchiati davanti allo specchio in modo che tu possa guardarti per bene, poi prendimi il cazzo in bocca e fammi un bocchino. Ma cosa dici!, sussurra Milena. Giancarlo reagisce con durezza: si mia cara, mi farai un bocchino. a noi porci maschi piace sentire queste cose, ma ne parleremo meglio nella prossima lezione. ora esegui! Milena dopo un attimo inizia a succhiare e guardando se stessa con il cazzo in bocca si sente ancora più arrapata ed inizia a sditalinarsi con due dita nella fica: il vedere come si masturba facendo un bocchino così la eccita ancora di più e continua ad ammirarsi mentre succhia il cazzo!!
Dopo alcuni minuti sia Milena che Giancarlo sentono l'orgasmo in arrivo. Giancarlo le dice ansimando: succhia ed ingoia tutto,ti piacerà da impazzire, troia! Subito dopo Milena si sente inondare la bocca da un succo caldo e dolce. per lei è la prima volta: si sente la bocca piena di sborra: il sapore la fa arrapare ancora di più, fino a venire anche lei: ingoia tutto quello che aveva in bocca, passa le sue dita sul succo denso rimasto sulle labbra e su quello della fica, si succhia le dita ad una ad una,,, poi si gira verso Giancarlo e gli dice: non credevo..., non sapevo.... che avrei goduto come una puttana!! Giancarlo le sorride sornione: io lo so da quando ti ho incontrata! eri così repressa da farmi capire che se rompevo le tue difese ti potevo (e ti potrò!) fare di tutto, perchè, dentro di te c'è la troia più puttana che ho mai conosciuto. Milena, ancora leccandosi le labbra gli dice, continui a parlare da porco, anche se temo che mi cominci a piacere: credo che quello che abbiamo fatto oggi in futuro potrebbe sembrarmi roba da asilo! Giancarlo la guarda ridendo:su cosa dirsi a letto, domani ti darò
una lezione specifica che ti piacerà molto ed imparerai molto bene! Vedrai , vedrai, ora vestiti e vai a casa: dove penserai a quello che hai fatto e….. Mi dirai! A domani porca! ore 8
4to giorno.Milena arriva con alcuni minuti di ritardo e bussa alla casa di Giancarlo. Questi apre e dice: allieva, ti voglio puntuale, Milena sorride e si scusa: ho una giustifcazione! quale? chiede lui. ho dormito poco e sono stata pigra tutto il giorno. lui la squadra: come mai? Ho dormito poco! e perchè? chiede ironico. lo sai molto bene, dice lei! ho pensato a ieri sera e mi sono masturbata! non riuscivo a smettere! Giancarlo la guarda ironico: e ora cosa vogliamo fare nella lezione? Milena non risponde: inizia a spogliarsi con una incredibile sensualità. Giancarlo si siede sul divano e tira il cazzo fuori dai pantaloni, iniziando a menarselo: ora ti senti più bella e più troia, finalmente! ora vedi che se ti guardo mi arrapo! ah siiii, davveroooo? risponde Milena continuando a spogliarsi. Ecco vedi? dice Giancarlo, ormai hai la certezza di essere quel puttanone di cui ti ho parlato , guarda come sono arrapato! continuando a farsi la sega le dice: iniziamo la lezione! nei primi giorni parlavi di sesso come un'infermiera che citava parti del corpo leggendo un testo medico: la vagina, il membro, livello orale, livello anale eccetera. Ora ti svelo un segreto: molti maschi, anche quelli apparentemente perbenino, vogliono che a letto la femmina li faccia arrapare anche con le parole
oltre che con il corpo e la voglia! Milena annuisce: ero demoralizzata e non lo capivo, ma ora lo so: a letto si può fare e dire di tutto, tranne che far del male insopportabile per chi lo subisce. Giancarlo: di questo riparleremo, ma ora passiamo all'esercizio che dovrai fare: toccati il corpo e ad ogni contatto dai un commento sulla parte toccata. Milena, dopo un attimo, parte toccandosi tra le gambe e dice, cercando nel suo dizionario delle porcherie: "che bella fica mi sto smanettando" Giancarlo intensifica la sega!! Lei, soddisfatta comincia a strizzarsi i seni dicendo: ahhh, che bello lavorarsi le tette! Milena ormai è nuda: sta andando in orbita e si tocca di nuovo l'attaccatura delle cosce: se continuo così sborro. Giancarlo la guarda: fammi arrapare di più: parlami dei capezzoli. Milena: siii, ora li torco e li strizzo! poi mugola: si,sto torcendomi i capezzoli, sborrerò dalla fica: ed ora ti farò.... cosa? chiede Giancarlo ansimando: Milena: "te lo dirò dopo: domani mi farò sfondare la fica, se lo vorrai tu!! Giancarlo interviene: ok. ma ora cosa vuoi farmi? Milena sorridendo continua: voglio farti morire a letto: non riesco a smettere di pensare a un sesso sempre più perverso!! SI!,grida Giancarlo, ma ora cosa vuoi farmi? Milena lo guarda e gli dice, quasi sillabando:
ti farò bocchini per tutta la sera, facendomi ditalini e guardandomi nello specchio: godo se mi vedo mentre faccio la troia e sborro ancora di più. Ora ti voglio succhiare il cazzo in continuazione, appena ti torna duro! domani verrò da te alla lezione, e mi farò mettere il tuo cazzo nella fica: ma ora voglio godermelo! Giancarlo ansimando dice: gran maiala, adesso si che parli da porca! Milena, iniziando a sgrillettarsi: voglio farti i bocchini perchè è una delle cose di cui mi vergognavo! guardavo film porno ma la mia libidine era distrutta, mi vergognavo anche solo a pensare a queste cose, ma ora non preoccuparti, studierò a casa guardando film porno per ricordare bene altre porcate e per esercitarmi con i ditalini!! Giancarlo la guarda e dice: troia, comincia a lavorarmi il cazzo, e Milena inizia subito a succhiarglielo, masturbandosi: ogni tanto si gira verso lo specchio per guardarsi, e vedendosi nuda, inginocchiata col cazzo in bocca, con due dita nella fica, pensa:è vero,sono una troia! poi ricomincia a succhiare fino a far sborrare Giancarlo e a sborrare pure lei!! Si sente di nuovo il liquido in bocca, lo ingoia lentamente, centellinandone il sapore, poi gli lecca il cazzo , si siede sul divano, si guarda nello specchio e gli dice: preparati ad un altro bocchino!!!
5to giorno. Quando arriva, Milena è accolta da Giancarlo coperto solo da uno slip succinto aderente al suo corpo. Milena perplessa chiede: c'è qualcosa di nuovo?. Giancarlo propone una nuova materia: "Milena, dice, prima di fare quello che ci siamo detti ieri , voglio darti una nuova lezione facendomi aiutare da due amiche... "che significa?" chiede Milena guardandosi intorno e mostrando di essere molto seccata. E' semplice, dice Giancarlo: voglio che tu sia guardata mentre scopiamo o mi sbocchini, facendo arrapare queste amiche: la tua sarà una lezione di esibizionismo! bè, dice Milena, la cosa mi eccita, ma io voglio averti ancora solo per me, se non altro fino alla fine di questo corso! Giancarlo: certo, avremo ancora molte cose da fare soli insieme, ho pensato parecchio alla tua frase di ieri: a letto è tutto consentito, salvo far del male non voluto dal partner! ti porterò in quella direzione, e non te ne pentira! ora spogliati completamente, ti voglio nuda! Ok dice Milena, l'idea di fare l' esibizionista mi eccita! ma con chi lo faremo? Giancarlo chiama: Niky, Lilli, venite pure.
La porta della stanza da letto si apre ed entrano due femmine favolose, completamente nude. Unabionda, l'altra rossa di capelli, entrambe alte quanto Milena, con passo da modelle e truccate perfettamente, seni abbondanti, gambe lunghe, culi spettacolari, misure 90-60-90. ma quello che più colpisce sono le loro espressioni, con sguardi contemporaneamente ironici, perversi, arrapati. insomma, i puttanoni cui Giancarlo aveva fatto riferimento il primo giorno di lezione a Milena. Quest'ultima guarda colpita le due femmine. Fortunatamente le lezioni di sesso ricevute le danno lo spirito necessario per fare la battuta giusta: "Cazzo! ero pronta a godere facendo esibizionismo, ma qui la faccenda cambierà, con me a fare la voyer e a sgrillettarmi!!" la battuta crea subito un'atmosfera calda, con tutti che ridono e le due femmine che camminano verso Milena: la rossa le si avvicina per prima, le infila la lin-
gua in bocca, la rotea cercando la lingua di Milena fino a trovarla, gliela succhia con libidine; contemporaneamente le prende uno dei capezzoli, lo strizza per bene, poi si stacca da lei e sussurra: sei proprio come dice Giancarlo: una favolosa bomba di sesso, e da come hai reagito alla mia "visita", sei anche più porca di quello che mi ha detto! poi si presenta: sono Niky e aspetto di vederti in azione: mi farai venire voglie da troia e già so che mi smanetterò a lungo guardandoti! Milena la fissa, la guarda dritta negli occhi, poi a voce alta dice: lo farò anche io! appena mi hai toccato mi hai fatto venir voglia di lavorarti un pò i capezzoli, proprio come mi hai fatto tu!.!! L'atmosfera è già così calda che non servono altre parole.
Giancarlo apre la porta della camera da letto, ove Milena non era mai entrata, e fa accomodare lilli e niky su un divano. Poi si stende con Milena sul letto a due piazze e le dice: ho una sorpresa per te: guarda il soffitto! Milena alza gli occhi e vede un grande specchio che copre tutto il soffitto. subito dice: è favoloso! sarò esibizionista e voyer contemporaneamente! poi si avvicina a Giancarlo e gli dice, a voce alta per farsi sentire anche dalle due "ospiti"; ho anche io una sorpresa per te: dopo che mi avrai scopata voglio darti la verginità del mio culo: quando ti parlavo vergognandomi di tutto ti dissi di non aver avuto rapporti anali:ora ti dico: dopo scopato ti farò riposare un pò e poi tu avtai il mio culo e me lo sfonderai, se ti piacerà, fino a farmi sanguinare!! Giancarlo guarda Milena con libidine: ricorda sempre che io comando a letto.. ma stavolta ti esaudirò! stenditi supina! ora infila un cuscino sotto il culo!,ora apri le cosce! Milena esegue. Ora guardami il cazzo! mentre Milena gira lo sguardo Giancarlo la penetra di colpo. Lei urla di piacere e di dolore! Lui inizia a scoparla. Milena si muove roteando la fica, sente il cazzo che la penetra, si tortura i capezzoli gemendo! per un quarto d'ora di sesso estremo Milena, stesa supina, guarda lo specchio del soffitto
vede la sua faccia di troia arrapata che gode per il piacere di sentire il suo cazzo che le devasta la fica, vede i suoi seni strizzati, i capezzoli stretti e ritorti dalle dita di Giancarlo, il cui
culo si muove ritmicamente con un movimento rotatorio continuo nella sua fica . Girando lo sguardo vede le due puttanone che all'inizio si masturbano guardando lei e Giancarlo, poi passano a farsi un 69 lento e languido, con le lingue che lavorano alla grande le rispettive fiche. Alla fine di quel quarto d'ora di ininterrotta scopata Milena quasi urla dicendo: cazzo, quanti anni persi! continua a roteare la fica risucchiando il cazzo di Giancarlo, poi grida: ecco la tua puttana: vengo! sborro! dai porco, vieni! Giancarlo la guarda venire e si lascia andare a sua volta spruzzandola in fica, sui seni e sul viso, Milena raccoglie la sborra con le dita e la succhia lentamente, godendone il sapore, poi guardandosi nello specchio si
stira,carezza tutto il corpo: sembra una gatta! guardando lo specchio mentre si carezza tutta, sussurra: è vero, sono bella! Dopo qualche secondo la coppia Giancarlo-Milena riceve visite nel letto: sono le puttanone che vengono a leccare fica, tette e viso di Milena, raccogliendo la sborra residua e passandosela tra le loro bocche, per poi ingoiarla.. Dopo aver fatto la stessa pulizia sul cazzo di Giancarlo, si stendono a fianco dei due. Passano alcuni minuti in silenzio, poi Lilli chiede, con voce roca per il godimento raggiunto con la sua amica: possiamo rimanere in visita in questo letto? vorremmo godere guardando lo spettacolo dell' l'inculata che darai a Milena tra poco! Milena e Giancarlo sorridono. Milena risponde: si! voglio avervi vicine per masturbarmi e leccarmii: questo piacere si unirà al dolore che proverò all'inizio. Se vorrò altro ve lo dirò quando Giancarlo mi entrerà nel culo: obbedite in tutto quello che vorrò,altrimenti sarete punite!!! "Grazie Milena" rispondono le puttanone: vorremmo subire da te punizioni e porcate che neanche immagini, ma faremo esattamente, e solamente, quello che ci ordinerai!! Milena le ringrazia, si rivolge a Giancarlo e chiede, sorridendo: champagne, whisky; vodka, si può avere qualcosa signor padrone di casa?
Dopo una siesta di circa 20minuti, a base di liquori, Milena guarda Giancarlo e, lentamente, sillaba: sono pronta, sfondami il culo come vuoi!!. Giancarlo si stende vicino a lei,(mentre Lilli e Niky si stendono sui due bordi del letto iniziando a carezzarsi), e dice a bassa voce a Milena: vuoi che io usi tutte le precauzioni per farti meno male possibile o vuoi essere inculata duramente? da 0 (lenta e delicata) a 10 (brutale) come la vuoi provare? Milena lo guarda intensamente e risponde: devo chiudere i miei conti col passato, di quando ero ragazzina: voglio almeno il livello 8! va bene, amore mio, risponde lui lasciando Milena esterrefatta per come le si è rivolto, poi la stende supina sul letto, le solleva le gambe fino ad appoggiarle sulle sue spalle: quella posizione ha sollevato il culo di Milena al livello del cazzo di Giancarlo che si è messo in ginocchio e se lo masturba: è gonfio e duro! Le spalma sul culo solo un pò di crema e, di colpo, penetra Milena fino a metà del suo sfintere. Milena urla di dolore ma, ansimando, gli dice: continua!!! e voi due, rivolta ai puttanoni, masturbatemi come vi ho detto. Eccitato da quelle frasi Giancarlo continua a stantuffare il cazzo nel culo di Milena, che ad ogni colpo grida un verso di dolore guardando le due femmine che la ma-
sturbano. Lentamente gli urli di Milena da urli di dolore diventano mugolii di piacere. Dopo 20 minuti di inculata ininterrotta: sto per venire, dice lui, ma posso trattenermi continuando a incularti! Milena, con la voce rotta risponde: non venire.... voglio ancora il cazzo: continua...! lo senti che sto godendo come una troia? poi continua gemendo: aaaah, ancora! ancora un pò, ancora chè sto per sborrare anch'io... ora, ora, ci sono... vengo... anche ioooo! Giancarlo termina i colpi violenti dentro Milena, viene nel suo culo e ansimando le dice: sei la mia troia! non ho mai goduto tanto inculando una femmina!
Milena sta sborrando e non riesce a parlare per i gemiti ed i singulti di orgasmo che la stanno squassando. Appena riesce a calmarsi, con voce roca, dice: ora che me l'hai sverginato, il mio culo sarà sempre pronto per te, quando ne avrai voglia! poi si rivolge a Lilli e Niky: porche.. voi due succhiatemi la sborra dal culo come avete fatto con la fica. Lilli e Niky iniziano subito, carezzano e leccano, pizzicano i capezzoli di Milena che dice loro : continuate a farmi godere! fatelo come più vi piace! poi si rivolge a Giancarlo:mi hai fatto vincere le paure che avevo!! inculami di nuovo, fammi tutto quello che vuoi. io voglio il tuo cazzo in bocca, nella fica, dovunque vorrai infilarmelo: sono tua!.............
Dopo due ore si sono rivestiti tutti. Milena bacia le due ragazze e dice: se Giancarlo vorrà potrò chiamarvi ancora? Entrambe quasi gridano: e ce lo chiedi?: siamo pronte a tutto con voi due!! poi baciano Milena e Giancarlo e se ne vanno sorridendo. Rimasti soli, Milena guarda Giancarlo e chiede; ho sentito bene? mi hai chiamato amore mio? Giancarlo la guarda a lungo e poi dice: è proprio così: non ho mai trovato una donna come te: sento di possederti tutta. ti ho liberata dalle tue vergogne ed ora sei una femmina da letto, capace di tutto, ma vedo in te anche una compagna di vita! Milena lo fissa e dice lentamente: io ti amo dalla seconda lezione del corso di sesso che mi stai facendo! non speravo più che ci fossero uomini come te: tu non pensi solo a godere, tu vuoi che la tua compagna goda quanto o più di te, tu leggi nei miei desideri e li assecondi e questo fa di te il mio amore e il mio maschio : io potrò anche fare di tutto con uomini e donne, se tu vorrai, ma sarò comunque tua!. Giancarlo le si avvicina, la abbraccia e la bacia a lungo. dopo un pò, seduti sul divano, Giancarlo le chiede: hai chiuso i conti coi tuoi genitori? si, risponde lei, ho addirittura usato i ricordi dei maltrattamenti subiti facendomi aiutare a godere mentre mi inculavi!!
Dopo qualche minuto di silenzio Giancarlo fissa Milena: ora parliamo del nostro futuro, ed io credo che per farlo dovremo eliminare ogni segreto tra di noi. Milena scossa replica eccitata, ma come puoi dirmi ciò: io ti ho detto e dato tutto di me, e mi hai potuta godere in ogni maniera a letto, come puoi parlare di miei segreti? Giancarlo tace per alcuni secondi: amore mio, non parlo di tuoi segreti, ma di miei segreti che non potranno mai essere svelati a nessuno da parte tua! Milena è confusa: ma di che parliamo: massoneria deviata?, polizia segreta?, no, cara, risponde Giancarlo, ma di sicuro segreti da non svelare mai, se io non ti darò specifica autorizzazione, per la loro delicatezza. "Ti prego, non tenermi così
sulla corda, sussurra Milena: dimmi di che si tratta." Hai ragione, dice Giancarlo, lo farò al più presto, ma prima dovrai rispondere ad alcune domande.Ok, fammele, replica ansimante Milena che da quel momento entra in una nuova realtà sessuale!!!! Giancarlo esordisce dicendo: per due volte tu mi hai detto cose che io ho notato con brividi" Milena ansimante: che tipo di brividi? Giancarlo: la prima cosa: nel secondo giorno mi hai narrato del tuo primo godimento e hai descritto la sculacciata subita dai tuoi e gli effetti sul tuo corpo, e mi hai detto che ti aveva eccitato portandoti a masturbarti. la seconda cosa: nel quarto giorno mi hai detto: tutto a letto deve essere consentito, a meno che sia non gradito per chi lo subisce: sei convinta che nel primo caso il godimento derivò anche dalla tortura subita? bè, dice Milena, tortura... mi sembra eccessivo chiamarla così. E perchè? replica Giancarlo, eri tenuta ferma, soggiogata con la forza, e colpita; questa è tortura, poi si può discutere se sia tortura leggera o pesante, ma quello è il suo nome. Milena riflette un attimo e replica: beh si, se la definizione è quella, hai ragione. Ok, dice Giancarlo, andiamo alla seconda cosa: ricordi quella frase? la pensi fermamente così?
"ma certo, dice Milena, a letto ormai sono pronta a fare di tutto, ma non credo che godrei facendo soffrire al di sopra della sopportazione, o senza far godere!
Giancarlo guarda fisso Milena, e tace per alcuni secondi, mentre la tensione sale. Poi le dice: bene, tutto quello che ti dirò ora dovrà essere e rimanere segreto assoluto tra te e me. D'accordo? Ma certamente, lo giuro, replica Milena sempre più tesa. Ok, allora sappi che io faccio parte del comitato direttivo del più importante ed esclusivo club sadomaso di tutta la regione. Oh cazzo, risponde Milena, ma è favoloso!!! Giancarlo scoppia a ridere dicendo: beh mi sembra che la tua reazione non sia di schifo o di vergogna!! Milena ride a crepapelle, anche per il crollo della tensione subita in quei minuti. Quando si calmano, Giancarlo si rivolge a Milena: mia cara, su questo argomento dovrò dirti un sacco di cose, e forse tu me ne chiederai ancora di più, per cui vorrei che ne riparlassimo con calma, nei prossimi giorni. Ora parliamo d'altro. ho da farti una proposta importante: vuoi venire a vivere da me? Milena ansima: oh mamma mia! oh mamma mia! dici davvero? mi stai proponendo qualcosa che non riesco a credere!!l'idea di venire da te mi fa impazzire di gioia! sono pronta a rac cogliere le mie cose ed a venire a casa tua anche subito!... se penso a poche settimane fa... il pensiero del futuro mi rende felice, mi eccita.... dove sai.... ! Giancarlo sorride:
"dove sai " si chiama fica: non perdere le buone abitudini! Ok ride Milena, parliamo subito del mio trasloco che voglio fare il più presto possibile, in due o tre giorni, e poi andiamo.
subito a scopare perchè il discorso fatto e le cose a cui questo club sadomaso mi fa pensare mi eccitano come una maiala!!,
Giancarlo, sorride: oltre che al trasloco, dice, nei prossimi giorni voglio curarmi del tuo aspetto: ti accompagnerò in diverse boutiques e in un qualche istituto di bellezza: i tuoi abiti ed il tuo trucco dovranno far capire a tutti che in te c'è una gran troia, nascosta in una signora di gran classe !! Milena: mi fai sentire sempre più troia! ora fammi arrapare, e poi fammi quello che vuoi! Ok, dice Giancarlo, comincia a fare la porca! Milena si alza dal divano,inizia a spogliarsi guardandosi nello specchio, poi si gira verso Giancarlo e ansima: guardami, ti piace? nello specchio si vede Milena ormai nuda che si fa un ditalino con incredibile libidine! anche Giancarlo si toglie i vestiti e le ordina: ora obbedisci! Milena: ordina, padrone! Giancarlo: allarga la fica! lei lo fa mugolando di piacere! ora infila le dita nella fica, bagnale ad una ad una e succhiatele! Milena esegue ansimando. Ora allargati il culo, inginocchiati sul pavimento e tienilo aperto per me! Milena si mette a pecorina e sussurra: eccolo, è tuo! Giancarlo la avvicina, poi di colpo la penetra con violenza: Milena urla AAAH, rotea il culo in-
torno al cazzo: ti prego, padrone, spaccamelo! Giancarlo dà un altro colpo ancora più violento, Milena urla, Giancarlo continua a stantuffarle il culo con violenza, poi sfila il cazzo e ordina: girati e succhiamelo! Milena ansimando si gira, si avvicina al cazzo dicendo: vuoi un bocchino? Giancarlo: certo, Troia! lei alza lo sguardo: mi piace chiamarlo come mi hai insegnato! succhia con un ritmo tale da farlo venire in un minuto, gli succhia la sborra mugolando, la tiene in bocca assaporandone il sapore, la fa vedere a Giancarlo aprendo le labbra, poi la risucchia in bocca e lentamente la ingoia! si stende a terra, si fa un ditalino: guarda, porco, godo per te! e sborra mugolando! Giancarlo la prende in braccio, la porta a letto, le succhia la sborra dalla fica e gliela passa in bocca baciandola.Milena la ingoia con libidine e sussurra, che troia... che porca!! poi si stringe a Giancarlo. Lui la carezza: sei stata brava a obbedire! così ti voglio a letto. Lei gli sorride, si padrone, ma vorrei poterti chiedere altre cose se mi vengono in mente. Giancarlo la guarda: si, potrai, ma ricorda che a letto comando io: tu chiederai e io deciderò se e come esaudire le tue richieste! Ok padrone! dice Milena, poi si carezza il corpo con lussuria guardando il soffitto, ne ho tante, in mente!!
Dopo una settimana: è sabato: Giancarlo e Milena sono insieme nel soggiorno della casa di Giancarlo. Guardano le modifiche dell'arredamento in quella stanza, così come nelle altre. Ormai Milena ha portato tutte le sue cose presso Giancarlo, ed ha un aspetto splendido sia per la pettinatura che per i suoi vestiti.. A quel punto però Milena non regge più: ha voglia di sapere e dice al suo uomo: non ne posso più, possiamo parlare? Giancarlo sorride sornione e chiede: di che? Milena ridendo cerca di colpirlo allo stomaco e dice: dai, non farmi impazzire! Ok hai ragione. prima di parlarti di cose riservatissime di tipo organizzativo e di partecipanti, dobbiamo confrontarci sulla mia e sulla tua idea di sado-maso
Milena dice subito: Hai perfettamente ragione; parliamone: lo facciamo qui in soggiorno o a letto? "ma sono le sei di pomeriggio, dice Giancarlo."beh, dati i discorsi che credo di star per fare non si sa mai! Giancarlo ride: cominciamo qui, poi prosegue: per noi (intendo i soci del club) il sadismo si manifesta dominando, torturando a livello fisico, sessuale e mentale le "vittime". ottenendo da loro la più totale sottomissione e godendone le conseguenti depravazioni. il masochismo si esprime con le stesse manifestazioni ma ovviamente in senso inverso: come ti sarà chiaro il sadico gode nel fare quello che ti ho detto prima, mentre il masochista gode nel subirlo. Mi segui fin qui? Certamente, risponde Milena, ma credo che tu
vorrai dirmi di più: "certo, dice Giancarlo: la cosa più importante che caratterizza il nostro club è che noi esigiamo da tutti i soci che tortura, dominazione, sottomissione, vengano esercitati entro limiti precisi, definiti insieme ai masochisti. Per capirci, ricordi quando tu mi hai chiesto di incularti? bene, io ti ho chiesto quale livello di tortura sessuale volevi subire e tu mi hai dato un valore. Questa scelta deve essere concordata col torturato, che deve godere quanto il torturatore. Tu cosa ne pensi fin qui? chiede Giancarlo. Milena lo guarda a
lungo e ride: cosa ne penso? Te lo spiego in sintesi: sono tutta bagnata! Cazzo!, dice Giancarlo, quello che sta succedendo tra noi in poco tempo, mi sta mandando in tilt! immaginavo quello che avevi in te, ma la tua libidine....! Milena lo guarda sorniona: mi hai scatenata, lo so! Giancarlo: ora potrei darti i primi dettagli tecnici sul dove, come, con quali attrezzature si svolgono le torture, oppure.... Milena lo interrompe, oppure andiamo a letto e mi spieghi con qualche esempio!! La coppia si alza e va in camera da letto, poi Giancarlo va nello sgabuzzino e torna con una lunga corda e una frusta. Guarda Milena e le dice, con tono di comando: ora le cose cambiano: userò il tuo corpo e la tua libidine come vorrò. Ora spogliati e stenditi sul letto. ti voglio nuda e sottomessa! Milena, impressionata dal tono di lui, obbedisce. Giancarlo si avvicina, le siede a fianco e comincia a legarle le mani agli spigo-
li alti del letto, dove si trovavano, quasi nascosti, due ganci di acciaio. Poi esegue la stessa operazione con i suoi piedi legandoli ad altri due ganci seminascosti negli spigoli inferiori Milena si guarda nello specchio:,è nuda, legata con braccia e gambe completamente divaricate, espone il suo corpo che mostra tutta la sensualità di una donna eccitata, a cosce spalancate, alla mercè di un maschio. Giancarlo le si siede vicino e le sussurra: "ora tu sei completamente in mio potere; posso farti di tutto, torturarti i capezzoli con i morsetti d'acciaio, posso frustarti, farti ditalini per ore, posso pisciarti in bocca e fartelo ingoiare, posso girarti incularti, infilarti plug sempre più grossi nel culo lasciandoli lì per ore, posso farti tutto quello che la mia libidine mi suggerisce: eccoti un esempio! Giancarlo inizia a torturarle i capezzoli, a schiaffeggiare il suo seno, il suo culo, le infila le dita nella fica, nel culo, le ritira bagnate facendogliele succhiare, poi con calma prende la frusta, lentamente la svolge e d'improvviso dà una frustata ai seni di Milena che urla di dolore torcendosi sul letto. Gian-
carlo prosegue: frusta i suoi capezzoli, il ventre, la fica, Milena geme e si torce , ma il suo viso mostra il godimento masochista. Lui le dice: potrei torturarti così per ore! Milena urla!! ma tu mi stai già torturando: sono arrapata come una porca! Fammi venire! Giancarlo: troia, decido io quando farti venire, adesso voglio anche torturarti così, non chiavandoti. Milena, ansimando grida: scopami, ti supplico! poi farò qualunque perversione deciderai!! Giancarlo la guarda: bene, ora cominci ad obbedire! le morde i capezzoli fino a farla gemere di dolore, poi finalmente la penetra, trovando la fica in preda a spasmi di godimento, così bagnata che il cazzo scivola fino in fondo senza nessuno sfregamento delle pareti vaginali, poi le schiaffeggia i seni: cominci a capire cosa significa il piacere sadomaso?! sospende per un attimo la scopata: apri la bocca! Milena esegue e lui le piscia in bocca ...lei spalanca gli occhi, allibita, trattiene il liquido, ne sente il sapore, poi decide: lo ingoia tutto e urla: si! sono una troia, la tua porca! ed ora chiavami,porco! Giancarlo la frusta ancora facendola urlare, poi si ferma a guardarla. cosa cazzo fai? grida Milena, non ti fermare: torturami come vuoi, spaccami la fica, il culo, fammi venire! Lo decido IO! grida Giancarlo, la fa urlare per la libi-
dine, poi la fissa: Ripeti! sei il mio padrone! Milena: sei il mio padrone! Farò tutto quello che vorrai! Milena: farò tutto quello che vorrai! Bene, dice Giancarlo, ora ti scoperò! Grazie, pa-
drone! Giancarlo le schiaffeggia i seni, la scopa con forza e la fa sborrare, venendo con lei: Poi le scioglie mani ed i piedi e le si stende accanto baciandola. Dopo più di mezzora Giancarlo si risveglia dal sonno che il suo organismo ha richiesto, dopo l'intensità della scopata, si guarda intorno, non vede Milena, e quindi la raggiunge in soggiorno. Milena è ancora
nuda: sta fumando e si masturba, è seduta in poltrona su un panno nel quale cola il suo succo . Vede Giancarlo, continua a masturbarsi: guardami! come la notte con i miei genitori! fumo per rilassarmi. ma non riesco a smettere di masturbarmi! sento ancora l'orgasmo di prima, ma non mi basta: guarda come godo! mi hai fatto cose che ho solo immaginato in passato, sono una troia e godo! ho provato sensazioni nuove: ho goduto il dolore della frusta, l'umiliazione nel trovarmi in bocca il tuo piscio, ma volevo altre frustate, e ho gustato la piscia che ho ingoiato! Ora ogni nuova esperienza mi fa impazzire. persino il fumo mi eccita! mi sento sexy, quando fumo, come se facessi un bocchino! Giancarlo la guarda: lo so: ora ti eccita qualunque cosa tu faccia: quando ti guardi allo specchio mentre fai un bocchino,o vedi che ti stanno guardando, quando ti piscio in gola, quando vedi porno in tv, quando vedi troie come Niky a letto, quando, come ora, pensi a quello che ti ho fatto e immagini cosa ti farò. Io ho rotto la pentola a pressione nella quale la tua mente era chiusa.Ormai sei pronta alla mia dominazione! SI! dice lei! appena mi tocchi mi aspetto cose sempre più perverse, e voglio subire, dominata da te, tutte le torture che riuscirai ad immaginare!
Milena spegne la sigaretta, smette di carezzarsi e rimane in silenzio per alcuni minuti. poi scruta Giancarlo: ti prego, ora devi aiutarmi! devo trovare un equilibrio dopo tutto quello che mi è successo dal nostro primo incontro, e voglio parlare della situazione senza alcuna remora: posso solo immaginare cosa potrà succedermi sia per la tua dominazione, sia per il club, si copre un pò e dice: ti prego!. Giancarlo è eccitato, quasi ipnotizzato da Milena, ma inizia: tra noi c'è un rapporto che per me è d'amore, per come sei dentro di te, e di sesso estremo, per la tua sessulità ormai senza freni! per quanto riguarda il club esso è composto da un comitato di direzione: il presidente e 4 dirigenti: io sono uno dei 4. la struttura si completa con alcuni dipendenti addetti alla manutenzione degli attrezzi di tortura e delle sale. i soci iscritti sono oltre 100: tutte le persone del club, dirigenti, addetti, soci, sono tutelate dalla più assoluta segretezza, che è la legge base del club. Se qualcuno dovesse trasgredire sarebbe espulso e subirebbe gravi conseguenze, sia pecuniarie che di vita. Devi sapere, su questo punto, che quasi tutti gli iscritti al club sono persone molto potenti, in grado di attuare le ritorsioni che ti ho detto, in maniera dura e, se necessario, violenta.Ti è tutto chiaro? Chiarissimo, dice Milena. Bene, risponde Giancarlo, che prosegue: coloro che vogliono iscriversi devono supe-
Si, risponde Milena. Giancarlo continua: coloro che vogliono iscriversi al club devono superare una prova per dimostrare la loro vera natura, sadica o masochista. La prova consiste in
torture da subire o far subire, esprimendo, senza simulazioni, un reale godimento. Se superano la prova devono giurare fedeltà alle regole. Le principali sono: 1) l'assoluta segretezza
2) mantenere un corretto rapporto con gli altri soci 3) garantire il rispetto della "scala del dolore" concordata col masochista: te ne ho fatto esempio pochi giorni fa. 4) garantire una partecipazione di almeno una volta al mese, alle sedute sadomaso, che si tengono ogni settimana. Ci sono anche altre regole meno importanti che, se vorrai, potrai conoscere diventando socia. Milena è tutta rossa per l'emozione, e chiede: prima parliamo di noi: quando dico e faccio le cose di poco fa, ti faccio schifo? Giancarlo:ma che cavolo dici! Io ho goduto! ti ammiravo per come reagivi: a me piace torturare le donne, ma solo se godono!! e tu godevi facendo impazzire anche me!! Sei la mia donna, signora fuori dal letto, puttana incredibile a letto, per il mio godimento!! Milena lo stringe con tutta la forza, poi lo guarda fisso: ora dimmi qualcosa di più sul club:posso divenire socia? si, dice Giancarlo: io ti presenterò garantendo per te, ma poi dovrai superare la prova sadomaso cui sarai sottoposta, necessaria per accedere all'iscrizione formale ed ai giuramenti che ti ho detto. che ne
dici? lei risponde, dopo quello che mi hai fatto, e se ho capito qualcosa di me stessa.. certo che ho voglia di partecipare al club, ma voglio anche sapere: farò con te e solo con te la prova iniziale, e poi sarà con te che parteciperò alle sedute sadomaso? Questo non posso garantirtelo, dice Giancarlo: il club significa godimento con ogni tipo di piacere, con apertura a tutte le perversioni, e le coppie devono ritenersi libere da ogni vincolo reciproco: è chiaro che, se accetterai, io tenterò sempre di restare con te durante le sedute, ma come ti ho detto, non posso garantirtelo. Milena rimane pensosa, poi chiede: se questa realtà mettesse in crisi il nostro rapporto, potrei uscire dal club? si, risponde Giancarlo, purchè venga da te mantenuto l'obbligo di assoluto riserbo che ti ho detto. Milena si accende una sigaretta, e rimane in silenzio, fumando..Giancarlo la carezza e dice: pensa con calma a quello che ti ho detto, poi riparleremo di tutta la faccenda quando riterrai di essere pronta, in fondo non abbiamo nessuna urgenza, e possiamo continuare così!.
Milena si riscuote dai suoi pensieri: mi sembra ovvio che io dovrei dichiararmi masochista. Scherzi? avrai mica dubbi? dice Giancarlo, non senti quanto godi nella tortura? e poi pensa ai tuoi genitori e alla tua reazione ai colpi che ti infersero, pensa al tuo "8" quando mi hai dato il culo, questo senza ricordare la prova sadomaso sul nostro letto.. .... Milena lo guarda: è così: mi basta pensarci che mi bagno. però, pensandoci bene... mi ha fatto godere anche dominare Lilli e Niky ordinando loro cosa farmi: credo anzi che avrei dovuto dirlo con più cattiveria e dettagli: credo proprio che nel sottoporle ai miei ordini avrei goduto di più!... Beh, dice Giancarlo, guarda che puoi tentare il dominio anche da sottoposta a tortura, come hai fatto con me, chiedendomi torture diverse da quelle cui eri sottoposta. Inoltre ho la sensazione che tu abbia anche tendenza al sadismo lesbico: a te piace la tortura, sia se la subisci sia, forse, se la applichi a una bella donna. Si, dice Milena, penso di essere attirata anche da altre donne: per esempio Niky mi ha subito fatto colpo, dal primo giorno. per quanto riguarda i maschi, devono essere esattamente come te! e come te non ne ho mai incontrati. A proposito, parliamo di te: sei un sadico di alto livello!! si, dice Giancarlo, è così!
Milena lo guarda con passione: tu sarai anche un sadico, ma io so che tu mi hai fatto godere prima di iniziarmi al masochismo: mi hai regalato sensazioni e desideri di ogni tipo di sesso: guardare il mio corpo, goderne la lussuria, dire parole porche che prima avevo vergogna anche a pensare, godere nel farmi vedere nuda mentre scopo, scoprire esibizionismo, piacere lesbico, e tanto ancora: io ora so che, a letto, godi di me, sia con le torture che senza: ora so che mi farai sempre sempre sentire fiera della mia troiaggine. non sei solo sadico: io sento che il tuo piacere si unisce al mio.io soffro e godo con te. Tu non sei il mio torturatore: tu sei il mio maschio, voglio farmi fare di tutto, da te! Giancarlo la fissa: mi è facile fare con te quello che hai detto perchè impazzisco per le tue perversioni, ma ripeto! ti voglio anche per te stessa, come sei, ed intendo anche fuori dal letto! Milena lo bacia poi dice: se entrerò nel club che tipo di sadico troverò? Beh, risponde Giancarlo, sarai comunque tutelata dalla seconda regola del club, e quindi alla peggio godrai di meno che con me!
Milena rimane in silenzio: in verità, dice dopo un po’, io ti chiedo: ma non ti fa male che io faccia di tutto, perché di tutto mi sarà fatto, con altri uomini? Mia cara, replica Giancarlo, io sono sicuro del nostro rapporto: so che godrò guardando quello che ti sarà fatto, pensando che a casa prenderemo il meglio tra le cose che subirai,ottenendo per noi nuovi stimoli al sesso. Devo anche dirti che io, diversamente da te, ho avuto una vita di sesso sfrenato e totalmente libero da ogni limite, tranne sapere che a letto gli unici limiti sono definiti d'accordo col partner, come tu hai detto d'istinto, centrando in pieno la logica del club. Ora non so se vorrò mai cambiare il mio approccio alla vita e al sesso. Hai ragione, dice Milena, ma in realtà sono così dubbiosa perchè.... Perchè cosa?, chiede Giancarlo: perchè sono gelosa di te!!!! Giancarlo sorride: io sono tuo e tu lo sai: qualunque cosa mi farà venire in mente qualche femmina arrapata io te la confesserò nei dettagli e la rifarò con te!! Milena sorride, si accende un'altra sigaretta e conclude: ok, lasciami pensare qualche giorno sul da farsi. ma significa che se non aderirai al club mi lascerai? chiede Giancarlo con apprensione. Milena ride dicendo: e chi ti molla, io ho trovato in te un uomo da amare, ma anche il self ser-
vice del sesso sfrenato: un maschio come te me lo tengo stretto! Vuol dire che se non aderirò aspetterò a casa il tuo ritorno, ogni settimana, per scopare, quando vorrai, aggiungendo, a tutte le torture che mi racconterai, le idee che mi verranno in mente sentendoti. vorrò anche la descrizione dettagliata della femmina che avrai torturato e le sue reazioni, in modo che io possa godere ancora di più. In realtà più parliamo di femmine troie più mi vengono varie ideuzze su quello che potrei fare con una o due femmine, facendomi guardare da te e venendo sotto il tuo sguardo! Mamma mia, ride Giancarlo, non sarà facile in futuro reggere alla tua libidine: a letto con te ci sarà da faticare, anche per un porco come me!.
Milena rimane pensosa, Giancarlo la scruta: "che c'è" C'è che mi chiedo se è per te possibile organizzare una seduta con la mia partecipazione: così potrei valutare le mie reazioni, vedendoti fare di tutto ad altre, consentendo a te di verificare le tue reazioni guardando me con altri uomini. Giancarlo ci pensa un pò: hai ragione! voglio tentare questa strada!
Sono passati sette giorni e Giancarlo rientra in casa trionfante: è fatta! Sarai inserita nella prossima seduta. Sappi che noi abbiamo, nel club, due tipi di seduta sadomaso: il primo tipo prevede che vengano effettuati sadismi e tortura tal quali, mentre il secondo tipo simula storie nelle quali si inserisce la tortura o la dominazione: ad esempio può essere immaginata la cattura di una spia, torturata per strappare segreti, o la camera di tortura di un re medievale, che gode torturando i nemici catturati, eccetera. il secondo tipo di seduta del club può essere estremamente arrapante, se la "sceneggiatura" e gli "attori" sono validi. E io a quale tipo di seduta sono stata associata? chiede Milena ansimando. Alla prima tipologia, risponde Giancarlo, credo che sia meglio per te: potrai affrontare quel che ti sarà fatto senza pensare ad alcuna storia da "recitare". Inoltre, continua soddisfatto, se nella prima seduta
avrai avuto successo, e se vorrai, potrai "provare" anche la seconda seduta! Milena sorride: bene, sono eccitatissima: a quando?. "tra tre giorni, dice Giancarlo.. Milena sospira e chiede: sarai tu….?. No, amore, avevo già chiesto troppo, ma sappi che sarò presente a guardare tutto, e interverrò se vedrò qualcosa che ti farà soffrire al di là del livello concordato, ricorda che vale la regola del livello di dolore, da 1 a 10 che tu concorderai, in base alle descrizioni che ti saranno fatte per ogni numero della scala di dolore. Milena è eccitata: sarò pronta: voglio che tu mi aiuti in questi 3 giorni a dare il meglio di me sia per dare piacere che per godere nuove esperienze da porca!. Ne sono sicuro, dice Giancarlo, ti ho visto in opera con me e so che se problemi avrai, riguarderanno la tua difficoltà nel limitare la tua libidine, che ormai penso sia fuori dal mio controllo e, temo, anche dal tuo.
Dopo tre giorni Giancarlo è in macchina con Milena e la accompagna alla sede del club, insieme a Marco, che è un altro esponente del comitato direttivo. Milena è bendata con una mascherina di piume per garantire che non scopra la localizzazione della sede. Marco scherza con Milena, che lui aveva conosciuto un'ora prima e le dice: se vali la metà del livello descrittoci da Giancarlo, credo che stasera si vedranno scene di sesso anche tra i soci. Milena ride: ma è possibile fare sesso durante la seduta? certo, risponde Marco, ogni socio dispone, a pagamento, di una posizione composta da un letto con paraventi scorrevoli che consentono la privacy e contemporaneamente la visione dello spettacolo a chi è dentro. "quanti saranno gli attori della seduta? chiede Milena. Marco allibisce e guarda Giancarlo: ma non glielo hai detto? Milena sobbalza; cosa? Giancarlo le stringe la mano e le sussurra: non volevo emozionarti ancora di più: sarai sola ad essere torturata, ho dovuto accettare perchè si è sparsa la voce di quanto sei sexy (temo sia colpa di Lilli e Niky) e molti soci hanno voluto che solo tu fossi al proscenio. "Lilli e Niky"? chiede Milena allibita. Si, risponde Giancarlo, sono socie e tu le hai affascinate ed eccitate come non credevo possibile.
Marco sarà il tuo torturatore: ho voluto che lo conoscessi proprio per renderti tutto il più piacevole possibile. Milena sospira: Marco: sono nelle tue mani. "Certo, risponde lui, e ho una gran voglia di farti ricordare bene e con piacere quello che ti farò! Milena si chiede cosa intenda, ma quasi subito dopo arrivano al club. Milena scende dall'auto per ultima, ancora
bendata, e viene condotta all'interno da Giancarlo che, dopo alcuni secondi le toglie la mascherina dicendo: eccoci, siamo nella sala della seduta di oggi. Milena apre gli occhi e vede che si trova in un grande salone, occupato a sinistra da comode sedie e dai lettini con paravento descritti poco prima da Marco. Sulla destra invece c'è un'ampia sala 1/2 metro più alta rispetto ai letti: sopra il palco si vedono varie attrezzature: corde agganciate al soffitto, terminanti in polsiere di cuoio; in corrispondenza, sotto le corde, ganci fissati al pavimento; più a destra si vede un attrezzo in legno, alto quasi tre metri, a forma di una grande x, con ganci alle quattro estremità; vicino c'è una sedia a braccioli, con analoghi ganci alle estremità dei braccioli e delle gambe della sedia stessa; ma l'attrezzo più impressionante è rappresentato da una tavola in legno lunga più di tre metri e larga due, in forte pendenza (circa 60%) che rende visibile agli spettatori chi vi sarà disteso. Alla testa e ai piedi della tavola si vedono due larghi cilindri in legno, fissati alle estremità superiore ed inferiore del tavolo. ogni cilindro è avvitato a due ruote, una a destra e l'altra a sinistra dello stesso. Al girare delle ruote i cilindri ne seguono il movimento tirando quattro corde, due verso l'alto e due verso il basso, pas-
santi in quattro ganci alle estremità del letto. le corde, dopo il passaggio nei ganci, saranno legate a mani e braccia del torturato, rendendo diagonale la trazione. Un'estremità di ogni corda è fissata ai cilindri, mentre l'altra estremità giace sul letto, e termina in una polsiera di cuoio. Oltre l'attrezzatura che Milena guarda impressionata, si vedono, appesi alla parete, altri strumenti di tortura di minori dimensioni: fruste di vario tipo, a strisce di cuoio, frustini, gatti a nove code ed altri. Vicino alle fruste ci sono mollette d'acciaio, rotelle a punte, candele di cera, dildi, plug ed altro ancora. Milena si gira verso Giancarlo: mamma mia! Giancarlo la stringe a sè e le dice: sta tranquilla, vai a preparare la seduta con Marco: gli piace torturare le donne, ma rispetta i limiti stabiliti prima. A quel punto Milena, guardando fissa Marco, dice; "andiamo, voglio sapere le cose che intendi farmi: mi aspetto da te che ti atterrai alla regola della scala del dolore, e che ti fermerai se ti dirò "altola'". sarai corretto? sicuramente, dice Marco, ma tieni presente che ti insulterò e ti dirò cose oscene: in fondo fanno parte del godimento e non fanno male! "su questo sono d'accordo con te, e neanche io ci andrò leggera se mi verrà voglia di insultarti: benissimo, dice Marco, mi farai arrapare di più!
Milena lo guarda, gli si avvicina, gli infila la lingua in bocca, poi gli carezza i pantaloni in corrispondenza del cazzo, apre la patta, glielo prende in mano e inizia a masturbarlo, ma dopo pochi secondi si ferma: "era solo per entrare nel ruolo, e per valutarti"! cosa?dice Marco ridendo. Milena lo guarda ironica :LO SAI!! Marco dice: è vero, sei una bomba di sesso. godrai come meriti! Thank you, ride Milena: ora però andiamo a concordare le cose. Dopo due ore la sala si è quasi riempita di spettatori, e Giancarlo entra nel posto a lui riservato. pochi secondi dopo lo raggiungono Lilli e Niky dicendo: possamo goderci lo spettacolo con te? "Ok, risponde Giancarlo, ma vi dico che non so come reagirò vedendo quello che Marco le farà" Anche per questo siamo venute: tu e Milena ci siete cari! Pochi secondi dopo si sente la voce del socio addetto alla presentazione degli spettacoli: "signori, dice, sta per iniziare la seduta di una nuova possibile socia, che speriamo farà eccitare e godere tutti noi, come voci di corridoio hanno anticipato!" tutti gli spettatori ridono ed applaudono!
Pochi secondi dopo entrano Marco e Milena, completamemte vestiti. Marco indossa pantaloni scuri ed una blusa grigia; Milena ha una camicetta attillata che fa vedere chiaramente i capezzoli, poichè non indossa il reggiseno: i seni impressionano tutti perchè, senza nessun sostegno, sono spendidamente dritti e sodi; alla vita è fasciata da una gonna attillata, che le evidenzia lo spendido culo. Marco, guardandola, esordisce: sei tu la troia di cui si dice tanto bene? Milena lo guarda" io si, ma tu sarai porco abbastanza?" scatenando l'ilarità del pubbico.Marco le va vicino e, senza preavviso, le strappa la camicetta mettendo a nudo i seni, poi glieli schiaffeggia, ed inizia subito dopo a torturarle i capezzoli con i polpastrelli. Milena geme leggermente, e si accorge che sta già eccitandosi, tanto da farle dire a Marco: porco, ora fammi un ditalino! Marco le sorride: ti piacerebbe eh, puttana, ma lo farò quando piacerà a me! bene, replica Milena, ci penso io, e alzandosi la gonna fa vedere a tutti di non portare mutande, e inizia a masturbarsi. Milena si accorge di eccitarsi sempre più, ma Marco le toglie con violenza la mano con cui si toccava il clitoride e le schiaffeggia la fica: obbedisci, troia, o ti farò provare dolori che non pensavi esistessero. Subito dopo la prende
per i capelli e la trascina alla sedia delle torture, le strappa la gonna, le lega mani e piedi ai braccioli e alle gambe della sedia, poi prende due rotelle di acciaio a punte acuminate ed inizia a muoverle sul corpo di Milena: sui capezzoli, sui seni, sul culo, sulle cosce; risalendo da queste ultime alla fica .Si vede subito che Marco sta godendo per i gemiti di Milena, che
è immobilizzata e capisce di essere nelle mani di Marco:questo la eccita e, quando gli vede prendere una frusta con sei lunghe code di cuoio, si sente tutta bagnata tra le cosce. Marco le avvicina la bocca al suo viso, la guarda e, calmo,dice: sei la più grande troia che ho mai torturato: ti accorgi che la fica ti cola tra le cosce? si, risponde Milena, e ne godo alla grande! Marco si sistema la frusta in mano e dice: ed ora cosa vuoi? Milena lo guarda e, sfrontata, gli dice: hai quell'attrezzo in mano? e allora frustami, ma fallo bene fino a farmi soffrire! Marco le lecca le labbra, la bocca, il collo, poi comincia a frustarle i capezzoli, gira dietro la sedia colpendole le spalle e il culo, mentre Milena si muove sulla sedia, quasi a facilitare le frustate, dicendo: porco, lo soffro, ma godo come una troia! dai! voglio di più! cosa? ansima Marco, più frustate replica Milena: dai porco, più forte, più forte, torcendosi tanto da far ballare le sue tette, fino ad avere un lungo gemito seguito dalla frase: godo come una troia: vieni a masturbarmi e senti che roba mi cola tra le cosce. Marco si muove facendo a Milena un ditalino violento che la porta a venire ancora, dicendo:sto sborrando, che meraviglia! a questo punto Marco butta a terra la frusta, si denuda lentamente guardando le cosce
divaricate, poi si prende in mano il cazzo già duro e inizia a menarselo, le schiaffeggia più volte la fica, le tortura i capezzoli torcendoli con forza. Milena grida di dolore, poi lo provoca: godo!. Marco la guarda e le dice, sorridendo: parli troppo, l'unica soluzione è farti fare bocchini in continuazione: prendi il mio cazzo in bocca e lavoratelo, porca, mentre ricomincio a frustarti! La prima frustata è violenta, Milena ha un gemito di dolore, ma inizia a sbocchinare Marco, che continua a frustarle cosce, tette, la fica. poi ricomincia a torcerle i capezzoli. Dopo qualche minuto Marco la guarda e dice: sto per venre, troia: ora ingoia tutto, o continuerò con torture molto più dolorose. Milena continua il pompino, poi sente che Marco sta per sborrare, si prepara a riceverlo e succhia tutta la sborra. dopo avere ingoiato tutto con ingordigia lo guarda e dice: bravo, porco, mi hai fatto godere sia con la tortura che col cazzo! Ho però fatto un errore: non dovevo ingoiare la tua sborra, così, come mi avevi minacciato, avresti continuato le torture! a quel punto il sipario si chiude, tra gli applausi dei soci!
A sipario chiuso, Marco slega Milena e le dice: mamma mia, beato Giancarlo: mi hai fatto morire! Milena risponde: Marco, ti confesso che ho goduto anch'io, ma sappi che mentre ti sbocchinavo, avevo in mente il cazzo di Giancarlo che è e rimane il mio uomo! Ma ora che succede? è finita la seduta o no? Marco la guarda e dice, ironico, non credo proprio!. Milena si mette una vestaglia leggera, poi si avvia verso il letto di Giancarlo ed entra: le appare Giancarlo che guarda i due puttanoni mentre si masturbano a vicenda. Quando lui vede Milena la bacia a lungo e quasi si giustifica: Lilli e Niky erano pronte a qualunque cosa, ma preferiscono farlo con te. io da parte mia ero troppo teso e preoccupato che tutto procedesse bene e guardavo la seduta: non le ho neanche toccate! tra un mugolio di piacere e l'altro le due zoccole dicono: è vero: non ci ha fatto niente: ma che stregoneria gli hai lanciato addosso?
comunque anche noi preferivamo aspettarti: ci piace troppo farlo anche con te! Milena ride e subito si rivolge a Giancarlo: come è andata? lui la guarda ridendo: come vuoi che sia andata? Hai fatto arrapare pure gente di ottant'anni!" ma ora, chiede Milena:che succede? " vi faranno fare una seconda fase! dice Giancarlo: tu te la senti? Milena ridacchia: più porcate faccio, più m'arrapo, anche se vorrei tanto farle con te!!! Ma hai avuto molto dolore? chiede Giancarlo; la sua donna lo guarda: mi spaventa dirlo, ma più soffrivo, più godevo! Giancarlo la guarda e dice: allora darò la tua disponibilità per la seconda fase, d'accordo? Sarò onesta: ne ho una tale voglia che .... toccami tra le cosce! Giancarlo esegue, poi si lecca le dita con cui le aveva toccato la fica, e ridendo dice: vado a dire che sei pronta!
dopo mezz'ora il sipario si riapre ed inizia la seconda fase, con Milena completamente nuda e legata alle corde che scendono dal soffitto e con e i piedi legati ai ganci a terra: ha braccia e gambe tese a destra e a sinistra: il suo corpo nudo è oscenamente divaricato in posizione di una grande X . Milena è sola, ed approfitta per dire: cosa mi farà quel porco? io ho sempre più voglia!! Gli spettatori ridono ed applaudono. si sente addirittura qualche grido da stadio: forza maiala, facci godere!! Dopo qualche secondo arriva Marco, anche lui nudo e con il cazzo già duro; guarda Milena: ho una gran voglia di farti urlare! E allora torturami, replica Milena: ne ho una gran voglia anch'io! Marco si avvicina al muro e torna con in mano due morsetti d'acciaio legati da una cordicella, si avvicina ai seni di Milena e le chiede: li conosci? li ho già visti in vari porno, ma ora finalmente li assaggerò! Marco inizia ad avvita-
re un morsetto al capezzolo destro di Milena, che rantola un AAAH di godimento e di dolore. Poi Marco passa all'altro capezzolo ottenendo un altro AAAH . Milena ordina: fammi un ditalino! Marco la guarda le lecca i due capezzoli torturati dalle mollette, poi tira la corda delle mollette facendo sollevare i due capezzoli e provocando un terzo AAAH a Milena, che si inarca guardando prima verso l'alto e poi il suo corpo. poi dice: ti ho detto di farmi un ditalino e aggiunge: sono tutta bagnata. Marco abbassa la mano destra, le penetra la fica e dice.: eh si, ti piace proprio, ma il ditalino te lo faccio quando voglio io, non tu, troia! poi le dà uno schiaffo forte sulla fica, Milena grida un AAH più forte dei precedenti. Marco si allontana e torna con una candela: la accende e aspetta che dalla candela coli cera bollente: intanto continua a tirare i morsetti d'acciaio.Milena mugola e china in avanti la testa per godere la
visione dei capezzoli che le vengono torturati. Poi alza la testa e guarda Marco. gli dice una sola parola: porco!, cui segue un AAH, di piacere e di dolore. Marco, senza parlare, inizia a versare la cera bollente sui capezzoli di Milena, poi sulle areole, sulle braccia, sullo stomaco, ottenendo altri mugolii. Ti fa male eh porca, le dice, Milena rialza la testa che aveva abbassato per guardarsi il corpo torturato e gli risponde: si mi fa male, sento che mi torturi in tutti i modi e che passerai ad altre torture, e quindi.. GODO! non si sente, nel club, volare una mosca. Marco si allontana da Milena e torna con in mano una frusta a 9 strisce di cuoio ed un grosso plug: guardando Milena negli occhi inizia a frustarla sui capezzoli e sugli altri arti, mentre con il plug le penetra lentamente il culo. Poi inizia a roteare il plug ,tirandolo fin quasi ad uscire per poi reinfilarglielo dentro senza rallentare il movimento.Con la mano libera continua a frustarla. Milena ad ogni colpo si inarca, poi abbassa lo sguardo vede il suo corpo nudo colpito dalla frusta ed inculato del plug; gode nel vedersi! emette gemiti di dolore,
poi, ancora ed ancora, il suo mugolio: AAAH! Marco continua a frustarla, e le spinge ancora di più il plug nel culo. Milena si inarca, si guarda godendo la visione del suo corpo torturato
gira di nuovo il volto verso l'alto: ha gli occhi chiusi, li riapre per guardarsi di nuovo, mugola ancora per il piacere che prova vedendosi . La tensione nella sala è incredibile.Dopo quasi mezz'ora della tortura cui è sottoposta, Milena si accascia rimanendo appesa alle corde. Marco, preoccupato, si accosta a lei e a bassa voce per non farsi sentire dagli spettatori, le chiede: come stai? sei mica svenuta?, Milena alza la testa e a bassa voce risponde, no, sto per venire, sono sempre più bagnata: continua a torturarmi! io sono così arrapata che se non mi fai venire....! Marco si allontana, si prende il cazzo in mano, e dice: Porca, ora ti sfondo fica e culo! poi la stringe alla vita: lei è legata ed il suo corpo teso dalle corde,lui la solleva tirando le corde verso di sè, porta la sua fica all'altezza del suo cazzo, gliela allarga e la penetra infilandole dentro tutto il cazzo, fino ai coglioni, le spinge ancora di più il plug nel
culo, poi inizia a muovere il cazzo ed il plug dentro di lei, prima piano poi sempre più violentemente, dicendo: adesso godo io, troia: te li senti tutti dentro? ooh si, geme Milena, continua, continua, più forte, spaccami tutto, torturami! Marco arrapa ancora di più e sborra. poi le dice: ma non ti basta mai: sei una puttana troia insaziabile, e inizia a sfilarle il plug dal culo. Lentamente il sipario si chiude tra gli applausi dei presenti. Appena il sipario è tutto chiuso, Marco inizia a slegare Milena e le dice: sei una gran troia!! Milena è stressata dal dolore, riesce a parlare a stento: "ma... il grosso attrezzo? non si usa"? Marco ride: quella è la tavola di tortura e viene usata per le grandi occasioni.Le corde di quell'attrezzo sono pazialmente elasticizzate altimenti sarebbe pericolosissimo: i veri attrezzi medievali con i quali si applicava quella tortura erano utilzzati con corde non elastiche: potevano strappare arti ed ucci-uccidere i torturati. Anche con corde parzial-
gli arti ed uccidere il torturato! Anche con questo tipo di corde rese lievemente elastiche è un attrezzo di cui pochi sopportano il dolore che può procurare! Milena guarda l'attrezzo e sussurra, ancora ansimando per le torture fisiche e sessuali appena subite: ho una gran voglia di subire questa tortura. Marco la scruta: sei una masochista insaziabile!!
La sera di due giorni dopo, Milena e Giancarlo sono a casa in totale relax. Entrambi, rilassati, fumano scambiandosi ogni tanto battute su quello che succede al lavoro, o su notizie del giorno, finchè Milena scivola vicino a Giancarlo, lo bacia a lungo, e dice: cosa pensi di quello che è successo due giorni fa? Giancarlo la carezza dicendo: ma ne abbiamo parlato parecchio! Si, risponde MIlena, ma vorrei ora da te una valutazione più fredda e meno travolta dalle sensazioni dei primi momenti. Facciamo così: io ti cito l'argomento e tu mi dai subito la risposta che ti viene in testa ok? Ok risponde Giancarlo. Milena: Allora: numero 1: ti sono sembrata troppo porca? Giancarlo:no, non possiamo limitare la nostra sessualità; Milena: numero 2: ti ha dato fastidio quello che mi ha fatto Marco? Giancarlo: no...ma poi indugia e aggiunge: non posso annullare le regole del club da solo. Milena: allora un pò ti ha dato fastidio! Giancarlo: beh, certo vedere la mia donna fare cose che non aveva fatto neanche con me... Milena sorride, ironica: quindi sei un pò geloso! Se proprio vuoi saperlo: ebbene SI!, Ti ho fatto diventare la femmina più porca, puttana, troia del mondo e ora mi incazzo a vedere altri che scoprono i nuovi limiti della tua sessualità! Milena risponde subito:
finalmente! erano due giorni che questo discorso aleggiava tra noi! Ora finalmente, visto che ne parliamo sul serio, sappi che se e quando vedrò te torturare o dominare altre donne, già so che sentirò le stesse cose che mi hai appena confessato!! Giancarlo le carezza i seni e dice: e allora? "Io credo, risponde Milena, che dovremmo partecipare alla prossima seduta sadomaso: questo ci consentirà di vederci l'un l'altra, poichè la prossima seduta, se ho ben capito, vedrà in scena vari "attori"! E' così, dice Giancarlo. "bene, conclude Milena: a quel punto saprò, e tu saprai di nuovo, cosa sentiremo vedendoci fare di tutto con altri, e solo dopo potremo decidere! Giancarlo annuisce e, mentre Milena si accende, in silenzio, una sigaretta, le dice: certo che ormai sembri tu la padrona tra di noi! Milena ride: ma dai!!!
Dopo due giorni Giancarlo porta le notizie che Milena attendeva con ansia: ci siamo! Tra tre giorni ci sarà la seduta sadomaso: rappresenterà le torture inflitte da un ipotetico dittatore alle donne dei suoi oppositori, in scena ci saranno: il dittatore,quattro donne, due torturatori, oltre gli addetti: tu sei invitata ad esibirti dopo il successo dell'altro spettacolo. Milena, eccitata, chiede: e i torturatori? chi saranno? Io sarò uno, risponde Giancarlo, l'altro sarà il dittatore: Franco o Marco. Ma allora sarai tu.... chiede Milena eccitata! No, replica Giancarlo: tutti sanno del nostro rapporto e non sono gradite scene rappresentate da amanti. Inoltre tu stessa vuoi verificare le nostre reazioni al sesso sadomaso fatto da noi con altri o altre. Hai ragione, conviene Milena... ma la sceneggiatura? Giancarlo le dà un plico a lei indirizzato: eccola qua; hai due giorni per prepararti: Milena apre il plico e comincia a leggere
Dopo un quarto d'ora alza lo sguardo dalla sceneggiatura e dice, con voce roca per l'eccitazione: l'autore è un grandissimo porco, ha fantasie sessuali, che anche per noi femmine non sono facili da raggiungere!!! Ma chi è?? Giancarlo sorride sornione: "io"! Milena fa un salto: merito una punizione!! dovevo capirlo subito: solo tu raggiungi quei livelli! Giancarlo le sorride: beh, ora andiamo a cena, e per la punizione vedremo subito dopo!!
