La rivincita di Ines. Atto secondo
di
Tibet
genere
orge
Ricordate che è una piéce teatrale?
Ecco il secondo e ultimo atto.
Atto secondo. Scena quinta.
Si alza il sipario.
Ambiente: Una saletta privata di un ristorante di lusso, sono seduti intorno ad un grande tavolo rotondo... il Direttore, Alibrandi, Troisi e Ines.
Il Direttore sta parlando della riunione...
-Devo dire che meglio di così non poteva andare e di questo dobbiamo essere davvero grati alla nostra Ines. Ha davvero messo tutta la sua notevole capacità manageriale, ora... dovremo sorbirci quattro giorni di chiacchiere senza molto senso ma tant'è! Ines, signori... un brindisi a noi e in special modo alla nostra Ines...
...e guardandola... aggiunge...
-Nostra in tutti i sensi... vero Ines?
Lei prevedendo quello che sta per succedere non abbassa affatto gli occhi, anzi il suo è uno sguardo di sfida.
Lei contro loro.
Il Direttore...
-Alibrandi, Troisi... tirate fuori il cazzo... ora Ines, la nostra troia... si inginocchierà, si metterà sotto il tavolo e ci succhierà il cazzo, passerà da uno all'altro in una specie di rassegna.
-Su... Ines...
Ines si leva, si inginocchia e si mette sotto il tavolo, la tovaglia la nasconde, inizia dal primo cazzo alla sua sinistra, lo lecca, lo bagna di saliva, lo tiene alla base e lo ingoia.
Le piace essere usata come oggetto sessuale.
Non immaginava di avere questa caratteristica latente in sé... l'essere troia.
La troia di tutti.
Sente la voce del Direttore...
-Gira... dai passa al successivo... succhiaci tutti!
Passa a lui, il cazzo enormemente largo, tanto largo che fatica a tenerlo in bocca, si sente slogare le mascelle mentre lo ingoia, a questo maiale gli strizza lo scroto, gli cerca l'ano con un dito...
In quel momento sente aprire la porta della saletta e l'avvicinarsi del cameriere...
-Signori? Tutto bene? Desiderano un digestivo? Un liquore? Caffè?
-Portaci... uno, due... tre caffè e per te... Ines?
Brutto porco... pensa lei!
Vuoi far sapere quanto sono troia? Ti accontento... brutto porco schifoso e intanto te lo mordo il cazzo!
-Un macchiato con latte freddo e un cognac per sciacquarmi la bocca...
...Porco!
Pensa Ines.
…Grandissimo porco e coglione, figlio di puttana! Ti faccio venire... brutto stronzo...!
E aumenta il ritmo del pompino.
Lo sente venire, sente il suo inarcarsi e poi... la spinta e l'irrigidimento ancora più notevole del cazzo e tutta la sborra che le sprizza in bocca, in gola.
-Questa troia... mi ha fatto venire! Cazzo, cazzo! Che bocca ha...!
Esclama l'uomo ansante.
Lei passa al successivo.
E' Troisi... l'uomo dal più bel cazzo che lei ha preso e lì davanti a lui... in ginocchio, si leva il minuscolo perizoma che indossa e glielo da. E mentre lui l'annusa inizia a succhiarlo, lo morde, gli sputa sulla cappella, si impegna davvero... ama questo cazzo, ama averlo in bocca, ama averlo in figa e mentre lo succhia e con una mano si sostiene alla base del cazzo, con l'altra si strofina, ha una voglia pazzesca di cazzo. Di sborra... di godimenti assurdi.
Ora lo sente diventare sempre più duro, sempre più voluminoso. Vuole farlo venire nella sua bocca, vuole fare indigestione di sborra questa sera, si sente davvero troia.
Ecco... sente gli spasmi dell'eiaculazione e poi viene riempita da una sborrata fantasticamente copiosa.
Cazzo...! Pensa mentre sta inghiottendo a fatica... questo mi annega, mi riempie stomaco e bronchi.
Sente la figa gonfia, bagnata all'inverosimile, turgida, vogliosa, vuole cazzi e ne vuole tanti.
