Rosa e Inga 3

di
genere
dominazione

Rosa, dopo una notte di riposo a casa con il mollusco, ed una normale giornata di lavoro, è tornata dai suoi padroni. E' felice, allegra, soddisfatta: nell'ultima notte a casa di Gino ed Inga era stata sottoposta a splendide torture come il cavalletto, usato ai tempi dell'inquisizione, o la sigaretta del dolore, come la aveva definita insieme alla sua padrona, ma sopratutto aveva avuto l'onore di sottoporre la sua padrona Inga alla tortura anale, e alla fine Inga dopo essere stata sciolta dal tavolo di tortura le si era avvicinata e le aveva dato un bacio lesbico che la aveva fatta godere!. Rosa viene accompagnata da Chitù (nudo e con la mazza sempre dura!) e raggiunge i padroni in soggiorno. Gino e Inga stanno vedendo un film porno in TV, Rosa si inginocchia e rimane in attesa di ordini. Inga la guarda con il suo sguardo gelido, ma ora quasi da amica, e le dice: pene, sei arrivata! ho buona notizia per te: tu promossa di un grado: tu passa da piccola troia a grande troia, ya, contenta? Rosa si prostra: grazie padrona, posso leccarti i piedi? Ya ma poi tu viene qui e guarda film molto porco con tuoi padroni: snell! Rosa lecca i piedi di Inga










e raggiunge i padroni sul divano. Gino guarda le due donne e ordina: film come questo vanno visti da nudi: se ci vengono voglie porche voglio attuarle subito, senza perdere tempo a spogliarci! Inga e Rosa eseguono, anche Gino si spoglia e si risiede con le due femmine. Il film è appena iniziato: parla dell'inquisizione: tre donne vengono catturate e devono dire i nomi di altre "eretiche". La scena mostra la protagonista tutta nuda, col corpo segnato da colpi di frusta, e legata alla ruota della tortura. Torquemada fa dare un'altra frustata alla femmina sotto tortura, poi ordina di girare la ruota, che inizia a tirare il corpo della torturata che urla di dolore. Gino ferma il film, si prende il cazzo in mano, e guarda Inga che subito si avvicina a Gino, guarda Rosa e le ordina: tu ora guarda, tu arrapa, tu autorizzata: fare ditalino, poi si butta sul cazzo di Gino e comincia a fargli un bocchino favoloso, leccandogli il glande e le palle, per poi ricominciare a succhiare con voracità quello splendido cazzo! Rosa sta lavorandosi la fica: la visione di quello splendido esemplare di femmina che sbocchina un cazzo da 30 cm la fa impazzire di










lussuria e d'invidia facendola sborrare mentre vede Gino venire in bocca a Inga: la tedesca trattiene la sborra in bocca e fa un cenno di comando a Rosa che capisce subito l'ordine ricevuto, si avvicina a Inga apre la bocca e la bacia. Inga apre le labbra invadendo la bocca di Rosa con la sborra di Gino! Rosa va in tilt: gode come una vacca e lentamente centellina lo sperma ricevuto, ingoiandolo! appena riesce a parlare Rosa dice a Inga: padrona, grazie! il potere gustare la sborra di tuo marito mi ha fatto venire come la troia che so di essere! Inga la guarda facendo il suo sorriso freddo e crudele: Ya, grande troia: tu ha gustato sborra di Gino con grande goduria: tu brava bocchinara ya, ma tu fatto grave errore: tu deve restituire metà sborra a mia bocca, io gustare e ripassare a te, e tu fare ancora tornare sborra fino a quando tua padrona ordina ingoiare ya! Ora noi fare cena, nudi, poi tutti a stanza torture dove io punire tuo egoismo! Rosa sente un brivido di paura e di lussuria, si inginocchia e bacia i piedi di Inga: perdonami! inga la guarda sorridendo: io perdona te, ma dopo tortura di punizione, ya! Rosa segue Gino










e Inga a tavola: malgrado la paura di quello che potrebbe attenderla, riesce a riferire ai padroni le preghiere di Debora e conclude la narrazione dicendo: quella puttana vuole a tutti i costi il cazzo di Chitù nella fica, e da te, padrona, di essere inculata col dildo, come io, mentendo, le ho narrato di aver subito da te. Inga e Gino sogghignano, ed è Inga a rispondere: tu fatto pene: quella puttana meritare, forse, altra serata di cose zozze... tu che dice, amore? Gino in silenzio fa segno di si con la testa, poi conferma: si, forse ce la ripasseremo, ma voglio aspettare ancora, poi si rivolge a Rosa: falla arrapare sempre di più: se ci riesci, sei autorizzata a farti leccare la fica per tutto il tempo che vorrai, fino a sborrare! Grazie padroni, sussurra Rosa con gli occhi che le luccicano di libidine! Ora basta ricreazione! interviene Inga: ora tu soffrirà molto: numero 1: nuova tortura su cavalletto, numero due: io tortura te con molte frustate, mentre tu sta su cavalletto!, numero tre: trazione tuo corpo da corde tirate da Chitù sotto mio ordine! forse, se tu brava, numero 4: sigaretta del dolore, ya! Rosa si inginocchia davanti alla fica di Inga:










grazie padrona, ne sarò degna, poi con aria speranzosa: posso leccare la tua meravigliosa fica? Mi darà più forza per resistere a tutte le torture! Inga allarga lentamente le gambe, si apre le grandi labbra e dice: tu buona troia: puoi leccare! Rosa comincia e gode subito!, dopo tre minuti Inga le allontana il viso e, con voce un pò roca di libidine, dice: non male, grande troia: tu buona leccatrice, ma ora segue me a camera torture ya! io già sa che godo come porca, torturando te!...... Sono passate due ore: Rosa è legata sul cavalletto, la fica rossa per il martirio dell'angolo di legno che le spacca la fica, le braccia legate in alto ai ganci, i piedi appesantiti da due lingotti d'acciaio, la schiena segnata dalle frustate. La sua testa è abbandonata verso il basso, come se si guardasse la fica, ma in realtà ha gli occhi chiusi: le torture la hanno sfinita, anche se è ancora perfettamente cosciente: in realtà è sfinita anche dagli orgasmi goduti: non sa quanti, ma sicuramente non meno di dieci!.Inga le scuote il capo tirandole i capelli: tu sceglia te, troia: tu fatto punti 1 e 2, ora tu passa a tortura numero tre: Chitù! il cameriere di










colore arriva subito, Rosa si riprende un po’ e lo guarda, poi, malgrado i dolori che sente, le viene da ridere e non riesce a smettere! Inga si avvicina e le dà un ceffone ai seni, facendola mugolare di dolore: tu cosa ride? non sentito torture? bada: io ricomincia da capo! Rosa salta sul cavalletto ed urla per il dolore procurato dall'attrezzo alla fica: No padrona, soffro quanto merito, ma per la prima volta ho visto Chitù col cazzo moscio! Inga non riesce a tenersi, ed esplode con Rosa in una risata sincera: tu spiritosa, molto troia simpatica! ah, voi Italiani! e giù un ceffone tremendo sul culo di Rosa, che urla di dolore! Chitù ride anche lui, poi spiega: scusatemi, erano due giorni che non venivo usato, e 10 minuti fa mi sono fatto una sega! Inga si incazza: Chitù, dannazione: quando tu arrapa, tu dici, padrona risolve tuoi problemi! Rosa, allibita, tace, mentre Chitù si inchina e ringrazia! Ora tornare a mio divertimento: Chitù, vedi corde verso l'alto e quelle verso basso Ya? Si signora, dice Chitù. Pene. ora tu tira forte corde e allarga cosce e braccia di Rosa, poi blocca Rosa tutta allargata, e tira corde: tortura come film










porno: tu fai servo di Inquisitori; io Torquemada! Inizia la trazione. Rosa urla di dolore, vede il piacere sadico di Inga, sente l'odore di un maschio che ha appena sborrato, e mentre urla sente un nuovo orgasmo che la fa sussultare sul cavalletto, poi un altro, finchè urla: basta, non ce la faccio più! Inga le si avvicina: troppa tortura per te, troia? Rosa la guarda e sottomessa dice: no, padrona, troppi orgasmi, troppe sborrate! Inga rimane zitta un attimo, poi esploda in una gran risata: tu simpatica, grande troia, poi prende la frusta più lunga e le dà una scudisciata tremenda sui seni! Rosa urla: grazie padrona, sei una grande torturatrice! Inga sembra soddisfatta, ordina a Chitù di scioglierla, poi la fa calare dal cavalletto, tra i mugolii di dolore di Rosa. Inga sembra soddisfatta, guarda Rosa: ed ora tu risponde: piace sempre il fumo? Rosa capisce subito e, malgrado i dolori, sente un'eccitazione che le rimescola la fica, guarda Inga e sussurra: si padrona, con te mi piace tanto fumare! Pene, dice Inga: ora tu Chitù lega di nuovo Rosa a corde, ma no cavalletto,troppo per lei! Grazie padrona, dice Rosa. Dopo i preparativi










Rosa è legata alle corde, braccia alte e larghe, gambe larghe legate a ganci sul pavimento. Inga si accende la sigaretta, si avvicina a Rosa: tu piace sempre fumare vero? Oooh, si padrona, non riesco a smettere! Inga le va vicino, e dice: oggi bella sorpresa ya! tu tira bella boccata! Rosa esegue, e poi urla di dolore senza riuscire a smettere: stavolta Inga ha portato la sigaretta incandescente ad una delle due grandi labbra!! Appena Rosa riesce a smettere di urlare, Inga le si avvicina e le sussurra all'orecchio: questa è punizione per tuo egoismo in bocchino fatto da me al mio maschio: tu sempre in futuro divide sborra con tua padrona ya? Rosa esausta mormora: si, padrona, e grazie per la lezione! Pene, dice la tedesca, ora fuma ancora: niente sorpresa! le avvicina la sigaretta alle labbra, Rosa tira la boccata, ed urla ancora, ma stavolta il dolore è sopportabile: inga le ha "solo" martirizzato il capezzolo, poi la padrona dice a Rosa: tu oggi brava e resistente, prossima volta forse poco fumo, morsetti avvitati stretti stretti a capezzoli, poi io tira moltomorsetti, e forse dopo fuma di nuovo! Rosa esausta mormora; grazie Inga!!










scritto il
2017-05-26
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