Dopo tre giorni Giancarlo è di nuovo in macchina con Milena: la accompagna alla sede del club:,con loro due c'è Marco, ed inoltre anche l'altro attore maschio: Franco. Milena è bendata come la volta precedente. Una volta arrivata Milena va nel suo camerino di teatro e si cambia mettendosi tanga e calze autoreggenti, poi passa al trucco e si avvia alla sala nella quale è già stata, pochi giorni prima. Il sipario è ancora chiuso: Milena si guarda intorno: in scena ci sono Giancarlo, nella parte di un torturatore, Franco, nella parte del dittatore, e tre donne: Milena non ne conosce due, mentre riconosce la terza: è Niky, che la saluta con un bacio nel quale avvolge, con la sua,la lingua di Milena! Ci sono inoltre due addetti al tavolo di tortura, che devono azionare le ruote e le corde agli ordini del dittatore. Milena guarda la scena e con un brivido pensa che il copione prevede che lei sia la vittima del tavolo di tortura, nel personaggio dell'amante del capo della rivolta. Nota anche che la sedia della tortura è stata modificata: ora al centro della sedia si vede un dildo. Milena ha un brivido di emo-
zione e di paura: le dimensioni del dildo, come lunghezza e come diametro, sono molto superiori a quelle di tutti i cazzi che lei ha già "assaggiato"! Gli "attori" vanno dietro le quinte, poi si apre il sipario: i protagonisti entrano tutti in scena: le donne sono seminude. Franco dice agli addetti: vedo che avete cominciato a divertirvi con le troie: denudatele completamente, poi inizierò subito le torturarle se non avrò le risposte che voglio! l'ordine viene immediatamente eseguito: le quattro splendide femmine sono ora completamente nude!
Dopo alcuni secondi di pesante silenzio Franco guarda le donne: rivelate subito dove sono fuggiti quei vigliacchi dei vostri amanti, altrimenti vi sottoporrò a tutte le torture e a tutte le sevizie di sesso che mi verranno in mente! già sapete che sono un porco pervertito, quindi..! Nessuna donna risponde. Franco, rivolto agli addetti e a Marco, bene! speravo che nessuna avrebbe risposto: a te, Milena, amante del vostro capo, darò il benvenuto più tardi, facendoti sedere, al momento giusto, sulla sedia della tortura: potrai godere guardando le tue amiche torturate e violentate! poi ordina: legate le altre tre troie agli attrezzi di tortura..Subito l'ordine viene eseguito: le altre due femmine, estremamente sexy, vengono legate a braccia e cosce divaricate, alle corde pendenti dal soffitto, Niky all'attrezzo di legno a croce. Iniziano subito le torture! Giancarlo si avvicina a Niky, le torce i capezzoli, le infila tre dita nella fica, muovendole con grande sensualità: le sta facendo un ditalino che presto diventa una tremenda tortura di sesso: Infatti Giancarlo porta Niky quasi all'orgasmo, poi si ferma
facendola impazzire per l'arrapamento che ormai la travolge. Niky, inoltre, come le altre due femmine, viene frustata e torturata dagli addetti, con i morsetti d'acciaio, cera bollente che viene fatta cadere sia sui capezzoli che sul resto dei loro corpi, causando gemiti di dolore.Il dittatore fa trascinare Milena alla sedia della tortura e grida agli addetti:" fatela sedere come ben sapete"! Milena viene sollevata: il centro del suo culo è posto in posizione perfettamente allineata col dildo. Viene lentamente abbassata: dopo pochi attimi sente una penetrazione atroce; prova un dolore lancinante e sempre crescente .Quando il dittatore vede che Milena è sotto tortura anale, le si avvicina e la frusta, poi le tortura i capezzoli con le rotelle d'acciaio a punta, le schiaffeggia la fica, le strizza i seni con voluttà. Le guarda con piacere sadico il culo ormai quasi completamente penetrato dal dildo. Milena subisce dolori insopportabili e vede il godimento nel viso del suo torturatore. si sente schiava: non può reagire, emette urla di puro dolore! muove il culo tentando di spostare il suo ano verso una posizione meno dolorosa, ma invano! tenta di trovare in sè la forza per reagire, ma non ce la fà! le urla che lei emette fanno godere Franco che la guarda torcersi e ride..... poi, ecco!
Milena riesce a pensare al tremendo dolore della prima inculata subita da Giancarlo, per il terribile colpo che la aveva sverginata, poi pensa a come la sua natura masochista l'aveva aiutata a far crescere lentamente il piacere nel suo corpo! continua a richiamare alla sua mente quei momenti mentre prosegue la tortura, e guarda le altre tre femmine, seviziate con morsetti d'acciaio, cera bollente, frustate alla fica, sui seni, sulle cosce, sul culo. Milena subisce le stesse torture e ad esse si aggiunge la tortura anale: ciò malgrado comincia a provare piacere: guarda le tre femmine, sente i loro urli di dolore. Lei invece comincia a gradire il dolore al culo, nel quale il dildo è penetrato interamente: si aiuta col ricordo del piacere finale raggiunto durante il suo sverginamento! Continua a guardare le tre donne e gode per le loro sofferenze! questa sensazione la colpisce. pensa "ma allora sono anche una sadica lesbica!" lascia liberi gli istinti che si manifestano nel suo corpo, guarda con un arrapamento crescente le altre torturate e,dopo venti minuti.... esplode in un orgasmo! poi provoca il dittatore: sei un pervertito, ma non mi stai domando! poi guarda in basso, gode la visione del suo corpo e pensando al suo culo, "vede" nella sua mente il dildo che glielo sta
massacrando, ma ansima e mugola il suo gemito di dolore/piacere che è ormai conosciuto ed amato dai soci presenti. Il dittatore sente che la sua torturata non ha ceduto alla sua dominazione, si sente umiliato da Milena, le va vicino, la schiaffeggia più volte, le torce i seni con rabbia, le tira con forza le grandi labbra, poi le mette il cazzo in bocca gridando: succhia, troia! Milena inizia a succhiare con tale godimento da fare sborrare quasi subito Franco. Milena ingoia lo sperma senza aspettare alcun ordine che glielo imponga!!
Gli spettatori, anzi quegli spettatori che non stanno masturbandosi o scopando, prorompono in una ovazione fantastica gridando a Franco, nella sua veste di dittatore: mettila sul tavolo!! Franco si riprende subito dal bocchino di Milena, e, rientrando nella parte, ordina agli addetti: alzate dal dildo e slegate questa bocchinara, poi legatela al tavolo di tortura, vedremo se mi dirà dove sono tutti i fuggitivi! Poi aggiunge, a Giancarlo ed agli altri addetti: voi continuate, con le altre tre! Dopo poco sulla scena si vedono le tre femmine legate alle corde, gemere per le torture che subiscono. Milena è legata sul tavolo ma la ruota non è stata ancora girata: ha braccia e cosce divaricate, legate alle polsiere di cuoio poste alla fine delle corde. Il dittatore le si avvicina, le schiaffeggia con violenza la fica, strappandole gemiti e mugolii di sofferenza, poi le lecca e le morde i capezzoli, la colpisce con un frustino a corde di cuoio. Dopo altre sevizie, si rivolge a Milena con una sola parola: PARLA! Milena, eccitata, lo guarda ironica e risponde:di che, del tempo che fa'? il dittatore le torce i capezzoli e, rivolgendosi agli addetti, ordina: date a questa troia due giri di ruota! gli addetti eseguono: Milena inarca il suo corpo urlando! subisce la trazione che le divarica braccia e
gambe sottoponendo tutti i suoi arti ad una tortura tremenda.. La fica sembra quasi spaccata, le braccia tirate verso l'alto, i seni stressati dalla tensione dei muscoli, le cosce allargate oltremisura. Milena emette un lungo lamento di dolore, guarda il suo corpo, poi il torturatore, e riesce, ansimando, a dire: porco, credi che cederò alle tue torture? non ti sarà facile. Il dittatore le si accosta e la lecca all'interno delle ascelle, dicendole: stai sudando eh? è bello leccarti il sudore causato dalle mie torture: succhio il tuo dolore e ne godo, Milena, a quelle parole, sente una sensazione nuova ed improvvisa, sente sbrodolare la sua fica, e risponde: porco, adesso vai avanti!! appena dette quelle parole pensa, stupita: sono pazza? sto dicendogli di andare avanti! possibile?:mi piace quel che mi sta facendo! e ancora lo provoca: torturami ancora e leccami dove ti faccio più arrapare! Il dittatore comincia a frustarle le grandi labbra e i capezzoli, facendola gemere, poi si rivolge agli addetti e ordina: un altro giro di ruota! Alla nuova trazione si sente il cigolio delle ruote e delle corde, poi esplode l'urlo di Milena che grida e si torce tutta, gemendo ed ansimando! dopo quasi un minuto riesce a dire, con voce roca per il dolore: leccami il sudore dovunque lo trovi, stronzo!
Franco è sempre più furioso, non deve recitare: lecca Milena dovunque veda il sudore causato dalla sofferenza: nei seni, sui capezzoli, nella fica, nelle ascelle, sulle cosce, la frusta negli stessi posti che aveva appena leccato.Poi prende un grosso plug e lo infila con violenza sadica nel culo di Milena. Dopo venti minuti Lei grida di piacere e di dolore, emette il suo AAAH , ed eiacula un liquido denso di godimento e di dolore. Franco continua a sfondarle il culo col plug, col cazzo la scopa fino a sborrarle in faccia e sui seni. Milena, pur soffrendo riesce ad ordinargli: succhia la sborra, porco, sia la tua che la mia!. Franco, senza capirlo,le obbedisce,le succhia la fica e le spalma la sborra sulle labbra, Milena ci passa la lingua ingoiando tutto! Poi la tortura prosegue: Franco la penetra di nuovo con il plug, continua con rabbia le altre torture: le stringe i morsetti sui capezzoli, le passa con violenza le rotelle a punta sulle areole, sul ventre, sul culo, le fa colare la cera bollente sulla fica, sui capezzoli e le altre parti del suo corpo sottoposte alla tortura! Milena emette un nuovo urlo, poi si rivolge a Franco: mi stai sottoponendo a torture immonde ma io non parlerò! puoi continuare per ore, ma non hai nessuna speranza di farmi cedere! continua a frustarmi, a infilarmi
attrezzi nel culo, libera tutte le tue perversioni e il tuo sadismo: urlerò di dolore, mi torcero sul tavolo ma poi riuscirò sempre a unire al dolore delle tue torture il mio godimento e continuerò ad avere orgasmi di piacere, porco schifoso! Il dittatore la guarda, le dà una violentissima frustata sui capezzoli che strappano un altro urlo a Milena, poi siede sul tavolo ed inizia a farle un ditalino. Milena gemendo di piacere gli chiede, cosa fai, porco? Franco non risponde ma continua a masturbarla facendole succhiare le dita bagnate dopo avergliele infilate nella fica, con l'altra mano le carezza i seni e i capezzoli. Milena lo guarda stupita e gli chiede, ironica:hai inventato tortura piacevole? lui si alza in piedi e dice: ti sto riconoscendo la vittoria e ti premio! sei troppo puttana per sottometterti, qualunque tortura io possa inventare! In realtà Franco ha capito che sta superando ogni limite e che rischia di sputtanarsi all'interno del club: si inchina al pubblico dicendo: questa femmina è una bomba del sesso, mi congratulo con lei e vi invito ad applaudire la sua incredibile libidine! I soci del club, in piedi, iniziano un applauso che termina solo quando Milena esce di scena, sostenuta da Giancarlo e Niky, con in mano come trofeo il dildo della tortura sulla sedia!!
Dopo cinque giorni.
Sono passati cinque giorni: Milena è rimasta per due giorni a casa: le conseguenze delle torture subite la hanno debilitata, ma ormai si è completamente ripresa. Sono le 8 di sera e vicino a lei, sul divano, c'è Giancarlo. I due padroni di casa hanno due ospiti, invitate a cena. Si tratta di Niky e di Lilli, che dopo la seduta al club sono state molto vicine a Milena. Il dialogo tra i quattro è scherzoso, le prese in giro frizzanti: ad esempio Niky dice a Milena: certo che ti ha fatto un culo così, riferendosi a Franco! e poi ride, seguita dagli altri nella sua allegria. Dopo qualche altra battuta vanno a tavola per godersi una cena take away, ordinata ad un ristorante vicino. Dopo la cena e qualche liquore, Giancarlo invita tutti a sedere sui divani e parla con aria molto seria: ho desiderato questo incontro per ringraziare voi due, dice rivolgendosi a Niky e Lilli, ma anche perchè credo sia necessario parlare di quanto avvenuto 5 giorni fa.: vi confesso che sono uscito da quella riunione del club incazzato,con molti dubbi, con non poche preoccupazioni. Sia Milena che le due ospiti sono attentissime.Giancarlo prosegue: Milena ed io abbiamo voluto partecipare all'ultima seduta sadomaso per verificare i nostri desideri, i nostri istinti sessuali ma sopratutto la tenuta del
nostro rapporto in presenza di tutte le perversioni sessuali che accettiamo e perseguiamo . Il silenzio è teso, e Milena ritiene di intervenire: poichè sono stata al centro di quella seduta voglio subito dire la mia; In quella riunione ho sofferto molto, ma ho anche goduto il mio masochismo a livelli tali da sollecitare torture che a freddo non avrei, forse, accettato. Ma voglio aggiungere che questo è un problema risolvibile perchè riguarda solo me e so che potrò in futuro essere in grado di godere, ma sapendo controllare meglio la mia libidine e senza creare preoccupazioni a nessuno: nel dirlo, Milena guarda Giancarlo, poi prosegue: voglio però affrontare il vero problema che credo ci riguardi: io sono sicura che Giancarlo ed io abbiamo sofferto sia per gelosia che per amore..Chiaramo bene quest punto: Io, seduta sulla sedia della tortura, univo al mio dolore una strana sensazione di godimento sadico e di gelosia nel vedere te, Giancarlo, torturare e fare godere Niky. Penso anche che tu, Giancarlo, abbia goduto nel vedere le torture cui ero sottoposta,ma ti sia sentito geloso nel vedere quanto godevo mentre Franco mi faceva di tutto, e preoccupato e incazzato perchè quello stronzo stava andando oltre ogni limite, e questo rischio va evitato nel futuro! per quanto ri-
guarda voi due, dice rivolgendosi a Niky e Lilli siete coinvolte i questi giochi di sesso e di perversione, sia nel rapporto tra di voi, che nei rapporti con me e Giancarlo.
Milena di nuovo gira lo sguardo verso i presenti: avevo da giorni questi pensieri, e li ho voluti esprimere per aiutare tutti noi a trovare la soluzione migliore, che ci consenta di continuare a provare tutti i piaceri che ci fanno godere senza rovinare i nostri rapporti. Milena si gira verso Giancarlo: tu che ne dici?. "Hai ragione", dice Giancarlo: hai centrato perfettamente il problema, almeno il mio! "anche il nostro, gridano insieme Niky e Lilli! tutti ridono per l'urlo,scaricando un pò la tensione che Milena ha creato in tutti. Per uno o due minuti tutti tacciono, poi Giancarlo dice a voce bassa: io ho, forse, una soluzione. Le tre donne si girano speranzose verso Giancarlo: che soluzione? dicono all'unisono. Giancarlo, inizia: Analizziamo ognuno di noi per risolvere il problema. Comincerò con me: Io sono un sadico, godo nel torturare e sottomettere le donne, ed ho trovato in Milena una donna unica,sensibile, intelligente, ma anche una porca pronta a tutte le perversioni e le torture per godere. Il problema è che io la amo come donna, oltre che come troia masochista. Poi vieni tu, Milena: sei esplosa in tutta la tua libidine dopo anni di grande depressione e di autocontrollo assurdo. Questa esplosione di sessualità ti fa volere di tutto: il masochismo oltre ogni limite, voglie
lesbiche verso altre donne, voglie legate con il fatto che hai anche, nei loro confronti, un istinto sadico che vuoi valutare: parlo del tuo rapporto con Niky: credo che in questo momento stai già immaginando ad avere lei sul letto di tortura mentre tu dai il primo giro alla ruota! Milena arrossisce, e guarda Niky leccandosi lentamente le labbra. Giancarlo la guarda e, sornione, dice: come volevasi dimostrare, tra i sorrisi di tutti. Ora tocca a te, Niky: tu sei chiaramente una masochista con evidenti tendenze lesbiche, di base sei una grande troia, alla ricerca di nuove perversioni. Tutti tacciono, Niky sorride ed annuisce in silenzio. Dopo qualche istante Giancarlo si volge verso Lilli: ed ora tocca a te, mia cara: da quello che ho visto in tanti mesi di sedute al club tu trattieni molto te stessa: io credo che i tuoi istinti siano incredibili e che tu ti "nasconda" un pò: sei, in piccolo, come la Milena dei nostri primi imcontri. Di sicuro sei lesbica, e in prima analisi sei masochista, ma penso che tu forse vorresti dominare e forse torturare sia Niky che Milena se ti lasciassi andare!! In sintesi sei come il giocatore Jolly delle squadre di calcio! Lilli sobbalza come se fosse stata denudata con violenza, ma poi arrossendo annuìsce.
"Accidenti, esclama Milena: come ti ho detto il primo giorno: tu entri nella testa, oltre che nel corpo delle donne! Ora però che facciamo, date le premesse? Giancarlo ripete, a voce bassa: "io ho, forse, una soluzione" le tre donne lo guardano attente: quale soluzione? La risposta è scioccante: e se noi tre uscissimo dal club? dice guardando Niky e Lilli. Ma cosa dici?, rispondono tutte e tre le donne, a noi piacciono le perversioni offerte dal club! Giancarlo, sempre calmo, risponde: e chi ha detto che dovremo rinunciarvi? Tutte e tre esplodono: "e come"?. Giancarlo sorride e lentamente dice: Vi propongo di aprire noi un club solo per noi quattro nel quale goderci tutto quello che di sesso ci viene in mente, ma sicuri che non andremo mai fuori dai limiti! poi aggiunge: io ho ereditato un ampio locale in zona isolata: con non molti soldi potrebbe essere perfettamente attrezzato con zone dove fare sesso estremo di gruppo, e una camera di tortura con attrezzature sadomaso in grado di soddisfare.... e qui guarda Milena, persino te! Le donne si eccitano all'idea, e cominciano a discutere con Giancarlo sulle cose da fare per arrivare a quella soluzione.
!
Sono passati due mesi quando Giancarlo, seguito da Milena, Niky e Lilli, entra nel locale completamente ristrutturato ed attrezzato. I lavori sono stati fatti da Giancarlo con una ditta di sua totale fiducia che gli ha garantito la più totale segretezza: nessuno potrà sapere di quel luogo e delle attività che vi saranno svolte. L'atmosfera è eccitata, e le tre donne sembrano incapaci di trattenere le loro voglie, dopo due mesi di sesso fatto senza poter avvalersi degli spazi e degli attezzi garantiti nel passato dal club, da cui si sono dimessi tutti firmando un impegno di segretezza con mantenimento delle clausole del club. Appena entrati, Giancarlo fa da guida: accompagna le donne nelle varie zone:il primo locale è costituito da un ampio ambiente destinato al sesso di gruppo ed estremo: ci sono un ampio letto per due persone ed un altro sufficiente ad ospitarne fino a quattro. Vicino ai letti sono posizionate specchiere che consentono ad ogni partecipante di vedere anche quello che gli altri stanno facendo. Analogo servizio viene fornito dagli specchi incollati al soffitto. In una stanza vicina alla prima si trovano mensole a muro fornite di tutti i numerosi attrezzi di godimento e di tortura: mollette e cordicelle d'acciaio, candele,rotelle d'acciaio a punte, dildi e plug di ogni dimensione,
pinze e tenaglie (di legno e non d'acciaio per evitare pericoli al torturato), molte fruste dei tipi più vari, da quelle "leggere" ai gatti a nove code. c'è una sybian per consentire a una delle tre donne di assistere allo spettacolo degli altri tre facendosi masturbare dalla macchina che porta la fica in orbita. L'ultimo locale è di grandi dimensioni: circa 10x10 metri ed è destinato alle torture più "impegnative": tre attrezzi di legno a forma di croce con polsiere alle quattro estremità, cui saranno legati i torturati: i corpi potranno essere legati anche da corde legate a un gancio nal centro della X allo scopo di legare anche il tronco dei torturati bloccandolo contro le croci e quindi senza possibilità di muoversi per sfuggire alle sevizie e alle torture destinate alla parte centrale del corpo. L'attenzione di tutti è però rivolta all'ultimo attrezzo: si tratta di una copia del tavolo di tortura, di dimensioni minori rispetto a quello ben noto a Milena, in quanto non è stato necessario dotarlo della pendenza, necessaria nel vecchio club per fare vedere agli spettatori lo spettacolo dato dalle sofferenze dei torturati. mentre qui gli spettatori possono sedere vicino al tavolo, in comodi divani.
ed
L'attrezzo è stato modificato ponendo in alto la ruota principale, mentre in basso ci sono due ruote di misure minori, una a destra e l'altra a sinistra: questa modifica consentirà al torturatore la possibilità di divaricare le gambe del torturato ancora più di quanto era possibile con l'attrezzo del vecchio club. Le tre donne sono affascinate dal nuovo tavolo di tortura; Milena in particolare inizia ad ansimare pensando a quello che aveva subito sul vecchio attrezzo! Niky e Lilli sono immobili e si guardano intorno con eccitazione . Milena, Niky e Lilli si girano verso Giancarlo e gli si avvicinano. Milena lo guarda fissa negli occhi e mormora: grazie! è tutto favoloso! Poi si gira verso le altre due e indicando Giancarlo dice: vorrei ringraziarlo a modo mio, ma so bene gli accordi che abbiamo preso per il nuovo nostro club: quando siamo qui nessuno di noi quattro è proprietà privata di un altro! quindi non esigo alcuna esclusiva, neanche su questo maschio favoloso, anche perchè so che a casa potremo sempre fare di tutto! Niky e Lilli la guardano con invidia, mentre Giancarlo, serio, risponde: non so se sono favoloso, ma di sicuro non mi farò mai soggiogare dalla perversione facendovi subire troppo con la tortura, come è successo a Franco. Poi bacia Milena, che.
lo stringe a sè, poi sorride: non è tutta di Franco, la colpa, devo confessare che a un certo punto non capivo più niente e volevo dominare quel porco con la mia libidine, ed ho esagerato! Niky ride e le dice: ma davvero ??? non dirmi che eri arrapata: non si capiva proprio!!, Tutti ridono a crepapelle, poi si calmano e Milena chiede, ed ora? facciamo una bella inaugurazione? Giancarlo sorride: sono d'accordo, ma vorrei ricordare gli accordi che abbiamo preso prima di iniziare i lavori: la scelta di cosa fare,e con chi farlo viene lasciata per la prima volta a chi avrà estratto la carta più alta da quel mazzo di carte. In seguito ci atterremo all'ordine alfabetico dei nostri nomi. Giancarlo dà una carta ad ognuno.La carta più alta tocca..... a Lilli! Tutti si guardano, sconcertarti, poi Giancarlo si rivolge a Lilli: cosa decidi? Lilli tace per alcuni secondi, poi lentamente scandisce, voglio le altre femmine con me mentre tu, Giancarlo, sarai l'addetto agli attrezzi di tortura!!. poi aggiunge: qualche mese fa tu, Giancarlo, avevi individuato molte cose di me. Ora io voglio scoprirle tutte! poi li guarda e, con voce roca per l'eccitazione, sussurra: Adesso voglio voi tre completamente nudi, SUBITO!, lei inizia a spogliarsi, guardando le zone del suo corpo che sta denudando.si carezza
i capezzoli, poi la fica. Guarda quello che si sta facendo, ansima, si torce i seni, ansima con eccitazione crescente.Gli altri tre sono ormai nudi, e guardano Lilli, in attesa di ordini.
Bene, dice Lilli, ora tu, Niky, sparati un ditalino mentre lecchi la fica di Milena. Tu, Milena, torturati i capezzoli con una mano. con l'altra infilati le dita nel culo, cominciando con due dita, poi con tre: ti smanetterai così finchè non ti darò nuovi ordini!. Subito dopo, Lilli si siede sul divano e ordina a Giancarlo: tu, finchè non mi servirai alla tortura, vieni qui e siediti vicino a me. Giancarlo si siede guardandola, ha già il cazzo duro!. Lilli gli ordina: ora anche io, come Niky, mi farò un ditalino: tu guarda bene come arrapo e fatti una sega! Milena è in orbita sia per quello che si sta facendo, sia per quello che vede e sente, e dice a Lilli: cazzo, ti eri nascosta finora!. Lilli la guarda e dice: zitta, troia, e continua con le dita in culo: voglio sentirti gemere per il dolore!. Milena eccitandosi ancor di più, continua a smanettarsi il culo e con l'altra mano si strizza i capezzoli, gemendo, ma senza parlare! Dopo dieci minuti Lilli prende in mano il cazzo di Giancarlo, lo spompina per alcuni minuti, poi gli dice: non puoi sborrare ancora, vai agli attrezzi di tortura. Al tavolo, chiede Giancarlo?: No risponde Lilli, voglio che siate voi ad inaugurarlo, quando toccherà a voi. Io voglio torturare Milena in molti altri modi. Ora voi due, troie, alzatevi e andate alle due croci di legno lì a destra. Tu, Giancarlo, legale
bene ai due attrezzi. Giancarlo esegue, ma Lilli gli grida: cazzo! se volevo legarle così usavo un bambino di 7 anni: devi allargargli di più sia le braccia che sopratutto le cosce tanto da farle soffrire per la divaricazione e lasciarle a mia e tua completa disposizione! Gli ordini vengono eseguiti, Lilli si avvicina alle due femmine con una lunga frusta di cuoio, ed ordina a Giancarlo: prendi gli altri attrezzi per torturarle, e non tralasciare nulla per farle arrapare e soffrire. poi aggiunge: capito, porche? Poi la tortura inizia: Lilli frusta prima Milena, poi Niky,alternandosi con Giancarlo, le due femmine si scuotono ad ogni frustata mugolando.Lilli continua a frustarle, mentre Giancarlo inizia le sevizie le mollette d'acciaio ai capezzoli, con le rondelle a punta e con la la cera bollente sui loro seni, sul ventre, sulla fica, poi tortura seni, cosce, culo con le pinze e le tenaglie. Lilli sente le due femmine che gemono di dolore e di lussuria, continua a frustarle, poi inizia una nuovatortura: prende due grossi plug e si avvicina ai due splendidi corpi nudi, muove i plug sui due culi che penetra lentamente, prima Milena poi Niky, roteando i plug dentro di loro. Le guarda soffrire e dice: sto godendo queste torture! ora imiterò Franco! si avvicina prima a Milena poi a Niky e, lentamente, le lec-
ca nell'incavo delle ascelle, in quello delle cosce, nel centro del culo e in altre parti che aveva torturato di più! quello stronzo di Franco aveva ragione: mi arrapa leccare il vostro sudore: so che vi cola per tutto il corpo, so che vi proviene dal dolore per le torture che vi ho fatto subire ed io ne sono arrapata fino a sborrare! poi si gira verso Giancarlo: porco, ora ho voglia di soffrire! torturami i seni, usa la pinza, la tenaglia, i morsetti: lavorami tutto il corpo con gli strumenti di tortura, fammi quello che vuoi facendomi sborrare! Giancarlo la prende in braccio, la stende sul letto, usa i morsetti sui suoi capezzoli, la pinza sui seni, la tenaglia sulle cosce, la cosparge di cera bollente facendola urlare, le alza il culo e senza spalmarlo di crema la penetra di colpo facendola urlare, poi le esce dal culo.e continua la tortura con gli attrezzi che Lilli ha scelto per soffrire. guardandola mentre si torce per il dolore, la penetra di nuovo e ricomincia ad incularla con violenza! Dopo un altro quarto d'ora di sevizie, di frustate, di torture Lilli si sente appagata e sussurra: basta così, mi hai soddisfatta, porco!
Più tardi i quattro si ritrovano a casa di Giancarlo e Milena. L'atmosfera è tesa: ognuno si chiede se la seduta abbia soddisfatto gli altri. Dopo qualche banalità Milena si rivolge a Lilli sorridendo: e chi se lo aspettava: sei una porca spaziale!Tutti ridono: Milena li ha sbloccati! tra le risate aggiunge: e sei anche una vera signora per avermi lasciato l'inaugurazione del tavolo di tortura!! Lilli si sente più a suo agio per merito di Milena, ed inizia a parlare senza vergogna: ho goduto da troia: non mi era mai successo a quei livelli: sottomettere femmine di lusso come voi due mi faceva bagnare:appena ho iniziato a comandare senza nessun timore di voi, e sopratutto nel sottomettervi ordinandovi quali porcate dovevate fare... beh confesso: già lì ho cominciato a venire! Benissimo, ragazze, dice Giancarlo: forse abbiamo la conferma che la nostra decisione è stata giusta. Ora sta a noi proseguire al meglio! Abbiamo anche avuto conferma della mia intuizione: Lilli, sei una splendida masochista, ma anche una magnifica sadica: le guarda il corpo: potrai farci godere in molti modi: mi
basta pensare a quello che mi hai chiesto e che ti ho fatto alla fine della seduta e già mi viene duro! Sta a noi proseguire al meglio, trovando sempre nuovi stimoli! Ora definiamo il prossimo incontro: quando? "anche domani!" è la risposta delle femmine. Giancarlo sorride: beh, io direi di far passare qualche giorno per darci un pò di tregua e per farci venire altre idee.. ; mi capite? si poverino, ricarica le batterie! fu il coro di risposta tra le risate. Giancarlo ritorna alla serietà: Cominciamo a definire chi sarà il leader della prossima seduta: se-
condo il nostro regolamento tocca a me: Giancarlo, Milena, Niky, Lilli sarà d'ora in poi l'ordine alfabetico, in quanto Lilli è già stata leader : Se siamo d'accordo la prossima seduta sarà fra tre giorni. Tutte concordano. Ok dice Giancarlo., poi guarda Milena negli occhi: io ti devo qualcosa da molti giorni: farò la prossima seduta per te e tu sarai sola quale mia vittima, sul tavolo di tortura, sul quale ti terrò per tutta la seduta: voglio farti soffrire godendo, come meriti, e senza farti subire dolori superiori alla tua sopportazione, come ha fatto quello stronzo di Franco.Io mi fermerò al limite, non oltre. Hai un credito verso quello strumento, ed io farò in modo che tu lo incassi! soffrirai e godrai, mentre Lilli e Niky saranno stese sul divano facendosi di tutto, con dildi, plug, fruste, morsetti... come solo loro sanno fare: potremo guardarle durante la tua tortura, perchè voglio che tu, Milena, goda in ogni tua perversione.... dopo alcuni secondi Giancarlo aggiunge: in questo senso ho anche preso una decisione: farò in modo di non prolungare troppo la seduta perchè, subito dopo le torture che ti infliggerò, ti cederò il controllo del tavolo per permetterti quello che mesi fa ho visto nei tuoi occhi: potrai liberare il tuo sadismo lesbico torturando Niky a tuo piacere!
Milena, rossa per l'eccitazione, si avvicina a Giancarlo baciandolo a lungo e dicendogli sottovoce "appena soli a casa voglio farti impazzire"
Dopo tre giorni, i quattro sono nel salone delle torture: sono completamente nudi. Giancarlo ha già il cazzo duro, Milena è legata alle corde del tavolo. Lilli e Niky sono stese su un ampio divano ed hanno già iniziato a masturbarsi. Giancarlo si avvicina a Milena: tu sai cosa ti succederà, sai anche che sono un sadico e godo torturando le femmine, ma a te voglio dare godimenti masochistici che non conosci ancora. il mio cazzo è già pronto per te!.poi si rivolge a Lilli e a Niky: guardatevi mentre vi masturbate: vi piace vedervi fare le porche? "oh si" dicono le due che oltre a farsi i ditalini iniziano a torturarsi i reciproci corpi. Giancarlo guarda Milena: le stai guardando? Milena ansima: me le sto godendo e penso già a cosa farò a quella troia di Niky. Bene, dice Giancarlo: a noi due!! Si siede sul tavolo e apre una borsa che aveva messo lì vicino: dentro c'è tutto quello che può servirgli: sceglie i morsetti, le candele che subito accende, le rondelle a punte, una pinza, una tenaglia, un dildo ed un plug molto grossi, ed un attrezzo sconosciuto a Milena; si tratta di una piccola attrezzatura elettrica a batterie, con due fili terminanti in due morsetti d'acciaio. Milena li guarda stupita e dice: "quanti attrezzi! Giancarlo: ah si?, hai notato che non ho ancora preso le fruste?
Io ti torturerò lentamente,facendoti soffrire e gustare ogni dettaglio. Poi la guarda con libidine e le attacca le mollette ai capezzoli, pizzicandoli e colpendo lievemente le loro punte, che sono già stressate dal dolore dei morsetti. Milena dopo un pò, inizia a gemere! Giancarlo le dice; volendo potrei farti sborrare anche con questa sola tortura! ma voglio goderti a lungo, troia! e sospende quel movimento facendo ansimare Milena.. poi inizia a far colare lentamente la cera bollente sulle punte, già stressate, dei capezzoli: Milena, geme e si inarca da oltre dieci minuti quando Giancarlo le fà: vedi? potrei ancora farti sborrare: ma continuerò fino ad un secondo prima che tu venga! quando vede che Milena è quasi al colmo del dolore e del godimento sospende anche quella tortura. Prende una rotella a punte e la passa sul ventre di Milena, muovendola ai lati della fica, cha apre con dita sapienti iniziando a "carezzare" con la rotella a punte le grandi labbra ed il clitoride. Milena non aveva mai subito nulla di simile e va in orbita gemendo di dolore e di piacere fin quasi all'orgasmo, ma Giancarlo si ferma e le sussurra: ti piacerebbe venire, vero? E questo è solo l'inizio! Niky e Lilli hanno sospeso i loro giochi erotici e guardano lo spettacolo sempre più arrapate , sma-
nettandosi. Giancarlo gira lo sguardo e dice: vi piace eh, troie! Ora però mettetevi un bel pò di dita in culo, l'una con l'altra, fino a farvi male. Ansimando le due femmine obbediscono immediatamente. Giancarlo si gira verso Milena: torniamo a te! prende pinza e tenaglia ed inizia a torturarle la carne delle cosce, del culo, del ventre, stringendole lentamente: ancora una volta Milena si inarca torcendosi ma Giancarlo smette appena la vede arrapare troppo, poi prende la piccola attrezzatura elettrica e attacca i morsetti ai seni di Milena, poco sotto i capezzoli., e le chiede: ti piace? ma prima che Milena risponda gira una levetta dell'attrezzatura. Milena si torce urlando, sia per la sorpresa che per il dolore procuratole dalla scossa di elettricità, poi ricade sul letto e gli dice: bastardo, mi stai facendo morire! lo so, dice Giancarlo, che le succhia e le morde i due capezzoli, per poi darle una nuova scossa. Milena che ormai ha perso ogni controllo salta sul letto mugolando di dolore e di un godimento che non aveva mai provato. Le torture sono già durate più di mezzora, quando Giancarlo carezza con libidine il corpo di Milena, soffermandosi in tutte le sue zone più intime: quando vede Milena reagire con sempre maggiore eccitazione si alza dal tavolo di tortura dicendo: bene!
ora passiamo alle torture tradizionali: ti ci vuole una bella serie di frustate: preferisci sui seni, sul ventre o sulla fica? Milena ha appena il tempo di dire: sul ventre che Giancarlo inizia a frustarla con precisione chrurgica sui capezzoli e sulla fica! Poi continua tra i mugolii di Milena ma, come prima, si ferma quando gli sembra che stia per sborrare, causando un altro "bastardo" gridato da Milena, che però guarda il suo seviziatore con occhi di sottomissione che sembrano dirgli: dammi tutto il dolore che vuoi! Giancarlo si siede di nuovo vicino a Milena e le chiede: come va? ricevendo come risposta: porco! Giancarlo, sorridendo come se avesse avuto un bacio, le dice: ora passeremo alla ruota. Milena si inarca di piacere senza parlare. e Giancarlo prosegue: alla fine sarai molto sudata e molto bagnata: anche io, come gli altri due che ti hanno goduta, ti leccherò e succhierò tutto il liquore che mi offrirai! Poi si volge alle due femmine che continuano a smanettarsi il culo e dice: basta per ora, troie, ora mi servite come addette alle ruote di tortura: voi opererete alle ruote basse, quelle piccole, mentre io starò su quella grossa in alto. Lilli e Niky si posizionano e Giancarlo ordina: iniziamo a tendere il corpo di Milena, fermatevi appena ve lo dirò. poi ordina: datele un
giro di ruota! Immediatamente le corde iniziano a tendersi: le braccia di Milena si stendono verso l'alto, divaricandosi ancor di più rispetto a prima. Le due gambe si allargano in maniera ancor più stressante, portando Milena ad una divaricazione simile alla spaccata fatta dalle ballerine. Milena si inarca gemendo. Il suo splendido corpo si torce alla ricerca di un minor dolore, mentre lei geme e mugola, Giancarlo ordina: fermate le ruote, teniamola ferma e godiamo guardando che bella troia stiamo torturando!! Milena riesce a controllare il dolore procurato dalle corde tese e dopo qualche istante grida: mi piace, sono una troia masochista. Giancarlo le si avvicina e le dice: si, sei porca! poi inizia un ditalino in quella fica spalancata, si china su di lei dicendole: preferisci che ti frusti o che giochiamo con gli altri attrezzi? prima che Milena possa rispondere Giancarlo sorridendo dice; ma no!! è meglio farti tutte e due le torture, poi a Lilli: frustala. io penso al resto, e ricomincia usando sopratutto la cera bollente e la tenaglia: poi gira la levetta del piccolo attrezzo elettrico, facendo di nuovo urlare Milena, già sottoposta alla frusta di Lilli e alla cera bollente.Dopo l'urlo Milena,sussurra: che porca sono, Bene risponde Giancarlo, ed ordina: diamole un altro giro di ruota, molto
lento, per farle godere il dolore: l'attrezzo inizia a muoversi e le corde a tirare molto lentamente il corpo di Milena, con il suono dei cilindri di legno che scricchiolano e la voce di Milena che inarcandosi e torcendosi tutta urla, poi riesce a mugolare: AHHH! le ruote vengono bloccate ma le altre torture proseguono, tra i gemiti di Milena ed i sibili delle frustate che la fanno inarcare sul letto mugolando di dolore! dopo diversi minuti Milena guarda Giancarlo: sto per sborrare! Giancarlo le va sopra, inizia a stantuffarle la fica e a penetrarla nel culo col plug che aveva con sè: alterna un colpo col cazzo nella fica ed uno di inculata col plug. il culo di Milena si torce e sussulta ad ogni colpo. poi Giancarlo le dice: sborra, porca, sto venendo anch'io. Milena, come se l'ordine le avesse sbloccato la libidine, inizia ad urlare di godimento eiaculando la sborra che in quelle due ore di tortura aveva accumulato!! anche Giancarlo viene e inizia a leccarla tutta, dalle ascelle che sembrano appena uscite dall'acqua, alla fica e a tutto il corpo. Poi Giancarlo passa dalla sua bocca a quella di Milena i liquidi delle loro eiaculazioni. Milena si gira la lingua in bocca gustando il sapore dei liquidi, poi li ingoia lentamente .
Dopo alcuni secondi Milena guarda Giancarlo e gli sussurra :non ho mai goduto tanto il piacere sadomaso: Franco dovrebbe venire a lezione da te: tu non mi hai solo torturato mi hai fatto godere le torture che mi hai inflitto lentamente! mi hai fatto morire, porco! Giancarlo la bacia ancora a lungo, le lecca i capezzoli, poi si rivolge a lilli e a niky: e voi due, puttane, che mi dite? Le due troie, appena è stata sospesa la tortura a Milena, hanno iniziato a farsi un 69 con studiata lentezza; si sciolgono dall'amplesso lesbico e, girandosi verso Giancarlo, mugolano: fateci godere! Giancarlo risponde: ora come finale io e Milena ci masturberemo guardandovi! Niky subito inizia a tendere le mollette sui capezzoli di Lilli, poi le infila due dita in culo e le muove lentamente, penetrandola.! Lilli geme e inizia a farsi un un ditalino, mentre con l'altra mano strizza i capezzoli di Nikyi. con libidine si mettono in bocca le dita grondanti succo e le succhiano! I gemiti delle due troie sono rochi per la libidine. Giancarlo si gira verso Milena: mi sto facendo una sega favolosa guardandole ... poi guarda Milena: stai facendoti un ditalino, continua ad esibirti per me! Milena si gira, lo guarda, e continuando a fissarlo accelera il movimento delle dita, poi gli chiede: ti piace, porco? guarda come mi sma-
netto la fica! lui le ordina: avvicinati al mio cazzo ! Milena esegue, lui le ordina: apri la bocca! e quasi subito la spruzza di sborra che le arriva in gola,la ingoia con voluttà,sta per allontanarsi quando sente: ferma troia, non è finita! subito dopo Milena riceve in bocca lo spruzzo caldo del piscio di Giancarlo, misto ai residui di sborra! Milena si sente di nuovo sottomessa e sottoposta all'umiliazione! la sua libidine per questa sevizia cui Giancarlo la ha di nuovo sottoposta la fa godere: si sente sempre più schiava e questa sensazione la fa arrapare: assapora il liquido, lo gusta e lo ingoia tutto poi mugola: porco, non me l'aspettavo così presto dopo l'ultima volta! Giancarlo le risponde: tu dovrai sentirti sempre più troia! e voglio che qualunque cosa ti farò in futuro, tu la gusti ancora di più!! Milena continua a masturbarsi e viene dopo pochi secondi dicendo: sono la tua schiava: fammi quello che vuoi: godrò tutte le tue fantasie perverse! Dopo alcuni secondi Milena si stira come una gatta, guarda il proprio corpo, poi fissa Niky e le dice: mi stai guardando? ti piace? Niky mormora: sei una troia, già so che mi farai di tutto, e sto arrapando!! bene, risponde Milena, preparati subito, ora ci riposeremo un pò, poi toccherà a me: già sto immaginando cosa farti!
Mezzora dopo i quattro sono ancora nudi, seduti sui divani, e sono eccitatissimi per quello che è successo e per l'attesa di quello che sta per succedere. Stanno tutti fumando per rilassarsi: Milena e Niky fumano con voluttà guardandosi fisse e tirando lunghe boccate dalle sigarette. Dopo alcuni minuti Milena spegne la sua sigaretta, si avvicina a Niky e, senza parlare, le prende tra le dita i due capezzoli ed inizia lentamente a torcerli: poi dice: tu ed io siamo due troie: voglio godere il tuo corpo dovunque vorrò: nella bocca, sui seni, nel culo, nella fica, voglio umiliarti, sottometterti, farti sentire ancora più porca, voglio torturarti godendo del tuo dolore e facendoti godere il dolore.Sei pronta? Niky risponde: ti aspettavo da quando ti ho conosciuta a casa di Giancarlo! Bene! dice Milena alzandosi e guardandola: vieni al tavolo di tortura: ti farò tutto su quell'attrezzo: è su quello e sull'attrezzo del club che ho provato di tutto: ora lo farò a te! Niky si alza e si siede sul tavolo. Milena si rivolge agli altri due: tu Giancarlo starai alla ruota di sinistra. Lilli, a te quella di destra. Io voglio la ruota
grande, in alto, per vedere meglio il corpo nudo di Niky torcersi per il dolore, e per potere più facilmente muovermi per frustarla o andarle vicino per torturarla. Dopo pochi minuti Niky è stesa sul letto con polsi e caviglie legati alle polsiere. Gli arti sono divaricati e tesi dalle corde ma non ancora sottoposti alla tortura di giro delle ruote, usate finora solo per legare ben tese le gambe e le braccia di Niky: Milena le si avvicina con una lunga frusta in mano, poi dice: Giancarlo, prima di andare alla tua ruota, tu la torturerai con morsetti d'acciaio legati alla cordicella e con la rotella girevole a punte. Poi, come nell'ultima seduta del club, le mostrerai la tua abilità, usando le mani e il cazzo per seviziarla anche a livello sessuale. Tu Lilli, la torturerai con cera bollente, pinze e tenaglie di legno e con qualunque altro strumento vorrai usare per il tuo piacere. Io userò solo la frusta, e gestirò le ruote con il vostro aiuto. voglio essere più libera nei movimenti per obbedire senza distrazioni alle voglie che potranno venirmi e che godrò vicino al suo corpo da troia!
Cominciamo, dice Milena: voi due iniziate a usare gli attrezzi! Dopo poco Niky inizia a torcere il suo splendido corpo nudo sul letto ed a mugolare: i suoi capezzoli sono stretti dai morsetti,che Giancarlo lentamente stringe avvitandoli, Lilli usa la pinza e la tenaglia per torturarle i seni e il culo. Milena si avvicina al tavolo,siede al fianco di Niky, si avvicina alle sue cosce divaricate, allarga le grandi labbra della sua fica e le lecca il clitoride, poi assaggia il sapore della sua sborra, e continua fino a farla venire, le succhia la fica e la bacia passando la sborra nella bocca di Niky, le sputa in bocca la sua saliva, poi le succhia e le morde i capezzoli, le lecca il collo sussurrandole: ti piace, porca? Ohhh si! ora fammi provare la tortura delle ruote! tutti si muovono verso la propria posizione e Milena ordina: diamole un giro di ruota, ma lentamente: godremo di più guardando come si torcerà e urlerà per la sofferenza.
Le tre ruote Iniziano lentamente a girare; si sente il rumore del legno che scricchiola per la resistenza del corpo di Niky, che si inarca e inizia a torcersi mugolando sempre più forte: AAAAHHH, Basta, porci! Milena dice: vuoi che sospendiamo la trazione? No, puttana! non voglio cedere! aaah, che dolore!, basta!, poi riesce a smettere di urlare e dopo un pò: cazzo, continuate! Bene, dice Milena, poi rivolta ai due torturatori: siamo a 3/4ti di giro di ruota, ora daremo alla troia un pò di ricreazione, e rivolta a Giancarlo: lascia la ruota e vieni con me sul tavolo di tortura. I due si stendono vicino a Niky, Milena prende in mano il cazzo di Giancarlo, lo avvicina al volto di Niky, e le dice: goditi un pò di spettacolo. Poi, a 10 centimetri dal viso di Niky inizia a succhiare il cazzo di Giancarlo, davanti agli occhi eccitati di Niky. Dopo 5 o più minuti Milena guarda fisso Giancarlo e chiede: sei pronto a far bere Niky? ne ho sempre per te, risponde il suo amante. Milena si gira verso Niky e le ordina: apri la bocca", stendendosi a fianco della torturata, poi sussurra a Giancarlo: porco, facci godere !!
Giancarlo inizia a pisciare nella bocca di Milena, poi in quella di Niky, Le due troie si baciano passandosi il piscio da una bocca all'altra, per poi ingoiare! Milena guarda Niky con libidine:: siamo due porche! E Niky, benchè senta la trazione delle ruote sul suo corpo, riesce a rispondere: "siamo due depravate molto, molto porche! ti guardo e so che non ti muovi da qui perchè vuoi farmi qualcos'altro. Esatto! risponde Milena: Giancarlo: dammi il plug. Giancarlo obbedìsce: Milena, con in mano un plug molto grosso e lungo, si rivolge a Giancarlo: ora mi stenderò vicino a Niky, quando vedrai che infilerò il mio braccio con in mano il plug sotto il suo culo, lascia passare un minuto poi comincia a scoparle la fica! Niky ha un gemito di lussuria, mentre Milena si stende accanto a lei ed infila il braccio fino a raggiungere il culo di Niky col plug. Milena inizia a penetrarlo dilatandolo lentamente. subito dopo Giancarlo e Milena iniziano la doppia penetrazione, e Milena per la prima volta gode non facendosi inculare, ma inculando: penetra l'ano di Niky ed inizia a roteare il plug nel culo con
sempre più forza, mentre Giancarlo dall'alto la scopa sempre più violentemente. Niky continua a urlare, poi si rivolge ai due torturatori: rompetemi il culo, spaccatemi tutta!
Dopo 10 minuti di lussuria sfrenata Niky sborra, insieme ai suoi due torturatori!! Milena le lecca la fica e, liberatasi dal corpo di Niky che le preme sul braccio, prende in bocca il cazzo di Giancarlo leccandogli la sborra residua, poi dice: basta, ora continuiamo la tortura delle ruote. Niky ansima: troia! sono pronta: questa tortura della ruota mi sta facendo sentire sofferenze che il mio masochismo fa diventare libidine e perversione! vorrei farmi un ditalino ma sono legata. torturatemi ancora facendomi godere!! Milena si rialza e torna alla ruota, come Giancarlo e Lilli. Quando tutti sono in posizione vicino alle ruote dice: giratele esattamente come me, e se mi fermo fate lo stesso!la tortura inizia: già al primo scricchiolio del legno delle ruote Niky urla, si contorce, espone il suo splendido corpo alla lussuria dei torturatori. Milena gira la sua ruota con lentezza esaperante, imitata dagli altrii due, e mentre Niky mugola di dolore e di godimento masochista, Milena dice: giro così piano che ho una mano libera. Ora inizio a farmi un ditalino: guardatemi e datevi ai vostri piaceri con la mano libera!
Giancarlo si prende in mano il cazzo, guarda Milena e inizia a farsi una sega. le dice: hai la bocca aperta e la lingua che lecca le tue labbra come se facessi un bocchino, vedo come muovi il tuo corpo come se la torturata fossi tu: godo guardandoti! Lilli con le dita della mano libera si tortura i capezzoli con una tale libidine da strappare a se stessa mugolii di dolore, e dice: troie guardatemi come mi torturo! poi sposta la mano libera dai capezzoli al culo e inizia a schiaffeggiarlo con violenza incredibile. ad ogni colpo grida ma continua a colpirsi, poi si infila le dita nella fica e viene sussultando di godimento. Le ruote della tortura si muovono pianissimo: Niky è sottoposta a nuovi sussulti di dolore e di piacere, ma trova la forza di dire a Milena: frustami i capezzoli e la fica! Milena guarda la ruota e dice: siamo ad un giro di ruota, vuoi che continuiamo? Niky con voce roca risponde: si, torturami ancora, fai girare la ruota molto lentamente: fammi godere il dolore, ma poi voglio la frusta! Milena: oh si! dopo la ruota ti frusterò per bene. Dopo mezz'ora il supplizio della ruota termina:
Niky, tesa dalle corde che le divaricano le braccia e le cosce, è così sudata da far pensare che esca da una piscina. I tre torturatori iniziano a leccarla, indugiando nelle sue parti più intime: i capezzoli, le labbra della fica, il clitoride, le ascelle, le cosce, il culo...... e tutto il resto di quel magnifico corpo. Milena si alza dal letto dove si stava carezzando la fica e si rivolge a Niky: "vuoi ancora la frusta?" "Oh si, padrona!" Milena trasalisce! poi chiede: Chi sono io? la mia padrona, conferma Niky: quella frase eccita Milena! Te lo chiedo ancora: vuoi diventare la mia schiava? mi vuoi come padrona che ti sottoporrà a tutte le sevizie che vorrà? Si, mia padrona! Milena guarda Giancarlo: ora sappiamo che se e quando ne avremo voglia, potremo disporre della mia schiava: la tortureremo insieme, trovando nuove sevizie e dominando, oltre il suo corpo, anche la sua mente. Mentre parla prende in mano la frusta, ed inizia a frustare Niky, che ad ogni colpo grida: si padrona: più forte! si, ancora! Milena guarda la sua schiava gemere di piacere e, guardando Giancarlo, mentre continua a frustare
Niky aveva continui orgasmi
Niky, si fa un ditalino fino a sborrare! Appena riesce a parlare dopo i sussulti del Milena è una donna di 37 anni, impiegata in una grande azienda multinazionale. La sua vita non è mai stata felice per lei, e tantomeno eccitante. Non è sposata, e sa del sesso quello che ha "imparato" con uomini che la usavano senza particolare passione, scopando e andandosene salutando dopo le ore passate con lei. Milena, sopratutto, non apprezza la sua bellezza, il suo aspetto, la sua femminilità.... ed in questo sbaglia clamorosamente: è alta un metro e settanta circa, ha capelli neri lunghi fino quasi alla vita, ha forme pronunciate con un seno sodo di misura 3, un bel culo, un volto caratterizzato da lineamenti regolari, occhi verdi ed intensi, labbra carnose . Ma Milena non si "piace", si nasconde, non si sente sessualmente attraente, ha paura di essere notata, ha vergogna di mostrarsi e di esporsi. Di conseguenza si copre con vestiti di manifattura mediocre che nascondono le sue forme, usa un trucco "piatto" che non le rende giustizia e la fa sembrare insignificante. Questa donna nasconde se stessa, i suoi pensieri, i suoi desideri. E' intelligente, colta, modesta, umile .
ma non lo crede. Questa donna meritava da anni, per la sua bellezza, per la sua modestia e per la sua intelligenza, che un miracolo la salvasse dalla sua triste visione della vita e di sè stessa. In questo racconto vi narrerò il miracolo e gli splendidi fatti che consentirono a Milena di godere la sensualità nascosta in lei ed i piaceri più sfrenati, senza più alcun limite.
E' una giornata di primavera e Milena, durante la pausa pranzo, si è isolata andando in una sala riunioni vuota, a fumare una sigaretta guardando il panorama della città che da quella sala si vede bene. Mentre assorta guarda nel vuoto, Milena sente un rumore di passi. si gira e vede un bell'uomo, di 40/45 anni, alto, muscoloso, con lineamenti ed aspetto da maschio alfa. Anche lui ha deciso di fumare prima di rientrare nel suo ufficio. E' Giancarlo, dirigente della società, che Milena non aveva mai conosciuto.
Con un sorriso Giancarlo si rivolge a Milena e sorridendo dice: "vedo che abbiamo lo stesso vizio!". Milena, presa di sorpresa, risponde d'istinto: "beh, per me è l'unico"! Subito dopo aver parlato, Milena arrossisce, si chiede cosa dire per annullare la frase che le era sfuggita, ma Giancarlo dimostra subito di essere un "predatore", profitta della gaffe di Milena e dice: Caspita, questo si che è un discorso interessante, da proseguire al più presto! poi si presenta, chiede a Milena chi sia e dove lavora. Milena si sente molto attratta da quell'uomo, si presenta. Subito inizia un dialogo: i due parlano, per pochi minuti, dei loro rispettivi lavori. Milena però deve interrompere il discorso in atto in quanto ha già superato l'orario di sosta pranzo. Giancarlo non mostra alcun desiderio di lasciarsi sfuggire la donna appena conosciuta. "Milena, dice: hai stuzzicato la mia curiosità! vediamoci a cena... voglio capire meglio la tua frase: non posso credere che una donna come te non abbia alcun vizio!. Ma no... risponde Milena, non penso di avere chissà che segreti.. Giancarlo insiste: questo lasciamelo decidere: sono sicuro che hai molti segreti!. Ti va bene al ristorante Happyday alle 20 di domani? Milena, dopo alcuni secondi di silenzio, risponde "ok, ma credo che avrai sprecato una
serata. Giancarlo ridendo le risponde: lo vedremo, lo vedremo!
Il giorno dopo Milena si presenta in perfetto orario all'appuntamento. Indossa una gonna scura, che le arriva sotto le ginocchia, una blusa grigia ed una giacca di mediocre manifattura. Giancarlo la aspettava già e la conduce al tavolo prenotato. Appena seduti Giancarlo guarda Milena negli occhi e le chiede, con tono serio: ma tu sai di essere bella? Milena ride, poi abbassa lo sguardo e rimane in silenzio per alcuni secondi, poi dice: no, non mi sento nè bella nè sexy. Giancarlo la guarda fisso negli occhi e chiede: sei pronta a fare un "corso" di femminilità, di sex appeal, forse di sessualità? poi però a superamento del corso ti chiederò di pagarmi bene! "e come?" chiede imbarazzata Milena: Giancarlo la scruta e risponde: se il corso lo avrai superato sarai tu stessa a stabilire se, come, e quanto, pagare, d'accordo? Milena risponde timidamente, sussurrando: d'accordo. Giancarlo sorride: bene, da domani a casa mia per un'ora al giorno, dalle 8 di sera. ed ora ordiniamo qualcosa di stuzzicante al cameriere! ,
1mo giorno. Quando Milena si presenta alle 20 all'indirizzo che Giancarlo le aveva dato è preda di un turbinio di pensieri: e se approfitta della situazione? E se mi fa violenza? E se…? Poi si calma: non è possibile, si sputtanerebbe sul lavoro e poi... mi sembra un uomo sexy che di donne ne può avere quante ne vuole! Bussa e subito le viene aperta la porta: Giancarlo la guarda e le dice ridendo: entra, donna brutta! Milena si accomoda: la casa è bella ed elegante, lei si guarda intorno: si trova in un soggiorno con 2 divani, due poltrone, l'angolo TV, un tavolo da pranzo, il tutto in un ampio spazio. Giancarlo va dritto all'obiettivo e le dice: la premessa è che devi fidarti di me, non ti farò mai nulla se tu non lo vorrai, e potrai in ogni momento andartene se avrai la sensazione di perdere tempo o, peggio, di dover fare cose che non gradisci. l'unica richiesta di tipo sexy che ti faccio è di autorizzarmi fin d'ora a poterti chiedere di spogliarti: Milena sobbalza, guarda a lungo Giancarlo e chiede: ma come... e poi che farai? . Giancarlo la guarda fisso e risponde: ti garantisco che sarà una richiesta funzionale al nostro corso e non ne approfitterò.... se tu non me lo chiederai, conclude sorridendo. Dopo alcuni secondi Milena dice: ok, vedremo un pò come vanno le cose.
Giusto, risponde Giancarlo: cominciamo! Parlami di te, della tua fanciullezza e della prima gioventù.
Milena inizia lentamente a parlare: sono figlia unica, ed i miei genitori mi hanno sempre ipercontrollata. fin da piccola ricordo che mia madre mi opprimeva dicendomi come e perchè dovevo essere carina, educatina, gentilina ecc. Dopo i 10 anni, ma soprattutto dopo le mie prime mestruazioni, le restrizioni aumentarono e se avevo qualsiasi manifestazione di interesse verso i ragazzi che erano nella mia classe, i miei mi sgridavano dicendo che dovevo diffidare di "quei porci". Le cose poi divennero sempre più difficili ed i rapporti con i miei sempre peggiori tanto che quando raggiunsi, a 25 anni,dopo la laurea in filosofia, la mia autonomia finanziaria, andai a vivere da sola in un appartamentino in fitto. da allora i rapporti con i miei sono: Natale, Pasqua, compleanni e basta lì!
Continuano a parlare della sua fanciullezza, dei suoi studi e dei suoi rapporti con i genitori finchè, alle 9 circa, Giancarlo le sorride dicendo: ok, mi sembra che oggi abbiamo fatto un buon lavoro: per esempio so che sei unad onna profonda, intelligente, modesta..... forse anche troppo modesta!. Ti va bene vederci domani alla stessa ora: ok? Milena si sente un colpo allo stomaco e si chiede: ma come, non mi fa spogliare? la cosa da un lato la rasserena perchè sente che Giancarlo è un uomo elegante, padrone della situazione, ben diverso dai tipi con cui era stata a letto, d'altra parte sente una strana sensazione di eccitazione. Lo guarda e sorride: ok, maestro!
2do Giorno: Benvenuta, dice Giancarlo, vuoi un caffè o vogliamo cominciare subito? Milena è curiosa e si sente stranamente eccitata. Lo guarda e dice subito: no grazie comincia pure a farmi domande. Giancarlo risponde: oggi potresti essere imbarazzata, ma devi aprirti: se vuoi dopo sarai tu a chiedermi quel che vorrai per capire meglio le mie domande ed io cercherò le risposte giuste, poi siede vicino a lei su uno dei divani. "Cominciamo a parlare delle tue esperienze sessuali". Milena si dice, maledizione, eccoci qua! ma rimane zitta. Giancarlo la guarda fisso e chiede: quando hai sentito la prima voglia di sesso e come? Milena si agita sul divano tanto che Giancarlo deve ripetersi dicendole; tranquilla, è normale che la domanda ti imbarazzi ma abbi fiducia e rispondi serenamente, come se tu fossi sola: dopo se vuoi potrai fare a me la stessa domanda, e ne sentirai di cotte e di crude, conclude ridendo! La risposta di Giancarlo rasserena Milena: certo, dice, tu sai capire i pensieri di una donna, ma sei dirigente d'azienda o psicologo? ridono entrambi, poi Milena comincia a rispondere, all'inizio lentamente e con pause di imbarazzo, poi sempre meno confusa: "ero ragazzina ed ero sola in casa: i miei genitori erano a cena da amici. si erano
fatte le 11 di sera ed io vedevo la tv. Iniziai a fare zapping e mi imbattei in un film osè: una coppia.di fidanzati faceva petting e dopo un po’ la protagonista iniziò a spogliarsi mostrando
i seni, poi lentamene si tolse la gonna. il ragazzo era eccitato vedendo seminuda lei che era molto bella, ed iniziò a carezzarla sui seni, lei gli mise una mano sulla patta e lo carezzava Io a questo punto mi sentii molto eccitata e guardavo, quasi ipnotizzata, lo schermo. l'eccitazione aumentava in me vedendo i due che si carezzavano... all'improvviso arrivarono i miei che gridarono sdegnati, poi iniziarono a sculacciarmi. Io mi vergognavo, mi sentivo in colpa, e quasi gradivo i colpi sul sedere che mi davano un senso di espiazione.
Quando la punizione finì fui portata in camera mia e messa a letto. Io ero imbarazzata, mi vergognavo, ma sentivo anche tanta eccitazione sia per lo spettacolo di pornosoft, sia per i colpi che avevo subito. E poi? chiede Giancarlo, che facesti? Milena si sente in trappola e non vorrebbe proseguire, "forza, dice Giancarlo, tanto so cosa stai per dirmi' Milena lo guarda con una strana aria, contemporaneamente di imbarazzo e di sfida, e gli dice: e allora dillo tu! Giancarlo le risponde con calma: te lo dirò, ma poi tu dovrai darmi tutti i dettagli di quella notte, se te li chiederò, d'accordo? Milena risponde con durezza: va bene. Lentamente, quasi sillabando, Giarcarlo le dice: ti sei fatti molti ditalini masturbandoti per tutta la notte, provando un piacere mai goduto e pensando a porcate di cui anche oggi, dopo anni, ti vergogni, E' COSI'? Milena lo guarda con durezza, si agita sul divano e confessa: SI, E'COSI'!
Giancarlo non molla la presa: ora voglio i dettagli. Milena ormai ha superato il blocco mentale che la perseguitava e, quasi per sfogarsi contro tutti i sensi di colpa che la bloccavano ed i pensieri osceni di cui si vergognava, inizia a parlare: mi infilai un dito nella vagina, cercai il clitoride, lo toccai piano, poi più velocemente, infilai un secondo dito finchè non ebbi un orgasmo incredibile. mi resi conto che godevo sia per il pornosoft visto in tv, che mi era rimasto in testa, sia per l'effetto dei colpi sul sedere infertimi dai miei: quest'ultima sensazione mi eccitava e non capivo: perchè stavo accoppiando il piacere al dolore? Continuai a masturbarmi per quasi tutta la notte! Giancarlo le carezza leggermente i capelli e, con voce roca dice: basta così per oggi. Stiamo facendo un gran bel lavoro: ci vediamo domani. Questa volta Milena si sente sconvolta: neanche dopo quel momento di intimità sessuale mi fa spogliare!! eppure deve aver capito che razza di rimescolio mi ha creato e che eccitazione ho per aver finalmente parlato di sesso! quando esce di casa ha il ventre in subbuglio!