Un serie di cazzi duri!
Si sta toccando e passa nuovamente al primo... Alibrandi. Non le piace quest'uomo ma è un cazzo da prendere e ricomincia a succhiarlo, gli ficca un dito nell'ano per farlo venire e beve anche quella sborra.
-Aspetta a uscire...
Le ordina il Direttore...
-Puliscimi il cazzo... è tutto bagnato di sborra!
Obbedisce... lecca e ingoia.
…Porco... porco...
Lo insulta mentalmente.
Esce da sotto il tavolo e in quel momento entra il cameriere. Vede la sua occhiata lubrica, sa cosa sta immaginando, non le dispiace, che pensi pure che è una troia.
Beve il cognac e si sciacqua la bocca.
Gli uomini si stanno passando il suo perizoma, lo annusano, sentono l'afrore della sua figa bagnata.
Lei ha voglia.
-Lasciatelo sul tavolo, per il cameriere, omaggio mio personale e spero che si seghi e lo ricopra della sua sborra.
Aspetta che bevano poi si alza...
-Allora signori... andiamo in stanza? Voglio stare comoda...
Atto secondo. Scena sesta.
Ambiente: la suite del Direttore, la sua camera da letto, ampia con un letto King size.
I tre uomini sono seduti su delle poltroncine, lei... Ines si sta spogliando lentamente e con movimenti seducenti, alza il vestito fino a farlo scivolare oltre la testa, ora ha solo delle calze e reggicalze e le scarpe dal tacco altissimo.
Sale come una gatta sul letto, va fino alla spalliera, appoggia la schiena, apre le gambe e piega leggermente le ginocchia.
Si tocca.
Passa leggermente le dita sullo spacco, sul solco, ora lo apre, bagna le dita e inizia a toccarsi...
Il suo sguardo è torbido, sa che ha in mano i tre maschi e ne gode, sa che prenderà i loro cazzi in una lunga sessione di sesso, vuole essere riempita, sentirsi sfasciare la figa dai colpi, sentirsi pompare dentro...
Ora vuole godere e gemere, far sentir loro i suoi versi da gatta mentre è in preda all'orgasmo. Si inarca con la schiena, sente arrivare l'orgasmo da lontano, lo sente precipitare!
Gode!
Urla e gli uomini si alzano, mostrano la loro voglia di averla.
Lei ha ancora la lucidità di fermarli mentre gode gli ultimi spasmi del forte orgasmo.
-Fermi! Restate vestiti... pantaloni e camicia, ora faremo a modo mio. Mi prederete uno alla volta, mi monterete a turno, chi riuscirà a darmi per primo l'orgasmo vincerà un premio, conta il primo orgasmo, continuerete a prendermi, non credo riuscirete a saziarmi, forse dovrò chiamare il cameriere?
Il primo è naturalmente il maschio alfa del gruppo, il Direttore convinto di poterla gestire a modo suo, si avvicina al letto, le ordina di mettersi in ginocchio sul bordo, testa sulle coltri.
Si mena il grosso cazzo. Glielo passa fra le natiche, lei lo sente spingere sul suo buco del culo e poi strofinare sul perineo, sul solco bagnato, sul clito, sul pube e poi... lei emette un un lungo sospiro di soddisfazione quando lo sente entrare, il cazzo sforza inizialmente e prende a penetrarla forte, colpi violenti che si trasmettono dentro di lei.
Il porco vuole che lei goda di lui, il grosso cazzo la riempie e lei sta lottando per non cedergli, sente l'orgasmo che sta diventando impellente ma non vuole godere, da quanto la sta montando? Due minuti, tre? Cinque? E' una fontana, la figa è fradicia e sente il suo umore scivolarle lungo le cosce. Il porco ci sa fare ma ora è lei che comanda.
La figa è sua.
E sente la sua voce, irriconoscibile dalla libidine...
-Levati... non mi hai fatto godere... avanti un altro...
E' Troisi.
-Dimmi... dimmi cosa sono... dimmelo...
Lui mentre la sbatte con tutta la sua forza, mentre i forti schiocchi dovuti allo scontro fra i lombi del giovane e le sue natiche piene aumentano la voglia di tutti, le urla...
