Pensieri confusi
di
MR1969
genere
etero
Anche a me piace ricordare le serate al ristorante, nonostante sia rinchiusa qui in questa stanza.
Quelle serate di noi dove fra un sorriso e un sorso di buon vino... Ci si scambiano idee e pensieri, si parla di ride.
Dove nulla viene indossato a caso.
Ci si veste del abito giudicato più sexy, quello che valorizza la figura, più adatto all'occasione.
Piacersi per piacere al partner, rendersi affascinanti ai suoi occhi e fantastico, il primo passo per un buon fine.
In mezzo alle parole, si lascia spazio alla immaginazione... di come verrà tolto quel abito o sbottonata quella camicia.
Se desideri coprirti o spogliarti è dettato dall' anima.
Seduti a un tavolo, di fronte uno a l'altro vi è contatto visivo, un richiamo di pelle.
Le nostre anime iniziano a comunicare fra loro, decidono per noi.
Questo avviene ancor prima che la nostra mente possa giudicare.
Se sono in sintonia, continuano a trasmettere "il piacere di unirsi", inviando segnali comportamentali, con movimenti sensuali, sguardi malizioso.
Anche l'uomo si pavoneggia... rigonfia il petto come un gallo, accavalla le gambe per pochi attimi, oppure divarica le stesse mantenendo mani sulle proprie ginocchia.
Risistema i polsini alla camicia, con le mani si allenta il colletto... Come se tutto gli fosse stretto!.
Invece, cosa tipica di noi donne... portare una mano sul collo, per sistemare un ciuffo di capelli, talvolta inesistente.
Abbassare lo sguardo, fingendo timidezza, portando gli occhi sul seno, sul ventre.
Per non parlare del tovagliolo... Che viene appoggiato nelle labbra come seta, un invito a baciarne il sottostante.
Se pero' le anime non comunicano, seduti a quel tavolo diventa una tortura, ogni pietanza troppo lunga ad arrivare, ogni piatto mal ingoiato. Vi è l'impulso di scappare.
Poi ci posso essere io... Un po' folle
... piu spontanea, contro corrente...
Mi piacciono gli abiti femminili, ma con tocchi talvolta maliziosi.
Pecco nella capigliatura
(il perfetto lo detesto).
Trucco quasi inesistente, rossetti aboliti.
(le labbra da pompini, proprio no).
Il rossetto è scelta per sole ragazzine,
se poi è rosso, lo ritrovo volgare su di una donna è per nulla seducente ma solo provocatorio.
Le scarpe tacco12 sono belle, ma sotto il tavolo una va' tolta... quella che più duole.
La donna che dice:" io sto' comoda"
Credetemi mente!.
È che si mangia al ristorante?...
Partiamo dall' antipasto normalmente si tratta d' insaccato;
Perché mangiare una fetta di salame o prosciutto con la forchetta e il coltello?
La presa dei polpastrelli è infallibile, alzarli alla bocca, aprirla per farli entrare è l'anticamera del gusto.
Salto i primi piatti, perché non mi piacciono.
La carne con l'osso va' mangiata con le mani.
Molto più appetitosa... da leccarsi le dita.
La pizza va' tagliata a spicchi e mangiata con le mani, il bello è non far cadere il formaggio caldo e filante... il sporgere la lingua per catturarlo sa di erotico.
La frutta va sbucciata e mangiata con le mani, in modo che il suo succo possa colare lungo le dita.
Il dolce, quello va' pienamente a riempire la bocca... se poi si tratta di panna, un dito come aiuto ci può stare.
È per tutti i piatti salati... appoggiati sulle labbra, inumiditi con un buon bere.
Il succhiarsi, ciucciarsi le dita è parte di noi fin priva dalle nascita, considerato dal cervello appagante, rilassante... Anti stress.
Perché negarlo al gusto!... è portarlo solo a letto?.