3zo giorno. Buonasera, porcacciona, dice Giancarlo aprendo la porta e sorridendole: Milena sorride, quasi grata di quell'accoglienza che sdrammatizza la sera precedente, e gli dice: si è proprio così, tu entri nei pensieri delle donne! Grazie porcona; risponde Giancarlo ridendo; ed ora parliamo delle tue avventure sessuali nella fase in cui eri libera dai tuoi genitori. Milena ride dolcemente e, guardando Giancarlo dritto negli occhi, risponde: ormai pedalo in discesa: in realtà erano avventure senza anima, senza sesso "caliente": ormai mi sembravano più simili a gare di atletica che altro. Bè, risponde Giancarlo, qualche dettaglio dammelo per inquadrare meglio la tua personalità. "Che dirti" risponde Milena, rapporti senza parole che alla fine mi facevano sentire la vagina quasi indifferente per quello che mi era penetrato dentro. A nessuno ho concesso cose particolari, sia a livello orale che anale: mi rialzavo dal letto e mi veniva in mente questa frase buffa: "ok, anche questa è fatta"! era come se io cercassi qualcosa senza sapere cosa o perchè. Giancarlo agitando le mani le dice: basta così, mi fai venir voglia di andare in convento!!! la risata fragorosa che segue è sia di Giancarlo che di Milena! Bene, dice Giancarlo, siamo in anticipo sul nostro piano di
lavoro e quindi possiamo iniziare a lavorare su di te. Spogliati! quella parola colpisce Milena come una frustata alla fica e un pugno nello stomaco! Ma come, farfuglia, io ormai non mi aspettavo più questa richiesta: quando me ne hai parlato la prima volta la cosa mi ha colpito, ma ora mi fa sentire imbarazzata, eccitata e in difficoltà.
"Meglio", dice Giancarlo, ce la godremo molto di più sia tu che io. Milena, che dopo la prima reazione si sente ribollire il sangue, si affretta a dire ok. Quindi inizia a sbottonarsi la camicetta. "piano" sussurra Giancarlo: nessuno ci corre dietro. Milena prosegue, si toglie la camicetta, poi il reggiseno: i seni sono nudi, i capezzoli dritti e duri! poi la gonna e le mutandine cadono mostrando una fica già bagnata: è completamente nuda . Giancarlo si alza e passa accanto a Milena senza toccarla, entra nella sua stanza da letto e torna portando una specchiera molto bella, alta più di 2 metri e larga 1metro e 1/2, posiziona lo specchio davanti al divano e sedendosi dice:" Milena, vieni accanto a me, rimani in piedi e
guardati nello specchio! Milena si guarda: è completamente nuda, ha il viso di una puttana arrapata, a fianco di un bell'uomo comodamente seduto e vestito. Ovviamente Giancarlo può guardare Milena nello specchio o girandosi verso di lei. A questo punto Giancarlo dice: guardati. Milena risponde con un lieve ansito: va bene! e come ti sembri? Non lo so dire. Giancarlo risponde duro: non dire cazzate! sai benissimo che, ben truccata e ben vestita sei un puttanone favoloso!! Milena arrossisce e sussurra: ma che termini usi? Giancarlo: quelli che spesso piacciono a noi uomini, ma questo è un altro discorso che riprenderemo in altri momenti. Allora ripeto: come sei? bè, non male, sussurra Milena. Era ora, prorompe lui!
lui! Ma procediamo per area: ora le definizioni le do io e tu farai, se vuoi,commenti. sai che sensazione danno i tuoi occhi? Di attirare a te le persone e di lanciare questo messaggio: ho voglia di scopare!. E la tua bocca? le tue labbra hanno la forma di chi sta per fare un bocchino, pronte a succhiare il cazzo, a mordere, ad aprirsi per far passare la lingua! Milena mugola "ma che porcate dici" però inizia ad ansimare: sente che la fica sta bagnandosi sempre più. i suoi succhi colano giù per le cosce, sente il caldo del liquido e si carezza le cosce e la fica . Giancarlo la guarda e risponde: di che porcate parli? si vede che sei arrapata come una cagna e che vuoi dire e sentire le porcate che hai in mente da sempre!!
Giancarlo senza fermarsi prosegue: ora scendiamo giù, tralasciando il tuo splendido collo e le tue spalle rotonde, arriviamo ai seni. Guarda come sono gonfi e rotondi, in attesa di mani che li strizzino, di lingue che li lecchino, di polpastrelli che pizzichino i capezzoli e le ampie areole scure. Milena tace ancora ma l'ansimare si fa più forte e più frequente.
Scendiamo ancora: guarda che splendido ventre piatto. Dopo un attimo di silenzio, le comanda: ora girati! Milena salta come se l'avessero frustata e si gira rimanendo perpendicolare allo specchio."Guarda che culo, continua Giancarlo: è prominente, sodo e pronto a ricevere un cazzo, come già stai immaginando! ed ecco le cosce lunghe e tornite..... insomma, come ti sembra ora il tuo corpo? Milena ansima ed il suo seno sobbalza quando dice: forse hai ragione tu!! Bene, grida Giancarlo, ora la lezione è finita e puoi andare,a meno che....
Ma sei matto!, grida Milena, e chi se ne va adesso! Giancarlo ridacchiando dice: beh se insisti… va bene,... ma ricorda: il maestro sono io e quindi decido io quello che faremo, capito? Milena ansima: d'accordo. Ok dice Giancarlo sbottonandosi i pantaloni e tirando fuori il cazzo,, inginocchiati davanti allo specchio in modo che tu possa guardarti per bene, poi prendimi il cazzo in bocca e fammi un bocchino. Ma cosa dici!, sussurra Milena. Giancarlo reagisce con durezza: si mia cara, mi farai un bocchino. a noi porci maschi piace sentire queste cose, ma ne parleremo meglio nella prossima lezione. ora esegui! Milena dopo un attimo inizia a succhiare e guardando se stessa con il cazzo in bocca si sente ancora più arrapata ed inizia a sditalinarsi con due dita nella fica: il vedere come si masturba facendo un bocchino così la eccita ancora di più e continua ad ammirarsi mentre succhia il cazzo!!
Dopo alcuni minuti sia Milena che Giancarlo sentono l'orgasmo in arrivo. Giancarlo le dice ansimando: succhia ed ingoia tutto,ti piacerà da impazzire, troia! Subito dopo Milena si sente inondare la bocca da un succo caldo e dolce. per lei è la prima volta: si sente la bocca piena di sborra: il sapore la fa arrapare ancora di più, fino a venire anche lei: ingoia tutto quello che aveva in bocca, passa le sue dita sul succo denso rimasto sulle labbra e su quello della fica, si succhia le dita ad una ad una,,, poi si gira verso Giancarlo e gli dice: non credevo..., non sapevo.... che avrei goduto come una puttana!! Giancarlo le sorride sornione: io lo so da quando ti ho incontrata! eri così repressa da farmi capire che se rompevo le tue difese ti potevo (e ti potrò!) fare di tutto, perchè, dentro di te c'è la troia più puttana che ho mai conosciuto. Milena, ancora leccandosi le labbra gli dice, continui a parlare da porco, anche se temo che mi cominci a piacere: credo che quello che abbiamo fatto oggi in futuro potrebbe sembrarmi roba da asilo! Giancarlo la guarda ridendo:su cosa dirsi a letto, domani ti darò
una lezione specifica che ti piacerà molto ed imparerai molto bene! Vedrai , vedrai, ora vestiti e vai a casa: dove penserai a quello che hai fatto e….. Mi dirai! A domani porca! ore 8
4to giorno.Milena arriva con alcuni minuti di ritardo e bussa alla casa di Giancarlo. Questi apre e dice: allieva, ti voglio puntuale, Milena sorride e si scusa: ho una giustifcazione! quale? chiede lui. ho dormito poco e sono stata pigra tutto il giorno. lui la squadra: come mai? Ho dormito poco! e perchè? chiede ironico. lo sai molto bene, dice lei! ho pensato a ieri sera e mi sono masturbata! non riuscivo a smettere! Giancarlo la guarda ironico: e ora cosa vogliamo fare nella lezione? Milena non risponde: inizia a spogliarsi con una incredibile sensualità. Giancarlo si siede sul divano e tira il cazzo fuori dai pantaloni, iniziando a menarselo: ora ti senti più bella e più troia, finalmente! ora vedi che se ti guardo mi arrapo! ah siiii, davveroooo? risponde Milena continuando a spogliarsi. Ecco vedi? dice Giancarlo, ormai hai la certezza di essere quel puttanone di cui ti ho parlato , guarda come sono arrapato! continuando a farsi la sega le dice: iniziamo la lezione! nei primi giorni parlavi di sesso come un'infermiera che citava parti del corpo leggendo un testo medico: la vagina, il membro, livello orale, livello anale eccetera. Ora ti svelo un segreto: molti maschi, anche quelli apparentemente perbenino, vogliono che a letto la femmina li faccia arrapare anche con le parole
oltre che con il corpo e la voglia! Milena annuisce: ero demoralizzata e non lo capivo, ma ora lo so: a letto si può fare e dire di tutto, tranne che far del male insopportabile per chi lo subisce. Giancarlo: di questo riparleremo, ma ora passiamo all'esercizio che dovrai fare: toccati il corpo e ad ogni contatto dai un commento sulla parte toccata. Milena, dopo un attimo, parte toccandosi tra le gambe e dice, cercando nel suo dizionario delle porcherie: "che bella fica mi sto smanettando" Giancarlo intensifica la sega!! Lei, soddisfatta comincia a strizzarsi i seni dicendo: ahhh, che bello lavorarsi le tette! Milena ormai è nuda: sta andando in orbita e si tocca di nuovo l'attaccatura delle cosce: se continuo così sborro. Giancarlo la guarda: fammi arrapare di più: parlami dei capezzoli. Milena: siii, ora li torco e li strizzo! poi mugola: si,sto torcendomi i capezzoli, sborrerò dalla fica: ed ora ti farò.... cosa? chiede Giancarlo ansimando: Milena: "te lo dirò dopo: domani mi farò sfondare la fica, se lo vorrai tu!! Giancarlo interviene: ok. ma ora cosa vuoi farmi? Milena sorridendo continua: voglio farti morire a letto: non riesco a smettere di pensare a un sesso sempre più perverso!! SI!,grida Giancarlo, ma ora cosa vuoi farmi? Milena lo guarda e gli dice, quasi sillabando:
ti farò bocchini per tutta la sera, facendomi ditalini e guardandomi nello specchio: godo se mi vedo mentre faccio la troia e sborro ancora di più. Ora ti voglio succhiare il cazzo in continuazione, appena ti torna duro! domani verrò da te alla lezione, e mi farò mettere il tuo cazzo nella fica: ma ora voglio godermelo! Giancarlo ansimando dice: gran maiala, adesso si che parli da porca! Milena, iniziando a sgrillettarsi: voglio farti i bocchini perchè è una delle cose di cui mi vergognavo! guardavo film porno ma la mia libidine era distrutta, mi vergognavo anche solo a pensare a queste cose, ma ora non preoccuparti, studierò a casa guardando film porno per ricordare bene altre porcate e per esercitarmi con i ditalini!! Giancarlo la guarda e dice: troia, comincia a lavorarmi il cazzo, e Milena inizia subito a succhiarglielo, masturbandosi: ogni tanto si gira verso lo specchio per guardarsi, e vedendosi nuda, inginocchiata col cazzo in bocca, con due dita nella fica, pensa:è vero,sono una troia! poi ricomincia a succhiare fino a far sborrare Giancarlo e a sborrare pure lei!! Si sente di nuovo il liquido in bocca, lo ingoia lentamente, centellinandone il sapore, poi gli lecca il cazzo , si siede sul divano, si guarda nello specchio e gli dice: preparati ad un altro bocchino!!!
5to giorno. Quando arriva, Milena è accolta da Giancarlo coperto solo da uno slip succinto aderente al suo corpo. Milena perplessa chiede: c'è qualcosa di nuovo?. Giancarlo propone una nuova materia: "Milena, dice, prima di fare quello che ci siamo detti ieri , voglio darti una nuova lezione facendomi aiutare da due amiche... "che significa?" chiede Milena guardandosi intorno e mostrando di essere molto seccata. E' semplice, dice Giancarlo: voglio che tu sia guardata mentre scopiamo o mi sbocchini, facendo arrapare queste amiche: la tua sarà una lezione di esibizionismo! bè, dice Milena, la cosa mi eccita, ma io voglio averti ancora solo per me, se non altro fino alla fine di questo corso! Giancarlo: certo, avremo ancora molte cose da fare soli insieme, ho pensato parecchio alla tua frase di ieri: a letto è tutto consentito, salvo far del male non voluto dal partner! ti porterò in quella direzione, e non te ne pentira! ora spogliati completamente, ti voglio nuda! Ok dice Milena, l'idea di fare l' esibizionista mi eccita! ma con chi lo faremo? Giancarlo chiama: Niky, Lilli, venite pure.
La porta della stanza da letto si apre ed entrano due femmine favolose, completamente nude. Unabionda, l'altra rossa di capelli, entrambe alte quanto Milena, con passo da modelle e truccate perfettamente, seni abbondanti, gambe lunghe, culi spettacolari, misure 90-60-90. ma quello che più colpisce sono le loro espressioni, con sguardi contemporaneamente ironici, perversi, arrapati. insomma, i puttanoni cui Giancarlo aveva fatto riferimento il primo giorno di lezione a Milena. Quest'ultima guarda colpita le due femmine. Fortunatamente le lezioni di sesso ricevute le danno lo spirito necessario per fare la battuta giusta: "Cazzo! ero pronta a godere facendo esibizionismo, ma qui la faccenda cambierà, con me a fare la voyer e a sgrillettarmi!!" la battuta crea subito un'atmosfera calda, con tutti che ridono e le due femmine che camminano verso Milena: la rossa le si avvicina per prima, le infila la lin-
gua in bocca, la rotea cercando la lingua di Milena fino a trovarla, gliela succhia con libidine; contemporaneamente le prende uno dei capezzoli, lo strizza per bene, poi si stacca da lei e sussurra: sei proprio come dice Giancarlo: una favolosa bomba di sesso, e da come hai reagito alla mia "visita", sei anche più porca di quello che mi ha detto! poi si presenta: sono Niky e aspetto di vederti in azione: mi farai venire voglie da troia e già so che mi smanetterò a lungo guardandoti! Milena la fissa, la guarda dritta negli occhi, poi a voce alta dice: lo farò anche io! appena mi hai toccato mi hai fatto venir voglia di lavorarti un pò i capezzoli, proprio come mi hai fatto tu!.!! L'atmosfera è già così calda che non servono altre parole.
Giancarlo apre la porta della camera da letto, ove Milena non era mai entrata, e fa accomodare lilli e niky su un divano. Poi si stende con Milena sul letto a due piazze e le dice: ho una sorpresa per te: guarda il soffitto! Milena alza gli occhi e vede un grande specchio che copre tutto il soffitto. subito dice: è favoloso! sarò esibizionista e voyer contemporaneamente! poi si avvicina a Giancarlo e gli dice, a voce alta per farsi sentire anche dalle due "ospiti"; ho anche io una sorpresa per te: dopo che mi avrai scopata voglio darti la verginità del mio culo: quando ti parlavo vergognandomi di tutto ti dissi di non aver avuto rapporti anali:ora ti dico: dopo scopato ti farò riposare un pò e poi tu avtai il mio culo e me lo sfonderai, se ti piacerà, fino a farmi sanguinare!! Giancarlo guarda Milena con libidine: ricorda sempre che io comando a letto.. ma stavolta ti esaudirò! stenditi supina! ora infila un cuscino sotto il culo!,ora apri le cosce! Milena esegue. Ora guardami il cazzo! mentre Milena gira lo sguardo Giancarlo la penetra di colpo. Lei urla di piacere e di dolore! Lui inizia a scoparla. Milena si muove roteando la fica, sente il cazzo che la penetra, si tortura i capezzoli gemendo! per un quarto d'ora di sesso estremo Milena, stesa supina, guarda lo specchio del soffitto
vede la sua faccia di troia arrapata che gode per il piacere di sentire il suo cazzo che le devasta la fica, vede i suoi seni strizzati, i capezzoli stretti e ritorti dalle dita di Giancarlo, il cui
culo si muove ritmicamente con un movimento rotatorio continuo nella sua fica . Girando lo sguardo vede le due puttanone che all'inizio si masturbano guardando lei e Giancarlo, poi passano a farsi un 69 lento e languido, con le lingue che lavorano alla grande le rispettive fiche. Alla fine di quel quarto d'ora di ininterrotta scopata Milena quasi urla dicendo: cazzo, quanti anni persi! continua a roteare la fica risucchiando il cazzo di Giancarlo, poi grida: ecco la tua puttana: vengo! sborro! dai porco, vieni! Giancarlo la guarda venire e si lascia andare a sua volta spruzzandola in fica, sui seni e sul viso, Milena raccoglie la sborra con le dita e la succhia lentamente, godendone il sapore, poi guardandosi nello specchio si
stira,carezza tutto il corpo: sembra una gatta! guardando lo specchio mentre si carezza tutta, sussurra: è vero, sono bella! Dopo qualche secondo la coppia Giancarlo-Milena riceve visite nel letto: sono le puttanone che vengono a leccare fica, tette e viso di Milena, raccogliendo la sborra residua e passandosela tra le loro bocche, per poi ingoiarla.. Dopo aver fatto la stessa pulizia sul cazzo di Giancarlo, si stendono a fianco dei due. Passano alcuni minuti in silenzio, poi Lilli chiede, con voce roca per il godimento raggiunto con la sua amica: possiamo rimanere in visita in questo letto? vorremmo godere guardando lo spettacolo dell' l'inculata che darai a Milena tra poco! Milena e Giancarlo sorridono. Milena risponde: si! voglio avervi vicine per masturbarmi e leccarmii: questo piacere si unirà al dolore che proverò all'inizio. Se vorrò altro ve lo dirò quando Giancarlo mi entrerà nel culo: obbedite in tutto quello che vorrò,altrimenti sarete punite!!! "Grazie Milena" rispondono le puttanone: vorremmo subire da te punizioni e porcate che neanche immagini, ma faremo esattamente, e solamente, quello che ci ordinerai!! Milena le ringrazia, si rivolge a Giancarlo e chiede, sorridendo: champagne, whisky; vodka, si può avere qualcosa signor padrone di casa?
Dopo una siesta di circa 20minuti, a base di liquori, Milena guarda Giancarlo e, lentamente, sillaba: sono pronta, sfondami il culo come vuoi!!. Giancarlo si stende vicino a lei,(mentre Lilli e Niky si stendono sui due bordi del letto iniziando a carezzarsi), e dice a bassa voce a Milena: vuoi che io usi tutte le precauzioni per farti meno male possibile o vuoi essere inculata duramente? da 0 (lenta e delicata) a 10 (brutale) come la vuoi provare? Milena lo guarda intensamente e risponde: devo chiudere i miei conti col passato, di quando ero ragazzina: voglio almeno il livello 8! va bene, amore mio, risponde lui lasciando Milena esterrefatta per come le si è rivolto, poi la stende supina sul letto, le solleva le gambe fino ad appoggiarle sulle sue spalle: quella posizione ha sollevato il culo di Milena al livello del cazzo di Giancarlo che si è messo in ginocchio e se lo masturba: è gonfio e duro! Le spalma sul culo solo un pò di crema e, di colpo, penetra Milena fino a metà del suo sfintere. Milena urla di dolore ma, ansimando, gli dice: continua!!! e voi due, rivolta ai puttanoni, masturbatemi come vi ho detto. Eccitato da quelle frasi Giancarlo continua a stantuffare il cazzo nel culo di Milena, che ad ogni colpo grida un verso di dolore guardando le due femmine che la ma-
sturbano. Lentamente gli urli di Milena da urli di dolore diventano mugolii di piacere. Dopo 20 minuti di inculata ininterrotta: sto per venire, dice lui, ma posso trattenermi continuando a incularti! Milena, con la voce rotta risponde: non venire.... voglio ancora il cazzo: continua...! lo senti che sto godendo come una troia? poi continua gemendo: aaaah, ancora! ancora un pò, ancora chè sto per sborrare anch'io... ora, ora, ci sono... vengo... anche ioooo! Giancarlo termina i colpi violenti dentro Milena, viene nel suo culo e ansimando le dice: sei la mia troia! non ho mai goduto tanto inculando una femmina!
Milena sta sborrando e non riesce a parlare per i gemiti ed i singulti di orgasmo che la stanno squassando. Appena riesce a calmarsi, con voce roca, dice: ora che me l'hai sverginato, il mio culo sarà sempre pronto per te, quando ne avrai voglia! poi si rivolge a Lilli e Niky: porche.. voi due succhiatemi la sborra dal culo come avete fatto con la fica. Lilli e Niky iniziano subito, carezzano e leccano, pizzicano i capezzoli di Milena che dice loro : continuate a farmi godere! fatelo come più vi piace! poi si rivolge a Giancarlo:mi hai fatto vincere le paure che avevo!! inculami di nuovo, fammi tutto quello che vuoi. io voglio il tuo cazzo in bocca, nella fica, dovunque vorrai infilarmelo: sono tua!.............
Dopo due ore si sono rivestiti tutti. Milena bacia le due ragazze e dice: se Giancarlo vorrà potrò chiamarvi ancora? Entrambe quasi gridano: e ce lo chiedi?: siamo pronte a tutto con voi due!! poi baciano Milena e Giancarlo e se ne vanno sorridendo. Rimasti soli, Milena guarda Giancarlo e chiede; ho sentito bene? mi hai chiamato amore mio? Giancarlo la guarda a lungo e poi dice: è proprio così: non ho mai trovato una donna come te: sento di possederti tutta. ti ho liberata dalle tue vergogne ed ora sei una femmina da letto, capace di tutto, ma vedo in te anche una compagna di vita! Milena lo fissa e dice lentamente: io ti amo dalla seconda lezione del corso di sesso che mi stai facendo! non speravo più che ci fossero uomini come te: tu non pensi solo a godere, tu vuoi che la tua compagna goda quanto o più di te, tu leggi nei miei desideri e li assecondi e questo fa di te il mio amore e il mio maschio : io potrò anche fare di tutto con uomini e donne, se tu vorrai, ma sarò comunque tua!. Giancarlo le si avvicina, la abbraccia e la bacia a lungo. dopo un pò, seduti sul divano, Giancarlo le chiede: hai chiuso i conti coi tuoi genitori? si, risponde lei, ho addirittura usato i ricordi dei maltrattamenti subiti facendomi aiutare a godere mentre mi inculavi!!
Dopo qualche minuto di silenzio Giancarlo fissa Milena: ora parliamo del nostro futuro, ed io credo che per farlo dovremo eliminare ogni segreto tra di noi. Milena scossa replica eccitata, ma come puoi dirmi ciò: io ti ho detto e dato tutto di me, e mi hai potuta godere in ogni maniera a letto, come puoi parlare di miei segreti? Giancarlo tace per alcuni secondi: amore mio, non parlo di tuoi segreti, ma di miei segreti che non potranno mai essere svelati a nessuno da parte tua! Milena è confusa: ma di che parliamo: massoneria deviata?, polizia segreta?, no, cara, risponde Giancarlo, ma di sicuro segreti da non svelare mai, se io non ti darò specifica autorizzazione, per la loro delicatezza. "Ti prego, non tenermi così
sulla corda, sussurra Milena: dimmi di che si tratta." Hai ragione, dice Giancarlo, lo farò al più presto, ma prima dovrai rispondere ad alcune domande.Ok, fammele, replica ansimante Milena che da quel momento entra in una nuova realtà sessuale!!!! Giancarlo esordisce dicendo: per due volte tu mi hai detto cose che io ho notato con brividi" Milena ansimante: che tipo di brividi? Giancarlo: la prima cosa: nel secondo giorno mi hai narrato del tuo primo godimento e hai descritto la sculacciata subita dai tuoi e gli effetti sul tuo corpo, e mi hai detto che ti aveva eccitato portandoti a masturbarti. la seconda cosa: nel quarto giorno mi hai detto: tutto a letto deve essere consentito, a meno che sia non gradito per chi lo subisce: sei convinta che nel primo caso il godimento derivò anche dalla tortura subita? bè, dice Milena, tortura... mi sembra eccessivo chiamarla così. E perchè? replica Giancarlo, eri tenuta ferma, soggiogata con la forza, e colpita; questa è tortura, poi si può discutere se sia tortura leggera o pesante, ma quello è il suo nome. Milena riflette un attimo e replica: beh si, se la definizione è quella, hai ragione. Ok, dice Giancarlo, andiamo alla seconda cosa: ricordi quella frase? la pensi fermamente così?
"ma certo, dice Milena, a letto ormai sono pronta a fare di tutto, ma non credo che godrei facendo soffrire al di sopra della sopportazione, o senza far godere!
Giancarlo guarda fisso Milena, e tace per alcuni secondi, mentre la tensione sale. Poi le dice: bene, tutto quello che ti dirò ora dovrà essere e rimanere segreto assoluto tra te e me. D'accordo? Ma certamente, lo giuro, replica Milena sempre più tesa. Ok, allora sappi che io faccio parte del comitato direttivo del più importante ed esclusivo club sadomaso di tutta la regione. Oh cazzo, risponde Milena, ma è favoloso!!! Giancarlo scoppia a ridere dicendo: beh mi sembra che la tua reazione non sia di schifo o di vergogna!! Milena ride a crepapelle, anche per il crollo della tensione subita in quei minuti. Quando si calmano, Giancarlo si rivolge a Milena: mia cara, su questo argomento dovrò dirti un sacco di cose, e forse tu me ne chiederai ancora di più, per cui vorrei che ne riparlassimo con calma, nei prossimi giorni. Ora parliamo d'altro. ho da farti una proposta importante: vuoi venire a vivere da me? Milena ansima: oh mamma mia! oh mamma mia! dici davvero? mi stai proponendo qualcosa che non riesco a credere!!l'idea di venire da te mi fa impazzire di gioia! sono pronta a rac cogliere le mie cose ed a venire a casa tua anche subito!... se penso a poche settimane fa... il pensiero del futuro mi rende felice, mi eccita.... dove sai.... ! Giancarlo sorride:
"dove sai " si chiama fica: non perdere le buone abitudini! Ok ride Milena, parliamo subito del mio trasloco che voglio fare il più presto possibile, in due o tre giorni, e poi andiamo.
subito a scopare perchè il discorso fatto e le cose a cui questo club sadomaso mi fa pensare mi eccitano come una maiala!!,
Giancarlo, sorride: oltre che al trasloco, dice, nei prossimi giorni voglio curarmi del tuo aspetto: ti accompagnerò in diverse boutiques e in un qualche istituto di bellezza: i tuoi abiti ed il tuo trucco dovranno far capire a tutti che in te c'è una gran troia, nascosta in una signora di gran classe !! Milena: mi fai sentire sempre più troia! ora fammi arrapare, e poi fammi quello che vuoi! Ok, dice Giancarlo, comincia a fare la porca! Milena si alza dal divano,inizia a spogliarsi guardandosi nello specchio, poi si gira verso Giancarlo e ansima: guardami, ti piace? nello specchio si vede Milena ormai nuda che si fa un ditalino con incredibile libidine! anche Giancarlo si toglie i vestiti e le ordina: ora obbedisci! Milena: ordina, padrone! Giancarlo: allarga la fica! lei lo fa mugolando di piacere! ora infila le dita nella fica, bagnale ad una ad una e succhiatele! Milena esegue ansimando. Ora allargati il culo, inginocchiati sul pavimento e tienilo aperto per me! Milena si mette a pecorina e sussurra: eccolo, è tuo! Giancarlo la avvicina, poi di colpo la penetra con violenza: Milena urla AAAH, rotea il culo in-
torno al cazzo: ti prego, padrone, spaccamelo! Giancarlo dà un altro colpo ancora più violento, Milena urla, Giancarlo continua a stantuffarle il culo con violenza, poi sfila il cazzo e ordina: girati e succhiamelo! Milena ansimando si gira, si avvicina al cazzo dicendo: vuoi un bocchino? Giancarlo: certo, Troia! lei alza lo sguardo: mi piace chiamarlo come mi hai insegnato! succhia con un ritmo tale da farlo venire in un minuto, gli succhia la sborra mugolando, la tiene in bocca assaporandone il sapore, la fa vedere a Giancarlo aprendo le labbra, poi la risucchia in bocca e lentamente la ingoia! si stende a terra, si fa un ditalino: guarda, porco, godo per te! e sborra mugolando! Giancarlo la prende in braccio, la porta a letto, le succhia la sborra dalla fica e gliela passa in bocca baciandola.Milena la ingoia con libidine e sussurra, che troia... che porca!! poi si stringe a Giancarlo. Lui la carezza: sei stata brava a obbedire! così ti voglio a letto. Lei gli sorride, si padrone, ma vorrei poterti chiedere altre cose se mi vengono in mente. Giancarlo la guarda: si, potrai, ma ricorda che a letto comando io: tu chiederai e io deciderò se e come esaudire le tue richieste! Ok padrone! dice Milena, poi si carezza il corpo con lussuria guardando il soffitto, ne ho tante, in mente!!
Dopo una settimana: è sabato: Giancarlo e Milena sono insieme nel soggiorno della casa di Giancarlo. Guardano le modifiche dell'arredamento in quella stanza, così come nelle altre. Ormai Milena ha portato tutte le sue cose presso Giancarlo, ed ha un aspetto splendido sia per la pettinatura che per i suoi vestiti.. A quel punto però Milena non regge più: ha voglia di sapere e dice al suo uomo: non ne posso più, possiamo parlare? Giancarlo sorride sornione e chiede: di che? Milena ridendo cerca di colpirlo allo stomaco e dice: dai, non farmi impazzire! Ok hai ragione. prima di parlarti di cose riservatissime di tipo organizzativo e di partecipanti, dobbiamo confrontarci sulla mia e sulla tua idea di sado-maso
Milena dice subito: Hai perfettamente ragione; parliamone: lo facciamo qui in soggiorno o a letto? "ma sono le sei di pomeriggio, dice Giancarlo."beh, dati i discorsi che credo di star per fare non si sa mai! Giancarlo ride: cominciamo qui, poi prosegue: per noi (intendo i soci del club) il sadismo si manifesta dominando, torturando a livello fisico, sessuale e mentale le "vittime". ottenendo da loro la più totale sottomissione e godendone le conseguenti depravazioni. il masochismo si esprime con le stesse manifestazioni ma ovviamente in senso inverso: come ti sarà chiaro il sadico gode nel fare quello che ti ho detto prima, mentre il masochista gode nel subirlo. Mi segui fin qui? Certamente, risponde Milena, ma credo che tu
vorrai dirmi di più: "certo, dice Giancarlo: la cosa più importante che caratterizza il nostro club è che noi esigiamo da tutti i soci che tortura, dominazione, sottomissione, vengano esercitati entro limiti precisi, definiti insieme ai masochisti. Per capirci, ricordi quando tu mi hai chiesto di incularti? bene, io ti ho chiesto quale livello di tortura sessuale volevi subire e tu mi hai dato un valore. Questa scelta deve essere concordata col torturato, che deve godere quanto il torturatore. Tu cosa ne pensi fin qui? chiede Giancarlo. Milena lo guarda a
lungo e ride: cosa ne penso? Te lo spiego in sintesi: sono tutta bagnata! Cazzo!, dice Giancarlo, quello che sta succedendo tra noi in poco tempo, mi sta mandando in tilt! immaginavo quello che avevi in te, ma la tua libidine....! Milena lo guarda sorniona: mi hai scatenata, lo so! Giancarlo: ora potrei darti i primi dettagli tecnici sul dove, come, con quali attrezzature si svolgono le torture, oppure.... Milena lo interrompe, oppure andiamo a letto e mi spieghi con qualche esempio!! La coppia si alza e va in camera da letto, poi Giancarlo va nello sgabuzzino e torna con una lunga corda e una frusta. Guarda Milena e le dice, con tono di comando: ora le cose cambiano: userò il tuo corpo e la tua libidine come vorrò. Ora spogliati e stenditi sul letto. ti voglio nuda e sottomessa! Milena, impressionata dal tono di lui, obbedisce. Giancarlo si avvicina, le siede a fianco e comincia a legarle le mani agli spigo-
li alti del letto, dove si trovavano, quasi nascosti, due ganci di acciaio. Poi esegue la stessa operazione con i suoi piedi legandoli ad altri due ganci seminascosti negli spigoli inferiori Milena si guarda nello specchio:,è nuda, legata con braccia e gambe completamente divaricate, espone il suo corpo che mostra tutta la sensualità di una donna eccitata, a cosce spalancate, alla mercè di un maschio. Giancarlo le si siede vicino e le sussurra: "ora tu sei completamente in mio potere; posso farti di tutto, torturarti i capezzoli con i morsetti d'acciaio, posso frustarti, farti ditalini per ore, posso pisciarti in bocca e fartelo ingoiare, posso girarti incularti, infilarti plug sempre più grossi nel culo lasciandoli lì per ore, posso farti tutto quello che la mia libidine mi suggerisce: eccoti un esempio! Giancarlo inizia a torturarle i capezzoli, a schiaffeggiare il suo seno, il suo culo, le infila le dita nella fica, nel culo, le ritira bagnate facendogliele succhiare, poi con calma prende la frusta, lentamente la svolge e d'improvviso dà una frustata ai seni di Milena che urla di dolore torcendosi sul letto. Gian-
carlo prosegue: frusta i suoi capezzoli, il ventre, la fica, Milena geme e si torce , ma il suo viso mostra il godimento masochista. Lui le dice: potrei torturarti così per ore! Milena urla!! ma tu mi stai già torturando: sono arrapata come una porca! Fammi venire! Giancarlo: troia, decido io quando farti venire, adesso voglio anche torturarti così, non chiavandoti. Milena, ansimando grida: scopami, ti supplico! poi farò qualunque perversione deciderai!! Giancarlo la guarda: bene, ora cominci ad obbedire! le morde i capezzoli fino a farla gemere di dolore, poi finalmente la penetra, trovando la fica in preda a spasmi di godimento, così bagnata che il cazzo scivola fino in fondo senza nessuno sfregamento delle pareti vaginali, poi le schiaffeggia i seni: cominci a capire cosa significa il piacere sadomaso?! sospende per un attimo la scopata: apri la bocca! Milena esegue e lui le piscia in bocca ...lei spalanca gli occhi, allibita, trattiene il liquido, ne sente il sapore, poi decide: lo ingoia tutto e urla: si! sono una troia, la tua porca! ed ora chiavami,porco! Giancarlo la frusta ancora facendola urlare, poi si ferma a guardarla. cosa cazzo fai? grida Milena, non ti fermare: torturami come vuoi, spaccami la fica, il culo, fammi venire! Lo decido IO! grida Giancarlo, la fa urlare per la libi-
dine, poi la fissa: Ripeti! sei il mio padrone! Milena: sei il mio padrone! Farò tutto quello che vorrai! Milena: farò tutto quello che vorrai! Bene, dice Giancarlo, ora ti scoperò! Grazie, pa-
drone! Giancarlo le schiaffeggia i seni, la scopa con forza e la fa sborrare, venendo con lei: Poi le scioglie mani ed i piedi e le si stende accanto baciandola. Dopo più di mezzora Giancarlo si risveglia dal sonno che il suo organismo ha richiesto, dopo l'intensità della scopata, si guarda intorno, non vede Milena, e quindi la raggiunge in soggiorno. Milena è ancora
nuda: sta fumando e si masturba, è seduta in poltrona su un panno nel quale cola il suo succo . Vede Giancarlo, continua a masturbarsi: guardami! come la notte con i miei genitori! fumo per rilassarmi. ma non riesco a smettere di masturbarmi! sento ancora l'orgasmo di prima, ma non mi basta: guarda come godo! mi hai fatto cose che ho solo immaginato in passato, sono una troia e godo! ho provato sensazioni nuove: ho goduto il dolore della frusta, l'umiliazione nel trovarmi in bocca il tuo piscio, ma volevo altre frustate, e ho gustato la piscia che ho ingoiato! Ora ogni nuova esperienza mi fa impazzire. persino il fumo mi eccita! mi sento sexy, quando fumo, come se facessi un bocchino! Giancarlo la guarda: lo so: ora ti eccita qualunque cosa tu faccia: quando ti guardi allo specchio mentre fai un bocchino,o vedi che ti stanno guardando, quando ti piscio in gola, quando vedi porno in tv, quando vedi troie come Niky a letto, quando, come ora, pensi a quello che ti ho fatto e immagini cosa ti farò. Io ho rotto la pentola a pressione nella quale la tua mente era chiusa.Ormai sei pronta alla mia dominazione! SI! dice lei! appena mi tocchi mi aspetto cose sempre più perverse, e voglio subire, dominata da te, tutte le torture che riuscirai ad immaginare!
Milena spegne la sigaretta, smette di carezzarsi e rimane in silenzio per alcuni minuti. poi scruta Giancarlo: ti prego, ora devi aiutarmi! devo trovare un equilibrio dopo tutto quello che mi è successo dal nostro primo incontro, e voglio parlare della situazione senza alcuna remora: posso solo immaginare cosa potrà succedermi sia per la tua dominazione, sia per il club, si copre un pò e dice: ti prego!. Giancarlo è eccitato, quasi ipnotizzato da Milena, ma inizia: tra noi c'è un rapporto che per me è d'amore, per come sei dentro di te, e di sesso estremo, per la tua sessulità ormai senza freni! per quanto riguarda il club esso è composto da un comitato di direzione: il presidente e 4 dirigenti: io sono uno dei 4. la struttura si completa con alcuni dipendenti addetti alla manutenzione degli attrezzi di tortura e delle sale. i soci iscritti sono oltre 100: tutte le persone del club, dirigenti, addetti, soci, sono tutelate dalla più assoluta segretezza, che è la legge base del club. Se qualcuno dovesse trasgredire sarebbe espulso e subirebbe gravi conseguenze, sia pecuniarie che di vita. Devi sapere, su questo punto, che quasi tutti gli iscritti al club sono persone molto potenti, in grado di attuare le ritorsioni che ti ho detto, in maniera dura e, se necessario, violenta.Ti è tutto chiaro? Chiarissimo, dice Milena. Bene, risponde Giancarlo, che prosegue: coloro che vogliono iscriversi devono supe-
Si, risponde Milena. Giancarlo continua: coloro che vogliono iscriversi al club devono superare una prova per dimostrare la loro vera natura, sadica o masochista. La prova consiste in
torture da subire o far subire, esprimendo, senza simulazioni, un reale godimento. Se superano la prova devono giurare fedeltà alle regole. Le principali sono: 1) l'assoluta segretezza
2) mantenere un corretto rapporto con gli altri soci 3) garantire il rispetto della "scala del dolore" concordata col masochista: te ne ho fatto esempio pochi giorni fa. 4) garantire una partecipazione di almeno una volta al mese, alle sedute sadomaso, che si tengono ogni settimana. Ci sono anche altre regole meno importanti che, se vorrai, potrai conoscere diventando socia. Milena è tutta rossa per l'emozione, e chiede: prima parliamo di noi: quando dico e faccio le cose di poco fa, ti faccio schifo? Giancarlo:ma che cavolo dici! Io ho goduto! ti ammiravo per come reagivi: a me piace torturare le donne, ma solo se godono!! e tu godevi facendo impazzire anche me!! Sei la mia donna, signora fuori dal letto, puttana incredibile a letto, per il mio godimento!! Milena lo stringe con tutta la forza, poi lo guarda fisso: ora dimmi qualcosa di più sul club:posso divenire socia? si, dice Giancarlo: io ti presenterò garantendo per te, ma poi dovrai superare la prova sadomaso cui sarai sottoposta, necessaria per accedere all'iscrizione formale ed ai giuramenti che ti ho detto. che ne
dici? lei risponde, dopo quello che mi hai fatto, e se ho capito qualcosa di me stessa.. certo che ho voglia di partecipare al club, ma voglio anche sapere: farò con te e solo con te la prova iniziale, e poi sarà con te che parteciperò alle sedute sadomaso? Questo non posso garantirtelo, dice Giancarlo: il club significa godimento con ogni tipo di piacere, con apertura a tutte le perversioni, e le coppie devono ritenersi libere da ogni vincolo reciproco: è chiaro che, se accetterai, io tenterò sempre di restare con te durante le sedute, ma come ti ho detto, non posso garantirtelo. Milena rimane pensosa, poi chiede: se questa realtà mettesse in crisi il nostro rapporto, potrei uscire dal club? si, risponde Giancarlo, purchè venga da te mantenuto l'obbligo di assoluto riserbo che ti ho detto. Milena si accende una sigaretta, e rimane in silenzio, fumando..Giancarlo la carezza e dice: pensa con calma a quello che ti ho detto, poi riparleremo di tutta la faccenda quando riterrai di essere pronta, in fondo non abbiamo nessuna urgenza, e possiamo continuare così!.
Milena si riscuote dai suoi pensieri: mi sembra ovvio che io dovrei dichiararmi masochista. Scherzi? avrai mica dubbi? dice Giancarlo, non senti quanto godi nella tortura? e poi pensa ai tuoi genitori e alla tua reazione ai colpi che ti infersero, pensa al tuo "8" quando mi hai dato il culo, questo senza ricordare la prova sadomaso sul nostro letto.. .... Milena lo guarda: è così: mi basta pensarci che mi bagno. però, pensandoci bene... mi ha fatto godere anche dominare Lilli e Niky ordinando loro cosa farmi: credo anzi che avrei dovuto dirlo con più cattiveria e dettagli: credo proprio che nel sottoporle ai miei ordini avrei goduto di più!... Beh, dice Giancarlo, guarda che puoi tentare il dominio anche da sottoposta a tortura, come hai fatto con me, chiedendomi torture diverse da quelle cui eri sottoposta. Inoltre ho la sensazione che tu abbia anche tendenza al sadismo lesbico: a te piace la tortura, sia se la subisci sia, forse, se la applichi a una bella donna. Si, dice Milena, penso di essere attirata anche da altre donne: per esempio Niky mi ha subito fatto colpo, dal primo giorno. per quanto riguarda i maschi, devono essere esattamente come te! e come te non ne ho mai incontrati. A proposito, parliamo di te: sei un sadico di alto livello!! si, dice Giancarlo, è così!
Milena lo guarda con passione: tu sarai anche un sadico, ma io so che tu mi hai fatto godere prima di iniziarmi al masochismo: mi hai regalato sensazioni e desideri di ogni tipo di sesso: guardare il mio corpo, goderne la lussuria, dire parole porche che prima avevo vergogna anche a pensare, godere nel farmi vedere nuda mentre scopo, scoprire esibizionismo, piacere lesbico, e tanto ancora: io ora so che, a letto, godi di me, sia con le torture che senza: ora so che mi farai sempre sempre sentire fiera della mia troiaggine. non sei solo sadico: io sento che il tuo piacere si unisce al mio.io soffro e godo con te. Tu non sei il mio torturatore: tu sei il mio maschio, voglio farmi fare di tutto, da te! Giancarlo la fissa: mi è facile fare con te quello che hai detto perchè impazzisco per le tue perversioni, ma ripeto! ti voglio anche per te stessa, come sei, ed intendo anche fuori dal letto! Milena lo bacia poi dice: se entrerò nel club che tipo di sadico troverò? Beh, risponde Giancarlo, sarai comunque tutelata dalla seconda regola del club, e quindi alla peggio godrai di meno che con me!
Milena rimane in silenzio: in verità, dice dopo un po’, io ti chiedo: ma non ti fa male che io faccia di tutto, perché di tutto mi sarà fatto, con altri uomini? Mia cara, replica Giancarlo, io sono sicuro del nostro rapporto: so che godrò guardando quello che ti sarà fatto, pensando che a casa prenderemo il meglio tra le cose che subirai,ottenendo per noi nuovi stimoli al sesso. Devo anche dirti che io, diversamente da te, ho avuto una vita di sesso sfrenato e totalmente libero da ogni limite, tranne sapere che a letto gli unici limiti sono definiti d'accordo col partner, come tu hai detto d'istinto, centrando in pieno la logica del club. Ora non so se vorrò mai cambiare il mio approccio alla vita e al sesso. Hai ragione, dice Milena, ma in realtà sono così dubbiosa perchè.... Perchè cosa?, chiede Giancarlo: perchè sono gelosa di te!!!! Giancarlo sorride: io sono tuo e tu lo sai: qualunque cosa mi farà venire in mente qualche femmina arrapata io te la confesserò nei dettagli e la rifarò con te!! Milena sorride, si accende un'altra sigaretta e conclude: ok, lasciami pensare qualche giorno sul da farsi. ma significa che se non aderirai al club mi lascerai? chiede Giancarlo con apprensione. Milena ride dicendo: e chi ti molla, io ho trovato in te un uomo da amare, ma anche il self ser-
vice del sesso sfrenato: un maschio come te me lo tengo stretto! Vuol dire che se non aderirò aspetterò a casa il tuo ritorno, ogni settimana, per scopare, quando vorrai, aggiungendo, a tutte le torture che mi racconterai, le idee che mi verranno in mente sentendoti. vorrò anche la descrizione dettagliata della femmina che avrai torturato e le sue reazioni, in modo che io possa godere ancora di più. In realtà più parliamo di femmine troie più mi vengono varie ideuzze su quello che potrei fare con una o due femmine, facendomi guardare da te e venendo sotto il tuo sguardo! Mamma mia, ride Giancarlo, non sarà facile in futuro reggere alla tua libidine: a letto con te ci sarà da faticare, anche per un porco come me!.
Milena rimane pensosa, Giancarlo la scruta: "che c'è" C'è che mi chiedo se è per te possibile organizzare una seduta con la mia partecipazione: così potrei valutare le mie reazioni, vedendoti fare di tutto ad altre, consentendo a te di verificare le tue reazioni guardando me con altri uomini. Giancarlo ci pensa un pò: hai ragione! voglio tentare questa strada!
Sono passati sette giorni e Giancarlo rientra in casa trionfante: è fatta! Sarai inserita nella prossima seduta. Sappi che noi abbiamo, nel club, due tipi di seduta sadomaso: il primo tipo prevede che vengano effettuati sadismi e tortura tal quali, mentre il secondo tipo simula storie nelle quali si inserisce la tortura o la dominazione: ad esempio può essere immaginata la cattura di una spia, torturata per strappare segreti, o la camera di tortura di un re medievale, che gode torturando i nemici catturati, eccetera. il secondo tipo di seduta del club può essere estremamente arrapante, se la "sceneggiatura" e gli "attori" sono validi. E io a quale tipo di seduta sono stata associata? chiede Milena ansimando. Alla prima tipologia, risponde Giancarlo, credo che sia meglio per te: potrai affrontare quel che ti sarà fatto senza pensare ad alcuna storia da "recitare". Inoltre, continua soddisfatto, se nella prima seduta
avrai avuto successo, e se vorrai, potrai "provare" anche la seconda seduta! Milena sorride: bene, sono eccitatissima: a quando?. "tra tre giorni, dice Giancarlo.. Milena sospira e chiede: sarai tu….?. No, amore, avevo già chiesto troppo, ma sappi che sarò presente a guardare tutto, e interverrò se vedrò qualcosa che ti farà soffrire al di là del livello concordato, ricorda che vale la regola del livello di dolore, da 1 a 10 che tu concorderai, in base alle descrizioni che ti saranno fatte per ogni numero della scala di dolore. Milena è eccitata: sarò pronta: voglio che tu mi aiuti in questi 3 giorni a dare il meglio di me sia per dare piacere che per godere nuove esperienze da porca!. Ne sono sicuro, dice Giancarlo, ti ho visto in opera con me e so che se problemi avrai, riguarderanno la tua difficoltà nel limitare la tua libidine, che ormai penso sia fuori dal mio controllo e, temo, anche dal tuo.
Dopo tre giorni Giancarlo è in macchina con Milena e la accompagna alla sede del club, insieme a Marco, che è un altro esponente del comitato direttivo. Milena è bendata con una mascherina di piume per garantire che non scopra la localizzazione della sede. Marco scherza con Milena, che lui aveva conosciuto un'ora prima e le dice: se vali la metà del livello descrittoci da Giancarlo, credo che stasera si vedranno scene di sesso anche tra i soci. Milena ride: ma è possibile fare sesso durante la seduta? certo, risponde Marco, ogni socio dispone, a pagamento, di una posizione composta da un letto con paraventi scorrevoli che consentono la privacy e contemporaneamente la visione dello spettacolo a chi è dentro. "quanti saranno gli attori della seduta? chiede Milena. Marco allibisce e guarda Giancarlo: ma non glielo hai detto? Milena sobbalza; cosa? Giancarlo le stringe la mano e le sussurra: non volevo emozionarti ancora di più: sarai sola ad essere torturata, ho dovuto accettare perchè si è sparsa la voce di quanto sei sexy (temo sia colpa di Lilli e Niky) e molti soci hanno voluto che solo tu fossi al proscenio. "Lilli e Niky"? chiede Milena allibita. Si, risponde Giancarlo, sono socie e tu le hai affascinate ed eccitate come non credevo possibile.
Marco sarà il tuo torturatore: ho voluto che lo conoscessi proprio per renderti tutto il più piacevole possibile. Milena sospira: Marco: sono nelle tue mani. "Certo, risponde lui, e ho una gran voglia di farti ricordare bene e con piacere quello che ti farò! Milena si chiede cosa intenda, ma quasi subito dopo arrivano al club. Milena scende dall'auto per ultima, ancora
bendata, e viene condotta all'interno da Giancarlo che, dopo alcuni secondi le toglie la mascherina dicendo: eccoci, siamo nella sala della seduta di oggi. Milena apre gli occhi e vede che si trova in un grande salone, occupato a sinistra da comode sedie e dai lettini con paravento descritti poco prima da Marco. Sulla destra invece c'è un'ampia sala 1/2 metro più alta rispetto ai letti: sopra il palco si vedono varie attrezzature: corde agganciate al soffitto, terminanti in polsiere di cuoio; in corrispondenza, sotto le corde, ganci fissati al pavimento; più a destra si vede un attrezzo in legno, alto quasi tre metri, a forma di una grande x, con ganci alle quattro estremità; vicino c'è una sedia a braccioli, con analoghi ganci alle estremità dei braccioli e delle gambe della sedia stessa; ma l'attrezzo più impressionante è rappresentato da una tavola in legno lunga più di tre metri e larga due, in forte pendenza (circa 60%) che rende visibile agli spettatori chi vi sarà disteso. Alla testa e ai piedi della tavola si vedono due larghi cilindri in legno, fissati alle estremità superiore ed inferiore del tavolo. ogni cilindro è avvitato a due ruote, una a destra e l'altra a sinistra dello stesso. Al girare delle ruote i cilindri ne seguono il movimento tirando quattro corde, due verso l'alto e due verso il basso, pas-
santi in quattro ganci alle estremità del letto. le corde, dopo il passaggio nei ganci, saranno legate a mani e braccia del torturato, rendendo diagonale la trazione. Un'estremità di ogni corda è fissata ai cilindri, mentre l'altra estremità giace sul letto, e termina in una polsiera di cuoio. Oltre l'attrezzatura che Milena guarda impressionata, si vedono, appesi alla parete, altri strumenti di tortura di minori dimensioni: fruste di vario tipo, a strisce di cuoio, frustini, gatti a nove code ed altri. Vicino alle fruste ci sono mollette d'acciaio, rotelle a punte, candele di cera, dildi, plug ed altro ancora. Milena si gira verso Giancarlo: mamma mia! Giancarlo la stringe a sè e le dice: sta tranquilla, vai a preparare la seduta con Marco: gli piace torturare le donne, ma rispetta i limiti stabiliti prima. A quel punto Milena, guardando fissa Marco, dice; "andiamo, voglio sapere le cose che intendi farmi: mi aspetto da te che ti atterrai alla regola della scala del dolore, e che ti fermerai se ti dirò "altola'". sarai corretto? sicuramente, dice Marco, ma tieni presente che ti insulterò e ti dirò cose oscene: in fondo fanno parte del godimento e non fanno male! "su questo sono d'accordo con te, e neanche io ci andrò leggera se mi verrà voglia di insultarti: benissimo, dice Marco, mi farai arrapare di più!
Milena lo guarda, gli si avvicina, gli infila la lingua in bocca, poi gli carezza i pantaloni in corrispondenza del cazzo, apre la patta, glielo prende in mano e inizia a masturbarlo, ma dopo pochi secondi si ferma: "era solo per entrare nel ruolo, e per valutarti"! cosa?dice Marco ridendo. Milena lo guarda ironica :LO SAI!! Marco dice: è vero, sei una bomba di sesso. godrai come meriti! Thank you, ride Milena: ora però andiamo a concordare le cose. Dopo due ore la sala si è quasi riempita di spettatori, e Giancarlo entra nel posto a lui riservato. pochi secondi dopo lo raggiungono Lilli e Niky dicendo: possamo goderci lo spettacolo con te? "Ok, risponde Giancarlo, ma vi dico che non so come reagirò vedendo quello che Marco le farà" Anche per questo siamo venute: tu e Milena ci siete cari! Pochi secondi dopo si sente la voce del socio addetto alla presentazione degli spettacoli: "signori, dice, sta per iniziare la seduta di una nuova possibile socia, che speriamo farà eccitare e godere tutti noi, come voci di corridoio hanno anticipato!" tutti gli spettatori ridono ed applaudono!
Pochi secondi dopo entrano Marco e Milena, completamemte vestiti. Marco indossa pantaloni scuri ed una blusa grigia; Milena ha una camicetta attillata che fa vedere chiaramente i capezzoli, poichè non indossa il reggiseno: i seni impressionano tutti perchè, senza nessun sostegno, sono spendidamente dritti e sodi; alla vita è fasciata da una gonna attillata, che le evidenzia lo spendido culo. Marco, guardandola, esordisce: sei tu la troia di cui si dice tanto bene? Milena lo guarda" io si, ma tu sarai porco abbastanza?" scatenando l'ilarità del pubbico.Marco le va vicino e, senza preavviso, le strappa la camicetta mettendo a nudo i seni, poi glieli schiaffeggia, ed inizia subito dopo a torturarle i capezzoli con i polpastrelli. Milena geme leggermente, e si accorge che sta già eccitandosi, tanto da farle dire a Marco: porco, ora fammi un ditalino! Marco le sorride: ti piacerebbe eh, puttana, ma lo farò quando piacerà a me! bene, replica Milena, ci penso io, e alzandosi la gonna fa vedere a tutti di non portare mutande, e inizia a masturbarsi. Milena si accorge di eccitarsi sempre più, ma Marco le toglie con violenza la mano con cui si toccava il clitoride e le schiaffeggia la fica: obbedisci, troia, o ti farò provare dolori che non pensavi esistessero. Subito dopo la prende
per i capelli e la trascina alla sedia delle torture, le strappa la gonna, le lega mani e piedi ai braccioli e alle gambe della sedia, poi prende due rotelle di acciaio a punte acuminate ed inizia a muoverle sul corpo di Milena: sui capezzoli, sui seni, sul culo, sulle cosce; risalendo da queste ultime alla fica .Si vede subito che Marco sta godendo per i gemiti di Milena, che
è immobilizzata e capisce di essere nelle mani di Marco:questo la eccita e, quando gli vede prendere una frusta con sei lunghe code di cuoio, si sente tutta bagnata tra le cosce. Marco le avvicina la bocca al suo viso, la guarda e, calmo,dice: sei la più grande troia che ho mai torturato: ti accorgi che la fica ti cola tra le cosce? si, risponde Milena, e ne godo alla grande! Marco si sistema la frusta in mano e dice: ed ora cosa vuoi? Milena lo guarda e, sfrontata, gli dice: hai quell'attrezzo in mano? e allora frustami, ma fallo bene fino a farmi soffrire! Marco le lecca le labbra, la bocca, il collo, poi comincia a frustarle i capezzoli, gira dietro la sedia colpendole le spalle e il culo, mentre Milena si muove sulla sedia, quasi a facilitare le frustate, dicendo: porco, lo soffro, ma godo come una troia! dai! voglio di più! cosa? ansima Marco, più frustate replica Milena: dai porco, più forte, più forte, torcendosi tanto da far ballare le sue tette, fino ad avere un lungo gemito seguito dalla frase: godo come una troia: vieni a masturbarmi e senti che roba mi cola tra le cosce. Marco si muove facendo a Milena un ditalino violento che la porta a venire ancora, dicendo:sto sborrando, che meraviglia! a questo punto Marco butta a terra la frusta, si denuda lentamente guardando le cosce
divaricate, poi si prende in mano il cazzo già duro e inizia a menarselo, le schiaffeggia più volte la fica, le tortura i capezzoli torcendoli con forza. Milena grida di dolore, poi lo provoca: godo!. Marco la guarda e le dice, sorridendo: parli troppo, l'unica soluzione è farti fare bocchini in continuazione: prendi il mio cazzo in bocca e lavoratelo, porca, mentre ricomincio a frustarti! La prima frustata è violenta, Milena ha un gemito di dolore, ma inizia a sbocchinare Marco, che continua a frustarle cosce, tette, la fica. poi ricomincia a torcerle i capezzoli. Dopo qualche minuto Marco la guarda e dice: sto per venre, troia: ora ingoia tutto, o continuerò con torture molto più dolorose. Milena continua il pompino, poi sente che Marco sta per sborrare, si prepara a riceverlo e succhia tutta la sborra. dopo avere ingoiato tutto con ingordigia lo guarda e dice: bravo, porco, mi hai fatto godere sia con la tortura che col cazzo! Ho però fatto un errore: non dovevo ingoiare la tua sborra, così, come mi avevi minacciato, avresti continuato le torture! a quel punto il sipario si chiude, tra gli applausi dei soci!
A sipario chiuso, Marco slega Milena e le dice: mamma mia, beato Giancarlo: mi hai fatto morire! Milena risponde: Marco, ti confesso che ho goduto anch'io, ma sappi che mentre ti sbocchinavo, avevo in mente il cazzo di Giancarlo che è e rimane il mio uomo! Ma ora che succede? è finita la seduta o no? Marco la guarda e dice, ironico, non credo proprio!. Milena si mette una vestaglia leggera, poi si avvia verso il letto di Giancarlo ed entra: le appare Giancarlo che guarda i due puttanoni mentre si masturbano a vicenda. Quando lui vede Milena la bacia a lungo e quasi si giustifica: Lilli e Niky erano pronte a qualunque cosa, ma preferiscono farlo con te. io da parte mia ero troppo teso e preoccupato che tutto procedesse bene e guardavo la seduta: non le ho neanche toccate! tra un mugolio di piacere e l'altro le due zoccole dicono: è vero: non ci ha fatto niente: ma che stregoneria gli hai lanciato addosso?
comunque anche noi preferivamo aspettarti: ci piace troppo farlo anche con te! Milena ride e subito si rivolge a Giancarlo: come è andata? lui la guarda ridendo: come vuoi che sia andata? Hai fatto arrapare pure gente di ottant'anni!" ma ora, chiede Milena:che succede? " vi faranno fare una seconda fase! dice Giancarlo: tu te la senti? Milena ridacchia: più porcate faccio, più m'arrapo, anche se vorrei tanto farle con te!!! Ma hai avuto molto dolore? chiede Giancarlo; la sua donna lo guarda: mi spaventa dirlo, ma più soffrivo, più godevo! Giancarlo la guarda e dice: allora darò la tua disponibilità per la seconda fase, d'accordo? Sarò onesta: ne ho una tale voglia che .... toccami tra le cosce! Giancarlo esegue, poi si lecca le dita con cui le aveva toccato la fica, e ridendo dice: vado a dire che sei pronta!
dopo mezz'ora il sipario si riapre ed inizia la seconda fase, con Milena completamente nuda e legata alle corde che scendono dal soffitto e con e i piedi legati ai ganci a terra: ha braccia e gambe tese a destra e a sinistra: il suo corpo nudo è oscenamente divaricato in posizione di una grande X . Milena è sola, ed approfitta per dire: cosa mi farà quel porco? io ho sempre più voglia!! Gli spettatori ridono ed applaudono. si sente addirittura qualche grido da stadio: forza maiala, facci godere!! Dopo qualche secondo arriva Marco, anche lui nudo e con il cazzo già duro; guarda Milena: ho una gran voglia di farti urlare! E allora torturami, replica Milena: ne ho una gran voglia anch'io! Marco si avvicina al muro e torna con in mano due morsetti d'acciaio legati da una cordicella, si avvicina ai seni di Milena e le chiede: li conosci? li ho già visti in vari porno, ma ora finalmente li assaggerò! Marco inizia ad avvita-
re un morsetto al capezzolo destro di Milena, che rantola un AAAH di godimento e di dolore. Poi Marco passa all'altro capezzolo ottenendo un altro AAAH . Milena ordina: fammi un ditalino! Marco la guarda le lecca i due capezzoli torturati dalle mollette, poi tira la corda delle mollette facendo sollevare i due capezzoli e provocando un terzo AAAH a Milena, che si inarca guardando prima verso l'alto e poi il suo corpo. poi dice: ti ho detto di farmi un ditalino e aggiunge: sono tutta bagnata. Marco abbassa la mano destra, le penetra la fica e dice.: eh si, ti piace proprio, ma il ditalino te lo faccio quando voglio io, non tu, troia! poi le dà uno schiaffo forte sulla fica, Milena grida un AAH più forte dei precedenti. Marco si allontana e torna con una candela: la accende e aspetta che dalla candela coli cera bollente: intanto continua a tirare i morsetti d'acciaio.Milena mugola e china in avanti la testa per godere la
visione dei capezzoli che le vengono torturati. Poi alza la testa e guarda Marco. gli dice una sola parola: porco!, cui segue un AAH, di piacere e di dolore. Marco, senza parlare, inizia a versare la cera bollente sui capezzoli di Milena, poi sulle areole, sulle braccia, sullo stomaco, ottenendo altri mugolii. Ti fa male eh porca, le dice, Milena rialza la testa che aveva abbassato per guardarsi il corpo torturato e gli risponde: si mi fa male, sento che mi torturi in tutti i modi e che passerai ad altre torture, e quindi.. GODO! non si sente, nel club, volare una mosca. Marco si allontana da Milena e torna con in mano una frusta a 9 strisce di cuoio ed un grosso plug: guardando Milena negli occhi inizia a frustarla sui capezzoli e sugli altri arti, mentre con il plug le penetra lentamente il culo. Poi inizia a roteare il plug ,tirandolo fin quasi ad uscire per poi reinfilarglielo dentro senza rallentare il movimento.Con la mano libera continua a frustarla. Milena ad ogni colpo si inarca, poi abbassa lo sguardo vede il suo corpo nudo colpito dalla frusta ed inculato del plug; gode nel vedersi! emette gemiti di dolore,
poi, ancora ed ancora, il suo mugolio: AAAH! Marco continua a frustarla, e le spinge ancora di più il plug nel culo. Milena si inarca, si guarda godendo la visione del suo corpo torturato
gira di nuovo il volto verso l'alto: ha gli occhi chiusi, li riapre per guardarsi di nuovo, mugola ancora per il piacere che prova vedendosi . La tensione nella sala è incredibile.Dopo quasi mezz'ora della tortura cui è sottoposta, Milena si accascia rimanendo appesa alle corde. Marco, preoccupato, si accosta a lei e a bassa voce per non farsi sentire dagli spettatori, le chiede: come stai? sei mica svenuta?, Milena alza la testa e a bassa voce risponde, no, sto per venire, sono sempre più bagnata: continua a torturarmi! io sono così arrapata che se non mi fai venire....! Marco si allontana, si prende il cazzo in mano, e dice: Porca, ora ti sfondo fica e culo! poi la stringe alla vita: lei è legata ed il suo corpo teso dalle corde,lui la solleva tirando le corde verso di sè, porta la sua fica all'altezza del suo cazzo, gliela allarga e la penetra infilandole dentro tutto il cazzo, fino ai coglioni, le spinge ancora di più il plug nel
culo, poi inizia a muovere il cazzo ed il plug dentro di lei, prima piano poi sempre più violentemente, dicendo: adesso godo io, troia: te li senti tutti dentro? ooh si, geme Milena, continua, continua, più forte, spaccami tutto, torturami! Marco arrapa ancora di più e sborra. poi le dice: ma non ti basta mai: sei una puttana troia insaziabile, e inizia a sfilarle il plug dal culo. Lentamente il sipario si chiude tra gli applausi dei presenti. Appena il sipario è tutto chiuso, Marco inizia a slegare Milena e le dice: sei una gran troia!! Milena è stressata dal dolore, riesce a parlare a stento: "ma... il grosso attrezzo? non si usa"? Marco ride: quella è la tavola di tortura e viene usata per le grandi occasioni.Le corde di quell'attrezzo sono pazialmente elasticizzate altimenti sarebbe pericolosissimo: i veri attrezzi medievali con i quali si applicava quella tortura erano utilzzati con corde non elastiche: potevano strappare arti ed ucci-uccidere i torturati. Anche con corde parzial-
gli arti ed uccidere il torturato! Anche con questo tipo di corde rese lievemente elastiche è un attrezzo di cui pochi sopportano il dolore che può procurare! Milena guarda l'attrezzo e sussurra, ancora ansimando per le torture fisiche e sessuali appena subite: ho una gran voglia di subire questa tortura. Marco la scruta: sei una masochista insaziabile!!