-Sei... una grandissima troia! Una puttana da marciapiede. Sei senza limiti, ora ti faresti fottere da un reggimento, ti andrebbe bene tutto... tutto, vero? Sei come una cagna in calore...! TROIA!
Questo la tiene a un passo dall'orgasmo ma non vuole cedere neanche a lui, troppo sicuri di se stessi questi due uomini, uno...il precedente che si sente superiore a tutti e questo che forte del fatto che l'ha già posseduta e va sul sicuro, è certo di riuscirci a farla godere!
Ma leì?
Va fuori schema... quello che vuole è si godere ma nello stesso tempo prendersi una rivincita nei loro confronti.
Gli resiste, diventa enormemente sensibile ma gli resiste.
-Levati... anche tu non mi hai fatto godere, avanti un altro...
E' Alibrandi.
Un altro porco.
Lui la vuole distesa sulla schiena, le gambe sulle sue spalle e la prende, sente subito che il cazzo che la scopa ora è meno grosso, meno potente. Ma il degenerato le sta torturando i capezzoli mentre spinge. Glieli tritura con le sue dita e lei... per questo dolore che prova sta combattendo per non godere subito.
Per resistere.
Il cazzo pompa, brividi di una estrema libidine scorrono sulla sua schiena.
Ma ecco la perfida volontà di Ines...!
Ha resistito fino a poter donare a lui il suo orgasmo, vuole far esplodere il suo piacere con lui, è carica della voglia, della libidine che i precedenti uomini le hanno causato.
Si rimette a pecora.
Sente il suo cazzo nuovamente premere e penetrarla, ansima. Vuole dare a lui il premio che ha in mente, vuole godere e far morire di rabbia gli altri due e vuole che lui resista e gli sussurra parole di estrema libidine.
Ines non può più trattenere l'orgasmo!
Si sente sollevare e poi ricadere! Il piacere è fortissimo, lungo e potente e non si sente urlare.
Ma urla e si dimena e geme, geme a lungo! Alibrandi continua a martellarla mentre lei sta quasi ululando dal piacere per poi abbandonarsi sfinita sul letto.
Ora Alibrandi è fermo, in piedi.
Il suo cazzo è bagnato, lucido, durissimo.
-Voglio il premio... ti ho fatto godere io...
Ines, languida, in pieno post orgasmo ma ancora vogliosa si rimette a pecora, appoggia la testa e lei stessa si apre le natiche sode e elastiche.
-Prendilo... prendi il mio culo. Sei il primo... prenditi il mio culo, adesso... godimi dentro...
Tutti e tre immaginavano in cosa consistesse il premio.
Tutti e tre desiderano quel bel culo.
Alibrandi e sputa sul buco del culo e lo lecca, lo sente già morbido e disponibile. La penetra con un dito e quindi punta la cappella. Spinge e ritira... spinge e ritira.
La cappella riesce ad aprire il buco, pochi movimenti ancora ed è dentro, mentre lei chiude le mani a pugno per il dolore e il piacere, dolore che comunque la riempie di una estrema libidine.
Alibrandi sta pompando come un animale. La tiene forte per i fianchi e affonda, entra per tutta la lunghezza del cazzo, lei sente quel corpo estraneo dentro di lei e ne gode, godimento dovuto al suo sentirsi posseduta, è un buco da riempire e gode mentalmente di quanto accadrà dopo.
Sente l'uomo inarcarsi e venire.
Sa... che si sta svuotando dentro di lei, che la sta riempiendo di sborra. Sente le sue urla di godimento, quasi il ringhio di un animale.
Continua a lungo anche dopo sborrato e lei si sente portare verso un orgasmo diverso, non vaginale.
Un orgasmo forte da non poter resistere e geme di nuovo! Per poi lasciarsi cadere stesa sul letto.
Ora guarda gli altri due uomini in attesa.
Si stanno menando i cazzi duri.
Fremono... vogliono anche loro il suo culo.
Si alza dal letto.
-Vado un attimo in bagno... mi svuoto, mi lavo.