Mi piace vedere le persone a tavola privè di formalità. Libere di gustare il cibo, perché il cibo va' gustato, come fosse un corpo.
Il cibo nutre il corpo, il corpo nutre la mente.
Entrambi le cose devono essere libertà di azione.
Ognuno è quello che è!... Piaci o non piaci!
È se non piaci a tavola non piaci neppure a letto... Se non sai osare sul tavolo... Non sai essere spontaneo a letto.
L' abito è da contorno, in una bella serata alla fine va' tolto.
I Folli lo sanno, perciò partono avvantaggiati!
Finito la cena si ordina il caffè e un amaro.
Ho anche programmato dove andare...
Il mio tempo è finito.
Rivestire il mio corpo...quello che più mi rattrista. La consapevolezza che ancora una volta io me né devo andare, mi stanno chiamando, che perderò il contatto della sua mano che accarezza la mia mammella, che stringe il mio seno. Non proverò più l'eccitazione di sentir pizzicare dolcemente il capezzolo.
Non avrò più le sue mani che delineano le mie forme di donna, la mia pelle non sentirà più il suo calore... tutto quel fuoco che sa donarmi andrà perso, sostituito da un tiepido correre di sangue nelle mie vene.
Sapere che i suoi baci e la sua lingua non andranno più a cercare la mia voglia di godere, laggiù dove labbra calde e umide sono pronte ad accoglierlo, mi trafigge il cuore.
Senza di lui, mentalmente mi sento vuota.
Non aspiro a nessun altro contatto.
Non ci sarà niente che io voglia.
Nel silenzio chiusa nei miei pensieri sento la sua voce, sussurrare alle mie orecchie:
" apri di più... ti voglio, sei solo mia...".
Sento ad occhi aperti il suo toccare, nel suo letto sono una perla preziosa.
Sento il suo palmo, scendere oltre il ventre.
Sento le sue dita sfiorarmi delicatamente... Le voglio ancora più giù... in mezzo una lava di umori che scendono goccia a goccia... lungo la mia fessura.
A ogni suo tocco, le mie grandi e piccole labbra sono sempre più morbide e gonfie.
Desidero lui!.
Questo ricordo di noi, mi devasta la mente...mi sento impazzire... mi sento bagnata di umori, di sudori.
Il suo volto, l' espressione di un Jolly... di
un angelo con pensieri da demone...
Il suo modo di guardarmi... è di chi si sente fiero nell' essere riuscito farmi eccitare solo col pensiero.
Consapevole di avermi sua preda... nell' immaginario di sentirmi dentro di lui.
Lui è un Jolly e io sono il folle.
Lui ha il potere di donarmi la tranquillità.
Sempre Lui mi fa sentire preda volontaria del suo piacere.
Sempre lui sazia la mia voglia di sesso, perlustrando il mio corpo con la bocca, con la lingua. Lui sa mordicchiare ogni mia piccola curvatura di pelle.
Simula di morsi dolorosi, ma in realtà sono baci dentati. Godo nel sentirmi preda per la sua bocca.
Lui è adrenalina allo stato avanzato.
Ripasso a mente tutto quello che ricordo dall' unione dei nostri corpi, dal primo istante che ci siamo toccati, fino all' istante di ansimare, dove le parole sono inutili... In quel attimo di pensieri scomparsi... di vuoto mentale.
I nostri corpi hanno scaricato l'ansia di appartenersi... Estremati dalla fatica, si sono stretti uno all'altro.
E io mi sto stringendo.
Un emozione da vivere, volta per volta, sempre uguale, sempre diversa.
Poi lo vedo;
Il suo viso... mi riempie di gioia e di pura eccitazione.
Il suo timbro di voce... la sua bocca che si muove per parlare, mi attrae pazzamente.
Rimango lì a fissare quelle labbra, non sentendone più la voce.
Nessuna parola!
Ho solo un desiderio che mi frulla in mente!...
Sono folle posso farlo!...