La sera di due giorni dopo, Milena e Giancarlo sono a casa in totale relax. Entrambi, rilassati, fumano scambiandosi ogni tanto battute su quello che succede al lavoro, o su notizie del giorno, finchè Milena scivola vicino a Giancarlo, lo bacia a lungo, e dice: cosa pensi di quello che è successo due giorni fa? Giancarlo la carezza dicendo: ma ne abbiamo parlato parecchio! Si, risponde MIlena, ma vorrei ora da te una valutazione più fredda e meno travolta dalle sensazioni dei primi momenti. Facciamo così: io ti cito l'argomento e tu mi dai subito la risposta che ti viene in testa ok? Ok risponde Giancarlo. Milena: Allora: numero 1: ti sono sembrata troppo porca? Giancarlo:no, non possiamo limitare la nostra sessualità; Milena: numero 2: ti ha dato fastidio quello che mi ha fatto Marco? Giancarlo: no...ma poi indugia e aggiunge: non posso annullare le regole del club da solo. Milena: allora un pò ti ha dato fastidio! Giancarlo: beh, certo vedere la mia donna fare cose che non aveva fatto neanche con me... Milena sorride, ironica: quindi sei un pò geloso! Se proprio vuoi saperlo: ebbene SI!, Ti ho fatto diventare la femmina più porca, puttana, troia del mondo e ora mi incazzo a vedere altri che scoprono i nuovi limiti della tua sessualità! Milena risponde subito:
finalmente! erano due giorni che questo discorso aleggiava tra noi! Ora finalmente, visto che ne parliamo sul serio, sappi che se e quando vedrò te torturare o dominare altre donne, già so che sentirò le stesse cose che mi hai appena confessato!! Giancarlo le carezza i seni e dice: e allora? "Io credo, risponde Milena, che dovremmo partecipare alla prossima seduta sadomaso: questo ci consentirà di vederci l'un l'altra, poichè la prossima seduta, se ho ben capito, vedrà in scena vari "attori"! E' così, dice Giancarlo. "bene, conclude Milena: a quel punto saprò, e tu saprai di nuovo, cosa sentiremo vedendoci fare di tutto con altri, e solo dopo potremo decidere! Giancarlo annuisce e, mentre Milena si accende, in silenzio, una sigaretta, le dice: certo che ormai sembri tu la padrona tra di noi! Milena ride: ma dai!!!
Dopo due giorni Giancarlo porta le notizie che Milena attendeva con ansia: ci siamo! Tra tre giorni ci sarà la seduta sadomaso: rappresenterà le torture inflitte da un ipotetico dittatore alle donne dei suoi oppositori, in scena ci saranno: il dittatore,quattro donne, due torturatori, oltre gli addetti: tu sei invitata ad esibirti dopo il successo dell'altro spettacolo. Milena, eccitata, chiede: e i torturatori? chi saranno? Io sarò uno, risponde Giancarlo, l'altro sarà il dittatore: Franco o Marco. Ma allora sarai tu.... chiede Milena eccitata! No, replica Giancarlo: tutti sanno del nostro rapporto e non sono gradite scene rappresentate da amanti. Inoltre tu stessa vuoi verificare le nostre reazioni al sesso sadomaso fatto da noi con altri o altre. Hai ragione, conviene Milena... ma la sceneggiatura? Giancarlo le dà un plico a lei indirizzato: eccola qua; hai due giorni per prepararti: Milena apre il plico e comincia a leggere
Dopo un quarto d'ora alza lo sguardo dalla sceneggiatura e dice, con voce roca per l'eccitazione: l'autore è un grandissimo porco, ha fantasie sessuali, che anche per noi femmine non sono facili da raggiungere!!! Ma chi è?? Giancarlo sorride sornione: "io"! Milena fa un salto: merito una punizione!! dovevo capirlo subito: solo tu raggiungi quei livelli! Giancarlo le sorride: beh, ora andiamo a cena, e per la punizione vedremo subito dopo!!
Dopo tre giorni Giancarlo è di nuovo in macchina con Milena: la accompagna alla sede del club:,con loro due c'è Marco, ed inoltre anche l'altro attore maschio: Franco. Milena è bendata come la volta precedente. Una volta arrivata Milena va nel suo camerino di teatro e si cambia mettendosi tanga e calze autoreggenti, poi passa al trucco e si avvia alla sala nella quale è già stata, pochi giorni prima. Il sipario è ancora chiuso: Milena si guarda intorno: in scena ci sono Giancarlo, nella parte di un torturatore, Franco, nella parte del dittatore, e tre donne: Milena non ne conosce due, mentre riconosce la terza: è Niky, che la saluta con un bacio nel quale avvolge, con la sua,la lingua di Milena! Ci sono inoltre due addetti al tavolo di tortura, che devono azionare le ruote e le corde agli ordini del dittatore. Milena guarda la scena e con un brivido pensa che il copione prevede che lei sia la vittima del tavolo di tortura, nel personaggio dell'amante del capo della rivolta. Nota anche che la sedia della tortura è stata modificata: ora al centro della sedia si vede un dildo. Milena ha un brivido di emo-
zione e di paura: le dimensioni del dildo, come lunghezza e come diametro, sono molto superiori a quelle di tutti i cazzi che lei ha già "assaggiato"! Gli "attori" vanno dietro le quinte, poi si apre il sipario: i protagonisti entrano tutti in scena: le donne sono seminude. Franco dice agli addetti: vedo che avete cominciato a divertirvi con le troie: denudatele completamente, poi inizierò subito le torturarle se non avrò le risposte che voglio! l'ordine viene immediatamente eseguito: le quattro splendide femmine sono ora completamente nude!
Dopo alcuni secondi di pesante silenzio Franco guarda le donne: rivelate subito dove sono fuggiti quei vigliacchi dei vostri amanti, altrimenti vi sottoporrò a tutte le torture e a tutte le sevizie di sesso che mi verranno in mente! già sapete che sono un porco pervertito, quindi..! Nessuna donna risponde. Franco, rivolto agli addetti e a Marco, bene! speravo che nessuna avrebbe risposto: a te, Milena, amante del vostro capo, darò il benvenuto più tardi, facendoti sedere, al momento giusto, sulla sedia della tortura: potrai godere guardando le tue amiche torturate e violentate! poi ordina: legate le altre tre troie agli attrezzi di tortura..Subito l'ordine viene eseguito: le altre due femmine, estremamente sexy, vengono legate a braccia e cosce divaricate, alle corde pendenti dal soffitto, Niky all'attrezzo di legno a croce. Iniziano subito le torture! Giancarlo si avvicina a Niky, le torce i capezzoli, le infila tre dita nella fica, muovendole con grande sensualità: le sta facendo un ditalino che presto diventa una tremenda tortura di sesso: Infatti Giancarlo porta Niky quasi all'orgasmo, poi si ferma
facendola impazzire per l'arrapamento che ormai la travolge. Niky, inoltre, come le altre due femmine, viene frustata e torturata dagli addetti, con i morsetti d'acciaio, cera bollente che viene fatta cadere sia sui capezzoli che sul resto dei loro corpi, causando gemiti di dolore.Il dittatore fa trascinare Milena alla sedia della tortura e grida agli addetti:" fatela sedere come ben sapete"! Milena viene sollevata: il centro del suo culo è posto in posizione perfettamente allineata col dildo. Viene lentamente abbassata: dopo pochi attimi sente una penetrazione atroce; prova un dolore lancinante e sempre crescente .Quando il dittatore vede che Milena è sotto tortura anale, le si avvicina e la frusta, poi le tortura i capezzoli con le rotelle d'acciaio a punta, le schiaffeggia la fica, le strizza i seni con voluttà. Le guarda con piacere sadico il culo ormai quasi completamente penetrato dal dildo. Milena subisce dolori insopportabili e vede il godimento nel viso del suo torturatore. si sente schiava: non può reagire, emette urla di puro dolore! muove il culo tentando di spostare il suo ano verso una posizione meno dolorosa, ma invano! tenta di trovare in sè la forza per reagire, ma non ce la fà! le urla che lei emette fanno godere Franco che la guarda torcersi e ride..... poi, ecco!
Milena riesce a pensare al tremendo dolore della prima inculata subita da Giancarlo, per il terribile colpo che la aveva sverginata, poi pensa a come la sua natura masochista l'aveva aiutata a far crescere lentamente il piacere nel suo corpo! continua a richiamare alla sua mente quei momenti mentre prosegue la tortura, e guarda le altre tre femmine, seviziate con morsetti d'acciaio, cera bollente, frustate alla fica, sui seni, sulle cosce, sul culo. Milena subisce le stesse torture e ad esse si aggiunge la tortura anale: ciò malgrado comincia a provare piacere: guarda le tre femmine, sente i loro urli di dolore. Lei invece comincia a gradire il dolore al culo, nel quale il dildo è penetrato interamente: si aiuta col ricordo del piacere finale raggiunto durante il suo sverginamento! Continua a guardare le tre donne e gode per le loro sofferenze! questa sensazione la colpisce. pensa "ma allora sono anche una sadica lesbica!" lascia liberi gli istinti che si manifestano nel suo corpo, guarda con un arrapamento crescente le altre torturate e,dopo venti minuti.... esplode in un orgasmo! poi provoca il dittatore: sei un pervertito, ma non mi stai domando! poi guarda in basso, gode la visione del suo corpo e pensando al suo culo, "vede" nella sua mente il dildo che glielo sta
massacrando, ma ansima e mugola il suo gemito di dolore/piacere che è ormai conosciuto ed amato dai soci presenti. Il dittatore sente che la sua torturata non ha ceduto alla sua dominazione, si sente umiliato da Milena, le va vicino, la schiaffeggia più volte, le torce i seni con rabbia, le tira con forza le grandi labbra, poi le mette il cazzo in bocca gridando: succhia, troia! Milena inizia a succhiare con tale godimento da fare sborrare quasi subito Franco. Milena ingoia lo sperma senza aspettare alcun ordine che glielo imponga!!
Gli spettatori, anzi quegli spettatori che non stanno masturbandosi o scopando, prorompono in una ovazione fantastica gridando a Franco, nella sua veste di dittatore: mettila sul tavolo!! Franco si riprende subito dal bocchino di Milena, e, rientrando nella parte, ordina agli addetti: alzate dal dildo e slegate questa bocchinara, poi legatela al tavolo di tortura, vedremo se mi dirà dove sono tutti i fuggitivi! Poi aggiunge, a Giancarlo ed agli altri addetti: voi continuate, con le altre tre! Dopo poco sulla scena si vedono le tre femmine legate alle corde, gemere per le torture che subiscono. Milena è legata sul tavolo ma la ruota non è stata ancora girata: ha braccia e cosce divaricate, legate alle polsiere di cuoio poste alla fine delle corde. Il dittatore le si avvicina, le schiaffeggia con violenza la fica, strappandole gemiti e mugolii di sofferenza, poi le lecca e le morde i capezzoli, la colpisce con un frustino a corde di cuoio. Dopo altre sevizie, si rivolge a Milena con una sola parola: PARLA! Milena, eccitata, lo guarda ironica e risponde:di che, del tempo che fa'? il dittatore le torce i capezzoli e, rivolgendosi agli addetti, ordina: date a questa troia due giri di ruota! gli addetti eseguono: Milena inarca il suo corpo urlando! subisce la trazione che le divarica braccia e
gambe sottoponendo tutti i suoi arti ad una tortura tremenda.. La fica sembra quasi spaccata, le braccia tirate verso l'alto, i seni stressati dalla tensione dei muscoli, le cosce allargate oltremisura. Milena emette un lungo lamento di dolore, guarda il suo corpo, poi il torturatore, e riesce, ansimando, a dire: porco, credi che cederò alle tue torture? non ti sarà facile. Il dittatore le si accosta e la lecca all'interno delle ascelle, dicendole: stai sudando eh? è bello leccarti il sudore causato dalle mie torture: succhio il tuo dolore e ne godo, Milena, a quelle parole, sente una sensazione nuova ed improvvisa, sente sbrodolare la sua fica, e risponde: porco, adesso vai avanti!! appena dette quelle parole pensa, stupita: sono pazza? sto dicendogli di andare avanti! possibile?:mi piace quel che mi sta facendo! e ancora lo provoca: torturami ancora e leccami dove ti faccio più arrapare! Il dittatore comincia a frustarle le grandi labbra e i capezzoli, facendola gemere, poi si rivolge agli addetti e ordina: un altro giro di ruota! Alla nuova trazione si sente il cigolio delle ruote e delle corde, poi esplode l'urlo di Milena che grida e si torce tutta, gemendo ed ansimando! dopo quasi un minuto riesce a dire, con voce roca per il dolore: leccami il sudore dovunque lo trovi, stronzo!
Franco è sempre più furioso, non deve recitare: lecca Milena dovunque veda il sudore causato dalla sofferenza: nei seni, sui capezzoli, nella fica, nelle ascelle, sulle cosce, la frusta negli stessi posti che aveva appena leccato.Poi prende un grosso plug e lo infila con violenza sadica nel culo di Milena. Dopo venti minuti Lei grida di piacere e di dolore, emette il suo AAAH , ed eiacula un liquido denso di godimento e di dolore. Franco continua a sfondarle il culo col plug, col cazzo la scopa fino a sborrarle in faccia e sui seni. Milena, pur soffrendo riesce ad ordinargli: succhia la sborra, porco, sia la tua che la mia!. Franco, senza capirlo,le obbedisce,le succhia la fica e le spalma la sborra sulle labbra, Milena ci passa la lingua ingoiando tutto! Poi la tortura prosegue: Franco la penetra di nuovo con il plug, continua con rabbia le altre torture: le stringe i morsetti sui capezzoli, le passa con violenza le rotelle a punta sulle areole, sul ventre, sul culo, le fa colare la cera bollente sulla fica, sui capezzoli e le altre parti del suo corpo sottoposte alla tortura! Milena emette un nuovo urlo, poi si rivolge a Franco: mi stai sottoponendo a torture immonde ma io non parlerò! puoi continuare per ore, ma non hai nessuna speranza di farmi cedere! continua a frustarmi, a infilarmi
attrezzi nel culo, libera tutte le tue perversioni e il tuo sadismo: urlerò di dolore, mi torcero sul tavolo ma poi riuscirò sempre a unire al dolore delle tue torture il mio godimento e continuerò ad avere orgasmi di piacere, porco schifoso! Il dittatore la guarda, le dà una violentissima frustata sui capezzoli che strappano un altro urlo a Milena, poi siede sul tavolo ed inizia a farle un ditalino. Milena gemendo di piacere gli chiede, cosa fai, porco? Franco non risponde ma continua a masturbarla facendole succhiare le dita bagnate dopo avergliele infilate nella fica, con l'altra mano le carezza i seni e i capezzoli. Milena lo guarda stupita e gli chiede, ironica:hai inventato tortura piacevole? lui si alza in piedi e dice: ti sto riconoscendo la vittoria e ti premio! sei troppo puttana per sottometterti, qualunque tortura io possa inventare! In realtà Franco ha capito che sta superando ogni limite e che rischia di sputtanarsi all'interno del club: si inchina al pubblico dicendo: questa femmina è una bomba del sesso, mi congratulo con lei e vi invito ad applaudire la sua incredibile libidine! I soci del club, in piedi, iniziano un applauso che termina solo quando Milena esce di scena, sostenuta da Giancarlo e Niky, con in mano come trofeo il dildo della tortura sulla sedia!!
Dopo cinque giorni.
Sono passati cinque giorni: Milena è rimasta per due giorni a casa: le conseguenze delle torture subite la hanno debilitata, ma ormai si è completamente ripresa. Sono le 8 di sera e vicino a lei, sul divano, c'è Giancarlo. I due padroni di casa hanno due ospiti, invitate a cena. Si tratta di Niky e di Lilli, che dopo la seduta al club sono state molto vicine a Milena. Il dialogo tra i quattro è scherzoso, le prese in giro frizzanti: ad esempio Niky dice a Milena: certo che ti ha fatto un culo così, riferendosi a Franco! e poi ride, seguita dagli altri nella sua allegria. Dopo qualche altra battuta vanno a tavola per godersi una cena take away, ordinata ad un ristorante vicino. Dopo la cena e qualche liquore, Giancarlo invita tutti a sedere sui divani e parla con aria molto seria: ho desiderato questo incontro per ringraziare voi due, dice rivolgendosi a Niky e Lilli, ma anche perchè credo sia necessario parlare di quanto avvenuto 5 giorni fa.: vi confesso che sono uscito da quella riunione del club incazzato,con molti dubbi, con non poche preoccupazioni. Sia Milena che le due ospiti sono attentissime.Giancarlo prosegue: Milena ed io abbiamo voluto partecipare all'ultima seduta sadomaso per verificare i nostri desideri, i nostri istinti sessuali ma sopratutto la tenuta del
nostro rapporto in presenza di tutte le perversioni sessuali che accettiamo e perseguiamo . Il silenzio è teso, e Milena ritiene di intervenire: poichè sono stata al centro di quella seduta voglio subito dire la mia; In quella riunione ho sofferto molto, ma ho anche goduto il mio masochismo a livelli tali da sollecitare torture che a freddo non avrei, forse, accettato. Ma voglio aggiungere che questo è un problema risolvibile perchè riguarda solo me e so che potrò in futuro essere in grado di godere, ma sapendo controllare meglio la mia libidine e senza creare preoccupazioni a nessuno: nel dirlo, Milena guarda Giancarlo, poi prosegue: voglio però affrontare il vero problema che credo ci riguardi: io sono sicura che Giancarlo ed io abbiamo sofferto sia per gelosia che per amore..Chiaramo bene quest punto: Io, seduta sulla sedia della tortura, univo al mio dolore una strana sensazione di godimento sadico e di gelosia nel vedere te, Giancarlo, torturare e fare godere Niky. Penso anche che tu, Giancarlo, abbia goduto nel vedere le torture cui ero sottoposta,ma ti sia sentito geloso nel vedere quanto godevo mentre Franco mi faceva di tutto, e preoccupato e incazzato perchè quello stronzo stava andando oltre ogni limite, e questo rischio va evitato nel futuro! per quanto ri-
guarda voi due, dice rivolgendosi a Niky e Lilli siete coinvolte i questi giochi di sesso e di perversione, sia nel rapporto tra di voi, che nei rapporti con me e Giancarlo.
Milena di nuovo gira lo sguardo verso i presenti: avevo da giorni questi pensieri, e li ho voluti esprimere per aiutare tutti noi a trovare la soluzione migliore, che ci consenta di continuare a provare tutti i piaceri che ci fanno godere senza rovinare i nostri rapporti. Milena si gira verso Giancarlo: tu che ne dici?. "Hai ragione", dice Giancarlo: hai centrato perfettamente il problema, almeno il mio! "anche il nostro, gridano insieme Niky e Lilli! tutti ridono per l'urlo,scaricando un pò la tensione che Milena ha creato in tutti. Per uno o due minuti tutti tacciono, poi Giancarlo dice a voce bassa: io ho, forse, una soluzione. Le tre donne si girano speranzose verso Giancarlo: che soluzione? dicono all'unisono. Giancarlo, inizia: Analizziamo ognuno di noi per risolvere il problema. Comincerò con me: Io sono un sadico, godo nel torturare e sottomettere le donne, ed ho trovato in Milena una donna unica,sensibile, intelligente, ma anche una porca pronta a tutte le perversioni e le torture per godere. Il problema è che io la amo come donna, oltre che come troia masochista. Poi vieni tu, Milena: sei esplosa in tutta la tua libidine dopo anni di grande depressione e di autocontrollo assurdo. Questa esplosione di sessualità ti fa volere di tutto: il masochismo oltre ogni limite, voglie
lesbiche verso altre donne, voglie legate con il fatto che hai anche, nei loro confronti, un istinto sadico che vuoi valutare: parlo del tuo rapporto con Niky: credo che in questo momento stai già immaginando ad avere lei sul letto di tortura mentre tu dai il primo giro alla ruota! Milena arrossisce, e guarda Niky leccandosi lentamente le labbra. Giancarlo la guarda e, sornione, dice: come volevasi dimostrare, tra i sorrisi di tutti. Ora tocca a te, Niky: tu sei chiaramente una masochista con evidenti tendenze lesbiche, di base sei una grande troia, alla ricerca di nuove perversioni. Tutti tacciono, Niky sorride ed annuisce in silenzio. Dopo qualche istante Giancarlo si volge verso Lilli: ed ora tocca a te, mia cara: da quello che ho visto in tanti mesi di sedute al club tu trattieni molto te stessa: io credo che i tuoi istinti siano incredibili e che tu ti "nasconda" un pò: sei, in piccolo, come la Milena dei nostri primi imcontri. Di sicuro sei lesbica, e in prima analisi sei masochista, ma penso che tu forse vorresti dominare e forse torturare sia Niky che Milena se ti lasciassi andare!! In sintesi sei come il giocatore Jolly delle squadre di calcio! Lilli sobbalza come se fosse stata denudata con violenza, ma poi arrossendo annuìsce.
"Accidenti, esclama Milena: come ti ho detto il primo giorno: tu entri nella testa, oltre che nel corpo delle donne! Ora però che facciamo, date le premesse? Giancarlo ripete, a voce bassa: "io ho, forse, una soluzione" le tre donne lo guardano attente: quale soluzione? La risposta è scioccante: e se noi tre uscissimo dal club? dice guardando Niky e Lilli. Ma cosa dici?, rispondono tutte e tre le donne, a noi piacciono le perversioni offerte dal club! Giancarlo, sempre calmo, risponde: e chi ha detto che dovremo rinunciarvi? Tutte e tre esplodono: "e come"?. Giancarlo sorride e lentamente dice: Vi propongo di aprire noi un club solo per noi quattro nel quale goderci tutto quello che di sesso ci viene in mente, ma sicuri che non andremo mai fuori dai limiti! poi aggiunge: io ho ereditato un ampio locale in zona isolata: con non molti soldi potrebbe essere perfettamente attrezzato con zone dove fare sesso estremo di gruppo, e una camera di tortura con attrezzature sadomaso in grado di soddisfare.... e qui guarda Milena, persino te! Le donne si eccitano all'idea, e cominciano a discutere con Giancarlo sulle cose da fare per arrivare a quella soluzione.
!
Sono passati due mesi quando Giancarlo, seguito da Milena, Niky e Lilli, entra nel locale completamente ristrutturato ed attrezzato. I lavori sono stati fatti da Giancarlo con una ditta di sua totale fiducia che gli ha garantito la più totale segretezza: nessuno potrà sapere di quel luogo e delle attività che vi saranno svolte. L'atmosfera è eccitata, e le tre donne sembrano incapaci di trattenere le loro voglie, dopo due mesi di sesso fatto senza poter avvalersi degli spazi e degli attezzi garantiti nel passato dal club, da cui si sono dimessi tutti firmando un impegno di segretezza con mantenimento delle clausole del club. Appena entrati, Giancarlo fa da guida: accompagna le donne nelle varie zone:il primo locale è costituito da un ampio ambiente destinato al sesso di gruppo ed estremo: ci sono un ampio letto per due persone ed un altro sufficiente ad ospitarne fino a quattro. Vicino ai letti sono posizionate specchiere che consentono ad ogni partecipante di vedere anche quello che gli altri stanno facendo. Analogo servizio viene fornito dagli specchi incollati al soffitto. In una stanza vicina alla prima si trovano mensole a muro fornite di tutti i numerosi attrezzi di godimento e di tortura: mollette e cordicelle d'acciaio, candele,rotelle d'acciaio a punte, dildi e plug di ogni dimensione,
pinze e tenaglie (di legno e non d'acciaio per evitare pericoli al torturato), molte fruste dei tipi più vari, da quelle "leggere" ai gatti a nove code. c'è una sybian per consentire a una delle tre donne di assistere allo spettacolo degli altri tre facendosi masturbare dalla macchina che porta la fica in orbita. L'ultimo locale è di grandi dimensioni: circa 10x10 metri ed è destinato alle torture più "impegnative": tre attrezzi di legno a forma di croce con polsiere alle quattro estremità, cui saranno legati i torturati: i corpi potranno essere legati anche da corde legate a un gancio nal centro della X allo scopo di legare anche il tronco dei torturati bloccandolo contro le croci e quindi senza possibilità di muoversi per sfuggire alle sevizie e alle torture destinate alla parte centrale del corpo. L'attenzione di tutti è però rivolta all'ultimo attrezzo: si tratta di una copia del tavolo di tortura, di dimensioni minori rispetto a quello ben noto a Milena, in quanto non è stato necessario dotarlo della pendenza, necessaria nel vecchio club per fare vedere agli spettatori lo spettacolo dato dalle sofferenze dei torturati. mentre qui gli spettatori possono sedere vicino al tavolo, in comodi divani.
ed
L'attrezzo è stato modificato ponendo in alto la ruota principale, mentre in basso ci sono due ruote di misure minori, una a destra e l'altra a sinistra: questa modifica consentirà al torturatore la possibilità di divaricare le gambe del torturato ancora più di quanto era possibile con l'attrezzo del vecchio club. Le tre donne sono affascinate dal nuovo tavolo di tortura; Milena in particolare inizia ad ansimare pensando a quello che aveva subito sul vecchio attrezzo! Niky e Lilli sono immobili e si guardano intorno con eccitazione . Milena, Niky e Lilli si girano verso Giancarlo e gli si avvicinano. Milena lo guarda fissa negli occhi e mormora: grazie! è tutto favoloso! Poi si gira verso le altre due e indicando Giancarlo dice: vorrei ringraziarlo a modo mio, ma so bene gli accordi che abbiamo preso per il nuovo nostro club: quando siamo qui nessuno di noi quattro è proprietà privata di un altro! quindi non esigo alcuna esclusiva, neanche su questo maschio favoloso, anche perchè so che a casa potremo sempre fare di tutto! Niky e Lilli la guardano con invidia, mentre Giancarlo, serio, risponde: non so se sono favoloso, ma di sicuro non mi farò mai soggiogare dalla perversione facendovi subire troppo con la tortura, come è successo a Franco. Poi bacia Milena, che.
lo stringe a sè, poi sorride: non è tutta di Franco, la colpa, devo confessare che a un certo punto non capivo più niente e volevo dominare quel porco con la mia libidine, ed ho esagerato! Niky ride e le dice: ma davvero ??? non dirmi che eri arrapata: non si capiva proprio!!, Tutti ridono a crepapelle, poi si calmano e Milena chiede, ed ora? facciamo una bella inaugurazione? Giancarlo sorride: sono d'accordo, ma vorrei ricordare gli accordi che abbiamo preso prima di iniziare i lavori: la scelta di cosa fare,e con chi farlo viene lasciata per la prima volta a chi avrà estratto la carta più alta da quel mazzo di carte. In seguito ci atterremo all'ordine alfabetico dei nostri nomi. Giancarlo dà una carta ad ognuno.La carta più alta tocca..... a Lilli! Tutti si guardano, sconcertarti, poi Giancarlo si rivolge a Lilli: cosa decidi? Lilli tace per alcuni secondi, poi lentamente scandisce, voglio le altre femmine con me mentre tu, Giancarlo, sarai l'addetto agli attrezzi di tortura!!. poi aggiunge: qualche mese fa tu, Giancarlo, avevi individuato molte cose di me. Ora io voglio scoprirle tutte! poi li guarda e, con voce roca per l'eccitazione, sussurra: Adesso voglio voi tre completamente nudi, SUBITO!, lei inizia a spogliarsi, guardando le zone del suo corpo che sta denudando.si carezza
i capezzoli, poi la fica. Guarda quello che si sta facendo, ansima, si torce i seni, ansima con eccitazione crescente.Gli altri tre sono ormai nudi, e guardano Lilli, in attesa di ordini.
Bene, dice Lilli, ora tu, Niky, sparati un ditalino mentre lecchi la fica di Milena. Tu, Milena, torturati i capezzoli con una mano. con l'altra infilati le dita nel culo, cominciando con due dita, poi con tre: ti smanetterai così finchè non ti darò nuovi ordini!. Subito dopo, Lilli si siede sul divano e ordina a Giancarlo: tu, finchè non mi servirai alla tortura, vieni qui e siediti vicino a me. Giancarlo si siede guardandola, ha già il cazzo duro!. Lilli gli ordina: ora anche io, come Niky, mi farò un ditalino: tu guarda bene come arrapo e fatti una sega! Milena è in orbita sia per quello che si sta facendo, sia per quello che vede e sente, e dice a Lilli: cazzo, ti eri nascosta finora!. Lilli la guarda e dice: zitta, troia, e continua con le dita in culo: voglio sentirti gemere per il dolore!. Milena eccitandosi ancor di più, continua a smanettarsi il culo e con l'altra mano si strizza i capezzoli, gemendo, ma senza parlare! Dopo dieci minuti Lilli prende in mano il cazzo di Giancarlo, lo spompina per alcuni minuti, poi gli dice: non puoi sborrare ancora, vai agli attrezzi di tortura. Al tavolo, chiede Giancarlo?: No risponde Lilli, voglio che siate voi ad inaugurarlo, quando toccherà a voi. Io voglio torturare Milena in molti altri modi. Ora voi due, troie, alzatevi e andate alle due croci di legno lì a destra. Tu, Giancarlo, legale
bene ai due attrezzi. Giancarlo esegue, ma Lilli gli grida: cazzo! se volevo legarle così usavo un bambino di 7 anni: devi allargargli di più sia le braccia che sopratutto le cosce tanto da farle soffrire per la divaricazione e lasciarle a mia e tua completa disposizione! Gli ordini vengono eseguiti, Lilli si avvicina alle due femmine con una lunga frusta di cuoio, ed ordina a Giancarlo: prendi gli altri attrezzi per torturarle, e non tralasciare nulla per farle arrapare e soffrire. poi aggiunge: capito, porche? Poi la tortura inizia: Lilli frusta prima Milena, poi Niky,alternandosi con Giancarlo, le due femmine si scuotono ad ogni frustata mugolando.Lilli continua a frustarle, mentre Giancarlo inizia le sevizie le mollette d'acciaio ai capezzoli, con le rondelle a punta e con la la cera bollente sui loro seni, sul ventre, sulla fica, poi tortura seni, cosce, culo con le pinze e le tenaglie. Lilli sente le due femmine che gemono di dolore e di lussuria, continua a frustarle, poi inizia una nuovatortura: prende due grossi plug e si avvicina ai due splendidi corpi nudi, muove i plug sui due culi che penetra lentamente, prima Milena poi Niky, roteando i plug dentro di loro. Le guarda soffrire e dice: sto godendo queste torture! ora imiterò Franco! si avvicina prima a Milena poi a Niky e, lentamente, le lec-
ca nell'incavo delle ascelle, in quello delle cosce, nel centro del culo e in altre parti che aveva torturato di più! quello stronzo di Franco aveva ragione: mi arrapa leccare il vostro sudore: so che vi cola per tutto il corpo, so che vi proviene dal dolore per le torture che vi ho fatto subire ed io ne sono arrapata fino a sborrare! poi si gira verso Giancarlo: porco, ora ho voglia di soffrire! torturami i seni, usa la pinza, la tenaglia, i morsetti: lavorami tutto il corpo con gli strumenti di tortura, fammi quello che vuoi facendomi sborrare! Giancarlo la prende in braccio, la stende sul letto, usa i morsetti sui suoi capezzoli, la pinza sui seni, la tenaglia sulle cosce, la cosparge di cera bollente facendola urlare, le alza il culo e senza spalmarlo di crema la penetra di colpo facendola urlare, poi le esce dal culo.e continua la tortura con gli attrezzi che Lilli ha scelto per soffrire. guardandola mentre si torce per il dolore, la penetra di nuovo e ricomincia ad incularla con violenza! Dopo un altro quarto d'ora di sevizie, di frustate, di torture Lilli si sente appagata e sussurra: basta così, mi hai soddisfatta, porco!
Più tardi i quattro si ritrovano a casa di Giancarlo e Milena. L'atmosfera è tesa: ognuno si chiede se la seduta abbia soddisfatto gli altri. Dopo qualche banalità Milena si rivolge a Lilli sorridendo: e chi se lo aspettava: sei una porca spaziale!Tutti ridono: Milena li ha sbloccati! tra le risate aggiunge: e sei anche una vera signora per avermi lasciato l'inaugurazione del tavolo di tortura!! Lilli si sente più a suo agio per merito di Milena, ed inizia a parlare senza vergogna: ho goduto da troia: non mi era mai successo a quei livelli: sottomettere femmine di lusso come voi due mi faceva bagnare:appena ho iniziato a comandare senza nessun timore di voi, e sopratutto nel sottomettervi ordinandovi quali porcate dovevate fare... beh confesso: già lì ho cominciato a venire! Benissimo, ragazze, dice Giancarlo: forse abbiamo la conferma che la nostra decisione è stata giusta. Ora sta a noi proseguire al meglio! Abbiamo anche avuto conferma della mia intuizione: Lilli, sei una splendida masochista, ma anche una magnifica sadica: le guarda il corpo: potrai farci godere in molti modi: mi
basta pensare a quello che mi hai chiesto e che ti ho fatto alla fine della seduta e già mi viene duro! Sta a noi proseguire al meglio, trovando sempre nuovi stimoli! Ora definiamo il prossimo incontro: quando? "anche domani!" è la risposta delle femmine. Giancarlo sorride: beh, io direi di far passare qualche giorno per darci un pò di tregua e per farci venire altre idee.. ; mi capite? si poverino, ricarica le batterie! fu il coro di risposta tra le risate. Giancarlo ritorna alla serietà: Cominciamo a definire chi sarà il leader della prossima seduta: se-
condo il nostro regolamento tocca a me: Giancarlo, Milena, Niky, Lilli sarà d'ora in poi l'ordine alfabetico, in quanto Lilli è già stata leader : Se siamo d'accordo la prossima seduta sarà fra tre giorni. Tutte concordano. Ok dice Giancarlo., poi guarda Milena negli occhi: io ti devo qualcosa da molti giorni: farò la prossima seduta per te e tu sarai sola quale mia vittima, sul tavolo di tortura, sul quale ti terrò per tutta la seduta: voglio farti soffrire godendo, come meriti, e senza farti subire dolori superiori alla tua sopportazione, come ha fatto quello stronzo di Franco.Io mi fermerò al limite, non oltre. Hai un credito verso quello strumento, ed io farò in modo che tu lo incassi! soffrirai e godrai, mentre Lilli e Niky saranno stese sul divano facendosi di tutto, con dildi, plug, fruste, morsetti... come solo loro sanno fare: potremo guardarle durante la tua tortura, perchè voglio che tu, Milena, goda in ogni tua perversione.... dopo alcuni secondi Giancarlo aggiunge: in questo senso ho anche preso una decisione: farò in modo di non prolungare troppo la seduta perchè, subito dopo le torture che ti infliggerò, ti cederò il controllo del tavolo per permetterti quello che mesi fa ho visto nei tuoi occhi: potrai liberare il tuo sadismo lesbico torturando Niky a tuo piacere!
Milena, rossa per l'eccitazione, si avvicina a Giancarlo baciandolo a lungo e dicendogli sottovoce "appena soli a casa voglio farti impazzire"
Dopo tre giorni, i quattro sono nel salone delle torture: sono completamente nudi. Giancarlo ha già il cazzo duro, Milena è legata alle corde del tavolo. Lilli e Niky sono stese su un ampio divano ed hanno già iniziato a masturbarsi. Giancarlo si avvicina a Milena: tu sai cosa ti succederà, sai anche che sono un sadico e godo torturando le femmine, ma a te voglio dare godimenti masochistici che non conosci ancora. il mio cazzo è già pronto per te!.poi si rivolge a Lilli e a Niky: guardatevi mentre vi masturbate: vi piace vedervi fare le porche? "oh si" dicono le due che oltre a farsi i ditalini iniziano a torturarsi i reciproci corpi. Giancarlo guarda Milena: le stai guardando? Milena ansima: me le sto godendo e penso già a cosa farò a quella troia di Niky. Bene, dice Giancarlo: a noi due!! Si siede sul tavolo e apre una borsa che aveva messo lì vicino: dentro c'è tutto quello che può servirgli: sceglie i morsetti, le candele che subito accende, le rondelle a punte, una pinza, una tenaglia, un dildo ed un plug molto grossi, ed un attrezzo sconosciuto a Milena; si tratta di una piccola attrezzatura elettrica a batterie, con due fili terminanti in due morsetti d'acciaio. Milena li guarda stupita e dice: "quanti attrezzi! Giancarlo: ah si?, hai notato che non ho ancora preso le fruste?
Io ti torturerò lentamente,facendoti soffrire e gustare ogni dettaglio. Poi la guarda con libidine e le attacca le mollette ai capezzoli, pizzicandoli e colpendo lievemente le loro punte, che sono già stressate dal dolore dei morsetti. Milena dopo un pò, inizia a gemere! Giancarlo le dice; volendo potrei farti sborrare anche con questa sola tortura! ma voglio goderti a lungo, troia! e sospende quel movimento facendo ansimare Milena.. poi inizia a far colare lentamente la cera bollente sulle punte, già stressate, dei capezzoli: Milena, geme e si inarca da oltre dieci minuti quando Giancarlo le fà: vedi? potrei ancora farti sborrare: ma continuerò fino ad un secondo prima che tu venga! quando vede che Milena è quasi al colmo del dolore e del godimento sospende anche quella tortura. Prende una rotella a punte e la passa sul ventre di Milena, muovendola ai lati della fica, cha apre con dita sapienti iniziando a "carezzare" con la rotella a punte le grandi labbra ed il clitoride. Milena non aveva mai subito nulla di simile e va in orbita gemendo di dolore e di piacere fin quasi all'orgasmo, ma Giancarlo si ferma e le sussurra: ti piacerebbe venire, vero? E questo è solo l'inizio! Niky e Lilli hanno sospeso i loro giochi erotici e guardano lo spettacolo sempre più arrapate , sma-
nettandosi. Giancarlo gira lo sguardo e dice: vi piace eh, troie! Ora però mettetevi un bel pò di dita in culo, l'una con l'altra, fino a farvi male. Ansimando le due femmine obbediscono immediatamente. Giancarlo si gira verso Milena: torniamo a te! prende pinza e tenaglia ed inizia a torturarle la carne delle cosce, del culo, del ventre, stringendole lentamente: ancora una volta Milena si inarca torcendosi ma Giancarlo smette appena la vede arrapare troppo, poi prende la piccola attrezzatura elettrica e attacca i morsetti ai seni di Milena, poco sotto i capezzoli., e le chiede: ti piace? ma prima che Milena risponda gira una levetta dell'attrezzatura. Milena si torce urlando, sia per la sorpresa che per il dolore procuratole dalla scossa di elettricità, poi ricade sul letto e gli dice: bastardo, mi stai facendo morire! lo so, dice Giancarlo, che le succhia e le morde i due capezzoli, per poi darle una nuova scossa. Milena che ormai ha perso ogni controllo salta sul letto mugolando di dolore e di un godimento che non aveva mai provato. Le torture sono già durate più di mezzora, quando Giancarlo carezza con libidine il corpo di Milena, soffermandosi in tutte le sue zone più intime: quando vede Milena reagire con sempre maggiore eccitazione si alza dal tavolo di tortura dicendo: bene!
ora passiamo alle torture tradizionali: ti ci vuole una bella serie di frustate: preferisci sui seni, sul ventre o sulla fica? Milena ha appena il tempo di dire: sul ventre che Giancarlo inizia a frustarla con precisione chrurgica sui capezzoli e sulla fica! Poi continua tra i mugolii di Milena ma, come prima, si ferma quando gli sembra che stia per sborrare, causando un altro "bastardo" gridato da Milena, che però guarda il suo seviziatore con occhi di sottomissione che sembrano dirgli: dammi tutto il dolore che vuoi! Giancarlo si siede di nuovo vicino a Milena e le chiede: come va? ricevendo come risposta: porco! Giancarlo, sorridendo come se avesse avuto un bacio, le dice: ora passeremo alla ruota. Milena si inarca di piacere senza parlare. e Giancarlo prosegue: alla fine sarai molto sudata e molto bagnata: anche io, come gli altri due che ti hanno goduta, ti leccherò e succhierò tutto il liquore che mi offrirai! Poi si volge alle due femmine che continuano a smanettarsi il culo e dice: basta per ora, troie, ora mi servite come addette alle ruote di tortura: voi opererete alle ruote basse, quelle piccole, mentre io starò su quella grossa in alto. Lilli e Niky si posizionano e Giancarlo ordina: iniziamo a tendere il corpo di Milena, fermatevi appena ve lo dirò. poi ordina: datele un
giro di ruota! Immediatamente le corde iniziano a tendersi: le braccia di Milena si stendono verso l'alto, divaricandosi ancor di più rispetto a prima. Le due gambe si allargano in maniera ancor più stressante, portando Milena ad una divaricazione simile alla spaccata fatta dalle ballerine. Milena si inarca gemendo. Il suo splendido corpo si torce alla ricerca di un minor dolore, mentre lei geme e mugola, Giancarlo ordina: fermate le ruote, teniamola ferma e godiamo guardando che bella troia stiamo torturando!! Milena riesce a controllare il dolore procurato dalle corde tese e dopo qualche istante grida: mi piace, sono una troia masochista. Giancarlo le si avvicina e le dice: si, sei porca! poi inizia un ditalino in quella fica spalancata, si china su di lei dicendole: preferisci che ti frusti o che giochiamo con gli altri attrezzi? prima che Milena possa rispondere Giancarlo sorridendo dice; ma no!! è meglio farti tutte e due le torture, poi a Lilli: frustala. io penso al resto, e ricomincia usando sopratutto la cera bollente e la tenaglia: poi gira la levetta del piccolo attrezzo elettrico, facendo di nuovo urlare Milena, già sottoposta alla frusta di Lilli e alla cera bollente.Dopo l'urlo Milena,sussurra: che porca sono, Bene risponde Giancarlo, ed ordina: diamole un altro giro di ruota, molto
lento, per farle godere il dolore: l'attrezzo inizia a muoversi e le corde a tirare molto lentamente il corpo di Milena, con il suono dei cilindri di legno che scricchiolano e la voce di Milena che inarcandosi e torcendosi tutta urla, poi riesce a mugolare: AHHH! le ruote vengono bloccate ma le altre torture proseguono, tra i gemiti di Milena ed i sibili delle frustate che la fanno inarcare sul letto mugolando di dolore! dopo diversi minuti Milena guarda Giancarlo: sto per sborrare! Giancarlo le va sopra, inizia a stantuffarle la fica e a penetrarla nel culo col plug che aveva con sè: alterna un colpo col cazzo nella fica ed uno di inculata col plug. il culo di Milena si torce e sussulta ad ogni colpo. poi Giancarlo le dice: sborra, porca, sto venendo anch'io. Milena, come se l'ordine le avesse sbloccato la libidine, inizia ad urlare di godimento eiaculando la sborra che in quelle due ore di tortura aveva accumulato!! anche Giancarlo viene e inizia a leccarla tutta, dalle ascelle che sembrano appena uscite dall'acqua, alla fica e a tutto il corpo. Poi Giancarlo passa dalla sua bocca a quella di Milena i liquidi delle loro eiaculazioni. Milena si gira la lingua in bocca gustando il sapore dei liquidi, poi li ingoia lentamente .
Dopo alcuni secondi Milena guarda Giancarlo e gli sussurra :non ho mai goduto tanto il piacere sadomaso: Franco dovrebbe venire a lezione da te: tu non mi hai solo torturato mi hai fatto godere le torture che mi hai inflitto lentamente! mi hai fatto morire, porco! Giancarlo la bacia ancora a lungo, le lecca i capezzoli, poi si rivolge a lilli e a niky: e voi due, puttane, che mi dite? Le due troie, appena è stata sospesa la tortura a Milena, hanno iniziato a farsi un 69 con studiata lentezza; si sciolgono dall'amplesso lesbico e, girandosi verso Giancarlo, mugolano: fateci godere! Giancarlo risponde: ora come finale io e Milena ci masturberemo guardandovi! Niky subito inizia a tendere le mollette sui capezzoli di Lilli, poi le infila due dita in culo e le muove lentamente, penetrandola.! Lilli geme e inizia a farsi un un ditalino, mentre con l'altra mano strizza i capezzoli di Nikyi. con libidine si mettono in bocca le dita grondanti succo e le succhiano! I gemiti delle due troie sono rochi per la libidine. Giancarlo si gira verso Milena: mi sto facendo una sega favolosa guardandole ... poi guarda Milena: stai facendoti un ditalino, continua ad esibirti per me! Milena si gira, lo guarda, e continuando a fissarlo accelera il movimento delle dita, poi gli chiede: ti piace, porco? guarda come mi sma-
netto la fica! lui le ordina: avvicinati al mio cazzo ! Milena esegue, lui le ordina: apri la bocca! e quasi subito la spruzza di sborra che le arriva in gola,la ingoia con voluttà,sta per allontanarsi quando sente: ferma troia, non è finita! subito dopo Milena riceve in bocca lo spruzzo caldo del piscio di Giancarlo, misto ai residui di sborra! Milena si sente di nuovo sottomessa e sottoposta all'umiliazione! la sua libidine per questa sevizia cui Giancarlo la ha di nuovo sottoposta la fa godere: si sente sempre più schiava e questa sensazione la fa arrapare: assapora il liquido, lo gusta e lo ingoia tutto poi mugola: porco, non me l'aspettavo così presto dopo l'ultima volta! Giancarlo le risponde: tu dovrai sentirti sempre più troia! e voglio che qualunque cosa ti farò in futuro, tu la gusti ancora di più!! Milena continua a masturbarsi e viene dopo pochi secondi dicendo: sono la tua schiava: fammi quello che vuoi: godrò tutte le tue fantasie perverse! Dopo alcuni secondi Milena si stira come una gatta, guarda il proprio corpo, poi fissa Niky e le dice: mi stai guardando? ti piace? Niky mormora: sei una troia, già so che mi farai di tutto, e sto arrapando!! bene, risponde Milena, preparati subito, ora ci riposeremo un pò, poi toccherà a me: già sto immaginando cosa farti!
Mezzora dopo i quattro sono ancora nudi, seduti sui divani, e sono eccitatissimi per quello che è successo e per l'attesa di quello che sta per succedere. Stanno tutti fumando per rilassarsi: Milena e Niky fumano con voluttà guardandosi fisse e tirando lunghe boccate dalle sigarette. Dopo alcuni minuti Milena spegne la sua sigaretta, si avvicina a Niky e, senza parlare, le prende tra le dita i due capezzoli ed inizia lentamente a torcerli: poi dice: tu ed io siamo due troie: voglio godere il tuo corpo dovunque vorrò: nella bocca, sui seni, nel culo, nella fica, voglio umiliarti, sottometterti, farti sentire ancora più porca, voglio torturarti godendo del tuo dolore e facendoti godere il dolore.Sei pronta? Niky risponde: ti aspettavo da quando ti ho conosciuta a casa di Giancarlo! Bene! dice Milena alzandosi e guardandola: vieni al tavolo di tortura: ti farò tutto su quell'attrezzo: è su quello e sull'attrezzo del club che ho provato di tutto: ora lo farò a te! Niky si alza e si siede sul tavolo. Milena si rivolge agli altri due: tu Giancarlo starai alla ruota di sinistra. Lilli, a te quella di destra. Io voglio la ruota
grande, in alto, per vedere meglio il corpo nudo di Niky torcersi per il dolore, e per potere più facilmente muovermi per frustarla o andarle vicino per torturarla. Dopo pochi minuti Niky è stesa sul letto con polsi e caviglie legati alle polsiere. Gli arti sono divaricati e tesi dalle corde ma non ancora sottoposti alla tortura di giro delle ruote, usate finora solo per legare ben tese le gambe e le braccia di Niky: Milena le si avvicina con una lunga frusta in mano, poi dice: Giancarlo, prima di andare alla tua ruota, tu la torturerai con morsetti d'acciaio legati alla cordicella e con la rotella girevole a punte. Poi, come nell'ultima seduta del club, le mostrerai la tua abilità, usando le mani e il cazzo per seviziarla anche a livello sessuale. Tu Lilli, la torturerai con cera bollente, pinze e tenaglie di legno e con qualunque altro strumento vorrai usare per il tuo piacere. Io userò solo la frusta, e gestirò le ruote con il vostro aiuto. voglio essere più libera nei movimenti per obbedire senza distrazioni alle voglie che potranno venirmi e che godrò vicino al suo corpo da troia!
Cominciamo, dice Milena: voi due iniziate a usare gli attrezzi! Dopo poco Niky inizia a torcere il suo splendido corpo nudo sul letto ed a mugolare: i suoi capezzoli sono stretti dai morsetti,che Giancarlo lentamente stringe avvitandoli, Lilli usa la pinza e la tenaglia per torturarle i seni e il culo. Milena si avvicina al tavolo,siede al fianco di Niky, si avvicina alle sue cosce divaricate, allarga le grandi labbra della sua fica e le lecca il clitoride, poi assaggia il sapore della sua sborra, e continua fino a farla venire, le succhia la fica e la bacia passando la sborra nella bocca di Niky, le sputa in bocca la sua saliva, poi le succhia e le morde i capezzoli, le lecca il collo sussurrandole: ti piace, porca? Ohhh si! ora fammi provare la tortura delle ruote! tutti si muovono verso la propria posizione e Milena ordina: diamole un giro di ruota, ma lentamente: godremo di più guardando come si torcerà e urlerà per la sofferenza.
Le tre ruote Iniziano lentamente a girare; si sente il rumore del legno che scricchiola per la resistenza del corpo di Niky, che si inarca e inizia a torcersi mugolando sempre più forte: AAAAHHH, Basta, porci! Milena dice: vuoi che sospendiamo la trazione? No, puttana! non voglio cedere! aaah, che dolore!, basta!, poi riesce a smettere di urlare e dopo un pò: cazzo, continuate! Bene, dice Milena, poi rivolta ai due torturatori: siamo a 3/4ti di giro di ruota, ora daremo alla troia un pò di ricreazione, e rivolta a Giancarlo: lascia la ruota e vieni con me sul tavolo di tortura. I due si stendono vicino a Niky, Milena prende in mano il cazzo di Giancarlo, lo avvicina al volto di Niky, e le dice: goditi un pò di spettacolo. Poi, a 10 centimetri dal viso di Niky inizia a succhiare il cazzo di Giancarlo, davanti agli occhi eccitati di Niky. Dopo 5 o più minuti Milena guarda fisso Giancarlo e chiede: sei pronto a far bere Niky? ne ho sempre per te, risponde il suo amante. Milena si gira verso Niky e le ordina: apri la bocca", stendendosi a fianco della torturata, poi sussurra a Giancarlo: porco, facci godere !!
Giancarlo inizia a pisciare nella bocca di Milena, poi in quella di Niky, Le due troie si baciano passandosi il piscio da una bocca all'altra, per poi ingoiare! Milena guarda Niky con libidine:: siamo due porche! E Niky, benchè senta la trazione delle ruote sul suo corpo, riesce a rispondere: "siamo due depravate molto, molto porche! ti guardo e so che non ti muovi da qui perchè vuoi farmi qualcos'altro. Esatto! risponde Milena: Giancarlo: dammi il plug. Giancarlo obbedìsce: Milena, con in mano un plug molto grosso e lungo, si rivolge a Giancarlo: ora mi stenderò vicino a Niky, quando vedrai che infilerò il mio braccio con in mano il plug sotto il suo culo, lascia passare un minuto poi comincia a scoparle la fica! Niky ha un gemito di lussuria, mentre Milena si stende accanto a lei ed infila il braccio fino a raggiungere il culo di Niky col plug. Milena inizia a penetrarlo dilatandolo lentamente. subito dopo Giancarlo e Milena iniziano la doppia penetrazione, e Milena per la prima volta gode non facendosi inculare, ma inculando: penetra l'ano di Niky ed inizia a roteare il plug nel culo con
sempre più forza, mentre Giancarlo dall'alto la scopa sempre più violentemente. Niky continua a urlare, poi si rivolge ai due torturatori: rompetemi il culo, spaccatemi tutta!
Dopo 10 minuti di lussuria sfrenata Niky sborra, insieme ai suoi due torturatori!! Milena le lecca la fica e, liberatasi dal corpo di Niky che le preme sul braccio, prende in bocca il cazzo di Giancarlo leccandogli la sborra residua, poi dice: basta, ora continuiamo la tortura delle ruote. Niky ansima: troia! sono pronta: questa tortura della ruota mi sta facendo sentire sofferenze che il mio masochismo fa diventare libidine e perversione! vorrei farmi un ditalino ma sono legata. torturatemi ancora facendomi godere!! Milena si rialza e torna alla ruota, come Giancarlo e Lilli. Quando tutti sono in posizione vicino alle ruote dice: giratele esattamente come me, e se mi fermo fate lo stesso!la tortura inizia: già al primo scricchiolio del legno delle ruote Niky urla, si contorce, espone il suo splendido corpo alla lussuria dei torturatori. Milena gira la sua ruota con lentezza esaperante, imitata dagli altrii due, e mentre Niky mugola di dolore e di godimento masochista, Milena dice: giro così piano che ho una mano libera. Ora inizio a farmi un ditalino: guardatemi e datevi ai vostri piaceri con la mano libera!
Giancarlo si prende in mano il cazzo, guarda Milena e inizia a farsi una sega. le dice: hai la bocca aperta e la lingua che lecca le tue labbra come se facessi un bocchino, vedo come muovi il tuo corpo come se la torturata fossi tu: godo guardandoti! Lilli con le dita della mano libera si tortura i capezzoli con una tale libidine da strappare a se stessa mugolii di dolore, e dice: troie guardatemi come mi torturo! poi sposta la mano libera dai capezzoli al culo e inizia a schiaffeggiarlo con violenza incredibile. ad ogni colpo grida ma continua a colpirsi, poi si infila le dita nella fica e viene sussultando di godimento. Le ruote della tortura si muovono pianissimo: Niky è sottoposta a nuovi sussulti di dolore e di piacere, ma trova la forza di dire a Milena: frustami i capezzoli e la fica! Milena guarda la ruota e dice: siamo ad un giro di ruota, vuoi che continuiamo? Niky con voce roca risponde: si, torturami ancora, fai girare la ruota molto lentamente: fammi godere il dolore, ma poi voglio la frusta! Milena: oh si! dopo la ruota ti frusterò per bene. Dopo mezz'ora il supplizio della ruota termina:
Niky, tesa dalle corde che le divaricano le braccia e le cosce, è così sudata da far pensare che esca da una piscina. I tre torturatori iniziano a leccarla, indugiando nelle sue parti più intime: i capezzoli, le labbra della fica, il clitoride, le ascelle, le cosce, il culo...... e tutto il resto di quel magnifico corpo. Milena si alza dal letto dove si stava carezzando la fica e si rivolge a Niky: "vuoi ancora la frusta?" "Oh si, padrona!" Milena trasalisce! poi chiede: Chi sono io? la mia padrona, conferma Niky: quella frase eccita Milena! Te lo chiedo ancora: vuoi diventare la mia schiava? mi vuoi come padrona che ti sottoporrà a tutte le sevizie che vorrà? Si, mia padrona! Milena guarda Giancarlo: ora sappiamo che se e quando ne avremo voglia, potremo disporre della mia schiava: la tortureremo insieme, trovando nuove sevizie e dominando, oltre il suo corpo, anche la sua mente. Mentre parla prende in mano la frusta, ed inizia a frustare Niky, che ad ogni colpo grida: si padrona: più forte! si, ancora! Milena guarda la sua schiava gemere di piacere e, guardando Giancarlo, mentre continua a frustare
Niky aveva continui orgasmi
Niky, si fa un ditalino fino a sborrare! Appena riesce a parlare dopo i sussulti del piacere che si è procurata, guarda tutti e grida: ora finalmente sono una donna LIBERA!!!!!
piacere che si è procurata, guarda tutti e grida: ora finalmente sono una donna LIBERA!!!!!
ma non lo crede. Questa donna meritava da anni, per la sua bellezza, per la sua modestia e per la sua intelligenza, che un miracolo la salvasse dalla sua triste visione della vita e di sè stessa. In questo racconto vi narrerò il miracolo e gli splendidi fatti che consentirono a Milena di godere la sensualità nascosta in lei ed i piaceri più sfrenati, senza più alcun limite.
E' una giornata di primavera e Milena, durante la pausa pranzo, si è isolata andando in una sala riunioni vuota, a fumare una sigaretta guardando il panorama della città che da quella sala si vede bene. Mentre assorta guarda nel vuoto, Milena sente un rumore di passi. si gira e vede un bell'uomo, di 40/45 anni, alto, muscoloso, con lineamenti ed aspetto da maschio alfa. Anche lui ha deciso di fumare prima di rientrare nel suo ufficio. E' Giancarlo, dirigente della società, che Milena non aveva mai conosciuto.
Con un sorriso Giancarlo si rivolge a Milena e sorridendo dice: "vedo che abbiamo lo stesso vizio!". Milena, presa di sorpresa, risponde d'istinto: "beh, per me è l'unico"! Subito dopo aver parlato, Milena arrossisce, si chiede cosa dire per annullare la frase che le era sfuggita, ma Giancarlo dimostra subito di essere un "predatore", profitta della gaffe di Milena e dice: Caspita, questo si che è un discorso interessante, da proseguire al più presto! poi si presenta, chiede a Milena chi sia e dove lavora. Milena si sente molto attratta da quell'uomo, si presenta. Subito inizia un dialogo: i due parlano, per pochi minuti, dei loro rispettivi lavori. Milena però deve interrompere il discorso in atto in quanto ha già superato l'orario di sosta pranzo. Giancarlo non mostra alcun desiderio di lasciarsi sfuggire la donna appena conosciuta. "Milena, dice: hai stuzzicato la mia curiosità! vediamoci a cena... voglio capire meglio la tua frase: non posso credere che una donna come te non abbia alcun vizio!. Ma no... risponde Milena, non penso di avere chissà che segreti.. Giancarlo insiste: questo lasciamelo decidere: sono sicuro che hai molti segreti!. Ti va bene al ristorante Happyday alle 20 di domani? Milena, dopo alcuni secondi di silenzio, risponde "ok, ma credo che avrai sprecato una
serata. Giancarlo ridendo le risponde: lo vedremo, lo vedremo!
Il giorno dopo Milena si presenta in perfetto orario all'appuntamento. Indossa una gonna scura, che le arriva sotto le ginocchia, una blusa grigia ed una giacca di mediocre manifattura. Giancarlo la aspettava già e la conduce al tavolo prenotato. Appena seduti Giancarlo guarda Milena negli occhi e le chiede, con tono serio: ma tu sai di essere bella? Milena ride, poi abbassa lo sguardo e rimane in silenzio per alcuni secondi, poi dice: no, non mi sento nè bella nè sexy. Giancarlo la guarda fisso negli occhi e chiede: sei pronta a fare un "corso" di femminilità, di sex appeal, forse di sessualità? poi però a superamento del corso ti chiederò di pagarmi bene! "e come?" chiede imbarazzata Milena: Giancarlo la scruta e risponde: se il corso lo avrai superato sarai tu stessa a stabilire se, come, e quanto, pagare, d'accordo? Milena risponde timidamente, sussurrando: d'accordo. Giancarlo sorride: bene, da domani a casa mia per un'ora al giorno, dalle 8 di sera. ed ora ordiniamo qualcosa di stuzzicante al cameriere! ,
1mo giorno. Quando Milena si presenta alle 20 all'indirizzo che Giancarlo le aveva dato è preda di un turbinio di pensieri: e se approfitta della situazione? E se mi fa violenza? E se…? Poi si calma: non è possibile, si sputtanerebbe sul lavoro e poi... mi sembra un uomo sexy che di donne ne può avere quante ne vuole! Bussa e subito le viene aperta la porta: Giancarlo la guarda e le dice ridendo: entra, donna brutta! Milena si accomoda: la casa è bella ed elegante, lei si guarda intorno: si trova in un soggiorno con 2 divani, due poltrone, l'angolo TV, un tavolo da pranzo, il tutto in un ampio spazio. Giancarlo va dritto all'obiettivo e le dice: la premessa è che devi fidarti di me, non ti farò mai nulla se tu non lo vorrai, e potrai in ogni momento andartene se avrai la sensazione di perdere tempo o, peggio, di dover fare cose che non gradisci. l'unica richiesta di tipo sexy che ti faccio è di autorizzarmi fin d'ora a poterti chiedere di spogliarti: Milena sobbalza, guarda a lungo Giancarlo e chiede: ma come... e poi che farai? . Giancarlo la guarda fisso e risponde: ti garantisco che sarà una richiesta funzionale al nostro corso e non ne approfitterò.... se tu non me lo chiederai, conclude sorridendo. Dopo alcuni secondi Milena dice: ok, vedremo un pò come vanno le cose.
Giusto, risponde Giancarlo: cominciamo! Parlami di te, della tua fanciullezza e della prima gioventù.
Milena inizia lentamente a parlare: sono figlia unica, ed i miei genitori mi hanno sempre ipercontrollata. fin da piccola ricordo che mia madre mi opprimeva dicendomi come e perchè dovevo essere carina, educatina, gentilina ecc. Dopo i 10 anni, ma soprattutto dopo le mie prime mestruazioni, le restrizioni aumentarono e se avevo qualsiasi manifestazione di interesse verso i ragazzi che erano nella mia classe, i miei mi sgridavano dicendo che dovevo diffidare di "quei porci". Le cose poi divennero sempre più difficili ed i rapporti con i miei sempre peggiori tanto che quando raggiunsi, a 25 anni,dopo la laurea in filosofia, la mia autonomia finanziaria, andai a vivere da sola in un appartamentino in fitto. da allora i rapporti con i miei sono: Natale, Pasqua, compleanni e basta lì!
Continuano a parlare della sua fanciullezza, dei suoi studi e dei suoi rapporti con i genitori finchè, alle 9 circa, Giancarlo le sorride dicendo: ok, mi sembra che oggi abbiamo fatto un buon lavoro: per esempio so che sei unad onna profonda, intelligente, modesta..... forse anche troppo modesta!. Ti va bene vederci domani alla stessa ora: ok? Milena si sente un colpo allo stomaco e si chiede: ma come, non mi fa spogliare? la cosa da un lato la rasserena perchè sente che Giancarlo è un uomo elegante, padrone della situazione, ben diverso dai tipi con cui era stata a letto, d'altra parte sente una strana sensazione di eccitazione. Lo guarda e sorride: ok, maestro!
2do Giorno: Benvenuta, dice Giancarlo, vuoi un caffè o vogliamo cominciare subito? Milena è curiosa e si sente stranamente eccitata. Lo guarda e dice subito: no grazie comincia pure a farmi domande. Giancarlo risponde: oggi potresti essere imbarazzata, ma devi aprirti: se vuoi dopo sarai tu a chiedermi quel che vorrai per capire meglio le mie domande ed io cercherò le risposte giuste, poi siede vicino a lei su uno dei divani. "Cominciamo a parlare delle tue esperienze sessuali". Milena si dice, maledizione, eccoci qua! ma rimane zitta. Giancarlo la guarda fisso e chiede: quando hai sentito la prima voglia di sesso e come? Milena si agita sul divano tanto che Giancarlo deve ripetersi dicendole; tranquilla, è normale che la domanda ti imbarazzi ma abbi fiducia e rispondi serenamente, come se tu fossi sola: dopo se vuoi potrai fare a me la stessa domanda, e ne sentirai di cotte e di crude, conclude ridendo! La risposta di Giancarlo rasserena Milena: certo, dice, tu sai capire i pensieri di una donna, ma sei dirigente d'azienda o psicologo? ridono entrambi, poi Milena comincia a rispondere, all'inizio lentamente e con pause di imbarazzo, poi sempre meno confusa: "ero ragazzina ed ero sola in casa: i miei genitori erano a cena da amici. si erano
fatte le 11 di sera ed io vedevo la tv. Iniziai a fare zapping e mi imbattei in un film osè: una coppia.di fidanzati faceva petting e dopo un po’ la protagonista iniziò a spogliarsi mostrando
i seni, poi lentamene si tolse la gonna. il ragazzo era eccitato vedendo seminuda lei che era molto bella, ed iniziò a carezzarla sui seni, lei gli mise una mano sulla patta e lo carezzava Io a questo punto mi sentii molto eccitata e guardavo, quasi ipnotizzata, lo schermo. l'eccitazione aumentava in me vedendo i due che si carezzavano... all'improvviso arrivarono i miei che gridarono sdegnati, poi iniziarono a sculacciarmi. Io mi vergognavo, mi sentivo in colpa, e quasi gradivo i colpi sul sedere che mi davano un senso di espiazione.