Mentre è sul bidet... pensa al cazzo del Direttore, a quel grosso cazzo enorme nel suo culo.
Voglia ne ha ancora voglia... ma la soddisfazione della rivincita? E' come droga per la sua mente.
Rientra.
L'ambiente è saturo dei loro umori, sborra, odore di figa, odore forte di sesso.
Prende i suoi vestiti si riveste sotto lo sguardo stupito dei tre uomini
-Torno in camera mia... sapete che ho ancora voglia? Magari telefono al cameriere, senz'altro è meglio di voi due!
Poi... verso il Direttore con un aria di derisione.
-Direttore? Da domani passo direttamente alle dipendenze del CEO, passo al tuo grado dirigenziale, sai che ha molto apprezzato la “mia” relazione? E anche qualcosa d'altro... gli ho detto quello che hai fatto, del tuo ricatto. La prova?
Ma davvero credi di essere senza etica solo tu? Ho registrato il colloquio con le tue sporche richieste. Eh… si! Puoi restare nell’incarico a patto che ti comporti come si deve. Devi farmi avere le foto e ogni altra cosa contro di me. E lascia tranquillo mio marito. Tutto rimane in ditta, ok?
L'uomo è impallidito, è una ridicola figura con il cazzo fuori ancora rigido.
Ines continua...
-Uhhh... guardatelo! E' ancora eccitato il grand'uomo! Perché non lo metti nel culo al tuo compare e complice? Mi piacerebbe lo spettacolo! Alibrandi lo gusterebbe senz'altro! Porci!
Poi rivolta a Troisi...
-Tu? Vieni con me, ora. Mi seguirai nel nuovo incarico. Ho bisogno di un collaboratore fedele e non sai quanto e come ti userò! Dovrai stare tu in ginocchio sotto la scrivania!
Mentre escono... il Direttore...
-Troia...!
-Oh... si! Non sai quanto!
Risponde Ines...
-Sai? Devi rigare dritto e forse quando verrò in ispezione ti farò leccare il mio culo!
Fine Atto secondo.
Scende il sipario.
Fine spettacolo.
Tibet
(da sempretibet blog)
Ecco il secondo e ultimo atto.
Atto secondo. Scena quinta.
Si alza il sipario.
Ambiente: Una saletta privata di un ristorante di lusso, sono seduti intorno ad un grande tavolo rotondo... il Direttore, Alibrandi, Troisi e Ines.
Il Direttore sta parlando della riunione...
-Devo dire che meglio di così non poteva andare e di questo dobbiamo essere davvero grati alla nostra Ines. Ha davvero messo tutta la sua notevole capacità manageriale, ora... dovremo sorbirci quattro giorni di chiacchiere senza molto senso ma tant'è! Ines, signori... un brindisi a noi e in special modo alla nostra Ines...
...e guardandola... aggiunge...
-Nostra in tutti i sensi... vero Ines?
Lei prevedendo quello che sta per succedere non abbassa affatto gli occhi, anzi il suo è uno sguardo di sfida.
Lei contro loro.
Il Direttore...
-Alibrandi, Troisi... tirate fuori il cazzo... ora Ines, la nostra troia... si inginocchierà, si metterà sotto il tavolo e ci succhierà il cazzo, passerà da uno all'altro in una specie di rassegna.
-Su... Ines...
Ines si leva, si inginocchia e si mette sotto il tavolo, la tovaglia la nasconde, inizia dal primo cazzo alla sua sinistra, lo lecca, lo bagna di saliva, lo tiene alla base e lo ingoia.
Le piace essere usata come oggetto sessuale.
Non immaginava di avere questa caratteristica latente in sé... l'essere troia.
La troia di tutti.
Sente la voce del Direttore...
-Gira... dai passa al successivo... succhiaci tutti!
Passa a lui, il cazzo enormemente largo, tanto largo che fatica a tenerlo in bocca, si sente slogare le mascelle mentre lo ingoia, a questo maiale gli strizza lo scroto, gli cerca l'ano con un dito...
In quel momento sente aprire la porta della saletta e l'avvicinarsi del cameriere...
