Scopami stronzo
di
MR1969
genere
bondage
Sono bendata, intravedo un spiraglio di luce da sotto il naso.
Mani legate dietro la schiena da qualcosa... Mi pare sia plastica, mi fa male, se muovo i polsi per disfarmene mi graffio la pelle. Piedi legati, uniti fra loro all' altezza delle caviglie. Posso muovere le gambe solo contemporaneamente.
Non stento a credere che siano fascette da elettricista! Nei film i serial-killer fanno così, ne sono quasi sicura.
Ho voglia di scappare, di urlare, inizio ad aver paura, il battito cardiaco a mille, sto andando in tilt.
Mi ripeto che ho a che fare con un pazzo.
La testa confusa, non ricordo niente.
Ma che è successo? Cosa ci faccio qui? E soppratutto dove sono? Con chi sono arrivata?.
Ventimila domande e nessuna risposta.
Un odore di chiuso, nauseante intorno a me. Odore di polvere e muffa.
La cosa è davvero inquietante.
Non sento rumori, zero voci, niente passi. Nelle mie orecchie solo silenzio.
Isolata dal mondo! Per terra in un angolo come una cagna... Ho freddo, ho brividi. Mi sforzo di pensare, ho mal di testa, capogiri, forse mi son ubriacata oppure mi hanno stordita.
Da quanto tempo sono qui? Minuti
? Ore?.
La luce che mi entra dalla benda è debole di luce mattutina. Cerco di muovermi, ma non solo non ci riesco, provo ribrezzo ad immaginare cosa ci sia in questo marciume, lo sento a naso... è disgustoso!.
"Devi stare calma!"
(ripeto dentro di me).
Devo calmarmi e cercare di ricordare... dove sono andata? Con chi? In che pasticcio mi son messa...?
Tra un flash e l' altro, immagini poco nitide di gente intorno a me, musica alta, luci soffuse un locale... Quel club privè che tanto ne parlano.
Mi sembra di ricordare... Un barman... Un bancone ricoperto di calici e coppe di Champagne. Alcool, tanto alcool.
Un volto sorridente con in mano un drink, un uomo sulla quartina che mi parla e m' invita a far qualcosa, ma non ricordo ne cosa mi ha detto o chiesto. Marta che s' incammina verso una stanza con un uomo per mano girandomi le spalle, la vedo perdersi in mezzo alla folla.
Visione sfuocata di un uomo maturo, mi sta osservando con insistenza. Si avvicina!! ....
Ahia! La testa mi scoppia... Che male!
non riesco a coordinare i passaggi di ieri sera. Vaghi ricordi, per giunta sfuocati.
Sto svenendo, gira tutto, vedo nero, sempre piu buio.
........ Una voce in tono preoccupato mi suona alle orecchie:
" svegliati, da brava bambina, non agitarti, non voglio farti del male, non parlare, non urlare... Devi solo ascoltami".
Voce calda e profonda... sensuale direi.
Realizzo che sono ancora bendata, però in un comodo letto, lenzuola setose che profumano di lavanda.
Ora mi trovo al centro di un letto con braccia aperte, ho dei lacci al polso, non stringono... Accuratamente legati alla spalliera. Gambe divaricate, le caviglie legate presumibilmente alla fine del letto. Seminuda con ben poco adosso. La stanza profuma di essenze, olii, cere... Non riconosco quale siano le fragranze... Troppi miscugli. La cosa inizia a incuriosirsi.
Percepisco la presenza di qualcuno, non sento rumori, ma sospiri di parole non dette. Sento che qualcosa sta' per accadere... Un soffio caldo sul collo, delicate labbra stanno per sfiorarmi... Poi una voce: " buona, ti voglio scopare a modo mio, voglio farti impazzire dalla voglia di cazzo... Pensa solo al piacere, non intendo farti del male, neppure un graffio".
Poi... Silenzio totale.
Una piuma... sento una piuma passarmi vicino alla bocca, sotto le narici, un po' mi solletica... Ancora un soffio sul collo. Soffio e piuma, lentamente scendono verso il seno.
Labbra calde si appoggiano di tanto in tanto sulla mia pelle. Assurdo ma mi sento eccitata, mi sto eccitando.
La paura si è placata per fare spazio al piacere, gambe legate, aperte, iniziano ad farmi capire il perché di quella posizione. Indosso solo lo slip, lo sento appiccicoso sulla pelle. La vagina inizia a pulsare... La piuma scende, il soffio pure... Sto entrando in paradiso!. Un polpastrello scorre lungo il mio sterno come dovesse definire una strada, un confine.