Quando la punizione finì fui portata in camera mia e messa a letto. Io ero imbarazzata, mi vergognavo, ma sentivo anche tanta eccitazione sia per lo spettacolo di pornosoft, sia per i colpi che avevo subito. E poi? chiede Giancarlo, che facesti? Milena si sente in trappola e non vorrebbe proseguire, "forza, dice Giancarlo, tanto so cosa stai per dirmi' Milena lo guarda con una strana aria, contemporaneamente di imbarazzo e di sfida, e gli dice: e allora dillo tu! Giancarlo le risponde con calma: te lo dirò, ma poi tu dovrai darmi tutti i dettagli di quella notte, se te li chiederò, d'accordo? Milena risponde con durezza: va bene. Lentamente, quasi sillabando, Giarcarlo le dice: ti sei fatti molti ditalini masturbandoti per tutta la notte, provando un piacere mai goduto e pensando a porcate di cui anche oggi, dopo anni, ti vergogni, E' COSI'? Milena lo guarda con durezza, si agita sul divano e confessa: SI, E'COSI'!
Giancarlo non molla la presa: ora voglio i dettagli. Milena ormai ha superato il blocco mentale che la perseguitava e, quasi per sfogarsi contro tutti i sensi di colpa che la bloccavano ed i pensieri osceni di cui si vergognava, inizia a parlare: mi infilai un dito nella vagina, cercai il clitoride, lo toccai piano, poi più velocemente, infilai un secondo dito finchè non ebbi un orgasmo incredibile. mi resi conto che godevo sia per il pornosoft visto in tv, che mi era rimasto in testa, sia per l'effetto dei colpi sul sedere infertimi dai miei: quest'ultima sensazione mi eccitava e non capivo: perchè stavo accoppiando il piacere al dolore? Continuai a masturbarmi per quasi tutta la notte! Giancarlo le carezza leggermente i capelli e, con voce roca dice: basta così per oggi. Stiamo facendo un gran bel lavoro: ci vediamo domani. Questa volta Milena si sente sconvolta: neanche dopo quel momento di intimità sessuale mi fa spogliare!! eppure deve aver capito che razza di rimescolio mi ha creato e che eccitazione ho per aver finalmente parlato di sesso! quando esce di casa ha il ventre in subbuglio!
3zo giorno. Buonasera, porcacciona, dice Giancarlo aprendo la porta e sorridendole: Milena sorride, quasi grata di quell'accoglienza che sdrammatizza la sera precedente, e gli dice: si è proprio così, tu entri nei pensieri delle donne! Grazie porcona; risponde Giancarlo ridendo; ed ora parliamo delle tue avventure sessuali nella fase in cui eri libera dai tuoi genitori. Milena ride dolcemente e, guardando Giancarlo dritto negli occhi, risponde: ormai pedalo in discesa: in realtà erano avventure senza anima, senza sesso "caliente": ormai mi sembravano più simili a gare di atletica che altro. Bè, risponde Giancarlo, qualche dettaglio dammelo per inquadrare meglio la tua personalità. "Che dirti" risponde Milena, rapporti senza parole che alla fine mi facevano sentire la vagina quasi indifferente per quello che mi era penetrato dentro. A nessuno ho concesso cose particolari, sia a livello orale che anale: mi rialzavo dal letto e mi veniva in mente questa frase buffa: "ok, anche questa è fatta"! era come se io cercassi qualcosa senza sapere cosa o perchè. Giancarlo agitando le mani le dice: basta così, mi fai venir voglia di andare in convento!!! la risata fragorosa che segue è sia di Giancarlo che di Milena! Bene, dice Giancarlo, siamo in anticipo sul nostro piano di
lavoro e quindi possiamo iniziare a lavorare su di te. Spogliati! quella parola colpisce Milena come una frustata alla fica e un pugno nello stomaco! Ma come, farfuglia, io ormai non mi aspettavo più questa richiesta: quando me ne hai parlato la prima volta la cosa mi ha colpito, ma ora mi fa sentire imbarazzata, eccitata e in difficoltà.
"Meglio", dice Giancarlo, ce la godremo molto di più sia tu che io. Milena, che dopo la prima reazione si sente ribollire il sangue, si affretta a dire ok. Quindi inizia a sbottonarsi la camicetta. "piano" sussurra Giancarlo: nessuno ci corre dietro. Milena prosegue, si toglie la camicetta, poi il reggiseno: i seni sono nudi, i capezzoli dritti e duri! poi la gonna e le mutandine cadono mostrando una fica già bagnata: è completamente nuda . Giancarlo si alza e passa accanto a Milena senza toccarla, entra nella sua stanza da letto e torna portando una specchiera molto bella, alta più di 2 metri e larga 1metro e 1/2, posiziona lo specchio davanti al divano e sedendosi dice:" Milena, vieni accanto a me, rimani in piedi e
guardati nello specchio! Milena si guarda: è completamente nuda, ha il viso di una puttana arrapata, a fianco di un bell'uomo comodamente seduto e vestito. Ovviamente Giancarlo può guardare Milena nello specchio o girandosi verso di lei. A questo punto Giancarlo dice: guardati. Milena risponde con un lieve ansito: va bene! e come ti sembri? Non lo so dire. Giancarlo risponde duro: non dire cazzate! sai benissimo che, ben truccata e ben vestita sei un puttanone favoloso!! Milena arrossisce e sussurra: ma che termini usi? Giancarlo: quelli che spesso piacciono a noi uomini, ma questo è un altro discorso che riprenderemo in altri momenti. Allora ripeto: come sei? bè, non male, sussurra Milena. Era ora, prorompe lui!
lui! Ma procediamo per area: ora le definizioni le do io e tu farai, se vuoi,commenti. sai che sensazione danno i tuoi occhi? Di attirare a te le persone e di lanciare questo messaggio: ho voglia di scopare!. E la tua bocca? le tue labbra hanno la forma di chi sta per fare un bocchino, pronte a succhiare il cazzo, a mordere, ad aprirsi per far passare la lingua! Milena mugola "ma che porcate dici" però inizia ad ansimare: sente che la fica sta bagnandosi sempre più. i suoi succhi colano giù per le cosce, sente il caldo del liquido e si carezza le cosce e la fica . Giancarlo la guarda e risponde: di che porcate parli? si vede che sei arrapata come una cagna e che vuoi dire e sentire le porcate che hai in mente da sempre!!
Giancarlo senza fermarsi prosegue: ora scendiamo giù, tralasciando il tuo splendido collo e le tue spalle rotonde, arriviamo ai seni. Guarda come sono gonfi e rotondi, in attesa di mani che li strizzino, di lingue che li lecchino, di polpastrelli che pizzichino i capezzoli e le ampie areole scure. Milena tace ancora ma l'ansimare si fa più forte e più frequente.
Scendiamo ancora: guarda che splendido ventre piatto. Dopo un attimo di silenzio, le comanda: ora girati! Milena salta come se l'avessero frustata e si gira rimanendo perpendicolare allo specchio."Guarda che culo, continua Giancarlo: è prominente, sodo e pronto a ricevere un cazzo, come già stai immaginando! ed ecco le cosce lunghe e tornite..... insomma, come ti sembra ora il tuo corpo? Milena ansima ed il suo seno sobbalza quando dice: forse hai ragione tu!! Bene, grida Giancarlo, ora la lezione è finita e puoi andare,a meno che....
Ma sei matto!, grida Milena, e chi se ne va adesso! Giancarlo ridacchiando dice: beh se insisti… va bene,... ma ricorda: il maestro sono io e quindi decido io quello che faremo, capito? Milena ansima: d'accordo. Ok dice Giancarlo sbottonandosi i pantaloni e tirando fuori il cazzo,, inginocchiati davanti allo specchio in modo che tu possa guardarti per bene, poi prendimi il cazzo in bocca e fammi un bocchino. Ma cosa dici!, sussurra Milena. Giancarlo reagisce con durezza: si mia cara, mi farai un bocchino. a noi porci maschi piace sentire queste cose, ma ne parleremo meglio nella prossima lezione. ora esegui! Milena dopo un attimo inizia a succhiare e guardando se stessa con il cazzo in bocca si sente ancora più arrapata ed inizia a sditalinarsi con due dita nella fica: il vedere come si masturba facendo un bocchino così la eccita ancora di più e continua ad ammirarsi mentre succhia il cazzo!!
Dopo alcuni minuti sia Milena che Giancarlo sentono l'orgasmo in arrivo. Giancarlo le dice ansimando: succhia ed ingoia tutto,ti piacerà da impazzire, troia! Subito dopo Milena si sente inondare la bocca da un succo caldo e dolce. per lei è la prima volta: si sente la bocca piena di sborra: il sapore la fa arrapare ancora di più, fino a venire anche lei: ingoia tutto quello che aveva in bocca, passa le sue dita sul succo denso rimasto sulle labbra e su quello della fica, si succhia le dita ad una ad una,,, poi si gira verso Giancarlo e gli dice: non credevo..., non sapevo.... che avrei goduto come una puttana!! Giancarlo le sorride sornione: io lo so da quando ti ho incontrata! eri così repressa da farmi capire che se rompevo le tue difese ti potevo (e ti potrò!) fare di tutto, perchè, dentro di te c'è la troia più puttana che ho mai conosciuto. Milena, ancora leccandosi le labbra gli dice, continui a parlare da porco, anche se temo che mi cominci a piacere: credo che quello che abbiamo fatto oggi in futuro potrebbe sembrarmi roba da asilo! Giancarlo la guarda ridendo:su cosa dirsi a letto, domani ti darò
una lezione specifica che ti piacerà molto ed imparerai molto bene! Vedrai , vedrai, ora vestiti e vai a casa: dove penserai a quello che hai fatto e….. Mi dirai! A domani porca! ore 8
4to giorno.Milena arriva con alcuni minuti di ritardo e bussa alla casa di Giancarlo. Questi apre e dice: allieva, ti voglio puntuale, Milena sorride e si scusa: ho una giustifcazione! quale? chiede lui. ho dormito poco e sono stata pigra tutto il giorno. lui la squadra: come mai? Ho dormito poco! e perchè? chiede ironico. lo sai molto bene, dice lei! ho pensato a ieri sera e mi sono masturbata! non riuscivo a smettere! Giancarlo la guarda ironico: e ora cosa vogliamo fare nella lezione? Milena non risponde: inizia a spogliarsi con una incredibile sensualità. Giancarlo si siede sul divano e tira il cazzo fuori dai pantaloni, iniziando a menarselo: ora ti senti più bella e più troia, finalmente! ora vedi che se ti guardo mi arrapo! ah siiii, davveroooo? risponde Milena continuando a spogliarsi. Ecco vedi? dice Giancarlo, ormai hai la certezza di essere quel puttanone di cui ti ho parlato , guarda come sono arrapato! continuando a farsi la sega le dice: iniziamo la lezione! nei primi giorni parlavi di sesso come un'infermiera che citava parti del corpo leggendo un testo medico: la vagina, il membro, livello orale, livello anale eccetera. Ora ti svelo un segreto: molti maschi, anche quelli apparentemente perbenino, vogliono che a letto la femmina li faccia arrapare anche con le parole
oltre che con il corpo e la voglia! Milena annuisce: ero demoralizzata e non lo capivo, ma ora lo so: a letto si può fare e dire di tutto, tranne che far del male insopportabile per chi lo subisce. Giancarlo: di questo riparleremo, ma ora passiamo all'esercizio che dovrai fare: toccati il corpo e ad ogni contatto dai un commento sulla parte toccata. Milena, dopo un attimo, parte toccandosi tra le gambe e dice, cercando nel suo dizionario delle porcherie: "che bella fica mi sto smanettando" Giancarlo intensifica la sega!! Lei, soddisfatta comincia a strizzarsi i seni dicendo: ahhh, che bello lavorarsi le tette! Milena ormai è nuda: sta andando in orbita e si tocca di nuovo l'attaccatura delle cosce: se continuo così sborro. Giancarlo la guarda: fammi arrapare di più: parlami dei capezzoli. Milena: siii, ora li torco e li strizzo! poi mugola: si,sto torcendomi i capezzoli, sborrerò dalla fica: ed ora ti farò.... cosa? chiede Giancarlo ansimando: Milena: "te lo dirò dopo: domani mi farò sfondare la fica, se lo vorrai tu!! Giancarlo interviene: ok. ma ora cosa vuoi farmi? Milena sorridendo continua: voglio farti morire a letto: non riesco a smettere di pensare a un sesso sempre più perverso!! SI!,grida Giancarlo, ma ora cosa vuoi farmi? Milena lo guarda e gli dice, quasi sillabando:
ti farò bocchini per tutta la sera, facendomi ditalini e guardandomi nello specchio: godo se mi vedo mentre faccio la troia e sborro ancora di più. Ora ti voglio succhiare il cazzo in continuazione, appena ti torna duro! domani verrò da te alla lezione, e mi farò mettere il tuo cazzo nella fica: ma ora voglio godermelo! Giancarlo ansimando dice: gran maiala, adesso si che parli da porca! Milena, iniziando a sgrillettarsi: voglio farti i bocchini perchè è una delle cose di cui mi vergognavo! guardavo film porno ma la mia libidine era distrutta, mi vergognavo anche solo a pensare a queste cose, ma ora non preoccuparti, studierò a casa guardando film porno per ricordare bene altre porcate e per esercitarmi con i ditalini!! Giancarlo la guarda e dice: troia, comincia a lavorarmi il cazzo, e Milena inizia subito a succhiarglielo, masturbandosi: ogni tanto si gira verso lo specchio per guardarsi, e vedendosi nuda, inginocchiata col cazzo in bocca, con due dita nella fica, pensa:è vero,sono una troia! poi ricomincia a succhiare fino a far sborrare Giancarlo e a sborrare pure lei!! Si sente di nuovo il liquido in bocca, lo ingoia lentamente, centellinandone il sapore, poi gli lecca il cazzo , si siede sul divano, si guarda nello specchio e gli dice: preparati ad un altro bocchino!!!
5to giorno. Quando arriva, Milena è accolta da Giancarlo coperto solo da uno slip succinto aderente al suo corpo. Milena perplessa chiede: c'è qualcosa di nuovo?. Giancarlo propone una nuova materia: "Milena, dice, prima di fare quello che ci siamo detti ieri , voglio darti una nuova lezione facendomi aiutare da due amiche... "che significa?" chiede Milena guardandosi intorno e mostrando di essere molto seccata. E' semplice, dice Giancarlo: voglio che tu sia guardata mentre scopiamo o mi sbocchini, facendo arrapare queste amiche: la tua sarà una lezione di esibizionismo! bè, dice Milena, la cosa mi eccita, ma io voglio averti ancora solo per me, se non altro fino alla fine di questo corso! Giancarlo: certo, avremo ancora molte cose da fare soli insieme, ho pensato parecchio alla tua frase di ieri: a letto è tutto consentito, salvo far del male non voluto dal partner! ti porterò in quella direzione, e non te ne pentira! ora spogliati completamente, ti voglio nuda! Ok dice Milena, l'idea di fare l' esibizionista mi eccita! ma con chi lo faremo? Giancarlo chiama: Niky, Lilli, venite pure.
La porta della stanza da letto si apre ed entrano due femmine favolose, completamente nude. Unabionda, l'altra rossa di capelli, entrambe alte quanto Milena, con passo da modelle e truccate perfettamente, seni abbondanti, gambe lunghe, culi spettacolari, misure 90-60-90. ma quello che più colpisce sono le loro espressioni, con sguardi contemporaneamente ironici, perversi, arrapati. insomma, i puttanoni cui Giancarlo aveva fatto riferimento il primo giorno di lezione a Milena. Quest'ultima guarda colpita le due femmine. Fortunatamente le lezioni di sesso ricevute le danno lo spirito necessario per fare la battuta giusta: "Cazzo! ero pronta a godere facendo esibizionismo, ma qui la faccenda cambierà, con me a fare la voyer e a sgrillettarmi!!" la battuta crea subito un'atmosfera calda, con tutti che ridono e le due femmine che camminano verso Milena: la rossa le si avvicina per prima, le infila la lin-
gua in bocca, la rotea cercando la lingua di Milena fino a trovarla, gliela succhia con libidine; contemporaneamente le prende uno dei capezzoli, lo strizza per bene, poi si stacca da lei e sussurra: sei proprio come dice Giancarlo: una favolosa bomba di sesso, e da come hai reagito alla mia "visita", sei anche più porca di quello che mi ha detto! poi si presenta: sono Niky e aspetto di vederti in azione: mi farai venire voglie da troia e già so che mi smanetterò a lungo guardandoti! Milena la fissa, la guarda dritta negli occhi, poi a voce alta dice: lo farò anche io! appena mi hai toccato mi hai fatto venir voglia di lavorarti un pò i capezzoli, proprio come mi hai fatto tu!.!! L'atmosfera è già così calda che non servono altre parole.
Giancarlo apre la porta della camera da letto, ove Milena non era mai entrata, e fa accomodare lilli e niky su un divano. Poi si stende con Milena sul letto a due piazze e le dice: ho una sorpresa per te: guarda il soffitto! Milena alza gli occhi e vede un grande specchio che copre tutto il soffitto. subito dice: è favoloso! sarò esibizionista e voyer contemporaneamente! poi si avvicina a Giancarlo e gli dice, a voce alta per farsi sentire anche dalle due "ospiti"; ho anche io una sorpresa per te: dopo che mi avrai scopata voglio darti la verginità del mio culo: quando ti parlavo vergognandomi di tutto ti dissi di non aver avuto rapporti anali:ora ti dico: dopo scopato ti farò riposare un pò e poi tu avtai il mio culo e me lo sfonderai, se ti piacerà, fino a farmi sanguinare!! Giancarlo guarda Milena con libidine: ricorda sempre che io comando a letto.. ma stavolta ti esaudirò! stenditi supina! ora infila un cuscino sotto il culo!,ora apri le cosce! Milena esegue. Ora guardami il cazzo! mentre Milena gira lo sguardo Giancarlo la penetra di colpo. Lei urla di piacere e di dolore! Lui inizia a scoparla. Milena si muove roteando la fica, sente il cazzo che la penetra, si tortura i capezzoli gemendo! per un quarto d'ora di sesso estremo Milena, stesa supina, guarda lo specchio del soffitto
vede la sua faccia di troia arrapata che gode per il piacere di sentire il suo cazzo che le devasta la fica, vede i suoi seni strizzati, i capezzoli stretti e ritorti dalle dita di Giancarlo, il cui
culo si muove ritmicamente con un movimento rotatorio continuo nella sua fica . Girando lo sguardo vede le due puttanone che all'inizio si masturbano guardando lei e Giancarlo, poi passano a farsi un 69 lento e languido, con le lingue che lavorano alla grande le rispettive fiche. Alla fine di quel quarto d'ora di ininterrotta scopata Milena quasi urla dicendo: cazzo, quanti anni persi! continua a roteare la fica risucchiando il cazzo di Giancarlo, poi grida: ecco la tua puttana: vengo! sborro! dai porco, vieni! Giancarlo la guarda venire e si lascia andare a sua volta spruzzandola in fica, sui seni e sul viso, Milena raccoglie la sborra con le dita e la succhia lentamente, godendone il sapore, poi guardandosi nello specchio si
stira,carezza tutto il corpo: sembra una gatta! guardando lo specchio mentre si carezza tutta, sussurra: è vero, sono bella! Dopo qualche secondo la coppia Giancarlo-Milena riceve visite nel letto: sono le puttanone che vengono a leccare fica, tette e viso di Milena, raccogliendo la sborra residua e passandosela tra le loro bocche, per poi ingoiarla.. Dopo aver fatto la stessa pulizia sul cazzo di Giancarlo, si stendono a fianco dei due. Passano alcuni minuti in silenzio, poi Lilli chiede, con voce roca per il godimento raggiunto con la sua amica: possiamo rimanere in visita in questo letto? vorremmo godere guardando lo spettacolo dell' l'inculata che darai a Milena tra poco! Milena e Giancarlo sorridono. Milena risponde: si! voglio avervi vicine per masturbarmi e leccarmii: questo piacere si unirà al dolore che proverò all'inizio. Se vorrò altro ve lo dirò quando Giancarlo mi entrerà nel culo: obbedite in tutto quello che vorrò,altrimenti sarete punite!!! "Grazie Milena" rispondono le puttanone: vorremmo subire da te punizioni e porcate che neanche immagini, ma faremo esattamente, e solamente, quello che ci ordinerai!! Milena le ringrazia, si rivolge a Giancarlo e chiede, sorridendo: champagne, whisky; vodka, si può avere qualcosa signor padrone di casa?
Dopo una siesta di circa 20minuti, a base di liquori, Milena guarda Giancarlo e, lentamente, sillaba: sono pronta, sfondami il culo come vuoi!!. Giancarlo si stende vicino a lei,(mentre Lilli e Niky si stendono sui due bordi del letto iniziando a carezzarsi), e dice a bassa voce a Milena: vuoi che io usi tutte le precauzioni per farti meno male possibile o vuoi essere inculata duramente? da 0 (lenta e delicata) a 10 (brutale) come la vuoi provare? Milena lo guarda intensamente e risponde: devo chiudere i miei conti col passato, di quando ero ragazzina: voglio almeno il livello 8! va bene, amore mio, risponde lui lasciando Milena esterrefatta per come le si è rivolto, poi la stende supina sul letto, le solleva le gambe fino ad appoggiarle sulle sue spalle: quella posizione ha sollevato il culo di Milena al livello del cazzo di Giancarlo che si è messo in ginocchio e se lo masturba: è gonfio e duro! Le spalma sul culo solo un pò di crema e, di colpo, penetra Milena fino a metà del suo sfintere. Milena urla di dolore ma, ansimando, gli dice: continua!!! e voi due, rivolta ai puttanoni, masturbatemi come vi ho detto. Eccitato da quelle frasi Giancarlo continua a stantuffare il cazzo nel culo di Milena, che ad ogni colpo grida un verso di dolore guardando le due femmine che la ma-
sturbano. Lentamente gli urli di Milena da urli di dolore diventano mugolii di piacere. Dopo 20 minuti di inculata ininterrotta: sto per venire, dice lui, ma posso trattenermi continuando a incularti! Milena, con la voce rotta risponde: non venire.... voglio ancora il cazzo: continua...! lo senti che sto godendo come una troia? poi continua gemendo: aaaah, ancora! ancora un pò, ancora chè sto per sborrare anch'io... ora, ora, ci sono... vengo... anche ioooo! Giancarlo termina i colpi violenti dentro Milena, viene nel suo culo e ansimando le dice: sei la mia troia! non ho mai goduto tanto inculando una femmina!
Milena sta sborrando e non riesce a parlare per i gemiti ed i singulti di orgasmo che la stanno squassando. Appena riesce a calmarsi, con voce roca, dice: ora che me l'hai sverginato, il mio culo sarà sempre pronto per te, quando ne avrai voglia! poi si rivolge a Lilli e Niky: porche.. voi due succhiatemi la sborra dal culo come avete fatto con la fica. Lilli e Niky iniziano subito, carezzano e leccano, pizzicano i capezzoli di Milena che dice loro : continuate a farmi godere! fatelo come più vi piace! poi si rivolge a Giancarlo:mi hai fatto vincere le paure che avevo!! inculami di nuovo, fammi tutto quello che vuoi. io voglio il tuo cazzo in bocca, nella fica, dovunque vorrai infilarmelo: sono tua!.............
Dopo due ore si sono rivestiti tutti. Milena bacia le due ragazze e dice: se Giancarlo vorrà potrò chiamarvi ancora? Entrambe quasi gridano: e ce lo chiedi?: siamo pronte a tutto con voi due!! poi baciano Milena e Giancarlo e se ne vanno sorridendo. Rimasti soli, Milena guarda Giancarlo e chiede; ho sentito bene? mi hai chiamato amore mio? Giancarlo la guarda a lungo e poi dice: è proprio così: non ho mai trovato una donna come te: sento di possederti tutta. ti ho liberata dalle tue vergogne ed ora sei una femmina da letto, capace di tutto, ma vedo in te anche una compagna di vita! Milena lo fissa e dice lentamente: io ti amo dalla seconda lezione del corso di sesso che mi stai facendo! non speravo più che ci fossero uomini come te: tu non pensi solo a godere, tu vuoi che la tua compagna goda quanto o più di te, tu leggi nei miei desideri e li assecondi e questo fa di te il mio amore e il mio maschio : io potrò anche fare di tutto con uomini e donne, se tu vorrai, ma sarò comunque tua!. Giancarlo le si avvicina, la abbraccia e la bacia a lungo. dopo un pò, seduti sul divano, Giancarlo le chiede: hai chiuso i conti coi tuoi genitori? si, risponde lei, ho addirittura usato i ricordi dei maltrattamenti subiti facendomi aiutare a godere mentre mi inculavi!!
Dopo qualche minuto di silenzio Giancarlo fissa Milena: ora parliamo del nostro futuro, ed io credo che per farlo dovremo eliminare ogni segreto tra di noi. Milena scossa replica eccitata, ma come puoi dirmi ciò: io ti ho detto e dato tutto di me, e mi hai potuta godere in ogni maniera a letto, come puoi parlare di miei segreti? Giancarlo tace per alcuni secondi: amore mio, non parlo di tuoi segreti, ma di miei segreti che non potranno mai essere svelati a nessuno da parte tua! Milena è confusa: ma di che parliamo: massoneria deviata?, polizia segreta?, no, cara, risponde Giancarlo, ma di sicuro segreti da non svelare mai, se io non ti darò specifica autorizzazione, per la loro delicatezza. "Ti prego, non tenermi così
sulla corda, sussurra Milena: dimmi di che si tratta." Hai ragione, dice Giancarlo, lo farò al più presto, ma prima dovrai rispondere ad alcune domande.Ok, fammele, replica ansimante Milena che da quel momento entra in una nuova realtà sessuale!!!! Giancarlo esordisce dicendo: per due volte tu mi hai detto cose che io ho notato con brividi" Milena ansimante: che tipo di brividi? Giancarlo: la prima cosa: nel secondo giorno mi hai narrato del tuo primo godimento e hai descritto la sculacciata subita dai tuoi e gli effetti sul tuo corpo, e mi hai detto che ti aveva eccitato portandoti a masturbarti. la seconda cosa: nel quarto giorno mi hai detto: tutto a letto deve essere consentito, a meno che sia non gradito per chi lo subisce: sei convinta che nel primo caso il godimento derivò anche dalla tortura subita? bè, dice Milena, tortura... mi sembra eccessivo chiamarla così. E perchè? replica Giancarlo, eri tenuta ferma, soggiogata con la forza, e colpita; questa è tortura, poi si può discutere se sia tortura leggera o pesante, ma quello è il suo nome. Milena riflette un attimo e replica: beh si, se la definizione è quella, hai ragione. Ok, dice Giancarlo, andiamo alla seconda cosa: ricordi quella frase? la pensi fermamente così?
"ma certo, dice Milena, a letto ormai sono pronta a fare di tutto, ma non credo che godrei facendo soffrire al di sopra della sopportazione, o senza far godere!
Giancarlo guarda fisso Milena, e tace per alcuni secondi, mentre la tensione sale. Poi le dice: bene, tutto quello che ti dirò ora dovrà essere e rimanere segreto assoluto tra te e me. D'accordo? Ma certamente, lo giuro, replica Milena sempre più tesa. Ok, allora sappi che io faccio parte del comitato direttivo del più importante ed esclusivo club sadomaso di tutta la regione. Oh cazzo, risponde Milena, ma è favoloso!!! Giancarlo scoppia a ridere dicendo: beh mi sembra che la tua reazione non sia di schifo o di vergogna!! Milena ride a crepapelle, anche per il crollo della tensione subita in quei minuti. Quando si calmano, Giancarlo si rivolge a Milena: mia cara, su questo argomento dovrò dirti un sacco di cose, e forse tu me ne chiederai ancora di più, per cui vorrei che ne riparlassimo con calma, nei prossimi giorni. Ora parliamo d'altro. ho da farti una proposta importante: vuoi venire a vivere da me? Milena ansima: oh mamma mia! oh mamma mia! dici davvero? mi stai proponendo qualcosa che non riesco a credere!!l'idea di venire da te mi fa impazzire di gioia! sono pronta a rac cogliere le mie cose ed a venire a casa tua anche subito!... se penso a poche settimane fa... il pensiero del futuro mi rende felice, mi eccita.... dove sai.... ! Giancarlo sorride:
"dove sai " si chiama fica: non perdere le buone abitudini! Ok ride Milena, parliamo subito del mio trasloco che voglio fare il più presto possibile, in due o tre giorni, e poi andiamo.
subito a scopare perchè il discorso fatto e le cose a cui questo club sadomaso mi fa pensare mi eccitano come una maiala!!,
Giancarlo, sorride: oltre che al trasloco, dice, nei prossimi giorni voglio curarmi del tuo aspetto: ti accompagnerò in diverse boutiques e in un qualche istituto di bellezza: i tuoi abiti ed il tuo trucco dovranno far capire a tutti che in te c'è una gran troia, nascosta in una signora di gran classe !! Milena: mi fai sentire sempre più troia! ora fammi arrapare, e poi fammi quello che vuoi! Ok, dice Giancarlo, comincia a fare la porca! Milena si alza dal divano,inizia a spogliarsi guardandosi nello specchio, poi si gira verso Giancarlo e ansima: guardami, ti piace? nello specchio si vede Milena ormai nuda che si fa un ditalino con incredibile libidine! anche Giancarlo si toglie i vestiti e le ordina: ora obbedisci! Milena: ordina, padrone! Giancarlo: allarga la fica! lei lo fa mugolando di piacere! ora infila le dita nella fica, bagnale ad una ad una e succhiatele! Milena esegue ansimando. Ora allargati il culo, inginocchiati sul pavimento e tienilo aperto per me! Milena si mette a pecorina e sussurra: eccolo, è tuo! Giancarlo la avvicina, poi di colpo la penetra con violenza: Milena urla AAAH, rotea il culo in-
torno al cazzo: ti prego, padrone, spaccamelo! Giancarlo dà un altro colpo ancora più violento, Milena urla, Giancarlo continua a stantuffarle il culo con violenza, poi sfila il cazzo e ordina: girati e succhiamelo! Milena ansimando si gira, si avvicina al cazzo dicendo: vuoi un bocchino? Giancarlo: certo, Troia! lei alza lo sguardo: mi piace chiamarlo come mi hai insegnato! succhia con un ritmo tale da farlo venire in un minuto, gli succhia la sborra mugolando, la tiene in bocca assaporandone il sapore, la fa vedere a Giancarlo aprendo le labbra, poi la risucchia in bocca e lentamente la ingoia! si stende a terra, si fa un ditalino: guarda, porco, godo per te! e sborra mugolando! Giancarlo la prende in braccio, la porta a letto, le succhia la sborra dalla fica e gliela passa in bocca baciandola.Milena la ingoia con libidine e sussurra, che troia... che porca!! poi si stringe a Giancarlo. Lui la carezza: sei stata brava a obbedire! così ti voglio a letto. Lei gli sorride, si padrone, ma vorrei poterti chiedere altre cose se mi vengono in mente. Giancarlo la guarda: si, potrai, ma ricorda che a letto comando io: tu chiederai e io deciderò se e come esaudire le tue richieste! Ok padrone! dice Milena, poi si carezza il corpo con lussuria guardando il soffitto, ne ho tante, in mente!!
Dopo una settimana: è sabato: Giancarlo e Milena sono insieme nel soggiorno della casa di Giancarlo. Guardano le modifiche dell'arredamento in quella stanza, così come nelle altre. Ormai Milena ha portato tutte le sue cose presso Giancarlo, ed ha un aspetto splendido sia per la pettinatura che per i suoi vestiti.. A quel punto però Milena non regge più: ha voglia di sapere e dice al suo uomo: non ne posso più, possiamo parlare? Giancarlo sorride sornione e chiede: di che? Milena ridendo cerca di colpirlo allo stomaco e dice: dai, non farmi impazzire! Ok hai ragione. prima di parlarti di cose riservatissime di tipo organizzativo e di partecipanti, dobbiamo confrontarci sulla mia e sulla tua idea di sado-maso
Milena dice subito: Hai perfettamente ragione; parliamone: lo facciamo qui in soggiorno o a letto? "ma sono le sei di pomeriggio, dice Giancarlo."beh, dati i discorsi che credo di star per fare non si sa mai! Giancarlo ride: cominciamo qui, poi prosegue: per noi (intendo i soci del club) il sadismo si manifesta dominando, torturando a livello fisico, sessuale e mentale le "vittime". ottenendo da loro la più totale sottomissione e godendone le conseguenti depravazioni. il masochismo si esprime con le stesse manifestazioni ma ovviamente in senso inverso: come ti sarà chiaro il sadico gode nel fare quello che ti ho detto prima, mentre il masochista gode nel subirlo. Mi segui fin qui? Certamente, risponde Milena, ma credo che tu
vorrai dirmi di più: "certo, dice Giancarlo: la cosa più importante che caratterizza il nostro club è che noi esigiamo da tutti i soci che tortura, dominazione, sottomissione, vengano esercitati entro limiti precisi, definiti insieme ai masochisti. Per capirci, ricordi quando tu mi hai chiesto di incularti? bene, io ti ho chiesto quale livello di tortura sessuale volevi subire e tu mi hai dato un valore. Questa scelta deve essere concordata col torturato, che deve godere quanto il torturatore. Tu cosa ne pensi fin qui? chiede Giancarlo. Milena lo guarda a
lungo e ride: cosa ne penso? Te lo spiego in sintesi: sono tutta bagnata! Cazzo!, dice Giancarlo, quello che sta succedendo tra noi in poco tempo, mi sta mandando in tilt! immaginavo quello che avevi in te, ma la tua libidine....! Milena lo guarda sorniona: mi hai scatenata, lo so! Giancarlo: ora potrei darti i primi dettagli tecnici sul dove, come, con quali attrezzature si svolgono le torture, oppure.... Milena lo interrompe, oppure andiamo a letto e mi spieghi con qualche esempio!! La coppia si alza e va in camera da letto, poi Giancarlo va nello sgabuzzino e torna con una lunga corda e una frusta. Guarda Milena e le dice, con tono di comando: ora le cose cambiano: userò il tuo corpo e la tua libidine come vorrò. Ora spogliati e stenditi sul letto. ti voglio nuda e sottomessa! Milena, impressionata dal tono di lui, obbedisce. Giancarlo si avvicina, le siede a fianco e comincia a legarle le mani agli spigo-
li alti del letto, dove si trovavano, quasi nascosti, due ganci di acciaio. Poi esegue la stessa operazione con i suoi piedi legandoli ad altri due ganci seminascosti negli spigoli inferiori Milena si guarda nello specchio:,è nuda, legata con braccia e gambe completamente divaricate, espone il suo corpo che mostra tutta la sensualità di una donna eccitata, a cosce spalancate, alla mercè di un maschio. Giancarlo le si siede vicino e le sussurra: "ora tu sei completamente in mio potere; posso farti di tutto, torturarti i capezzoli con i morsetti d'acciaio, posso frustarti, farti ditalini per ore, posso pisciarti in bocca e fartelo ingoiare, posso girarti incularti, infilarti plug sempre più grossi nel culo lasciandoli lì per ore, posso farti tutto quello che la mia libidine mi suggerisce: eccoti un esempio! Giancarlo inizia a torturarle i capezzoli, a schiaffeggiare il suo seno, il suo culo, le infila le dita nella fica, nel culo, le ritira bagnate facendogliele succhiare, poi con calma prende la frusta, lentamente la svolge e d'improvviso dà una frustata ai seni di Milena che urla di dolore torcendosi sul letto. Gian-
carlo prosegue: frusta i suoi capezzoli, il ventre, la fica, Milena geme e si torce , ma il suo viso mostra il godimento masochista. Lui le dice: potrei torturarti così per ore! Milena urla!! ma tu mi stai già torturando: sono arrapata come una porca! Fammi venire! Giancarlo: troia, decido io quando farti venire, adesso voglio anche torturarti così, non chiavandoti. Milena, ansimando grida: scopami, ti supplico! poi farò qualunque perversione deciderai!! Giancarlo la guarda: bene, ora cominci ad obbedire! le morde i capezzoli fino a farla gemere di dolore, poi finalmente la penetra, trovando la fica in preda a spasmi di godimento, così bagnata che il cazzo scivola fino in fondo senza nessuno sfregamento delle pareti vaginali, poi le schiaffeggia i seni: cominci a capire cosa significa il piacere sadomaso?! sospende per un attimo la scopata: apri la bocca! Milena esegue e lui le piscia in bocca ...lei spalanca gli occhi, allibita, trattiene il liquido, ne sente il sapore, poi decide: lo ingoia tutto e urla: si! sono una troia, la tua porca! ed ora chiavami,porco! Giancarlo la frusta ancora facendola urlare, poi si ferma a guardarla. cosa cazzo fai? grida Milena, non ti fermare: torturami come vuoi, spaccami la fica, il culo, fammi venire! Lo decido IO! grida Giancarlo, la fa urlare per la libi-
dine, poi la fissa: Ripeti! sei il mio padrone! Milena: sei il mio padrone! Farò tutto quello che vorrai! Milena: farò tutto quello che vorrai! Bene, dice Giancarlo, ora ti scoperò! Grazie, pa-
drone! Giancarlo le schiaffeggia i seni, la scopa con forza e la fa sborrare, venendo con lei: Poi le scioglie mani ed i piedi e le si stende accanto baciandola. Dopo più di mezzora Giancarlo si risveglia dal sonno che il suo organismo ha richiesto, dopo l'intensità della scopata, si guarda intorno, non vede Milena, e quindi la raggiunge in soggiorno. Milena è ancora
nuda: sta fumando e si masturba, è seduta in poltrona su un panno nel quale cola il suo succo . Vede Giancarlo, continua a masturbarsi: guardami! come la notte con i miei genitori! fumo per rilassarmi. ma non riesco a smettere di masturbarmi! sento ancora l'orgasmo di prima, ma non mi basta: guarda come godo! mi hai fatto cose che ho solo immaginato in passato, sono una troia e godo! ho provato sensazioni nuove: ho goduto il dolore della frusta, l'umiliazione nel trovarmi in bocca il tuo piscio, ma volevo altre frustate, e ho gustato la piscia che ho ingoiato! Ora ogni nuova esperienza mi fa impazzire. persino il fumo mi eccita! mi sento sexy, quando fumo, come se facessi un bocchino! Giancarlo la guarda: lo so: ora ti eccita qualunque cosa tu faccia: quando ti guardi allo specchio mentre fai un bocchino,o vedi che ti stanno guardando, quando ti piscio in gola, quando vedi porno in tv, quando vedi troie come Niky a letto, quando, come ora, pensi a quello che ti ho fatto e immagini cosa ti farò. Io ho rotto la pentola a pressione nella quale la tua mente era chiusa.Ormai sei pronta alla mia dominazione! SI! dice lei! appena mi tocchi mi aspetto cose sempre più perverse, e voglio subire, dominata da te, tutte le torture che riuscirai ad immaginare!
Milena spegne la sigaretta, smette di carezzarsi e rimane in silenzio per alcuni minuti. poi scruta Giancarlo: ti prego, ora devi aiutarmi! devo trovare un equilibrio dopo tutto quello che mi è successo dal nostro primo incontro, e voglio parlare della situazione senza alcuna remora: posso solo immaginare cosa potrà succedermi sia per la tua dominazione, sia per il club, si copre un pò e dice: ti prego!. Giancarlo è eccitato, quasi ipnotizzato da Milena, ma inizia: tra noi c'è un rapporto che per me è d'amore, per come sei dentro di te, e di sesso estremo, per la tua sessulità ormai senza freni! per quanto riguarda il club esso è composto da un comitato di direzione: il presidente e 4 dirigenti: io sono uno dei 4. la struttura si completa con alcuni dipendenti addetti alla manutenzione degli attrezzi di tortura e delle sale. i soci iscritti sono oltre 100: tutte le persone del club, dirigenti, addetti, soci, sono tutelate dalla più assoluta segretezza, che è la legge base del club. Se qualcuno dovesse trasgredire sarebbe espulso e subirebbe gravi conseguenze, sia pecuniarie che di vita. Devi sapere, su questo punto, che quasi tutti gli iscritti al club sono persone molto potenti, in grado di attuare le ritorsioni che ti ho detto, in maniera dura e, se necessario, violenta.Ti è tutto chiaro? Chiarissimo, dice Milena. Bene, risponde Giancarlo, che prosegue: coloro che vogliono iscriversi devono supe-
Si, risponde Milena. Giancarlo continua: coloro che vogliono iscriversi al club devono superare una prova per dimostrare la loro vera natura, sadica o masochista. La prova consiste in
torture da subire o far subire, esprimendo, senza simulazioni, un reale godimento. Se superano la prova devono giurare fedeltà alle regole. Le principali sono: 1) l'assoluta segretezza
2) mantenere un corretto rapporto con gli altri soci 3) garantire il rispetto della "scala del dolore" concordata col masochista: te ne ho fatto esempio pochi giorni fa. 4) garantire una partecipazione di almeno una volta al mese, alle sedute sadomaso, che si tengono ogni settimana. Ci sono anche altre regole meno importanti che, se vorrai, potrai conoscere diventando socia. Milena è tutta rossa per l'emozione, e chiede: prima parliamo di noi: quando dico e faccio le cose di poco fa, ti faccio schifo? Giancarlo:ma che cavolo dici! Io ho goduto! ti ammiravo per come reagivi: a me piace torturare le donne, ma solo se godono!! e tu godevi facendo impazzire anche me!! Sei la mia donna, signora fuori dal letto, puttana incredibile a letto, per il mio godimento!! Milena lo stringe con tutta la forza, poi lo guarda fisso: ora dimmi qualcosa di più sul club:posso divenire socia? si, dice Giancarlo: io ti presenterò garantendo per te, ma poi dovrai superare la prova sadomaso cui sarai sottoposta, necessaria per accedere all'iscrizione formale ed ai giuramenti che ti ho detto. che ne
dici? lei risponde, dopo quello che mi hai fatto, e se ho capito qualcosa di me stessa.. certo che ho voglia di partecipare al club, ma voglio anche sapere: farò con te e solo con te la prova iniziale, e poi sarà con te che parteciperò alle sedute sadomaso? Questo non posso garantirtelo, dice Giancarlo: il club significa godimento con ogni tipo di piacere, con apertura a tutte le perversioni, e le coppie devono ritenersi libere da ogni vincolo reciproco: è chiaro che, se accetterai, io tenterò sempre di restare con te durante le sedute, ma come ti ho detto, non posso garantirtelo. Milena rimane pensosa, poi chiede: se questa realtà mettesse in crisi il nostro rapporto, potrei uscire dal club? si, risponde Giancarlo, purchè venga da te mantenuto l'obbligo di assoluto riserbo che ti ho detto. Milena si accende una sigaretta, e rimane in silenzio, fumando..Giancarlo la carezza e dice: pensa con calma a quello che ti ho detto, poi riparleremo di tutta la faccenda quando riterrai di essere pronta, in fondo non abbiamo nessuna urgenza, e possiamo continuare così!.
Milena si riscuote dai suoi pensieri: mi sembra ovvio che io dovrei dichiararmi masochista. Scherzi? avrai mica dubbi? dice Giancarlo, non senti quanto godi nella tortura? e poi pensa ai tuoi genitori e alla tua reazione ai colpi che ti infersero, pensa al tuo "8" quando mi hai dato il culo, questo senza ricordare la prova sadomaso sul nostro letto.. .... Milena lo guarda: è così: mi basta pensarci che mi bagno. però, pensandoci bene... mi ha fatto godere anche dominare Lilli e Niky ordinando loro cosa farmi: credo anzi che avrei dovuto dirlo con più cattiveria e dettagli: credo proprio che nel sottoporle ai miei ordini avrei goduto di più!... Beh, dice Giancarlo, guarda che puoi tentare il dominio anche da sottoposta a tortura, come hai fatto con me, chiedendomi torture diverse da quelle cui eri sottoposta. Inoltre ho la sensazione che tu abbia anche tendenza al sadismo lesbico: a te piace la tortura, sia se la subisci sia, forse, se la applichi a una bella donna. Si, dice Milena, penso di essere attirata anche da altre donne: per esempio Niky mi ha subito fatto colpo, dal primo giorno. per quanto riguarda i maschi, devono essere esattamente come te! e come te non ne ho mai incontrati. A proposito, parliamo di te: sei un sadico di alto livello!! si, dice Giancarlo, è così!
Milena lo guarda con passione: tu sarai anche un sadico, ma io so che tu mi hai fatto godere prima di iniziarmi al masochismo: mi hai regalato sensazioni e desideri di ogni tipo di sesso: guardare il mio corpo, goderne la lussuria, dire parole porche che prima avevo vergogna anche a pensare, godere nel farmi vedere nuda mentre scopo, scoprire esibizionismo, piacere lesbico, e tanto ancora: io ora so che, a letto, godi di me, sia con le torture che senza: ora so che mi farai sempre sempre sentire fiera della mia troiaggine. non sei solo sadico: io sento che il tuo piacere si unisce al mio.io soffro e godo con te. Tu non sei il mio torturatore: tu sei il mio maschio, voglio farmi fare di tutto, da te! Giancarlo la fissa: mi è facile fare con te quello che hai detto perchè impazzisco per le tue perversioni, ma ripeto! ti voglio anche per te stessa, come sei, ed intendo anche fuori dal letto! Milena lo bacia poi dice: se entrerò nel club che tipo di sadico troverò? Beh, risponde Giancarlo, sarai comunque tutelata dalla seconda regola del club, e quindi alla peggio godrai di meno che con me!
Milena rimane in silenzio: in verità, dice dopo un po’, io ti chiedo: ma non ti fa male che io faccia di tutto, perché di tutto mi sarà fatto, con altri uomini? Mia cara, replica Giancarlo, io sono sicuro del nostro rapporto: so che godrò guardando quello che ti sarà fatto, pensando che a casa prenderemo il meglio tra le cose che subirai,ottenendo per noi nuovi stimoli al sesso. Devo anche dirti che io, diversamente da te, ho avuto una vita di sesso sfrenato e totalmente libero da ogni limite, tranne sapere che a letto gli unici limiti sono definiti d'accordo col partner, come tu hai detto d'istinto, centrando in pieno la logica del club. Ora non so se vorrò mai cambiare il mio approccio alla vita e al sesso. Hai ragione, dice Milena, ma in realtà sono così dubbiosa perchè.... Perchè cosa?, chiede Giancarlo: perchè sono gelosa di te!!!! Giancarlo sorride: io sono tuo e tu lo sai: qualunque cosa mi farà venire in mente qualche femmina arrapata io te la confesserò nei dettagli e la rifarò con te!! Milena sorride, si accende un'altra sigaretta e conclude: ok, lasciami pensare qualche giorno sul da farsi. ma significa che se non aderirai al club mi lascerai? chiede Giancarlo con apprensione. Milena ride dicendo: e chi ti molla, io ho trovato in te un uomo da amare, ma anche il self ser-
vice del sesso sfrenato: un maschio come te me lo tengo stretto! Vuol dire che se non aderirò aspetterò a casa il tuo ritorno, ogni settimana, per scopare, quando vorrai, aggiungendo, a tutte le torture che mi racconterai, le idee che mi verranno in mente sentendoti. vorrò anche la descrizione dettagliata della femmina che avrai torturato e le sue reazioni, in modo che io possa godere ancora di più. In realtà più parliamo di femmine troie più mi vengono varie ideuzze su quello che potrei fare con una o due femmine, facendomi guardare da te e venendo sotto il tuo sguardo! Mamma mia, ride Giancarlo, non sarà facile in futuro reggere alla tua libidine: a letto con te ci sarà da faticare, anche per un porco come me!.
Milena rimane pensosa, Giancarlo la scruta: "che c'è" C'è che mi chiedo se è per te possibile organizzare una seduta con la mia partecipazione: così potrei valutare le mie reazioni, vedendoti fare di tutto ad altre, consentendo a te di verificare le tue reazioni guardando me con altri uomini. Giancarlo ci pensa un pò: hai ragione! voglio tentare questa strada!
Sono passati sette giorni e Giancarlo rientra in casa trionfante: è fatta! Sarai inserita nella prossima seduta. Sappi che noi abbiamo, nel club, due tipi di seduta sadomaso: il primo tipo prevede che vengano effettuati sadismi e tortura tal quali, mentre il secondo tipo simula storie nelle quali si inserisce la tortura o la dominazione: ad esempio può essere immaginata la cattura di una spia, torturata per strappare segreti, o la camera di tortura di un re medievale, che gode torturando i nemici catturati, eccetera. il secondo tipo di seduta del club può essere estremamente arrapante, se la "sceneggiatura" e gli "attori" sono validi. E io a quale tipo di seduta sono stata associata? chiede Milena ansimando. Alla prima tipologia, risponde Giancarlo, credo che sia meglio per te: potrai affrontare quel che ti sarà fatto senza pensare ad alcuna storia da "recitare". Inoltre, continua soddisfatto, se nella prima seduta
avrai avuto successo, e se vorrai, potrai "provare" anche la seconda seduta! Milena sorride: bene, sono eccitatissima: a quando?. "tra tre giorni, dice Giancarlo.. Milena sospira e chiede: sarai tu….?. No, amore, avevo già chiesto troppo, ma sappi che sarò presente a guardare tutto, e interverrò se vedrò qualcosa che ti farà soffrire al di là del livello concordato, ricorda che vale la regola del livello di dolore, da 1 a 10 che tu concorderai, in base alle descrizioni che ti saranno fatte per ogni numero della scala di dolore. Milena è eccitata: sarò pronta: voglio che tu mi aiuti in questi 3 giorni a dare il meglio di me sia per dare piacere che per godere nuove esperienze da porca!. Ne sono sicuro, dice Giancarlo, ti ho visto in opera con me e so che se problemi avrai, riguarderanno la tua difficoltà nel limitare la tua libidine, che ormai penso sia fuori dal mio controllo e, temo, anche dal tuo.
Dopo tre giorni Giancarlo è in macchina con Milena e la accompagna alla sede del club, insieme a Marco, che è un altro esponente del comitato direttivo. Milena è bendata con una mascherina di piume per garantire che non scopra la localizzazione della sede. Marco scherza con Milena, che lui aveva conosciuto un'ora prima e le dice: se vali la metà del livello descrittoci da Giancarlo, credo che stasera si vedranno scene di sesso anche tra i soci. Milena ride: ma è possibile fare sesso durante la seduta? certo, risponde Marco, ogni socio dispone, a pagamento, di una posizione composta da un letto con paraventi scorrevoli che consentono la privacy e contemporaneamente la visione dello spettacolo a chi è dentro. "quanti saranno gli attori della seduta? chiede Milena. Marco allibisce e guarda Giancarlo: ma non glielo hai detto? Milena sobbalza; cosa? Giancarlo le stringe la mano e le sussurra: non volevo emozionarti ancora di più: sarai sola ad essere torturata, ho dovuto accettare perchè si è sparsa la voce di quanto sei sexy (temo sia colpa di Lilli e Niky) e molti soci hanno voluto che solo tu fossi al proscenio. "Lilli e Niky"? chiede Milena allibita. Si, risponde Giancarlo, sono socie e tu le hai affascinate ed eccitate come non credevo possibile.
Marco sarà il tuo torturatore: ho voluto che lo conoscessi proprio per renderti tutto il più piacevole possibile. Milena sospira: Marco: sono nelle tue mani. "Certo, risponde lui, e ho una gran voglia di farti ricordare bene e con piacere quello che ti farò! Milena si chiede cosa intenda, ma quasi subito dopo arrivano al club. Milena scende dall'auto per ultima, ancora
bendata, e viene condotta all'interno da Giancarlo che, dopo alcuni secondi le toglie la mascherina dicendo: eccoci, siamo nella sala della seduta di oggi. Milena apre gli occhi e vede che si trova in un grande salone, occupato a sinistra da comode sedie e dai lettini con paravento descritti poco prima da Marco. Sulla destra invece c'è un'ampia sala 1/2 metro più alta rispetto ai letti: sopra il palco si vedono varie attrezzature: corde agganciate al soffitto, terminanti in polsiere di cuoio; in corrispondenza, sotto le corde, ganci fissati al pavimento; più a destra si vede un attrezzo in legno, alto quasi tre metri, a forma di una grande x, con ganci alle quattro estremità; vicino c'è una sedia a braccioli, con analoghi ganci alle estremità dei braccioli e delle gambe della sedia stessa; ma l'attrezzo più impressionante è rappresentato da una tavola in legno lunga più di tre metri e larga due, in forte pendenza (circa 60%) che rende visibile agli spettatori chi vi sarà disteso. Alla testa e ai piedi della tavola si vedono due larghi cilindri in legno, fissati alle estremità superiore ed inferiore del tavolo. ogni cilindro è avvitato a due ruote, una a destra e l'altra a sinistra dello stesso. Al girare delle ruote i cilindri ne seguono il movimento tirando quattro corde, due verso l'alto e due verso il basso, pas-
santi in quattro ganci alle estremità del letto. le corde, dopo il passaggio nei ganci, saranno legate a mani e braccia del torturato, rendendo diagonale la trazione. Un'estremità di ogni corda è fissata ai cilindri, mentre l'altra estremità giace sul letto, e termina in una polsiera di cuoio. Oltre l'attrezzatura che Milena guarda impressionata, si vedono, appesi alla parete, altri strumenti di tortura di minori dimensioni: fruste di vario tipo, a strisce di cuoio, frustini, gatti a nove code ed altri. Vicino alle fruste ci sono mollette d'acciaio, rotelle a punte, candele di cera, dildi, plug ed altro ancora. Milena si gira verso Giancarlo: mamma mia! Giancarlo la stringe a sè e le dice: sta tranquilla, vai a preparare la seduta con Marco: gli piace torturare le donne, ma rispetta i limiti stabiliti prima. A quel punto Milena, guardando fissa Marco, dice; "andiamo, voglio sapere le cose che intendi farmi: mi aspetto da te che ti atterrai alla regola della scala del dolore, e che ti fermerai se ti dirò "altola'". sarai corretto? sicuramente, dice Marco, ma tieni presente che ti insulterò e ti dirò cose oscene: in fondo fanno parte del godimento e non fanno male! "su questo sono d'accordo con te, e neanche io ci andrò leggera se mi verrà voglia di insultarti: benissimo, dice Marco, mi farai arrapare di più!
Milena lo guarda, gli si avvicina, gli infila la lingua in bocca, poi gli carezza i pantaloni in corrispondenza del cazzo, apre la patta, glielo prende in mano e inizia a masturbarlo, ma dopo pochi secondi si ferma: "era solo per entrare nel ruolo, e per valutarti"! cosa?dice Marco ridendo. Milena lo guarda ironica :LO SAI!! Marco dice: è vero, sei una bomba di sesso. godrai come meriti! Thank you, ride Milena: ora però andiamo a concordare le cose. Dopo due ore la sala si è quasi riempita di spettatori, e Giancarlo entra nel posto a lui riservato. pochi secondi dopo lo raggiungono Lilli e Niky dicendo: possamo goderci lo spettacolo con te? "Ok, risponde Giancarlo, ma vi dico che non so come reagirò vedendo quello che Marco le farà" Anche per questo siamo venute: tu e Milena ci siete cari! Pochi secondi dopo si sente la voce del socio addetto alla presentazione degli spettacoli: "signori, dice, sta per iniziare la seduta di una nuova possibile socia, che speriamo farà eccitare e godere tutti noi, come voci di corridoio hanno anticipato!" tutti gli spettatori ridono ed applaudono!
Pochi secondi dopo entrano Marco e Milena, completamemte vestiti. Marco indossa pantaloni scuri ed una blusa grigia; Milena ha una camicetta attillata che fa vedere chiaramente i capezzoli, poichè non indossa il reggiseno: i seni impressionano tutti perchè, senza nessun sostegno, sono spendidamente dritti e sodi; alla vita è fasciata da una gonna attillata, che le evidenzia lo spendido culo. Marco, guardandola, esordisce: sei tu la troia di cui si dice tanto bene? Milena lo guarda" io si, ma tu sarai porco abbastanza?" scatenando l'ilarità del pubbico.Marco le va vicino e, senza preavviso, le strappa la camicetta mettendo a nudo i seni, poi glieli schiaffeggia, ed inizia subito dopo a torturarle i capezzoli con i polpastrelli. Milena geme leggermente, e si accorge che sta già eccitandosi, tanto da farle dire a Marco: porco, ora fammi un ditalino! Marco le sorride: ti piacerebbe eh, puttana, ma lo farò quando piacerà a me! bene, replica Milena, ci penso io, e alzandosi la gonna fa vedere a tutti di non portare mutande, e inizia a masturbarsi. Milena si accorge di eccitarsi sempre più, ma Marco le toglie con violenza la mano con cui si toccava il clitoride e le schiaffeggia la fica: obbedisci, troia, o ti farò provare dolori che non pensavi esistessero. Subito dopo la prende
per i capelli e la trascina alla sedia delle torture, le strappa la gonna, le lega mani e piedi ai braccioli e alle gambe della sedia, poi prende due rotelle di acciaio a punte acuminate ed inizia a muoverle sul corpo di Milena: sui capezzoli, sui seni, sul culo, sulle cosce; risalendo da queste ultime alla fica .Si vede subito che Marco sta godendo per i gemiti di Milena, che
è immobilizzata e capisce di essere nelle mani di Marco:questo la eccita e, quando gli vede prendere una frusta con sei lunghe code di cuoio, si sente tutta bagnata tra le cosce. Marco le avvicina la bocca al suo viso, la guarda e, calmo,dice: sei la più grande troia che ho mai torturato: ti accorgi che la fica ti cola tra le cosce? si, risponde Milena, e ne godo alla grande! Marco si sistema la frusta in mano e dice: ed ora cosa vuoi? Milena lo guarda e, sfrontata, gli dice: hai quell'attrezzo in mano? e allora frustami, ma fallo bene fino a farmi soffrire! Marco le lecca le labbra, la bocca, il collo, poi comincia a frustarle i capezzoli, gira dietro la sedia colpendole le spalle e il culo, mentre Milena si muove sulla sedia, quasi a facilitare le frustate, dicendo: porco, lo soffro, ma godo come una troia! dai! voglio di più! cosa? ansima Marco, più frustate replica Milena: dai porco, più forte, più forte, torcendosi tanto da far ballare le sue tette, fino ad avere un lungo gemito seguito dalla frase: godo come una troia: vieni a masturbarmi e senti che roba mi cola tra le cosce. Marco si muove facendo a Milena un ditalino violento che la porta a venire ancora, dicendo:sto sborrando, che meraviglia! a questo punto Marco butta a terra la frusta, si denuda lentamente guardando le cosce
divaricate, poi si prende in mano il cazzo già duro e inizia a menarselo, le schiaffeggia più volte la fica, le tortura i capezzoli torcendoli con forza. Milena grida di dolore, poi lo provoca: godo!. Marco la guarda e le dice, sorridendo: parli troppo, l'unica soluzione è farti fare bocchini in continuazione: prendi il mio cazzo in bocca e lavoratelo, porca, mentre ricomincio a frustarti! La prima frustata è violenta, Milena ha un gemito di dolore, ma inizia a sbocchinare Marco, che continua a frustarle cosce, tette, la fica. poi ricomincia a torcerle i capezzoli. Dopo qualche minuto Marco la guarda e dice: sto per venre, troia: ora ingoia tutto, o continuerò con torture molto più dolorose. Milena continua il pompino, poi sente che Marco sta per sborrare, si prepara a riceverlo e succhia tutta la sborra. dopo avere ingoiato tutto con ingordigia lo guarda e dice: bravo, porco, mi hai fatto godere sia con la tortura che col cazzo! Ho però fatto un errore: non dovevo ingoiare la tua sborra, così, come mi avevi minacciato, avresti continuato le torture! a quel punto il sipario si chiude, tra gli applausi dei soci!
