Il collega
di
TATO
genere
gay
I colleghi, che gente strana, o almeno per mè, io lavoro in un grande gruppo a Milano, e sono un capo, e spesso viaggio per l'italia, non sono più giovane, sposato tre figli, e una moglie piacente, anzi figa, da giovane anche molto a dire il vero.
IO? bella domanda, frocio? si e da molto, sin da fidanzato, anche se non l'ho mai dato a vedere ero frocio, scopavo con la mia allora fidanzata, poi moglie, e poi a casa nel letto dello zio, dove diventavo la sua donna, sin da giovane mi travestivo, e dormivo con lui, ero la sua nipotina.
Poi mi sono sposata, e la cosa era diventata complicata, poi dopo i primi mesi di matrimonio, non sono riuscita a resistere, e un pomeriggio sono corsa da zio, il quale mi ha ripassata per bene, e da allora ho deciso di non smettere, poi stupidamente credendomi al sicuro, ho osato sempre di più, portandomi in casa lo zio, e un bel pomeriggio, che credevo mia moglie al lavoro, e mentre ero intento a gustarmi il pennello dello zio, mi trovo sulla porta della camera mia moglie, ero nel momento del gusto maggiore, lo zio stava sborrando, e io appena la vidi, mi spaventai, e cercai di divincolarmi, lo zio mi afferrò e disse: tranquilla, finiamo e poi vedremo, e io chiusi gli occhi e lo implorai di sfondarmi e di sborrarmi, ormai ero stata scoperta.
Una volta goduto lo zio si rivestì e se ne andò, non senza dirmi che mi aspettava come sempre a casa sua, io rimasi nel letto, in reggicalze calze, e piena della sua sborra, che cominciava a colarmi, tanta ma ne aveva scaricata nel culetto, lei mi guardò e mi chiese cosa stessi facendo, ma senza rabbia, anzi, e le disse che ero frocio, e che i maschi erano per mè la vita, che però l'amavo, e che non volevo rinunciare a lei.
Poi mi ricomposi e per alcuni giorni non ne parlammo, e non facemmo sesso, io non bramavo le donne ma mia moglie era stupenda, con lei mi tirava eccome, me la scopavo tutti i giorni e me la inculavo spesso, ma per quei giorni, nulla, anzi, era spesso nuda, o in slip e reggiseno, ma nulla con mè, poi un sabato sera a cena mi disse: ascolta frocetto, capisco i tuoi bisogni da frocio, e tu capisci i miei, io non voglio essere più scopata da tè, tu non mi toccherai più, almeno che sia io a dirtelo, e credimi non succederà spesso, ma io voglio dei figli, e li farò con chi deciderò io, tu continuerai a fare il frocio, e se non ti stà bene vattene, dopo una lunga discussione arrivammo a un compromesso, avrei assistito alle sue monte se fossero avvenute in casa, e avrei potuto, e solo in quei momenti, scoparla quando cercava un figlio, tra una decina di cazzi c'era il mio, il più fortunato la ingravidava, e per trè volte a casa nostra si alternarono maschi a scoparla per ingravidarla, compreso mè, ma di sicuro i tre figli non sono miei, comunque il tempo è passato.
E ora sono un capo, e come dicevo spesso in giro per lavoro, e speso con colleghi, e un giorno che ero via per lavoro, e stavamo cominciando una convention importante nella sala principale, mi accorgo di essermi dimenticata del materiale in camera, ma visto che il relatore ero io, non potevo assentarmi, e dissi al mio giovane sottoposto di recarsi in camera mia a prendere il suddetto materiale.
Datagli la chiave elettronica, io comincio la presentazione, ero tranquilla il materiale mi sarebbe servito dopo una mezz'ora, e attesi l'arrivo del mio collaboratore, infatti un quindicina di minuti dopo si presentò con la mia cartella, e mentre altri parlavano, la aprii e comincia a visionare il materiale, ad un tratto tra i documenti trovo un pai delle mie mutandine da donna che uso tutti i giorni, e un biglietto: bello il contenuto del tuo armadio troia.
Mi si gela il sangue, cazzo ha aperto il mio armadio e ha visto tutto i miei vestiti da donna, il mio intimo ecc, lo guardo e lui si lecca le labbra, sono fottuta, ma devo continuare, e passo la giornata con il dubbio, ma continuo.
Poi finito tutto, mi reco in camera, e trovo sul letto parte del mio abbigliamento, scarpe ecc e un biglietto: ho fotografato tutto, e quindi ora fai quello che ti dico, preparati per le 22, con indosso quanto ti ho scelto, poi ti raggiungerò, caccio e ora?
Cenai, e poi verso le 21 mi recai in camera, e come dettomi, mi preparai, indossai reggicalze calze e tacchi dieci, e infilai il vestitino nero a tubino, mi truccai e misi il rossetto rosso come indicatomi, aprii la porta e la lascia socchiusa e attesi.