Sono piena di emozioni, curiosa, paura... voglia di... preoccupata ma molto eccitata.Nonostante non sappia con chi ho a che fare, desidero sapere qual'è l' apice del mio piacere, il momento piu alto prima di aver un orgasmo... Da un rapporto sessuale così folle.
Un leggero soffio penetra attraverso i miei slip, dritto in vagina... da gemito, da brividi caldi.
La sua voce:" piccola ti stai eccitando, hai le mutandine bagnate, si nota sai? Non è chic per un donna. Nel soffiare dentro ho sentito la tua voglia, mi stai inviando ad entrare in te... Troppo presto, dovrai sudare di piacere prima di avermi". Intanto un dito con molta delicatezza, mi sposta lo slip, mi sfiora le mie labbra volutamente. Mi sento un fuoco, non riesco a non muovermi, sto letteralmente colando di umori, la voglia di essere penetrata è tanta, inarco il bacino quel poco che posso. I suoi movimenti sono così lenti e delicati che fan solo pensare al meglio del sesso. Sta giocando, non mi penetra... In attesa che quel dito entri in me... La mia è voglia!.
Apro la bocca come se dovessi infilarci dentro il suo cazzo per poi chiuderla, passo la lingua piena di saliva sulle mia labbra. Ho gola asciutta, ho voglia... Ho sete di uomo.
I miei slip stanno per essere sfilati.
Ma le coscie lo impediscono... sono bloccati poco più in basso.
Si è arreso!...sento passi... Una cintura che cade, riconosco il rumore della fibia sul pavimento... La zip che scende. Ora, Il suo pene è adagiato sulla mia guancia, caldo e duro, sa da uomo, lo struscia sulla mia pelle, lo sento pulsare. Mi eccita.
Uno scatto, sento la sua mano impadronirsi della mia testa, la gira verso di sé, mantiene la giusta distanza in modo che io non posso ingoiare quel pene, simula di un finto pompino.
Muoio! Voglio sentire dentro di me quel uomo, muoio dalla voglia, lo voglio dentro che mi sbatti come una cagna che mi faccia sentire la sua forza da padrone quale vuole essere.
Si! Voglio urlare, invocare il cielo dal troppo piacere che sto provando ora.
A gambe aperte le sensazioni si moltiplicano, percepisco anche l'aria.
Stronzo... si fa desiderare, mi sfinisce di preliminari. Inizio a godere da sola, sento che sto per venire, il mio nettare sta lentamente scendendo dalla mia fessura, sto gocciolando così tanto che mi son inumidita anche il sedere, sono tutta"un pocio di sesso".
Lui immobile, vicino... Troppo vicino.
Il calore della sua pelle adosso.
Mi sta guardando, sta godendo del mio corpo immobile e inerte.
Quel cazzo tanto vivo, tanto duro, lo desidero sentire pompare dentro di me... Mi dico che potrebbe farmelo assaggiare in bocca. Il mio seno è diventato di marmo. I capezzoli turgidi, assetati di lingua.
Si voglio allattare la tua bocca.
Tutti questi preliminari mi stanno urtando la pazienza..
Finalmente si è deciso, mi ha preso le natiche fra le sue mani , le innalza verso di se... Invece no!...
Questo movimento gli è servito per mettermi un cuscino sotto il culo.
Allarga il mio ano... Wow!... con un oggetto ben oliato (per fortuna).
Mi sta da infinito piacere.
Lo spinge dentro, lo ritrae ma non del tutto, poi ancora dentro e più su, mantiene un ritmo costante con piccoli scatti verso l'alto... Piacere idilliaco. Non resisto più, mi ha detto di non urlare, ho anche paura di parlare, non ho fiato in gola... Non so neppure se riesco a comunicare sono troppo fatta di piacere.
Piena di rabbia e voglia per lui.
L' ano è ben dilatato, l' oggetto entra, esce senza fatica insieme alle sue dita. Ma non ha finito... Una lingua sta asciugando le miei gocce, labbra che prosciugano il mio clitoride, la sua punta della lingua che perlustra la mia vagina... Mi sento svenire.
Movimenti alternati... Una meraviglia, una favola... troppo!... Fa caldo, mi manca l' ossigeno... Ansimo di piacere sotto voce.
Ma l'istinto prevale, dalla bocca mi esce una frase:" ora basta!... Fammi sentire il tuo cazzo!!".
Nessuno risposta, continua a leccare e succhiare tutto intorno... Prosciuga ogni mio umore.