A sipario chiuso, Marco slega Milena e le dice: mamma mia, beato Giancarlo: mi hai fatto morire! Milena risponde: Marco, ti confesso che ho goduto anch'io, ma sappi che mentre ti sbocchinavo, avevo in mente il cazzo di Giancarlo che è e rimane il mio uomo! Ma ora che succede? è finita la seduta o no? Marco la guarda e dice, ironico, non credo proprio!. Milena si mette una vestaglia leggera, poi si avvia verso il letto di Giancarlo ed entra: le appare Giancarlo che guarda i due puttanoni mentre si masturbano a vicenda. Quando lui vede Milena la bacia a lungo e quasi si giustifica: Lilli e Niky erano pronte a qualunque cosa, ma preferiscono farlo con te. io da parte mia ero troppo teso e preoccupato che tutto procedesse bene e guardavo la seduta: non le ho neanche toccate! tra un mugolio di piacere e l'altro le due zoccole dicono: è vero: non ci ha fatto niente: ma che stregoneria gli hai lanciato addosso?
comunque anche noi preferivamo aspettarti: ci piace troppo farlo anche con te! Milena ride e subito si rivolge a Giancarlo: come è andata? lui la guarda ridendo: come vuoi che sia andata? Hai fatto arrapare pure gente di ottant'anni!" ma ora, chiede Milena:che succede? " vi faranno fare una seconda fase! dice Giancarlo: tu te la senti? Milena ridacchia: più porcate faccio, più m'arrapo, anche se vorrei tanto farle con te!!! Ma hai avuto molto dolore? chiede Giancarlo; la sua donna lo guarda: mi spaventa dirlo, ma più soffrivo, più godevo! Giancarlo la guarda e dice: allora darò la tua disponibilità per la seconda fase, d'accordo? Sarò onesta: ne ho una tale voglia che .... toccami tra le cosce! Giancarlo esegue, poi si lecca le dita con cui le aveva toccato la fica, e ridendo dice: vado a dire che sei pronta!
dopo mezz'ora il sipario si riapre ed inizia la seconda fase, con Milena completamente nuda e legata alle corde che scendono dal soffitto e con e i piedi legati ai ganci a terra: ha braccia e gambe tese a destra e a sinistra: il suo corpo nudo è oscenamente divaricato in posizione di una grande X . Milena è sola, ed approfitta per dire: cosa mi farà quel porco? io ho sempre più voglia!! Gli spettatori ridono ed applaudono. si sente addirittura qualche grido da stadio: forza maiala, facci godere!! Dopo qualche secondo arriva Marco, anche lui nudo e con il cazzo già duro; guarda Milena: ho una gran voglia di farti urlare! E allora torturami, replica Milena: ne ho una gran voglia anch'io! Marco si avvicina al muro e torna con in mano due morsetti d'acciaio legati da una cordicella, si avvicina ai seni di Milena e le chiede: li conosci? li ho già visti in vari porno, ma ora finalmente li assaggerò! Marco inizia ad avvita-
re un morsetto al capezzolo destro di Milena, che rantola un AAAH di godimento e di dolore. Poi Marco passa all'altro capezzolo ottenendo un altro AAAH . Milena ordina: fammi un ditalino! Marco la guarda le lecca i due capezzoli torturati dalle mollette, poi tira la corda delle mollette facendo sollevare i due capezzoli e provocando un terzo AAAH a Milena, che si inarca guardando prima verso l'alto e poi il suo corpo. poi dice: ti ho detto di farmi un ditalino e aggiunge: sono tutta bagnata. Marco abbassa la mano destra, le penetra la fica e dice.: eh si, ti piace proprio, ma il ditalino te lo faccio quando voglio io, non tu, troia! poi le dà uno schiaffo forte sulla fica, Milena grida un AAH più forte dei precedenti. Marco si allontana e torna con una candela: la accende e aspetta che dalla candela coli cera bollente: intanto continua a tirare i morsetti d'acciaio.Milena mugola e china in avanti la testa per godere la
visione dei capezzoli che le vengono torturati. Poi alza la testa e guarda Marco. gli dice una sola parola: porco!, cui segue un AAH, di piacere e di dolore. Marco, senza parlare, inizia a versare la cera bollente sui capezzoli di Milena, poi sulle areole, sulle braccia, sullo stomaco, ottenendo altri mugolii. Ti fa male eh porca, le dice, Milena rialza la testa che aveva abbassato per guardarsi il corpo torturato e gli risponde: si mi fa male, sento che mi torturi in tutti i modi e che passerai ad altre torture, e quindi.. GODO! non si sente, nel club, volare una mosca. Marco si allontana da Milena e torna con in mano una frusta a 9 strisce di cuoio ed un grosso plug: guardando Milena negli occhi inizia a frustarla sui capezzoli e sugli altri arti, mentre con il plug le penetra lentamente il culo. Poi inizia a roteare il plug ,tirandolo fin quasi ad uscire per poi reinfilarglielo dentro senza rallentare il movimento.Con la mano libera continua a frustarla. Milena ad ogni colpo si inarca, poi abbassa lo sguardo vede il suo corpo nudo colpito dalla frusta ed inculato del plug; gode nel vedersi! emette gemiti di dolore,
poi, ancora ed ancora, il suo mugolio: AAAH! Marco continua a frustarla, e le spinge ancora di più il plug nel culo. Milena si inarca, si guarda godendo la visione del suo corpo torturato
gira di nuovo il volto verso l'alto: ha gli occhi chiusi, li riapre per guardarsi di nuovo, mugola ancora per il piacere che prova vedendosi . La tensione nella sala è incredibile.Dopo quasi mezz'ora della tortura cui è sottoposta, Milena si accascia rimanendo appesa alle corde. Marco, preoccupato, si accosta a lei e a bassa voce per non farsi sentire dagli spettatori, le chiede: come stai? sei mica svenuta?, Milena alza la testa e a bassa voce risponde, no, sto per venire, sono sempre più bagnata: continua a torturarmi! io sono così arrapata che se non mi fai venire....! Marco si allontana, si prende il cazzo in mano, e dice: Porca, ora ti sfondo fica e culo! poi la stringe alla vita: lei è legata ed il suo corpo teso dalle corde,lui la solleva tirando le corde verso di sè, porta la sua fica all'altezza del suo cazzo, gliela allarga e la penetra infilandole dentro tutto il cazzo, fino ai coglioni, le spinge ancora di più il plug nel
culo, poi inizia a muovere il cazzo ed il plug dentro di lei, prima piano poi sempre più violentemente, dicendo: adesso godo io, troia: te li senti tutti dentro? ooh si, geme Milena, continua, continua, più forte, spaccami tutto, torturami! Marco arrapa ancora di più e sborra. poi le dice: ma non ti basta mai: sei una puttana troia insaziabile, e inizia a sfilarle il plug dal culo. Lentamente il sipario si chiude tra gli applausi dei presenti. Appena il sipario è tutto chiuso, Marco inizia a slegare Milena e le dice: sei una gran troia!! Milena è stressata dal dolore, riesce a parlare a stento: "ma... il grosso attrezzo? non si usa"? Marco ride: quella è la tavola di tortura e viene usata per le grandi occasioni.Le corde di quell'attrezzo sono pazialmente elasticizzate altimenti sarebbe pericolosissimo: i veri attrezzi medievali con i quali si applicava quella tortura erano utilzzati con corde non elastiche: potevano strappare arti ed ucci-uccidere i torturati. Anche con corde parzial-
gli arti ed uccidere il torturato! Anche con questo tipo di corde rese lievemente elastiche è un attrezzo di cui pochi sopportano il dolore che può procurare! Milena guarda l'attrezzo e sussurra, ancora ansimando per le torture fisiche e sessuali appena subite: ho una gran voglia di subire questa tortura. Marco la scruta: sei una masochista insaziabile!!
La sera di due giorni dopo, Milena e Giancarlo sono a casa in totale relax. Entrambi, rilassati, fumano scambiandosi ogni tanto battute su quello che succede al lavoro, o su notizie del giorno, finchè Milena scivola vicino a Giancarlo, lo bacia a lungo, e dice: cosa pensi di quello che è successo due giorni fa? Giancarlo la carezza dicendo: ma ne abbiamo parlato parecchio! Si, risponde MIlena, ma vorrei ora da te una valutazione più fredda e meno travolta dalle sensazioni dei primi momenti. Facciamo così: io ti cito l'argomento e tu mi dai subito la risposta che ti viene in testa ok? Ok risponde Giancarlo. Milena: Allora: numero 1: ti sono sembrata troppo porca? Giancarlo:no, non possiamo limitare la nostra sessualità; Milena: numero 2: ti ha dato fastidio quello che mi ha fatto Marco? Giancarlo: no...ma poi indugia e aggiunge: non posso annullare le regole del club da solo. Milena: allora un pò ti ha dato fastidio! Giancarlo: beh, certo vedere la mia donna fare cose che non aveva fatto neanche con me... Milena sorride, ironica: quindi sei un pò geloso! Se proprio vuoi saperlo: ebbene SI!, Ti ho fatto diventare la femmina più porca, puttana, troia del mondo e ora mi incazzo a vedere altri che scoprono i nuovi limiti della tua sessualità! Milena risponde subito:
finalmente! erano due giorni che questo discorso aleggiava tra noi! Ora finalmente, visto che ne parliamo sul serio, sappi che se e quando vedrò te torturare o dominare altre donne, già so che sentirò le stesse cose che mi hai appena confessato!! Giancarlo le carezza i seni e dice: e allora? "Io credo, risponde Milena, che dovremmo partecipare alla prossima seduta sadomaso: questo ci consentirà di vederci l'un l'altra, poichè la prossima seduta, se ho ben capito, vedrà in scena vari "attori"! E' così, dice Giancarlo. "bene, conclude Milena: a quel punto saprò, e tu saprai di nuovo, cosa sentiremo vedendoci fare di tutto con altri, e solo dopo potremo decidere! Giancarlo annuisce e, mentre Milena si accende, in silenzio, una sigaretta, le dice: certo che ormai sembri tu la padrona tra di noi! Milena ride: ma dai!!!
Dopo due giorni Giancarlo porta le notizie che Milena attendeva con ansia: ci siamo! Tra tre giorni ci sarà la seduta sadomaso: rappresenterà le torture inflitte da un ipotetico dittatore alle donne dei suoi oppositori, in scena ci saranno: il dittatore,quattro donne, due torturatori, oltre gli addetti: tu sei invitata ad esibirti dopo il successo dell'altro spettacolo. Milena, eccitata, chiede: e i torturatori? chi saranno? Io sarò uno, risponde Giancarlo, l'altro sarà il dittatore: Franco o Marco. Ma allora sarai tu.... chiede Milena eccitata! No, replica Giancarlo: tutti sanno del nostro rapporto e non sono gradite scene rappresentate da amanti. Inoltre tu stessa vuoi verificare le nostre reazioni al sesso sadomaso fatto da noi con altri o altre. Hai ragione, conviene Milena... ma la sceneggiatura? Giancarlo le dà un plico a lei indirizzato: eccola qua; hai due giorni per prepararti: Milena apre il plico e comincia a leggere
Dopo un quarto d'ora alza lo sguardo dalla sceneggiatura e dice, con voce roca per l'eccitazione: l'autore è un grandissimo porco, ha fantasie sessuali, che anche per noi femmine non sono facili da raggiungere!!! Ma chi è?? Giancarlo sorride sornione: "io"! Milena fa un salto: merito una punizione!! dovevo capirlo subito: solo tu raggiungi quei livelli! Giancarlo le sorride: beh, ora andiamo a cena, e per la punizione vedremo subito dopo!!
Dopo tre giorni Giancarlo è di nuovo in macchina con Milena: la accompagna alla sede del club:,con loro due c'è Marco, ed inoltre anche l'altro attore maschio: Franco. Milena è bendata come la volta precedente. Una volta arrivata Milena va nel suo camerino di teatro e si cambia mettendosi tanga e calze autoreggenti, poi passa al trucco e si avvia alla sala nella quale è già stata, pochi giorni prima. Il sipario è ancora chiuso: Milena si guarda intorno: in scena ci sono Giancarlo, nella parte di un torturatore, Franco, nella parte del dittatore, e tre donne: Milena non ne conosce due, mentre riconosce la terza: è Niky, che la saluta con un bacio nel quale avvolge, con la sua,la lingua di Milena! Ci sono inoltre due addetti al tavolo di tortura, che devono azionare le ruote e le corde agli ordini del dittatore. Milena guarda la scena e con un brivido pensa che il copione prevede che lei sia la vittima del tavolo di tortura, nel personaggio dell'amante del capo della rivolta. Nota anche che la sedia della tortura è stata modificata: ora al centro della sedia si vede un dildo. Milena ha un brivido di emo-
zione e di paura: le dimensioni del dildo, come lunghezza e come diametro, sono molto superiori a quelle di tutti i cazzi che lei ha già "assaggiato"! Gli "attori" vanno dietro le quinte, poi si apre il sipario: i protagonisti entrano tutti in scena: le donne sono seminude. Franco dice agli addetti: vedo che avete cominciato a divertirvi con le troie: denudatele completamente, poi inizierò subito le torturarle se non avrò le risposte che voglio! l'ordine viene immediatamente eseguito: le quattro splendide femmine sono ora completamente nude!
Dopo alcuni secondi di pesante silenzio Franco guarda le donne: rivelate subito dove sono fuggiti quei vigliacchi dei vostri amanti, altrimenti vi sottoporrò a tutte le torture e a tutte le sevizie di sesso che mi verranno in mente! già sapete che sono un porco pervertito, quindi..! Nessuna donna risponde. Franco, rivolto agli addetti e a Marco, bene! speravo che nessuna avrebbe risposto: a te, Milena, amante del vostro capo, darò il benvenuto più tardi, facendoti sedere, al momento giusto, sulla sedia della tortura: potrai godere guardando le tue amiche torturate e violentate! poi ordina: legate le altre tre troie agli attrezzi di tortura..Subito l'ordine viene eseguito: le altre due femmine, estremamente sexy, vengono legate a braccia e cosce divaricate, alle corde pendenti dal soffitto, Niky all'attrezzo di legno a croce. Iniziano subito le torture! Giancarlo si avvicina a Niky, le torce i capezzoli, le infila tre dita nella fica, muovendole con grande sensualità: le sta facendo un ditalino che presto diventa una tremenda tortura di sesso: Infatti Giancarlo porta Niky quasi all'orgasmo, poi si ferma
facendola impazzire per l'arrapamento che ormai la travolge. Niky, inoltre, come le altre due femmine, viene frustata e torturata dagli addetti, con i morsetti d'acciaio, cera bollente che viene fatta cadere sia sui capezzoli che sul resto dei loro corpi, causando gemiti di dolore.Il dittatore fa trascinare Milena alla sedia della tortura e grida agli addetti:" fatela sedere come ben sapete"! Milena viene sollevata: il centro del suo culo è posto in posizione perfettamente allineata col dildo. Viene lentamente abbassata: dopo pochi attimi sente una penetrazione atroce; prova un dolore lancinante e sempre crescente .Quando il dittatore vede che Milena è sotto tortura anale, le si avvicina e la frusta, poi le tortura i capezzoli con le rotelle d'acciaio a punta, le schiaffeggia la fica, le strizza i seni con voluttà. Le guarda con piacere sadico il culo ormai quasi completamente penetrato dal dildo. Milena subisce dolori insopportabili e vede il godimento nel viso del suo torturatore. si sente schiava: non può reagire, emette urla di puro dolore! muove il culo tentando di spostare il suo ano verso una posizione meno dolorosa, ma invano! tenta di trovare in sè la forza per reagire, ma non ce la fà! le urla che lei emette fanno godere Franco che la guarda torcersi e ride..... poi, ecco!
Milena riesce a pensare al tremendo dolore della prima inculata subita da Giancarlo, per il terribile colpo che la aveva sverginata, poi pensa a come la sua natura masochista l'aveva aiutata a far crescere lentamente il piacere nel suo corpo! continua a richiamare alla sua mente quei momenti mentre prosegue la tortura, e guarda le altre tre femmine, seviziate con morsetti d'acciaio, cera bollente, frustate alla fica, sui seni, sulle cosce, sul culo. Milena subisce le stesse torture e ad esse si aggiunge la tortura anale: ciò malgrado comincia a provare piacere: guarda le tre femmine, sente i loro urli di dolore. Lei invece comincia a gradire il dolore al culo, nel quale il dildo è penetrato interamente: si aiuta col ricordo del piacere finale raggiunto durante il suo sverginamento! Continua a guardare le tre donne e gode per le loro sofferenze! questa sensazione la colpisce. pensa "ma allora sono anche una sadica lesbica!" lascia liberi gli istinti che si manifestano nel suo corpo, guarda con un arrapamento crescente le altre torturate e,dopo venti minuti.... esplode in un orgasmo! poi provoca il dittatore: sei un pervertito, ma non mi stai domando! poi guarda in basso, gode la visione del suo corpo e pensando al suo culo, "vede" nella sua mente il dildo che glielo sta
massacrando, ma ansima e mugola il suo gemito di dolore/piacere che è ormai conosciuto ed amato dai soci presenti. Il dittatore sente che la sua torturata non ha ceduto alla sua dominazione, si sente umiliato da Milena, le va vicino, la schiaffeggia più volte, le torce i seni con rabbia, le tira con forza le grandi labbra, poi le mette il cazzo in bocca gridando: succhia, troia! Milena inizia a succhiare con tale godimento da fare sborrare quasi subito Franco. Milena ingoia lo sperma senza aspettare alcun ordine che glielo imponga!!
Gli spettatori, anzi quegli spettatori che non stanno masturbandosi o scopando, prorompono in una ovazione fantastica gridando a Franco, nella sua veste di dittatore: mettila sul tavolo!! Franco si riprende subito dal bocchino di Milena, e, rientrando nella parte, ordina agli addetti: alzate dal dildo e slegate questa bocchinara, poi legatela al tavolo di tortura, vedremo se mi dirà dove sono tutti i fuggitivi! Poi aggiunge, a Giancarlo ed agli altri addetti: voi continuate, con le altre tre! Dopo poco sulla scena si vedono le tre femmine legate alle corde, gemere per le torture che subiscono. Milena è legata sul tavolo ma la ruota non è stata ancora girata: ha braccia e cosce divaricate, legate alle polsiere di cuoio poste alla fine delle corde. Il dittatore le si avvicina, le schiaffeggia con violenza la fica, strappandole gemiti e mugolii di sofferenza, poi le lecca e le morde i capezzoli, la colpisce con un frustino a corde di cuoio. Dopo altre sevizie, si rivolge a Milena con una sola parola: PARLA! Milena, eccitata, lo guarda ironica e risponde:di che, del tempo che fa'? il dittatore le torce i capezzoli e, rivolgendosi agli addetti, ordina: date a questa troia due giri di ruota! gli addetti eseguono: Milena inarca il suo corpo urlando! subisce la trazione che le divarica braccia e
gambe sottoponendo tutti i suoi arti ad una tortura tremenda.. La fica sembra quasi spaccata, le braccia tirate verso l'alto, i seni stressati dalla tensione dei muscoli, le cosce allargate oltremisura. Milena emette un lungo lamento di dolore, guarda il suo corpo, poi il torturatore, e riesce, ansimando, a dire: porco, credi che cederò alle tue torture? non ti sarà facile. Il dittatore le si accosta e la lecca all'interno delle ascelle, dicendole: stai sudando eh? è bello leccarti il sudore causato dalle mie torture: succhio il tuo dolore e ne godo, Milena, a quelle parole, sente una sensazione nuova ed improvvisa, sente sbrodolare la sua fica, e risponde: porco, adesso vai avanti!! appena dette quelle parole pensa, stupita: sono pazza? sto dicendogli di andare avanti! possibile?:mi piace quel che mi sta facendo! e ancora lo provoca: torturami ancora e leccami dove ti faccio più arrapare! Il dittatore comincia a frustarle le grandi labbra e i capezzoli, facendola gemere, poi si rivolge agli addetti e ordina: un altro giro di ruota! Alla nuova trazione si sente il cigolio delle ruote e delle corde, poi esplode l'urlo di Milena che grida e si torce tutta, gemendo ed ansimando! dopo quasi un minuto riesce a dire, con voce roca per il dolore: leccami il sudore dovunque lo trovi, stronzo!
Franco è sempre più furioso, non deve recitare: lecca Milena dovunque veda il sudore causato dalla sofferenza: nei seni, sui capezzoli, nella fica, nelle ascelle, sulle cosce, la frusta negli stessi posti che aveva appena leccato.Poi prende un grosso plug e lo infila con violenza sadica nel culo di Milena. Dopo venti minuti Lei grida di piacere e di dolore, emette il suo AAAH , ed eiacula un liquido denso di godimento e di dolore. Franco continua a sfondarle il culo col plug, col cazzo la scopa fino a sborrarle in faccia e sui seni. Milena, pur soffrendo riesce ad ordinargli: succhia la sborra, porco, sia la tua che la mia!. Franco, senza capirlo,le obbedisce,le succhia la fica e le spalma la sborra sulle labbra, Milena ci passa la lingua ingoiando tutto! Poi la tortura prosegue: Franco la penetra di nuovo con il plug, continua con rabbia le altre torture: le stringe i morsetti sui capezzoli, le passa con violenza le rotelle a punta sulle areole, sul ventre, sul culo, le fa colare la cera bollente sulla fica, sui capezzoli e le altre parti del suo corpo sottoposte alla tortura! Milena emette un nuovo urlo, poi si rivolge a Franco: mi stai sottoponendo a torture immonde ma io non parlerò! puoi continuare per ore, ma non hai nessuna speranza di farmi cedere! continua a frustarmi, a infilarmi
attrezzi nel culo, libera tutte le tue perversioni e il tuo sadismo: urlerò di dolore, mi torcero sul tavolo ma poi riuscirò sempre a unire al dolore delle tue torture il mio godimento e continuerò ad avere orgasmi di piacere, porco schifoso! Il dittatore la guarda, le dà una violentissima frustata sui capezzoli che strappano un altro urlo a Milena, poi siede sul tavolo ed inizia a farle un ditalino. Milena gemendo di piacere gli chiede, cosa fai, porco? Franco non risponde ma continua a masturbarla facendole succhiare le dita bagnate dopo avergliele infilate nella fica, con l'altra mano le carezza i seni e i capezzoli. Milena lo guarda stupita e gli chiede, ironica:hai inventato tortura piacevole? lui si alza in piedi e dice: ti sto riconoscendo la vittoria e ti premio! sei troppo puttana per sottometterti, qualunque tortura io possa inventare! In realtà Franco ha capito che sta superando ogni limite e che rischia di sputtanarsi all'interno del club: si inchina al pubblico dicendo: questa femmina è una bomba del sesso, mi congratulo con lei e vi invito ad applaudire la sua incredibile libidine! I soci del club, in piedi, iniziano un applauso che termina solo quando Milena esce di scena, sostenuta da Giancarlo e Niky, con in mano come trofeo il dildo della tortura sulla sedia!!
Dopo cinque giorni.
Sono passati cinque giorni: Milena è rimasta per due giorni a casa: le conseguenze delle torture subite la hanno debilitata, ma ormai si è completamente ripresa. Sono le 8 di sera e vicino a lei, sul divano, c'è Giancarlo. I due padroni di casa hanno due ospiti, invitate a cena. Si tratta di Niky e di Lilli, che dopo la seduta al club sono state molto vicine a Milena. Il dialogo tra i quattro è scherzoso, le prese in giro frizzanti: ad esempio Niky dice a Milena: certo che ti ha fatto un culo così, riferendosi a Franco! e poi ride, seguita dagli altri nella sua allegria. Dopo qualche altra battuta vanno a tavola per godersi una cena take away, ordinata ad un ristorante vicino. Dopo la cena e qualche liquore, Giancarlo invita tutti a sedere sui divani e parla con aria molto seria: ho desiderato questo incontro per ringraziare voi due, dice rivolgendosi a Niky e Lilli, ma anche perchè credo sia necessario parlare di quanto avvenuto 5 giorni fa.: vi confesso che sono uscito da quella riunione del club incazzato,con molti dubbi, con non poche preoccupazioni. Sia Milena che le due ospiti sono attentissime.Giancarlo prosegue: Milena ed io abbiamo voluto partecipare all'ultima seduta sadomaso per verificare i nostri desideri, i nostri istinti sessuali ma sopratutto la tenuta del
nostro rapporto in presenza di tutte le perversioni sessuali che accettiamo e perseguiamo . Il silenzio è teso, e Milena ritiene di intervenire: poichè sono stata al centro di quella seduta voglio subito dire la mia; In quella riunione ho sofferto molto, ma ho anche goduto il mio masochismo a livelli tali da sollecitare torture che a freddo non avrei, forse, accettato. Ma voglio aggiungere che questo è un problema risolvibile perchè riguarda solo me e so che potrò in futuro essere in grado di godere, ma sapendo controllare meglio la mia libidine e senza creare preoccupazioni a nessuno: nel dirlo, Milena guarda Giancarlo, poi prosegue: voglio però affrontare il vero problema che credo ci riguardi: io sono sicura che Giancarlo ed io abbiamo sofferto sia per gelosia che per amore..Chiaramo bene quest punto: Io, seduta sulla sedia della tortura, univo al mio dolore una strana sensazione di godimento sadico e di gelosia nel vedere te, Giancarlo, torturare e fare godere Niky. Penso anche che tu, Giancarlo, abbia goduto nel vedere le torture cui ero sottoposta,ma ti sia sentito geloso nel vedere quanto godevo mentre Franco mi faceva di tutto, e preoccupato e incazzato perchè quello stronzo stava andando oltre ogni limite, e questo rischio va evitato nel futuro! per quanto ri-
guarda voi due, dice rivolgendosi a Niky e Lilli siete coinvolte i questi giochi di sesso e di perversione, sia nel rapporto tra di voi, che nei rapporti con me e Giancarlo.
Milena di nuovo gira lo sguardo verso i presenti: avevo da giorni questi pensieri, e li ho voluti esprimere per aiutare tutti noi a trovare la soluzione migliore, che ci consenta di continuare a provare tutti i piaceri che ci fanno godere senza rovinare i nostri rapporti. Milena si gira verso Giancarlo: tu che ne dici?. "Hai ragione", dice Giancarlo: hai centrato perfettamente il problema, almeno il mio! "anche il nostro, gridano insieme Niky e Lilli! tutti ridono per l'urlo,scaricando un pò la tensione che Milena ha creato in tutti. Per uno o due minuti tutti tacciono, poi Giancarlo dice a voce bassa: io ho, forse, una soluzione. Le tre donne si girano speranzose verso Giancarlo: che soluzione? dicono all'unisono. Giancarlo, inizia: Analizziamo ognuno di noi per risolvere il problema. Comincerò con me: Io sono un sadico, godo nel torturare e sottomettere le donne, ed ho trovato in Milena una donna unica,sensibile, intelligente, ma anche una porca pronta a tutte le perversioni e le torture per godere. Il problema è che io la amo come donna, oltre che come troia masochista. Poi vieni tu, Milena: sei esplosa in tutta la tua libidine dopo anni di grande depressione e di autocontrollo assurdo. Questa esplosione di sessualità ti fa volere di tutto: il masochismo oltre ogni limite, voglie
lesbiche verso altre donne, voglie legate con il fatto che hai anche, nei loro confronti, un istinto sadico che vuoi valutare: parlo del tuo rapporto con Niky: credo che in questo momento stai già immaginando ad avere lei sul letto di tortura mentre tu dai il primo giro alla ruota! Milena arrossisce, e guarda Niky leccandosi lentamente le labbra. Giancarlo la guarda e, sornione, dice: come volevasi dimostrare, tra i sorrisi di tutti. Ora tocca a te, Niky: tu sei chiaramente una masochista con evidenti tendenze lesbiche, di base sei una grande troia, alla ricerca di nuove perversioni. Tutti tacciono, Niky sorride ed annuisce in silenzio. Dopo qualche istante Giancarlo si volge verso Lilli: ed ora tocca a te, mia cara: da quello che ho visto in tanti mesi di sedute al club tu trattieni molto te stessa: io credo che i tuoi istinti siano incredibili e che tu ti "nasconda" un pò: sei, in piccolo, come la Milena dei nostri primi imcontri. Di sicuro sei lesbica, e in prima analisi sei masochista, ma penso che tu forse vorresti dominare e forse torturare sia Niky che Milena se ti lasciassi andare!! In sintesi sei come il giocatore Jolly delle squadre di calcio! Lilli sobbalza come se fosse stata denudata con violenza, ma poi arrossendo annuìsce.
"Accidenti, esclama Milena: come ti ho detto il primo giorno: tu entri nella testa, oltre che nel corpo delle donne! Ora però che facciamo, date le premesse? Giancarlo ripete, a voce bassa: "io ho, forse, una soluzione" le tre donne lo guardano attente: quale soluzione? La risposta è scioccante: e se noi tre uscissimo dal club? dice guardando Niky e Lilli. Ma cosa dici?, rispondono tutte e tre le donne, a noi piacciono le perversioni offerte dal club! Giancarlo, sempre calmo, risponde: e chi ha detto che dovremo rinunciarvi? Tutte e tre esplodono: "e come"?. Giancarlo sorride e lentamente dice: Vi propongo di aprire noi un club solo per noi quattro nel quale goderci tutto quello che di sesso ci viene in mente, ma sicuri che non andremo mai fuori dai limiti! poi aggiunge: io ho ereditato un ampio locale in zona isolata: con non molti soldi potrebbe essere perfettamente attrezzato con zone dove fare sesso estremo di gruppo, e una camera di tortura con attrezzature sadomaso in grado di soddisfare.... e qui guarda Milena, persino te! Le donne si eccitano all'idea, e cominciano a discutere con Giancarlo sulle cose da fare per arrivare a quella soluzione.
!
Sono passati due mesi quando Giancarlo, seguito da Milena, Niky e Lilli, entra nel locale completamente ristrutturato ed attrezzato. I lavori sono stati fatti da Giancarlo con una ditta di sua totale fiducia che gli ha garantito la più totale segretezza: nessuno potrà sapere di quel luogo e delle attività che vi saranno svolte. L'atmosfera è eccitata, e le tre donne sembrano incapaci di trattenere le loro voglie, dopo due mesi di sesso fatto senza poter avvalersi degli spazi e degli attezzi garantiti nel passato dal club, da cui si sono dimessi tutti firmando un impegno di segretezza con mantenimento delle clausole del club. Appena entrati, Giancarlo fa da guida: accompagna le donne nelle varie zone:il primo locale è costituito da un ampio ambiente destinato al sesso di gruppo ed estremo: ci sono un ampio letto per due persone ed un altro sufficiente ad ospitarne fino a quattro. Vicino ai letti sono posizionate specchiere che consentono ad ogni partecipante di vedere anche quello che gli altri stanno facendo. Analogo servizio viene fornito dagli specchi incollati al soffitto. In una stanza vicina alla prima si trovano mensole a muro fornite di tutti i numerosi attrezzi di godimento e di tortura: mollette e cordicelle d'acciaio, candele,rotelle d'acciaio a punte, dildi e plug di ogni dimensione,
pinze e tenaglie (di legno e non d'acciaio per evitare pericoli al torturato), molte fruste dei tipi più vari, da quelle "leggere" ai gatti a nove code. c'è una sybian per consentire a una delle tre donne di assistere allo spettacolo degli altri tre facendosi masturbare dalla macchina che porta la fica in orbita. L'ultimo locale è di grandi dimensioni: circa 10x10 metri ed è destinato alle torture più "impegnative": tre attrezzi di legno a forma di croce con polsiere alle quattro estremità, cui saranno legati i torturati: i corpi potranno essere legati anche da corde legate a un gancio nal centro della X allo scopo di legare anche il tronco dei torturati bloccandolo contro le croci e quindi senza possibilità di muoversi per sfuggire alle sevizie e alle torture destinate alla parte centrale del corpo. L'attenzione di tutti è però rivolta all'ultimo attrezzo: si tratta di una copia del tavolo di tortura, di dimensioni minori rispetto a quello ben noto a Milena, in quanto non è stato necessario dotarlo della pendenza, necessaria nel vecchio club per fare vedere agli spettatori lo spettacolo dato dalle sofferenze dei torturati. mentre qui gli spettatori possono sedere vicino al tavolo, in comodi divani.
ed
L'attrezzo è stato modificato ponendo in alto la ruota principale, mentre in basso ci sono due ruote di misure minori, una a destra e l'altra a sinistra: questa modifica consentirà al torturatore la possibilità di divaricare le gambe del torturato ancora più di quanto era possibile con l'attrezzo del vecchio club. Le tre donne sono affascinate dal nuovo tavolo di tortura; Milena in particolare inizia ad ansimare pensando a quello che aveva subito sul vecchio attrezzo! Niky e Lilli sono immobili e si guardano intorno con eccitazione . Milena, Niky e Lilli si girano verso Giancarlo e gli si avvicinano. Milena lo guarda fissa negli occhi e mormora: grazie! è tutto favoloso! Poi si gira verso le altre due e indicando Giancarlo dice: vorrei ringraziarlo a modo mio, ma so bene gli accordi che abbiamo preso per il nuovo nostro club: quando siamo qui nessuno di noi quattro è proprietà privata di un altro! quindi non esigo alcuna esclusiva, neanche su questo maschio favoloso, anche perchè so che a casa potremo sempre fare di tutto! Niky e Lilli la guardano con invidia, mentre Giancarlo, serio, risponde: non so se sono favoloso, ma di sicuro non mi farò mai soggiogare dalla perversione facendovi subire troppo con la tortura, come è successo a Franco. Poi bacia Milena, che.
lo stringe a sè, poi sorride: non è tutta di Franco, la colpa, devo confessare che a un certo punto non capivo più niente e volevo dominare quel porco con la mia libidine, ed ho esagerato! Niky ride e le dice: ma davvero ??? non dirmi che eri arrapata: non si capiva proprio!!, Tutti ridono a crepapelle, poi si calmano e Milena chiede, ed ora? facciamo una bella inaugurazione? Giancarlo sorride: sono d'accordo, ma vorrei ricordare gli accordi che abbiamo preso prima di iniziare i lavori: la scelta di cosa fare,e con chi farlo viene lasciata per la prima volta a chi avrà estratto la carta più alta da quel mazzo di carte. In seguito ci atterremo all'ordine alfabetico dei nostri nomi. Giancarlo dà una carta ad ognuno.La carta più alta tocca..... a Lilli! Tutti si guardano, sconcertarti, poi Giancarlo si rivolge a Lilli: cosa decidi? Lilli tace per alcuni secondi, poi lentamente scandisce, voglio le altre femmine con me mentre tu, Giancarlo, sarai l'addetto agli attrezzi di tortura!!. poi aggiunge: qualche mese fa tu, Giancarlo, avevi individuato molte cose di me. Ora io voglio scoprirle tutte! poi li guarda e, con voce roca per l'eccitazione, sussurra: Adesso voglio voi tre completamente nudi, SUBITO!, lei inizia a spogliarsi, guardando le zone del suo corpo che sta denudando.si carezza
i capezzoli, poi la fica. Guarda quello che si sta facendo, ansima, si torce i seni, ansima con eccitazione crescente.Gli altri tre sono ormai nudi, e guardano Lilli, in attesa di ordini.
Bene, dice Lilli, ora tu, Niky, sparati un ditalino mentre lecchi la fica di Milena. Tu, Milena, torturati i capezzoli con una mano. con l'altra infilati le dita nel culo, cominciando con due dita, poi con tre: ti smanetterai così finchè non ti darò nuovi ordini!. Subito dopo, Lilli si siede sul divano e ordina a Giancarlo: tu, finchè non mi servirai alla tortura, vieni qui e siediti vicino a me. Giancarlo si siede guardandola, ha già il cazzo duro!. Lilli gli ordina: ora anche io, come Niky, mi farò un ditalino: tu guarda bene come arrapo e fatti una sega! Milena è in orbita sia per quello che si sta facendo, sia per quello che vede e sente, e dice a Lilli: cazzo, ti eri nascosta finora!. Lilli la guarda e dice: zitta, troia, e continua con le dita in culo: voglio sentirti gemere per il dolore!. Milena eccitandosi ancor di più, continua a smanettarsi il culo e con l'altra mano si strizza i capezzoli, gemendo, ma senza parlare! Dopo dieci minuti Lilli prende in mano il cazzo di Giancarlo, lo spompina per alcuni minuti, poi gli dice: non puoi sborrare ancora, vai agli attrezzi di tortura. Al tavolo, chiede Giancarlo?: No risponde Lilli, voglio che siate voi ad inaugurarlo, quando toccherà a voi. Io voglio torturare Milena in molti altri modi. Ora voi due, troie, alzatevi e andate alle due croci di legno lì a destra. Tu, Giancarlo, legale
bene ai due attrezzi. Giancarlo esegue, ma Lilli gli grida: cazzo! se volevo legarle così usavo un bambino di 7 anni: devi allargargli di più sia le braccia che sopratutto le cosce tanto da farle soffrire per la divaricazione e lasciarle a mia e tua completa disposizione! Gli ordini vengono eseguiti, Lilli si avvicina alle due femmine con una lunga frusta di cuoio, ed ordina a Giancarlo: prendi gli altri attrezzi per torturarle, e non tralasciare nulla per farle arrapare e soffrire. poi aggiunge: capito, porche? Poi la tortura inizia: Lilli frusta prima Milena, poi Niky,alternandosi con Giancarlo, le due femmine si scuotono ad ogni frustata mugolando.Lilli continua a frustarle, mentre Giancarlo inizia le sevizie le mollette d'acciaio ai capezzoli, con le rondelle a punta e con la la cera bollente sui loro seni, sul ventre, sulla fica, poi tortura seni, cosce, culo con le pinze e le tenaglie. Lilli sente le due femmine che gemono di dolore e di lussuria, continua a frustarle, poi inizia una nuovatortura: prende due grossi plug e si avvicina ai due splendidi corpi nudi, muove i plug sui due culi che penetra lentamente, prima Milena poi Niky, roteando i plug dentro di loro. Le guarda soffrire e dice: sto godendo queste torture! ora imiterò Franco! si avvicina prima a Milena poi a Niky e, lentamente, le lec-
ca nell'incavo delle ascelle, in quello delle cosce, nel centro del culo e in altre parti che aveva torturato di più! quello stronzo di Franco aveva ragione: mi arrapa leccare il vostro sudore: so che vi cola per tutto il corpo, so che vi proviene dal dolore per le torture che vi ho fatto subire ed io ne sono arrapata fino a sborrare! poi si gira verso Giancarlo: porco, ora ho voglia di soffrire! torturami i seni, usa la pinza, la tenaglia, i morsetti: lavorami tutto il corpo con gli strumenti di tortura, fammi quello che vuoi facendomi sborrare! Giancarlo la prende in braccio, la stende sul letto, usa i morsetti sui suoi capezzoli, la pinza sui seni, la tenaglia sulle cosce, la cosparge di cera bollente facendola urlare, le alza il culo e senza spalmarlo di crema la penetra di colpo facendola urlare, poi le esce dal culo.e continua la tortura con gli attrezzi che Lilli ha scelto per soffrire. guardandola mentre si torce per il dolore, la penetra di nuovo e ricomincia ad incularla con violenza! Dopo un altro quarto d'ora di sevizie, di frustate, di torture Lilli si sente appagata e sussurra: basta così, mi hai soddisfatta, porco!
Più tardi i quattro si ritrovano a casa di Giancarlo e Milena. L'atmosfera è tesa: ognuno si chiede se la seduta abbia soddisfatto gli altri. Dopo qualche banalità Milena si rivolge a Lilli sorridendo: e chi se lo aspettava: sei una porca spaziale!Tutti ridono: Milena li ha sbloccati! tra le risate aggiunge: e sei anche una vera signora per avermi lasciato l'inaugurazione del tavolo di tortura!! Lilli si sente più a suo agio per merito di Milena, ed inizia a parlare senza vergogna: ho goduto da troia: non mi era mai successo a quei livelli: sottomettere femmine di lusso come voi due mi faceva bagnare:appena ho iniziato a comandare senza nessun timore di voi, e sopratutto nel sottomettervi ordinandovi quali porcate dovevate fare... beh confesso: già lì ho cominciato a venire! Benissimo, ragazze, dice Giancarlo: forse abbiamo la conferma che la nostra decisione è stata giusta. Ora sta a noi proseguire al meglio! Abbiamo anche avuto conferma della mia intuizione: Lilli, sei una splendida masochista, ma anche una magnifica sadica: le guarda il corpo: potrai farci godere in molti modi: mi
basta pensare a quello che mi hai chiesto e che ti ho fatto alla fine della seduta e già mi viene duro! Sta a noi proseguire al meglio, trovando sempre nuovi stimoli! Ora definiamo il prossimo incontro: quando? "anche domani!" è la risposta delle femmine. Giancarlo sorride: beh, io direi di far passare qualche giorno per darci un pò di tregua e per farci venire altre idee.. ; mi capite? si poverino, ricarica le batterie! fu il coro di risposta tra le risate. Giancarlo ritorna alla serietà: Cominciamo a definire chi sarà il leader della prossima seduta: se-
condo il nostro regolamento tocca a me: Giancarlo, Milena, Niky, Lilli sarà d'ora in poi l'ordine alfabetico, in quanto Lilli è già stata leader : Se siamo d'accordo la prossima seduta sarà fra tre giorni. Tutte concordano. Ok dice Giancarlo., poi guarda Milena negli occhi: io ti devo qualcosa da molti giorni: farò la prossima seduta per te e tu sarai sola quale mia vittima, sul tavolo di tortura, sul quale ti terrò per tutta la seduta: voglio farti soffrire godendo, come meriti, e senza farti subire dolori superiori alla tua sopportazione, come ha fatto quello stronzo di Franco.Io mi fermerò al limite, non oltre. Hai un credito verso quello strumento, ed io farò in modo che tu lo incassi! soffrirai e godrai, mentre Lilli e Niky saranno stese sul divano facendosi di tutto, con dildi, plug, fruste, morsetti... come solo loro sanno fare: potremo guardarle durante la tua tortura, perchè voglio che tu, Milena, goda in ogni tua perversione.... dopo alcuni secondi Giancarlo aggiunge: in questo senso ho anche preso una decisione: farò in modo di non prolungare troppo la seduta perchè, subito dopo le torture che ti infliggerò, ti cederò il controllo del tavolo per permetterti quello che mesi fa ho visto nei tuoi occhi: potrai liberare il tuo sadismo lesbico torturando Niky a tuo piacere!
Milena, rossa per l'eccitazione, si avvicina a Giancarlo baciandolo a lungo e dicendogli sottovoce "appena soli a casa voglio farti impazzire"
Dopo tre giorni, i quattro sono nel salone delle torture: sono completamente nudi. Giancarlo ha già il cazzo duro, Milena è legata alle corde del tavolo. Lilli e Niky sono stese su un ampio divano ed hanno già iniziato a masturbarsi. Giancarlo si avvicina a Milena: tu sai cosa ti succederà, sai anche che sono un sadico e godo torturando le femmine, ma a te voglio dare godimenti masochistici che non conosci ancora. il mio cazzo è già pronto per te!.poi si rivolge a Lilli e a Niky: guardatevi mentre vi masturbate: vi piace vedervi fare le porche? "oh si" dicono le due che oltre a farsi i ditalini iniziano a torturarsi i reciproci corpi. Giancarlo guarda Milena: le stai guardando? Milena ansima: me le sto godendo e penso già a cosa farò a quella troia di Niky. Bene, dice Giancarlo: a noi due!! Si siede sul tavolo e apre una borsa che aveva messo lì vicino: dentro c'è tutto quello che può servirgli: sceglie i morsetti, le candele che subito accende, le rondelle a punte, una pinza, una tenaglia, un dildo ed un plug molto grossi, ed un attrezzo sconosciuto a Milena; si tratta di una piccola attrezzatura elettrica a batterie, con due fili terminanti in due morsetti d'acciaio. Milena li guarda stupita e dice: "quanti attrezzi! Giancarlo: ah si?, hai notato che non ho ancora preso le fruste?
Io ti torturerò lentamente,facendoti soffrire e gustare ogni dettaglio. Poi la guarda con libidine e le attacca le mollette ai capezzoli, pizzicandoli e colpendo lievemente le loro punte, che sono già stressate dal dolore dei morsetti. Milena dopo un pò, inizia a gemere! Giancarlo le dice; volendo potrei farti sborrare anche con questa sola tortura! ma voglio goderti a lungo, troia! e sospende quel movimento facendo ansimare Milena.. poi inizia a far colare lentamente la cera bollente sulle punte, già stressate, dei capezzoli: Milena, geme e si inarca da oltre dieci minuti quando Giancarlo le fà: vedi? potrei ancora farti sborrare: ma continuerò fino ad un secondo prima che tu venga! quando vede che Milena è quasi al colmo del dolore e del godimento sospende anche quella tortura. Prende una rotella a punte e la passa sul ventre di Milena, muovendola ai lati della fica, cha apre con dita sapienti iniziando a "carezzare" con la rotella a punte le grandi labbra ed il clitoride. Milena non aveva mai subito nulla di simile e va in orbita gemendo di dolore e di piacere fin quasi all'orgasmo, ma Giancarlo si ferma e le sussurra: ti piacerebbe venire, vero? E questo è solo l'inizio! Niky e Lilli hanno sospeso i loro giochi erotici e guardano lo spettacolo sempre più arrapate , sma-
nettandosi. Giancarlo gira lo sguardo e dice: vi piace eh, troie! Ora però mettetevi un bel pò di dita in culo, l'una con l'altra, fino a farvi male. Ansimando le due femmine obbediscono immediatamente. Giancarlo si gira verso Milena: torniamo a te! prende pinza e tenaglia ed inizia a torturarle la carne delle cosce, del culo, del ventre, stringendole lentamente: ancora una volta Milena si inarca torcendosi ma Giancarlo smette appena la vede arrapare troppo, poi prende la piccola attrezzatura elettrica e attacca i morsetti ai seni di Milena, poco sotto i capezzoli., e le chiede: ti piace? ma prima che Milena risponda gira una levetta dell'attrezzatura. Milena si torce urlando, sia per la sorpresa che per il dolore procuratole dalla scossa di elettricità, poi ricade sul letto e gli dice: bastardo, mi stai facendo morire! lo so, dice Giancarlo, che le succhia e le morde i due capezzoli, per poi darle una nuova scossa. Milena che ormai ha perso ogni controllo salta sul letto mugolando di dolore e di un godimento che non aveva mai provato. Le torture sono già durate più di mezzora, quando Giancarlo carezza con libidine il corpo di Milena, soffermandosi in tutte le sue zone più intime: quando vede Milena reagire con sempre maggiore eccitazione si alza dal tavolo di tortura dicendo: bene!
ora passiamo alle torture tradizionali: ti ci vuole una bella serie di frustate: preferisci sui seni, sul ventre o sulla fica? Milena ha appena il tempo di dire: sul ventre che Giancarlo inizia a frustarla con precisione chrurgica sui capezzoli e sulla fica! Poi continua tra i mugolii di Milena ma, come prima, si ferma quando gli sembra che stia per sborrare, causando un altro "bastardo" gridato da Milena, che però guarda il suo seviziatore con occhi di sottomissione che sembrano dirgli: dammi tutto il dolore che vuoi! Giancarlo si siede di nuovo vicino a Milena e le chiede: come va? ricevendo come risposta: porco! Giancarlo, sorridendo come se avesse avuto un bacio, le dice: ora passeremo alla ruota. Milena si inarca di piacere senza parlare. e Giancarlo prosegue: alla fine sarai molto sudata e molto bagnata: anche io, come gli altri due che ti hanno goduta, ti leccherò e succhierò tutto il liquore che mi offrirai! Poi si volge alle due femmine che continuano a smanettarsi il culo e dice: basta per ora, troie, ora mi servite come addette alle ruote di tortura: voi opererete alle ruote basse, quelle piccole, mentre io starò su quella grossa in alto. Lilli e Niky si posizionano e Giancarlo ordina: iniziamo a tendere il corpo di Milena, fermatevi appena ve lo dirò. poi ordina: datele un
giro di ruota! Immediatamente le corde iniziano a tendersi: le braccia di Milena si stendono verso l'alto, divaricandosi ancor di più rispetto a prima. Le due gambe si allargano in maniera ancor più stressante, portando Milena ad una divaricazione simile alla spaccata fatta dalle ballerine. Milena si inarca gemendo. Il suo splendido corpo si torce alla ricerca di un minor dolore, mentre lei geme e mugola, Giancarlo ordina: fermate le ruote, teniamola ferma e godiamo guardando che bella troia stiamo torturando!! Milena riesce a controllare il dolore procurato dalle corde tese e dopo qualche istante grida: mi piace, sono una troia masochista. Giancarlo le si avvicina e le dice: si, sei porca! poi inizia un ditalino in quella fica spalancata, si china su di lei dicendole: preferisci che ti frusti o che giochiamo con gli altri attrezzi? prima che Milena possa rispondere Giancarlo sorridendo dice; ma no!! è meglio farti tutte e due le torture, poi a Lilli: frustala. io penso al resto, e ricomincia usando sopratutto la cera bollente e la tenaglia: poi gira la levetta del piccolo attrezzo elettrico, facendo di nuovo urlare Milena, già sottoposta alla frusta di Lilli e alla cera bollente.Dopo l'urlo Milena,sussurra: che porca sono, Bene risponde Giancarlo, ed ordina: diamole un altro giro di ruota, molto
lento, per farle godere il dolore: l'attrezzo inizia a muoversi e le corde a tirare molto lentamente il corpo di Milena, con il suono dei cilindri di legno che scricchiolano e la voce di Milena che inarcandosi e torcendosi tutta urla, poi riesce a mugolare: AHHH! le ruote vengono bloccate ma le altre torture proseguono, tra i gemiti di Milena ed i sibili delle frustate che la fanno inarcare sul letto mugolando di dolore! dopo diversi minuti Milena guarda Giancarlo: sto per sborrare! Giancarlo le va sopra, inizia a stantuffarle la fica e a penetrarla nel culo col plug che aveva con sè: alterna un colpo col cazzo nella fica ed uno di inculata col plug. il culo di Milena si torce e sussulta ad ogni colpo. poi Giancarlo le dice: sborra, porca, sto venendo anch'io. Milena, come se l'ordine le avesse sbloccato la libidine, inizia ad urlare di godimento eiaculando la sborra che in quelle due ore di tortura aveva accumulato!! anche Giancarlo viene e inizia a leccarla tutta, dalle ascelle che sembrano appena uscite dall'acqua, alla fica e a tutto il corpo. Poi Giancarlo passa dalla sua bocca a quella di Milena i liquidi delle loro eiaculazioni. Milena si gira la lingua in bocca gustando il sapore dei liquidi, poi li ingoia lentamente .
Dopo alcuni secondi Milena guarda Giancarlo e gli sussurra :non ho mai goduto tanto il piacere sadomaso: Franco dovrebbe venire a lezione da te: tu non mi hai solo torturato mi hai fatto godere le torture che mi hai inflitto lentamente! mi hai fatto morire, porco! Giancarlo la bacia ancora a lungo, le lecca i capezzoli, poi si rivolge a lilli e a niky: e voi due, puttane, che mi dite? Le due troie, appena è stata sospesa la tortura a Milena, hanno iniziato a farsi un 69 con studiata lentezza; si sciolgono dall'amplesso lesbico e, girandosi verso Giancarlo, mugolano: fateci godere! Giancarlo risponde: ora come finale io e Milena ci masturberemo guardandovi! Niky subito inizia a tendere le mollette sui capezzoli di Lilli, poi le infila due dita in culo e le muove lentamente, penetrandola.! Lilli geme e inizia a farsi un un ditalino, mentre con l'altra mano strizza i capezzoli di Nikyi. con libidine si mettono in bocca le dita grondanti succo e le succhiano! I gemiti delle due troie sono rochi per la libidine. Giancarlo si gira verso Milena: mi sto facendo una sega favolosa guardandole ... poi guarda Milena: stai facendoti un ditalino, continua ad esibirti per me! Milena si gira, lo guarda, e continuando a fissarlo accelera il movimento delle dita, poi gli chiede: ti piace, porco? guarda come mi sma-
netto la fica! lui le ordina: avvicinati al mio cazzo ! Milena esegue, lui le ordina: apri la bocca! e quasi subito la spruzza di sborra che le arriva in gola,la ingoia con voluttà,sta per allontanarsi quando sente: ferma troia, non è finita! subito dopo Milena riceve in bocca lo spruzzo caldo del piscio di Giancarlo, misto ai residui di sborra! Milena si sente di nuovo sottomessa e sottoposta all'umiliazione! la sua libidine per questa sevizia cui Giancarlo la ha di nuovo sottoposta la fa godere: si sente sempre più schiava e questa sensazione la fa arrapare: assapora il liquido, lo gusta e lo ingoia tutto poi mugola: porco, non me l'aspettavo così presto dopo l'ultima volta! Giancarlo le risponde: tu dovrai sentirti sempre più troia! e voglio che qualunque cosa ti farò in futuro, tu la gusti ancora di più!! Milena continua a masturbarsi e viene dopo pochi secondi dicendo: sono la tua schiava: fammi quello che vuoi: godrò tutte le tue fantasie perverse! Dopo alcuni secondi Milena si stira come una gatta, guarda il proprio corpo, poi fissa Niky e le dice: mi stai guardando? ti piace? Niky mormora: sei una troia, già so che mi farai di tutto, e sto arrapando!! bene, risponde Milena, preparati subito, ora ci riposeremo un pò, poi toccherà a me: già sto immaginando cosa farti!
Mezzora dopo i quattro sono ancora nudi, seduti sui divani, e sono eccitatissimi per quello che è successo e per l'attesa di quello che sta per succedere. Stanno tutti fumando per rilassarsi: Milena e Niky fumano con voluttà guardandosi fisse e tirando lunghe boccate dalle sigarette. Dopo alcuni minuti Milena spegne la sua sigaretta, si avvicina a Niky e, senza parlare, le prende tra le dita i due capezzoli ed inizia lentamente a torcerli: poi dice: tu ed io siamo due troie: voglio godere il tuo corpo dovunque vorrò: nella bocca, sui seni, nel culo, nella fica, voglio umiliarti, sottometterti, farti sentire ancora più porca, voglio torturarti godendo del tuo dolore e facendoti godere il dolore.Sei pronta? Niky risponde: ti aspettavo da quando ti ho conosciuta a casa di Giancarlo! Bene! dice Milena alzandosi e guardandola: vieni al tavolo di tortura: ti farò tutto su quell'attrezzo: è su quello e sull'attrezzo del club che ho provato di tutto: ora lo farò a te! Niky si alza e si siede sul tavolo. Milena si rivolge agli altri due: tu Giancarlo starai alla ruota di sinistra. Lilli, a te quella di destra. Io voglio la ruota
grande, in alto, per vedere meglio il corpo nudo di Niky torcersi per il dolore, e per potere più facilmente muovermi per frustarla o andarle vicino per torturarla. Dopo pochi minuti Niky è stesa sul letto con polsi e caviglie legati alle polsiere. Gli arti sono divaricati e tesi dalle corde ma non ancora sottoposti alla tortura di giro delle ruote, usate finora solo per legare ben tese le gambe e le braccia di Niky: Milena le si avvicina con una lunga frusta in mano, poi dice: Giancarlo, prima di andare alla tua ruota, tu la torturerai con morsetti d'acciaio legati alla cordicella e con la rotella girevole a punte. Poi, come nell'ultima seduta del club, le mostrerai la tua abilità, usando le mani e il cazzo per seviziarla anche a livello sessuale. Tu Lilli, la torturerai con cera bollente, pinze e tenaglie di legno e con qualunque altro strumento vorrai usare per il tuo piacere. Io userò solo la frusta, e gestirò le ruote con il vostro aiuto. voglio essere più libera nei movimenti per obbedire senza distrazioni alle voglie che potranno venirmi e che godrò vicino al suo corpo da troia!
Cominciamo, dice Milena: voi due iniziate a usare gli attrezzi! Dopo poco Niky inizia a torcere il suo splendido corpo nudo sul letto ed a mugolare: i suoi capezzoli sono stretti dai morsetti,che Giancarlo lentamente stringe avvitandoli, Lilli usa la pinza e la tenaglia per torturarle i seni e il culo. Milena si avvicina al tavolo,siede al fianco di Niky, si avvicina alle sue cosce divaricate, allarga le grandi labbra della sua fica e le lecca il clitoride, poi assaggia il sapore della sua sborra, e continua fino a farla venire, le succhia la fica e la bacia passando la sborra nella bocca di Niky, le sputa in bocca la sua saliva, poi le succhia e le morde i capezzoli, le lecca il collo sussurrandole: ti piace, porca? Ohhh si! ora fammi provare la tortura delle ruote! tutti si muovono verso la propria posizione e Milena ordina: diamole un giro di ruota, ma lentamente: godremo di più guardando come si torcerà e urlerà per la sofferenza.
Le tre ruote Iniziano lentamente a girare; si sente il rumore del legno che scricchiola per la resistenza del corpo di Niky, che si inarca e inizia a torcersi mugolando sempre più forte: AAAAHHH, Basta, porci! Milena dice: vuoi che sospendiamo la trazione? No, puttana! non voglio cedere! aaah, che dolore!, basta!, poi riesce a smettere di urlare e dopo un pò: cazzo, continuate! Bene, dice Milena, poi rivolta ai due torturatori: siamo a 3/4ti di giro di ruota, ora daremo alla troia un pò di ricreazione, e rivolta a Giancarlo: lascia la ruota e vieni con me sul tavolo di tortura. I due si stendono vicino a Niky, Milena prende in mano il cazzo di Giancarlo, lo avvicina al volto di Niky, e le dice: goditi un pò di spettacolo. Poi, a 10 centimetri dal viso di Niky inizia a succhiare il cazzo di Giancarlo, davanti agli occhi eccitati di Niky. Dopo 5 o più minuti Milena guarda fisso Giancarlo e chiede: sei pronto a far bere Niky? ne ho sempre per te, risponde il suo amante. Milena si gira verso Niky e le ordina: apri la bocca", stendendosi a fianco della torturata, poi sussurra a Giancarlo: porco, facci godere !!
Giancarlo inizia a pisciare nella bocca di Milena, poi in quella di Niky, Le due troie si baciano passandosi il piscio da una bocca all'altra, per poi ingoiare! Milena guarda Niky con libidine:: siamo due porche! E Niky, benchè senta la trazione delle ruote sul suo corpo, riesce a rispondere: "siamo due depravate molto, molto porche! ti guardo e so che non ti muovi da qui perchè vuoi farmi qualcos'altro. Esatto! risponde Milena: Giancarlo: dammi il plug. Giancarlo obbedìsce: Milena, con in mano un plug molto grosso e lungo, si rivolge a Giancarlo: ora mi stenderò vicino a Niky, quando vedrai che infilerò il mio braccio con in mano il plug sotto il suo culo, lascia passare un minuto poi comincia a scoparle la fica! Niky ha un gemito di lussuria, mentre Milena si stende accanto a lei ed infila il braccio fino a raggiungere il culo di Niky col plug. Milena inizia a penetrarlo dilatandolo lentamente. subito dopo Giancarlo e Milena iniziano la doppia penetrazione, e Milena per la prima volta gode non facendosi inculare, ma inculando: penetra l'ano di Niky ed inizia a roteare il plug nel culo con
sempre più forza, mentre Giancarlo dall'alto la scopa sempre più violentemente. Niky continua a urlare, poi si rivolge ai due torturatori: rompetemi il culo, spaccatemi tutta!
Dopo 10 minuti di lussuria sfrenata Niky sborra, insieme ai suoi due torturatori!! Milena le lecca la fica e, liberatasi dal corpo di Niky che le preme sul braccio, prende in bocca il cazzo di Giancarlo leccandogli la sborra residua, poi dice: basta, ora continuiamo la tortura delle ruote. Niky ansima: troia! sono pronta: questa tortura della ruota mi sta facendo sentire sofferenze che il mio masochismo fa diventare libidine e perversione! vorrei farmi un ditalino ma sono legata. torturatemi ancora facendomi godere!! Milena si rialza e torna alla ruota, come Giancarlo e Lilli. Quando tutti sono in posizione vicino alle ruote dice: giratele esattamente come me, e se mi fermo fate lo stesso!la tortura inizia: già al primo scricchiolio del legno delle ruote Niky urla, si contorce, espone il suo splendido corpo alla lussuria dei torturatori. Milena gira la sua ruota con lentezza esaperante, imitata dagli altrii due, e mentre Niky mugola di dolore e di godimento masochista, Milena dice: giro così piano che ho una mano libera. Ora inizio a farmi un ditalino: guardatemi e datevi ai vostri piaceri con la mano libera!
Giancarlo si prende in mano il cazzo, guarda Milena e inizia a farsi una sega. le dice: hai la bocca aperta e la lingua che lecca le tue labbra come se facessi un bocchino, vedo come muovi il tuo corpo come se la torturata fossi tu: godo guardandoti! Lilli con le dita della mano libera si tortura i capezzoli con una tale libidine da strappare a se stessa mugolii di dolore, e dice: troie guardatemi come mi torturo! poi sposta la mano libera dai capezzoli al culo e inizia a schiaffeggiarlo con violenza incredibile. ad ogni colpo grida ma continua a colpirsi, poi si infila le dita nella fica e viene sussultando di godimento. Le ruote della tortura si muovono pianissimo: Niky è sottoposta a nuovi sussulti di dolore e di piacere, ma trova la forza di dire a Milena: frustami i capezzoli e la fica! Milena guarda la ruota e dice: siamo ad un giro di ruota, vuoi che continuiamo? Niky con voce roca risponde: si, torturami ancora, fai girare la ruota molto lentamente: fammi godere il dolore, ma poi voglio la frusta! Milena: oh si! dopo la ruota ti frusterò per bene. Dopo mezz'ora il supplizio della ruota termina:
Niky, tesa dalle corde che le divaricano le braccia e le cosce, è così sudata da far pensare che esca da una piscina. I tre torturatori iniziano a leccarla, indugiando nelle sue parti più intime: i capezzoli, le labbra della fica, il clitoride, le ascelle, le cosce, il culo...... e tutto il resto di quel magnifico corpo. Milena si alza dal letto dove si stava carezzando la fica e si rivolge a Niky: "vuoi ancora la frusta?" "Oh si, padrona!" Milena trasalisce! poi chiede: Chi sono io? la mia padrona, conferma Niky: quella frase eccita Milena! Te lo chiedo ancora: vuoi diventare la mia schiava? mi vuoi come padrona che ti sottoporrà a tutte le sevizie che vorrà? Si, mia padrona! Milena guarda Giancarlo: ora sappiamo che se e quando ne avremo voglia, potremo disporre della mia schiava: la tortureremo insieme, trovando nuove sevizie e dominando, oltre il suo corpo, anche la sua mente. Mentre parla prende in mano la frusta, ed inizia a frustare Niky, che ad ogni colpo grida: si padrona: più forte! si, ancora! Milena guarda la sua schiava gemere di piacere e, guardando Giancarlo, mentre continua a frustare
Niky aveva continui orgasmi
Niky, si fa un ditalino fino a sborrare! Appena riesce a parlare dopo i sussulti del Milena è una donna di 37 anni, impiegata in una grande azienda multinazionale. La sua vita non è mai stata felice per lei, e tantomeno eccitante. Non è sposata, e sa del sesso quello che ha "imparato" con uomini che la usavano senza particolare passione, scopando e andandosene salutando dopo le ore passate con lei. Milena, sopratutto, non apprezza la sua bellezza, il suo aspetto, la sua femminilità.... ed in questo sbaglia clamorosamente: è alta un metro e settanta circa, ha capelli neri lunghi fino quasi alla vita, ha forme pronunciate con un seno sodo di misura 3, un bel culo, un volto caratterizzato da lineamenti regolari, occhi verdi ed intensi, labbra carnose . Ma Milena non si "piace", si nasconde, non si sente sessualmente attraente, ha paura di essere notata, ha vergogna di mostrarsi e di esporsi. Di conseguenza si copre con vestiti di manifattura mediocre che nascondono le sue forme, usa un trucco "piatto" che non le rende giustizia e la fa sembrare insignificante. Questa donna nasconde se stessa, i suoi pensieri, i suoi desideri. E' intelligente, colta, modesta, umile .
ma non lo crede. Questa donna meritava da anni, per la sua bellezza, per la sua modestia e per la sua intelligenza, che un miracolo la salvasse dalla sua triste visione della vita e di sè stessa. In questo racconto vi narrerò il miracolo e gli splendidi fatti che consentirono a Milena di godere la sensualità nascosta in lei ed i piaceri più sfrenati, senza più alcun limite.
E' una giornata di primavera e Milena, durante la pausa pranzo, si è isolata andando in una sala riunioni vuota, a fumare una sigaretta guardando il panorama della città che da quella sala si vede bene. Mentre assorta guarda nel vuoto, Milena sente un rumore di passi. si gira e vede un bell'uomo, di 40/45 anni, alto, muscoloso, con lineamenti ed aspetto da maschio alfa. Anche lui ha deciso di fumare prima di rientrare nel suo ufficio. E' Giancarlo, dirigente della società, che Milena non aveva mai conosciuto.
Con un sorriso Giancarlo si rivolge a Milena e sorridendo dice: "vedo che abbiamo lo stesso vizio!". Milena, presa di sorpresa, risponde d'istinto: "beh, per me è l'unico"! Subito dopo aver parlato, Milena arrossisce, si chiede cosa dire per annullare la frase che le era sfuggita, ma Giancarlo dimostra subito di essere un "predatore", profitta della gaffe di Milena e dice: Caspita, questo si che è un discorso interessante, da proseguire al più presto! poi si presenta, chiede a Milena chi sia e dove lavora. Milena si sente molto attratta da quell'uomo, si presenta. Subito inizia un dialogo: i due parlano, per pochi minuti, dei loro rispettivi lavori. Milena però deve interrompere il discorso in atto in quanto ha già superato l'orario di sosta pranzo. Giancarlo non mostra alcun desiderio di lasciarsi sfuggire la donna appena conosciuta. "Milena, dice: hai stuzzicato la mia curiosità! vediamoci a cena... voglio capire meglio la tua frase: non posso credere che una donna come te non abbia alcun vizio!. Ma no... risponde Milena, non penso di avere chissà che segreti.. Giancarlo insiste: questo lasciamelo decidere: sono sicuro che hai molti segreti!. Ti va bene al ristorante Happyday alle 20 di domani? Milena, dopo alcuni secondi di silenzio, risponde "ok, ma credo che avrai sprecato una
serata. Giancarlo ridendo le risponde: lo vedremo, lo vedremo!
Il giorno dopo Milena si presenta in perfetto orario all'appuntamento. Indossa una gonna scura, che le arriva sotto le ginocchia, una blusa grigia ed una giacca di mediocre manifattura. Giancarlo la aspettava già e la conduce al tavolo prenotato. Appena seduti Giancarlo guarda Milena negli occhi e le chiede, con tono serio: ma tu sai di essere bella? Milena ride, poi abbassa lo sguardo e rimane in silenzio per alcuni secondi, poi dice: no, non mi sento nè bella nè sexy. Giancarlo la guarda fisso negli occhi e chiede: sei pronta a fare un "corso" di femminilità, di sex appeal, forse di sessualità? poi però a superamento del corso ti chiederò di pagarmi bene! "e come?" chiede imbarazzata Milena: Giancarlo la scruta e risponde: se il corso lo avrai superato sarai tu stessa a stabilire se, come, e quanto, pagare, d'accordo? Milena risponde timidamente, sussurrando: d'accordo. Giancarlo sorride: bene, da domani a casa mia per un'ora al giorno, dalle 8 di sera. ed ora ordiniamo qualcosa di stuzzicante al cameriere! ,
1mo giorno. Quando Milena si presenta alle 20 all'indirizzo che Giancarlo le aveva dato è preda di un turbinio di pensieri: e se approfitta della situazione? E se mi fa violenza? E se…? Poi si calma: non è possibile, si sputtanerebbe sul lavoro e poi... mi sembra un uomo sexy che di donne ne può avere quante ne vuole! Bussa e subito le viene aperta la porta: Giancarlo la guarda e le dice ridendo: entra, donna brutta! Milena si accomoda: la casa è bella ed elegante, lei si guarda intorno: si trova in un soggiorno con 2 divani, due poltrone, l'angolo TV, un tavolo da pranzo, il tutto in un ampio spazio. Giancarlo va dritto all'obiettivo e le dice: la premessa è che devi fidarti di me, non ti farò mai nulla se tu non lo vorrai, e potrai in ogni momento andartene se avrai la sensazione di perdere tempo o, peggio, di dover fare cose che non gradisci. l'unica richiesta di tipo sexy che ti faccio è di autorizzarmi fin d'ora a poterti chiedere di spogliarti: Milena sobbalza, guarda a lungo Giancarlo e chiede: ma come... e poi che farai? . Giancarlo la guarda fisso e risponde: ti garantisco che sarà una richiesta funzionale al nostro corso e non ne approfitterò.... se tu non me lo chiederai, conclude sorridendo. Dopo alcuni secondi Milena dice: ok, vedremo un pò come vanno le cose.