Poco dopo le 22 arrivò il mio sottoposto, 26 anni, giovanissimo, nulla di speciale, un praticante, entrò e mi disse: alzati e comincia a camminare per il corridoio sculettando, e mentre eseguii lui mi filmò, era inutile opporsi, ero fottuta, mi fece andare avanti e indietro più volte, poi mi fce ripetere il cammino senza tubino, e poi senza slip, era pazzesco, un rischio troppo grande, poi arrivata alla porta mi fece inginocchiare, e tolto il suo cazzo dai pantaloni mi disse, ora devi essere veloce a sbocchinarmi, li in corridoio in reggi calve in ginocchio pazzesco, vedi disse tra un po co arrivano dei colleghi che ho chiamato con zapp, e se non sei veloce ti vedranno troia.
Lo imboccai e con tutta la mia maestria lo succhiai, massaggiando le palle, lo infilavo sino in gola, poi sentii delle voci, infilai il medio nel suo culetto e lui sborrò, inghiottii tutto, mentre lo spingevo all'interno della stanza, e i suoi colleghi entravano nel corridoio.
chiusi la porta, e ingoiai tutto, ero terrorizzata, e una volta in piedi chiesi perché, non serviva ricattarmi, mi piaceva e sarei stata volentieri la sua puttana, ma perché sputtanarmi.
Lui mi rispose che sarei stata si la sua puttana, ma alle sue condizioni, e furono condizioni pazzesche, passammo si una notte favolosa, e per dei mesi fui sua, notte e giorno, ma poi cominciarono i momenti folli, mi ritrovai nel letto di colleghi, da lui scelti e convinti, nel letto di colleghe, che mi sottomisero pienamente, e sceglieva tutti sottoposti, figuratevi la possibilità di scoparsi il capo, di incularlo, di filmarlo, ormai ero la loro puttana, tanto che un giorno, mi si presentarono tutti e dieci, e mi dissero: puttana ora sei nostra, da oggi starai vestita da donna e sarai a nostra disposizione, e cosi fù, se non venivano esterni o capi io passavo settimane en femme, ogni giorno scopata, o leccavo fighe. e sempre filmata, ormai ero on line di continuo.
Be oggi ho smesso di lavorare in azienda, tanto questa sera su tutti i cellulari dell'azienda e famigliari, verranno trasmessi i miei video, ho dato le dimissioni, e senza cambiarmi, en femme in vestitino a fiori e tacchi sono uscita e tutti mi hanno vista, da domani, sarò Luciana.
Ho una camera in motel, e mi prostituirò, il sogno della mia vita, grazie colleghi, senza di voi forse non ci sarei riuscita, grazie.
IO? bella domanda, frocio? si e da molto, sin da fidanzato, anche se non l'ho mai dato a vedere ero frocio, scopavo con la mia allora fidanzata, poi moglie, e poi a casa nel letto dello zio, dove diventavo la sua donna, sin da giovane mi travestivo, e dormivo con lui, ero la sua nipotina.
Poi mi sono sposata, e la cosa era diventata complicata, poi dopo i primi mesi di matrimonio, non sono riuscita a resistere, e un pomeriggio sono corsa da zio, il quale mi ha ripassata per bene, e da allora ho deciso di non smettere, poi stupidamente credendomi al sicuro, ho osato sempre di più, portandomi in casa lo zio, e un bel pomeriggio, che credevo mia moglie al lavoro, e mentre ero intento a gustarmi il pennello dello zio, mi trovo sulla porta della camera mia moglie, ero nel momento del gusto maggiore, lo zio stava sborrando, e io appena la vidi, mi spaventai, e cercai di divincolarmi, lo zio mi afferrò e disse: tranquilla, finiamo e poi vedremo, e io chiusi gli occhi e lo implorai di sfondarmi e di sborrarmi, ormai ero stata scoperta.
Una volta goduto lo zio si rivestì e se ne andò, non senza dirmi che mi aspettava come sempre a casa sua, io rimasi nel letto, in reggicalze calze, e piena della sua sborra, che cominciava a colarmi, tanta ma ne aveva scaricata nel culetto, lei mi guardò e mi chiese cosa stessi facendo, ma senza rabbia, anzi, e le disse che ero frocio, e che i maschi erano per mè la vita, che però l'amavo, e che non volevo rinunciare a lei.
Poi mi ricomposi e per alcuni giorni non ne parlammo, e non facemmo sesso, io non bramavo le donne ma mia moglie era stupenda, con lei mi tirava eccome, me la scopavo tutti i giorni e me la inculavo spesso, ma per quei giorni, nulla, anzi, era spesso nuda, o in slip e reggiseno, ma nulla con mè, poi un sabato sera a cena mi disse: ascolta frocetto, capisco i tuoi bisogni da frocio, e tu capisci i miei, io non voglio essere più scopata da tè, tu non mi toccherai più, almeno che sia io a dirtelo, e credimi non succederà spesso, ma io voglio dei figli, e li farò con chi deciderò io, tu continuerai a fare il frocio, e se non ti stà bene vattene, dopo una lunga discussione arrivammo a un compromesso, avrei assistito alle sue monte se fossero avvenute in casa, e avrei potuto, e solo in quei momenti, scoparla quando cercava un figlio, tra una decina di cazzi c'era il mio, il più fortunato la ingravidava, e per trè volte a casa nostra si alternarono maschi a scoparla per ingravidarla, compreso mè, ma di sicuro i tre figli non sono miei, comunque il tempo è passato.
