Lavanda

di
genere
dominazione

Sono passati pochi giorni dal mio arrivo qui , mi sveglio ancora troppo presto , abitudini troppo radicate . Flavia però è sempre già a lavoro , accende il fuoco , si occupa della cucina. Mi piace guardarla , è efficiente , ordinata anche nell'aspetto . Spesso mi chiedo cosa pensi.
-” buongiorno padrone “
-”ho fame...”
-”c'è arrosto freddo padrone...”
-”portami anche vino allungato con tre parti d'acqua”
La mattina presto il giardino profuma ancora di più , ho eletto una panca in pietra a mia preferita , in ombra e vicina alla piccola fontana che ci fornisce l'acqua.
Flavia appoggia il piatto e una piccola anfora sulla panca al mio fianco.
-”dunque era tutto tuo qui”
-”in un altra vita padrone ”
-”è opera tua il giardino?”
-”solo in parte padrone , i fiori e le erbe “
Mangio lentamente , è un lusso per me farlo. Lei è li ,evita di incrociare il mio sguardo , si stringe le mani .
-”quel fiore viola li vicino a te come si chiama ? Ha un buon profumo...”
-”lavanda padrone , si usa nei bagni è rinfrescante, curativa , si dice che lavi via anche le magie negative”
Coglie un piccolo fiore viola e me lo porge . Compare come sempre quella sensazione di stonato , disarmonico , mi succede quando guardo qualcosa di bello e delicato nelle mie mani ….le mie mani....
-”vorrei provare...”
sono ancora assorto quando Flavia torna con un catino e una spugna di mare , si muove silenziosa , prepara l'acqua , immerge i fiori, premendoli piano tra le mani li lavora. Mi sfilo la corta tunica militare che non riesco ancora ad abbandonare , seduto aspetto . Viene dietro di me e sento la spugna sulla nuca , chino la testa .l'acqua è fredda , cola lungo la schiena , mi irrigidisco e subito sento la sua mano calda sul collo sotto l'orecchio , mi rilassa è piacevole . Si prende cura delle spalle e poi piano di tutta schiena. Ora mi è di fronte ,strizza bene la spugna , mette una sotto il mio mento facendomi sollevare dolcemente la testa , non mi rado da due giorni , ispido e con de bianco sulla barba forse non è molto piacevole toccarmi , perché ne me preoccupo? Passa la spugna sulla fronte e sul viso , lentamente ,ha un'espressione diversa , sembra quasi che mi veda per la prima volta . Un'ombra le attraversa lo sguardo quando nota le vecchie ferite sul mio petto e sulle braccia e quando ci passa la spugna lo fa con attenzione , come se potessero riprendere a sanguinare . Non sono quelle le ferite che non guariscono , sono altre , sono quelle che non si vedono . Ne balsamo ne nessun dio aiuta , non che ci creda , ho visto morire troppi uomini , pregando dei diversi, ma stesse urla disperate , stesso sangue , stessi occhi pieni di terrore , stesso puzzo ...perché la morte puzza.
Ma io sono vivo . Mentre e li dritta che strizza la spugna infilo la mano sotto la sua veste , salgo piano nell'interno della coscia . Ho le mai ruvide chissà se le trova sgradevoli? Di nuovo questo pensiero perché ? Salgo piano , accarezzo il monte di venere , è morbida .La ho tutta nel palmo della mia mano , pulsa ,con un polpastrello salgo su per quella calda fessura ecco questo è il punto , si ,lo muovo piano . Mi guarda , è bella , le sue guance hanno preso colore e stringe le labbra .Anche Flavia è viva.
-”...baciami!”
-”si padrone...”

CONTINUA......forse
scritto il
2018-01-10
3 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Asal

racconto sucessivo

Nenia
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.