Giusto, risponde Giancarlo: cominciamo! Parlami di te, della tua fanciullezza e della prima gioventù.
Milena inizia lentamente a parlare: sono figlia unica, ed i miei genitori mi hanno sempre ipercontrollata. fin da piccola ricordo che mia madre mi opprimeva dicendomi come e perchè dovevo essere carina, educatina, gentilina ecc. Dopo i 10 anni, ma soprattutto dopo le mie prime mestruazioni, le restrizioni aumentarono e se avevo qualsiasi manifestazione di interesse verso i ragazzi che erano nella mia classe, i miei mi sgridavano dicendo che dovevo diffidare di "quei porci". Le cose poi divennero sempre più difficili ed i rapporti con i miei sempre peggiori tanto che quando raggiunsi, a 25 anni,dopo la laurea in filosofia, la mia autonomia finanziaria, andai a vivere da sola in un appartamentino in fitto. da allora i rapporti con i miei sono: Natale, Pasqua, compleanni e basta lì!
Continuano a parlare della sua fanciullezza, dei suoi studi e dei suoi rapporti con i genitori finchè, alle 9 circa, Giancarlo le sorride dicendo: ok, mi sembra che oggi abbiamo fatto un buon lavoro: per esempio so che sei unad onna profonda, intelligente, modesta..... forse anche troppo modesta!. Ti va bene vederci domani alla stessa ora: ok? Milena si sente un colpo allo stomaco e si chiede: ma come, non mi fa spogliare? la cosa da un lato la rasserena perchè sente che Giancarlo è un uomo elegante, padrone della situazione, ben diverso dai tipi con cui era stata a letto, d'altra parte sente una strana sensazione di eccitazione. Lo guarda e sorride: ok, maestro!
2do Giorno: Benvenuta, dice Giancarlo, vuoi un caffè o vogliamo cominciare subito? Milena è curiosa e si sente stranamente eccitata. Lo guarda e dice subito: no grazie comincia pure a farmi domande. Giancarlo risponde: oggi potresti essere imbarazzata, ma devi aprirti: se vuoi dopo sarai tu a chiedermi quel che vorrai per capire meglio le mie domande ed io cercherò le risposte giuste, poi siede vicino a lei su uno dei divani. "Cominciamo a parlare delle tue esperienze sessuali". Milena si dice, maledizione, eccoci qua! ma rimane zitta. Giancarlo la guarda fisso e chiede: quando hai sentito la prima voglia di sesso e come? Milena si agita sul divano tanto che Giancarlo deve ripetersi dicendole; tranquilla, è normale che la domanda ti imbarazzi ma abbi fiducia e rispondi serenamente, come se tu fossi sola: dopo se vuoi potrai fare a me la stessa domanda, e ne sentirai di cotte e di crude, conclude ridendo! La risposta di Giancarlo rasserena Milena: certo, dice, tu sai capire i pensieri di una donna, ma sei dirigente d'azienda o psicologo? ridono entrambi, poi Milena comincia a rispondere, all'inizio lentamente e con pause di imbarazzo, poi sempre meno confusa: "ero ragazzina ed ero sola in casa: i miei genitori erano a cena da amici. si erano
fatte le 11 di sera ed io vedevo la tv. Iniziai a fare zapping e mi imbattei in un film osè: una coppia.di fidanzati faceva petting e dopo un po’ la protagonista iniziò a spogliarsi mostrando
i seni, poi lentamene si tolse la gonna. il ragazzo era eccitato vedendo seminuda lei che era molto bella, ed iniziò a carezzarla sui seni, lei gli mise una mano sulla patta e lo carezzava Io a questo punto mi sentii molto eccitata e guardavo, quasi ipnotizzata, lo schermo. l'eccitazione aumentava in me vedendo i due che si carezzavano... all'improvviso arrivarono i miei che gridarono sdegnati, poi iniziarono a sculacciarmi. Io mi vergognavo, mi sentivo in colpa, e quasi gradivo i colpi sul sedere che mi davano un senso di espiazione.
Quando la punizione finì fui portata in camera mia e messa a letto. Io ero imbarazzata, mi vergognavo, ma sentivo anche tanta eccitazione sia per lo spettacolo di pornosoft, sia per i colpi che avevo subito. E poi? chiede Giancarlo, che facesti? Milena si sente in trappola e non vorrebbe proseguire, "forza, dice Giancarlo, tanto so cosa stai per dirmi' Milena lo guarda con una strana aria, contemporaneamente di imbarazzo e di sfida, e gli dice: e allora dillo tu! Giancarlo le risponde con calma: te lo dirò, ma poi tu dovrai darmi tutti i dettagli di quella notte, se te li chiederò, d'accordo? Milena risponde con durezza: va bene. Lentamente, quasi sillabando, Giarcarlo le dice: ti sei fatti molti ditalini masturbandoti per tutta la notte, provando un piacere mai goduto e pensando a porcate di cui anche oggi, dopo anni, ti vergogni, E' COSI'? Milena lo guarda con durezza, si agita sul divano e confessa: SI, E'COSI'!
Giancarlo non molla la presa: ora voglio i dettagli. Milena ormai ha superato il blocco mentale che la perseguitava e, quasi per sfogarsi contro tutti i sensi di colpa che la bloccavano ed i pensieri osceni di cui si vergognava, inizia a parlare: mi infilai un dito nella vagina, cercai il clitoride, lo toccai piano, poi più velocemente, infilai un secondo dito finchè non ebbi un orgasmo incredibile. mi resi conto che godevo sia per il pornosoft visto in tv, che mi era rimasto in testa, sia per l'effetto dei colpi sul sedere infertimi dai miei: quest'ultima sensazione mi eccitava e non capivo: perchè stavo accoppiando il piacere al dolore? Continuai a masturbarmi per quasi tutta la notte! Giancarlo le carezza leggermente i capelli e, con voce roca dice: basta così per oggi. Stiamo facendo un gran bel lavoro: ci vediamo domani. Questa volta Milena si sente sconvolta: neanche dopo quel momento di intimità sessuale mi fa spogliare!! eppure deve aver capito che razza di rimescolio mi ha creato e che eccitazione ho per aver finalmente parlato di sesso! quando esce di casa ha il ventre in subbuglio!
3zo giorno. Buonasera, porcacciona, dice Giancarlo aprendo la porta e sorridendole: Milena sorride, quasi grata di quell'accoglienza che sdrammatizza la sera precedente, e gli dice: si è proprio così, tu entri nei pensieri delle donne! Grazie porcona; risponde Giancarlo ridendo; ed ora parliamo delle tue avventure sessuali nella fase in cui eri libera dai tuoi genitori. Milena ride dolcemente e, guardando Giancarlo dritto negli occhi, risponde: ormai pedalo in discesa: in realtà erano avventure senza anima, senza sesso "caliente": ormai mi sembravano più simili a gare di atletica che altro. Bè, risponde Giancarlo, qualche dettaglio dammelo per inquadrare meglio la tua personalità. "Che dirti" risponde Milena, rapporti senza parole che alla fine mi facevano sentire la vagina quasi indifferente per quello che mi era penetrato dentro. A nessuno ho concesso cose particolari, sia a livello orale che anale: mi rialzavo dal letto e mi veniva in mente questa frase buffa: "ok, anche questa è fatta"! era come se io cercassi qualcosa senza sapere cosa o perchè. Giancarlo agitando le mani le dice: basta così, mi fai venir voglia di andare in convento!!! la risata fragorosa che segue è sia di Giancarlo che di Milena! Bene, dice Giancarlo, siamo in anticipo sul nostro piano di
lavoro e quindi possiamo iniziare a lavorare su di te. Spogliati! quella parola colpisce Milena come una frustata alla fica e un pugno nello stomaco! Ma come, farfuglia, io ormai non mi aspettavo più questa richiesta: quando me ne hai parlato la prima volta la cosa mi ha colpito, ma ora mi fa sentire imbarazzata, eccitata e in difficoltà.
"Meglio", dice Giancarlo, ce la godremo molto di più sia tu che io. Milena, che dopo la prima reazione si sente ribollire il sangue, si affretta a dire ok. Quindi inizia a sbottonarsi la camicetta. "piano" sussurra Giancarlo: nessuno ci corre dietro. Milena prosegue, si toglie la camicetta, poi il reggiseno: i seni sono nudi, i capezzoli dritti e duri! poi la gonna e le mutandine cadono mostrando una fica già bagnata: è completamente nuda . Giancarlo si alza e passa accanto a Milena senza toccarla, entra nella sua stanza da letto e torna portando una specchiera molto bella, alta più di 2 metri e larga 1metro e 1/2, posiziona lo specchio davanti al divano e sedendosi dice:" Milena, vieni accanto a me, rimani in piedi e
guardati nello specchio! Milena si guarda: è completamente nuda, ha il viso di una puttana arrapata, a fianco di un bell'uomo comodamente seduto e vestito. Ovviamente Giancarlo può guardare Milena nello specchio o girandosi verso di lei. A questo punto Giancarlo dice: guardati. Milena risponde con un lieve ansito: va bene! e come ti sembri? Non lo so dire. Giancarlo risponde duro: non dire cazzate! sai benissimo che, ben truccata e ben vestita sei un puttanone favoloso!! Milena arrossisce e sussurra: ma che termini usi? Giancarlo: quelli che spesso piacciono a noi uomini, ma questo è un altro discorso che riprenderemo in altri momenti. Allora ripeto: come sei? bè, non male, sussurra Milena. Era ora, prorompe lui!
lui! Ma procediamo per area: ora le definizioni le do io e tu farai, se vuoi,commenti. sai che sensazione danno i tuoi occhi? Di attirare a te le persone e di lanciare questo messaggio: ho voglia di scopare!. E la tua bocca? le tue labbra hanno la forma di chi sta per fare un bocchino, pronte a succhiare il cazzo, a mordere, ad aprirsi per far passare la lingua! Milena mugola "ma che porcate dici" però inizia ad ansimare: sente che la fica sta bagnandosi sempre più. i suoi succhi colano giù per le cosce, sente il caldo del liquido e si carezza le cosce e la fica . Giancarlo la guarda e risponde: di che porcate parli? si vede che sei arrapata come una cagna e che vuoi dire e sentire le porcate che hai in mente da sempre!!
Giancarlo senza fermarsi prosegue: ora scendiamo giù, tralasciando il tuo splendido collo e le tue spalle rotonde, arriviamo ai seni. Guarda come sono gonfi e rotondi, in attesa di mani che li strizzino, di lingue che li lecchino, di polpastrelli che pizzichino i capezzoli e le ampie areole scure. Milena tace ancora ma l'ansimare si fa più forte e più frequente.
Scendiamo ancora: guarda che splendido ventre piatto. Dopo un attimo di silenzio, le comanda: ora girati! Milena salta come se l'avessero frustata e si gira rimanendo perpendicolare allo specchio."Guarda che culo, continua Giancarlo: è prominente, sodo e pronto a ricevere un cazzo, come già stai immaginando! ed ecco le cosce lunghe e tornite..... insomma, come ti sembra ora il tuo corpo? Milena ansima ed il suo seno sobbalza quando dice: forse hai ragione tu!! Bene, grida Giancarlo, ora la lezione è finita e puoi andare,a meno che....
Ma sei matto!, grida Milena, e chi se ne va adesso! Giancarlo ridacchiando dice: beh se insisti… va bene,... ma ricorda: il maestro sono io e quindi decido io quello che faremo, capito? Milena ansima: d'accordo. Ok dice Giancarlo sbottonandosi i pantaloni e tirando fuori il cazzo,, inginocchiati davanti allo specchio in modo che tu possa guardarti per bene, poi prendimi il cazzo in bocca e fammi un bocchino. Ma cosa dici!, sussurra Milena. Giancarlo reagisce con durezza: si mia cara, mi farai un bocchino. a noi porci maschi piace sentire queste cose, ma ne parleremo meglio nella prossima lezione. ora esegui! Milena dopo un attimo inizia a succhiare e guardando se stessa con il cazzo in bocca si sente ancora più arrapata ed inizia a sditalinarsi con due dita nella fica: il vedere come si masturba facendo un bocchino così la eccita ancora di più e continua ad ammirarsi mentre succhia il cazzo!!
Dopo alcuni minuti sia Milena che Giancarlo sentono l'orgasmo in arrivo. Giancarlo le dice ansimando: succhia ed ingoia tutto,ti piacerà da impazzire, troia! Subito dopo Milena si sente inondare la bocca da un succo caldo e dolce. per lei è la prima volta: si sente la bocca piena di sborra: il sapore la fa arrapare ancora di più, fino a venire anche lei: ingoia tutto quello che aveva in bocca, passa le sue dita sul succo denso rimasto sulle labbra e su quello della fica, si succhia le dita ad una ad una,,, poi si gira verso Giancarlo e gli dice: non credevo..., non sapevo.... che avrei goduto come una puttana!! Giancarlo le sorride sornione: io lo so da quando ti ho incontrata! eri così repressa da farmi capire che se rompevo le tue difese ti potevo (e ti potrò!) fare di tutto, perchè, dentro di te c'è la troia più puttana che ho mai conosciuto. Milena, ancora leccandosi le labbra gli dice, continui a parlare da porco, anche se temo che mi cominci a piacere: credo che quello che abbiamo fatto oggi in futuro potrebbe sembrarmi roba da asilo! Giancarlo la guarda ridendo:su cosa dirsi a letto, domani ti darò
una lezione specifica che ti piacerà molto ed imparerai molto bene! Vedrai , vedrai, ora vestiti e vai a casa: dove penserai a quello che hai fatto e….. Mi dirai! A domani porca! ore 8
4to giorno.Milena arriva con alcuni minuti di ritardo e bussa alla casa di Giancarlo. Questi apre e dice: allieva, ti voglio puntuale, Milena sorride e si scusa: ho una giustifcazione! quale? chiede lui. ho dormito poco e sono stata pigra tutto il giorno. lui la squadra: come mai? Ho dormito poco! e perchè? chiede ironico. lo sai molto bene, dice lei! ho pensato a ieri sera e mi sono masturbata! non riuscivo a smettere! Giancarlo la guarda ironico: e ora cosa vogliamo fare nella lezione? Milena non risponde: inizia a spogliarsi con una incredibile sensualità. Giancarlo si siede sul divano e tira il cazzo fuori dai pantaloni, iniziando a menarselo: ora ti senti più bella e più troia, finalmente! ora vedi che se ti guardo mi arrapo! ah siiii, davveroooo? risponde Milena continuando a spogliarsi. Ecco vedi? dice Giancarlo, ormai hai la certezza di essere quel puttanone di cui ti ho parlato , guarda come sono arrapato! continuando a farsi la sega le dice: iniziamo la lezione! nei primi giorni parlavi di sesso come un'infermiera che citava parti del corpo leggendo un testo medico: la vagina, il membro, livello orale, livello anale eccetera. Ora ti svelo un segreto: molti maschi, anche quelli apparentemente perbenino, vogliono che a letto la femmina li faccia arrapare anche con le parole
oltre che con il corpo e la voglia! Milena annuisce: ero demoralizzata e non lo capivo, ma ora lo so: a letto si può fare e dire di tutto, tranne che far del male insopportabile per chi lo subisce. Giancarlo: di questo riparleremo, ma ora passiamo all'esercizio che dovrai fare: toccati il corpo e ad ogni contatto dai un commento sulla parte toccata. Milena, dopo un attimo, parte toccandosi tra le gambe e dice, cercando nel suo dizionario delle porcherie: "che bella fica mi sto smanettando" Giancarlo intensifica la sega!! Lei, soddisfatta comincia a strizzarsi i seni dicendo: ahhh, che bello lavorarsi le tette! Milena ormai è nuda: sta andando in orbita e si tocca di nuovo l'attaccatura delle cosce: se continuo così sborro. Giancarlo la guarda: fammi arrapare di più: parlami dei capezzoli. Milena: siii, ora li torco e li strizzo! poi mugola: si,sto torcendomi i capezzoli, sborrerò dalla fica: ed ora ti farò.... cosa? chiede Giancarlo ansimando: Milena: "te lo dirò dopo: domani mi farò sfondare la fica, se lo vorrai tu!! Giancarlo interviene: ok. ma ora cosa vuoi farmi? Milena sorridendo continua: voglio farti morire a letto: non riesco a smettere di pensare a un sesso sempre più perverso!! SI!,grida Giancarlo, ma ora cosa vuoi farmi? Milena lo guarda e gli dice, quasi sillabando:
ti farò bocchini per tutta la sera, facendomi ditalini e guardandomi nello specchio: godo se mi vedo mentre faccio la troia e sborro ancora di più. Ora ti voglio succhiare il cazzo in continuazione, appena ti torna duro! domani verrò da te alla lezione, e mi farò mettere il tuo cazzo nella fica: ma ora voglio godermelo! Giancarlo ansimando dice: gran maiala, adesso si che parli da porca! Milena, iniziando a sgrillettarsi: voglio farti i bocchini perchè è una delle cose di cui mi vergognavo! guardavo film porno ma la mia libidine era distrutta, mi vergognavo anche solo a pensare a queste cose, ma ora non preoccuparti, studierò a casa guardando film porno per ricordare bene altre porcate e per esercitarmi con i ditalini!! Giancarlo la guarda e dice: troia, comincia a lavorarmi il cazzo, e Milena inizia subito a succhiarglielo, masturbandosi: ogni tanto si gira verso lo specchio per guardarsi, e vedendosi nuda, inginocchiata col cazzo in bocca, con due dita nella fica, pensa:è vero,sono una troia! poi ricomincia a succhiare fino a far sborrare Giancarlo e a sborrare pure lei!! Si sente di nuovo il liquido in bocca, lo ingoia lentamente, centellinandone il sapore, poi gli lecca il cazzo , si siede sul divano, si guarda nello specchio e gli dice: preparati ad un altro bocchino!!!
5to giorno. Quando arriva, Milena è accolta da Giancarlo coperto solo da uno slip succinto aderente al suo corpo. Milena perplessa chiede: c'è qualcosa di nuovo?. Giancarlo propone una nuova materia: "Milena, dice, prima di fare quello che ci siamo detti ieri , voglio darti una nuova lezione facendomi aiutare da due amiche... "che significa?" chiede Milena guardandosi intorno e mostrando di essere molto seccata. E' semplice, dice Giancarlo: voglio che tu sia guardata mentre scopiamo o mi sbocchini, facendo arrapare queste amiche: la tua sarà una lezione di esibizionismo! bè, dice Milena, la cosa mi eccita, ma io voglio averti ancora solo per me, se non altro fino alla fine di questo corso! Giancarlo: certo, avremo ancora molte cose da fare soli insieme, ho pensato parecchio alla tua frase di ieri: a letto è tutto consentito, salvo far del male non voluto dal partner! ti porterò in quella direzione, e non te ne pentira! ora spogliati completamente, ti voglio nuda! Ok dice Milena, l'idea di fare l' esibizionista mi eccita! ma con chi lo faremo? Giancarlo chiama: Niky, Lilli, venite pure.
La porta della stanza da letto si apre ed entrano due femmine favolose, completamente nude. Unabionda, l'altra rossa di capelli, entrambe alte quanto Milena, con passo da modelle e truccate perfettamente, seni abbondanti, gambe lunghe, culi spettacolari, misure 90-60-90. ma quello che più colpisce sono le loro espressioni, con sguardi contemporaneamente ironici, perversi, arrapati. insomma, i puttanoni cui Giancarlo aveva fatto riferimento il primo giorno di lezione a Milena. Quest'ultima guarda colpita le due femmine. Fortunatamente le lezioni di sesso ricevute le danno lo spirito necessario per fare la battuta giusta: "Cazzo! ero pronta a godere facendo esibizionismo, ma qui la faccenda cambierà, con me a fare la voyer e a sgrillettarmi!!" la battuta crea subito un'atmosfera calda, con tutti che ridono e le due femmine che camminano verso Milena: la rossa le si avvicina per prima, le infila la lin-
gua in bocca, la rotea cercando la lingua di Milena fino a trovarla, gliela succhia con libidine; contemporaneamente le prende uno dei capezzoli, lo strizza per bene, poi si stacca da lei e sussurra: sei proprio come dice Giancarlo: una favolosa bomba di sesso, e da come hai reagito alla mia "visita", sei anche più porca di quello che mi ha detto! poi si presenta: sono Niky e aspetto di vederti in azione: mi farai venire voglie da troia e già so che mi smanetterò a lungo guardandoti! Milena la fissa, la guarda dritta negli occhi, poi a voce alta dice: lo farò anche io! appena mi hai toccato mi hai fatto venir voglia di lavorarti un pò i capezzoli, proprio come mi hai fatto tu!.!! L'atmosfera è già così calda che non servono altre parole.
Giancarlo apre la porta della camera da letto, ove Milena non era mai entrata, e fa accomodare lilli e niky su un divano. Poi si stende con Milena sul letto a due piazze e le dice: ho una sorpresa per te: guarda il soffitto! Milena alza gli occhi e vede un grande specchio che copre tutto il soffitto. subito dice: è favoloso! sarò esibizionista e voyer contemporaneamente! poi si avvicina a Giancarlo e gli dice, a voce alta per farsi sentire anche dalle due "ospiti"; ho anche io una sorpresa per te: dopo che mi avrai scopata voglio darti la verginità del mio culo: quando ti parlavo vergognandomi di tutto ti dissi di non aver avuto rapporti anali:ora ti dico: dopo scopato ti farò riposare un pò e poi tu avtai il mio culo e me lo sfonderai, se ti piacerà, fino a farmi sanguinare!! Giancarlo guarda Milena con libidine: ricorda sempre che io comando a letto.. ma stavolta ti esaudirò! stenditi supina! ora infila un cuscino sotto il culo!,ora apri le cosce! Milena esegue. Ora guardami il cazzo! mentre Milena gira lo sguardo Giancarlo la penetra di colpo. Lei urla di piacere e di dolore! Lui inizia a scoparla. Milena si muove roteando la fica, sente il cazzo che la penetra, si tortura i capezzoli gemendo! per un quarto d'ora di sesso estremo Milena, stesa supina, guarda lo specchio del soffitto
vede la sua faccia di troia arrapata che gode per il piacere di sentire il suo cazzo che le devasta la fica, vede i suoi seni strizzati, i capezzoli stretti e ritorti dalle dita di Giancarlo, il cui
culo si muove ritmicamente con un movimento rotatorio continuo nella sua fica . Girando lo sguardo vede le due puttanone che all'inizio si masturbano guardando lei e Giancarlo, poi passano a farsi un 69 lento e languido, con le lingue che lavorano alla grande le rispettive fiche. Alla fine di quel quarto d'ora di ininterrotta scopata Milena quasi urla dicendo: cazzo, quanti anni persi! continua a roteare la fica risucchiando il cazzo di Giancarlo, poi grida: ecco la tua puttana: vengo! sborro! dai porco, vieni! Giancarlo la guarda venire e si lascia andare a sua volta spruzzandola in fica, sui seni e sul viso, Milena raccoglie la sborra con le dita e la succhia lentamente, godendone il sapore, poi guardandosi nello specchio si
stira,carezza tutto il corpo: sembra una gatta! guardando lo specchio mentre si carezza tutta, sussurra: è vero, sono bella! Dopo qualche secondo la coppia Giancarlo-Milena riceve visite nel letto: sono le puttanone che vengono a leccare fica, tette e viso di Milena, raccogliendo la sborra residua e passandosela tra le loro bocche, per poi ingoiarla.. Dopo aver fatto la stessa pulizia sul cazzo di Giancarlo, si stendono a fianco dei due. Passano alcuni minuti in silenzio, poi Lilli chiede, con voce roca per il godimento raggiunto con la sua amica: possiamo rimanere in visita in questo letto? vorremmo godere guardando lo spettacolo dell' l'inculata che darai a Milena tra poco! Milena e Giancarlo sorridono. Milena risponde: si! voglio avervi vicine per masturbarmi e leccarmii: questo piacere si unirà al dolore che proverò all'inizio. Se vorrò altro ve lo dirò quando Giancarlo mi entrerà nel culo: obbedite in tutto quello che vorrò,altrimenti sarete punite!!! "Grazie Milena" rispondono le puttanone: vorremmo subire da te punizioni e porcate che neanche immagini, ma faremo esattamente, e solamente, quello che ci ordinerai!! Milena le ringrazia, si rivolge a Giancarlo e chiede, sorridendo: champagne, whisky; vodka, si può avere qualcosa signor padrone di casa?
Dopo una siesta di circa 20minuti, a base di liquori, Milena guarda Giancarlo e, lentamente, sillaba: sono pronta, sfondami il culo come vuoi!!. Giancarlo si stende vicino a lei,(mentre Lilli e Niky si stendono sui due bordi del letto iniziando a carezzarsi), e dice a bassa voce a Milena: vuoi che io usi tutte le precauzioni per farti meno male possibile o vuoi essere inculata duramente? da 0 (lenta e delicata) a 10 (brutale) come la vuoi provare? Milena lo guarda intensamente e risponde: devo chiudere i miei conti col passato, di quando ero ragazzina: voglio almeno il livello 8! va bene, amore mio, risponde lui lasciando Milena esterrefatta per come le si è rivolto, poi la stende supina sul letto, le solleva le gambe fino ad appoggiarle sulle sue spalle: quella posizione ha sollevato il culo di Milena al livello del cazzo di Giancarlo che si è messo in ginocchio e se lo masturba: è gonfio e duro! Le spalma sul culo solo un pò di crema e, di colpo, penetra Milena fino a metà del suo sfintere. Milena urla di dolore ma, ansimando, gli dice: continua!!! e voi due, rivolta ai puttanoni, masturbatemi come vi ho detto. Eccitato da quelle frasi Giancarlo continua a stantuffare il cazzo nel culo di Milena, che ad ogni colpo grida un verso di dolore guardando le due femmine che la ma-
sturbano. Lentamente gli urli di Milena da urli di dolore diventano mugolii di piacere. Dopo 20 minuti di inculata ininterrotta: sto per venire, dice lui, ma posso trattenermi continuando a incularti! Milena, con la voce rotta risponde: non venire.... voglio ancora il cazzo: continua...! lo senti che sto godendo come una troia? poi continua gemendo: aaaah, ancora! ancora un pò, ancora chè sto per sborrare anch'io... ora, ora, ci sono... vengo... anche ioooo! Giancarlo termina i colpi violenti dentro Milena, viene nel suo culo e ansimando le dice: sei la mia troia! non ho mai goduto tanto inculando una femmina!
Milena sta sborrando e non riesce a parlare per i gemiti ed i singulti di orgasmo che la stanno squassando. Appena riesce a calmarsi, con voce roca, dice: ora che me l'hai sverginato, il mio culo sarà sempre pronto per te, quando ne avrai voglia! poi si rivolge a Lilli e Niky: porche.. voi due succhiatemi la sborra dal culo come avete fatto con la fica. Lilli e Niky iniziano subito, carezzano e leccano, pizzicano i capezzoli di Milena che dice loro : continuate a farmi godere! fatelo come più vi piace! poi si rivolge a Giancarlo:mi hai fatto vincere le paure che avevo!! inculami di nuovo, fammi tutto quello che vuoi. io voglio il tuo cazzo in bocca, nella fica, dovunque vorrai infilarmelo: sono tua!.............
Dopo due ore si sono rivestiti tutti. Milena bacia le due ragazze e dice: se Giancarlo vorrà potrò chiamarvi ancora? Entrambe quasi gridano: e ce lo chiedi?: siamo pronte a tutto con voi due!! poi baciano Milena e Giancarlo e se ne vanno sorridendo. Rimasti soli, Milena guarda Giancarlo e chiede; ho sentito bene? mi hai chiamato amore mio? Giancarlo la guarda a lungo e poi dice: è proprio così: non ho mai trovato una donna come te: sento di possederti tutta. ti ho liberata dalle tue vergogne ed ora sei una femmina da letto, capace di tutto, ma vedo in te anche una compagna di vita! Milena lo fissa e dice lentamente: io ti amo dalla seconda lezione del corso di sesso che mi stai facendo! non speravo più che ci fossero uomini come te: tu non pensi solo a godere, tu vuoi che la tua compagna goda quanto o più di te, tu leggi nei miei desideri e li assecondi e questo fa di te il mio amore e il mio maschio : io potrò anche fare di tutto con uomini e donne, se tu vorrai, ma sarò comunque tua!. Giancarlo le si avvicina, la abbraccia e la bacia a lungo. dopo un pò, seduti sul divano, Giancarlo le chiede: hai chiuso i conti coi tuoi genitori? si, risponde lei, ho addirittura usato i ricordi dei maltrattamenti subiti facendomi aiutare a godere mentre mi inculavi!!
Dopo qualche minuto di silenzio Giancarlo fissa Milena: ora parliamo del nostro futuro, ed io credo che per farlo dovremo eliminare ogni segreto tra di noi. Milena scossa replica eccitata, ma come puoi dirmi ciò: io ti ho detto e dato tutto di me, e mi hai potuta godere in ogni maniera a letto, come puoi parlare di miei segreti? Giancarlo tace per alcuni secondi: amore mio, non parlo di tuoi segreti, ma di miei segreti che non potranno mai essere svelati a nessuno da parte tua! Milena è confusa: ma di che parliamo: massoneria deviata?, polizia segreta?, no, cara, risponde Giancarlo, ma di sicuro segreti da non svelare mai, se io non ti darò specifica autorizzazione, per la loro delicatezza. "Ti prego, non tenermi così
sulla corda, sussurra Milena: dimmi di che si tratta." Hai ragione, dice Giancarlo, lo farò al più presto, ma prima dovrai rispondere ad alcune domande.Ok, fammele, replica ansimante Milena che da quel momento entra in una nuova realtà sessuale!!!! Giancarlo esordisce dicendo: per due volte tu mi hai detto cose che io ho notato con brividi" Milena ansimante: che tipo di brividi? Giancarlo: la prima cosa: nel secondo giorno mi hai narrato del tuo primo godimento e hai descritto la sculacciata subita dai tuoi e gli effetti sul tuo corpo, e mi hai detto che ti aveva eccitato portandoti a masturbarti. la seconda cosa: nel quarto giorno mi hai detto: tutto a letto deve essere consentito, a meno che sia non gradito per chi lo subisce: sei convinta che nel primo caso il godimento derivò anche dalla tortura subita? bè, dice Milena, tortura... mi sembra eccessivo chiamarla così. E perchè? replica Giancarlo, eri tenuta ferma, soggiogata con la forza, e colpita; questa è tortura, poi si può discutere se sia tortura leggera o pesante, ma quello è il suo nome. Milena riflette un attimo e replica: beh si, se la definizione è quella, hai ragione. Ok, dice Giancarlo, andiamo alla seconda cosa: ricordi quella frase? la pensi fermamente così?
"ma certo, dice Milena, a letto ormai sono pronta a fare di tutto, ma non credo che godrei facendo soffrire al di sopra della sopportazione, o senza far godere!
Giancarlo guarda fisso Milena, e tace per alcuni secondi, mentre la tensione sale. Poi le dice: bene, tutto quello che ti dirò ora dovrà essere e rimanere segreto assoluto tra te e me. D'accordo? Ma certamente, lo giuro, replica Milena sempre più tesa. Ok, allora sappi che io faccio parte del comitato direttivo del più importante ed esclusivo club sadomaso di tutta la regione. Oh cazzo, risponde Milena, ma è favoloso!!! Giancarlo scoppia a ridere dicendo: beh mi sembra che la tua reazione non sia di schifo o di vergogna!! Milena ride a crepapelle, anche per il crollo della tensione subita in quei minuti. Quando si calmano, Giancarlo si rivolge a Milena: mia cara, su questo argomento dovrò dirti un sacco di cose, e forse tu me ne chiederai ancora di più, per cui vorrei che ne riparlassimo con calma, nei prossimi giorni. Ora parliamo d'altro. ho da farti una proposta importante: vuoi venire a vivere da me? Milena ansima: oh mamma mia! oh mamma mia! dici davvero? mi stai proponendo qualcosa che non riesco a credere!!l'idea di venire da te mi fa impazzire di gioia! sono pronta a rac cogliere le mie cose ed a venire a casa tua anche subito!... se penso a poche settimane fa... il pensiero del futuro mi rende felice, mi eccita.... dove sai.... ! Giancarlo sorride:
"dove sai " si chiama fica: non perdere le buone abitudini! Ok ride Milena, parliamo subito del mio trasloco che voglio fare il più presto possibile, in due o tre giorni, e poi andiamo.
subito a scopare perchè il discorso fatto e le cose a cui questo club sadomaso mi fa pensare mi eccitano come una maiala!!,
Giancarlo, sorride: oltre che al trasloco, dice, nei prossimi giorni voglio curarmi del tuo aspetto: ti accompagnerò in diverse boutiques e in un qualche istituto di bellezza: i tuoi abiti ed il tuo trucco dovranno far capire a tutti che in te c'è una gran troia, nascosta in una signora di gran classe !! Milena: mi fai sentire sempre più troia! ora fammi arrapare, e poi fammi quello che vuoi! Ok, dice Giancarlo, comincia a fare la porca! Milena si alza dal divano,inizia a spogliarsi guardandosi nello specchio, poi si gira verso Giancarlo e ansima: guardami, ti piace? nello specchio si vede Milena ormai nuda che si fa un ditalino con incredibile libidine! anche Giancarlo si toglie i vestiti e le ordina: ora obbedisci! Milena: ordina, padrone! Giancarlo: allarga la fica! lei lo fa mugolando di piacere! ora infila le dita nella fica, bagnale ad una ad una e succhiatele! Milena esegue ansimando. Ora allargati il culo, inginocchiati sul pavimento e tienilo aperto per me! Milena si mette a pecorina e sussurra: eccolo, è tuo! Giancarlo la avvicina, poi di colpo la penetra con violenza: Milena urla AAAH, rotea il culo in-
torno al cazzo: ti prego, padrone, spaccamelo! Giancarlo dà un altro colpo ancora più violento, Milena urla, Giancarlo continua a stantuffarle il culo con violenza, poi sfila il cazzo e ordina: girati e succhiamelo! Milena ansimando si gira, si avvicina al cazzo dicendo: vuoi un bocchino? Giancarlo: certo, Troia! lei alza lo sguardo: mi piace chiamarlo come mi hai insegnato! succhia con un ritmo tale da farlo venire in un minuto, gli succhia la sborra mugolando, la tiene in bocca assaporandone il sapore, la fa vedere a Giancarlo aprendo le labbra, poi la risucchia in bocca e lentamente la ingoia! si stende a terra, si fa un ditalino: guarda, porco, godo per te! e sborra mugolando! Giancarlo la prende in braccio, la porta a letto, le succhia la sborra dalla fica e gliela passa in bocca baciandola.Milena la ingoia con libidine e sussurra, che troia... che porca!! poi si stringe a Giancarlo. Lui la carezza: sei stata brava a obbedire! così ti voglio a letto. Lei gli sorride, si padrone, ma vorrei poterti chiedere altre cose se mi vengono in mente. Giancarlo la guarda: si, potrai, ma ricorda che a letto comando io: tu chiederai e io deciderò se e come esaudire le tue richieste! Ok padrone! dice Milena, poi si carezza il corpo con lussuria guardando il soffitto, ne ho tante, in mente!!
Dopo una settimana: è sabato: Giancarlo e Milena sono insieme nel soggiorno della casa di Giancarlo. Guardano le modifiche dell'arredamento in quella stanza, così come nelle altre. Ormai Milena ha portato tutte le sue cose presso Giancarlo, ed ha un aspetto splendido sia per la pettinatura che per i suoi vestiti.. A quel punto però Milena non regge più: ha voglia di sapere e dice al suo uomo: non ne posso più, possiamo parlare? Giancarlo sorride sornione e chiede: di che? Milena ridendo cerca di colpirlo allo stomaco e dice: dai, non farmi impazzire! Ok hai ragione. prima di parlarti di cose riservatissime di tipo organizzativo e di partecipanti, dobbiamo confrontarci sulla mia e sulla tua idea di sado-maso
Milena dice subito: Hai perfettamente ragione; parliamone: lo facciamo qui in soggiorno o a letto? "ma sono le sei di pomeriggio, dice Giancarlo."beh, dati i discorsi che credo di star per fare non si sa mai! Giancarlo ride: cominciamo qui, poi prosegue: per noi (intendo i soci del club) il sadismo si manifesta dominando, torturando a livello fisico, sessuale e mentale le "vittime". ottenendo da loro la più totale sottomissione e godendone le conseguenti depravazioni. il masochismo si esprime con le stesse manifestazioni ma ovviamente in senso inverso: come ti sarà chiaro il sadico gode nel fare quello che ti ho detto prima, mentre il masochista gode nel subirlo. Mi segui fin qui? Certamente, risponde Milena, ma credo che tu
vorrai dirmi di più: "certo, dice Giancarlo: la cosa più importante che caratterizza il nostro club è che noi esigiamo da tutti i soci che tortura, dominazione, sottomissione, vengano esercitati entro limiti precisi, definiti insieme ai masochisti. Per capirci, ricordi quando tu mi hai chiesto di incularti? bene, io ti ho chiesto quale livello di tortura sessuale volevi subire e tu mi hai dato un valore. Questa scelta deve essere concordata col torturato, che deve godere quanto il torturatore. Tu cosa ne pensi fin qui? chiede Giancarlo. Milena lo guarda a
lungo e ride: cosa ne penso? Te lo spiego in sintesi: sono tutta bagnata! Cazzo!, dice Giancarlo, quello che sta succedendo tra noi in poco tempo, mi sta mandando in tilt! immaginavo quello che avevi in te, ma la tua libidine....! Milena lo guarda sorniona: mi hai scatenata, lo so! Giancarlo: ora potrei darti i primi dettagli tecnici sul dove, come, con quali attrezzature si svolgono le torture, oppure.... Milena lo interrompe, oppure andiamo a letto e mi spieghi con qualche esempio!! La coppia si alza e va in camera da letto, poi Giancarlo va nello sgabuzzino e torna con una lunga corda e una frusta. Guarda Milena e le dice, con tono di comando: ora le cose cambiano: userò il tuo corpo e la tua libidine come vorrò. Ora spogliati e stenditi sul letto. ti voglio nuda e sottomessa! Milena, impressionata dal tono di lui, obbedisce. Giancarlo si avvicina, le siede a fianco e comincia a legarle le mani agli spigo-
li alti del letto, dove si trovavano, quasi nascosti, due ganci di acciaio. Poi esegue la stessa operazione con i suoi piedi legandoli ad altri due ganci seminascosti negli spigoli inferiori Milena si guarda nello specchio:,è nuda, legata con braccia e gambe completamente divaricate, espone il suo corpo che mostra tutta la sensualità di una donna eccitata, a cosce spalancate, alla mercè di un maschio. Giancarlo le si siede vicino e le sussurra: "ora tu sei completamente in mio potere; posso farti di tutto, torturarti i capezzoli con i morsetti d'acciaio, posso frustarti, farti ditalini per ore, posso pisciarti in bocca e fartelo ingoiare, posso girarti incularti, infilarti plug sempre più grossi nel culo lasciandoli lì per ore, posso farti tutto quello che la mia libidine mi suggerisce: eccoti un esempio! Giancarlo inizia a torturarle i capezzoli, a schiaffeggiare il suo seno, il suo culo, le infila le dita nella fica, nel culo, le ritira bagnate facendogliele succhiare, poi con calma prende la frusta, lentamente la svolge e d'improvviso dà una frustata ai seni di Milena che urla di dolore torcendosi sul letto. Gian-
carlo prosegue: frusta i suoi capezzoli, il ventre, la fica, Milena geme e si torce , ma il suo viso mostra il godimento masochista. Lui le dice: potrei torturarti così per ore! Milena urla!! ma tu mi stai già torturando: sono arrapata come una porca! Fammi venire! Giancarlo: troia, decido io quando farti venire, adesso voglio anche torturarti così, non chiavandoti. Milena, ansimando grida: scopami, ti supplico! poi farò qualunque perversione deciderai!! Giancarlo la guarda: bene, ora cominci ad obbedire! le morde i capezzoli fino a farla gemere di dolore, poi finalmente la penetra, trovando la fica in preda a spasmi di godimento, così bagnata che il cazzo scivola fino in fondo senza nessuno sfregamento delle pareti vaginali, poi le schiaffeggia i seni: cominci a capire cosa significa il piacere sadomaso?! sospende per un attimo la scopata: apri la bocca! Milena esegue e lui le piscia in bocca ...lei spalanca gli occhi, allibita, trattiene il liquido, ne sente il sapore, poi decide: lo ingoia tutto e urla: si! sono una troia, la tua porca! ed ora chiavami,porco! Giancarlo la frusta ancora facendola urlare, poi si ferma a guardarla. cosa cazzo fai? grida Milena, non ti fermare: torturami come vuoi, spaccami la fica, il culo, fammi venire! Lo decido IO! grida Giancarlo, la fa urlare per la libi-
dine, poi la fissa: Ripeti! sei il mio padrone! Milena: sei il mio padrone! Farò tutto quello che vorrai! Milena: farò tutto quello che vorrai! Bene, dice Giancarlo, ora ti scoperò! Grazie, pa-
drone! Giancarlo le schiaffeggia i seni, la scopa con forza e la fa sborrare, venendo con lei: Poi le scioglie mani ed i piedi e le si stende accanto baciandola. Dopo più di mezzora Giancarlo si risveglia dal sonno che il suo organismo ha richiesto, dopo l'intensità della scopata, si guarda intorno, non vede Milena, e quindi la raggiunge in soggiorno. Milena è ancora
nuda: sta fumando e si masturba, è seduta in poltrona su un panno nel quale cola il suo succo . Vede Giancarlo, continua a masturbarsi: guardami! come la notte con i miei genitori! fumo per rilassarmi. ma non riesco a smettere di masturbarmi! sento ancora l'orgasmo di prima, ma non mi basta: guarda come godo! mi hai fatto cose che ho solo immaginato in passato, sono una troia e godo! ho provato sensazioni nuove: ho goduto il dolore della frusta, l'umiliazione nel trovarmi in bocca il tuo piscio, ma volevo altre frustate, e ho gustato la piscia che ho ingoiato! Ora ogni nuova esperienza mi fa impazzire. persino il fumo mi eccita! mi sento sexy, quando fumo, come se facessi un bocchino! Giancarlo la guarda: lo so: ora ti eccita qualunque cosa tu faccia: quando ti guardi allo specchio mentre fai un bocchino,o vedi che ti stanno guardando, quando ti piscio in gola, quando vedi porno in tv, quando vedi troie come Niky a letto, quando, come ora, pensi a quello che ti ho fatto e immagini cosa ti farò. Io ho rotto la pentola a pressione nella quale la tua mente era chiusa.Ormai sei pronta alla mia dominazione! SI! dice lei! appena mi tocchi mi aspetto cose sempre più perverse, e voglio subire, dominata da te, tutte le torture che riuscirai ad immaginare!
Milena spegne la sigaretta, smette di carezzarsi e rimane in silenzio per alcuni minuti. poi scruta Giancarlo: ti prego, ora devi aiutarmi! devo trovare un equilibrio dopo tutto quello che mi è successo dal nostro primo incontro, e voglio parlare della situazione senza alcuna remora: posso solo immaginare cosa potrà succedermi sia per la tua dominazione, sia per il club, si copre un pò e dice: ti prego!. Giancarlo è eccitato, quasi ipnotizzato da Milena, ma inizia: tra noi c'è un rapporto che per me è d'amore, per come sei dentro di te, e di sesso estremo, per la tua sessulità ormai senza freni! per quanto riguarda il club esso è composto da un comitato di direzione: il presidente e 4 dirigenti: io sono uno dei 4. la struttura si completa con alcuni dipendenti addetti alla manutenzione degli attrezzi di tortura e delle sale. i soci iscritti sono oltre 100: tutte le persone del club, dirigenti, addetti, soci, sono tutelate dalla più assoluta segretezza, che è la legge base del club. Se qualcuno dovesse trasgredire sarebbe espulso e subirebbe gravi conseguenze, sia pecuniarie che di vita. Devi sapere, su questo punto, che quasi tutti gli iscritti al club sono persone molto potenti, in grado di attuare le ritorsioni che ti ho detto, in maniera dura e, se necessario, violenta.Ti è tutto chiaro? Chiarissimo, dice Milena. Bene, risponde Giancarlo, che prosegue: coloro che vogliono iscriversi devono supe-
Si, risponde Milena. Giancarlo continua: coloro che vogliono iscriversi al club devono superare una prova per dimostrare la loro vera natura, sadica o masochista. La prova consiste in
torture da subire o far subire, esprimendo, senza simulazioni, un reale godimento. Se superano la prova devono giurare fedeltà alle regole. Le principali sono: 1) l'assoluta segretezza
2) mantenere un corretto rapporto con gli altri soci 3) garantire il rispetto della "scala del dolore" concordata col masochista: te ne ho fatto esempio pochi giorni fa. 4) garantire una partecipazione di almeno una volta al mese, alle sedute sadomaso, che si tengono ogni settimana. Ci sono anche altre regole meno importanti che, se vorrai, potrai conoscere diventando socia. Milena è tutta rossa per l'emozione, e chiede: prima parliamo di noi: quando dico e faccio le cose di poco fa, ti faccio schifo? Giancarlo:ma che cavolo dici! Io ho goduto! ti ammiravo per come reagivi: a me piace torturare le donne, ma solo se godono!! e tu godevi facendo impazzire anche me!! Sei la mia donna, signora fuori dal letto, puttana incredibile a letto, per il mio godimento!! Milena lo stringe con tutta la forza, poi lo guarda fisso: ora dimmi qualcosa di più sul club:posso divenire socia? si, dice Giancarlo: io ti presenterò garantendo per te, ma poi dovrai superare la prova sadomaso cui sarai sottoposta, necessaria per accedere all'iscrizione formale ed ai giuramenti che ti ho detto. che ne
dici? lei risponde, dopo quello che mi hai fatto, e se ho capito qualcosa di me stessa.. certo che ho voglia di partecipare al club, ma voglio anche sapere: farò con te e solo con te la prova iniziale, e poi sarà con te che parteciperò alle sedute sadomaso? Questo non posso garantirtelo, dice Giancarlo: il club significa godimento con ogni tipo di piacere, con apertura a tutte le perversioni, e le coppie devono ritenersi libere da ogni vincolo reciproco: è chiaro che, se accetterai, io tenterò sempre di restare con te durante le sedute, ma come ti ho detto, non posso garantirtelo. Milena rimane pensosa, poi chiede: se questa realtà mettesse in crisi il nostro rapporto, potrei uscire dal club? si, risponde Giancarlo, purchè venga da te mantenuto l'obbligo di assoluto riserbo che ti ho detto. Milena si accende una sigaretta, e rimane in silenzio, fumando..Giancarlo la carezza e dice: pensa con calma a quello che ti ho detto, poi riparleremo di tutta la faccenda quando riterrai di essere pronta, in fondo non abbiamo nessuna urgenza, e possiamo continuare così!.
Milena si riscuote dai suoi pensieri: mi sembra ovvio che io dovrei dichiararmi masochista. Scherzi? avrai mica dubbi? dice Giancarlo, non senti quanto godi nella tortura? e poi pensa ai tuoi genitori e alla tua reazione ai colpi che ti infersero, pensa al tuo "8" quando mi hai dato il culo, questo senza ricordare la prova sadomaso sul nostro letto.. .... Milena lo guarda: è così: mi basta pensarci che mi bagno. però, pensandoci bene... mi ha fatto godere anche dominare Lilli e Niky ordinando loro cosa farmi: credo anzi che avrei dovuto dirlo con più cattiveria e dettagli: credo proprio che nel sottoporle ai miei ordini avrei goduto di più!... Beh, dice Giancarlo, guarda che puoi tentare il dominio anche da sottoposta a tortura, come hai fatto con me, chiedendomi torture diverse da quelle cui eri sottoposta. Inoltre ho la sensazione che tu abbia anche tendenza al sadismo lesbico: a te piace la tortura, sia se la subisci sia, forse, se la applichi a una bella donna. Si, dice Milena, penso di essere attirata anche da altre donne: per esempio Niky mi ha subito fatto colpo, dal primo giorno. per quanto riguarda i maschi, devono essere esattamente come te! e come te non ne ho mai incontrati. A proposito, parliamo di te: sei un sadico di alto livello!! si, dice Giancarlo, è così!
Milena lo guarda con passione: tu sarai anche un sadico, ma io so che tu mi hai fatto godere prima di iniziarmi al masochismo: mi hai regalato sensazioni e desideri di ogni tipo di sesso: guardare il mio corpo, goderne la lussuria, dire parole porche che prima avevo vergogna anche a pensare, godere nel farmi vedere nuda mentre scopo, scoprire esibizionismo, piacere lesbico, e tanto ancora: io ora so che, a letto, godi di me, sia con le torture che senza: ora so che mi farai sempre sempre sentire fiera della mia troiaggine. non sei solo sadico: io sento che il tuo piacere si unisce al mio.io soffro e godo con te. Tu non sei il mio torturatore: tu sei il mio maschio, voglio farmi fare di tutto, da te! Giancarlo la fissa: mi è facile fare con te quello che hai detto perchè impazzisco per le tue perversioni, ma ripeto! ti voglio anche per te stessa, come sei, ed intendo anche fuori dal letto! Milena lo bacia poi dice: se entrerò nel club che tipo di sadico troverò? Beh, risponde Giancarlo, sarai comunque tutelata dalla seconda regola del club, e quindi alla peggio godrai di meno che con me!
Milena rimane in silenzio: in verità, dice dopo un po’, io ti chiedo: ma non ti fa male che io faccia di tutto, perché di tutto mi sarà fatto, con altri uomini? Mia cara, replica Giancarlo, io sono sicuro del nostro rapporto: so che godrò guardando quello che ti sarà fatto, pensando che a casa prenderemo il meglio tra le cose che subirai,ottenendo per noi nuovi stimoli al sesso. Devo anche dirti che io, diversamente da te, ho avuto una vita di sesso sfrenato e totalmente libero da ogni limite, tranne sapere che a letto gli unici limiti sono definiti d'accordo col partner, come tu hai detto d'istinto, centrando in pieno la logica del club. Ora non so se vorrò mai cambiare il mio approccio alla vita e al sesso. Hai ragione, dice Milena, ma in realtà sono così dubbiosa perchè.... Perchè cosa?, chiede Giancarlo: perchè sono gelosa di te!!!! Giancarlo sorride: io sono tuo e tu lo sai: qualunque cosa mi farà venire in mente qualche femmina arrapata io te la confesserò nei dettagli e la rifarò con te!! Milena sorride, si accende un'altra sigaretta e conclude: ok, lasciami pensare qualche giorno sul da farsi. ma significa che se non aderirai al club mi lascerai? chiede Giancarlo con apprensione. Milena ride dicendo: e chi ti molla, io ho trovato in te un uomo da amare, ma anche il self ser-
vice del sesso sfrenato: un maschio come te me lo tengo stretto! Vuol dire che se non aderirò aspetterò a casa il tuo ritorno, ogni settimana, per scopare, quando vorrai, aggiungendo, a tutte le torture che mi racconterai, le idee che mi verranno in mente sentendoti. vorrò anche la descrizione dettagliata della femmina che avrai torturato e le sue reazioni, in modo che io possa godere ancora di più. In realtà più parliamo di femmine troie più mi vengono varie ideuzze su quello che potrei fare con una o due femmine, facendomi guardare da te e venendo sotto il tuo sguardo! Mamma mia, ride Giancarlo, non sarà facile in futuro reggere alla tua libidine: a letto con te ci sarà da faticare, anche per un porco come me!.
Milena rimane pensosa, Giancarlo la scruta: "che c'è" C'è che mi chiedo se è per te possibile organizzare una seduta con la mia partecipazione: così potrei valutare le mie reazioni, vedendoti fare di tutto ad altre, consentendo a te di verificare le tue reazioni guardando me con altri uomini. Giancarlo ci pensa un pò: hai ragione! voglio tentare questa strada!
Sono passati sette giorni e Giancarlo rientra in casa trionfante: è fatta! Sarai inserita nella prossima seduta. Sappi che noi abbiamo, nel club, due tipi di seduta sadomaso: il primo tipo prevede che vengano effettuati sadismi e tortura tal quali, mentre il secondo tipo simula storie nelle quali si inserisce la tortura o la dominazione: ad esempio può essere immaginata la cattura di una spia, torturata per strappare segreti, o la camera di tortura di un re medievale, che gode torturando i nemici catturati, eccetera. il secondo tipo di seduta del club può essere estremamente arrapante, se la "sceneggiatura" e gli "attori" sono validi. E io a quale tipo di seduta sono stata associata? chiede Milena ansimando. Alla prima tipologia, risponde Giancarlo, credo che sia meglio per te: potrai affrontare quel che ti sarà fatto senza pensare ad alcuna storia da "recitare". Inoltre, continua soddisfatto, se nella prima seduta
avrai avuto successo, e se vorrai, potrai "provare" anche la seconda seduta! Milena sorride: bene, sono eccitatissima: a quando?. "tra tre giorni, dice Giancarlo.. Milena sospira e chiede: sarai tu….?. No, amore, avevo già chiesto troppo, ma sappi che sarò presente a guardare tutto, e interverrò se vedrò qualcosa che ti farà soffrire al di là del livello concordato, ricorda che vale la regola del livello di dolore, da 1 a 10 che tu concorderai, in base alle descrizioni che ti saranno fatte per ogni numero della scala di dolore. Milena è eccitata: sarò pronta: voglio che tu mi aiuti in questi 3 giorni a dare il meglio di me sia per dare piacere che per godere nuove esperienze da porca!. Ne sono sicuro, dice Giancarlo, ti ho visto in opera con me e so che se problemi avrai, riguarderanno la tua difficoltà nel limitare la tua libidine, che ormai penso sia fuori dal mio controllo e, temo, anche dal tuo.
Dopo tre giorni Giancarlo è in macchina con Milena e la accompagna alla sede del club, insieme a Marco, che è un altro esponente del comitato direttivo. Milena è bendata con una mascherina di piume per garantire che non scopra la localizzazione della sede. Marco scherza con Milena, che lui aveva conosciuto un'ora prima e le dice: se vali la metà del livello descrittoci da Giancarlo, credo che stasera si vedranno scene di sesso anche tra i soci. Milena ride: ma è possibile fare sesso durante la seduta? certo, risponde Marco, ogni socio dispone, a pagamento, di una posizione composta da un letto con paraventi scorrevoli che consentono la privacy e contemporaneamente la visione dello spettacolo a chi è dentro. "quanti saranno gli attori della seduta? chiede Milena. Marco allibisce e guarda Giancarlo: ma non glielo hai detto? Milena sobbalza; cosa? Giancarlo le stringe la mano e le sussurra: non volevo emozionarti ancora di più: sarai sola ad essere torturata, ho dovuto accettare perchè si è sparsa la voce di quanto sei sexy (temo sia colpa di Lilli e Niky) e molti soci hanno voluto che solo tu fossi al proscenio. "Lilli e Niky"? chiede Milena allibita. Si, risponde Giancarlo, sono socie e tu le hai affascinate ed eccitate come non credevo possibile.
Marco sarà il tuo torturatore: ho voluto che lo conoscessi proprio per renderti tutto il più piacevole possibile. Milena sospira: Marco: sono nelle tue mani. "Certo, risponde lui, e ho una gran voglia di farti ricordare bene e con piacere quello che ti farò! Milena si chiede cosa intenda, ma quasi subito dopo arrivano al club. Milena scende dall'auto per ultima, ancora
bendata, e viene condotta all'interno da Giancarlo che, dopo alcuni secondi le toglie la mascherina dicendo: eccoci, siamo nella sala della seduta di oggi. Milena apre gli occhi e vede che si trova in un grande salone, occupato a sinistra da comode sedie e dai lettini con paravento descritti poco prima da Marco. Sulla destra invece c'è un'ampia sala 1/2 metro più alta rispetto ai letti: sopra il palco si vedono varie attrezzature: corde agganciate al soffitto, terminanti in polsiere di cuoio; in corrispondenza, sotto le corde, ganci fissati al pavimento; più a destra si vede un attrezzo in legno, alto quasi tre metri, a forma di una grande x, con ganci alle quattro estremità; vicino c'è una sedia a braccioli, con analoghi ganci alle estremità dei braccioli e delle gambe della sedia stessa; ma l'attrezzo più impressionante è rappresentato da una tavola in legno lunga più di tre metri e larga due, in forte pendenza (circa 60%) che rende visibile agli spettatori chi vi sarà disteso. Alla testa e ai piedi della tavola si vedono due larghi cilindri in legno, fissati alle estremità superiore ed inferiore del tavolo. ogni cilindro è avvitato a due ruote, una a destra e l'altra a sinistra dello stesso. Al girare delle ruote i cilindri ne seguono il movimento tirando quattro corde, due verso l'alto e due verso il basso, pas-
santi in quattro ganci alle estremità del letto. le corde, dopo il passaggio nei ganci, saranno legate a mani e braccia del torturato, rendendo diagonale la trazione. Un'estremità di ogni corda è fissata ai cilindri, mentre l'altra estremità giace sul letto, e termina in una polsiera di cuoio. Oltre l'attrezzatura che Milena guarda impressionata, si vedono, appesi alla parete, altri strumenti di tortura di minori dimensioni: fruste di vario tipo, a strisce di cuoio, frustini, gatti a nove code ed altri. Vicino alle fruste ci sono mollette d'acciaio, rotelle a punte, candele di cera, dildi, plug ed altro ancora. Milena si gira verso Giancarlo: mamma mia! Giancarlo la stringe a sè e le dice: sta tranquilla, vai a preparare la seduta con Marco: gli piace torturare le donne, ma rispetta i limiti stabiliti prima. A quel punto Milena, guardando fissa Marco, dice; "andiamo, voglio sapere le cose che intendi farmi: mi aspetto da te che ti atterrai alla regola della scala del dolore, e che ti fermerai se ti dirò "altola'". sarai corretto? sicuramente, dice Marco, ma tieni presente che ti insulterò e ti dirò cose oscene: in fondo fanno parte del godimento e non fanno male! "su questo sono d'accordo con te, e neanche io ci andrò leggera se mi verrà voglia di insultarti: benissimo, dice Marco, mi farai arrapare di più!
Milena lo guarda, gli si avvicina, gli infila la lingua in bocca, poi gli carezza i pantaloni in corrispondenza del cazzo, apre la patta, glielo prende in mano e inizia a masturbarlo, ma dopo pochi secondi si ferma: "era solo per entrare nel ruolo, e per valutarti"! cosa?dice Marco ridendo. Milena lo guarda ironica :LO SAI!! Marco dice: è vero, sei una bomba di sesso. godrai come meriti! Thank you, ride Milena: ora però andiamo a concordare le cose. Dopo due ore la sala si è quasi riempita di spettatori, e Giancarlo entra nel posto a lui riservato. pochi secondi dopo lo raggiungono Lilli e Niky dicendo: possamo goderci lo spettacolo con te? "Ok, risponde Giancarlo, ma vi dico che non so come reagirò vedendo quello che Marco le farà" Anche per questo siamo venute: tu e Milena ci siete cari! Pochi secondi dopo si sente la voce del socio addetto alla presentazione degli spettacoli: "signori, dice, sta per iniziare la seduta di una nuova possibile socia, che speriamo farà eccitare e godere tutti noi, come voci di corridoio hanno anticipato!" tutti gli spettatori ridono ed applaudono!
Pochi secondi dopo entrano Marco e Milena, completamemte vestiti. Marco indossa pantaloni scuri ed una blusa grigia; Milena ha una camicetta attillata che fa vedere chiaramente i capezzoli, poichè non indossa il reggiseno: i seni impressionano tutti perchè, senza nessun sostegno, sono spendidamente dritti e sodi; alla vita è fasciata da una gonna attillata, che le evidenzia lo spendido culo. Marco, guardandola, esordisce: sei tu la troia di cui si dice tanto bene? Milena lo guarda" io si, ma tu sarai porco abbastanza?" scatenando l'ilarità del pubbico.Marco le va vicino e, senza preavviso, le strappa la camicetta mettendo a nudo i seni, poi glieli schiaffeggia, ed inizia subito dopo a torturarle i capezzoli con i polpastrelli. Milena geme leggermente, e si accorge che sta già eccitandosi, tanto da farle dire a Marco: porco, ora fammi un ditalino! Marco le sorride: ti piacerebbe eh, puttana, ma lo farò quando piacerà a me! bene, replica Milena, ci penso io, e alzandosi la gonna fa vedere a tutti di non portare mutande, e inizia a masturbarsi. Milena si accorge di eccitarsi sempre più, ma Marco le toglie con violenza la mano con cui si toccava il clitoride e le schiaffeggia la fica: obbedisci, troia, o ti farò provare dolori che non pensavi esistessero. Subito dopo la prende
per i capelli e la trascina alla sedia delle torture, le strappa la gonna, le lega mani e piedi ai braccioli e alle gambe della sedia, poi prende due rotelle di acciaio a punte acuminate ed inizia a muoverle sul corpo di Milena: sui capezzoli, sui seni, sul culo, sulle cosce; risalendo da queste ultime alla fica .Si vede subito che Marco sta godendo per i gemiti di Milena, che
è immobilizzata e capisce di essere nelle mani di Marco:questo la eccita e, quando gli vede prendere una frusta con sei lunghe code di cuoio, si sente tutta bagnata tra le cosce. Marco le avvicina la bocca al suo viso, la guarda e, calmo,dice: sei la più grande troia che ho mai torturato: ti accorgi che la fica ti cola tra le cosce? si, risponde Milena, e ne godo alla grande! Marco si sistema la frusta in mano e dice: ed ora cosa vuoi? Milena lo guarda e, sfrontata, gli dice: hai quell'attrezzo in mano? e allora frustami, ma fallo bene fino a farmi soffrire! Marco le lecca le labbra, la bocca, il collo, poi comincia a frustarle i capezzoli, gira dietro la sedia colpendole le spalle e il culo, mentre Milena si muove sulla sedia, quasi a facilitare le frustate, dicendo: porco, lo soffro, ma godo come una troia! dai! voglio di più! cosa? ansima Marco, più frustate replica Milena: dai porco, più forte, più forte, torcendosi tanto da far ballare le sue tette, fino ad avere un lungo gemito seguito dalla frase: godo come una troia: vieni a masturbarmi e senti che roba mi cola tra le cosce. Marco si muove facendo a Milena un ditalino violento che la porta a venire ancora, dicendo:sto sborrando, che meraviglia! a questo punto Marco butta a terra la frusta, si denuda lentamente guardando le cosce
divaricate, poi si prende in mano il cazzo già duro e inizia a menarselo, le schiaffeggia più volte la fica, le tortura i capezzoli torcendoli con forza. Milena grida di dolore, poi lo provoca: godo!. Marco la guarda e le dice, sorridendo: parli troppo, l'unica soluzione è farti fare bocchini in continuazione: prendi il mio cazzo in bocca e lavoratelo, porca, mentre ricomincio a frustarti! La prima frustata è violenta, Milena ha un gemito di dolore, ma inizia a sbocchinare Marco, che continua a frustarle cosce, tette, la fica. poi ricomincia a torcerle i capezzoli. Dopo qualche minuto Marco la guarda e dice: sto per venre, troia: ora ingoia tutto, o continuerò con torture molto più dolorose. Milena continua il pompino, poi sente che Marco sta per sborrare, si prepara a riceverlo e succhia tutta la sborra. dopo avere ingoiato tutto con ingordigia lo guarda e dice: bravo, porco, mi hai fatto godere sia con la tortura che col cazzo! Ho però fatto un errore: non dovevo ingoiare la tua sborra, così, come mi avevi minacciato, avresti continuato le torture! a quel punto il sipario si chiude, tra gli applausi dei soci!