E ora sono un capo, e come dicevo spesso in giro per lavoro, e speso con colleghi, e un giorno che ero via per lavoro, e stavamo cominciando una convention importante nella sala principale, mi accorgo di essermi dimenticata del materiale in camera, ma visto che il relatore ero io, non potevo assentarmi, e dissi al mio giovane sottoposto di recarsi in camera mia a prendere il suddetto materiale.
Datagli la chiave elettronica, io comincio la presentazione, ero tranquilla il materiale mi sarebbe servito dopo una mezz'ora, e attesi l'arrivo del mio collaboratore, infatti un quindicina di minuti dopo si presentò con la mia cartella, e mentre altri parlavano, la aprii e comincia a visionare il materiale, ad un tratto tra i documenti trovo un pai delle mie mutandine da donna che uso tutti i giorni, e un biglietto: bello il contenuto del tuo armadio troia.
Mi si gela il sangue, cazzo ha aperto il mio armadio e ha visto tutto i miei vestiti da donna, il mio intimo ecc, lo guardo e lui si lecca le labbra, sono fottuta, ma devo continuare, e passo la giornata con il dubbio, ma continuo.
Poi finito tutto, mi reco in camera, e trovo sul letto parte del mio abbigliamento, scarpe ecc e un biglietto: ho fotografato tutto, e quindi ora fai quello che ti dico, preparati per le 22, con indosso quanto ti ho scelto, poi ti raggiungerò, caccio e ora?
Cenai, e poi verso le 21 mi recai in camera, e come dettomi, mi preparai, indossai reggicalze calze e tacchi dieci, e infilai il vestitino nero a tubino, mi truccai e misi il rossetto rosso come indicatomi, aprii la porta e la lascia socchiusa e attesi.
Poco dopo le 22 arrivò il mio sottoposto, 26 anni, giovanissimo, nulla di speciale, un praticante, entrò e mi disse: alzati e comincia a camminare per il corridoio sculettando, e mentre eseguii lui mi filmò, era inutile opporsi, ero fottuta, mi fece andare avanti e indietro più volte, poi mi fce ripetere il cammino senza tubino, e poi senza slip, era pazzesco, un rischio troppo grande, poi arrivata alla porta mi fece inginocchiare, e tolto il suo cazzo dai pantaloni mi disse, ora devi essere veloce a sbocchinarmi, li in corridoio in reggi calve in ginocchio pazzesco, vedi disse tra un po co arrivano dei colleghi che ho chiamato con zapp, e se non sei veloce ti vedranno troia.
Lo imboccai e con tutta la mia maestria lo succhiai, massaggiando le palle, lo infilavo sino in gola, poi sentii delle voci, infilai il medio nel suo culetto e lui sborrò, inghiottii tutto, mentre lo spingevo all'interno della stanza, e i suoi colleghi entravano nel corridoio.
chiusi la porta, e ingoiai tutto, ero terrorizzata, e una volta in piedi chiesi perché, non serviva ricattarmi, mi piaceva e sarei stata volentieri la sua puttana, ma perché sputtanarmi.
Lui mi rispose che sarei stata si la sua puttana, ma alle sue condizioni, e furono condizioni pazzesche, passammo si una notte favolosa, e per dei mesi fui sua, notte e giorno, ma poi cominciarono i momenti folli, mi ritrovai nel letto di colleghi, da lui scelti e convinti, nel letto di colleghe, che mi sottomisero pienamente, e sceglieva tutti sottoposti, figuratevi la possibilità di scoparsi il capo, di incularlo, di filmarlo, ormai ero la loro puttana, tanto che un giorno, mi si presentarono tutti e dieci, e mi dissero: puttana ora sei nostra, da oggi starai vestita da donna e sarai a nostra disposizione, e cosi fù, se non venivano esterni o capi io passavo settimane en femme, ogni giorno scopata, o leccavo fighe. e sempre filmata, ormai ero on line di continuo.
Be oggi ho smesso di lavorare in azienda, tanto questa sera su tutti i cellulari dell'azienda e famigliari, verranno trasmessi i miei video, ho dato le dimissioni, e senza cambiarmi, en femme in vestitino a fiori e tacchi sono uscita e tutti mi hanno vista, da domani, sarò Luciana.
Ho una camera in motel, e mi prostituirò, il sogno della mia vita, grazie colleghi, senza di voi forse non ci sarei riuscita, grazie.
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