Cosa?... fare cosa?... tu ti chiedi!.
Posso tirarti a me, baciarti a piena lingua, non permettere alla sua bocca di respirare, di parlare... non voglio vedere muovere quelle labbra al di fuori di un bacio per me. Perché?... Perché ti voglio. Perché ho aspettato questo giorno dal momento che girandosi le spalle ho dovuto seguire la mia strada.
Ora col poco tempo che ho da dedicarti mi devo dare a te, lo pretendo in modo maniacale.
Da folle non mi faccio alcun problema nel essere giudicata da chi ci guarda in questa piazza... Io ho altro da assaporare.
Immagino di nuovo una camera calda che ci aspetta, un letto comodo dove farci tutti i salti che vogliamo.
Ho già indosso, tutto quello che dovrai togliermi... Compreso il diamante, infilato nel buchetto. In attesa di essere maneggiato con bocca e dita. Saprai farlo ruotare su se stesso senza toglierlo del tutto... potrai al movimento del mio bacino sfilarlo per poi spingerlo lentamente all' interno. Mentalmente devi raffigurare il diamante come il tuo pene, percepirne il piacere che mi procura.
La culotte di seta nero che accuratamente raccoglie le mie labbra gonfie è un regalo per te... Sarai tu a sfilarlo con la bocca.
Ti offro il mio corpo, i miei movimenti.
Ti offro la mia anima, attraverso la mia pelle, tu stesso con le tue caldi mani e bocca, potrai assaporarla... Lei sa di me!.
Lui è un Folle, solo per me!... ma capace di amarmi. Riconosco in lui l' uomo che sa essere un po' porco in mezzo a tanta dolcezza. Quel misto di uomo, che tanto piace al mio erotismo, alla mia mente.
Nel cuore terrò vivo il suo nome.
Io sono folle di mio, talvolta incapace di esprimere i miei sentimenti, talvolta il specchio della mia anima.
Non lascerò cadere nessuna lacrima di dolore.
Avrò cura di me.
Avrò di nuovo te.
Quelle serate di noi dove fra un sorriso e un sorso di buon vino... Ci si scambiano idee e pensieri, si parla di ride.
Dove nulla viene indossato a caso.
Ci si veste del abito giudicato più sexy, quello che valorizza la figura, più adatto all'occasione.
Piacersi per piacere al partner, rendersi affascinanti ai suoi occhi e fantastico, il primo passo per un buon fine.
In mezzo alle parole, si lascia spazio alla immaginazione... di come verrà tolto quel abito o sbottonata quella camicia.
Se desideri coprirti o spogliarti è dettato dall' anima.
Seduti a un tavolo, di fronte uno a l'altro vi è contatto visivo, un richiamo di pelle.
Le nostre anime iniziano a comunicare fra loro, decidono per noi.
Questo avviene ancor prima che la nostra mente possa giudicare.
Se sono in sintonia, continuano a trasmettere "il piacere di unirsi", inviando segnali comportamentali, con movimenti sensuali, sguardi malizioso.
Anche l'uomo si pavoneggia... rigonfia il petto come un gallo, accavalla le gambe per pochi attimi, oppure divarica le stesse mantenendo mani sulle proprie ginocchia.
Risistema i polsini alla camicia, con le mani si allenta il colletto... Come se tutto gli fosse stretto!.
Invece, cosa tipica di noi donne... portare una mano sul collo, per sistemare un ciuffo di capelli, talvolta inesistente.
Abbassare lo sguardo, fingendo timidezza, portando gli occhi sul seno, sul ventre.
Per non parlare del tovagliolo... Che viene appoggiato nelle labbra come seta, un invito a baciarne il sottostante.
Se pero' le anime non comunicano, seduti a quel tavolo diventa una tortura, ogni pietanza troppo lunga ad arrivare, ogni piatto mal ingoiato. Vi è l'impulso di scappare.