A sipario chiuso, Marco slega Milena e le dice: mamma mia, beato Giancarlo: mi hai fatto morire! Milena risponde: Marco, ti confesso che ho goduto anch'io, ma sappi che mentre ti sbocchinavo, avevo in mente il cazzo di Giancarlo che è e rimane il mio uomo! Ma ora che succede? è finita la seduta o no? Marco la guarda e dice, ironico, non credo proprio!. Milena si mette una vestaglia leggera, poi si avvia verso il letto di Giancarlo ed entra: le appare Giancarlo che guarda i due puttanoni mentre si masturbano a vicenda. Quando lui vede Milena la bacia a lungo e quasi si giustifica: Lilli e Niky erano pronte a qualunque cosa, ma preferiscono farlo con te. io da parte mia ero troppo teso e preoccupato che tutto procedesse bene e guardavo la seduta: non le ho neanche toccate! tra un mugolio di piacere e l'altro le due zoccole dicono: è vero: non ci ha fatto niente: ma che stregoneria gli hai lanciato addosso?
comunque anche noi preferivamo aspettarti: ci piace troppo farlo anche con te! Milena ride e subito si rivolge a Giancarlo: come è andata? lui la guarda ridendo: come vuoi che sia andata? Hai fatto arrapare pure gente di ottant'anni!" ma ora, chiede Milena:che succede? " vi faranno fare una seconda fase! dice Giancarlo: tu te la senti? Milena ridacchia: più porcate faccio, più m'arrapo, anche se vorrei tanto farle con te!!! Ma hai avuto molto dolore? chiede Giancarlo; la sua donna lo guarda: mi spaventa dirlo, ma più soffrivo, più godevo! Giancarlo la guarda e dice: allora darò la tua disponibilità per la seconda fase, d'accordo? Sarò onesta: ne ho una tale voglia che .... toccami tra le cosce! Giancarlo esegue, poi si lecca le dita con cui le aveva toccato la fica, e ridendo dice: vado a dire che sei pronta!
dopo mezz'ora il sipario si riapre ed inizia la seconda fase, con Milena completamente nuda e legata alle corde che scendono dal soffitto e con e i piedi legati ai ganci a terra: ha braccia e gambe tese a destra e a sinistra: il suo corpo nudo è oscenamente divaricato in posizione di una grande X . Milena è sola, ed approfitta per dire: cosa mi farà quel porco? io ho sempre più voglia!! Gli spettatori ridono ed applaudono. si sente addirittura qualche grido da stadio: forza maiala, facci godere!! Dopo qualche secondo arriva Marco, anche lui nudo e con il cazzo già duro; guarda Milena: ho una gran voglia di farti urlare! E allora torturami, replica Milena: ne ho una gran voglia anch'io! Marco si avvicina al muro e torna con in mano due morsetti d'acciaio legati da una cordicella, si avvicina ai seni di Milena e le chiede: li conosci? li ho già visti in vari porno, ma ora finalmente li assaggerò! Marco inizia ad avvita-
re un morsetto al capezzolo destro di Milena, che rantola un AAAH di godimento e di dolore. Poi Marco passa all'altro capezzolo ottenendo un altro AAAH . Milena ordina: fammi un ditalino! Marco la guarda le lecca i due capezzoli torturati dalle mollette, poi tira la corda delle mollette facendo sollevare i due capezzoli e provocando un terzo AAAH a Milena, che si inarca guardando prima verso l'alto e poi il suo corpo. poi dice: ti ho detto di farmi un ditalino e aggiunge: sono tutta bagnata. Marco abbassa la mano destra, le penetra la fica e dice.: eh si, ti piace proprio, ma il ditalino te lo faccio quando voglio io, non tu, troia! poi le dà uno schiaffo forte sulla fica, Milena grida un AAH più forte dei precedenti. Marco si allontana e torna con una candela: la accende e aspetta che dalla candela coli cera bollente: intanto continua a tirare i morsetti d'acciaio.Milena mugola e china in avanti la testa per godere la
visione dei capezzoli che le vengono torturati. Poi alza la testa e guarda Marco. gli dice una sola parola: porco!, cui segue un AAH, di piacere e di dolore. Marco, senza parlare, inizia a versare la cera bollente sui capezzoli di Milena, poi sulle areole, sulle braccia, sullo stomaco, ottenendo altri mugolii. Ti fa male eh porca, le dice, Milena rialza la testa che aveva abbassato per guardarsi il corpo torturato e gli risponde: si mi fa male, sento che mi torturi in tutti i modi e che passerai ad altre torture, e quindi.. GODO! non si sente, nel club, volare una mosca. Marco si allontana da Milena e torna con in mano una frusta a 9 strisce di cuoio ed un grosso plug: guardando Milena negli occhi inizia a frustarla sui capezzoli e sugli altri arti, mentre con il plug le penetra lentamente il culo. Poi inizia a roteare il plug ,tirandolo fin quasi ad uscire per poi reinfilarglielo dentro senza rallentare il movimento.Con la mano libera continua a frustarla. Milena ad ogni colpo si inarca, poi abbassa lo sguardo vede il suo corpo nudo colpito dalla frusta ed inculato del plug; gode nel vedersi! emette gemiti di dolore,
poi, ancora ed ancora, il suo mugolio: AAAH! Marco continua a frustarla, e le spinge ancora di più il plug nel culo. Milena si inarca, si guarda godendo la visione del suo corpo torturato
gira di nuovo il volto verso l'alto: ha gli occhi chiusi, li riapre per guardarsi di nuovo, mugola ancora per il piacere che prova vedendosi . La tensione nella sala è incredibile.Dopo quasi mezz'ora della tortura cui è sottoposta, Milena si accascia rimanendo appesa alle corde. Marco, preoccupato, si accosta a lei e a bassa voce per non farsi sentire dagli spettatori, le chiede: come stai? sei mica svenuta?, Milena alza la testa e a bassa voce risponde, no, sto per venire, sono sempre più bagnata: continua a torturarmi! io sono così arrapata che se non mi fai venire....! Marco si allontana, si prende il cazzo in mano, e dice: Porca, ora ti sfondo fica e culo! poi la stringe alla vita: lei è legata ed il suo corpo teso dalle corde,lui la solleva tirando le corde verso di sè, porta la sua fica all'altezza del suo cazzo, gliela allarga e la penetra infilandole dentro tutto il cazzo, fino ai coglioni, le spinge ancora di più il plug nel
culo, poi inizia a muovere il cazzo ed il plug dentro di lei, prima piano poi sempre più violentemente, dicendo: adesso godo io, troia: te li senti tutti dentro? ooh si, geme Milena, continua, continua, più forte, spaccami tutto, torturami! Marco arrapa ancora di più e sborra. poi le dice: ma non ti basta mai: sei una puttana troia insaziabile, e inizia a sfilarle il plug dal culo. Lentamente il sipario si chiude tra gli applausi dei presenti. Appena il sipario è tutto chiuso, Marco inizia a slegare Milena e le dice: sei una gran troia!! Milena è stressata dal dolore, riesce a parlare a stento: "ma... il grosso attrezzo? non si usa"? Marco ride: quella è la tavola di tortura e viene usata per le grandi occasioni.Le corde di quell'attrezzo sono pazialmente elasticizzate altimenti sarebbe pericolosissimo: i veri attrezzi medievali con i quali si applicava quella tortura erano utilzzati con corde non elastiche: potevano strappare arti ed ucci-uccidere i torturati. Anche con corde parzial-
gli arti ed uccidere il torturato! Anche con questo tipo di corde rese lievemente elastiche è un attrezzo di cui pochi sopportano il dolore che può procurare! Milena guarda l'attrezzo e sussurra, ancora ansimando per le torture fisiche e sessuali appena subite: ho una gran voglia di subire questa tortura. Marco la scruta: sei una masochista insaziabile!!
La sera di due giorni dopo, Milena e Giancarlo sono a casa in totale relax. Entrambi, rilassati, fumano scambiandosi ogni tanto battute su quello che succede al lavoro, o su notizie del giorno, finchè Milena scivola vicino a Giancarlo, lo bacia a lungo, e dice: cosa pensi di quello che è successo due giorni fa? Giancarlo la carezza dicendo: ma ne abbiamo parlato parecchio! Si, risponde MIlena, ma vorrei ora da te una valutazione più fredda e meno travolta dalle sensazioni dei primi momenti. Facciamo così: io ti cito l'argomento e tu mi dai subito la risposta che ti viene in testa ok? Ok risponde Giancarlo. Milena: Allora: numero 1: ti sono sembrata troppo porca? Giancarlo:no, non possiamo limitare la nostra sessualità; Milena: numero 2: ti ha dato fastidio quello che mi ha fatto Marco? Giancarlo: no...ma poi indugia e aggiunge: non posso annullare le regole del club da solo. Milena: allora un pò ti ha dato fastidio! Giancarlo: beh, certo vedere la mia donna fare cose che non aveva fatto neanche con me... Milena sorride, ironica: quindi sei un pò geloso! Se proprio vuoi saperlo: ebbene SI!, Ti ho fatto diventare la femmina più porca, puttana, troia del mondo e ora mi incazzo a vedere altri che scoprono i nuovi limiti della tua sessualità! Milena risponde subito:
finalmente! erano due giorni che questo discorso aleggiava tra noi! Ora finalmente, visto che ne parliamo sul serio, sappi che se e quando vedrò te torturare o dominare altre donne, già so che sentirò le stesse cose che mi hai appena confessato!! Giancarlo le carezza i seni e dice: e allora? "Io credo, risponde Milena, che dovremmo partecipare alla prossima seduta sadomaso: questo ci consentirà di vederci l'un l'altra, poichè la prossima seduta, se ho ben capito, vedrà in scena vari "attori"! E' così, dice Giancarlo. "bene, conclude Milena: a quel punto saprò, e tu saprai di nuovo, cosa sentiremo vedendoci fare di tutto con altri, e solo dopo potremo decidere! Giancarlo annuisce e, mentre Milena si accende, in silenzio, una sigaretta, le dice: certo che ormai sembri tu la padrona tra di noi! Milena ride: ma dai!!!
Dopo due giorni Giancarlo porta le notizie che Milena attendeva con ansia: ci siamo! Tra tre giorni ci sarà la seduta sadomaso: rappresenterà le torture inflitte da un ipotetico dittatore alle donne dei suoi oppositori, in scena ci saranno: il dittatore,quattro donne, due torturatori, oltre gli addetti: tu sei invitata ad esibirti dopo il successo dell'altro spettacolo. Milena, eccitata, chiede: e i torturatori? chi saranno? Io sarò uno, risponde Giancarlo, l'altro sarà il dittatore: Franco o Marco. Ma allora sarai tu.... chiede Milena eccitata! No, replica Giancarlo: tutti sanno del nostro rapporto e non sono gradite scene rappresentate da amanti. Inoltre tu stessa vuoi verificare le nostre reazioni al sesso sadomaso fatto da noi con altri o altre. Hai ragione, conviene Milena... ma la sceneggiatura? Giancarlo le dà un plico a lei indirizzato: eccola qua; hai due giorni per prepararti: Milena apre il plico e comincia a leggere
Dopo un quarto d'ora alza lo sguardo dalla sceneggiatura e dice, con voce roca per l'eccitazione: l'autore è un grandissimo porco, ha fantasie sessuali, che anche per noi femmine non sono facili da raggiungere!!! Ma chi è?? Giancarlo sorride sornione: "io"! Milena fa un salto: merito una punizione!! dovevo capirlo subito: solo tu raggiungi quei livelli! Giancarlo le sorride: beh, ora andiamo a cena, e per la punizione vedremo subito dopo!!
Dopo tre giorni Giancarlo è di nuovo in macchina con Milena: la accompagna alla sede del club:,con loro due c'è Marco, ed inoltre anche l'altro attore maschio: Franco. Milena è bendata come la volta precedente. Una volta arrivata Milena va nel suo camerino di teatro e si cambia mettendosi tanga e calze autoreggenti, poi passa al trucco e si avvia alla sala nella quale è già stata, pochi giorni prima. Il sipario è ancora chiuso: Milena si guarda intorno: in scena ci sono Giancarlo, nella parte di un torturatore, Franco, nella parte del dittatore, e tre donne: Milena non ne conosce due, mentre riconosce la terza: è Niky, che la saluta con un bacio nel quale avvolge, con la sua,la lingua di Milena! Ci sono inoltre due addetti al tavolo di tortura, che devono azionare le ruote e le corde agli ordini del dittatore. Milena guarda la scena e con un brivido pensa che il copione prevede che lei sia la vittima del tavolo di tortura, nel personaggio dell'amante del capo della rivolta. Nota anche che la sedia della tortura è stata modificata: ora al centro della sedia si vede un dildo. Milena ha un brivido di emo-
zione e di paura: le dimensioni del dildo, come lunghezza e come diametro, sono molto superiori a quelle di tutti i cazzi che lei ha già "assaggiato"! Gli "attori" vanno dietro le quinte, poi si apre il sipario: i protagonisti entrano tutti in scena: le donne sono seminude. Franco dice agli addetti: vedo che avete cominciato a divertirvi con le troie: denudatele completamente, poi inizierò subito le torturarle se non avrò le risposte che voglio! l'ordine viene immediatamente eseguito: le quattro splendide femmine sono ora completamente nude!
Dopo alcuni secondi di pesante silenzio Franco guarda le donne: rivelate subito dove sono fuggiti quei vigliacchi dei vostri amanti, altrimenti vi sottoporrò a tutte le torture e a tutte le sevizie di sesso che mi verranno in mente! già sapete che sono un porco pervertito, quindi..! Nessuna donna risponde. Franco, rivolto agli addetti e a Marco, bene! speravo che nessuna avrebbe risposto: a te, Milena, amante del vostro capo, darò il benvenuto più tardi, facendoti sedere, al momento giusto, sulla sedia della tortura: potrai godere guardando le tue amiche torturate e violentate! poi ordina: legate le altre tre troie agli attrezzi di tortura..Subito l'ordine viene eseguito: le altre due femmine, estremamente sexy, vengono legate a braccia e cosce divaricate, alle corde pendenti dal soffitto, Niky all'attrezzo di legno a croce. Iniziano subito le torture! Giancarlo si avvicina a Niky, le torce i capezzoli, le infila tre dita nella fica, muovendole con grande sensualità: le sta facendo un ditalino che presto diventa una tremenda tortura di sesso: Infatti Giancarlo porta Niky quasi all'orgasmo, poi si ferma
facendola impazzire per l'arrapamento che ormai la travolge. Niky, inoltre, come le altre due femmine, viene frustata e torturata dagli addetti, con i morsetti d'acciaio, cera bollente che viene fatta cadere sia sui capezzoli che sul resto dei loro corpi, causando gemiti di dolore.Il dittatore fa trascinare Milena alla sedia della tortura e grida agli addetti:" fatela sedere come ben sapete"! Milena viene sollevata: il centro del suo culo è posto in posizione perfettamente allineata col dildo. Viene lentamente abbassata: dopo pochi attimi sente una penetrazione atroce; prova un dolore lancinante e sempre crescente .Quando il dittatore vede che Milena è sotto tortura anale, le si avvicina e la frusta, poi le tortura i capezzoli con le rotelle d'acciaio a punta, le schiaffeggia la fica, le strizza i seni con voluttà. Le guarda con piacere sadico il culo ormai quasi completamente penetrato dal dildo. Milena subisce dolori insopportabili e vede il godimento nel viso del suo torturatore. si sente schiava: non può reagire, emette urla di puro dolore! muove il culo tentando di spostare il suo ano verso una posizione meno dolorosa, ma invano! tenta di trovare in sè la forza per reagire, ma non ce la fà! le urla che lei emette fanno godere Franco che la guarda torcersi e ride..... poi, ecco!
Milena riesce a pensare al tremendo dolore della prima inculata subita da Giancarlo, per il terribile colpo che la aveva sverginata, poi pensa a come la sua natura masochista l'aveva aiutata a far crescere lentamente il piacere nel suo corpo! continua a richiamare alla sua mente quei momenti mentre prosegue la tortura, e guarda le altre tre femmine, seviziate con morsetti d'acciaio, cera bollente, frustate alla fica, sui seni, sulle cosce, sul culo. Milena subisce le stesse torture e ad esse si aggiunge la tortura anale: ciò malgrado comincia a provare piacere: guarda le tre femmine, sente i loro urli di dolore. Lei invece comincia a gradire il dolore al culo, nel quale il dildo è penetrato interamente: si aiuta col ricordo del piacere finale raggiunto durante il suo sverginamento! Continua a guardare le tre donne e gode per le loro sofferenze! questa sensazione la colpisce. pensa "ma allora sono anche una sadica lesbica!" lascia liberi gli istinti che si manifestano nel suo corpo, guarda con un arrapamento crescente le altre torturate e,dopo venti minuti.... esplode in un orgasmo! poi provoca il dittatore: sei un pervertito, ma non mi stai domando! poi guarda in basso, gode la visione del suo corpo e pensando al suo culo, "vede" nella sua mente il dildo che glielo sta
massacrando, ma ansima e mugola il suo gemito di dolore/piacere che è ormai conosciuto ed amato dai soci presenti. Il dittatore sente che la sua torturata non ha ceduto alla sua dominazione, si sente umiliato da Milena, le va vicino, la schiaffeggia più volte, le torce i seni con rabbia, le tira con forza le grandi labbra, poi le mette il cazzo in bocca gridando: succhia, troia! Milena inizia a succhiare con tale godimento da fare sborrare quasi subito Franco. Milena ingoia lo sperma senza aspettare alcun ordine che glielo imponga!!
Gli spettatori, anzi quegli spettatori che non stanno masturbandosi o scopando, prorompono in una ovazione fantastica gridando a Franco, nella sua veste di dittatore: mettila sul tavolo!! Franco si riprende subito dal bocchino di Milena, e, rientrando nella parte, ordina agli addetti: alzate dal dildo e slegate questa bocchinara, poi legatela al tavolo di tortura, vedremo se mi dirà dove sono tutti i fuggitivi! Poi aggiunge, a Giancarlo ed agli altri addetti: voi continuate, con le altre tre! Dopo poco sulla scena si vedono le tre femmine legate alle corde, gemere per le torture che subiscono. Milena è legata sul tavolo ma la ruota non è stata ancora girata: ha braccia e cosce divaricate, legate alle polsiere di cuoio poste alla fine delle corde. Il dittatore le si avvicina, le schiaffeggia con violenza la fica, strappandole gemiti e mugolii di sofferenza, poi le lecca e le morde i capezzoli, la colpisce con un frustino a corde di cuoio. Dopo altre sevizie, si rivolge a Milena con una sola parola: PARLA! Milena, eccitata, lo guarda ironica e risponde:di che, del tempo che fa'? il dittatore le torce i capezzoli e, rivolgendosi agli addetti, ordina: date a questa troia due giri di ruota! gli addetti eseguono: Milena inarca il suo corpo urlando! subisce la trazione che le divarica braccia e
gambe sottoponendo tutti i suoi arti ad una tortura tremenda.. La fica sembra quasi spaccata, le braccia tirate verso l'alto, i seni stressati dalla tensione dei muscoli, le cosce allargate oltremisura. Milena emette un lungo lamento di dolore, guarda il suo corpo, poi il torturatore, e riesce, ansimando, a dire: porco, credi che cederò alle tue torture? non ti sarà facile. Il dittatore le si accosta e la lecca all'interno delle ascelle, dicendole: stai sudando eh? è bello leccarti il sudore causato dalle mie torture: succhio il tuo dolore e ne godo, Milena, a quelle parole, sente una sensazione nuova ed improvvisa, sente sbrodolare la sua fica, e risponde: porco, adesso vai avanti!! appena dette quelle parole pensa, stupita: sono pazza? sto dicendogli di andare avanti! possibile?:mi piace quel che mi sta facendo! e ancora lo provoca: torturami ancora e leccami dove ti faccio più arrapare! Il dittatore comincia a frustarle le grandi labbra e i capezzoli, facendola gemere, poi si rivolge agli addetti e ordina: un altro giro di ruota! Alla nuova trazione si sente il cigolio delle ruote e delle corde, poi esplode l'urlo di Milena che grida e si torce tutta, gemendo ed ansimando! dopo quasi un minuto riesce a dire, con voce roca per il dolore: leccami il sudore dovunque lo trovi, stronzo!
Franco è sempre più furioso, non deve recitare: lecca Milena dovunque veda il sudore causato dalla sofferenza: nei seni, sui capezzoli, nella fica, nelle ascelle, sulle cosce, la frusta negli stessi posti che aveva appena leccato.Poi prende un grosso plug e lo infila con violenza sadica nel culo di Milena. Dopo venti minuti Lei grida di piacere e di dolore, emette il suo AAAH , ed eiacula un liquido denso di godimento e di dolore. Franco continua a sfondarle il culo col plug, col cazzo la scopa fino a sborrarle in faccia e sui seni. Milena, pur soffrendo riesce ad ordinargli: succhia la sborra, porco, sia la tua che la mia!. Franco, senza capirlo,le obbedisce,le succhia la fica e le spalma la sborra sulle labbra, Milena ci passa la lingua ingoiando tutto! Poi la tortura prosegue: Franco la penetra di nuovo con il plug, continua con rabbia le altre torture: le stringe i morsetti sui capezzoli, le passa con violenza le rotelle a punta sulle areole, sul ventre, sul culo, le fa colare la cera bollente sulla fica, sui capezzoli e le altre parti del suo corpo sottoposte alla tortura! Milena emette un nuovo urlo, poi si rivolge a Franco: mi stai sottoponendo a torture immonde ma io non parlerò! puoi continuare per ore, ma non hai nessuna speranza di farmi cedere! continua a frustarmi, a infilarmi
attrezzi nel culo, libera tutte le tue perversioni e il tuo sadismo: urlerò di dolore, mi torcero sul tavolo ma poi riuscirò sempre a unire al dolore delle tue torture il mio godimento e continuerò ad avere orgasmi di piacere, porco schifoso! Il dittatore la guarda, le dà una violentissima frustata sui capezzoli che strappano un altro urlo a Milena, poi siede sul tavolo ed inizia a farle un ditalino. Milena gemendo di piacere gli chiede, cosa fai, porco? Franco non risponde ma continua a masturbarla facendole succhiare le dita bagnate dopo avergliele infilate nella fica, con l'altra mano le carezza i seni e i capezzoli. Milena lo guarda stupita e gli chiede, ironica:hai inventato tortura piacevole? lui si alza in piedi e dice: ti sto riconoscendo la vittoria e ti premio! sei troppo puttana per sottometterti, qualunque tortura io possa inventare! In realtà Franco ha capito che sta superando ogni limite e che rischia di sputtanarsi all'interno del club: si inchina al pubblico dicendo: questa femmina è una bomba del sesso, mi congratulo con lei e vi invito ad applaudire la sua incredibile libidine! I soci del club, in piedi, iniziano un applauso che termina solo quando Milena esce di scena, sostenuta da Giancarlo e Niky, con in mano come trofeo il dildo della tortura sulla sedia!!
Dopo cinque giorni.
Sono passati cinque giorni: Milena è rimasta per due giorni a casa: le conseguenze delle torture subite la hanno debilitata, ma ormai si è completamente ripresa. Sono le 8 di sera e vicino a lei, sul divano, c'è Giancarlo. I due padroni di casa hanno due ospiti, invitate a cena. Si tratta di Niky e di Lilli, che dopo la seduta al club sono state molto vicine a Milena. Il dialogo tra i quattro è scherzoso, le prese in giro frizzanti: ad esempio Niky dice a Milena: certo che ti ha fatto un culo così, riferendosi a Franco! e poi ride, seguita dagli altri nella sua allegria. Dopo qualche altra battuta vanno a tavola per godersi una cena take away, ordinata ad un ristorante vicino. Dopo la cena e qualche liquore, Giancarlo invita tutti a sedere sui divani e parla con aria molto seria: ho desiderato questo incontro per ringraziare voi due, dice rivolgendosi a Niky e Lilli, ma anche perchè credo sia necessario parlare di quanto avvenuto 5 giorni fa.: vi confesso che sono uscito da quella riunione del club incazzato,con molti dubbi, con non poche preoccupazioni. Sia Milena che le due ospiti sono attentissime.Giancarlo prosegue: Milena ed io abbiamo voluto partecipare all'ultima seduta sadomaso per verificare i nostri desideri, i nostri istinti sessuali ma sopratutto la tenuta del
nostro rapporto in presenza di tutte le perversioni sessuali che accettiamo e perseguiamo . Il silenzio è teso, e Milena ritiene di intervenire: poichè sono stata al centro di quella seduta voglio subito dire la mia; In quella riunione ho sofferto molto, ma ho anche goduto il mio masochismo a livelli tali da sollecitare torture che a freddo non avrei, forse, accettato. Ma voglio aggiungere che questo è un problema risolvibile perchè riguarda solo me e so che potrò in futuro essere in grado di godere, ma sapendo controllare meglio la mia libidine e senza creare preoccupazioni a nessuno: nel dirlo, Milena guarda Giancarlo, poi prosegue: voglio però affrontare il vero problema che credo ci riguardi: io sono sicura che Giancarlo ed io abbiamo sofferto sia per gelosia che per amore..Chiaramo bene quest punto: Io, seduta sulla sedia della tortura, univo al mio dolore una strana sensazione di godimento sadico e di gelosia nel vedere te, Giancarlo, torturare e fare godere Niky. Penso anche che tu, Giancarlo, abbia goduto nel vedere le torture cui ero sottoposta,ma ti sia sentito geloso nel vedere quanto godevo mentre Franco mi faceva di tutto, e preoccupato e incazzato perchè quello stronzo stava andando oltre ogni limite, e questo rischio va evitato nel futuro! per quanto ri-
guarda voi due, dice rivolgendosi a Niky e Lilli siete coinvolte i questi giochi di sesso e di perversione, sia nel rapporto tra di voi, che nei rapporti con me e Giancarlo.
Milena di nuovo gira lo sguardo verso i presenti: avevo da giorni questi pensieri, e li ho voluti esprimere per aiutare tutti noi a trovare la soluzione migliore, che ci consenta di continuare a provare tutti i piaceri che ci fanno godere senza rovinare i nostri rapporti. Milena si gira verso Giancarlo: tu che ne dici?. "Hai ragione", dice Giancarlo: hai centrato perfettamente il problema, almeno il mio! "anche il nostro, gridano insieme Niky e Lilli! tutti ridono per l'urlo,scaricando un pò la tensione che Milena ha creato in tutti. Per uno o due minuti tutti tacciono, poi Giancarlo dice a voce bassa: io ho, forse, una soluzione. Le tre donne si girano speranzose verso Giancarlo: che soluzione? dicono all'unisono. Giancarlo, inizia: Analizziamo ognuno di noi per risolvere il problema. Comincerò con me: Io sono un sadico, godo nel torturare e sottomettere le donne, ed ho trovato in Milena una donna unica,sensibile, intelligente, ma anche una porca pronta a tutte le perversioni e le torture per godere. Il problema è che io la amo come donna, oltre che come troia masochista. Poi vieni tu, Milena: sei esplosa in tutta la tua libidine dopo anni di grande depressione e di autocontrollo assurdo. Questa esplosione di sessualità ti fa volere di tutto: il masochismo oltre ogni limite, voglie
lesbiche verso altre donne, voglie legate con il fatto che hai anche, nei loro confronti, un istinto sadico che vuoi valutare: parlo del tuo rapporto con Niky: credo che in questo momento stai già immaginando ad avere lei sul letto di tortura mentre tu dai il primo giro alla ruota! Milena arrossisce, e guarda Niky leccandosi lentamente le labbra. Giancarlo la guarda e, sornione, dice: come volevasi dimostrare, tra i sorrisi di tutti. Ora tocca a te, Niky: tu sei chiaramente una masochista con evidenti tendenze lesbiche, di base sei una grande troia, alla ricerca di nuove perversioni. Tutti tacciono, Niky sorride ed annuisce in silenzio. Dopo qualche istante Giancarlo si volge verso Lilli: ed ora tocca a te, mia cara: da quello che ho visto in tanti mesi di sedute al club tu trattieni molto te stessa: io credo che i tuoi istinti siano incredibili e che tu ti "nasconda" un pò: sei, in piccolo, come la Milena dei nostri primi imcontri. Di sicuro sei lesbica, e in prima analisi sei masochista, ma penso che tu forse vorresti dominare e forse torturare sia Niky che Milena se ti lasciassi andare!! In sintesi sei come il giocatore Jolly delle squadre di calcio! Lilli sobbalza come se fosse stata denudata con violenza, ma poi arrossendo annuìsce.
"Accidenti, esclama Milena: come ti ho detto il primo giorno: tu entri nella testa, oltre che nel corpo delle donne! Ora però che facciamo, date le premesse? Giancarlo ripete, a voce bassa: "io ho, forse, una soluzione" le tre donne lo guardano attente: quale soluzione? La risposta è scioccante: e se noi tre uscissimo dal club? dice guardando Niky e Lilli. Ma cosa dici?, rispondono tutte e tre le donne, a noi piacciono le perversioni offerte dal club! Giancarlo, sempre calmo, risponde: e chi ha detto che dovremo rinunciarvi? Tutte e tre esplodono: "e come"?. Giancarlo sorride e lentamente dice: Vi propongo di aprire noi un club solo per noi quattro nel quale goderci tutto quello che di sesso ci viene in mente, ma sicuri che non andremo mai fuori dai limiti! poi aggiunge: io ho ereditato un ampio locale in zona isolata: con non molti soldi potrebbe essere perfettamente attrezzato con zone dove fare sesso estremo di gruppo, e una camera di tortura con attrezzature sadomaso in grado di soddisfare.... e qui guarda Milena, persino te! Le donne si eccitano all'idea, e cominciano a discutere con Giancarlo sulle cose da fare per arrivare a quella soluzione.
!
Sono passati due mesi quando Giancarlo, seguito da Milena, Niky e Lilli, entra nel locale completamente ristrutturato ed attrezzato. I lavori sono stati fatti da Giancarlo con una ditta di sua totale fiducia che gli ha garantito la più totale segretezza: nessuno potrà sapere di quel luogo e delle attività che vi saranno svolte. L'atmosfera è eccitata, e le tre donne sembrano incapaci di trattenere le loro voglie, dopo due mesi di sesso fatto senza poter avvalersi degli spazi e degli attezzi garantiti nel passato dal club, da cui si sono dimessi tutti firmando un impegno di segretezza con mantenimento delle clausole del club. Appena entrati, Giancarlo fa da guida: accompagna le donne nelle varie zone:il primo locale è costituito da un ampio ambiente destinato al sesso di gruppo ed estremo: ci sono un ampio letto per due persone ed un altro sufficiente ad ospitarne fino a quattro. Vicino ai letti sono posizionate specchiere che consentono ad ogni partecipante di vedere anche quello che gli altri stanno facendo. Analogo servizio viene fornito dagli specchi incollati al soffitto. In una stanza vicina alla prima si trovano mensole a muro fornite di tutti i numerosi attrezzi di godimento e di tortura: mollette e cordicelle d'acciaio, candele,rotelle d'acciaio a punte, dildi e plug di ogni dimensione,
pinze e tenaglie (di legno e non d'acciaio per evitare pericoli al torturato), molte fruste dei tipi più vari, da quelle "leggere" ai gatti a nove code. c'è una sybian per consentire a una delle tre donne di assistere allo spettacolo degli altri tre facendosi masturbare dalla macchina che porta la fica in orbita. L'ultimo locale è di grandi dimensioni: circa 10x10 metri ed è destinato alle torture più "impegnative": tre attrezzi di legno a forma di croce con polsiere alle quattro estremità, cui saranno legati i torturati: i corpi potranno essere legati anche da corde legate a un gancio nal centro della X allo scopo di legare anche il tronco dei torturati bloccandolo contro le croci e quindi senza possibilità di muoversi per sfuggire alle sevizie e alle torture destinate alla parte centrale del corpo. L'attenzione di tutti è però rivolta all'ultimo attrezzo: si tratta di una copia del tavolo di tortura, di dimensioni minori rispetto a quello ben noto a Milena, in quanto non è stato necessario dotarlo della pendenza, necessaria nel vecchio club per fare vedere agli spettatori lo spettacolo dato dalle sofferenze dei torturati. mentre qui gli spettatori possono sedere vicino al tavolo, in comodi divani.
ed
L'attrezzo è stato modificato ponendo in alto la ruota principale, mentre in basso ci sono due ruote di misure minori, una a destra e l'altra a sinistra: questa modifica consentirà al torturatore la possibilità di divaricare le gambe del torturato ancora più di quanto era possibile con l'attrezzo del vecchio club. Le tre donne sono affascinate dal nuovo tavolo di tortura; Milena in particolare inizia ad ansimare pensando a quello che aveva subito sul vecchio attrezzo! Niky e Lilli sono immobili e si guardano intorno con eccitazione . Milena, Niky e Lilli si girano verso Giancarlo e gli si avvicinano. Milena lo guarda fissa negli occhi e mormora: grazie! è tutto favoloso! Poi si gira verso le altre due e indicando Giancarlo dice: vorrei ringraziarlo a modo mio, ma so bene gli accordi che abbiamo preso per il nuovo nostro club: quando siamo qui nessuno di noi quattro è proprietà privata di un altro! quindi non esigo alcuna esclusiva, neanche su questo maschio favoloso, anche perchè so che a casa potremo sempre fare di tutto! Niky e Lilli la guardano con invidia, mentre Giancarlo, serio, risponde: non so se sono favoloso, ma di sicuro non mi farò mai soggiogare dalla perversione facendovi subire troppo con la tortura, come è successo a Franco. Poi bacia Milena, che.
lo stringe a sè, poi sorride: non è tutta di Franco, la colpa, devo confessare che a un certo punto non capivo più niente e volevo dominare quel porco con la mia libidine, ed ho esagerato! Niky ride e le dice: ma davvero ??? non dirmi che eri arrapata: non si capiva proprio!!, Tutti ridono a crepapelle, poi si calmano e Milena chiede, ed ora? facciamo una bella inaugurazione? Giancarlo sorride: sono d'accordo, ma vorrei ricordare gli accordi che abbiamo preso prima di iniziare i lavori: la scelta di cosa fare,e con chi farlo viene lasciata per la prima volta a chi avrà estratto la carta più alta da quel mazzo di carte. In seguito ci atterremo all'ordine alfabetico dei nostri nomi. Giancarlo dà una carta ad ognuno.La carta più alta tocca..... a Lilli! Tutti si guardano, sconcertarti, poi Giancarlo si rivolge a Lilli: cosa decidi? Lilli tace per alcuni secondi, poi lentamente scandisce, voglio le altre femmine con me mentre tu, Giancarlo, sarai l'addetto agli attrezzi di tortura!!. poi aggiunge: qualche mese fa tu, Giancarlo, avevi individuato molte cose di me. Ora io voglio scoprirle tutte! poi li guarda e, con voce roca per l'eccitazione, sussurra: Adesso voglio voi tre completamente nudi, SUBITO!, lei inizia a spogliarsi, guardando le zone del suo corpo che sta denudando.si carezza
i capezzoli, poi la fica. Guarda quello che si sta facendo, ansima, si torce i seni, ansima con eccitazione crescente.Gli altri tre sono ormai nudi, e guardano Lilli, in attesa di ordini.
Bene, dice Lilli, ora tu, Niky, sparati un ditalino mentre lecchi la fica di Milena. Tu, Milena, torturati i capezzoli con una mano. con l'altra infilati le dita nel culo, cominciando con due dita, poi con tre: ti smanetterai così finchè non ti darò nuovi ordini!. Subito dopo, Lilli si siede sul divano e ordina a Giancarlo: tu, finchè non mi servirai alla tortura, vieni qui e siediti vicino a me. Giancarlo si siede guardandola, ha già il cazzo duro!. Lilli gli ordina: ora anche io, come Niky, mi farò un ditalino: tu guarda bene come arrapo e fatti una sega! Milena è in orbita sia per quello che si sta facendo, sia per quello che vede e sente, e dice a Lilli: cazzo, ti eri nascosta finora!. Lilli la guarda e dice: zitta, troia, e continua con le dita in culo: voglio sentirti gemere per il dolore!. Milena eccitandosi ancor di più, continua a smanettarsi il culo e con l'altra mano si strizza i capezzoli, gemendo, ma senza parlare! Dopo dieci minuti Lilli prende in mano il cazzo di Giancarlo, lo spompina per alcuni minuti, poi gli dice: non puoi sborrare ancora, vai agli attrezzi di tortura. Al tavolo, chiede Giancarlo?: No risponde Lilli, voglio che siate voi ad inaugurarlo, quando toccherà a voi. Io voglio torturare Milena in molti altri modi. Ora voi due, troie, alzatevi e andate alle due croci di legno lì a destra. Tu, Giancarlo, legale
bene ai due attrezzi. Giancarlo esegue, ma Lilli gli grida: cazzo! se volevo legarle così usavo un bambino di 7 anni: devi allargargli di più sia le braccia che sopratutto le cosce tanto da farle soffrire per la divaricazione e lasciarle a mia e tua completa disposizione! Gli ordini vengono eseguiti, Lilli si avvicina alle due femmine con una lunga frusta di cuoio, ed ordina a Giancarlo: prendi gli altri attrezzi per torturarle, e non tralasciare nulla per farle arrapare e soffrire. poi aggiunge: capito, porche? Poi la tortura inizia: Lilli frusta prima Milena, poi Niky,alternandosi con Giancarlo, le due femmine si scuotono ad ogni frustata mugolando.Lilli continua a frustarle, mentre Giancarlo inizia le sevizie le mollette d'acciaio ai capezzoli, con le rondelle a punta e con la la cera bollente sui loro seni, sul ventre, sulla fica, poi tortura seni, cosce, culo con le pinze e le tenaglie. Lilli sente le due femmine che gemono di dolore e di lussuria, continua a frustarle, poi inizia una nuovatortura: prende due grossi plug e si avvicina ai due splendidi corpi nudi, muove i plug sui due culi che penetra lentamente, prima Milena poi Niky, roteando i plug dentro di loro. Le guarda soffrire e dice: sto godendo queste torture! ora imiterò Franco! si avvicina prima a Milena poi a Niky e, lentamente, le lec-
ca nell'incavo delle ascelle, in quello delle cosce, nel centro del culo e in altre parti che aveva torturato di più! quello stronzo di Franco aveva ragione: mi arrapa leccare il vostro sudore: so che vi cola per tutto il corpo, so che vi proviene dal dolore per le torture che vi ho fatto subire ed io ne sono arrapata fino a sborrare! poi si gira verso Giancarlo: porco, ora ho voglia di soffrire! torturami i seni, usa la pinza, la tenaglia, i morsetti: lavorami tutto il corpo con gli strumenti di tortura, fammi quello che vuoi facendomi sborrare! Giancarlo la prende in braccio, la stende sul letto, usa i morsetti sui suoi capezzoli, la pinza sui seni, la tenaglia sulle cosce, la cosparge di cera bollente facendola urlare, le alza il culo e senza spalmarlo di crema la penetra di colpo facendola urlare, poi le esce dal culo.e continua la tortura con gli attrezzi che Lilli ha scelto per soffrire. guardandola mentre si torce per il dolore, la penetra di nuovo e ricomincia ad incularla con violenza! Dopo un altro quarto d'ora di sevizie, di frustate, di torture Lilli si sente appagata e sussurra: basta così, mi hai soddisfatta, porco!
Più tardi i quattro si ritrovano a casa di Giancarlo e Milena. L'atmosfera è tesa: ognuno si chiede se la seduta abbia soddisfatto gli altri. Dopo qualche banalità Milena si rivolge a Lilli sorridendo: e chi se lo aspettava: sei una porca spaziale!Tutti ridono: Milena li ha sbloccati! tra le risate aggiunge: e sei anche una vera signora per avermi lasciato l'inaugurazione del tavolo di tortura!! Lilli si sente più a suo agio per merito di Milena, ed inizia a parlare senza vergogna: ho goduto da troia: non mi era mai successo a quei livelli: sottomettere femmine di lusso come voi due mi faceva bagnare:appena ho iniziato a comandare senza nessun timore di voi, e sopratutto nel sottomettervi ordinandovi quali porcate dovevate fare... beh confesso: già lì ho cominciato a venire! Benissimo, ragazze, dice Giancarlo: forse abbiamo la conferma che la nostra decisione è stata giusta. Ora sta a noi proseguire al meglio! Abbiamo anche avuto conferma della mia intuizione: Lilli, sei una splendida masochista, ma anche una magnifica sadica: le guarda il corpo: potrai farci godere in molti modi: mi
basta pensare a quello che mi hai chiesto e che ti ho fatto alla fine della seduta e già mi viene duro! Sta a noi proseguire al meglio, trovando sempre nuovi stimoli! Ora definiamo il prossimo incontro: quando? "anche domani!" è la risposta delle femmine. Giancarlo sorride: beh, io direi di far passare qualche giorno per darci un pò di tregua e per farci venire altre idee.. ; mi capite? si poverino, ricarica le batterie! fu il coro di risposta tra le risate. Giancarlo ritorna alla serietà: Cominciamo a definire chi sarà il leader della prossima seduta: se-
condo il nostro regolamento tocca a me: Giancarlo, Milena, Niky, Lilli sarà d'ora in poi l'ordine alfabetico, in quanto Lilli è già stata leader : Se siamo d'accordo la prossima seduta sarà fra tre giorni. Tutte concordano. Ok dice Giancarlo., poi guarda Milena negli occhi: io ti devo qualcosa da molti giorni: farò la prossima seduta per te e tu sarai sola quale mia vittima, sul tavolo di tortura, sul quale ti terrò per tutta la seduta: voglio farti soffrire godendo, come meriti, e senza farti subire dolori superiori alla tua sopportazione, come ha fatto quello stronzo di Franco.Io mi fermerò al limite, non oltre. Hai un credito verso quello strumento, ed io farò in modo che tu lo incassi! soffrirai e godrai, mentre Lilli e Niky saranno stese sul divano facendosi di tutto, con dildi, plug, fruste, morsetti... come solo loro sanno fare: potremo guardarle durante la tua tortura, perchè voglio che tu, Milena, goda in ogni tua perversione.... dopo alcuni secondi Giancarlo aggiunge: in questo senso ho anche preso una decisione: farò in modo di non prolungare troppo la seduta perchè, subito dopo le torture che ti infliggerò, ti cederò il controllo del tavolo per permetterti quello che mesi fa ho visto nei tuoi occhi: potrai liberare il tuo sadismo lesbico torturando Niky a tuo piacere!
Milena, rossa per l'eccitazione, si avvicina a Giancarlo baciandolo a lungo e dicendogli sottovoce "appena soli a casa voglio farti impazzire"
Dopo tre giorni, i quattro sono nel salone delle torture: sono completamente nudi. Giancarlo ha già il cazzo duro, Milena è legata alle corde del tavolo. Lilli e Niky sono stese su un ampio divano ed hanno già iniziato a masturbarsi. Giancarlo si avvicina a Milena: tu sai cosa ti succederà, sai anche che sono un sadico e godo torturando le femmine, ma a te voglio dare godimenti masochistici che non conosci ancora. il mio cazzo è già pronto per te!.poi si rivolge a Lilli e a Niky: guardatevi mentre vi masturbate: vi piace vedervi fare le porche? "oh si" dicono le due che oltre a farsi i ditalini iniziano a torturarsi i reciproci corpi. Giancarlo guarda Milena: le stai guardando? Milena ansima: me le sto godendo e penso già a cosa farò a quella troia di Niky. Bene, dice Giancarlo: a noi due!! Si siede sul tavolo e apre una borsa che aveva messo lì vicino: dentro c'è tutto quello che può servirgli: sceglie i morsetti, le candele che subito accende, le rondelle a punte, una pinza, una tenaglia, un dildo ed un plug molto grossi, ed un attrezzo sconosciuto a Milena; si tratta di una piccola attrezzatura elettrica a batterie, con due fili terminanti in due morsetti d'acciaio. Milena li guarda stupita e dice: "quanti attrezzi! Giancarlo: ah si?, hai notato che non ho ancora preso le fruste?
Io ti torturerò lentamente,facendoti soffrire e gustare ogni dettaglio. Poi la guarda con libidine e le attacca le mollette ai capezzoli, pizzicandoli e colpendo lievemente le loro punte, che sono già stressate dal dolore dei morsetti. Milena dopo un pò, inizia a gemere! Giancarlo le dice; volendo potrei farti sborrare anche con questa sola tortura! ma voglio goderti a lungo, troia! e sospende quel movimento facendo ansimare Milena.. poi inizia a far colare lentamente la cera bollente sulle punte, già stressate, dei capezzoli: Milena, geme e si inarca da oltre dieci minuti quando Giancarlo le fà: vedi? potrei ancora farti sborrare: ma continuerò fino ad un secondo prima che tu venga! quando vede che Milena è quasi al colmo del dolore e del godimento sospende anche quella tortura. Prende una rotella a punte e la passa sul ventre di Milena, muovendola ai lati della fica, cha apre con dita sapienti iniziando a "carezzare" con la rotella a punte le grandi labbra ed il clitoride. Milena non aveva mai subito nulla di simile e va in orbita gemendo di dolore e di piacere fin quasi all'orgasmo, ma Giancarlo si ferma e le sussurra: ti piacerebbe venire, vero? E questo è solo l'inizio! Niky e Lilli hanno sospeso i loro giochi erotici e guardano lo spettacolo sempre più arrapate , sma-
nettandosi. Giancarlo gira lo sguardo e dice: vi piace eh, troie! Ora però mettetevi un bel pò di dita in culo, l'una con l'altra, fino a farvi male. Ansimando le due femmine obbediscono immediatamente. Giancarlo si gira verso Milena: torniamo a te! prende pinza e tenaglia ed inizia a torturarle la carne delle cosce, del culo, del ventre, stringendole lentamente: ancora una volta Milena si inarca torcendosi ma Giancarlo smette appena la vede arrapare troppo, poi prende la piccola attrezzatura elettrica e attacca i morsetti ai seni di Milena, poco sotto i capezzoli., e le chiede: ti piace? ma prima che Milena risponda gira una levetta dell'attrezzatura. Milena si torce urlando, sia per la sorpresa che per il dolore procuratole dalla scossa di elettricità, poi ricade sul letto e gli dice: bastardo, mi stai facendo morire! lo so, dice Giancarlo, che le succhia e le morde i due capezzoli, per poi darle una nuova scossa. Milena che ormai ha perso ogni controllo salta sul letto mugolando di dolore e di un godimento che non aveva mai provato. Le torture sono già durate più di mezzora, quando Giancarlo carezza con libidine il corpo di Milena, soffermandosi in tutte le sue zone più intime: quando vede Milena reagire con sempre maggiore eccitazione si alza dal tavolo di tortura dicendo: bene!
ora passiamo alle torture tradizionali: ti ci vuole una bella serie di frustate: preferisci sui seni, sul ventre o sulla fica? Milena ha appena il tempo di dire: sul ventre che Giancarlo inizia a frustarla con precisione chrurgica sui capezzoli e sulla fica! Poi continua tra i mugolii di Milena ma, come prima, si ferma quando gli sembra che stia per sborrare, causando un altro "bastardo" gridato da Milena, che però guarda il suo seviziatore con occhi di sottomissione che sembrano dirgli: dammi tutto il dolore che vuoi! Giancarlo si siede di nuovo vicino a Milena e le chiede: come va? ricevendo come risposta: porco! Giancarlo, sorridendo come se avesse avuto un bacio, le dice: ora passeremo alla ruota. Milena si inarca di piacere senza parlare. e Giancarlo prosegue: alla fine sarai molto sudata e molto bagnata: anche io, come gli altri due che ti hanno goduta, ti leccherò e succhierò tutto il liquore che mi offrirai! Poi si volge alle due femmine che continuano a smanettarsi il culo e dice: basta per ora, troie, ora mi servite come addette alle ruote di tortura: voi opererete alle ruote basse, quelle piccole, mentre io starò su quella grossa in alto. Lilli e Niky si posizionano e Giancarlo ordina: iniziamo a tendere il corpo di Milena, fermatevi appena ve lo dirò. poi ordina: datele un
giro di ruota! Immediatamente le corde iniziano a tendersi: le braccia di Milena si stendono verso l'alto, divaricandosi ancor di più rispetto a prima. Le due gambe si allargano in maniera ancor più stressante, portando Milena ad una divaricazione simile alla spaccata fatta dalle ballerine. Milena si inarca gemendo. Il suo splendido corpo si torce alla ricerca di un minor dolore, mentre lei geme e mugola, Giancarlo ordina: fermate le ruote, teniamola ferma e godiamo guardando che bella troia stiamo torturando!! Milena riesce a controllare il dolore procurato dalle corde tese e dopo qualche istante grida: mi piace, sono una troia masochista. Giancarlo le si avvicina e le dice: si, sei porca! poi inizia un ditalino in quella fica spalancata, si china su di lei dicendole: preferisci che ti frusti o che giochiamo con gli altri attrezzi? prima che Milena possa rispondere Giancarlo sorridendo dice; ma no!! è meglio farti tutte e due le torture, poi a Lilli: frustala. io penso al resto, e ricomincia usando sopratutto la cera bollente e la tenaglia: poi gira la levetta del piccolo attrezzo elettrico, facendo di nuovo urlare Milena, già sottoposta alla frusta di Lilli e alla cera bollente.Dopo l'urlo Milena,sussurra: che porca sono, Bene risponde Giancarlo, ed ordina: diamole un altro giro di ruota, molto
lento, per farle godere il dolore: l'attrezzo inizia a muoversi e le corde a tirare molto lentamente il corpo di Milena, con il suono dei cilindri di legno che scricchiolano e la voce di Milena che inarcandosi e torcendosi tutta urla, poi riesce a mugolare: AHHH! le ruote vengono bloccate ma le altre torture proseguono, tra i gemiti di Milena ed i sibili delle frustate che la fanno inarcare sul letto mugolando di dolore! dopo diversi minuti Milena guarda Giancarlo: sto per sborrare! Giancarlo le va sopra, inizia a stantuffarle la fica e a penetrarla nel culo col plug che aveva con sè: alterna un colpo col cazzo nella fica ed uno di inculata col plug. il culo di Milena si torce e sussulta ad ogni colpo. poi Giancarlo le dice: sborra, porca, sto venendo anch'io. Milena, come se l'ordine le avesse sbloccato la libidine, inizia ad urlare di godimento eiaculando la sborra che in quelle due ore di tortura aveva accumulato!! anche Giancarlo viene e inizia a leccarla tutta, dalle ascelle che sembrano appena uscite dall'acqua, alla fica e a tutto il corpo. Poi Giancarlo passa dalla sua bocca a quella di Milena i liquidi delle loro eiaculazioni. Milena si gira la lingua in bocca gustando il sapore dei liquidi, poi li ingoia lentamente .
Dopo alcuni secondi Milena guarda Giancarlo e gli sussurra :non ho mai goduto tanto il piacere sadomaso: Franco dovrebbe venire a lezione da te: tu non mi hai solo torturato mi hai fatto godere le torture che mi hai inflitto lentamente! mi hai fatto morire, porco! Giancarlo la bacia ancora a lungo, le lecca i capezzoli, poi si rivolge a lilli e a niky: e voi due, puttane, che mi dite? Le due troie, appena è stata sospesa la tortura a Milena, hanno iniziato a farsi un 69 con studiata lentezza; si sciolgono dall'amplesso lesbico e, girandosi verso Giancarlo, mugolano: fateci godere! Giancarlo risponde: ora come finale io e Milena ci masturberemo guardandovi! Niky subito inizia a tendere le mollette sui capezzoli di Lilli, poi le infila due dita in culo e le muove lentamente, penetrandola.! Lilli geme e inizia a farsi un un ditalino, mentre con l'altra mano strizza i capezzoli di Nikyi. con libidine si mettono in bocca le dita grondanti succo e le succhiano! I gemiti delle due troie sono rochi per la libidine. Giancarlo si gira verso Milena: mi sto facendo una sega favolosa guardandole ... poi guarda Milena: stai facendoti un ditalino, continua ad esibirti per me! Milena si gira, lo guarda, e continuando a fissarlo accelera il movimento delle dita, poi gli chiede: ti piace, porco? guarda come mi sma-
netto la fica! lui le ordina: avvicinati al mio cazzo ! Milena esegue, lui le ordina: apri la bocca! e quasi subito la spruzza di sborra che le arriva in gola,la ingoia con voluttà,sta per allontanarsi quando sente: ferma troia, non è finita! subito dopo Milena riceve in bocca lo spruzzo caldo del piscio di Giancarlo, misto ai residui di sborra! Milena si sente di nuovo sottomessa e sottoposta all'umiliazione! la sua libidine per questa sevizia cui Giancarlo la ha di nuovo sottoposta la fa godere: si sente sempre più schiava e questa sensazione la fa arrapare: assapora il liquido, lo gusta e lo ingoia tutto poi mugola: porco, non me l'aspettavo così presto dopo l'ultima volta! Giancarlo le risponde: tu dovrai sentirti sempre più troia! e voglio che qualunque cosa ti farò in futuro, tu la gusti ancora di più!! Milena continua a masturbarsi e viene dopo pochi secondi dicendo: sono la tua schiava: fammi quello che vuoi: godrò tutte le tue fantasie perverse! Dopo alcuni secondi Milena si stira come una gatta, guarda il proprio corpo, poi fissa Niky e le dice: mi stai guardando? ti piace? Niky mormora: sei una troia, già so che mi farai di tutto, e sto arrapando!! bene, risponde Milena, preparati subito, ora ci riposeremo un pò, poi toccherà a me: già sto immaginando cosa farti!
Mezzora dopo i quattro sono ancora nudi, seduti sui divani, e sono eccitatissimi per quello che è successo e per l'attesa di quello che sta per succedere. Stanno tutti fumando per rilassarsi: Milena e Niky fumano con voluttà guardandosi fisse e tirando lunghe boccate dalle sigarette. Dopo alcuni minuti Milena spegne la sua sigaretta, si avvicina a Niky e, senza parlare, le prende tra le dita i due capezzoli ed inizia lentamente a torcerli: poi dice: tu ed io siamo due troie: voglio godere il tuo corpo dovunque vorrò: nella bocca, sui seni, nel culo, nella fica, voglio umiliarti, sottometterti, farti sentire ancora più porca, voglio torturarti godendo del tuo dolore e facendoti godere il dolore.Sei pronta? Niky risponde: ti aspettavo da quando ti ho conosciuta a casa di Giancarlo! Bene! dice Milena alzandosi e guardandola: vieni al tavolo di tortura: ti farò tutto su quell'attrezzo: è su quello e sull'attrezzo del club che ho provato di tutto: ora lo farò a te! Niky si alza e si siede sul tavolo. Milena si rivolge agli altri due: tu Giancarlo starai alla ruota di sinistra. Lilli, a te quella di destra. Io voglio la ruota
grande, in alto, per vedere meglio il corpo nudo di Niky torcersi per il dolore, e per potere più facilmente muovermi per frustarla o andarle vicino per torturarla. Dopo pochi minuti Niky è stesa sul letto con polsi e caviglie legati alle polsiere. Gli arti sono divaricati e tesi dalle corde ma non ancora sottoposti alla tortura di giro delle ruote, usate finora solo per legare ben tese le gambe e le braccia di Niky: Milena le si avvicina con una lunga frusta in mano, poi dice: Giancarlo, prima di andare alla tua ruota, tu la torturerai con morsetti d'acciaio legati alla cordicella e con la rotella girevole a punte. Poi, come nell'ultima seduta del club, le mostrerai la tua abilità, usando le mani e il cazzo per seviziarla anche a livello sessuale. Tu Lilli, la torturerai con cera bollente, pinze e tenaglie di legno e con qualunque altro strumento vorrai usare per il tuo piacere. Io userò solo la frusta, e gestirò le ruote con il vostro aiuto. voglio essere più libera nei movimenti per obbedire senza distrazioni alle voglie che potranno venirmi e che godrò vicino al suo corpo da troia!
Cominciamo, dice Milena: voi due iniziate a usare gli attrezzi! Dopo poco Niky inizia a torcere il suo splendido corpo nudo sul letto ed a mugolare: i suoi capezzoli sono stretti dai morsetti,che Giancarlo lentamente stringe avvitandoli, Lilli usa la pinza e la tenaglia per torturarle i seni e il culo. Milena si avvicina al tavolo,siede al fianco di Niky, si avvicina alle sue cosce divaricate, allarga le grandi labbra della sua fica e le lecca il clitoride, poi assaggia il sapore della sua sborra, e continua fino a farla venire, le succhia la fica e la bacia passando la sborra nella bocca di Niky, le sputa in bocca la sua saliva, poi le succhia e le morde i capezzoli, le lecca il collo sussurrandole: ti piace, porca? Ohhh si! ora fammi provare la tortura delle ruote! tutti si muovono verso la propria posizione e Milena ordina: diamole un giro di ruota, ma lentamente: godremo di più guardando come si torcerà e urlerà per la sofferenza.
Le tre ruote Iniziano lentamente a girare; si sente il rumore del legno che scricchiola per la resistenza del corpo di Niky, che si inarca e inizia a torcersi mugolando sempre più forte: AAAAHHH, Basta, porci! Milena dice: vuoi che sospendiamo la trazione? No, puttana! non voglio cedere! aaah, che dolore!, basta!, poi riesce a smettere di urlare e dopo un pò: cazzo, continuate! Bene, dice Milena, poi rivolta ai due torturatori: siamo a 3/4ti di giro di ruota, ora daremo alla troia un pò di ricreazione, e rivolta a Giancarlo: lascia la ruota e vieni con me sul tavolo di tortura. I due si stendono vicino a Niky, Milena prende in mano il cazzo di Giancarlo, lo avvicina al volto di Niky, e le dice: goditi un pò di spettacolo. Poi, a 10 centimetri dal viso di Niky inizia a succhiare il cazzo di Giancarlo, davanti agli occhi eccitati di Niky. Dopo 5 o più minuti Milena guarda fisso Giancarlo e chiede: sei pronto a far bere Niky? ne ho sempre per te, risponde il suo amante. Milena si gira verso Niky e le ordina: apri la bocca", stendendosi a fianco della torturata, poi sussurra a Giancarlo: porco, facci godere !!
Giancarlo inizia a pisciare nella bocca di Milena, poi in quella di Niky, Le due troie si baciano passandosi il piscio da una bocca all'altra, per poi ingoiare! Milena guarda Niky con libidine:: siamo due porche! E Niky, benchè senta la trazione delle ruote sul suo corpo, riesce a rispondere: "siamo due depravate molto, molto porche! ti guardo e so che non ti muovi da qui perchè vuoi farmi qualcos'altro. Esatto! risponde Milena: Giancarlo: dammi il plug. Giancarlo obbedìsce: Milena, con in mano un plug molto grosso e lungo, si rivolge a Giancarlo: ora mi stenderò vicino a Niky, quando vedrai che infilerò il mio braccio con in mano il plug sotto il suo culo, lascia passare un minuto poi comincia a scoparle la fica! Niky ha un gemito di lussuria, mentre Milena si stende accanto a lei ed infila il braccio fino a raggiungere il culo di Niky col plug. Milena inizia a penetrarlo dilatandolo lentamente. subito dopo Giancarlo e Milena iniziano la doppia penetrazione, e Milena per la prima volta gode non facendosi inculare, ma inculando: penetra l'ano di Niky ed inizia a roteare il plug nel culo con
sempre più forza, mentre Giancarlo dall'alto la scopa sempre più violentemente. Niky continua a urlare, poi si rivolge ai due torturatori: rompetemi il culo, spaccatemi tutta!
Dopo 10 minuti di lussuria sfrenata Niky sborra, insieme ai suoi due torturatori!! Milena le lecca la fica e, liberatasi dal corpo di Niky che le preme sul braccio, prende in bocca il cazzo di Giancarlo leccandogli la sborra residua, poi dice: basta, ora continuiamo la tortura delle ruote. Niky ansima: troia! sono pronta: questa tortura della ruota mi sta facendo sentire sofferenze che il mio masochismo fa diventare libidine e perversione! vorrei farmi un ditalino ma sono legata. torturatemi ancora facendomi godere!! Milena si rialza e torna alla ruota, come Giancarlo e Lilli. Quando tutti sono in posizione vicino alle ruote dice: giratele esattamente come me, e se mi fermo fate lo stesso!la tortura inizia: già al primo scricchiolio del legno delle ruote Niky urla, si contorce, espone il suo splendido corpo alla lussuria dei torturatori. Milena gira la sua ruota con lentezza esaperante, imitata dagli altrii due, e mentre Niky mugola di dolore e di godimento masochista, Milena dice: giro così piano che ho una mano libera. Ora inizio a farmi un ditalino: guardatemi e datevi ai vostri piaceri con la mano libera!
Giancarlo si prende in mano il cazzo, guarda Milena e inizia a farsi una sega. le dice: hai la bocca aperta e la lingua che lecca le tue labbra come se facessi un bocchino, vedo come muovi il tuo corpo come se la torturata fossi tu: godo guardandoti! Lilli con le dita della mano libera si tortura i capezzoli con una tale libidine da strappare a se stessa mugolii di dolore, e dice: troie guardatemi come mi torturo! poi sposta la mano libera dai capezzoli al culo e inizia a schiaffeggiarlo con violenza incredibile. ad ogni colpo grida ma continua a colpirsi, poi si infila le dita nella fica e viene sussultando di godimento. Le ruote della tortura si muovono pianissimo: Niky è sottoposta a nuovi sussulti di dolore e di piacere, ma trova la forza di dire a Milena: frustami i capezzoli e la fica! Milena guarda la ruota e dice: siamo ad un giro di ruota, vuoi che continuiamo? Niky con voce roca risponde: si, torturami ancora, fai girare la ruota molto lentamente: fammi godere il dolore, ma poi voglio la frusta! Milena: oh si! dopo la ruota ti frusterò per bene. Dopo mezz'ora il supplizio della ruota termina:
Niky, tesa dalle corde che le divaricano le braccia e le cosce, è così sudata da far pensare che esca da una piscina. I tre torturatori iniziano a leccarla, indugiando nelle sue parti più intime: i capezzoli, le labbra della fica, il clitoride, le ascelle, le cosce, il culo...... e tutto il resto di quel magnifico corpo. Milena si alza dal letto dove si stava carezzando la fica e si rivolge a Niky: "vuoi ancora la frusta?" "Oh si, padrona!" Milena trasalisce! poi chiede: Chi sono io? la mia padrona, conferma Niky: quella frase eccita Milena! Te lo chiedo ancora: vuoi diventare la mia schiava? mi vuoi come padrona che ti sottoporrà a tutte le sevizie che vorrà? Si, mia padrona! Milena guarda Giancarlo: ora sappiamo che se e quando ne avremo voglia, potremo disporre della mia schiava: la tortureremo insieme, trovando nuove sevizie e dominando, oltre il suo corpo, anche la sua mente. Mentre parla prende in mano la frusta, ed inizia a frustare Niky, che ad ogni colpo grida: si padrona: più forte! si, ancora! Milena guarda la sua schiava gemere di piacere e, guardando Giancarlo, mentre continua a frustare
Niky aveva continui orgasmi
Niky, si fa un ditalino fino a sborrare! Appena riesce a parlare dopo i sussulti del piacere che si è procurata, guarda tutti e grida: ora finalmente sono una donna LIBERA!!!!!
piacere che si è procurata, guarda tutti e grida: ora finalmente sono una donna LIBERA!!!!!
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Rosa e Inga
Commenti dei lettori al racconto erotico