Io sto per svenire! Ma prima di farlo con un filo di voce imploro:
" Scopami stronzo".
Mani legate dietro la schiena da qualcosa... Mi pare sia plastica, mi fa male, se muovo i polsi per disfarmene mi graffio la pelle. Piedi legati, uniti fra loro all' altezza delle caviglie. Posso muovere le gambe solo contemporaneamente.
Non stento a credere che siano fascette da elettricista! Nei film i serial-killer fanno così, ne sono quasi sicura.
Ho voglia di scappare, di urlare, inizio ad aver paura, il battito cardiaco a mille, sto andando in tilt.
Mi ripeto che ho a che fare con un pazzo.
La testa confusa, non ricordo niente.
Ma che è successo? Cosa ci faccio qui? E soppratutto dove sono? Con chi sono arrivata?.
Ventimila domande e nessuna risposta.
Un odore di chiuso, nauseante intorno a me. Odore di polvere e muffa.
La cosa è davvero inquietante.
Non sento rumori, zero voci, niente passi. Nelle mie orecchie solo silenzio.
Isolata dal mondo! Per terra in un angolo come una cagna... Ho freddo, ho brividi. Mi sforzo di pensare, ho mal di testa, capogiri, forse mi son ubriacata oppure mi hanno stordita.
Da quanto tempo sono qui? Minuti
? Ore?.
La luce che mi entra dalla benda è debole di luce mattutina. Cerco di muovermi, ma non solo non ci riesco, provo ribrezzo ad immaginare cosa ci sia in questo marciume, lo sento a naso... è disgustoso!.
"Devi stare calma!"
(ripeto dentro di me).
Devo calmarmi e cercare di ricordare... dove sono andata? Con chi? In che pasticcio mi son messa...?
Tra un flash e l' altro, immagini poco nitide di gente intorno a me, musica alta, luci soffuse un locale... Quel club privè che tanto ne parlano.
Mi sembra di ricordare... Un barman... Un bancone ricoperto di calici e coppe di Champagne. Alcool, tanto alcool.
Un volto sorridente con in mano un drink, un uomo sulla quartina che mi parla e m' invita a far qualcosa, ma non ricordo ne cosa mi ha detto o chiesto. Marta che s' incammina verso una stanza con un uomo per mano girandomi le spalle, la vedo perdersi in mezzo alla folla.
Visione sfuocata di un uomo maturo, mi sta osservando con insistenza. Si avvicina!! ....
Ahia! La testa mi scoppia... Che male!
non riesco a coordinare i passaggi di ieri sera. Vaghi ricordi, per giunta sfuocati.
Sto svenendo, gira tutto, vedo nero, sempre piu buio.
........ Una voce in tono preoccupato mi suona alle orecchie:
" svegliati, da brava bambina, non agitarti, non voglio farti del male, non parlare, non urlare... Devi solo ascoltami".
Voce calda e profonda... sensuale direi.
Realizzo che sono ancora bendata, però in un comodo letto, lenzuola setose che profumano di lavanda.
Ora mi trovo al centro di un letto con braccia aperte, ho dei lacci al polso, non stringono... Accuratamente legati alla spalliera. Gambe divaricate, le caviglie legate presumibilmente alla fine del letto. Seminuda con ben poco adosso. La stanza profuma di essenze, olii, cere... Non riconosco quale siano le fragranze... Troppi miscugli. La cosa inizia a incuriosirsi.
Percepisco la presenza di qualcuno, non sento rumori, ma sospiri di parole non dette. Sento che qualcosa sta' per accadere... Un soffio caldo sul collo, delicate labbra stanno per sfiorarmi... Poi una voce: " buona, ti voglio scopare a modo mio, voglio farti impazzire dalla voglia di cazzo... Pensa solo al piacere, non intendo farti del male, neppure un graffio".
Poi... Silenzio totale.
Una piuma... sento una piuma passarmi vicino alla bocca, sotto le narici, un po' mi solletica... Ancora un soffio sul collo. Soffio e piuma, lentamente scendono verso il seno.
Labbra calde si appoggiano di tanto in tanto sulla mia pelle. Assurdo ma mi sento eccitata, mi sto eccitando.
La paura si è placata per fare spazio al piacere, gambe legate, aperte, iniziano ad farmi capire il perché di quella posizione. Indosso solo lo slip, lo sento appiccicoso sulla pelle. La vagina inizia a pulsare... La piuma scende, il soffio pure... Sto entrando in paradiso!. Un polpastrello scorre lungo il mio sterno come dovesse definire una strada, un confine.