Poi ci posso essere io... Un po' folle
... piu spontanea, contro corrente...
Mi piacciono gli abiti femminili, ma con tocchi talvolta maliziosi.
Pecco nella capigliatura
(il perfetto lo detesto).
Trucco quasi inesistente, rossetti aboliti.
(le labbra da pompini, proprio no).
Il rossetto è scelta per sole ragazzine,
se poi è rosso, lo ritrovo volgare su di una donna è per nulla seducente ma solo provocatorio.
Le scarpe tacco12 sono belle, ma sotto il tavolo una va' tolta... quella che più duole.
La donna che dice:" io sto' comoda"
Credetemi mente!.
È che si mangia al ristorante?...
Partiamo dall' antipasto normalmente si tratta d' insaccato;
Perché mangiare una fetta di salame o prosciutto con la forchetta e il coltello?
La presa dei polpastrelli è infallibile, alzarli alla bocca, aprirla per farli entrare è l'anticamera del gusto.
Salto i primi piatti, perché non mi piacciono.
La carne con l'osso va' mangiata con le mani.
Molto più appetitosa... da leccarsi le dita.
La pizza va' tagliata a spicchi e mangiata con le mani, il bello è non far cadere il formaggio caldo e filante... il sporgere la lingua per catturarlo sa di erotico.
La frutta va sbucciata e mangiata con le mani, in modo che il suo succo possa colare lungo le dita.
Il dolce, quello va' pienamente a riempire la bocca... se poi si tratta di panna, un dito come aiuto ci può stare.
È per tutti i piatti salati... appoggiati sulle labbra, inumiditi con un buon bere.
Il succhiarsi, ciucciarsi le dita è parte di noi fin priva dalle nascita, considerato dal cervello appagante, rilassante... Anti stress.
Perché negarlo al gusto!... è portarlo solo a letto?.
Mi piace vedere le persone a tavola privè di formalità. Libere di gustare il cibo, perché il cibo va' gustato, come fosse un corpo.
Il cibo nutre il corpo, il corpo nutre la mente.
Entrambi le cose devono essere libertà di azione.
Ognuno è quello che è!... Piaci o non piaci!
È se non piaci a tavola non piaci neppure a letto... Se non sai osare sul tavolo... Non sai essere spontaneo a letto.
L' abito è da contorno, in una bella serata alla fine va' tolto.
I Folli lo sanno, perciò partono avvantaggiati!
Finito la cena si ordina il caffè e un amaro.
Ho anche programmato dove andare...
Il mio tempo è finito.
Rivestire il mio corpo...quello che più mi rattrista. La consapevolezza che ancora una volta io me né devo andare, mi stanno chiamando, che perderò il contatto della sua mano che accarezza la mia mammella, che stringe il mio seno. Non proverò più l'eccitazione di sentir pizzicare dolcemente il capezzolo.
Non avrò più le sue mani che delineano le mie forme di donna, la mia pelle non sentirà più il suo calore... tutto quel fuoco che sa donarmi andrà perso, sostituito da un tiepido correre di sangue nelle mie vene.
Sapere che i suoi baci e la sua lingua non andranno più a cercare la mia voglia di godere, laggiù dove labbra calde e umide sono pronte ad accoglierlo, mi trafigge il cuore.
Senza di lui, mentalmente mi sento vuota.
Non aspiro a nessun altro contatto.
Non ci sarà niente che io voglia.
Nel silenzio chiusa nei miei pensieri sento la sua voce, sussurrare alle mie orecchie:
" apri di più... ti voglio, sei solo mia...".
Sento ad occhi aperti il suo toccare, nel suo letto sono una perla preziosa.
Sento il suo palmo, scendere oltre il ventre.
Sento le sue dita sfiorarmi delicatamente... Le voglio ancora più giù... in mezzo una lava di umori che scendono goccia a goccia... lungo la mia fessura.
