Il dolce-amaro gusto della vendetta...

di
genere
pulp

Quanto lo odia il bastardo! 
Lo odia e si disprezza per la sua debolezza di allora.
Tre anni d'inferno, le sue bugie continue, i suoi tradimenti e lei che sopportava tutto nella speranza di trattenerlo a sé, poi... l'atto finale, lo sorprende nel loro letto con una ragazzina di sedici anni e ai suoi insulti, ai suoi pianti, si alza serafico, si riveste, prende per mano la puttanella e se ne va.
Una separazione. 
Lo credete che ancora aveva speranza che tornasse a lei? Che avrebbe accettato la situazione, pur di averlo?
Infine accetta la sue condizioni e finisce così.
Lei lo pensa sempre, lo desidera, lo rivorrebbe suo.
Poi lentamente le cose cambiano, lo pensa ancora, ma in maniera diversa.

L'occasione? 
Si... che viene! 
Hanno un appartamento al mare e lui ne vorrebbe la piena proprietà, vuole andarci a vivere dice, non si sa con chi, probabilmente con qualche altra nuova conquista dato che le cambia come cambiare camicia. Ha già portato parte del suo vestiario e... anche qualcosa della sua nuova donna. La somma che le propone va bene e decide di accettare, gli venderà la sua metà. Decidono di passare nell'appartamento stesso la notte prima del rogito.

La sera si trovano, lui, brillante come sempre, la invita a cena nel miglior ristorante del luogo.

Lo raggiunge al tavolo e le fa piacere la sua occhiata di approvazione, si alza e le scosta la sedia, si... è quel tipo di uomo che sa come prendere le donne, ha una capacità di seduzione naturale, quando sei con lui ti fa sentire una regina, la donna più desiderata del mondo ed è molto bello, affascinante.
Durante la cena l'assedia, certo non cerca di ricucire qualcosa ma solo di portarla a letto, eh si... cerca una compagna per la notte e lei è lì, disponibile o almeno è quanto lui crede.

Per quello che ha intenzione di fare lei deve disinibirsi, lasciare da parte tutti suoi freni inibitori e quindi beve e parecchio, ma cura di restare comunque lucida.
Lui? 
La sta guatando come un avvoltoio sul ramo, aspetta che crolli.

Quando escono è già piuttosto tardi, lui la sostiene con un braccio attorno alla vita e approfitta per palparle un seno, lei lascia fare, anzi ne prova piacere, vuole che la ritenga inoffensiva, senza difesa, in sua balia.

Poi... nell'appartamento lascia che le levi vestiti, mostra un certo segno di gradimento quando le bacia il seno, le strizza i capezzoli con i denti, la trova tutta eccitata, bagnata, pronta per il suo cazzo, sente la sua bocca raggiungerle la fica, apre le cosce e lo incita a leccarla, prende l'iniziativa e gli mostra cosa vuole, è sopra di lui e mentre la sta baciando fra le gambe lei lo contraccambia, accoglie il suo cazzo in bocca, lo lecca per tutta la sua lunghezza, succhia lo scroto e ritorna sulla grossa asta, bagna ripetutamente la grossa cappella con la saliva e se lo infila in bocca, tutto.... fino in fondo, sa che è brava, a volte preferisce fare un pompino a un bel cazzo che farsi scopare!
Si... ora si eccita da morire e ha una specie di lungo orgasmo...

Lui ha sempre goduto dei suoi pompini, le piace inghiottire tutto il suo sperma e anche ora mostra la sua soddisfazione, no...! Non vuole che venga così, anzi non vuole che venga affatto, si alza e lo lascia solo disteso sul letto, il suo cazzo prepotente s'inalbera come un albero maestro su di un bastimento, ha un cazzo strepitoso, veramente! Non solo per le dimensioni, davvero notevoli, ma per la fattura, per come è fatto, un splendido palo di carne fremente, la grossa cappella violacea, l'asta ricoperta da una miriade di grosse vene e con una grossa nervatura sotto e il colore? Uhm... scuro come quello di un nero, si..... senz'altro il più bel cazzo che ha avuto occasione di vedere!
Lo guarda.
Gli dice.

-Come mi sento stasera! Ho voglia di eccessi... ho voglia di tutto, di farmi far tutto, di farmi rompere in due dal tuo cazzo di fuoco, nella fica e nel culo, dai... dimmi che vuoi giocare con me stanotte, che vuoi essere il mio porco...-.
-Tutto quello che vuoi...-
-Vuoi farti legare...? Dai... come facevi tu a me! Mi eccita da morire e mi impalerò sul tuo cazzo, lo prenderò tutto... fino in fondo... mi prenderò dentro anche i tuoi coglioni... tutto nella mia fica.... e nel culo...-
-Legami... legami... puttana!-

Lesta prende delle calze che ha con se e gli lega i polsi alla testata del letto mentre lo circuisce con moine e parole che lo infiammano ancora di più, ora è la volta delle caviglie... ecco fatto!
Ora è SUO!
Ora è il momento di cambiare la musica! 
Lo lascia... tutta la libido che aveva sparisce, ora ha solo voglia di vendicarsi, lui non capisce... non ancora, lei va al suo borsone, lo apre e tira fuori un paio di enormi cesoie da giardino, di quelle per potare le siepi.
E si gira verso di lui. 
Lui le vede...

E comincia a gridare...!

(segue)

Tibet
di
scritto il
2017-10-14
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