-Signori? Tutto bene? Desiderano un digestivo? Un liquore? Caffè?
-Portaci... uno, due... tre caffè e per te... Ines?
Brutto porco... pensa lei!
Vuoi far sapere quanto sono troia? Ti accontento... brutto porco schifoso e intanto te lo mordo il cazzo!
-Un macchiato con latte freddo e un cognac per sciacquarmi la bocca...
...Porco!
Pensa Ines.
…Grandissimo porco e coglione, figlio di puttana! Ti faccio venire... brutto stronzo...!
E aumenta il ritmo del pompino.
Lo sente venire, sente il suo inarcarsi e poi... la spinta e l'irrigidimento ancora più notevole del cazzo e tutta la sborra che le sprizza in bocca, in gola.
-Questa troia... mi ha fatto venire! Cazzo, cazzo! Che bocca ha...!
Esclama l'uomo ansante.
Lei passa al successivo.
E' Troisi... l'uomo dal più bel cazzo che lei ha preso e lì davanti a lui... in ginocchio, si leva il minuscolo perizoma che indossa e glielo da. E mentre lui l'annusa inizia a succhiarlo, lo morde, gli sputa sulla cappella, si impegna davvero... ama questo cazzo, ama averlo in bocca, ama averlo in figa e mentre lo succhia e con una mano si sostiene alla base del cazzo, con l'altra si strofina, ha una voglia pazzesca di cazzo. Di sborra... di godimenti assurdi.
Ora lo sente diventare sempre più duro, sempre più voluminoso. Vuole farlo venire nella sua bocca, vuole fare indigestione di sborra questa sera, si sente davvero troia.
Ecco... sente gli spasmi dell'eiaculazione e poi viene riempita da una sborrata fantasticamente copiosa.
Cazzo...! Pensa mentre sta inghiottendo a fatica... questo mi annega, mi riempie stomaco e bronchi.
Sente la figa gonfia, bagnata all'inverosimile, turgida, vogliosa, vuole cazzi e ne vuole tanti.
Un serie di cazzi duri!
Si sta toccando e passa nuovamente al primo... Alibrandi. Non le piace quest'uomo ma è un cazzo da prendere e ricomincia a succhiarlo, gli ficca un dito nell'ano per farlo venire e beve anche quella sborra.
-Aspetta a uscire...
Le ordina il Direttore...
-Puliscimi il cazzo... è tutto bagnato di sborra!
Obbedisce... lecca e ingoia.
…Porco... porco...
Lo insulta mentalmente.
Esce da sotto il tavolo e in quel momento entra il cameriere. Vede la sua occhiata lubrica, sa cosa sta immaginando, non le dispiace, che pensi pure che è una troia.
Beve il cognac e si sciacqua la bocca.
Gli uomini si stanno passando il suo perizoma, lo annusano, sentono l'afrore della sua figa bagnata.
Lei ha voglia.
-Lasciatelo sul tavolo, per il cameriere, omaggio mio personale e spero che si seghi e lo ricopra della sua sborra.
Aspetta che bevano poi si alza...
-Allora signori... andiamo in stanza? Voglio stare comoda...
Atto secondo. Scena sesta.
Ambiente: la suite del Direttore, la sua camera da letto, ampia con un letto King size.
I tre uomini sono seduti su delle poltroncine, lei... Ines si sta spogliando lentamente e con movimenti seducenti, alza il vestito fino a farlo scivolare oltre la testa, ora ha solo delle calze e reggicalze e le scarpe dal tacco altissimo.
Sale come una gatta sul letto, va fino alla spalliera, appoggia la schiena, apre le gambe e piega leggermente le ginocchia.
Si tocca.
Passa leggermente le dita sullo spacco, sul solco, ora lo apre, bagna le dita e inizia a toccarsi...
Il suo sguardo è torbido, sa che ha in mano i tre maschi e ne gode, sa che prenderà i loro cazzi in una lunga sessione di sesso, vuole essere riempita, sentirsi sfasciare la figa dai colpi, sentirsi pompare dentro...