A ogni suo tocco, le mie grandi e piccole labbra sono sempre più morbide e gonfie.
Desidero lui!.
Questo ricordo di noi, mi devasta la mente...mi sento impazzire... mi sento bagnata di umori, di sudori.
Il suo volto, l' espressione di un Jolly... di
un angelo con pensieri da demone...
Il suo modo di guardarmi... è di chi si sente fiero nell' essere riuscito farmi eccitare solo col pensiero.
Consapevole di avermi sua preda... nell' immaginario di sentirmi dentro di lui.
Lui è un Jolly e io sono il folle.
Lui ha il potere di donarmi la tranquillità.
Sempre Lui mi fa sentire preda volontaria del suo piacere.
Sempre lui sazia la mia voglia di sesso, perlustrando il mio corpo con la bocca, con la lingua. Lui sa mordicchiare ogni mia piccola curvatura di pelle.
Simula di morsi dolorosi, ma in realtà sono baci dentati. Godo nel sentirmi preda per la sua bocca.
Lui è adrenalina allo stato avanzato.
Ripasso a mente tutto quello che ricordo dall' unione dei nostri corpi, dal primo istante che ci siamo toccati, fino all' istante di ansimare, dove le parole sono inutili... In quel attimo di pensieri scomparsi... di vuoto mentale.
I nostri corpi hanno scaricato l'ansia di appartenersi... Estremati dalla fatica, si sono stretti uno all'altro.
E io mi sto stringendo.
Un emozione da vivere, volta per volta, sempre uguale, sempre diversa.
Poi lo vedo;
Il suo viso... mi riempie di gioia e di pura eccitazione.
Il suo timbro di voce... la sua bocca che si muove per parlare, mi attrae pazzamente.
Rimango lì a fissare quelle labbra, non sentendone più la voce.
Nessuna parola!
Ho solo un desiderio che mi frulla in mente!...
Sono folle posso farlo!...
Cosa?... fare cosa?... tu ti chiedi!.
Posso tirarti a me, baciarti a piena lingua, non permettere alla sua bocca di respirare, di parlare... non voglio vedere muovere quelle labbra al di fuori di un bacio per me. Perché?... Perché ti voglio. Perché ho aspettato questo giorno dal momento che girandosi le spalle ho dovuto seguire la mia strada.
Ora col poco tempo che ho da dedicarti mi devo dare a te, lo pretendo in modo maniacale.
Da folle non mi faccio alcun problema nel essere giudicata da chi ci guarda in questa piazza... Io ho altro da assaporare.
Immagino di nuovo una camera calda che ci aspetta, un letto comodo dove farci tutti i salti che vogliamo.
Ho già indosso, tutto quello che dovrai togliermi... Compreso il diamante, infilato nel buchetto. In attesa di essere maneggiato con bocca e dita. Saprai farlo ruotare su se stesso senza toglierlo del tutto... potrai al movimento del mio bacino sfilarlo per poi spingerlo lentamente all' interno. Mentalmente devi raffigurare il diamante come il tuo pene, percepirne il piacere che mi procura.
La culotte di seta nero che accuratamente raccoglie le mie labbra gonfie è un regalo per te... Sarai tu a sfilarlo con la bocca.
Ti offro il mio corpo, i miei movimenti.
Ti offro la mia anima, attraverso la mia pelle, tu stesso con le tue caldi mani e bocca, potrai assaporarla... Lei sa di me!.
Lui è un Folle, solo per me!... ma capace di amarmi. Riconosco in lui l' uomo che sa essere un po' porco in mezzo a tanta dolcezza. Quel misto di uomo, che tanto piace al mio erotismo, alla mia mente.
Nel cuore terrò vivo il suo nome.
Io sono folle di mio, talvolta incapace di esprimere i miei sentimenti, talvolta il specchio della mia anima.
Non lascerò cadere nessuna lacrima di dolore.
Avrò cura di me.
Avrò di nuovo te.
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