Sono piena di emozioni, curiosa, paura... voglia di... preoccupata ma molto eccitata.Nonostante non sappia con chi ho a che fare, desidero sapere qual'è l' apice del mio piacere, il momento piu alto prima di aver un orgasmo... Da un rapporto sessuale così folle.
Un leggero soffio penetra attraverso i miei slip, dritto in vagina... da gemito, da brividi caldi.
La sua voce:" piccola ti stai eccitando, hai le mutandine bagnate, si nota sai? Non è chic per un donna. Nel soffiare dentro ho sentito la tua voglia, mi stai inviando ad entrare in te... Troppo presto, dovrai sudare di piacere prima di avermi". Intanto un dito con molta delicatezza, mi sposta lo slip, mi sfiora le mie labbra volutamente. Mi sento un fuoco, non riesco a non muovermi, sto letteralmente colando di umori, la voglia di essere penetrata è tanta, inarco il bacino quel poco che posso. I suoi movimenti sono così lenti e delicati che fan solo pensare al meglio del sesso. Sta giocando, non mi penetra... In attesa che quel dito entri in me... La mia è voglia!.
Apro la bocca come se dovessi infilarci dentro il suo cazzo per poi chiuderla, passo la lingua piena di saliva sulle mia labbra. Ho gola asciutta, ho voglia... Ho sete di uomo.
I miei slip stanno per essere sfilati.
Ma le coscie lo impediscono... sono bloccati poco più in basso.
Si è arreso!...sento passi... Una cintura che cade, riconosco il rumore della fibia sul pavimento... La zip che scende. Ora, Il suo pene è adagiato sulla mia guancia, caldo e duro, sa da uomo, lo struscia sulla mia pelle, lo sento pulsare. Mi eccita.
Uno scatto, sento la sua mano impadronirsi della mia testa, la gira verso di sé, mantiene la giusta distanza in modo che io non posso ingoiare quel pene, simula di un finto pompino.
Muoio! Voglio sentire dentro di me quel uomo, muoio dalla voglia, lo voglio dentro che mi sbatti come una cagna che mi faccia sentire la sua forza da padrone quale vuole essere.
Si! Voglio urlare, invocare il cielo dal troppo piacere che sto provando ora.
A gambe aperte le sensazioni si moltiplicano, percepisco anche l'aria.
Stronzo... si fa desiderare, mi sfinisce di preliminari. Inizio a godere da sola, sento che sto per venire, il mio nettare sta lentamente scendendo dalla mia fessura, sto gocciolando così tanto che mi son inumidita anche il sedere, sono tutta"un pocio di sesso".
Lui immobile, vicino... Troppo vicino.
Il calore della sua pelle adosso.
Mi sta guardando, sta godendo del mio corpo immobile e inerte.
Quel cazzo tanto vivo, tanto duro, lo desidero sentire pompare dentro di me... Mi dico che potrebbe farmelo assaggiare in bocca. Il mio seno è diventato di marmo. I capezzoli turgidi, assetati di lingua.
Si voglio allattare la tua bocca.
Tutti questi preliminari mi stanno urtando la pazienza..
Finalmente si è deciso, mi ha preso le natiche fra le sue mani , le innalza verso di se... Invece no!...
Questo movimento gli è servito per mettermi un cuscino sotto il culo.
Allarga il mio ano... Wow!... con un oggetto ben oliato (per fortuna).
Mi sta da infinito piacere.
Lo spinge dentro, lo ritrae ma non del tutto, poi ancora dentro e più su, mantiene un ritmo costante con piccoli scatti verso l'alto... Piacere idilliaco. Non resisto più, mi ha detto di non urlare, ho anche paura di parlare, non ho fiato in gola... Non so neppure se riesco a comunicare sono troppo fatta di piacere.
Piena di rabbia e voglia per lui.
L' ano è ben dilatato, l' oggetto entra, esce senza fatica insieme alle sue dita. Ma non ha finito... Una lingua sta asciugando le miei gocce, labbra che prosciugano il mio clitoride, la sua punta della lingua che perlustra la mia vagina... Mi sento svenire.
Movimenti alternati... Una meraviglia, una favola... troppo!... Fa caldo, mi manca l' ossigeno... Ansimo di piacere sotto voce.
Ma l'istinto prevale, dalla bocca mi esce una frase:" ora basta!... Fammi sentire il tuo cazzo!!".
Nessuno risposta, continua a leccare e succhiare tutto intorno... Prosciuga ogni mio umore.
Io sto per svenire! Ma prima di farlo con un filo di voce imploro:
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