Ora vuole godere e gemere, far sentir loro i suoi versi da gatta mentre è in preda all'orgasmo. Si inarca con la schiena, sente arrivare l'orgasmo da lontano, lo sente precipitare!
Gode!
Urla e gli uomini si alzano, mostrano la loro voglia di averla.
Lei ha ancora la lucidità di fermarli mentre gode gli ultimi spasmi del forte orgasmo.
-Fermi! Restate vestiti... pantaloni e camicia, ora faremo a modo mio. Mi prederete uno alla volta, mi monterete a turno, chi riuscirà a darmi per primo l'orgasmo vincerà un premio, conta il primo orgasmo, continuerete a prendermi, non credo riuscirete a saziarmi, forse dovrò chiamare il cameriere?
Il primo è naturalmente il maschio alfa del gruppo, il Direttore convinto di poterla gestire a modo suo, si avvicina al letto, le ordina di mettersi in ginocchio sul bordo, testa sulle coltri.
Si mena il grosso cazzo. Glielo passa fra le natiche, lei lo sente spingere sul suo buco del culo e poi strofinare sul perineo, sul solco bagnato, sul clito, sul pube e poi... lei emette un un lungo sospiro di soddisfazione quando lo sente entrare, il cazzo sforza inizialmente e prende a penetrarla forte, colpi violenti che si trasmettono dentro di lei.
Il porco vuole che lei goda di lui, il grosso cazzo la riempie e lei sta lottando per non cedergli, sente l'orgasmo che sta diventando impellente ma non vuole godere, da quanto la sta montando? Due minuti, tre? Cinque? E' una fontana, la figa è fradicia e sente il suo umore scivolarle lungo le cosce. Il porco ci sa fare ma ora è lei che comanda.
La figa è sua.
E sente la sua voce, irriconoscibile dalla libidine...
-Levati... non mi hai fatto godere... avanti un altro...
E' Troisi.
-Dimmi... dimmi cosa sono... dimmelo...
Lui mentre la sbatte con tutta la sua forza, mentre i forti schiocchi dovuti allo scontro fra i lombi del giovane e le sue natiche piene aumentano la voglia di tutti, le urla...
-Sei... una grandissima troia! Una puttana da marciapiede. Sei senza limiti, ora ti faresti fottere da un reggimento, ti andrebbe bene tutto... tutto, vero? Sei come una cagna in calore...! TROIA!
Questo la tiene a un passo dall'orgasmo ma non vuole cedere neanche a lui, troppo sicuri di se stessi questi due uomini, uno...il precedente che si sente superiore a tutti e questo che forte del fatto che l'ha già posseduta e va sul sicuro, è certo di riuscirci a farla godere!
Ma leì?
Va fuori schema... quello che vuole è si godere ma nello stesso tempo prendersi una rivincita nei loro confronti.
Gli resiste, diventa enormemente sensibile ma gli resiste.
-Levati... anche tu non mi hai fatto godere, avanti un altro...
E' Alibrandi.
Un altro porco.
Lui la vuole distesa sulla schiena, le gambe sulle sue spalle e la prende, sente subito che il cazzo che la scopa ora è meno grosso, meno potente. Ma il degenerato le sta torturando i capezzoli mentre spinge. Glieli tritura con le sue dita e lei... per questo dolore che prova sta combattendo per non godere subito.
Per resistere.
Il cazzo pompa, brividi di una estrema libidine scorrono sulla sua schiena.
Ma ecco la perfida volontà di Ines...!
Ha resistito fino a poter donare a lui il suo orgasmo, vuole far esplodere il suo piacere con lui, è carica della voglia, della libidine che i precedenti uomini le hanno causato.
Si rimette a pecora.
Sente il suo cazzo nuovamente premere e penetrarla, ansima. Vuole dare a lui il premio che ha in mente, vuole godere e far morire di rabbia gli altri due e vuole che lui resista e gli sussurra parole di estrema libidine.
Ines non può più trattenere l'orgasmo!
Si sente sollevare e poi ricadere! Il piacere è fortissimo, lungo e potente e non si sente urlare.
Ma urla e si dimena e geme, geme a lungo! Alibrandi continua a martellarla mentre lei sta quasi ululando dal piacere per poi abbandonarsi sfinita sul letto.
Ora Alibrandi è fermo, in piedi.
Il suo cazzo è bagnato, lucido, durissimo.
-Voglio il premio... ti ho fatto godere io...
Ines, languida, in pieno post orgasmo ma ancora vogliosa si rimette a pecora, appoggia la testa e lei stessa si apre le natiche sode e elastiche.
-Prendilo... prendi il mio culo. Sei il primo... prenditi il mio culo, adesso... godimi dentro...
Tutti e tre immaginavano in cosa consistesse il premio.
Tutti e tre desiderano quel bel culo.
Alibrandi e sputa sul buco del culo e lo lecca, lo sente già morbido e disponibile. La penetra con un dito e quindi punta la cappella. Spinge e ritira... spinge e ritira.
La cappella riesce ad aprire il buco, pochi movimenti ancora ed è dentro, mentre lei chiude le mani a pugno per il dolore e il piacere, dolore che comunque la riempie di una estrema libidine.
Alibrandi sta pompando come un animale. La tiene forte per i fianchi e affonda, entra per tutta la lunghezza del cazzo, lei sente quel corpo estraneo dentro di lei e ne gode, godimento dovuto al suo sentirsi posseduta, è un buco da riempire e gode mentalmente di quanto accadrà dopo.
Sente l'uomo inarcarsi e venire.
Sa... che si sta svuotando dentro di lei, che la sta riempiendo di sborra. Sente le sue urla di godimento, quasi il ringhio di un animale.
Continua a lungo anche dopo sborrato e lei si sente portare verso un orgasmo diverso, non vaginale.
Un orgasmo forte da non poter resistere e geme di nuovo! Per poi lasciarsi cadere stesa sul letto.
Ora guarda gli altri due uomini in attesa.
Si stanno menando i cazzi duri.
Fremono... vogliono anche loro il suo culo.
Si alza dal letto.
-Vado un attimo in bagno... mi svuoto, mi lavo.
Mentre è sul bidet... pensa al cazzo del Direttore, a quel grosso cazzo enorme nel suo culo.
Voglia ne ha ancora voglia... ma la soddisfazione della rivincita? E' come droga per la sua mente.
Rientra.
L'ambiente è saturo dei loro umori, sborra, odore di figa, odore forte di sesso.
Prende i suoi vestiti si riveste sotto lo sguardo stupito dei tre uomini
-Torno in camera mia... sapete che ho ancora voglia? Magari telefono al cameriere, senz'altro è meglio di voi due!
Poi... verso il Direttore con un aria di derisione.
-Direttore? Da domani passo direttamente alle dipendenze del CEO, passo al tuo grado dirigenziale, sai che ha molto apprezzato la “mia” relazione? E anche qualcosa d'altro... gli ho detto quello che hai fatto, del tuo ricatto. La prova?
Ma davvero credi di essere senza etica solo tu? Ho registrato il colloquio con le tue sporche richieste. Eh… si! Puoi restare nell’incarico a patto che ti comporti come si deve. Devi farmi avere le foto e ogni altra cosa contro di me. E lascia tranquillo mio marito. Tutto rimane in ditta, ok?
L'uomo è impallidito, è una ridicola figura con il cazzo fuori ancora rigido.
Ines continua...
-Uhhh... guardatelo! E' ancora eccitato il grand'uomo! Perché non lo metti nel culo al tuo compare e complice? Mi piacerebbe lo spettacolo! Alibrandi lo gusterebbe senz'altro! Porci!
Poi rivolta a Troisi...
-Tu? Vieni con me, ora. Mi seguirai nel nuovo incarico. Ho bisogno di un collaboratore fedele e non sai quanto e come ti userò! Dovrai stare tu in ginocchio sotto la scrivania!
Mentre escono... il Direttore...
-Troia...!
-Oh... si! Non sai quanto!
Risponde Ines...
-Sai? Devi rigare dritto e forse quando verrò in ispezione ti farò leccare il mio culo!
Fine Atto secondo.
Scende il sipario.
Fine spettacolo.
Tibet
(da sempretibet blog)
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